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Autore: MoonPride    28/06/2020    2 recensioni
Ambientato dopo la fine di Sailor Moon Stars!
Ecco come, secondo me, sarebbe dovuta continuare la serie dopo il ricongiungimento di Usagi e Mamoru. Attenzione ho cambiato un po' il finale.
- STORIA SOSPESA - Fino al ritorno delle idee
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la fine
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CAPITOLO SETTE: IL VIAGGIO

In quei pochi giorni Kenji Tsukino aveva rimuginato sulla situazione e non era contento della situazione. Sua figlia era fidanzata con un universitario e ci dormiva pure insieme...non credeva alla storia della moglie che sua figlia avesse dormito dalle ragazze. Era incazzato non poteva credere che sua figlia avesse certe esperienze alla sua età così decise di scoprire da solo la verità. Una mattina all'alba decise di andare all'appartamento di Mamoru Chiba, doveva sapere...trovò la porta della portineria aperta così decise di salire. Usagi non poteva fare certe cose con un universitario. Come un ladro scassinò la porta ed entrò! La luce del sole filtrava dalle finestre lasciate libere dall'ostacolo rappresentato dalle tende e rendeva tutto di un arancio dolce. Non vedendo niente di strano ma sentendosi irrequieto si avviò alla camera da letto, trattenne il respiro e la vide così: distesa sotto il lenzuolo estivo da sola, con i capelli sciolti che ricadevano come petali sul cuscino che si muovevano al ritmo del vento che entrava dalla finestra lasciata aperta, il viso rivolto verso la finestra e le labbra socchiuse! Usagi quella mattina si era svegliata prima del solito, quando dormiva da Mamoru e lui non c’era aveva preso l’abitudine di svegliarsi presto per aspettare il suo rientro facendo finta di dormire perché adorava quando stanco dal turno si sdraiava accanto a lei; ma all'alba sentì dei rumori in casa! Pensò subito ai ladri ma l'intuito le disse che non doveva preoccuparsi.
Provò a percepire l'aura di Mamoru, l'aveva imparato da poco, ma non sentì nulla. Decise di aspettare e sentì una presenza sulla porta, decise di aspettare voleva essere sicura che chi si fosse intrufolato non le facesse del male. Sentì un sospiro rassegnato così decise di far finta di svegliarsi si alzò e si strofinò gli occhi. Alzata si girò per dirigersi al bagno ma le si bloccarono i movimenti e si incollò al muro, cacciò un urlo quando incontrò gli occhi di suo padre severi e indagatori, e dal corridoio sentì una voce impaurita chiamarla mentre dei passi veloci si arrestavano davanti alla camera. Mamoru era tornato! Davanti alla porta socchiusa dell'appartamento stanco e assonnato Mamoru restò perplesso: dopo l'arrivo di Usagi la sera prima, la porta l’aveva chiusa. Era sicuro che la sua Usako dormisse così si allarmò.
Entrò in casa di soppiatto e dopo essersi tolto le scarpe vide che tutto era in ordine: nessun problema, nessun disastro. Appoggiò la valigetta sul divano e dopo essersi allentato la cravatta sentì un urlo! Usako! «Usako!!!» La paura che ci fosse qualcuno in casa e che facesse del male a Usako era enorme, non voleva neanche pensarci e quando arrivò davanti alla sua camera il suo viso cambiò colore diventò bianco, pallido mentre la saliva si seccava nella sua gola! Davanti alla porta della sua camera si ergeva il temuto Kenji Tsukino che guardava sua figlia con uno sguardo di fuoco, non sembrava nemmeno lui; quando si accorse della sua presenza non lo guardò neanche iniziò solamente ad urlare.
«Ma cosa pensavi di fare? Fare sesso con un universitario? Usagi hai 16 anni! Cosa ti passa per la testa? Svergonata lo sapevo che questo ragazzo non era per te, ti sta portando su cattive strade...» Usagi restava al suo posto con il muro alle spalle e la mano a clamre i battiti del suo cuore, rimase zitta, aspettava che il padre finisse di urlare mentre le si avvicinava ma non si aspettò lo schiaffo in pieno viso che le fece voltare il capo dall'altro lato!
Si toccò la guancia offesa poi però sentì il labbro tirare e toccandonselo vide le dita insanguinate. Mamoru diventò un vulcano in eruzione! Prese Kenji Tsukino per il colletto della camicia e lo sbatté al muro incurante delle suppliche di Usagi di fermarsi.
«Lei non si deve permettere di alzare le mani! Le giuro che se lo farà ancora la faccia sfigurata sarà la sua. Spero di essere stato chiaro!» Usagi iniziò a piangere silenziosamente ma i suoi singhiozzi lo destarono. Mamoru lo lasciò a terra e abbracciò la sua amata mentre piangeva contro la sua camicia.
«Tranquilla, ci sono io adesso» le sussurrò per calmarla «Che razza di uomo sei! Ha solo 16 anni! È una bambina, una sciocca bambina» Usagi pianse più forte mentre la camicia si bagnava di lacrime salate e sangue.
«Se ha finito di urlare in casa mia per niente le sarei grato ma a cosa servirebbe se tanto non ragiona? Non si è nemmeno accorto che sono appena tornato dal lavoro, ho appena finito il turno di notte! Usagi è rimasta qui per prepararmi la colazione. Sua figlia è una ragazza per bene e lei che è suo padre non la conosce nemmeno! Si vergogni lei e adesso se permette fuori da casa mia! Vieni Usa disinfettiamo la ferita.» Prese Usagi per mano e in cucina iniziò a medicare quel labbro sanguinante! «Guarda cosa ti ha fatto! Ti fa male lo zigomo?» Usagi scrollò le spalle in segno di negazione mentre Mamoru continuava a medicare. Nel frattempo Kenji rimase a guardare quella scena. Con quanta cura e delicatezza quell'uomo toccasse sua figlia non riusciva a crederlo. Vide quel bacio sulla fronte e la mano di sua figlia sfiorare la guancia del suo ragazzo che le sorrideva dolcemente. Era troppo per lui. Kenji Tsukino era solitamente un uomo pacato, buono ma quella mattina era molto arrabbiato così lasciò la stanza e chiuse la porta e infuriato si limitò ad andare in ufficio!
«Lo ammazzo….nessuno deve permettersi di picchiarti….Usako guarda cosa ti ha fatto! Ti ha spaccato il labbro maledizione!»
«Mamo...il labbro si rimargina ma per la ferita che ho nel cuore vorrà tempo. Non credevo che mio padre potesse farmi una cosa del genere. Voglio solo dimenticare questo episodio va bene?» «Va bene, dai vieni qui! Se vuoi quel labbro posso curarlo...» «Meglio di no, altrimenti si chiederà come ha fatto a guarire così in fretta» Usagi accarezzò la guancia di Mamo-chan con dolcezza e mentre lui accarezzava quella mano la strinse e le donò un piccolo bacio sull’angolo della bocca.
«Facciamo colazione? Ormai sono le sei! Anzi meglio di no! Vai a dormire devi riposare! Su su vai!»
«Futura signora Chiba...sono ai suoi ordini» disse con il sorriso. Si era meglio dimenticare!
Al lavoro Kenji Tsukino rifletteva su quello che era successo quella mattina, oramai sua figlia stava crescendo e doveva spiccare le sue ali...ma lui non riusciva a lasciarla andare! Si sentiva impotente! Aver visto con quanta determinazione quel Chiba difendeva Usagi lo aveva destabilizzato. Ogni parola che sua moglie gli aveva detto era la pura verità e se lui avesse ostacolato una loro futura unione, non avrebbe avuto vita facile! Secondo Ikuko, Mamoru Chiba aveva rivoluzionato sua figlia, aiutava in casa, studiava, si comportava bene era quasi puntuale... e si arrabbiava di meno. Usagi era maturata e lui non se n'era nemmeno accorto. Si sentiva un verme. Aveva fatto una brutta figura davanti a sua figlia, l'aveva schiaffeggiata, ma l’aveva fatto per una buona causa, lei era giovane e fare sesso alla sua età poteva comportare grossi rischi e responsabilità che lui non voleva prendersi. Mamoru Chiba lo avevano sbattuto al muro, solo per aver picchiato Usagi e Kenji ne aveva ancora gli effetti collaterali sul corpo, una contusione alla spalla destra che gliene limitava il movimento. Ikuko aveva ragione presto o tardi ne avrebbe pagato le conseguenze! Sconfitto riprese il suo lavoro non prima di aver telefonato alla moglie e di averle chiesto un favore. Shingo aveva rifiutato la vacanza alle Maldive per un campeggio con gli amici quindi avrebbe chiesto a loro due di accompagnarli, doveva pur tenerli d’occhio non poteva rischiare di godersi una vacanza mentre sua figlia a casa da sola andava a letto con uomo più grande di lei. Ciò che però Kenji non sapeva era che le sue supposizioni erano giuste! Usagi aveva già sperimentato l'esperienza del sesso solo che per lei non era solo sesso, era fare l'amore con la sua anima gemella, era fare l'amore con colui che assieme a lei avrebbe dato origine ad una famiglia. La famiglia più importante di tutte! Usagi e Mamoru passarono la giornata insieme, tra fare l’amore e le pulizie di casa ma poco prima di cena Usagi ricevette una telefonat
«Usagi tesoro….»
«Ciao mamma, dimmi!» «Lo so che è tardi per chiedervelo ma ci farebbe piacere se Mamoru venisse a cena stasera. Cosa dici, accetterà? Sempre se non lavora ovviamente» Usagi guardò il suo ragazzo perplessa e gli sganciò la bomba, dal canto suo Mamoru sapeva bene chi avesse chiesto quella cena ma non sapeva se accettare, aveva una strana sensazione come un presentimento negativo! Se andava a quella cena era solo per lei. Usagi tornò a casa per prepararsi e quando scese la scale di casa sua il campanello suonò! Mamo era arrivato! Dietro di lui il sole iniziava a tramontare erano passate da poco le otto e la calda luce del tramonto illuminava la figura del suo fidanzato sembrava un essere angelico con gli occhi blu come il mare in tempesta! Indossava una camicia bianca inamidata e dei pantaloni in jeans che fasciavano il suo corpo marmoreo: per finire aveva messo due gocce di acqua di colonia, quella che Usagi adorava sentire sul suo corpo. Era una visione. Dall'altro lato Mamoru osservava la splendida creatura che alla porta lo accoglieva. Era incantevole in quel vestito azzurro color del cielo che rispecchiava i suoi occhi, poi sulle labbra adornate da un rossetto neutro, c’era quel sorriso magnifico che faceva risplendere quel viso così giovane e così adulto. La sua Usako!
«Ciao Mamo»
«Ciao Usako...se la cena non è pronta ti va di vedere il tramonto?» Gli occhi della ragazza risplendevano di luce e annuendo lasciò la porta socchiusa mentre appoggiava la bottiglia di vino rosso sulla mensola all'ingresso. I giovani sull'uscio di casa Tsukino guardavano il tramonto, il ragazzo abbracciava da dietro la sua anima gemella mentre con un lieve bacio suggellavano ancora una volta il loro amore, ignari che dalla cucina una donna non ammirava il tramonto ma la bellezza di quella giovane ma matura coppia. Mamoru fece apparire una rosa rossa le mani e la mise sotto il naso della ragazza che ad occhi chiusi si beava di quell'abbraccio e non appena sentì quel profumo si sciolse tra le sue braccia regalandogli uno di quei sorrisi che regalava solo a lui. Vennero chiamati così la cena ebbe inizio. Parlarono del più e del meno, e si arrivò anche all'argomento che Mamoru non preferiva tirar fuori: la sua famiglia. Usagi lo prese per mano e ricevendo un cenno iniziò a raccontare la sua storia! Kenji non immaginava le prove che quel ragazzo avesse dovuto affrontare da solo così per rispetto e per non metterlo in imbarazzo gli chiese scusa per la domanda indiscreta. Mamoru però decise di sorprendere i coniugi Tsukino così prese parola non lasciando la mano della dolce metà!
«Anche se la famiglia composta dai me e i miei genitori non c'è più, io ho una nuova famiglia, la più bella famiglia che potessi desiderare, grazie ad Usagi ho scoperto cosa significa amare e lasciarsi amare per quelli che si è, accettando l’uno i difetti dell’altro e viceversa» Mamoru le strinse la mano della sua Usako con decisione mentre lei scese una piccola lacrima di felicità che Mamoru fermò con un bacio che la fece arrossire lievemente incurante dello sguardo omicida del padre che ricevette sullo stinco un calcio dalla moglie! Con il dolce arrivò anche il motivo di quella cena organizzata così su due piedi: la vacanza alla Maldive! Con una calma impressionante Kenji Tsukino informò i ragazzi della decisione di Shingo, che non era presente alla cena per organizzare la sua avventura, di rinunciare anche se malvolentieri alla vacanza. Ikuko vedendo il dubbio insinuarsi in suo marito decise di continuare
«...vedete il motivo di questa cena è quello di chiedervi se vi andava di venire con noi, tutti e due. Usagi vedila come un altro modo, per conoscere meglio Mamoru-san. Avete due giorni per rispondere altrimenti dovremmo pagare metà del viaggio.» Usagi e Mamoru si guardarono titubanti mentre Usagi si torturava le labbra con i denti fino a far sanguinare di nuovo la ferita. La prima ad accorgersene fu Ikuko.
«Usagi, ma sanguini…»
«Dove?»
«Sul labbro tesoro!» chiese la madre titubante
«Fammi vedere - le disse Mamoru facendola voltare verso di lui con due dita - te l'avevo detto di non mangiarti le labbra. Ikuko-san puo’ darmi del cotone e del disinfettante?» chiese il giovane mentre con un tovagliolo tamponava il labbro sanguinante
«Ecco... ma cos'è successo!?» Ikuko voleva sapere ma nessuno avrebbe parlato
«Ahi...Niente mamma, ho sbattuto sul mobiletto del bagno di Mamo-chan! Stavo pensando a cosa preparargli per il pranzo e senza accorgermene ho sbattuto contro quel mobiletto, a proposito Mamo dovresti spostarlo da lì!» sua madre non era stupida sapeva benissimo quando sua figlia mentiva, proprio come Mamoru, quindi insiste' per sapere la verità! Nemmeno quando combatteva tornava a casa con dei graffi o lesioni come quella che aveva notato sul volto, il segno di una mano, uno schiaffo.
«Usagi lo so quando menti ed il segno della mano sulla guancia si vede lontano un chilometro. Ti hanno picchiato?» chiese titubante. Usagi annuì con il capo toccandosi la guancia arrossata
«Hai sporto denuncia?»
«Signora non serve me ne sono occupato personalmente» chiarì subito il giovane
«Ma chi è stato voglio saperlo. Voglio sapere chi ha ridotto così la mia bambina» Ikuko Tsukino era un fascio di nervi e niente le avrebbe impedito di scoprire la verità! «Niente di che...non è importante - disse Mamoru - sono sicuro che non capiterà più altrimenti sarò costretto a prendere seri provvedimenti»
«Ho detto che voglio saperlo, sono pur sempre sua madre...»
«Io….sono stato io Ikuko!» la bomba fu sganciata.
«Cosa Kenji?» chiese Ikuko sospirando e sperando di essersi sbagliata
«Ho dato io uno schiaffo ad Usagi rompendole anche il labbro. Non volevo farlo! Ed eccoti spiegata anche la mia contusione»
«Cosa? Cosa c'entra adesso la tua contusione?» «Quando ho dato quello schiaffo ad Usagi, il qui presente signor Chiba mi ha sbattuto al muro!»
«A me dispiace averlo fatto signor Tsukino, ma non sopporto la violenza e in più nessuno deve permettersi di far del male ad Usako, le chiedo scusa ho solo agito d’istinto dovevo difenderla» disse tutto d’un fiato. Ikuko non sapeva cosa legava i due giovani ma avrebbe giurato di aver visto gli occhi del giovane brillare di luce non appena aveva menzionato sua figlia!
«Mamoru-san non ti preoccupare, so che a volte l’istinto porta a compiere azioni indesiderate, quindi per me sei perdonato, in più hai difeso Usagi, quindi se serve ti ammiro sempre di più» Mamoru annuì leggermente sorridendo poi ad Usagi con il sorriso più bello che si potesse vedere. Questo è l’amore!
«Quindi entro due giorni dovremmo darvi una risposta?» Usagi riprese parte del discorso per evitare di parlare dell’aggressione!
«Si tesoro...»
«Mamo possiamo parlare un attimo? In privato s’intende» In giardino Usagi e Mamoru iniziarono a parlare del viaggio valutando i pro e i contro!
«Cosa ne pensi?»
«Penso che tuo padre voglia controllarci ecco perché ci ha invitato.»
«Mamo parliamoci chiaro, tu vuoi andare? Ieri hai detto che hai 3 settimane di ferie anche se in... tre mesi non hai lavorato quindi se vuoi possiamo anche andare ma lo sai che non sarà veramente una vacanza»
«Usako ascolta io con te andrei ovunque e si ho tre settimane di ferie che avrei passato lo stesso con te anche senza viaggio e sì non sarà facile ma hai salvato il mondo cosa pensi sarà un viaggio con i tuoi?» chiese scrutandola negli occhi mentre le massaggiava con i pollici le spalle nude. Usagi sembrava esitante ma dopo un abbraccio si convinse
«Mamo...per due settimane non faremo l’amore lo sai vero?» Usagi sussurrò questa frase al suo amato che rilasciò un sospiro rassegnato ma quello che le rispose sussurrando fu ancora meglio
«Ciò significa che quando torneremo non uscirai più dal mio appartamento» La loro risata cristallina si sentì fin dentro casa tanto da far affacciare Kenji e Ikuko e ciò che videro fu più che sufficiente: Usagi con le mani sulla nuca di Mamoru gli donava un bacio ricco di passione mentre le mani di lui erano ferme dietro la sua schiena
«Allora è deciso?»
«Si parte!!!» Con il sorriso sulle labbra andarono a informare i genitori di Usagi della loro decisione avrebbero passato due settimane insieme, insieme per recuperare ciò che il male aveva loro portato via: la felicità!




Scusate l'attesa....ma eccovi il settimo capitolo, spero sia di vostro gradimento, fatemi sapere si saccetta di tutto! Demy eccoti il settimo capitolo 😜
Capitolo revisionato il 13/07/2020
A prestoMoonPride.
A proposito potete trovarmi su Telegram ecco qui il link: https://t.me/moonpridefp

   
 
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