Catelyn corre e Eddard la segue, la prende, la bacia, la ama. Sua moglie. Sono passati due mesi e fa ancora fatica a crederlo. Fa ancora fatica a credere a tante cose, come all'esistenza del bambino che gli tira la gamba dei pantaloni e lo chiama zio Ned. Il piccolo Rickon che erediterà il Nord e Grande Inverno, che ha gli occhi azzurri di sua madre e i capelli scuri di suo padre. Non una goccia di sangue Tragaryen. Ha poco più di un anno e già è la disperazione di tutti. Corre da una parte all'altra del castello, curioso come la madre, irrequieto come la zia, come Catelyn che, Eddard lo nota solo adesso, si è sciolta dal suo abbraccio e ha preso in braccio il bambino. Si adorano, quei due e la presenza di Rickon sembra aver tranquillizzato Catelyn, negli ultimi tempi irrequieta come quando Sansa l'aveva trovata, bambina, in cime alla torre, divisa tra identità che non sapeva far combaciare, e aspettative che non pensava di poter soddisfare.

-Nostro figlio? -

-Con gli zii-.

Brandon scuote la testa divertito alla risposta scontata e si volta verso la moglie. Irene è bellissima in quell'ambito celeste che contrasta con il rosso dei capelli e mette in risalto gli occhi azzurri e pieni di felicità. Dicono che anche Sansa, da bambina, fosse allegra come la figlia.

-Sei meravigliosa come sempre- sussurra prima di baciarla e lei sorride perché i complimenti che si concede di dirle ad alta voce sono rari. Preferisce comunicare con lei tramite gli sguardi.

Sente il cuore battere, lo ama di più ogni giorno che passa e spera che non non finisca mai.

È Primavera, i fiori sono in boccio, tutto è dolce e gentile e perfetto. Le ragazze sono felici e il Nord prospera sotto la Regina che ama più di qualsiasi Lord Protettore sia venuto prima di lei, perfino più di suo padre, che passerà alla storia solo come l'uomo che le ha dato la vita, o forse come il fratello della sventurata Lyanna, rapita da un Principe viziato e arrogante e bello e malinconico, o forse semplicemente sarà solo l'ultimo Primo Cavaliere di Robert Baratheon, l'ultimo sovrano ad aver seduto sul Trono di Spade. Joffrey e Tommen sono già caduti nell'oblio insieme alla sorella. Nessuna storia sui tre ragazzi dalle corone dorate, solo sulla madre che è stata la prima Regina Regnante, che ha difeso Approdo del Re dalla follia della Madre dei Draghi, che ha suonato le campane e quindi chiesto clemenza e ha protetto il suo popolo facendolo entrare nella Fortezza Rossa. È diventata la buona della storia Cersei e Sansa si concede un sorriso.