Serie TV > I Cesaroni
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Autore: AlexMarinuzzi    31/05/2020    0 recensioni
Dal 1° capitolo:
Lo vedi? Non lo sai nemmeno tu. Questo è il tuo problema.”
“Il mio problema? E non anche il tuo? Non fai parte di me?”
“Certo che faccio parte di te, ma io in questo momento non stavo parlando con la vera Alice, ma con la parte razionale di Alice, quella che ha preso il sopravvento.”
Dal 2° capitolo:
Rudi prese un lungo respiro e rispose “Cosa vuoi...anzi prima di tutto, cosa sei”.
“Rudi Cesaroni, non sai riconoscere la tua coscienza?"
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Rodolfo Cesaroni
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A/N Ciao a tutti ragazzi. È una vita che mancavo dal fandom e mi dispiace; ma ora che sto riguardando la serie dal primo episodio sono stato nuovamente fulminato dall'ispirazione ed essa è venuta per dare un seguito alla mia ultima storia mai pubblicata sui Cesaroni perché in fondo, nonostante siano passati ben sei anni, sapevo che questa storia meritava una conclusione.
Spero vi piaccia. Buona lettura :)


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Rudi corse verso il piano superiore della sua casa per cambiarsi pronto ad accompagnare Alice e suo padre all’aeroporto i quali erano diretti a Londra.

Chiuse la porta alle sue spalle ed aprì l’anta dell’armadio intento a scegliere l’outfit da mettersi.

“Allora, maglia semplice e camicia a quadri rossa...perché no” mugugnò.

“Ma guarda un po’ chi c’è” esordì una figura proprio davanti a lui.

Rudi alzò lo sguardo e trasalì: i capelli lunghi, arruffati e sparati verso l’alto, i piercing sull’orecchio sinistro, la chitarra acustica nera alle sue spalle portata come una borsa a tracolla.

Rudi si stropicciò gli occhi sperando che quella figura sparisse ma ciò non accadde.

Rudi era al cospetto del Rudi di un anno prima.

“Non me ne andrò Rudi” continuò la figura “Stavolta non andrò via. Stavolta non mi caccerai”.

Rudi prese un lungo respiro e rispose “Cosa vuoi...anzi prima di tutto, cosa sei”.

“Rudi Cesaroni, non sai riconoscere la tua coscienza? Sai io posso assumere molte forme: ad esempio” la figura si trasformò nel Rudi bambino pestifero “Nella tua controparte giocosa, oppure” stavolta la figura assunse le sembianze del Rudi del primo anno di liceo “Nella tua controparte fragile. Ma se mi permetti preferisco come mi hai visto all’inizio” la coscienza di Rudi tornò ad assumere le sembianze iniziali.

“E dimmi, questa quale controparte sarebbe?”

“Nessuna in particolare...ho preferito assumere le fattezze di Rudi Cesaroni”

“Ah certo, perché io chi sarei? Marco Cesaroni? O Mimmo?”

“Tu sei chiunque tranne che Rudi...e tu lo sai”

“Senti se sei comparso solo per farmi la paternale anche no eh...non ne ho bisogno. Sono adulto e decido per me” rispose Rudi visibilmente adirato.

“Non sarei una coscienza se non ti facessi aprire gli occhi”

“Senti...arriva al sodo...cosa vuoi? Parlare di me, Mimmo e Irene? Ho lasciato la ragazza a Mimmo da bravo fratello maggiore”

“Ma io non voglio parlare di loro, lo sai” sorrise la sua controparte.

“E di chi sentiamo. Purtroppo non lo so”

“Quanto sei carino quando fai lo stupidotto…Sai benissimo che voglio parlare della donna in lacrime al piano di sotto”

“Alice? Ancora?”

“Quando ne avremmo già parlato?”

“Quando stavo a Londra, da solo, lì l’ho dimenticata ed è per quello che mi sono buttato su Irene”

“AHAHAHAHAHAH. Ma allora sei sempre il solito comico.”

“Non farmi incazzare”

“Io ti faccio incazzare...ti voglio svegliare Rudi...io ti voglio bene”

“Simpatico”

“Davvero Rudi, io ti voglio bene. Ma non ce la faccio a vederti così”

“Così come? Sto alla grande. Ho dimenticato Alice e ho deciso di scopare e basta senza troppe complicazioni” rispose Rudi voltandogli le spalle e sfilandosi camicia e maglia.

“E allora perché pensi ancora a lei?”

Rudi trasalì. Sapeva che questa domanda sarebbe arrivata.

Il ragazzo chiuse gli occhi e si voltò nuovamente stavolta con lo sguardo carico d’odio “Ascolta, te lo dico per l’ultima volta. Con Alice è un capitolo chiuso! Chiaro? Lei mi ha rifiutato! Lei ha confessato a Francesco che l’ha tradito con me! Lei amava lui e basta! Alice non è mai stata innamorata di me” dagli occhi di Rudi iniziarono a scendere lacrime salate ma liberatorie.

La sua coscienza si avvicinò a lui.

“Volevo arrivare qui...perdonami.”

“Ti prego, non ce la faccio. Sono passati mesi ma non ce la faccio…io la amo ancora, sono innamorato di lei, se lei piange il mio cuore va in frantumi. Il mio non è un amore fraterno...il mio è un amore vero.”

“Lo so Rudi… e per questo che io non ti ho capito in questi mesi. Mi hai sempre ricacciato indietro, non ho mai avuto modo di parlarne seriamente.”

“Il suo rifiuto mi ha distrutto”

“Rudi, da quanto tempo la conosciamo? L’hai vista in questi mesi da quando è tornata dalla Grecia quest’estate?”

Rudi annuì.

“Ora dimmi, quella donna con le sembianze di Alice, era effettivamente Alice?”

Rudi stavolta scosse la testa.

“Spiegami il perché”

“Perché Alice non è mai stata una donna così addormentata…quel giorno qui a casa avevo visto i suoi occhi spenti perché stava cercando di inseguire un’illusione.”

“Perché l’hai lasciata andare?”

“Che potevo fare? Inseguirla e dirle di svegliarsi? Che Francesco è un ipocrita?”

“No, però potevi lottare per lei. Tu sei l’unico che poteva farle aprire gli occhi… Rudi, come due anelli... quasi fratelli”

“Che posso fare ora? Andare da lei e dirle...Sai io ti amo ancora, non ho mai smesso di amarti...ci mettiamo insieme ora che sei stata mollata da Francesco?”

“Non devi fare questo Rudi...Tu devi stare con lei...è l’unico modo per riavere la vecchia Alice. Voi siete Rudi e Alice...Quando le farai aprire gli occhi lei capirà...dovremmo aspettare parecchio lo sai, ma tu sei l’unico che può farla ragionare. O meglio, che può farla svegliare”

“Cosa posso fare…”

“Vai con lei a Londra… parla con papà e convincilo… tu devi andare con lei non lui.”

“E Alice? Ha chiaramente detto che vuole papà con lei”

“Alice capirà”

Rudi sospirò profondamente e iniziò a pensare alle parole da dire al padre ma non riusciva a trovarle.

“Ti usciranno non appena sarà il momento giusto...Rudi, insieme ce la faremo. Rudi, lotta per lei. Soffrirai, cadrai, sarai sul punto di mollare, penserai che tutto sia inutile ma non mollare mai…Io nonostante tutto sarò sempre accanto a te. Tu meriti l’amore di Alice e Alice merita il tuo.” sorrise la figura davanti a Rudi che piano piano stava cambiando nuovamente forma.

Rudi guardò le sembianze che stava assumendo la figura davanti a lui e sentì le sue lacrime scendere ancor più copiosamente; il suo ricordo era vivido nel suo cuore, quel cuore che aveva condiviso a metà tra lei ed Alice.

“Mamma…”

Marta continuò a sorridere all’indirizzo del figlio.

“Mamma ti giuro che stavolta non mollo…stavolta ce la farò a conquistare Alice. Stavolta il mio amore sarà ricambiato”

“Bravo piccolo mio…tu sai che non sarai mai solo, sarò sempre accanto a te”

Rudi si asciugò le lacrime, sorrise e si lanciò verso la mamma sperando di poter riuscire ad abbracciarla.

Con grande stupore Rudi sentì il calore del corpo della madre che stringeva le braccia attorno al figlio.

Rudi sciolse l’abbraccio e la mamma piano piano sparì.

“Grazie mamma”.

 

Rudi fece un enorme sorriso e si rimise senza pensarci la maglia che aveva in precedenza.

 

Stavolta non c’erano più ostacoli, non c’erano più Francesco, non ci sarebbero state più Irene, nemmeno Mimmo gliel’avrebbe impedito.

 

Sarebbero stati finalmente Rudi e Alice. Un’emozione senza nome.

 
   
 
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