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Autore: Serina Noy    16/06/2020    1 recensioni
Cosa succederebbe se, per errore, una lettera di ammissione ad Hogwarts andasse smarrita? E se dopo più di trent'anni improvvisamente saltasse fuori? Cosa farebbe Silente? Avviserebbe il destinatario, cercando di rimediare all'errore? Oppure tramerebbe nell'ombra per manipolare la sua vita di nascosto?
E cosa centra Severus????
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: Draco/Harry, Remus/Sirius
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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C’era una volta, in un paese lontano lontano, una bellissima principessa che viveva in un castello fatato. La principessina, oltre ad essere bellissima, era naturalmente bionda, alta e con un fisico invidiabile. Purtroppo per lei, ed anche per noi, questo non è ancora il momento di parlare della Drarry, quindi Draco dovrà aspettare.

 Adesso parliamo di Intruglietta. 

La nostra protagonista ha quarantadue anni, è naturalmente bionda, ma sicuramente non alta (d'altronde si sa che il vino buono sta nella botte piccola), e con un fisico un po’ burroso come le donne del Botticelli. Come se tutto ciò non bastasse è anche cieca come una talpa, e gli occhialetti neri le danno un’aria un po’ nerd alla The Big Bang Theory. 

Intruglietta lavorava nella grande industria del cinema, la ditta di cui era dipendente si occupava di effetti speciali. Il lavoro in sé era un po' noioso ma Intruglietta adorava avere la consapevolezza che, quando le persone andavano al cinema a gustarsi un film, il suo lavoro contribuiva a farli sognare, per lei era quasi una magia.

Più l'effetto che doveva creare era bizzarro ed inverosimile, più lei lo trovava interessante.

Purtroppo non era il caso del progetto a cui stava lavorando "Che noia, oggi non passa più, ma quel maledetto orologio si è fermato?"

Aveva guardato l'orologio dell'ufficio già 20 volte ed il tempo non voleva proprio saperne di scorrere più velocemente. "Mi ci vorrebbe una distrazione, Avrei proprio voglia di sentire Marta!".

Non aveva ancora finito di pensarlo, che il suo aggeggio babbano (mi pare si chiami cellulare) si mise a squillare.

-Ciao Intruglio, ti disturbo? Puoi parlare?- disse Marta non appena ebbe risposto.

-Certo, Marta, Sai stavo proprio pensando a te!-

Le succedevano spesso queste cose, pensava ad una persona e, quasi immediatamente, questa le telefonava, oppure la incontrava per sbaglio, lei non ci aveva mai fatto troppo caso, d'altronde sono cose che capitano a tutti...

-Devo solo stare attenta che non mi veda la Smorfiosetta- continuò Intruglietta -quella rompi boccini mi dà il tormento perché finisca alla svelta questo dannato progetto-

Come evocata dalle sue parole, la collega fece la sua apparizione, puntando la povera ragazza come uno squalo punta la preda. Con movimenti sinuosi da leonessa in caccia, si mosse verso la scrivania dell'atterrita Intruglietta "Oh! Cavolo! Viene proprio qui! Che palle, ma non può rompersi una gamba?". Pensò terrorizzata, "Magari non una gamma, ma un tacco almeno!"

Detto, fatto! Miss Smorfiosetta stramazzò al suolo, capitombolando giù dal suo unico "trampolo" sopravvissuto.

Intruglietta trattenne a stento una risata, e non era l'unica in quelle condizioni, Miss smorfiosetta non era esattamente una donna ben voluta; mentre un paio di suoi colleghi, rigorosamente uomini, si precipitavano a soccorrere la damigella in difficoltà.

-Grazie caro, ma com'è possibile? Queste scarpe sono praticamente nuove!-

-Ma dove è finito il tacco?- chiese la sua "ancella" giunta in aiuto.

Il tacco non si era rotto, era letteralmente scomparso!

La nostra protagonista, dopo aver salutato frettolosamente Marta, prese la matita che teneva infilata fra i capelli e, puntandola contro la scarpa incriminata, mormorò "evanesco", con una soddisfazione sadica.

Poi, per l'ennesima volta, guardò il maledetto orologio, " Cavolo come vola il tempo quando ci si diverte, è già ora di pranzo! ".

Durante la sua pausa pranzo, Intruglietta era tutta impegnata a pensare a quanto odiasse le sue colleghe tutte perfettine e, mentre immaginava quali tormenti infliggere loro, improvvisamente il suo aggeggio babbano cominciò a suonare.

Essendo molto brava ad utilizzare la tecnologia babbana (non come la qui presente autrice, che non sa nemmeno da che parte girarsi ), la ragazza rispose prontamente  (suscitando l’invidia della sottoscritta che ci impiega un’ora solo per trovare l’aggeggio babbano) e, quello che udì uscire dal malefico affare (altro modo per definire l’aggeggio babbano), la lasciò di sasso… perché non capiva che una parola su tre.

Infatti dovete sapere che Intruglietta, nonostante le sue innumerevoli qualità e la sua sconfinata intelligenza, aveva però una manchevolezza imperdonabile: non conosceva abbastanza bene l’inglese.

Ma non era nella sua natura lasciarsi limitare da una cosa simile, perciò mise in attesa la telefonata (sono quasi parzialmente certa che l’aggeggio babbano fosse dotato di tale funzione), prontamente, scaricò un corso di inglese grazie al quale, in quattro e quattr’otto, fu in grado di padroneggiare magistralmente la lingua di Shakespeare.

Riprese la telefonata dal punto in cui l’aveva interrotta e, parlando col suo perfetto accento londinese, comprese pienamente la richiesta del suo interlocutore. Ma la cosa non le fu di grande aiuto: anche se capiva le parole che venivano pronunciate, tali parole non avevano senso…

Salutò l’uomo con cui stava parlando, con la promessa che si sarebbero sentiti il giorno seguente e, come un automa, con la testa da un’altra parte rientrò al lavoro, ed in qualche modo riuscì anche a finire senza troppi danni la giornata lavorativa.

Dopo aver cenato in compagnia dei suoi due amori miagolanti e della sua cagnolina, Intruglietta si preparò ad accogliere il suo gruppo di Harry Potter.

Dovete sapere infatti che, una volta finito di svolgere il lavoro che le permetteva di pagare le bollette ed il riso Basmati, la nostra eroina aveva un’attività molto più interessante: assieme ad una mezza dozzina di altri appassionati, interpretava gli epici personaggi della saga di Harry Potter, vestendosi come loro e partecipando ad eventi e fiere. (Mia figlia mi informa che questa attività, niente affatto nerd, prende il nome di cosplay, ringraziamo tutti Elisa, la figlia artista, per il suo contributo… Elisa ha appena ribadito che non vuole avere niente a che fare con questa cavolata, quindi siete cortesemente invitati a scordarvi il suo nome seduta stante…non ci riuscite? Se ne farà una ragione). 

Quando si furono tutti accomodati ed ebbero gustato le prelibatezze offerte da Intruglietta a base di gallette di riso e patè di olive taggiasche, la nostra eroina potè spiegare il motivo dell’incontro, o almeno ci provò:

-Tesori, se mi ascoltate un attimo...-

Vedendo che erano tutti impegnati a rimpinzarsi di patè di olive e nessuno le prestava la minima attenzione, la dolce ragazza per un attimo si sentì persa, poi si prese un secondo per “calarsi nel personaggio”, e, stringendo fra pollice ed indice la radice del naso, esordì con un:

-Allora! Teste di legno! Cessate all’istante di far fare ginnastica alle mascelle come una mandria di ruminanti e sedetevi!- 

Poi aggiunse:

-Se sento ancora un solo fiato provenire dagli inutili orifizi che vi trovate sotto al naso, ve ne pentirete per il resto della vostra miserabile esistenza-

(Alzi la mano chi ha capito di quale personaggio si tratti. Ebene sì signore e signore, proprio lui, il ragazzo dagli occhi di ossidiana, L’uomo del “Sempre”, il pozionista per antonomasia, il solo e unico, rullo di tamburi, Severus Piton, il professore di pozioni più sexy che abbiate mai visto. D’altronde il confronto è con Lumacorno… come potrebbe mai perdere).

Inutile dire che, al solo udire il severo tono di Severus, tutti eseguirono le istruzioni velocemente ed in silenzio.

Una volta ottenuta l’attenzione generale, Intruglietta - fra un “tonti Grifondoro” e un “potrei vomitare" - passò a spiegare…

-Stamattina ho ricevuto una telefonata dall’Inghilterra, era un certo signor Fowl, Fenix Fowl, il quale mi ha proposto di partecipare ad una fiera per esibirsi a Londra…-

Esplose un coro di ohhhh stupiti. 

Intruglietta, temendo di perdere nuovamente il controllo, li zittì con una delle sue occhiate assassine alla Severus. Tutti ingoiarono il loro stupore insieme agli ultimi rimasugli di patè di olive taggiasche.

-Stavo dicendo, il signor Fowl ci propone di partecipare a questo evento. Se decidiamo di andare saremmo completamente spesati: viaggio, pernottamento, pasti e spostamenti vari, è tutto già organizzato. Mi ha mandato via email il programma e ci sarebbe anche il tempo per visitare velocemente la città… Cosa ne dite?- 

Silenzio di Tomba. Grilli in lontananza. In sottofondo una delle gattine faceva le fusa.

-Allora? Mi rispondete?-

Bocche sigillate. Sguardi terrorizzati. Intruglietta stava per perdere la pazienza.

-Potete rispondere!?-

Un coro, un boato la travolse come uno tsunami, tutti iniziarono a parlare, ad urlare contemporaneamente.

La nostra eroina venne sollevata di peso e portata in trionfo "Ok! È un sì!", pensò mentre si arrendeva con stoica rassegnazione all’ incontenibile ondata di allegria.

   
 
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