Epilogo
Quando
Emma dette alla luce la piccola Hope, Regina forse per la prima volta
si fece prendere dall’emozione e svenne in sala parto. La mora
mise in conto che da quel giorno in poi sarebbe stata oggetto dei
risolini della bionda per diverso tempo, ma non ne fece una tragedia.
Regina
assieme alla sua Salvatrice avevano sventato ancora una volta una
maledizione oscura. Un’idea della mora portò inoltre a
riunire tutti i reami a Storybrooke dove tutto era iniziato, dove la
Regina aveva ripreso ad amare.
“Credete verrà?” – chiese Emma guardando i suoi genitori.
“Certo che verrà” – sorrise Snow- “Ho mandato i due Henry a prenderla”
“Mamma ma è braccare questo” -Emma si meravigliò di sua madre.
“Non sarebbe mai scappata” – rise David guardando Neal al suo fianco.
“Ma adesso come la devo chiamare Regina?” – chiese un attimo spaesato.
“Arriva” – disse Zelena raggiungendoli e sistemandosi dietro di loro, accanto a Robin.
Regina
percorse la navata nell’abito che aveva scelto e guardò
emozionata Emma nel suo abito bianco. Era bellissima, ma ancor di
più i suoi occhi che facevano trasparire sempre quanto amore
provasse nei confronti dell’altra. La Salvatrice offrì la
mano alla sua futura sposa e l’aiutò a salire i pochi
scalini del baldacchino.
“Guardati” – Emma si morse le labbra per non far cadere le lacrime minacciose agli angoli dei suoi occhi.
“Grazie” – sorrise Regina tenendo ancora stretta la sua mano.
“Se
siete pronte altezze” – disse il cerimoniere –
“Potete fare le vostre promesse” - Emma lasciò
iniziare l’altra.
“Per anzianità” – la bionda ridacchiò appena e la mora si appuntò di punirla per quello.
“Emma
Swan, questo nome è stato la mia spina nel fianco per tanto da
quando sei arrivata a Storybrooke. Inaspettatamente però quando
ho iniziato a conoscerti, ho capito che quella spina me l’ero
meritata, perché ero legata a te. Si sa in amore un po’
bisogna soffrire e noi ne abbiamo affrontate tante di sfide in questi
anni, insieme o separate, siamo sempre tornate una dall’altra
amore mio” – sorrise ormai con gli occhi pieni di lacrime
– “Quindi Emma, io prometto di continuare ad essere la
donna che continuerà a farsi salvare da te”
“Regina
Mills, ho capito quanto davvero fossi importante per me quando per poco
non ti ho perso, sulla strada principale di Storybrooke. Non sapevo
cosa ci legasse davvero, l’ho scoperto quella notte, ma in cuor
mio ero già legata a te, perché è vero che ci
siamo odiate, per chi fosse davvero la madre di nostro figlio, ma
abbiamo trovato il terzo modo. Ed è lì in braccio ad
Henry che ci guarda, provando a capire chi sono tutte queste persone,
sono la nostra famiglia. Sappi Hope” – Emma sorrise
guardando la piccola che le rivolse lo sguardo, sentendosi chiamare.
Regina le fece un cennò con la mano per salutarla dolcemente, la
piccola sgambettò tra le braccia dell’adulto Henry –
“Che mai abbastanza ringrazierò il tuo fratellone per
avermi trovata e riportata nel posto dal quale provengo, e di avermi
fatto incontrare vostra madre Regina. Prometto di continuare a salvarti
sempre, finché ci sarà concesso” – disse
stringendole le mani.
“Per
i poteri conferitemi, vi dichiaro legate per sempre” –
disse muovendo una corda dorata tra le loro mani – “Potete
baciarvi”
Emma
rimase stupida che fu Regina a prendere l’iniziativa e baciarla
con trasporto, lei che non aveva mai amato le effusioni in pubblico.
“Sono
davvero contento per voi” – disse il loro Henry ormai
adulto, abbracciando le sue mamme – “Siete così
belle”
“Ehi
non te le coccolare troppo” – disse Neal abbracciando prima
Regina, che gli lasciò un bacio tra i capelli e poi sua sorella
Emma.
“Anche
tu sei cresciuto fratellino” – Emma lo tenne per qualche
momento stretto e Regina gli accarezzò i capelli.
“Mi fa ancora così strano” – sorrise Snow abbracciando la sua matrigna.
“A
me non più siamo una famiglia allargata” – sorrise
David, baciando sulle guance sia Regina sia Emma – “Sia
chiaro che voglio ballare con entrambe”
“David
qui non abbiamo finito” – disse tirandolo verso il
baldacchino – “Un attimo di attenzione” –
guardò Regina ed estrasse una corona da uno scrigno –
“Venite” – sorrise, quello era il loro regalo di
matrimonio, per le due donne. Regina non staccò la mano da
quella di Emma, mentre venivano proclamate Regina Buona e Principessa
Salvatrice, di tutti i Reami Uniti.
“Posso
avere l’onore di ballare con la Regina?” – disse
Robin prendendo la mano di Regina appoggiata sulla spalla di Emma, la
bionda fece una piccola riverenza e si allontanò.
“Robin, è così bello vederti” – sorrise.
“Mi hai visto ad intervalli, durante il sortilegio no?” – ridacchiò.
“Beh sì, ma non ho ricordi nitidi, meglio non credi?” -chiese.
“Non
vuoi pensare di aver tradito Emma lo capisco” – sorrise
– “Sono felicissimo per voi! Ve lo meritate” –
le fece fare una giravolta e la riconsegnò a sua moglie.
“Ciao mia Regina” -sorrise Emma una volta tra le pareti della loro camera da letto.
“Principessa” – sorrise baciandola dolcemente.
“Sia
chiaro se mi chiami ancora Swan non mi dispiace, con gli appellativi
credo di sentirmi vecchia” -la guardò.
“Non infierire Swan” – disse accigliata.
“Perdoni la mia insolenza Maestà” – disse guardandola.
“Possiamo solo recuperare il tempo perduto amore mio?” – sorrise guardandola.
“Non
è del tutto perduto, io ti sentivo sempre mia anche se eri
Roni” - la baciò – “Credi che potrei chiedere
un regalino di matrimonio?”
“Tipo?” -chiese
“Tipo
con i capelli ricci sei molto sexy, e i foulard ti danno un tocco da
cattiva ragazza” - disse abbracciandola sensualmente.
“Tu sei una cattiva ragazza” – disse muovendo il polso e i suoi capelli furono ricci ed Emma era la sua Salvatrice in jeans e giubbetto rosso. La spinse sul letto e la baciò con trasporto.
“Il tatuaggio” – disse Emma passandoci le dita su, sentendo il tratto appena rialzato.
“L’ho
fatto per tenerti con me, anche se non eri con me” – disse
intrecciando le loro mani e rivolgendole uno sguardo pieno
d’amore.
“Adesso sarò con te sempre” – baciò la sua mano sinistra.
Regina
seppe in quel momento, che stava vivendo la notte più bella, da
quando aveva saputo di amare Emma Swan, il suo lieto fine, nuovo
inizio, seconda possibilità.
Stavo dimenticando di lasciare le note d'autrice. Spero davvero che questa storia vi sia piaciuta, io amo scrivere SwanQueen, mi piacciono troppo assieme. E mi sono commossa scrivendo questo epilogo, sono molto sentimentale, sarà l'età. In ogni caso ringrazio tutti quelli che hanno letto, preferito e/o seguito anche se in silenzio questa storia! Un abbraccio virtuale alla mia alfa, sempre pronta a riportarmi sulla retta via, quando mi perdo! Alla prossima xoxo