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Autore: Duchessa712    10/06/2020    1 recensioni
La storia si colloca qualche mese dopo l'ottava stagione e si concentra principalmente su Sansa Regina del Nord.
Dovrebbe sentirsi in colpa. Quello che resta della ragazzina che era lo è. Grida tutta la sua rabbia e il suo disgusto. La donna che è diventata, la giocatrice, sa che è stata una mossa necessaria. Al Nord serve un erede. Lei non può permettersi di perdere la sua corona per darla ad un marito che, anche senza volerlo, usurperebbe la sua posizione.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Arya Stark, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'Past and present and memory'
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Guarda la scena davanti a sé con le lacrime agli occhi. Irene è stupenda nell'ambito d'avorio con i capelli raccolti e gli occhi brillanti e Sansa per un momento, uno solo che passa in un battito di ciglia, è gelosa. Lo aveva immaginato tante volte, il suo matrimonio, affacciata alla finestra o mentre ricamava. Vedeva se stessa al braccio di suo padre sposata ad un uomo buono e gentile, che l'avrebbe amata più di ogni altra cosa e fino alla fine dei suoi giorni. Immaginava balli e canti, i suoi fratelli allegri, i suoi genitori orgogliosi, Arya per una volta buona e composta e ordinata.
Scuote la testa per scacciare quegli sciocchi sogni di bambina, che però, si ripete come fa da tutta una vita, sono la parte più pura di lei, quello che la rende ancora Sansa Stark.
"Solo un Lannister può veramente amare un Lannister".
La scaccia con un gesto della mano. Questa sera la sua nemesi non è la benvenuta. Non c'è posto per domande e giochi e tranelli. Si può solo gioire, ridere e danzare.
Sua figlia è una gioia per gli occhi e non sarà lei a rovinarle il giorno più bello delle vita.
"Non puoi sfuggire a te stessa, colombella". È vero, per questo ogni notte si trova davanti a quello specchio, vestita di rosso e di oro, con la corona del Nord tra i boccoli rossi.

Irene ha gli occhi brillanti di gioia, balla e ride senza mai stancarsi, sempre cortese, però, sempre la perfetta Principessa di Primavera. Per un momento lo ha perso, il sorriso, quando ha pensato che ad accompagnarla dal suo futuro sposo avrebbe dovuto esserci suo padre, quel Jon Snow di cui conosce solo le storie, il Comandante dei Guardiani della Notte, il Re del Nord che ha rifiutato la corona gettandola ai piedi della Regina Folle, che ha combattuto per lei, preferendo i suoi occhi viola e sconosciuti a quelli azzurri e tormentati di sua madre.
Non può dire che le sia mancato, solo che per lui prova quella curiosità che prova per tutto ciò che non conosce, una curiosità che si quieta appena trovate le risposte. Non ha passato notti in bianco a struggersi all'idea di essere sola e di sicuro non odia sua madre per aver permesso che un traditore scontasse la sua pena, né la accusa di troppa severità dal momento che gli ha fatto avere più privilegi di quanto fosse necessario.

Sansa ha proibito la cerimonia della messa a letto, il ricordo della propria, una vita fa, con Joffrey che le infilava le unghie nella carne e le diceva che le avrebbe fatto visita, forse, con Tyrion ubriaco e pronto a difenderla, umilandola ma proteggendola, con il caldo asfissiante e il cuore che batteva nel petto, e poi l'assoluto silenzio della stanza, e il vociare degli uomini e delle donne che volevano godere dell'ennesima umiliazione inflitta alla figlia disgraziata del traditore e alla scimmia demoniaca, è sufficiente a toglierle il respiro.
Prima che sua figlia scompaia oltre le porte della sua stanza, però, la ferma e Irene si volta e le sorride e annuisce. Se dovesse accadere qualcosa di sbagliato sua madre lo saprà e verranno presi i dovuti provvedimenti, dovesse anche significare annullare un matrimonio celebrato da meno di un giorno. Ha promesso che nessuno avrebbe fatto a sua figlia ciò che è stato fatto a lei, che avrebbe distrutto il Nord e i Sei Regni se significava tenere al sicuro la sua cucciola,che avrebbe accettato di essere Cersei, anzi peggio, perché Cersei i suoi figli li aveva amati più di chiunque altro ma non era mai stata disposta a morire per loro.
Irene le sfiora una guancia con un bacio e poi la porta si chiude, lasciandola fuori. È un nuovo capitolo, un nuovo dolore da cui non può proteggerla.
   
 
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