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Autore: McGonaogall_Sister    18/06/2020    2 recensioni
What IF/ seguito di "Pamela Radcliffe e il Professore di Pozioni"
La vita da Professore non è come ce la si immagina: tra le lezioni fuori dal comune e i pettegolezzi tra insegnanti, la vita dall'altra parte della barricata riesce, però, ad infondere in Pamela una serenità che non si era aspettata e a regalarle qualche avventura.
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"Le profezie, come sai, sono una materia complessa e delicata e per quanto non mi sia chiaro fino in fondo il significato di ciò che hai visto, è senza dubbio vero che alcune coincidenze meritano attenzione."
- Albus Dumbledore
"Siete pregata di non cercare di invadere il mio spazio mentale né da lontano né da vicino."
- Severus Snape
"Com’è la prima impressione dall’altra parte della barricata?"
- Filius Flitwick
"Oh, cara, da che mondo è mondo le situazioni complicate sono sempre le migliori! Un po’ di difficoltà mette pepe, come nel purè di patate voraci."
- Pomona Sprite
"Nella mia esperienza, chi è tanto caparbio e sciocco da rifiutare un amore disinteressato e tenace, presto o tardi se ne pente."
- Minerva McGonagall
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Hermione Granger, Minerva McGranitt, Pomona Sprite, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry, Remus/Sirius
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Il consiglio che si era tenuto tra lo staff era stato difficile. La preoccupazione ormai era diventata pesante: per tutti era chiaro ormai che il tempo stava finendo e che chiunque ci fosse dietro quelle aggressioni non solo non si sarebbe fermato, ma avrebbe portato a compimento qualsiasi cosa avesse in mente entro la fine del mese. 

Dumbledore era l'unico che sembrava non aver mai perso la calma. Aveva ascoltato il racconto di Pamela, si era fatto spiegare nei dettagli cos'aveva sentito, e si era apprestato ad accogliere tutti con tè e tisane. Severus sembrava innervosirsi un po' di più a ogni sua mossa, continuava a girargli intorno cercando di sottolineare l'urgenza di prendere provvedimenti.

 

"In questo modo dai al Consiglio la scusa che aspetta per rimuoverti dall'incarico!" Arrivò a dire al colmo della frustrazione, un momento prima che la porta si aprisse lasciando entrare la professoressa Sprout seguita dal corpo insegnanti, Madame Pomfrey, Madame Pince, Gazza e Hagrid. Solo Minerva McGonagall mancava all'appello. La risposta di Dumbledore restò sospesa nell'aria e Pamela, che si era tenuta in disparte per tutto quel tempo, non poté fare a meno di pensare che non ci fosse niente da rispondere.

 

"Immagino che Severus ti abbia detto tutto. Minerva sta avvertendo gli studenti e i prefetti: abbiamo annunciato il coprifuoco e le misure di sicurezza…" 

Pomona sembrava piuttosto in imbarazzo e preoccupata. 

 

"Ma certo, certo… un tè? Sedetevi e prendete un biscotto." Dumbledore aveva dato il buon esempio sistemandosi su una delle poltrone e versando una tazza di tè fumante. "Avanti, avanti… sedetevi, non servirà a nulla stare lì in piedi." 

 

Hagrid era stato il primo ad accettare l'invito, incastrandosi non senza difficoltà in una poltrona e sorridendo al Preside. Poi poco alla volta si erano seduti tutti nel cerchio di poltrone, tutti tranne Severus, e Pamela che esitava non volendo prendere una posizione tra i due. Alla fine aveva ceduto e si era  di messa a sedere proprio nella poltrona di spalle a Severus. 

 

Tutta la discussione era girata a vuoto, tutti che facevano ipotesi senza fondamento su chi e come volesse fare cosa. Parole senza costrutto e senza senso. Dumbledore beveva il tè e li osservava, Severus restava in silenzio guardandolo. Pamela aveva esposto con cautela le sue preoccupazioni sulla possibilità di una presenza di Voldemort nella scuola, ma dovette ammettere di non aver percepito nulla che lasciasse presagire qualcosa di simile. 

Dopo un po' il Preside aveva preso la parola riportando tutto su un piano più pratico. Con uno svolazzare della bacchetta aveva fatto comparire una lavagna con tanto di tabella già disegnata per organizzare i turni di controllo del coprifuoco. Da quel momento avevano impiegato esattamente due ore per incastrare dei turni che potessero andare bene a tutti. Pamela non si sarebbe mai aspettata che potesse essere così difficile. Gli unici a non avere nessuna particolare esigenza sembravano essere lei, Severus e Minerva. Perfino Pomona aveva il problema di doversi svegliare all'alba per le serre e non poter fare turni a tarda notte. Probabilmente, se Dumbledore non avesse mantenuto il suo calmo carisma, e non fosse arrivata l'ora del pranzo, avrebbero potuto proseguire la discussione per giorni.

 

"Ah, chiaramente, sono molto spiacente, ma tutte le gite, compreso il campeggio, dovranno essere annullate" aveva aggiunto il Preside mentre già stavano uscendo.

Ovviamente nessuno si sentì di contraddirlo. 

 

+++

 

Quella notte, come tutte le futuri notti, Pamela era stata precettata per i turni dalle sei alle nove e poi da mezzanotte alle tre. Erano i due turni che nessuno voleva fare perché il primo non permetteva di cenare fino a tardi, e il secondo spezzava in due la notte e non ti lasciava fare un sonno decente ne prima ne dopo. Ma qualcuno doveva farli. Sia lei che Severus non avevano protestato e avevano accettato di accollarsi quei turni ogni giorno lasciando che gli altri girassero da un turno all'altro e si scannassero per incastrare tutte le esigenze. 

Pamela si era fatta un bel sonno dalle nove alle tre, aveva preparato un sandwich da mangiare durante il secondo turno, anche per fare passare il tempo. Girare da un corridoio all'altro, avanti e indietro, nel silenzio della scuola di notte, per ore, era una noia soporifera oltre ogni limite, qualsiasi distrazione era molto ben accetta. 

Erano già passate due ore, il sandwich era finito da un po', quando svoltando un angolo intravide Severus che sorpassava il corridoio.

 

"Severus!" Cercò di urlare sottovoce. 

Non avrebbe dovuto, ma gli corse dietro lo stesso. 

"Severus, aspetta" riuscì a farlo voltare che era già piegata in due per lo sforzo. Doveva rimettersi in forma. 

 

"Stai trascurando la tua zona" commentò Severus accigliandosi e senza fare mezzo passo verso di lei. 

 

"Ero sul confine." Sì giustificò in fretta. "Devo parlarti, riguardo Max" cercò di tornare a darsi un contegno riprendendo fiato "mi dispiace, io… io avrei dovuto parlartene prima e spiegarti meglio… ma io voglio che tu capisca…"

 

"Ho capito."

 

"No, no… non è così" era disperata, sembrava di parlare con il muro.

 

"Sì, ho capito. Ho letto le lettere, ho capito."

 

Pamela si tappò la bocca di colpo fissandolo sorpresa. Non pensava le avrebbe lette davvero. 

 

"Ho capito." Ripetè quasi senza inflessione nella voce. "Possiamo parlarne più tardi?"

 

"Sì, certo. Vengo da te quando finiamo, va bene?"

Severus si limitò ad annuire, poi si girò di nuovo sui tacchi e si allontanò verso le scale. 

 

Il resto del tempo passò con una lentezza esasperante, le tre sembravano non arrivare mai. Ma poi arrivarono e Pamela si ritrovò davanti alla porta di Severus con lui che l'apriva. Appena dentro lui accese il camino con un gesto della bacchetta, lasciando che due ceppi prendessero a scoppiettare in una fiamma vivace e calda. 

Pamela si sentiva nervosa peggio che prima dei M.A.G.O. 

 

"Quindi le hai lette?" Chiese mentre Severus si sfilava il mantello. 

 

"Sì, le ho lette." Confermò. "E immagino che pensare che una donna con i tuoi interessi fosse portata a un certo tipo di rapporto sia stato piuttosto ingenuo da parte mia." 

 

"Se parli della magia sessuale e della monogamia, sì, sono idee poco conciliabili." Confermò Pamela che iniziava a sentirsi sempre più rilassata.

 

"Questo mi avrebbe dovuto sollevare, temo di aver lasciato che l'ego mi annebbiasse per un momento." ammise prendendo le lettere dalla scrivania porgendogliele, di nuovo ben ordinate nello spago. "È molto meglio, dato che non sarei in ogni caso stato disponibile a un impegno di quel genere. Suppongo che per entrambi l'ideale sia che le cose restino come sono state fino ad ora."

 

Pamela prese le lettere interdetta: "Cosa intendi? Qui è stato un su e giù continuo preferirei un qualche stato di stabilità." 

 

"Intendevo come prima che parlassimo dell'estate." Rispose sbuffando.

 

"D'accordo, a me va bene." poggiò le lettere su un piano nel dirlo. "E, se vuoi, a me farebbe in ogni caso piacere se venissi con me quest'estate."

 

"Non esagerare." La ammonì severo fissandola a braccia conserte.

 

Pamela sorrise. "Va bene" alzò le mani avvicinandoglisi fino a baciargli una guancia. "Mi piace fare pace, ora però è tardi, andiamo a dormire?" 

 

Severus cercò di restare serio con pochi risultati. Gli era presa una inusitata voglia di ridere, cosa che non gli capitava da una quindicina di anni.
 


L'angolo dell'autrice

Ed eccomi qui!
Questa volta in coda al capitolo perché ci tenevo a non fare spoiler e a commentare con voi :D Cosa ne dite della reazione di Sev? Lascia perplessi? Ne capite il senso? Viste un paio di recensioni ai capitoli precedenti sospetto che qualcuno la troverà ragionevole e qualcun'altro no ;)

Si apre il dibattito! 

P.S. Questo week end potrei avere difficoltà ad aggiornare, alla peggio ci vediamo lunedì :* 



 

 
   
 
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