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Autore: braver than nana    13/08/2009    6 recensioni
La nuova scuola era grande, luminosa e, da quello che tutti continuavano a dirmi, molto ben attrezzata.
Frequentando quell’istituto, grazie a quella struttura, e tutto quello che mi offriva, il mio futuro sarebbe stato grandioso. Ne sembravano tutti davvero molto certi.
Beh, come al solito, quella scuola mi faceva schifo.
SasuNaru. Accenni ItaDeidy - NejiKiba - altri pairing.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Lo so, lo so.. Sono in tremendo ritardo, ma avevo salvato questo capitolo sul computer di mia madre e solo ora sono riuscita a prenderlo.

Purtroppo per il prossimo capitolo, non so quando potrò postarlo. Per ora ho pronto solo quello quindi vorrei scrivere prima il sesto per poterlo postare, se no rimango troppo indietro. Però giuro che mi metto sotto per poter fare tutto per bene e in fretta. Voi sarete qui ad aspettarmi??

Ora vi lascio al capitolo. ^^

Buona lettura..

04. Educazione fisica.


La palestra, effettivamente, era grande e ben attrezzata.
Era illuminata dalle finestre esposte alla luce del sole e dai grandi neon posizionati sul soffitto.
Ma i ragazzi quel giorno, guidati da quel pazzo che era il nostro sensei di educazione fisica, giravano in tondo vicino ad un campo di basket.
C’era il sole e – secondo il professore e il suo “pupillo” – era sprecato rimanere in palestra e non godersi la giornata.
La classe – la mia, anche se ancora non riuscivo a considerarla tale – non era numerosa ma, mentre correvano, sparpagliati in tutta la circonferenza che dovevano fare, sembravano davvero tanti.
In testa alla corsa, c’era il ragazzo del quale non sapevo il nome, momentaneamente soprannominato Mr. Sopracciglia, con una strana tutina verde aderente.
Il che – l’ho sempre detto e lo dico ancora – lo rendeva ancora più raccapricciante.
Si seguivano vari gruppetti di gente chiacchierante.


Rumoroso, il gruppo del ragazzo biondo seguiva il tipo compresso nella tutina.
Solo la ragazza dai capelli assurdi sedeva qualche gradino più giù sulla scalinata confinante con il campo.
Ogni tanto girava la testa, velocemente, cercando di non farsi vedere.


Mi accorsi che il ragazzo, i suoi occhi brillavano sotto il sole di quella mattina, era il più frastornante.
Tutti gli altri correvano, la maggior parte con un crescente affanno, mentre lui e il suo amico-cane, come se niente fosse, chiacchieravano rumorosamente.
Il rosso non gli staccava mai gli occhi di dosso.
Ogni suo movimento sembrava influenzato dall’andare dell’Uzumaki.
Riconfermavo la mia teoria. Ma la cosa che mi colpì maggiormente fu che nessuno sembrava accorgersene.


Dietro il loro gruppo tutto il resto della classe che, in tutta la giornata, non mi ero neanche degnato di sbirciare.
Erano davvero tutti dei tipi molto strani.
Mi chiedevo, per l’ennesima volta quel giorno – cosa che si ripetè per quelli a venire – come avessi fatto a ritrovarmi in una classe del genere.
Sapevo che non era mio solito guardarmi attorno nelle nuove scuole, e non avevo mai fatto amicizia, solitamente però, la gente era normale e nessuno sembrava appena uscito da un manga.


Alcuni ragazzi correvano solitari.
Neanche loro sembravano molto compattati in quella classe.
Un tipo pallido dai lunghi capelli castani, raccolti in quella che doveva essere una coda, correva fissando davanti a se. Gli occhi, da quella lontananza, sembravano quasi bianchi. Mi accorsi, osservandolo meglio, che in realtà, il colore si avvicinava di più al lilla.
Mi sembrava di conoscere quel ragazzo.
Dietro di lui, quasi al suo fianco, un ragazzo sorrideva sornione. La pelle esageratamente chiara, quasi luccicava alla luce forte del sole.
Non parlavano.
Non davano segni d’affaticamento.
Come macchine continuavano a correre uno, quasi, vicino l’altro.
Si scambiavano uno sguardo, raramente, d’intesa.

Ad un certo punto, senza capire da dove fosse arrivato, in una tutina attillata e scaldamuscoli arancione il sensei tornò.
Urlando.
Con lui ritornò il mal di testa.

-ragazzi!! Venite tutti intorno a me e seguite il vostro compagno Rock Lee negli esercizi…

Ecco. Il nome di quello psicopatico era Rock Lee.


Si raccolsero attorno allo scellerato e seguirono, chi più chi meno, i suoi movimenti.
Stiravano. Piegavano. Saltavano.
Avevano quasi finito e lo stiramento andava per le lunghe.
A gambe divaricate dovevano toccarsi le punte dei piedi.
–Serve per stendere bene i muscoli delle gambe, è un esercizio molto utile. Davvero. –


Malauguratamente la mia posizione in quel momento era fin troppo esposta su di un particolare didietro.
Non avessi mai pensato…


«Che culo


Non. Avessi. Mai. Pensato.

Di scatto, rosso pomodoro, il sedere in questione si alzò mostrando un viso. Quel viso marchiato dalle cicatrici e inconfondibile.
Si girò verso di me e riuscii a trovare la faccia appropriata – seria e composta – in tempo record per guardarlo con un’aria alquanto scocciata.


Dentro morivo lentamente.
L’imbarazzo mai provato in una vita mi cadeva addosso come un macigno.
Apprezzamenti del genere non erano mai stati nel mio repertorio, figurandosi per il fondoschiena di un ragazzo.
L’imbarazzo iniziale si mutava in rabbia. In confusione.
Come era possibile? Due volte in un giorno e senza alcuna fatica.
Qualcosa in quel ragazzo non andava. La sua mente era strana. E non volevo averci niente a che fare.
Ero ricaduto. Proprio come quel presentimento mi aveva suggerito nelle ore precedenti.
Eppure… eppure avevo cercato di stargli lontano.


Continuava a guardarmi e io osservavo il cielo.
Non una nuvola.

-guardare il cielo è una prerogativa di Shikamaru sai?


Fossi stata una persona meno distaccata avrei voluto alzarmi e andarmene lontano. Lontano da quegli occhi abbaglianti.
Mi fissavano. Bruciavano sulla pelle.
Un cenno con la testa. Lo sguardo si spostava su qualche arbusto non lontano.


La testa ruotava. La sua vicinanza aumentava il volume di quei suoi pensieri caotici.
Eppure… eppure volevo capirci di più.


Gli occhi color del cielo annegarono nei miei.
Arrossiva rapidamente ma non distoglieva lo sguardo.
Sentivo i suoi pensieri chiedersi – chiedermi – se quelle parole nella sua testa ce le avessi cacciate io.


«Chi altri


La bocca, in uno scatto, spalancata.
Il rosso farsi più acceso. Sul suo viso. Tra i suoi pensieri.


-c…come?


«Va a finire gli esercizi, dobe. Non è cosa per te. »


Un piccolo, molto molto piccolo sorriso di scherno, sul mio volto.
Altre miriade di colori.
Stupore. Rabbia.
Azzurro. Verde.


-sei un teme. Proprio un teme…


Andava via con un passo strano. Una strana marcia che voleva farmi intendere la sua irritazione.
Non che ce ne fosse bisogno.


«Mze. Dobe. »


Si fermò. Prese un respiro e tornò dai suoi amici che lo guardavano strano.
Infondo… stava parlando da solo.


***

La finestra dava sul cortile della scuola.
Potevo vedere, dal mio posto, la classe del mio caro fratellino -seduto ad un angolo intento a parlare con un abbagliante ragazzo- fare educazione fisica. Forse non se ne era reso conto ma era ancora finito in classe con il rampollo della casata Hyuuga.
La mia classe era caotica. Il professore non c'era e, nonostante fossero ragazzi dell'ultimo anno, facevano confusione come dei primini.

La porta si aprì e tutti tacquero.
Il ragazzo che ne era entrato veniva verso di me.

-cugino.
-che entusiasmo Itacchan.
-che ci fai qui?
-studio.
-si vede.

La nostra conversazione apatica, almeno da parte mia, era osservata da tutta la classe.
Si guardò attorno e sorrise, quando i suoi occhi si posarono su una certa persona.

-ma guarda un po' chi c'è qui. Deidara... Il piccolo servetto di casa Uchiha.

Gli si avvicinò e lo abbracciò. Lui era rosso scarlatto ma non si scostò.
Quando capì a cosa era dovuta la mia rigidezza improvvisa, gli sorrise.


Owari capitolo 04.

Ritorna Itacchan alla riscossa nell'ultima parte. Evviva. E si capisce anche a che ci sta a fare.. Più o meno xD
Ora rispondiamo per bene ai capitoli dello scorso capitolo. Ben cinque **
Capitatapercaso : Ehi. Dopo aver letto –e commentato dolorosamente– il commento di Mala_Mela lo ammetto, mi serviva un commento così. Leggero. È strano che non abbia letto, o almeno sentito parlare di Edward e del suo dono, Twilight ormai dà la nausea per quanto è conosciuto, ma credo sia meglio così ^^ fin dall’inizio ho cercato di caratterizzare la storia nel modo in cui ti sei accorta. Sono contenta che la trovi curiosa e interessante, eccoti il seguito e spero continuerai a leggere ^^ bacibaci. Nana.

Mala_Mela : Ciao Mela, ti voglio raccontare una cosa.. Una volta stavo leggendo una fiction e mi è capitato di leggere le risposte ai commenti di un precedente capitolo nella quale la scrittrice, arrabbiata, mandava a quel paese una persona che in una delle recensioni gli diceva di essere poco originale, o qualcosa del genere. Mi sono ripromessa quel giorno, che se mai qualcuno avesse trovato qualcosa di sbagliato nel mio modo di scrivere –sapevo che prima o poi sarebbe successo- lo avrei accettato senza fare storie, da persona matura. È quello che voglio fare adesso.
Scrivo da poco su questo sito ed è la prima volta che una persona, in maniera tanto accurata, commenta negativamente qualcosa che ho postato. Lo ammetto, ci sono stata male. Ma perché io sono fatta così.. Mi sono lasciata deprimere dall’accuratezza del tuo commento, senza ragionare bene su quello che io credo giusto o sbagliato, su come è il mio modo di scrivere –che nonostante l’età credo di star iniziando ad affinare in maniera abbastanza soddisfacente-. Ma adesso credo di essermi ripresa abbastanza per poter risponderti sinceramente.
Questo è il mio stile di scrittura, lo uso nei compiti di italiano a scuola, quando devo scrivere su msn o rispondere un messaggio, e mi dispiace che tu lo abbia interpretato come uno sforzarmi di scrivere in uno stile che non mi appartiene. Sembra davvero così al di fuori? –questa è una delle cose che mi ha sconvolto di più e che mi ha messo in crisi in questi giorni-
E poi, quell’appunto su Orochimaru –è ovviamente lui- o meglio dire sul suo volto, beh ho voluto far “passeggiare” soltanto il suo viso perché essendo una persona che racconta un periodo della sua vita abbastanza remoto il ricordo più lampante che ha di lui è proprio la sua faccia.
Adesso sono quasi contenta che tu mi abbia fatto ragionare, non so se seguirò i tuoi consigli, devo ancora decidere quanto possano influire su due anni di ricerche per uno stile tutto mio, ma mi piacerebbe che tu leggessi ancora la mia storia, per continuare a farmi capire gli errori che sto facendo. È stato istruttivo e ti ringrazio. Nana.

YUKO CHAN : Wei ^^ non ti preoccupare di essere discontinua nei commenti, a me interessa che la storia venga letta u.u se poi chi legge riesce a commentare, aiutandomi a migliorare –sia in autostima che con critiche costruttive- è meglio, ma non è la cosa più importante.
Passando alla risposta vera e propria.. Punto primo: Ebbene si, Orociccio non poteva che essere lascivo anche qui e per quanto riguarda Sas’ke beh non ci avevo pensato che anche nel manga sembra quasi muto xD ogni volta che leggo che secondo te lui è completamente IC sorrido e sono sollevata, appena diventa OOC avvertimi e picchiami virtualmente perché è la cosa che voglio meno in assoluto *credo che dopo questo capitolo dovrò aspettarmi un po’ di botte*.
Punto due: secondo me la mente di Naruto è proprio così. Un miscuglio di ramen e colori super accessi, come lui. La parte del suggerimento non voluto, beh, pensavo non avrebbe avuto successo. Ci ho passato dei brutti quarti d’ora su ma alla fine sembra vada bene.. Per quanto riguarda il collegamento tra le loro menti, beh sarà davvero difficile per me spiegare quello che ho in testa. È abbastanza complicato, ma il succo è quello che dici tu, il loro rapporto è davvero tanto speciale e senza ancora conoscersi bene sono già profondamente legati.
Punto terzo: La seconda parte della storia, come hai intuito bene, non è più Itachi il narratore, ma qualcun altro. Una coppia la hai azzeccata ma se ci pensi bene in narratore non è poi così difficile.. Anche se nei prossimi capitoli non so quanto farò spazio a lui.
Ormai sarai già partita ma ti auguro buone vacanze e quando torni io sarò qui ad aspettare xD Baci, Nana.

Uchiha_chan : Proprio da poco mi sono messa a leggere qualcosa di tuo e quindi sono contenta che ti piaccia la mia di fic. Accetto mooolto volentieri i tuoi complimenti anche se, ormai, non ricordo neanche più come mi sia venuta l’idea di un Sas’ke muto ma non completamente xD forse in classe, in qualche lezione noiosa. La fluidità della storia è quello che mi tormenta di più e sono felice quando qualcuno mi dice che la storia si riesce a leggere con tanta facilità. Anche tu hai capito chi è il narratore ^^ complimenti. Kiss. Nana.

Yoko_kun : Dici davvero? Lineare e pulito? *Tiro sospiro di sollievo* in questi giorni ho in testa il grande dubbio che non sia molto chiaro ciò che scrivo, ma fortuna che ci siete voi che mi tirate su di morale.. Sono contentissima che ti piaccia la storia -il contesto mi sembra ancora abbastanza banale ma mi sono impegnata molto per strutturarla in questa maniera v.v- e spero continuerai a seguirla. Un bacione. Nana.

ryanforever : Macciao. A dir la verità non è proprio gentile l’intenzione che aveva Sas’ke, anzi, non aveva proprio intenzione di aiutare nessuno u.u ma come hai detto tu, ancora non si conoscono ma il loro rapporto è già speciale. Per la seconda parte, beh, ci hai azzeccato. È proprio lui ma non credo tornerà presto a narrare. Bisognava solo far capire quanto lui “tenga” a Naruto. Sono contenta che nonostante vada avanti la fic continui a incuriosirti. Un bacione, Nana.


Wow che faticaccia xD
Alla prossima girls.
Nana.
   
 
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