Il viaggio del viandante
Ancora
Arranco malamente nel tentativo di restare in equilibrio su quel mezzo che non sento mio, ma che tanto mi fa gongolare. Sto divenendo quella stessa imbarcazione e quel mondo sconosciuto, di cui ancora molti ambiti e sfaccettature mi sono ignoti, è la mia unica ancora che invano tenta di trattenermi dal disperdermi nelle acque aperte.
Ancora mi protegge dall’incombenza dell’immensità, quella stessa che desidero incontrare e diffondere. Il piombo massiccio dell’ancora che deve venire e che sento pesante dentro di me, le rondini di cui percepisco suadente e lontano il canto mi alleggeriscono un poco. Sorrido al vento e procedo.