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Autore: Redferne    20/06/2020    6 recensioni
Tra Nick e Judy sta accadendo qualcosa di totalmente nuovo ed inaspettato.
E mentre Nick cerca di comprendere i suoi veri sentimenti nei confronti della sua collega ed amica, fa una promessa a lei e a sé stesso: proteggerla, a qualunque costo.
Ma fare il poliziotto a Zootropolis sta diventando sempre piu' pericoloso...
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 73

 

 

 

UPRISING (TERZA PARTE)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci riusciva ancora.

Riusciva ancora a vederla, nonostante tutto.

La vedeva ancora.

A Nick riusciva ancora di scorgerla, nonostante gli strati su strati di liquido trasparente ma nient'affatto sottile si stessero accumulando l'uno sopra all'altro. Fino a diventare una massa gigantesca paragonabile solo alla pressa idraulica di un enorme macchinario industriale. Di quelli alti, lunghi, larghi e del diametro di un INTERO REPARTO. E che hanno bisogno dell'equivalente accumulo e carico di energia da consumare, per poter funzionare a pieno regime.

Litri e litri ancora litri e millimetri, centimetri, decimetri e metri cubi di acqua che si stavano sovrapponendo tra lui e lei. Tra loro. Tenendoli SEPARATI.

LONTANI.

La storia della LORO VITA, sotto ad un certo punto di vista.

Da quando si erano conosciuti c'era sempre stato qualcosa che si era dovuto METTERE IN MEZZO E NEL MEZZO, in un modo o nell'altro.

Dapprima il fatto che lui fosse un CRIMINALE. E lei, invece, una POLIZIOTTA INTEGERRIMA.

O meglio...AUSILIARE DEL TRAFFICO, almeno all'inizio. Anche se i modi e i toni erano già quelli di uno SBIRRO TUTTO D' UN PEZZO.

La volpe l'aveva percepito. Sin da subito.

Merito soprattutto del suo MERAVIGLIOSO FIUTO SOPRAFFINO, tipico della sua gente. Ma anche della sua SENSIBILITA' ESTREMA. E quello, invece...lo si poteva definire tipico SOLO E SOLTANTO DI LUI.

Del resto lo aveva capito subito. Anzi...da PRIMA DI SUBITO, giusto per tirare in ballo il rinomato intercalare di uno yak HIPSTER con la passione smodata per il NATURISMO SELVAGGIO e gli STRIP ARDITI. Oltre che per la gestione di un luogo adibito ad OSPITARE ed iNTRATTENERE altri tizi che ne condividevano le medesime inclinazioni sullo stare col manto NUDO ED ESPOSTO AI QUATTRO VENTI. Con la pelliccia ALL' ARIA.

Lo aveva compreso sin dai primi anni di vita. E lo aveva imparato NEL PEGGIORE DEI MODI. Direttamente SULLA PROPRIA PELLE E NEL PROPRIO CUORE.

Nel posto più PROFONDO ed INTIMO. Dove certe BOTTE, certi GRAFFI, certe LEGNATE e certe FERITE da DENTRO fanno male BEN PIU' CHE FUORI.

Ad opera di certi teppistelli che non vedevano e non erano in grado di vedere oltre ai loro MUSI ed oltre ai loro TARTUFI.

Tsk. Per forza, che é così.

Bella forza, davvero. E bella scoperta.

Se un bullo, se i bulli sapessero, se avessero anche soltanto la benché minima idea del male che causano con le loro azioni scriteriate quanto sconsiderate...SMETTEREBBERO AL VOLO DI FARE QUEL CHE STANNO FACENDO.

ALL' ISTANTE.

Garantito, senza alcun dubbio.

La stirpe mammifera, o almeno la maggior parte, non é mai stata veramente cosciente di ciò che fa.

NON SANNO QUEL CHE FANNO, come amava dire e ripetere un tale vissuto secoli addietro.

E quindi...andrebbero PERDONATI. Perché sono INCOSCIENTI. Ed INCONSAPEVOLI. Anche se alcuni di loro danno la seria e concreta impressione di essere PIUTTOSTO PREPARATI, a tal riguardo.

MOLTO preparati, a volerla dir tutta.

Ed anche se, sempre a parere di alcuni...l'incoscienza dovrebbe essere riconosciuta come un autentico REATO. E non solo a partire dall' ETA' ADULTA. Almeno per quel che prevede la LEGGE.

La si dovrebbe considerare un reato anche a partire dalla PIU' TENERA ETA'. A QUALUNQUE ETA'.

Ma lui, invece...lui era DIVERSO. E lo era stato SIN DALL' INIZIO.

Sin dal principio sapeva dentro di sé a quali danni possono portare dei comportamenti IRRESPONSABILI. E, quel che é peggio...SENZA LA MINIMA COGNIZIONE DI CAUSA SULLA LORO GRAVITA'.

Aveva da sempre pensato che ogni PAROLA, ogni FRASE, ogni GESTO ed ogni AZIONE...ognuna di quelle cose avesse un PESO.

E' una REGOLA SCIENTIFICA.

Ad ogni AZIONE...corrisponde una REAZIONE.

Terzo principio della TERMODINAMICA, se non si va errati.

Oppure era DINAMICA E BASTA?

E chi se lo ricordava.

Una parola, uno sguardo...avevano LO STESSO VALORE di una FIRMA IN CALCE su di un ACCORDO o di un TRATTATO.

La parola DATA aveva lo stesso SIGNIFICATO, la medesima VALIDITA' di quella SCRITTA, a casa sua.

Valevano UGUALE.

Lo aveva sempre pensato. Erano cose che gli derivavano da SUA MADRE. E dall' EDUCAZIONE che gli aveva IMPARTITO.

Ma tutto quello che lei gli aveva insegnato e tramandato...tutto quel voluminoso bagaglio di CONCETTI e di PRECETTI sarebbe CADUTO NEL VUOTO.

Sarebbero rimasti LETTERA MORTA, senza quel che comunemente si definisce un'APPLICAZIONE PRATICA.

Come ogni TEORIA e TEOREMA FISICO, senza una valida DIMOSTRAZIONE o SIMULAZIONE ad adeguato SUPPORTO che ne potesse verificare la VALIDITA'.

E nel suo caso...il cosiddetto ATTO PRATICO era ARRIVATO.

Oh, se era arrivato. Era arrivato eccome. E non si era certo fermato al campo puramente ACCADEMICO o DIDATTICO.

Quell'atto gli entrato FIN NELLA SUA STESSA ESISTENZA. SCOMPONENDOGLIELA SIN DALLE BASI, e STRAVOLGENDOGLIELA PER INTERO. Sin dalle FONDAMENTA.

Alla fine l'aveva avuta, la tanto decantata DIMOSTRAZIONE. Ed insieme aveva fatto un'importante quanto significativa SCOPERTA.

Peccato solo che fosse TOTALMENTE SBAGLIATA.

Sbagliata nel senso di INGIUSTA. Perché non vi é assolutamente NULLA di sbagliato in essa, in realtà.

La scoperta in questione é semplice quanto efficace, nella sua SCHIETTEZZA e nella sua CRUDELTA'. Solo che...

Solo che a NON ESSERE AFFATTO GIUSTO é il fatto che cose simili DEBBANO ACCADERE. E che ACCADANO DI CONTINUO. Ma soprattutto...che ACCADANO SOLO AD ALCUNI. E senza che quegli alcuni possano avere ALCUNA VOCE IN CAPITOLO, in tal proprosito.

Sembrerebbe persino che sia QUALCUNO o QUALCOSA, a decidere a chi DEBBANO CAPITARE e a chi NO.

Così come chi le deve o addirittura le VUOLE COMPIERE, e chi invece si ritrova suo malgrado a doverle SUBIRE. Senza che NEMMENO LO VOGLIA.

Chissà CHI o COSA lo decide.

DIO, oppure IL CIELO, o il DESTINO o persino...GLI ALTRI.

Sono gli ALTRI a stabilire quale RUOLO bisogna RICOPRIRE od INTERPRETARE, non appena ci si FINISCE o ci si RITROVA IN MEZZO. O NEL MEZZO.

Lo DECIDONO LORO, punto. E spesso, anzi quasi sempre senza neanche prendersi la briga di CHIEDERE IL TUO PARERE.

Ed alle volte, il più delle volte, non occorrono nemmeno MINACCE, INGIURIE o INSULTI o INTIMIDAZIONI per ottenere tale risultato.

Non servono BOTTE o IMPRECAZIONI, per CONVINCERTI. Allo stesso modo ed in egual misura in cui non servono per convincere gli altri che QUELLO E' IL TUO POSTO. E che LI' DEVI RIMANERE, che ti PIACCIA OPPURE NO.

Accade tutto nel SILENZIO. In un silenzio COMPIACENTE ed ACCONDISCENTE. Di quelli felici per aver trovato un CAPRO ESPIATORIO. E si badi bene che non si vogliono certo OFFENDERE I CAPRINI, con tale affermazione.

Che si vuole forse contestare oppure mettere in dubbio o in fallo L' ANTICA SAGGEZZA POPOLARE, per caso?

Si diventa l'opportuna VALVOLA DI SFOGO per quelli contenti di scaricare su di essa le proprie BASSEZZE e le proprie MEDIOCRITA'. Perché é più facile prendersela con chi si ha davanti ed addossargli tutte le colpe per tutto ciò che non va e che non funziona, piuttosto che con sé stessi. Ed al contempo ci si trasforma nella COMODA DEVIAZIONE per quelli che giusto per una pura coincidenza, uno scherzo della sorte o un astro begnino o anche una riuscita configurazione e concatenazione di eventi puramente fortuiti...l'hanno sfangata e scampata alla grande, non ritrovandosi al posto della vittima di turno a beccarsi i SOPRUSI, le VESSAZIONI, le ANGHERIE ed i MALTRATTAMENTI che gli toccano.

Ogni giorno. Tutti i santi giorni.

Queste cose NON FANNO RUMORE, oppure CLAMORE. Come tutto quello che avviene o che si basa sulla TACITA COMPLICITA'.

Come certe MALEFATTE o alcuni DELITTI compiuti dalla MALAVITA ORGANIZZATA. O da POLITICI e FUNZIONARI COLLUSI E CORROTTI. Con essa o anche solo tra di loro.

In genere di gente in GIACCA, CRAVATTA, COMPLETO ELEGANTE E FIRMATO E COLLETTO BIANCO che dietro all'aspetto stiloso, ai modi ricercati e raffinati e alla facciata rispettabile COMPIONO NELL' ARCO DI SOLE VENTIQUATTRO ORE PIU' PORCHERIE DI QUANTE NE COMBINI UN MALANDRINO DI STRADA IN UN INTERO MESE.

E di BEN PIU' GRAVI.

D'accordo. Sempre malandrino rimane. Ma a suo modo ONESTO e persino ORGOGLIOSO del suo ESSERE DELINQUENTE, naturalmente entro e non oltre ad una certa misura.

Non scordatevelo mai, gente.

Quando si addita ai MOSTRI...e li prende a PUNTARE ed INDICARE A DITO e a VOCE ALTA, sappiate sempre che I VERI MOSTRI SONO ALTROVE.

DA UN' ALTRA PARTE. Sicuro.

Certe affermazioni altisonanti e pompose fanno davvero ridere.

A chi proclama, vento in poppa e lancia in resta, che farà giustizia e che scoverà, catturerà e punirà tutti i responsabili, chiunque essi siano...verrebbe da dire una cosa sola.

 

“OK, BELLO. VUOI FARE DAVVERO PIAZZA PULITA? SUL SERIO? E FACCIAMOLA, UNA BUONA VOLTA. MUOVI LE CHIAPPE E VALLI A PRENDERE, SU! NOI TI SEGUIAMO! TANTO LO SAPPIAMO TUTTI DOVE SI TROVANO, I VERI COLPEVOLI. I VERI COLPEVOLI OCCUPANO TUTTI BELLI COMODI IL LORO POSTO IN PARLAMENTO, O IN QUALUNQUE CONSIGLIO MUNICIPALE E MAGISTRATURA! AVANTI, COSA ASPETTI? SOLO , QUANDO AVRAI FINITO...NON DIMENTICARE DI ENTRARCI ANCHE TU, IN CELLA! INSIEME AI TUOI DEGNI COMPARI! E POI DI CHIUDERTI BENE DENTRO E DI GETTARE LA CHIAVE FUORI DALLE SBARRE, COSI' LA TERREMO BEN STRETTA NOI!!”

 

Una volta che si entra in società, ad ognuno tocca un posto ben preciso, sia nel GRANDE che nel PICCOLO. E sin dal primo istante e momento del suo ingresso tra quelle MAGLIE...lo occupa IN AUTOMATICO.

Ci SCIVOLA DENTRO senza NEMMENO ACCORGERSENE, a momenti. E nel caso se ne renda conto in quanto giusto un filino più ACCORTO e SGAMATO...prima che possa fare qualcosa, qualunque cosa, ci viene SPINTO ed INFILATO DENTRO A FORZA, in quel posto.

E a quel punto, quando i giochi sono fatti...in genere E' GIA' TROPPO TARDI.

Prende quel posto...e SE LA PRENDE IN QUEL POSTO. E SENZA FIATARE.

Tutto ciò avviene nel pieno MUTISMO, come si é detto. E nella MASSIMA RAPIDITA' POSSIBILE.

Come una sorta di COMPENSAZIONE. Come le miriadi di gocce che provengono da un FIUME quando, alla fine della loro corsa, si smistano e si disperdono nel MARE o nell' OCEANO.

Una LEGGE FISICA, appunto. Come quelle che regolano i fenomeni NATURALI o ATMOSFERICI, giusto per fornire un esempio.

E che differenza c'é tra un fenomeno puramente GENUINO e SPONTANEO ed uno ARTIFICIALE, ARTIFICIOSO od ARTEFATTO?

Sempre di SCIENZA si parla. Ed essa regola sia il CREATO che GLI INDIVIDUI che si muovono e che vivono, muoiono, lavorano, dormono, mangiano, si intrattengono, vegetano, si annoiano e si riproducono all'interno di esso.

Non si scappa, da lì. MAI.

E tutto questo é INIQUO.

ORRIBILE.

MOSTRUOSO.

ABERRANTE, in una semplice quanto fatale parola.

Come si é detto non lo si sa, CHI oppure COSA lo abbia deciso. Oppure stabilito che le cose debbano andare in un dato o certo modo. L'unica cosa...

L'unica cosa, quasi certa almeno quanto lo é la MORTE...é che una volta che ti ritrovi o ti ci hanno messo in un posto, al TUO posto...DEVI STARTENE AL POSTO TUO. Perché E' QUELLO, il tuo posto.

Sembra uno sciocco SCIOGLILINGUA, nevvero? Eppure...la verità STA TUTTA LI'.

Quanta VERITA', in quelle parole ripetute e ribadite fin quasi all' OTTUNDIMENTO...

Devi startene dove sei. Senza poter neanche FIATARE, REPLICARE o PROTESTARE.

La tua OPININIONE, il tuo punto di vista...NON E' RICHIESTO. E nemmeno CONTEMPLATO.

Devi solamente OBBEDIRE. E basta. E se osi RIBELLARTI...SCATTA LA PUNIZIONE.

Quella é la SECONDA COSA CERTA, in tutta quanta la questione.

La PEGGIORE. Per il semplice fatto che ti porta in modo naturale a comprendere un'altra inevitabile conseguenza.

E cioé che fin dall'inizio ti ritrovi a fare tutto quanto SOTTO RICATTO.

Guai, se provi anche solo ad ALZARTI o a SPOSTARTI. Se solo ci si tenta...partono, si scatenano RAPPRESAGLIE a dir poco TERRIBILI.

Ci pensano subito gli ALTRI, a RICORDARTI QUAL' E' IL TUO POSTO. A fartelo CAPIRE e COMPRENDERE.

E con le CATTIVE, all'istante. Senza neanche passare per le BUONE. E senza MEZZE MISURE.

Perche per loro, per tutti loro, vedere ed assistere ad uno che vuole improvvisamente SALTARE o ROMPERE GLI SCHEMI, oppure ABBATTERE E SUPERARE LE CONVENZIONI e le GERARCHIE...li riempe di ODIO e di RABBIA.

Perché si rendono conto che quella persona...HA IL CORAGGIO CHE LORO NON HANNO E CHE NON AVRANNO NE' POTRANNO MAI AVERE.

Ed essa...va prontamente REDARGUITA. La deve PAGARE. E pure BELLA SALATA,

Va assolutamente fatto. BISOGNA farlo. Ne va della slavaguardia dell' ORDINE COSTITUITO.

Dell'ordine NATURALE DELLE COSE. Anche se NEMMENO CE LO SI RICORDA, di chi diavolo abbia stabilito tale ordine.

Anzi...NON CE LO SI DOMANDA NEMMENO PIU'.

ANDREBBE FATTO, invece. Oh, si.

Sarebbe...é NECESSARIO ricominciare a farlo. Ed AL PIU' PRESTO, anche.

PRESTISSIMO. IL PRIMA CHE SIA POSSIBILE.

Quelle bizzarre quanto inopportune considerazioni, all'apparenza così FUORI LUOGO persino per colui che si era ritrovato a MEDITARVI e a RIFLETTERVI sopra, sortirono comunque un curioso effetto.

Dal mare dell' INCONSCIO e dei RICORDI che galleggiavano anche in quel momento nella mente di Nick...un mare tanto vasto, grande, limpido ed insieme torbido ed oscuro ma anche schiumoso e ribollente almeno quanto lo era quello che lo stava CIRCONDANDO ed AVVOLGENDO, riaffiorò all'improvviso qualcosa.

Uno SCOGLIO. Sotto forma di PENSIERO. E di RIEVOCAZIONE.

Una specie di FANTASMA proiettato da un tempo che, ormai...NON C' ERA PIU'.

Per un istante tornò ai tempi della SCUOLA. Delle MEDIE INFERIORI, per la precisione.

Quelle che frequentava. O, meglio...che NON FREQUENTAVA.

Mai. Cioé...QUASI MAI. Anche se, a FINE ANNO...LA SFANGAVA SEMPRE LO STESSO, IN QUALCHE MANIERA.

Questo prima di venire ESPULSO PER DIRETTISSIMA DOPO UNA SERIE LUNGA E CONCATENATA DI SOSPENSIONI, alle MEDIE SUPERIORI. E CONCLUDERE così DEFINITIVAMENTE E IN BELLEZZA LA SUA CARRIERA SCOLASTICA.

COL BOTTO, proprio. E da quel giorno in poi, la sua unica e vera scuola...era diventata LA STRADA.

Il COLLEGE e L' UNIVERSITA non li vide, né loro lo videro. Ma in compenso...era entrato a far parte di un CLUB ANCORA PIU' ESCLUSIVO.

La strada. La scuola della VITA. A TEMPO PIENO e a ORARIO CONTINUATO E FLESSIBILE. Sotto L'EGIDA e la GUIDA DEL MIGLIOR MAESTRO DISPONIBILE.

Il migliore IN ASSOLUTO. Il migliore che si POTESSE TROVARE.

E comunque c'era una RAGAZZINA, a quei tempi...

Una sua COMPAGNA DI CLASSE.

Non si ricordava a quale specie appartenesse, e nemmeno se fosse preda oppure predatore.

Una di quelle che sull'album fotografico tiri dritto e giri pagina senza neanche perdere quei due secondi o più necessari a soffermarti sull'immgine giusto per darle almeno il contentino, la consolazione di METTERLA A FUOCO. Almeno per un istante necessario a giustificare lo spreco dei due secondi in precedenza accennati.

Una persona di quelle COMPLETAMENTE INSIGNIFICANTI, per dirla tutta. Che NON CONTANO PRATICAMENTE NULLA né sul versante della vita...ed ancor meno SU QUELL'ALTRO VERSANTE. Di quelle a cui non ci si fa a momenti caso QUANDO CI SONO, figuriamoci quando per un motivo o per l'altro NON CI SONO PIU'.

Figuriamoci quando SMETTONO DI COLPO DI ESSERCI.

Non era nemmeno CARINA. Non era nemmeno questa GRAN BELLEZZA, a voler essere sia SCHIETTI che SINCERI senza dover per forza far la figura di quelli che vogliono passare ad ogni costo per MALEDUCATI o CAFONI.

Non aveva TALENTI, DOTI o DONI in particolare, o che la facessero SPICCARE rispetto a tutti gli altri.

A dirla tutta...lì per lì, e su due piedi non avrebbe saputo nemmeno dire con certezza o chiarezza IL SUO NOME.

No. A volerla dir tutta non si ricordava nemmeno COME SI CHIAMASSE.

Aveva come un BUCO, in quel momento. Un'autentica ZONA D' OMBRA.

Gli mancava come una TESSERA DEL PUZZLE o del MOSAICO.

Era paragonabile ad una parte CANCELLATA CON LA GOMMA sulla porzione di un DISEGNO o di COMPITI, realizzati a CASA oppure IN CLASSE nel corso di un TEST o di una VERIFICA.

Ma a conti fatti la SPECIE, il REGNO DI APPARTENENZA, il NOME...NON CONTAVANO.

Non avevano poi molta IMPORTANZA. Così come rivestivano poi molta importanza nemmeno L'ASPETTO o LE FATTEZZE.

Nel caso di quella fanciulla la sola, l'unica cosa che aveva contato per davvero era QUEL CHE PORTAVA. E QUEL CHE ERA SUCCESSO A CAUSA DI QUEL CHE PORTAVA.

Era soltanto un ESSERINO SPORCO E LURIDO. Questo almeno a detta degli ALTRI.

Non A DETTA SUA, però.

Per lui era solo la SECONDOGENITA di una FAMIGLIA POVERA. MOLTO, MOLTO POVERA.

Con i genitori che C' ERANO e NON C' ERANO. E i figli che vivevano ALLA GIORNATA e ABBANDONATI A SE' STESSI, cercando di ARRABATTARSI ALLA BELL' E MEGLIO e di RIMEDIARE qualcosa da METTERE SOTTO AI DENTI.

OGNUNO PER SE', però. E degli altri...CHI SE NE INFISCHIA.

Quella era la regola che valeva, dentro a quella casa.

Erano poveri, ma talmente poveri al punto che lì, da quelle parti...il discorso non era tanto di COSA avrebbero mangiato, durante quel giorno e quella sera. Ma SE avrebbero mangiato, quel giorno e quella sera.

Che a quelle condizioni mettere insieme abbastanza da formare UN PASTO, a fine giornata...era già da considerarsi UN' IMPRESA.

Lui la pensava così. Ma per il resto dell'istituto...sia per gli ALUNNI che per i PROFESSORI e i DOCENTI in generale, PRESIDE compreso, era molto più FACILE e CONVENIENTE scegliere la PRIMA VERSIONE.

Considerarla nella PRIMA MANIERA.

Perché i più piccoli, i più giovani la trovavano DIVERTENTE. E gli adulti, i più grandi ed i più anziani la trovavano CONVENIENTE.

Così erano autorizzati a pensare che fosse TUTTA COLPA SUA, il fatto di essere ridotta così. Che fosse conciata a quel modo solo perché era SCIATTA e DISORGANIZZATA, non per altro. Non perché si trovasse in uno stato basato sull' INDIGENZA PIU' COMPLETA.

In quanto ai suoi COMPAGNI, COLLEGHI e più o meno COETANEI...in tal modo avevano il pretesto per SBEFFEGGIARLA e DILEGGIARLA senza tregua. Anche se lei sembrava non farci troppo caso. Limitandosi ad IGNORARLI e a FARE SPALLUCCE.

Ma Nick, o meglio NICHOLAS, che a quei tempi per qualcuno tipo SUA MADRE si chiamava ed era ancora TALE...sapeva che NON ERA AFFATTO COSI'. Spesso L' INDIFFERENZA e la STRAFOTTENZA servono solo a nascondere un DISAGIO ed una SOFFERENZA. Spesso INTERIORI, e non visibili da FUORI. Ma BEN EVIDENTI, soprattutto PER CHI LO STA PROVANDO. E VIVENDO.

Perché certe cose...DENTRO FANNO PIU' MALE CHE ALL'ESTERNO.

Un INGIURIA inflitta al momento GIUSTO per chi la DICE, ma SBAGLIATISSIMO per chi la RICEVE...alle volte può far PIU' MALE di una PERCOSSA BEN ASSESTATA.

Lui lo sapeva fin troppo bene. E sapeva anche la VERITA', sul conto di quella ragazzina. E solo grazie al fatto che si era voluto prendere giusto la BRIGA di mettersi d'impegno a VOLERNE SAPERE UN FILO DI PIU' sul CONTO DI LEI. A differenza degli altri, di TUTTI gli altri che erano soltanto buoni e capaci di GIUDICARE. E di CONDANNARE SENZA APPELLO, e senza SAPERE. E senza nemmeno voler CONOSCERE o APPROFONDIRE su COME STESSERO VERAMENTE LE COSE.

O forse era semplicemente troppo IGNORANTE per rendersi conto persino della sua MISERIA.

Ma qualcosa...qualcosa gli diceva che NON ERA AFFATTO COSI'.

Doveva VEDERCI CHIARO. Una volta per tutte.

Aveva preso a SEGUIRLA DI NASCOSTO. ALL' USCITA DI SCUOLA, nel POMERIGGIO.

Perché, sotto sotto...vederla così l'aveva stimolato la CURIOSITA' tipica ed appartenente alla sua STIRPE. Che in lui doveva essere sviluppata almeno quanto lo erano il suo ACUME e la sua INTELLIGENZA.

Era in grado di SEGUIRE senza essere SCOPERTO. Di VEDERE senza essere VISTO.

Il suo mentore gli aveva insegnato a diventare SFUGGENTE ed IMPALPABILE come un FANTASMA.

Perché quando si parla di volpi...ci si riferisce, ci si deve sempre riferire a qualcosa di PASSATO e GENERICAMENTE TRASCORSO. Di VAGO.

 

“Ah, non so...mi pare che fosse qui giusto UN ATTIMO FA, ma NON SAPREI...”

 

NON SAPREI.

Eccolo, il MOTTO. Eccolo, il LORO motto.

La PAROLA CHIAVE.

Se non si hanno INFORMAZIONI PRECISE...NESSUNO TI PUO' INCASTRARE.

La LEGGE é PRECISIONE. Ed in MANCANZA di DATI DETTAGLIATI...il MECCANISMO si INCEPPA.

SALTA. Si SPACCA.

Se non vieni colto sul fatto...HAI FATTO NIENTE, QUESTO E' IL FATTO!!

Basso profilo. Sempre. E' questo vale anche se si inizia a FARE CARRIERA, e a dare inizio alla SCALATA nel MONDO e nel SOTTOBOSCO CRIMINALE.

Anzi...A MAGGIOR RAGIONE.

Più si VOLA IN ALTO, più cominciano i GRATTACAPI. E quindi...bisogna TENERE e MANTENERE LE ZAMPE INFERIORI BEN PIANTATE PER TERRA.

Invisibili. Perché se anche qualcuno viene a sapere delle tue MALEFATTE, e prima o poi lo si viene SEMPRE a sapere...l'importante é NON SAPERE MAI CHI LE ABBIA FATTE o COMMESSE DI PRECISO.

Se NESSUNO SA CHI SEI...NESSUNO SA DOVE VENIRTI A CERCARE. Ma soprattutto NON SA NEMMENO DI DOVER VENIRE A CERCARE PROPRIO TE. Perché, semplicemente...

Semplicemente NON NE HA NE' IL MOTIVO NE' LA RAGIONE, PER DOVERLO FARE.

E tu NON DARGLIELA MAI. NE' LA RAGIONE, NE' IL MOTIVO.

Perciò, a quel tempo e pure in seguito, anche se capitava che qualcuno venisse a sapere di un CERTO Nicholas Wilde...NESSUNO SAPEVA CHI VERAMENTE FOSSE NICHOLAS WILDE. O CHI FOSSE VERAMENTE NICHOLAS WILDE.

Nessuno con cui potesse e che gli potesse CAUSARE PROBLEMI. Fatta debita e dovuta eccezione per i MAFIOSI e i BOSS DI QUARTIERE, che quelli avevano la tendenza a GENERARE PROBLEMI A PRESCINDERE.

Che se non se la pigliavano con qualcuno almeno una volta al giorno MINACCIANDOLO, TAGLIEGGIANDOLO o RICATTANDOLO...NON ERANO CONTENTI.

Regolare. Ma Nicholas lo sapeva, e quindi...NON CI BADAVA PIU' DI TANTO.

A quelli...CI ERA ABITUATO.

Ma a Carotina...a Carotina NO.

A lei non ci aveva FATTO IL CALLO. NON ANCORA.

Ecco.

Carotina.

Carotina era stata l'unica, era l'unica ed era rimasta sempre e solo l'unica...A SAPERE CHI FOSSE VERAMENTE NICHOLAS WILDE.

 

Eschuchame, NINO...recuerdate SIEMPRE, ma SIEMPRE que NOS OTROS, quelli como NOI...all'OCCORRENXIA sanno deventar dei DANNATISSIMI NINJA, si la SITUACION LO EMPUENE. Si le CIRCOSTANXIE ce costringono. Tu me entiende, ZORRITO?”

Si, Finn.”

Yo no ha mica comprendido, nino. Quest' ce – que tu ha dito? Hm?”

Uh...si...”

Hmm?!”

Ecco..i – io...”

VALOR, nino. Coraggio. Andale. Dime. Dime a mi. Dimelo avec PALABRAS TOIE.”

I – io...S – SI, SENSEI.”

Accussì va mejo, zorrito. Bravò. Gut. Muy bien.”

 

Ed immancabilmente dopo le congratulazioni e i complimenti per la risposta ben data partiva una CAREZZA o un GESTO D' AFFETTO. Costitutito il più delle volte dal FRIZIONAMENTO o dallo SFREGAMENTO di tre delle SECONDE FILE DI NOCCHE sulle OSSA della sua nuca. Ad accezione, per via di OVVIE RAGIONI DI STAMPO ANATOMICO, di quella del DITO OPPONIBILE.

 

“Ahr, ahr, ahr!! Bravo el me ZORRITO CHARLATAN! VIEN ICI! Vienes aqui, nino? Fame sientire GLI SPIGOLI!!”

“AHI! AHIA! SMETTILA, TI PREGO! AHIA!!”

 

Accidenti a lui. Accidenti a Finn.

Doveva aver decisamente visto TROPPI FILM.

Che razza di MONTATO.

Ogni volta la stessa storia. Gli pigliava la testa sottobraccio, e a quel punto...vai di CARTA VETRATA.

Quanto le ODIAVA, quelle GRATTUGGIATE GRATUITE. E quanto gli ERANO MANCATE, dopo.

Oh, ad un certo punto il buon vecchio Finn AVEVA SMESSO. Accampando scuse sul fatto che ormai era diventato TROPPO GRANDE. E non solo per il fatto che NON CI ARRIVAVA PIU', al suo COPPINO.

E poi aggiungeva anche che er diventatto oltremodo IMBARAZZANTE. Ed inoltre, essendo entrambi MASCHI...qualcuno avrebbe potuto EQUIVOCARE. Che già se ne dicevano UN SACCO E UNA SPORTA, sul conto delle volpi.

Ci sarebbe mancata pure quella. Aveva UNA REPUTAZIONE DA DIFENDERE, agli occhi delle FEMMINE. Di TUTTE le femmine.

Sarà...ma é proprio vero quando dicono che una cosa inizi ad APPREZZARLA quando, per una ragione o per l'altra...TI VIENE A MANCARE.

Quando CE L' HAI...la DISPREZZI. Quando NON CE L' HAI PIU'...la RIMPIANGI.

Davvero UN BELLO SCHIFO, la vita.

In ogni caso...si era messo a PEDINARLA. E una volta trovato dove abitava o, meglio, andava a SVERNARE in compagnia dei suoi genitori e fratelli, aveva realizzato.

Aveva SVELATO L' ARCANO. L' INGHIPPO.

D'improvviso aveva capito di colpo il PERCHE'. Anzi...I PERCHE'.

I perché di TANTE COSE.

I perché portasse UN SOLO, UNICO QUADERNO con UNA PARTE A RIGHE e L' ALTRA A QUADRETTI. Con LE RIGHE VERTICALI CHE MANCAVANO A COMPLETARE LE GRIGLIE QUADRATE REALIZZATE A BIRO. Con LA STESSA PENNA MEZZA SMANGIATA E ROSICATA CON CUI DI SOLITO SCRIVEVA e PRENDEVA APPUNTI.

E i perché PORTASSE SEMPRE IL SOLITO MAGLIONE LACERO, BISUNTO, SOZZO E QUASI TUTTO SFILACCIATO. Sempre TROPPO, TROPPO GRANDE. OLTREMISURA. E da cui spesso SPUNTAVANO PELI E CIOCCHE NON SUE, visto che erano sia di un COLORE che di una CONSISTENZA DIFFERENTI DAL SUO. E che sembrava CHIEDERE, IMPLORARE a chiunque lo scorgesse di VENIRE LAVATO SEDUTA STANTE.

Forse NON CE L' AVEVA NEANCHE IL PELO, lei...

No. Proprio non se lo ricordava a quale specie appartenesse.

Aveva comunque deciso di FARE QUALCOSA.

Aveva preso a PRECEDERLA anziché STARLE DI NASCOSTO ALLE COSTOLE, all'orario dell'uscita da scuola.

Uscivano sempre assieme. E poi...bastava SGAMBARE un poco più veloce di lei oppure TAGLIARE GIU' PER QUALCHE SCORCIATOIA o SFRUTTARE QUALCHE VICOLETTO o qualche VIA TRAVERSA ed il gioco era bell'e che fatto.

Le portava qualche SCATOLONE che sia lui che Finnick rimediavano dai vari VICINI e COINQUILINI con la scusa di raccattare materiale da consegnare a qualche RACCOLTA DI BENEFICIENZA. O che rimediavano andando nottetempo a VISITARE DIRETTAMENTE GLI EDIFICI OVE RISIEDEVANO GLI ENTI IN QUESTIONE.

Tiravano su tanta di quella roba...CIARPAME, per lo più.

Il buon vecchio Finn NON SI SAREBBE MAI ACCORTO DI NULLA. E lui, dal canto suo...SI SAREBBE BEN GUARDATO DAL DIRGLIELO.

Tanto...NON SI SAREBBE TROVATO NE' SAREBBE MAI STATO D' ACCORDO, sia con la sua DECISIONE che col suo conseguente e naturale MODO DI AGIRE.

Se li portava a scuola con sé la mattina, i pacchi in questione. Arrivando giusto una ventina di minuti prima dell'apertura e nascondendoli nello SCANTINATO oppure nel SETTORE CALDAIE. Per poi andarseli a riprendere alla chiusura, prima di dare inizio alla GARA.

All' INSEGUIMENTO con successivo SUPERAMENTO della sua compagna.

Glieli faceva trovare ALL' INGRESSO DELLA SUA STAMBERGA, poco prima che arrivasse. In modo che capisse che FOSSERO PER LEI.

Una faticaccia, davvero. Non era certo una passeggiata, visto che doveva letteralmente mettersi a CORRERE COME UN DANNATO, per lasciarsela alle spalle e giungere in anticipo alla baracca.

E non era certo facile per un ragazzino, con quei pacchi così GRANDI e PESANTI tenuti su e sollevati dal terreno unicamente da un paio di MANINE ANCORA CORTE E TOZZE DI VOLPACCHIOTTO.

Una faticaccia del diavolo, ogni volta. Ma sperava che potesse esserci davvero qualcosa di UTILE, in mezzo a tutte quelle CARABATTOLE.

Sulle prima la ragazzina le era sembrata un po' titubante. Stava interi minuti ad osservare quegli involti dal contenuto misterioso, all'apparenza come indecisa sul da farsi. Con lui che la osservava celato da dietro a una siepe nelle vicinanze. A sperare che la prendesse.

Poi, immancabilemente...LO FACEVA. Li afferrava e se li portava consé oltre l'uscio.

Senza sapere nemeno chi dover RINGRAZIARE.

Anche se, col senno di poi e a vedere già allora cosa sarebbe ACCADUTO DOPO...forse ALTRO CHE RINGRAZIAMENTO e GRATITUDINE gli avrebbe dato, per il GENTILE quanto ANONIMO pensiero.

MISSIONE COMPIUTA, comunque. Tutti FELICI e CONTENTI.

Beh...PIU' O MENO.

Perché, come preannunciato in precedenza...QUALCOSA BEN PRESTO CAMBIO'.

Forse alla sua compagna, un giorno, dovette capitare UNA PESCA BEN PIU' FORTUNATA DEL SOLITO o del PREVISTO.

Nicholas non aveva modo di prevedere cosa ci potesse essere dentro a quei pacchi, visto che durante le loro SCORRIBANDE raccattavano A ZAMPA BASSA e ALLA RINFUSA.

O magari lui non era l'unico, ad occuparsene. C'erano anche altre organizzazioni. Tipo L'ESERCITO DELLA SALVEZZA, tanto per buttare lì il primo esempio che salta in testa.

E lì...era TUTTO UN ALTRO PAIO DI MANICHE, gente. Lì arrivava anche roba VECCHIA e DISMESSA dai RICCONI dei QUARTIERI BENE, dalle famiglie di categoria MEDIO – ALTO BORGHESE ed in genere da gente con BELLE CASE e le TASCHE BELLE PIENE E ZEPPE DI COCUZZE SONANTI.

Quante volte Finn aveva cercato di INTRUFOLARSI là dentro, senza successo.

Quante...

Ovvio. Essendo merce di TUTT' ALTRO LIVELLO...era a tutto un altro livello pure la SORVEGLIANZA.

O poteva persino darsi che la fanciulla fosse una FORMICHINA.

Che risparmiasse ogni SOLDO, ogni CENTESIMO. E che alla fine, avesse già in mente per conto suo un RADICALE CAMBO DI IMMAGINE. E che lo mise in atto non appena le riuscì di OTTENERE LA SOMMA NECESSARIA.

Difficile dirlo. Forse lui non c'entrava davvero nulla, con quel che successe in seguito. Ma se ne volle comunque ASSUMERE IN PIENO I MERITI.

IN SENSO NEGATIVO, però. Perché...NON AVEVA AFFATTO COMPIUTO DEL BENE, facendo a quel modo.

Ad un certo punto...ACCADDE UNA COSA. TOTALMENTE INASPETTATA DAI PIU'.

Con l'arrivo della stagione PIU' BELLA e CALDA, quella ragazza si presento con un BEL VESTITINO A FIORI.

COLORATO. SGARGIANTE. E DELLA SUA MISURA, finalmente.

Ed avvenne che proprio grazie a quell'indumento, che nessuno si aspettava potesse INDOSSARE né tantomeno POSSEDERE UNA COSI'...allo stesso modo dei MOTIVI VARIOPINTI che ADORNAVANO quel che portava, lei SBOCCIO'.

Anche perché, oltre ad un certo qual gusto nell' AGGHINDARSI, la tipa doveva aver scoperto in contemporanea pure le proprietà INGIENICHE, BENEFICHE e quasi TAUMATURGICHE del SAPONE. Fosse anche solo quello a SCAGLIE o a MATTONELLE che si usava nei FOSSI per LAVARE I PANNI.

Fa bene alla SALUTE. Ma ancora di più all' ASPETTO.

SBOCCIO', la fanciulla. Come i CHICCHI DI GRANO APPENA BACIATE DAL SOLE NASCENTE, talmente splendenti da far credere che dentro alle PANNOCCHIE che le contengono vi siano PEPITE D' ORO ZECCHINO.

Era RAGGIANTE. La guardavano tutti. Ma poi...

Ma poi ARRIVO' IL DISASTRO.

Fu una CATASTROFE.

Era comparsa LA PIU' BELLA DEL REAME.

CENERENTOLA aveva fatto il suo ingresso nella SALA DA BALLO DEL GRAN GALA'.

E come era logico...TUTTE LE REGINE CATTIVE e le SORELLASTRE INVIDIOSE SI RIVOLTARONO.

ANDARONO SU TUTTE LE FURIE.

Quella ragazza...AVEVA ROVINATO LORO LA PIAZZA.

Cominciarono i DISPETTI. Sia a LEI che alle SUE COSE. Le RUBAVANO e le FACEVANO SPARIRE TUTTO, che già era BEN POCO.

La ISOLARONO, lasciandola SOLA ed in DISPARTE. Attuando una vera e propria CONGIURA DEL SILENZIO. Finché, un giorno...

Finché un giorno non la attirarono con una scusa nel retro dello stabile, in una zona appartata.

Gli dissero che volevano FARE PACE, e CHIARIRSI. E la stupida CI CASCO' IN PIENO.

Era talmente disperata da essere DISPOSTA A TUTTO, pur di recuperare un minimo di CONSIDERAZIONE.

Si ritrovò da sola, in mezzo a quel branco di feroci ARPIE.

La circondarono. E la presero a SCHIAFFI e SPINTONI. La fecero rovinare a terra. E poi le strapparono quel vestito tanto odiato e disprezzato.

Era già talmente insozzato dalle pozzanghere visto che aveva pure piovuto, qualche giorno addietro. Ed il suolo era ancora umido e bagnato. Ma per sicurezza lo agguantaronoe lo tirarono tutte all'unisono, ognuna in una direzione diversa. Facendolo letteralmente A BRANI.

A PEZZI. PER SEMPRE.

Lo resero INSERVIBILE. Giusto buono per la PATTUMIERA.

Così come la POVERINA che lo aveva portato fino a quel momento, che in quel fatidico giorno fu praticamente costretta a fare mesto ritorno a casa COSI' COM' ERA.

In BIANCHERIA INTIMA.

IN MUTANDINE. Che non le era riuscito neanche di rimediare un REGGIPETTO, da tenere sotto.

Aveva solo quello. Quel VESTITO. E quelle...glielo avevano DISTRUTTO.

Andò a casa così.

IN LACRIME. Coperta di LORDURA. Tra la DERISIONE ed il COMPATIMENTO della gente. E di chiunque l'aveva incontrata per strada in quelle miserevoli condizioni. Compresi i suoi COMPAGNI, che per l'occasione l'avevano ASPETTATA FUORI DALL' ISTITUTO.

Perché sapevano COSA L' ASPETTAVA. Quel che L' ATTENDEVA AL TERMINE DELLE LEZIONI. E non avevano voluto PERDERSI LO SPETTACOLO.

SGHIGNAZZAVANO TUTTI COME MATTI. E non solo all' ORRIBILE BRAVATA COMMESSA.

Per loro era l'equivalente di un BEL FINALE.

Il BENE e la GIUSTIZIA avevano TRIONFATO.

La RIBELLE era stata PUNITA.

Aveva voluto, cercato di SOVVERTIRE L' ORDINE.

Se l'era CERCATA. Se l'era MERITATO.

IN PIENO.

Non l'avevano maltrattata. Ma proprio per niente.

Le avevano soltanto voluto RIBADIRE IL CONCETTO. Visto che, a quanto pare...lei non era stata in grado di ARRIVARCI PER CONTO SUO.

Quella ragazza veniva dallo SCHIFO.

Veniva dal FANGO. Dal LETAME. E da quelle due cose...non possono fare altro che venire fuori ALTRO FANGO ed ALTRO LETAME.

Solo quello. Nient'altro.

Dal fango e dal letame...NON POSSONO METTERSI A NASCERE I FIORI. Perché chi si trova su di un BEL CAMPIO FIORITO NON NE SOPPORTERA' LA VISTA. Ed a quel punto...

A quel punto LO SCHIACCERA'.

Non lo si può asolutamente permettere. Se iniziano a venire fuori i fiori anche dalle DISCARICHE e dai LETAMAI...dopo si entra invitabilmente in COMPETIZIONE.

E poco importa se, molto probabilmente, i prati fioriti che GIA' ESISTONO sono sorti dal medesimo tipo di FANGO e di LETAME. Se NON PEGGIO, addirittura.

Loro, i FORTUNATI...si sono già ritrovati in mezzo al VERDE e all' ERBA. NON SE LO RICORDANO, come SONO NATI o DA DOVE VENGONO. E nemmeno gli INTERESSA RICORDARLO.

Conta unicamente il PRESENTE. BELLO e PERFETTO così com'é. E di ciò che NON RIGUARDA e di cui NON IMPORTA NON SI HA NE' SI VUOLE AVERE MEMORIA o CONSIDERAZIONE.

Il mondo é pieno di INGORGHI perché TUTTI HANNO UN' AUTOMOBILE. E perciò...é TROPPO PICCOLO PERCHE' VI POSSANO NASCERE PRATI FIORITI PER OGNI DOVE.

Era deciso. Lo avevano deciso. Di comune e tacito accordo. E così doveva essere.

Era LEI lo ZIMBELLO, per quell'anno. E forse per addirittura l'intero TRIENNIO.

Le cose erano già a posto così. DOVEVANO essere già a posto così. E dovevano RESTARE a posto così. Non vi era alcun bisogno di CAMBIARLE o di MODIFICARLE.

Era toccato a lei. TANTO PEGGIO PER LEI.

E se quella NON VOLEVA PIU' ESSERLO...allora QUALCUN' ALTRO o QUALCUN'ALTRA avrebbe dovuto PRENDERE ed OCCUPARE il suo posto rimasto INCUSTODITO e VACANTE.

E NESSUNO LO VOLEVA, il suo posto. Ma neanche per idea.

Tanto valeva che CONTINUASSE a RIMANERCI.

A posto così.

La ragazza mancò, il giorno successivo. E anche quello dopo. E pure quello dopo ancora.

Non torno più. Nessuno la vide più.

Poco male. Con la FIGURACCIA che aveva rimediato per ciò che rimaneva e restava del quadrimestre erano a posto.

Nicholas non ne aveva alcuna colpa, di quanto era successo. E per quel che LE era successo.

Eppure...decise lo stesso di PRENDERSELA TUTTA.

Lui aveva deciso solo di darle una zampa, tutto qui. Senza MALIZIA o possibili SECONDI FINI.

Era stata lei, a SBAGLIARE. Aveva finito con il lascirsi trascinare dall' ENTUSIASMO ed aveva finito con L' ATTIRARE TROPPO L' ATTENZIONE.

Se davvero non voleva che se la prendessero con lei...avrebbe dovuto continuare a PASSARE INOSSERVATA come prima.

Sarebbe stato MEGLIO, MILLE VOLTE meglio...seguitare a NON FARSI NOTARE.

Come diceva sempre, il vecchio Finn?

Com'é, che diceva?

BASSO PROFILO, gente.

Bisogna sempre tenere il basso profilo, nella vita. Se inizi a dimostrare di essere PIU' ABILE o MIGLIORE, gli altri inizieranno ad INVIDIARTI e ad ODIARTI.

Lo aveva commesso lei l'errore, in fin dei conti.

Nicholas non c'entrava nulla. Non avrebbe dovuto prendersela così tanto. Ma...

Ma non riusciva proprio a farne a meno, purtroppo. Per il semplice fatto che ERA VERO.

AVEVA RAGIONE, anche se solo in parte.

Era stata COLPA SUA. TUTTA QUANTA COLPA SUA. Ma non per la questione di quel vestito. E neanche dei pacchi – dono misteriosi.

Aveva anche le orecchie buone, oltre che agli occhi. Perché il suo maestro glielo ripeteva da sempre, fino alla nausea.

 

Recuerdate...tienlo bien a mente. Un bravo BRIGANTO, un FURFANTE como DIOS COMANDA, deve emparare ad utilizar TODO CINQUO LOS SENSES. TUTTI E CINQUE I SENSI. NON SEULEMENT...non solo LA VISTA. Anzi...TODOS E SEIS, TUTTI E SEI, como un bravo SBIRRO.De plus...de più! Mejo de un ZAMPEPIATTE! Deve svelupparne puro un SETTIMO, si occorre! SEULEMENT ACCUSSI', solo così PODEMOS CAVARCIELA, possiamo cavarcela contra de loro! Tu me ha capito? TE M' E' CAPII', FIOEULOTT'?!”

 

E come, se aveva capito. E si era adeguato al volo ed alla svelta. Come su tante altre cose.

Quando aveva udito quel COVO DI STREGHE escogitare quel PIANO DIABOLICO mentre parlottavano tra loro disposte IN GRUPPO ed IN CIRCOLO nell' ULTIMA FILA DI BANCHI, con lui che invece se ne stava BELLO TRANQUILLO e PACIFICO qualche tavolo più avanti...

Era in una posizione piuttosto DEFILATA. E le voci, se pur ACIDE e STRIDULE, non erano che poco più di un SUSSURRO.

Ma era BASTATO. Le aveva sentite UGUALMENTE.

Aveva udito del FINTO ARMISTIZIO necessario a far SCATTARE LA TRAPPOLA. Dentro la quale la MALCAPITATA ci sarebbe finita dentro con la TESTA, la CODA e TUTTE E QUATTRO LE ZAMPE IN CONTEMPORANEA.

Ed aveva ascoltato anche IL POSTO ed IL MOMENTO in cui sarebbe avvenuto il tutto.

Sia il LUOGO che L 'ORA. Ed una volta al corrente di quelli...al FATALE APPUNTAMENTO si era presentato ANCH' EGLI.

Per NON FARE NULLA.

Si era occultato dietro ad un groviglio di TUBAZIONI e se n'era rimasto a GUARDARE.

Non l'aveva neanche soccorsa, una volta che quelle MEGERE avevano terminato la RAPPRESAGLIA.

Il rischio era TROPPO GROSSO. E non era sicuro che valesse la pena correrlo.

Lui, la sua RAZIONE...l'aveva già ricevuta. QUALCHE ANNO ADDIETRO.

AVEVA GIA' DATO.

Gli era già toccata la sua cospiqua dose di SOPRUSI e VESSAZIONI. Quando ancora andava alle ELEMENTARI.

Quella dannata sera in cui doveva sottoporsi al RITO DI INIZIAZIONE da parte dei CADETTI PIU' ANZIANI, per entrare a far parte degli SCOUT RANGERS.

E dopo un rapido scambio di battute che gli erano sembrate AMICHEVOLI, almeno ALL'APPARENZA...gli avevano PIANTATO UNA LUCE DRITTA IN FACCIA. Per ACCECARLO.

Lo avevano PRESO. MESSO SOTTO. IMMOBILIZZATO. DERISO ed INSULTATO. E tutto questo solo perché era UNA VOLPE.

Nient'altro. Solo per quello. E poi...

E poi, per CONCLUDERE DEGNAMENTE IL MISFATTO...gli avevano inflitto quella che per un predatore può essere considerata la TORTURA PEGGIORE.

Gli avevano INFILATO A FORZA UNA MUSERUOLA.

Gli era bastata. Per capire che non era il caso di IMPICCIARSI IN FACCENDE CHE NON LO RIGUARDAVANO.

Aveva passato autentici GIORNI D' INFERNO, a causa di quella BRUTTISSIMA ESPERIENZA.

Giorni che non era ancora riuscito a LASCIARSI DEL TUTTO ALLE SPALLE.

Giorni che, ogni tanto...GLI SI RIPRESENTAVANO ANCORA. BUSSANDO ANCORA ALLA PORTA ed alla sua SOGLIA PIU' INTIMA e RECONDITA. Per CHIEDERE DI NUOVO il loro CONTO SALATO.

SALATISSIMO.

Quella DISAVVENTURA a qualcosa gli era comunque SERVITA.

Servita a fargli comprendere che NON NE VOLEVA ALTRI.

Non ne voleva PIU'.

Non era AFFAR SUO. In fin dei conti...ad OGNUNO tocca il suo CARICO di SFORTUNE e di DOLORI. E questa volta...era toccato a QUELLA RAGAZZA.

AMEN, SORELLA. E VIVE e SENTITE CONDOGLIANZE.

BUONA SOPPORTAZIONE. Prima o poi...CI AVREBBE FATTO IL CALLO e LA SCORZA PURE LEI.

Però...

Però gli era rimasto un piccolo DUBBIO.

Non era mica tanto SICURO.

Non era sicuro di aver fatto LA COSA GIUSTA, in QUEST' OCCASIONE.

La cosa giusta. Una delle cose che aveva IMPARATO dai FUMETTI che gli piacevano tanto. E che ancora leggeva.

Presi freschi freschi dalle EDICOLE e dalle LIBRERIE. E PAGATI DI TASCA PROPRIA, almeno quelli.

Perché oltre a leggerli li COLLEZIONAVA, anche. E quindi...CI TENEVA, a quelle riviste. E come ogni APPASSIONATO che si rispetti, esse devono essere PERFETTE, PULITE ed INTONSE.

E TALI devono rimanere.

Non avrebbe saputo SPIEGARLO BENE, il motivo. Ma gli sembrava che ad ottenerli secondo i DETTAMI e i PRECETTI del SENSEI FINN, e cié SOTTRAENDOLI INDEBITAMENTE...sarebbero stati come averceli SPORCHI.

Sporchi almeno tanto quanto lo erano i GIORNALETTI EQUIVOCI con cui era solito trafficare il suo mentore.

Nel suo van...SOLO QUELLO, C' ERA.

QUELLE, erano le UNICHE LETTURE CONSENTITE.

Quando si trovava in sua compagnia solo quello aveva da OFFRIRGLI in termini di LETTURE CULTURALI, oppure di SVAGO e DISIMPEGNO. E di MATERIALE CARTACEO. Fatta debita eccezione per la CARTA IGIENICA.

Glieli piazzava ed infilava a TRADIMENTO proprio SOTTO AL MUSETTO, dicendo che era ora che iniziasse una buona volta a FARSI LE OSSA.

E anche QUALCOSA D'ALTRO, mi sa. E le ossa che intendeva lui dovevano corrispondere a quelle INTEROSSEE della sua ZAMPINA ANTERIORE DESTRA, visto che NON ERA MANCINO.

Tutti con le pagine PIENE ZEPPE e STRABORDANTI di MAMMIFERE IGNUDE DI OGNI SPECIE e RAZZA. E tutte accomunate dall'essere state MESSE e FOTOGRAFATE in POSE LASCIVE.

Con COSCE APERTE e SPALANCATE, ed INGUINI che METTEVANO IN BELLA MOSTRA ciò che CONSERVAVANO e RACCHIUDEVANO, lasciando BEN POCO SPAZIO ALL'IMMAGINAZIONE.

Che già GALOPPAVA COL CUORE A MILLE, tra l'altro. In buona compagnia degli ORMONI.

Roba veramente ma veramente ZOZZA. E NON SOLAMENTE PER IL CONTENUTO.

Un pomeriggio lo aveva beccato con uno di quelli nella sua mano FAVORITA, visto che NEMMENO LUI ERA MANCINO. E con l'altra, per l'appunto la SINISTRA...INFILATA PER INTERO DENTRO LA PATTA APERTA DEI SUOI PANTALONCINI, COMPLETAMENTE SBOTTONATI.

Evidentemente...doveva essere in vena di VARIAZIONI, quel giorno.

Finn sosteneva che a PASSARE DI MANO e a CAMBIARE ARTO...CAMBIAVA PURE TUTTO IL GUSTO. E che ti sembrava che ad ARMEGGIARE coi tuoi AMENNICOLI (o nel suo speficico caso RESIDUATI BELLICI, come amava tanto definirli lui) fosse UN' ALTRA PERSONA.

Se MASCHIO oppure FEMMINA...NON AVEVA SPECIFICATO, quella volta.

Forse non ci aveva fatto caso. O magari NON AVEVA PROPRIO VOLUTO, di PURO PROPOSITO.

E poi, subito dopo, glielo aveva LANCIATO. Chiedendogli se volesse FAVORIRE.

COL GIORNALETTO, eh. Intendiamoci. Non certo CON ALTRO.

Ma che andate a pensare.

Il piccolo ma già non più tanto piccolo Nicholas lo aveva afferrato al volo. E si era accorto che...

Si era accorto che tutto APPICCICATICCIO. Le pagine si aprivano A FATICA.

Proprio ZOZZO, gente. E NON SOLAMENTE PER LE IMMAGINI CHE CONTENEVA, si era detto.

E non era certo per via della COLLA, che i fogli erano così APPICCICOSI, con le foto schiacciate l'una sull'altra, come in una sorta di AMMUCCHIATA INDECENTE TRA COMPONENTI DELLA META' TUTTA ROSA DEL CIELO.

Ma si stava DIVAGANDO.

STAVA divagando.

Tutte quante quelle PROCACI SIGNORINE, per quanto BELLE...NON AVEVANO NULLA DA INSEGNARGLI. Nemmeno SUL GENERE CHE RAPPRESENTAVANO, più o meno ORGOGLIOSAMENTE.

A dar retta a quelle immagini...si poteva EQUIVOCARE. Ed avere l'impressione che le femmine fossero tutte VOGLIOSE DI NATURA, SEMPRE DISPONIBILI e PRONTE A SALTARE ADDOSSO AD OGNI MASCHIO A PORTATA DI ZAMPA, senza che questi avesse NEMMENO BISOGNO DI CHIEDERE. Per SODDISFARLO FINO ALL' ESAURIMENTO.

Fino a quando NON NE POTEVA PIU'. Fino a quando FACEVA MALE. Fin quando CE N' ERA e CE NE AVEVA.

Fino ALLA MORTE, come minimo.

Che l'unica cosa che facevano venire in mente era il chiedersi COSA PROVAVANO mentre le si TOCCAVA, le si SFIORAVA e le si ACCAREZZAVA. Come avrebbe reagito il loro corpo a quegli STIMOLI, e che suono avevano i loro GEMITI e MUGUGNI di PIACERE.

Non é così facile. Le femmine...NON SONO AFFATTO COSI' SEMPLICI come quei giornali mostravano.

E MENO MALE. Sarebbe oltremodo RIDUTTIVO. Nonché DEGRADANTE.

Le femmine...in fondo sono come NOI.

Hanno DESIDERI. ASPIRAZIONI. SOGNI.

Bisogna ASCOLTARLE. OSSERVARLE. PARLACI. CAPIRLE.

O almeno TENTARE. A fare almeno UNA DI QUESTE COSE. Non certo ZOMPARGLI SOPRA SENZA TANTI COMPLIMENTI e basta.

Anche loro hanno un CUORE. Ed un CERVELLO. Mica soltanto quel che si trova TRA LE GAMBE.

E a proposito di cervello, visto che se l'era tirato in ballo...

Quella roba NON LO FACEVA LAVORARE ABBASTANZA, il cervello.

E ti credo, visto che mentre si era impegnati nella lettura IL SANGUE NON AFFLUIVA CERTO LI', ma DA TUTT' ALTRA PARTE.

Meglio i LIBRI, di sicuro. E i FUMETTI. Niente a che vedere al confronto, proprio.

La cosa giusta, si diceva. E FARE ma soprattutto SAPERE QUAL' ERA la cosa giusta DA FARE.

AL MOMENTO GIUSTO.

Questo era ciò che aveva appreso dalla storia avente per protagonista un VICARIO SCOMUNICATO, con una passione a dir poco smodata per WHISKEY e SIGARETTE.

ALCOOL e FUMO. Adepto fedele a BACCO e TABACCO. E pure VENERE.

Si. Pure la Dea dell' AMORE. Visto che lo accompagnava la sua EX. Con cui SI ERA RIMESSO INSIEME, NONOSTANTE I VOTI.

Con a rimorchio un vagabondo a zonzo DA SECOLI, visto che si era rivelato essere UN VAMPIRO IMMORTALE. Che col tempo, da AMICO PER LA PELLE si era rivelato essere LA PEGGIOR MINACCIA ed il più AGGUERRITO RIVALE.

Tutti insieme appassionatamente alla ricerca di un tale.

Di chi, vi chiederete.

Beh, é molto semplice.

Di DIO. Che aveva abbandonato il POSTO DI LAVORO e l'incarico di DIRETTORE GENERALE, fuggendo dal PARADISO sulla TERRA. Per non si sa quali motivi. E che lontano da lì NON ERA COSI' ONNIPOTENTE COME VOLEVA FAR CREDERE DI ESSERE. E neanche così PERFETTO ed INFALLIBILE.

Fare la cosa giusta, si diceva. E poi UN' ALTRA COSA ANCORA.

E cioé CHE DA UN GRANDE POTERE DERIVANO GRANDI RESPONSABILITA'.

Questo, invece, lo aveva imparato da un tizio mascherato che si ARRAMPICAVA SUI MURI e che DONDOLAVA DA UN GRATTACIELO ALL' ALTRO TRAMITE RAGANATELE SPARATE DAI POLSI. E che l'unica volta che non aveva rispettato quel DIKTAT aveva PERSO QUALCUNO DI PREZIOSO ed INSOSTITUIBILE.

E cioé LA STESSA PERSONA CHE GLIELO AVEVA PROVATO AD INSEGNARE, quel COMANDAMENTO.

Da allora aveva preso a FARSI LETTERALMENTE IN QUATTRO. Per TUTTO e TUTTI. E i criminali che riusciva a fermare LI FACEVA ARRESTARE E BASTA. Dopo averli SCONFITTI e RESI INOFFENSIVI. Anche se quelli, ben presto...TORNAVANO IN LIBERTA'. E da quel momento in poi CERCAVANO DI FARGLIELA PAGARE CON OGNI MEZZO.

E anche se quelli, spesso...tra uno scontro e l'altro avevano finito col PORTARGLI VIA AFFETTI, AMICI, AMORI, PERSONE CARE. Ed il più delle volte in maniera totalmente INVOLONTARIA.

Roba che ad UCCIDERLI SUBITO avrebbe RISOLTO IL PROBLEMA ALLA RADICE. E si sarebbe senz'altro EVITATO UN MUCCHIO DI GUAI e di ROGNE. E di LUTTI, anche.

Ma NON POTEVA. AVEVA PROMESSO. E quindi...

Quindi RESISTEVA. Cercava di RESISTERE. Di TENERE DURO. Anche se...

Anche se ogni volta era sempre più DIFFICILE. Ed ogni SCOMPARSA, ogni DIPARTITA, ogni MORTE...se la SENTIVA TUTTA.

Se la PRENDEVA TUTTA LUI, la COLPA e la RESPONSABILITA, Come se li avesse UCCISI LUI.

Questo per non essere stato in grado di DIFENDERLI. Di PROTEGGERLI. Di AIUTARLI.

Di SALVARLI.

Ciò nonostante...ANDAVA AVANTI.

Se si voleva prendere AD ESEMPIO quella situazione...lui aveva un POTERE.

Il potere tipico della sua SPECIE.

Il potere delle VOLPI.

Il potere di MESSERE e MADONNA GABBAMONDO, a seconda del SESSO o della SFERA SESSUALE a cui si APPARTIENE o si DECIDE di appartenere.

Il potere di farsi BEFFA, GIOCO, TRASTULLO e LAZZO di CHIUNQUE, QUANTUNQUE e CHICCHESSIA.

Il potere della TRUFFA, DELL' INGANNO e del RAGGIRO a danno del PROSSIMO e di chi ci CASCA.

Ed in genere...QUASI TUTTI.

QUASI, si é detto. ALMENO UNA VOLTA. Che, in genere...

In genere é QUELLA CHE CONTA.

E non solo.

Aveva anche il potere del FURTO.

Dio...furto. Che BRUTTO TERMINE. Che PAROLONE ESAGERATO.

Meglio APPROPRIAZIONE INDEBITA. Che poi é UGUALE, ha il MEDESIMO SIGNIFICATO.

Ma almeno...SUONA MOLTO PIU' GARBATO.

Lui aveva acquisito la capacità di PRENDERE, ARRAFARE TUTTO QUEL CHE VOLEVA, QUANDO e COME lo voleva. INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE GLI ALTRI LO VOLESSERO O MENO.

Aveva IMPARATO BENE. Ed aveva avuto un OTTIMO MAESTRO.

Il MIGLIORE, dei e tra i maestri.

Ma soprattutto...poteva DISPORRE A SUO CAPRICCIO E PIACIMENTO DI TUTTA QUANTA LA ROBA SU CUI POTEVA METTERE LE ZAMPE.

Anche DARLA IN PRESTITO. O persino DONARLA.

E se cio era vero...allora la DIRETTA RESPONSABILITA' di tutto ciò che poteva accadere in seguito all' UTILIZZO di quegli oggetti era da ATTRIBUIRE A LUI.

LUI gliele aveva REGALATE. E perciò...era stato lui a METTERLA NEI GUAI.

Se lui non le avesse portato quella roba...NON SAREBBE SUCCESSO NULLA.

Forse non era stato lui. Forse quel vestito non era dentro ad uno dei pacchi che le aveva lasciato sotto casa, vicino all'uscio. O...

O forse SI.

Difficile, molto difficile dirlo. Se non impossibile.

Ma certo, che era impossibile. Ormai era proprio impossibile, stabilirlo con chiarezza. Ma quel che era certo...

Quel che era certo é che C' ERA LA POSSIBILITA' che fosse stato lui. E fino a che c'era quella...c'era IL DUBBIO.

Anche quello era IMPOSSIBILE DA SRADICARE COMPLETAMENTE. Quasi quanto lo era riuscire a TROVARE LA VERITA'.

NON TROVAVA LA RISPOSTA, a quel DILEMMA che lo stava LACERANDO.

Lacerando DA DENTRO.

Quel CONFLITTO INTERIORE gli stava causando una CRISI DI NERVI. E prima che gli potesse sopraggiungere un inevitabile CROLLO PSICOLOGICO...decise di PARLARNE CON QUALCUNO.

Col VECCHIO FINN, naturalmente. E con CHI ALTRI, se no?

Chi altri aveva, oltre al vecchio Finn?

Nessun altro. Solo il buon vecchio Fennec.

Tempestivamente informato dei fatti, il folletto del deserto ascoltò il tutto con estrema attenzione, e poi...diede il suo responso.

 

“Como, como?! Como es que sarebbe esta roba? DA UN GRANDE PODER DERIVANO GRANDI RESPONSABILIDAD? E chi te le ha insegnate, codeste CORBELLERIE?”

“M – ma Finn, io...”

“No, really. Sul serio, CHICO. Chi cappero te le ha dette, este IDIOZIE?”

“Beh...i – io...”

“Haaw, NEVER MIND, Nickybello. NO ME EMPORTA. Sul serio. Sient'ammé, nino...si como tu dise, se come dici tu DA UN GRANDE POTERE DERIVANO GRANDI RESPONSABILITA'...allora tu te deve saver, devi sapere che DA UN POTERE DEL MENGA NON DERIVA NINGUNA RESPONSABILITA'. Entende? Tu m'as compris? Que tu m'ha capit? DA POTERI DEL CAVOLO COMO I NUESTROS, come i NOSTRI...NON DERIVA NESSUNA CAVOLO DI RESPONSABILITA'. Specie si NUN CE GAGNEMOS NADA. Specie se non ce se GUADAGNA NULLA.”

 

Ecco. Non glielo avesse mai chiesto.

Questo era il massimo con cui aveva saputo uscirne fuori, quello STRAMBOIDE.

E comunque...MESSAGGIO RECEPITO.

Almeno su quello era stato chiaro, il suo maestro. FIN TROPPO.

E cioé...DISCORSO CHIUSO, ragazzo.

E non aveva certo intenzione di RIPETERSI. O di PROSEGUIRE OLTRE, con l'argomento.

FINE della STORIA. E del COMIZIO. E pure delle TRASMISSIONI.

Che si andasse a fare una BRANDATA, una DORMITA, una PASSEGGIATA o qualunque altra cosa gli venisse in mente o gli passasse per la sua testolina. Ma ad un patto.

Che SMETTESSE DI PENSARCI, a quella dannata faccenda. E ALL' ISTANTE. Che tanto...

Tanto NON NE VALEVA LA PENA.

E Nicholas...Nicholas si ADEGUO'. Senza stare a RIMOSTRARE o a PROTESTARE PARTICOLARMENTE.

Se ne FECE UNA RAGIONE. E decise anche lui che non ne valeva la pena.

In fin dei conti...ognuno ha ed é PADRONE del suo DESTINO.

Anche se NON SI SA CHI LO SCEGLIE, il destino.

Lo capì. E non ci volle neppure molto.

Soltanto UN SACCO DI GRIDA ED URLA DI IMPOTENZA TIRATE CONTRO AL CIELO.

Dentro CAPANNONI VUOTI. Perché DISMESSI, oppure ancora IN COSTRUZIONE.

E in aggiunta qualche PIANTO SOFFOCATO ed IN SILENZIO. E PUGNI IN TESTA E SCHIAFFI IN FACCIA TIRATI DA SOLO. E CIOCCHE DI PELI STRAPPATE CON LE PROPRIE ZAMPE, nel tentativo di ARGINARE LA DISPERAZIONE e LA RABBIA CHE LO CONSUMAVANO DA DENTRO.

Meno male che era ancora giovane, ed allora era ancora più quello che gli RICRESCEVA, e SEDUTA STANTE, di quello che PERDEVA con la MUTA STAGIONALE.

Poi, col tempo e a prezzo di LIVIDI, ESCORIAZIONI, GRAFFI e TUMEFAZIONI varie su tutto quanto il suo corpo ma abilmente e saggiamente CELATI mediante BERRETTI, OCCHIALI SCURI e ABITI A MANICA LUNGA...ELABORO' LA COSA.

Arrivò ad elaborare pure QUELLO.

A SUO MODO, naturalmente.

Nicholas si era abituato, come molti che hanno un PROBLEMA che li TORMENTA...a ragionare per COMPENSAZIONE.

Se all'annoso problema in questione non gli riusciva di trovare una SOLUZIONE...semplicemente decideva di OCCUPARSI e di CONCENTRARE LA PROPRIA ATTENZIONE su QUALCOSA D'ALTRO. Tutt'al più...provava ad ANALIZZARE LA QUESTIONE DA UN DIFFERENTE PUNTO DI VISTA.

CAMBIAVA e RIBALTAVA LA PROSPETTIVA. Tutto qui.

Tutto quel che era successo alla sua compagna non era stato altro che una PROVA.

No. Una RI – PROVA, piuttosto. L' ENNESIMA. Di quanto PENSAVA.

Di quanto TEMEVA e SOSPETTAVA già da un BEL PEZZO.

La prova ce l'aveva già avuta PER CONTO SUO, col fatto che gli aveva SCONVOLTO ed INCASINATO così tanto l'esistenza. E PER GLI ANNI A VENIRE, tra l'altro.

Che gli aveva fatto scoprire che il mondo, da sempre, si divide in DUE.

Da una parte ci sono i DEBOLI.

Ci sono quelli che hanno un ANIMO ed un EQUILIBRIO INTERIORE FRAGILE e DELICATO. Al punto che basta, é sufficiente un NIENTE per INCRINARLO e FARLO FINIRE IN PEZZI.

E dall'altra ci sono i FORTI.

Ma forti in cosa, di grazia?

Forse nell' INDIVIDUARE I PUNTI DEBOLI DI CHI GLI SI TROVA DAVANTI, ALL'ISTANTE.

Bravi solo nel SAPERE D' ISTINTO DOVE, COME E QUANDO COLPIRE.

Nel momento più OPPORTUNO. Dove é più SGUARNITO. E dove FA PIU' MALE.

Proprio come avrebbe fatto, una volta e tanto tanto tempo fa, una BELVA FEROCE nello SCEGLIERE un animale VECCHIO, STANCO o MALANDATO. O che si ISOLAVA DAL RESTO DEL GRUPPO e DEL BRANCO.

Sempre lo stesso discorso. Sempre lì si tornava.

PREDE e PREDATORI. Da una parte gli UNI e dall'altra...gli ALTRI.

Con i primi che dovevano per forza SOTTOSTARE alle LEGGI che IMPONEVANO i SECONDI.

La legge del PIU' FORTE.

Proprio come IN NATURA, quando ci si trovava allo stato BRADO, SELVAGGIO e SELVATICO.

Non era sparita, quella regola infame. Si era TRASFORMATA.

Era PENETRATA nelle basi, nelle fondamenta della cosiddetta CIVILTA'. Entrandone a far parte in modo SUBDOLO. E diventando ancora più INSIDIOSA e PERICOLOSA di quanto non fosse prima.

Ci avevano costruito l'intera SOCIETA' ODIERNA, sopra. Senza rendersi conto che stava già cominciando a CORRODERNE, MINARNE ed INTACCARNE le BASI.

Perché come avrebbe sostenuto tempo dopo un tale alquanto CORNUTO, e non nel senso che avesse una consorte alquanto ALLEGRA e DISINIBITA, visto il semplice fato che NON CE NE AVEVA e NON CE NE AVEVA MAI AVUTO UNA ...é come il TETRIS.

Metti male un pezzo DAL BASSO e tutti gli altri verranno su STORTI.

Certo, non é che diventerà subito GAME OVER. E ci mancherebbe. Ma le cose, per i pezzi che ARRIVANO DOPO...possono farsi senza dubbio DIFFICILI.

MOLTO, MOLTO difficili.

Per questo ad alcuni andava male. Semplicemente...se la passavano brutta perché SI DIMENTICAVANO DI QUELL' UNICA, SEMPLICE REGOLA.

LA REGOLA.

NON MOSTRARE MAI I PROPRI PUNTI DEBOLI. O gli altri...gli altri TI FARANNO A PEZZI.

Così stavano le cose.

Era così, che stavano. Inutile, totalmente inutile AFFANNARSI o DANNARSI per tutto questo.

Finì lì, dunque.

Se soltanto si potesse ricordare come si CHIAMAVA...

Almeno quello...SOLTANTO quello...

Finì lì, come appena detto. Almeno PER IL MOMENTO.

Perché lo si sa, la storia é come un FIUME. E per quanto possa finire nei MARI e negli OCEANI e poi tramutarsi in PIOGGIA e SCENDERE e da lì successivamente RISALIRE sotto forma di VAPORE...per quanto possa AMPLIARE IL PERCORSO e DEVIARE e TIRARLA IL PIU' IN LUNGO CHE GLI FOSSE POSSIBILE, prima o poi l'acqua é destinata, condannata a RIPASSARE LUNGO LE STESSE SPONDE.

Lo fa, presto o tardi. Lo fa sempre.

Si dice che chi non impara nulla dagli ERRORI DEL PASSATO e non ha il coraggio di CHIUDERE I CONTI con essi, una volta per tutte...in futuro é obbligato a RIPETERLI.

A RIVIVERLI.

Ma questo...per CHI VALEVA? Per chi doveva valere?

Per Nicholas, o per QUELLA RAGAZZA?

Per la PROSSIMA ragazza, forse?

Non gli importava. Quel che gli importava per davvero...era che NON AVREBBE MAI PERMESSO CHE NE FOSSERO o che NE ARRIVASSERO ALTRE.

Doveva farlo. Doveva farcela. Per SE' STESSO. E PER LORO, anche.

Ecco il motivo per cui aveva TURLUPINATO così alla grande Carotina, in quel fatidico giorno.

Quando si erano incontrati per LA PRIMA VOLTA. Anche se in realtà era già da un bel po' che la SEGUIVANO, sia lui che Finn.

Era la NOVELLINA. La NUOVA ARRIVATA, lì in zona e nel quartiere.

CARNE FRESCA, senza voler OFFENDERE LE PREDE. E ci mancherebbe.

Erano sempre alla ricerca di nuovi GONZI da ADESCARE e FREGARE. Ed una come lei, in BUONA FEDE e tutta bella piena di BELLE INTENZIONI, completamente IGNARA ed ALL'OSCURO di quanto accadeva, della REALTA' di quel luogo e di COME ANDAVANO VERAMENTE LE COSE...costituiva la VITTIMA IDEALE per i loro LOSCHI PIANI e PROGETTI.

Ma era stato quando l'aveva OSSERVATA CON CALMA, con ATTENZIONE ed ESTREMA quanto METICOLOSA CURA...che si era reso conto di UNA COSA.

Un piccolo ma significativo particolare che l'aveva INDIRIZZATO SULLA GIUSTA STRADA. E gli aveva fatto capire che a quella coniglietta serviva una BELLA LEZIONE.

Gliela doveva IMPARTIRE. E PRIMA CHE FOSSE POSSIBILE, per giunta.

Lo aveva capito vedendo il suo MUSINO SORRIDENTE A TRENTATRE' DENTI e a QUATTRO INCISIVI spiccare SUI GIORNALI e i QUOTIDIANI ed anche in TELEVISIONE, messo e SPIATTELLATO IN BELLA MOSTRA da giornalisti d'assalto semper a caccia di SCOOP.

Il PRIMO AGENTE CONIGLIO NELLA STORIA DI ZOOTROPOLIS. E NELLA STORIA DELLA POLIZIA TUTTA.

Si stava METTENDO TROPPO IN MOSTRA. Stava decisamente ATTIRANDO TROPPO L'ATTENZIONE SU DI SE'. E le conseguenze sarebbero state BEN IMMAGINABILI.

E TERRIBILI.

L'aveva RICONOSCIUTA. Gli si era RIPRESENTATA DAVANTI, dopo tanto tempo.

Come L' ACQUA NEI FIUMI.

Era UN' ALTRA.

Un'altra...com'é che si chiamava, accidenti?

Non se lo ricordava. Proprio non riusciva a ricordarselo.

Doveva CONVINCERLA A SMETTERE. E SUBITO, anche.

Doveva rifilarle una di quelle BATOSTE talmente SONORE da FARGLIELA PIANTARE, una buona volta.

Da fargliela piantare lì UNA VOLTA PER TUTTE, SEDUTA STANTE.

Gliela ricordava troppo. E proprio come quella POVERETTA...era destinata a fare una BEN MISERA e TRISTE FINE.

Doveva INTERVENIRE, prima che fosse TROPPO TARDI.

Dopo averle SPILLATO BEN DIECI DOLLARONI per riguadagnarne ben DUECENTO, e tutti IN NERO ed ESENTASSE grazie alla RIVENDITA DEL GHIACCIOLONE JUMBO SMINUZZATO IN TANTE, PICCOLE PORZIONCINE DI GHIACCIOLINI PAWPSICLES, dopo averlo fatto SCIOGLIERE e LIQUEFARE GIU' PER IL CONDOTTO DI UNA GRONDAIA DI SAHARA SQUARE grazie al CALDO PORCO e BEDUINO che fa da quelle parti, per poi farne decine di VERSIONI IN MINIATURA mediante le ZAMPINE INFERIORI del suo fido COMPARE e MENTORE, utilizzate a mò di STAMPINO su di un PRATO COPERTO DA NEVE BIANCA ed IMMACOLATA di TUNDRATOWN, ed infine RACCOGLIERE e RICICLARE gli STECCHINI VUOTI per RIVENDERLI COME LEGNAME (pardon, LEGNO ROSSO. Perché...E' ROSSO. Ovvio, no?) da utilizzare per COSTRUZIONI EDILIZIE nei CANTIERI di LITTLE RODENTIA...

Era un percorso un filo TORTUOSO. Ma era una procedura CONSOLIDATA. E COLLAUDATA.

Pressoché INFALLIBILE. Così come riteneva che fossero infallibili sia i RISULTATI che gli EFFETTI su Carotina.

Troppo BUONA. Troppo GENTILE. Troppo ALTRUISTA e DISINTERESSATA.

Troppo di tutte queste cose, per il BRANCO DI CAROGNE che vivevano lì.

In quella sorta di GIUNGLA URBANA.

Perché anche se le LIANE, le FRONDE e gli ALBERI erano SPARITI, e NON CI SI DONDOLAVA PIU' DA UN RAMO ALL' ALTRO...lì ERA ANCORA LA GIUNGLA, gente.

Ed in quanto tale...ANCORA VALEVANO, VIGEVANO ed erano in VIGORE le sue LEGGI.

Le sue SPIETATE leggi.

Non poteva mettersi in COMPETIZIONE DIRETTA con loro.

Se si cerca di fare a duello col SOLE...si finisce solo BRUCIATI.

L' avrebbero SBRANATA. DIVORATA. FATTA A PEZZI per poi INGOIARSELA PER INTERO.

Ne avrebbero fatto UN SOL BOCCONE.

In senso puramente METAFORICO, s'intende. Poiché NESSUNO MANGIAVA PIU' NESSUNO, oggigiorno. Ma in un modo che sarebbe stato ugualmente REALE.

DOLOROSAMENTE REALE, come avrebbe potuto provare sulla propria pelliccia nel giro di breve, brevissimo tempo.

L'avrebbero MASTICATA e poi SPUTATA come si fa con una CHEWING – GUM. Tipo quelle all'aroma MIRTILLO che tanto adorava.

Doveva FERMARLA.

Una così NON AVREBBE MAI POTUTO FARE IL POLIZIOTTO.

Poteva al massimo continuare a fare L' AUSILIARIA. La PARCHEGGIATRICE.

Con un po' di sano IMPEGNO e mettendoci tanta ma tanta BUONA VOLONTA', e grazie ad un pizzico di FORTUNA che NON GUASTA MAI e dulcis in fundo una SPINTARELLA grazie a qualche sana RACCOMANDAZIONE, tipo quella che le aveva permesso di ENTRARE ALL'ACCADEMIA per SOTTOPORSI al CORSO e all' ADDESTRAMENTO...forse un giorno avrebbe al massimo potuto aspirare al ruolo di RESPONSABILE. Al massimo SUPERVISORE.

Non avrebbe potuto ottenere di più, pur mettendocela tutta.

Avrebbe dovuto ACCONTENTARSI. E farselo BASTARE.

Avrebbe dovuto FARSENE UNA RAGIONE. E BEN PRESTO.

Era sorto un altro FIORE.

Diceva di venire da BUNNYBURROW, giusto?

Non dal BORGHETTO, vicino a DEERSBOUROUGH, la CONTEA DEI CERVI.

Da dove era TRANSITATO LUI, per arrivare alla ridente cittadina di HAUNTED CREEK.

Da Bunnyburrow. Dalla TANA DEI CONIGLI.

Una PROVINCIALOTTA che veniva dalla CAMPAGNA.

Un altro fiore. Un altro FRAGILE e DELICATO FIORELLINO, sorto dalla TERRA. Dal FANGO e dal LETAME.

Un NUOVO fiore.

Non gli avrebbero mai permesso di CRESCERE. Anche se i fiori di CITTA' erano ormai di PLASTICA.

Tutti BELLI, PERFETTI, LUCENTI. Che non avevano bisogno di CURE o di venire INNAFFIATI.

Non potevano più MATURARE. Non potevano più SOGNARE. Non potevano più VIVERE. E, a volerla dir tutta...non potevano più nemmeno MORIRE.

Perché erano GIA' MORTI. MORTI DENTRO, a differenza sua.

Lo avrebbero SCHIACCIATO. Perché avrebbero ODIATO e DISPREZZATO la sua AUTENTICITA'. La sua IMPERFEZIONE che lo rendeva al contempo così VERO ed UNICO.

L'avrebbero SCHIACCIATA. Avrebbero schiacciato anche LEI.

Doveva IMPEDIRLO, almeno stavolta. Doveva IMPEDIRGLIELO.

Non lo avrebbe permesso. Non avrebbe permesso che ne spuntasse fuori UN' ALTRA.

Non ci sarebbe stata un'altra...

Come...com'é che si chiamava?

Proprio non riusciva a ricordarselo.

Non sempre chi ti fa del MALE lo fa con lo scopo di farti ESPRESSAMENTE del male.

Alle volte lo fa spinto dal desiderio, anche se NON DICHIARATO, di farti la cosa OPPOSTA. E cioé di farti del BENE.

Voleva, sapeva di farle del bene, pur facendole del male.

Non sapeva quanto si stava SBAGLIANDO. Se ne sarebbe accorto solo IN SEGUITO.

Solo DOPO, quando capì che aveva veramente di fronte.

Proprio lui, che si riteneva un profondo CONOSCITORE dell' ANIMO MAMMIFERO. E di cosa spesso si AGITASSE nel suo PROFONDO. E di quanto potesse essere NEFASTO ed OSCURO.

Aveva commesso un grossissimo, imperdonabile, madornale e gigantesco ERRORE DI VALUTAZIONE.

Se fossero esistiti ancora i VOLATILI...lui sarebbe stato UN UCCELLINO. E Carotina UN'AQUILA.

Una MAESTOSA, IMPONENTE AQUILA REALE.

E gli uccellini...NON CONOSCONO E NON POSSONO CONOSCERE LE AMBIZIONI DELLE AQUILE.

Semplicemente perché NON ARRIVANO FIN DOVE POSSONO ARRIVARE LORO, che SOLCANO ALTEZZE e SPAZI INIMMAGINABILI PER QUALUNQUE ALTRO UCCELLO.

E' ASSURDO che le CRITICHINO, o che le DERIDANO.

Non ne possono nemmeno DISCORRERE. Non possono neanche OSARE A RIVOLGERGLI LA PAROLA.

Non se sono DEGNI.

Quella coniglietta...quel piccolo fiore di CAROTA anzi, di CAROTINA...NON ERA AFFATTO COSI' DEBOLE COME SEMBRAVA.

Sotto al BOCCIOLO e al FUSTO...aveva RADICI FORTI. Radici tanto NODOSE e ROBUSTE che come minimo si ESTENDEVANO PER OGNI DOVE, arrivando ad ESPANDERSI in TUTTE LE DIREZIONI e ad ABBRACCIARE TUTTO IL MONDO.

Il mondo INTERO.

Avrebbe resistito a qualunque TORMENTA e TEMPESTA, persino le più RIGIDE e TERRIBILI.

E avrebbe persino fatto da RIPARO e da APPRODO SICURO per chiunque si fosse trovato nelle vicinanze.

Il GELO non l'avrebbe UCCISA. Perché dentro di sé aveva una LUCE, un CALORE che NON SI SPEGNEVANO né si sarebbero AFFIEVOLITI MAI. E che potevano RISCALDARE A LUNGO.

ALL' INFINITO. IN ETERNO.

Ne aveva di LEGNA DA VENDERE, la piccola AGENTE TOOT – TOOT.

Ed il sole NON L' AVREBBE BRUCIATA. Perché...ERA LEI, il SOLE.

Sarebbero stati GLI ALTRI a BRUCIARSI e ad INCENERIRSI, se non avessero provveduto a SCANSARSI prontamente.

Ma lei, JUDY – NON DELUDI o, come avrebbe detto il buon vecchio Finn, la PICCOLA JUJU...NON VOLEVA BRUCIARE né INCENERIRE NESSUNO.

Voleva solo RISPLENDERE. Ed ILLUMINARE IL CAMMINO a chiunque volesse e decidesse di GODERE della sua LUCE, e PRENDERLA come ESEMPIO.

Perché se LEI aveva potuto FARCELA, se lei ci era RIUSCITA...

Se ce l'aveva fatta lei allora CHIUNQUE POTEVA FARCELA.

Anche uno come LUI.

Tra loro si era creata un' ALCHIMIA STRANISSIMA. Sin dal PRIMO ISTANTE in cui si erano INCONTRATI ed INCROCIATI. O, forse...

Forse c'era SEMPRE STATA. Ancora prima che le loro vite, le loro STRADE DEL DESTINO si INTERSECASSERO in modo INDISSOLUBILE.

Perché erano due ANIME AFFINI. Due SPIRITI SIMILI, INTERCONNESSI ed INTERLACCIATI da un UNICO e COMUNE FILO.

Eppure, quanto tempo ci avevano messo a capirlo...

E non solo per il fatto che appartenevano a due DISTINTE quanto DIVERSE FAZIONI, che di fatto si FANNO LA GUERRA DA PRIMA CHE LORO SI TROVASSERO e si CONOSCESSERO.

GUARDIE e LADRI.

E' così che si GIOCA, nel LORO MONDO. Il mondo della LEGGE e del CRIMINE, dell' ORDINE e del CAOS.

Nel mondo delle FORZE COMPLEMENTARI e CONTRAPPOSTE. Sempre in CONFLITTO PERENNE, ma che comunque DEVONO COESISTERE.

Devono TROVARE IL MODO di farlo, poiché senza uno NON ESISTEREBBE nemmeno l'altro.

Si gioca a GUARDIE E LADRI. E guardie e ladri NON POSSONO METTERSI D' ACCORDO.

Altrimenti si FALSA TUTTO. OGNI COSA.

Tsk. Che DISDETTA. Una vera disdetta.

Se non fosse stato per quello, sarebbero DIVENTATI AMICI DA SUBITO. DA MOLTO TEMPO PRIMA.

Perché, passati i DISSAPORI, i DIVERBI e le DIFFIDENZE iniziali, avevano ben presto imparato ad andare D' AMORE E D' ACCORDO.

D' AMORE...

Si. E D' ACCORDO SU TUTTO.

Beh...più o meno. QUASI d'accordo su tutto, a dire il vero.

Ma per arrivarci avevano dovuto transitare entro ad una vera e propria fitta selva di RICATTI, DISPETTI RECIPROCI, INSULTI, BATTIBECCHI, BATTUTINE e FRECCIATINE SAGACI da cui avevano ESTRAPOLATO a gran fatica un mal sopportato e momentaneo, molto momentaneo PATTO di TOLLERANZA e di NON BELLIGERANZA.

Quanto tempo...quanto tempo sprecato inutilmente a NON ANDARE D' ACCORDO.

Tempo che, purtroppo...NON TORNERA' PIU'.

MAI PIU'.

Lo aveva detto. Ed appena pensato.

Tutte le volte ci si era messo qualcosa in MEZZO, tra lui e lei.

Prima quello. E poi, proprio quando aveva pensato di aver trovato qualcuno che LO CAPISSE, e di cui POTERSI FIDARE...era arrivata quella DANNATISSIMA e MILLE VOLTE MALEDETTA CONFERENZA STAMPA.

Dove un' IMPROVVIDA Carotina, in preda all' ANSIA ed al PANICO da PRESTAZIONE, se ne venne fuori con un'uscita davvero PESSIMA.

Davanti a quella moltitudine di MICROFONI e di TELECAMERE e di REPORTER, CAMERAMAMMALS e anche solo semplici SCRIBACCHINI DA STRAPAZZO si limitò a RIPETERE A MENADITO quel che aveva udito dalla bocca dell' ASSISTENTE del SINDACO LIONHEART.

Mentre si trovavano all'interno della CLINICA ABBANDONATA del CLIFFSIDE ASYLUM.

Abbandonata SOLO ALL' APPARENZA, come si era già detto.

Mentre ORIGLIAVANO, nascosti dentro l'unica CELLA rimasta ANCORA VUOTA. Ma NON PER MOLTO.

Nella fattispecie LA DOTTORESSA HONEYBADGER, come avevano scoperto una volta dopo averne effettuato L' ARRESTO, leggendone le GENERALITA'.

Judy era CONFUSA, in quel frangente. Totalmente SPAESATA. Non doveva proprio sapere CHE PESCI DOVER PIGLIARE. E doveva aver deciso che la cosa più sensata da FARE e da DIRE fosse di PRENDERE SPUNTO DA UNA TIZIA CHE, in quel preciso momento...NON DOVEVA SAPER NEMMENO LEI QUALI PESCI PIGLIARE, in tutta franchezza. E che in quell'occasione, e sempre a proprosito del MEDESIMO ARGOMENTO...doveva essere CONFUSA e SPAESATA ALMENO QUANTO LO DOVEVA ESSERE LA CONIGLIETTA.

Se non DI PIU', addirittura.

Sembrava una vera INIEZIA, eppure...quella STUPIDA FRASE BUTTATA LI' QUASI PER CASO e SENZA BADARCI TROPPO aveva finito con lo scatenare un autentico TERREMOTO.

Sulla città. Ma soprattutto su LORO DUE.

Aveva gettato l'ombra del SOSPETTO e del TIMORE sui predatori. Su OGNI predatore di Zootropolis. Ma, cosa ancora più grave...aveva finito con L' INCRINARE IL LORO RAPPORTO APPENA NATO.

Ad aver fatto SALTARE I NERVI ad entrambi c'era una cosa che, almeno in TEORIA, avrebbe dovuto ACCOMUNARLI. Ed invece, per poco...non aveva finito col DIVIDERLI DEFINITIVAMENTE.

Tempo dopo si erano CHIARITI.

AVEVANO DOVUTO. DOVEVANO farlo.

Era NECESSARIO. Per capire COSA FOSSE ANDATO STORTO, COSI' STORTO, quella volta.

Ed era saltata fuori una faccenda molto, molto INTERESSANTE.

Nick aveva scoperto che anche Carotina aveva subito dei MALTRATTAMENTI, da piccola.

Anche lei, in TENERA ETA', era stata la protagonista di una BRUTTA DISAVVENTURA a base ed in salsa di BULLISMO.

E pazienza se qulche coniglio si offenderà, per via dell'uso IMPROPRIO del termine TENERO.

Anche lei aveva provato sulla propria pelliccia GRIGIA e BIANCHICCIA cosa vuole dire ricevere la VIOLENZA CIECA ed IGNORANTE da parte di un suo COETANEO. E senza AVER FATTO NULLA PER MERITARLO.

Per meritarlo DAVVERO. Era SUCCESSO, e basta. Tutto qui.

Anche se NESSUN BAMBINO DOVREBBE RICEVERLA, la violenza. NEANCHE SE SE LA MERITA.

NESSUNO SE LA MERITA, in verità. Perché SEGNA. E CAMBIA.

A maggior ragione nel periodo dell' INFANZIA, quando gli individui non sono altro che CERA MOLLE, ancora INFORME. E VERGINE.

Ogni volta, tutte le volte che ci si PIGIA SOPRA CON FORZA...SI LASCIA INEVITABILMENTE UN SEGNO. Che RIMARRA' PER SEMPRE.

IN ETERNO, una volta SECCATO.

Anche lei aveva vissuto una cosa SIMILE. Anche se con le DOVUTE DIFFERENZE.

Perché lei e Nick...NON GIOCAVANO NELLA STESSA SQUADRA, da quel punto di vista.

NON APPARTENEVANO ALLA STESSA PARROCCHIA.

Judy...judy NON ERA DEBOLE. Non era UNA DEBOLE.

Non era affatto debole COME LUI.

Lei era UNA DEI FORTI. Eppure...eppure era ACCADUTO.

Era accaduto pure a LEI.

Capita anche ai FORTI, talvolta. Ma solo quando hanno la SCALOGNA di INCAPPARE in qualcuno PIU' FORTE DI LORO. Almeno nel periodo in cui quella tal cosa AVVIENE.

Pura SFORTUNA. E COME TALE le CONSIDERANO, queste cose.

INCIDENTI DI PERCORSO. Che NON LO CAMBIANO NE' LO MODIFICANO DI CERTO.

Perché quelli come Carotina...HANNO BEN CHIARO IN MENTE LA STRADA DA PERCORRERE.

OGNI SECONDO ed OGNI MOMENTO. E NON SI LASCIANO CERTO DISTOGLIERE DALLE COSE DI POCO CONTO COME QUELLE. O come GLI IDIOTI CHE LE COMPIONO.

Beh...mettiamola così. Almeno NON STANNO e NON CONTINUANO A TORMENTARSI CHIEDENDOSI PERCHE' MAI QUELLA COSA E' DOVUTA SUCCEDERE A LORO.

PROPRIO a loro. SOLO a lro.

Proprio COME FACEVA NICK. Proprio come AVEVA SEMPRE FATTO NICK.

Quella era un ALTRO ASPETTO su cui lui e Carotina spesso NON SI TROVAVANO.

Judy voleva che il suo partner DIVENTASSE COME LEI. Ma il suo partner...

La sua VOLPE PREFERITA NON POTEVA DIVENTARE COME LEI. Anche se...

Anche se AVREBBE TANTO VOLUTO. Avrebbe tanto voluto POTERLO FARE.

Ma non poteva. Avevano VEDUTE e PROSPETTIVE DIVERSE.

E diverso era il modo in cui ELABORAVANO ed INTERPRETAVANO le ESPERIENZE VISSUTE.

E' il solito, vecchio discorso.

Ricordate?

A Zootropolis forse ognuno POTRA' ESSERE CIO' CHE VUOLE, un giorno. Ma...

Ma NON PUO' DIVENTARE CIO' CHE VUOLE.

Un coniglio può PENSARE, IMMAGINARE di essere COME UN LEONE. Ma NON POTRA' MAI DIVENTARE PER DAVVERO UN LEONE.

Non potrà mai diventarlo. Non potrà mai essere tale.

Mai.

Non c'era niente da fare. Proprio niente che si potesse fare, a riguardo.

Ne capitava sempre UNA. GLIENE capitava sempre una.

In seguito, come già spiegato...avevano FATTO PACE. E RISOLTO IL CASO. E poi...

E poi...poi, per un bel periodo di tempo, TUTTO TRANQUILLO.

Era FILATO TUTTO LISCIO. ALLA GRANDE. A GONFIE VELE.

Tra UN CASO DA RISOLVERE, un GIRO DI RONDA oppure di PATTUGLIA, qualche INCARICO di CUSTODIA o di SORVEGLIANZA oppure SPECIALE, o STRAVAGANTE o semplicemente DIVERSO DAL SOLITO e dal CONSUETO...NULLA DI PARTICOLARE, da SEGNALARE.

Tutto andava bene. Tra ALTI e BASSI.

Poi l'arrivo ed il successivo scoppio del caso delle ARMI ILLEGALI. E dei DARDI VENEFICI.

E poi quell'improvviso litigio dopo quel rocambolesco INSEGUIMENTO successivo al furto in una gioielleria. Dove, per poco, NON CI LASCIAVANO ENTRAMBI LA PELLICCIA.

Una litigata pesante, con tanto di SONORO SCHIAFFONE da parte di Carotina.

Subito e prontamente SEDATO, per fortuna. Ma avrebbe dovuto essere un CAMPANELLO D'ALLARME. Perché, da lì in poi...iniziò tutto a PRECIPITARE.

Prima la PROMOZIONE. E poi il TRASFERIMENTO.

La SEPARAZIONE.

E poi la MANCANZA.

La LONTANANZA. E poi...

E poi L' INCIDENTE.

L' OSPEDALE.

IL COMA.

E la PARALISI.

Questo DALLA PARTE DI CAROTINA.

Da parte sua...La DISPERAZIONE.

L' INCAPACITA' DI MODIFICARE LE COSE.

La DOLOROSA CONSTATAZIONE DELL' ESISTENZA DI COSE CHE NON SI HA LA FORZA DI POTER INVERTIRE E CAMBIARE. E DELLA SPIETATEZZA DA PARTE DEL DESTINO, O DI CHI PER ESSO...LE DECIDE.

La DIFFIDA.

L' ORDINE DI ALLONTANAMENTO.

I LITIGI.

Le DIMISSIONI.

L' ABBANDONO.

La FUGA.

Ed infine...QUI.

QUI. Qui ad HAUNTED CREEK.

Dove sembrava aver trovato una nuova DIMENSIONE, un nuovo SCOPO.

Una NUOVA RAGIONE. Sia per VIVERE che per ANDARE AVANTI. Anche se...

Anche se in realtà sapeva benissimo che NON ERA COSI'.

Lo sapeva benissimo che le cose NON ERANO ANDATE AFFATTO COSI'. Lo aveva SEMPRE saputo.

Aveva fatto tanta STRADA, e macinato così tante MIGLIA...ed in realtà se ne era RIMASTO FERMO.

Non era cambiato nulla. Non cambiava mai nulla.

Si era messo sempre in mezzo qualcuno o qualcosa, tra quei due.

Tra LORO due. Eppure...

Eppure NON AVEVA MAI SMESSO DI VEDERLA. Di AVERCELA DAVANTI.

Ce l'aveva SEMPRE davanti.

ANCHE ADESSO.

Anche adesso LA VEDEVA.

Non lo abbandonava mai. Non lo aveva mai fatto.

Non l'aveva mai abbandonato. Neppure adesso che sembrava TUTTO PERDUTO.

Neppure ora, che sembravano proprio trovarsi ad un passo, un solo passo dal PERDERE TUTTO.

Ad un passo, un solo passo dal PERDERSI.

DEFINITIVAMENTE. PER SEMPRE.

La stava vedendo chiaramente anche adesso. Mentre era sopra di lui, che seguitava ed insisteva ad allungare e ad estendere il suo braccino TOZZO ma FORTE e VIGOROSO nel tentativo di AFFERRARLO, di PRENDERLO per poi TIRARLO SU. E RITIRARLO quindi A SE'.

AL SICURO. Lontano dagli ABISSI, e dalle loro INSIDIOSE PROFONDITA'.

Non ne poteva. Non ce l'avrebbe mai fatta, a pigliarlo. Eppure...eppure NON SMETTEVA.

Non RINUNCIAVA.

Non smetteva mai di PROVARCI. SEMPRE e COMUNQUE. Anche quando AVEVA TUTTO e TUTTI CONTRO.

Glielo si LEGGEVA IN FACCIA. DRITTO STAMPATO SU QUEL DOLCE MUSINO.

Anche adesso. Nonostante il TERRORE e la PAURA che la stavano ATTANAGLIANDO, e che gli stavano ALTERANDO sia i LINEAMENTI che L' ESPRESSIONE...quella linea appena sopra gli OCCHIETTI VIOLA NON CAMBIAVA MAI.

Quella MINUSCOLA RUGA, appena percettibile. Il SIMBOLO, il chiaro EMBLEMA della sua RISOLUTEZZA e della sua OSTINAZIONE.

NON SI ARRENDEVA MAI, Carotina. E NON MOLLAVA MAI.

Ma Nick...lui NON ERA COME LEI.

Forse era davvero GIUNTO IL MOMENTO.

Il momento di seguire ancora una volta LA LEZIONE ed i CONSIGLI DEL SUO MAESTRO. E di FARE COME AVEVA FATTO COME CON QUELLA RAGAZZINA.

La sua EX – COMPAGNA DI CLASSE.

Come...com' é che si chiamava?

Proprio non riusciva a ricordarselo, dannazione.

Ma non importava. Non gli importava.

Quel che contava davvero é che forse...bastava FARE UGUALE.

Forse sarebbe bastato FARE COSI' UN' ALTRA VOLTA.

LASCIARLA ANDARE. E LASCIARSI ANDARE.

Forse, anche stavolta...DOVEVA FINIRE LI'.

UNA VOLTA PER TUTTE.

Doveva DIMENTICARE. PASSARE OLTRE.

DIMENTICARSI.

DIMENTICARLA.

DIMENTICARSENE.

Ce l'aveva e ce l'aveva avuta sempre davanti, anche dopo che aveva SMESSO DI STARE AL SUO FIANCO.

Una presenza REALE, TANGIBILE e QUOTIDIANA.

Continuava a vederla. Sempre.

Decise quindi di SMETTERE.

Decise che NON L'AVREBBE FATTO ULTERIORMENTE.

Decise di NON VEDERLA PIU'.

Decise che NE AVREBBE FATTO A MENO, da ora in poi. Senza preoccuparsi delle possibili CONSEGUENZE, o di DOVE SAREBBE o di COME SAREBBE ANDATA A FINIRE.

Chiuse gli occhi, con la ferma intenzione di NON VOLERLI RIAPRIRE. Per ALCUN e NESSUN MOTIVO.

Serrò le palpebre. Ed inarcò la testa all'indietro, lasciandosi scivolare verso il basso.

Verso il FONDO.

Abbandonadosi.

ABBANDONANDOLA. Proprio come aveva fatto da quando il suo mondo, il LORO mondo, aveva cominciato ad andare a CATAFASCIO ed in ROVINA.

Abbandonandola. Ancora una volta.

Per L' ULTIMA volta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti, rieccomi qua!!

Come andiamo? Spero bene.

Sembra che il peggio stia passando, a quanto pare. Ma non va assolutamente abbassata la guardia.

Se dovesse arrivare la tanto temuta SECONDA ONDATA, come sta accadendo nel Sud Est asiatico...sarebbero GUAI GROSSI.

Ok, questa volta, almeno in teoria, dovremmo essere preparati ad affrontarla.

Ma non é quello, l'unico problema.

Ci sono attività, fabbriche, negozi...gente che lavora e che si é messa in proprio, a prezzo di fatica e di enormi sacrifici.

Già viviamo in un paese dove E' MOLTO DIFFICILE FARCELA DA SOLI, in ogni campo.

Tra tasse, spese, burocrazia ed ostacoli di ogni sorta...per molte persone é già un miracolo riuscire ad avercela fatta fino ad ora.

La crisi successiva alla serrata totale ha colpito duro. E molta gente ha dovuto chiudere bottega, o ha perso il lavoro.

Io, al di là di tutto, mi sento un MIRACOLATO.

Con la scusa di lavorare a contatto con la farmaceutica (settore più che mai CRUCIALE, in questo periodo), ho corso i miei rischi ma ho continuato a lavorare.

E per fortuna.

Da una parte sono orgoglioso, perché sento di aver dato un grosso contributo ad aiutare le persone. Dall'altra...ci si disprezza sempre un po', con un impiego del genere.

Quando produci componenti per i contenitori di medicine, le flebo e le sacche di sangue...sei consapevole che GUERRE, CARESTIE, PESTILENZE...per il tuo lavoro sono UNA MINIERA D' ORO.

Inutile girarci attorno, ragazzi.

Quelli come me...CAMPANO SULLE DISGRAZIE. E sono io il primo a dirlo.

Ok, veniamo al racconto.

Lo so. Avevo detto che in questo capitolo si sarebbe risolto tutto, e che Nick si sarebbe risvegliato. E invece...

Invece c'é stato un piccolissimo CAMBIO DI PROGRAMMA.

Come al solito non sono stato di parola. Ma diciamo che ho alcune ATTENUANTI, a tal proposito. Almeno spero.

Dunque, se avessi scritto tutto in questo espisodio...sarebbe venuta fuori una roba davvero LUNGHISSIMA. Ed ESTENUANTE.

Ho quindi dovuto DIVIDERE IN DUE PARTI.

E poi...CI SAREBBE UN ALTRO MOTIVO.

Mentre realizzavo questo capitolo, mi sono reso conto di una cosa.

E cioé che NON AVEVO MANDATO NICK ANCORA ABBASTANZA A FONDO.

DOVEVO FARLO SPROFONDARE ANCORA UN POCHINO.

Eh, già vi sento.

 

EH, GIA'!! PERCHE' FINO AD ADESSO GLI HAI FATTO FARE VITA DA PASCIA', INVECE!!”

 

Sentivo che ancora NON ERA COMPLETO, il mio lavoro. Mancava ancora un pezzo.

E così...é venuto fuori in questo modo.

A dirla tutta...NUTRO ANCORA PARECCHI DUBBI.

Non sono mai contento, gente. Che volete farci.

Io lo interpreto come un segnale positivo.

Non essere mai contenti del proprio operato, cirticare e metti costantemente in discussione sono indici che si sta facendo un OTTIMO LAVORO.

E' il MIO METODO, ragazzi. Come direbbe Judy...NON NE CONOSCO ALTRI.

Sinceramente ho qualche perplessità, su questo episodio.

E' tutto di stampo RIFLESSIVO, di fatto NON ACCADE NULLA.

Mah. Spero vi piaccia.

Comunque...prevedo di pubblicare ancora DUE CAPITOLI, prima di concedermi la consueta PAUSA ESTIVA.

E al termine dei prossimi due...NICK TORNERA' OPERATIVO.

Completamente. E si riprenderà la scena come ogni protagonista che si rispetti. Una scena che gli é stata sottratta per tanto, troppo tempo.

Questa volta ve lo prometto. Giuro.

E' che prima dellafine di questo non avevo le idee molto chiare.

Una di quelle fasi che capitano, dove un autore rischia di IMPANTANARSI.

Più o meno come era accaduto in occasione della rocambolesca fuga dalla stazione di polizia in fiamme, che a parer mio é DURATA PIU' DEL NECESSARIO.

Ma questa volta ero pronto, a simili inconvenienti. E sapevo cosa dovevo fare.

SCRIVERLA COME L' AVEVO IN MENTE, punto. Che la soluzione arriva sempre, e alla fine si aggiusta tutto.

Ed infatti E' STATO COSI' ANCHE STAVOLTA.

Ora FILA TUTTO LISCIO, grazie al cielo. E sono ben conscio di come devo procedere.

Sono incidenti di percorso. Ma capitano. E li si affronta e li si supera, se SI HA BENE A MENTE IL PERCORSO E NON CI SI LASCIA DISTRARRE DAGLI OSTACOLI.

Bene. Ora passiamo al consueto angolo dei ringraziamenti.

Un grazie di cuore a Devilangel476, hera85, Sir Joseph Conrard (ho visto il tuo aggiornamento, eh. Ma non ho ancora avuto modo di leggerlo. Provvederò quanto prima, non temere!), DANYDHALIA e Plando per le recensioni all'ultimo capitolo.

E poi a RyodaUshitoraIT per le recensioni ai capitoli 52, 53 e 54.

E a lui complimenti ancora per la sua storia IL RISVEGLIO DEI MORTI, di recente conclusa.

Prima di chiudere...volgio chiedere scusa per L' ENORME RITARDO A RISPONDERE ai vostri pareri.

Prima volta che succede da quando pubblico, di non aver ancora replicato a tutti.

Me lo aspettavo. Ho voluto ritornare a gestire due storie in contemporanea, iniziando la storia su KEN IL GUERRIERO su un altro fandom, pur sapendo che mi avrebbe complicato la vita.

E non poco, lasciatemi aggiungere. Mi ricordo quando pubblicavo anche la storia su ROCKY JOE.

Va beh, ormai é andata. E non si torna indietro. E tutto sommato...é una bella sfida. Che mi coinvolge e mi stimola.

Bene, ho finito.

Ci risentiamo presto col nuovo episodio.

Alla prossima, e...

 

See ya!!

 

 

 

 

 

 

Roberto

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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