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Autore: KENNY1986    07/07/2020    1 recensioni
Ho deciso di intitolare questa storia con i titoli perdonate il gioco di parole di due bellissime canzoni ovvero “Adesso Tu di E. Ramazzotti” e “Almeno tu nell'universo di Mia Martini), ,Kanon sarà il personaggio principale, questa volta anche se un po' mi dispiace che suo fratello Saga, farà solo delle comparse, esattamente come tutti gli altri Gold Saint. La storia sarà incentrata principalmente sul minore dei gemelli, ma anche su un'altra ragazza, è un nuovo personaggio inventato da me che non riguarda l'anime saint seiya. Non posso fare spoiler riguardanti la trama, però una cosa posso dirvela sarà molto romantica e anche divertente, dato che ai nostri due protagonisti gliene farò capitare di tutti i colori...Detto questo vi auguro buon divertimento e buona lettura.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gemini Kanon, Gold Saints, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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NOTA DELL'AUTRICE: Vorrei fare una piccola precisazione, la storia si svolge ai giorni nostri! Quindi vi saranno cellulari, macchine sportive eccetera...


In quel momento una ragazza con lunghi capelli castani mossi e occhi d'ambra entrando nel loro salotto disse: «Amore mi è venuta un'idea...!» Il minore era talmente assorto in quel pensiero che non la sentì, lei continuando a chiamarlo disse scuotendolo dolcemente: «Terra chiama Kanon! Rispondi!» Questo scosse la testa e voltandosi rispose: «Amore mio...scusa ero talmente immerso in un pensiero che...che non ti ho sentita, avevi bisogno?» La sua ragazza ridacchiando disse: «Era bello quel pensiero?» Lui rispose: si molto! Ma tornando a noi, volevi qualcosa?» Ginevra perdendosi in quei suoi ipnotici e profondi occhi blu disse: «In realtà si,visto che è estate e fuori c'è il sole potremmo andare al mare! Cosa ne dici?» Il minore massaggiandosi scherzosamente il mento rispose stuzzicandola: «Hai voglia di andare al mare hrm...devo ammettere che la tua idea mi stuzzica, e beh mi fa venire anche una certa erezione!» Ella disse: «Quindi la tua risposta sarebbe?» Il suo fidanzato la prese tra le braccia e baciandola rispose: «Si! Potremmo rimanere li tutto il giorno cosa ne dici?» Ginevra accarezzandogli il viso rispose: «Affare fatto lo sai che ti amo tanto!» Kanon  rispose: «Ti amo tanto anch' io! Ma adesso p meglio se prepariamo le borse!» La sua ragazza disse: «A questo ho già pensato io...ma come andremo, visto che la macchina è a secco?» Egli rispose: «In moto, stai tranquilla non andrò troppo veloce!» Questa baciandolo disse: «D'accordo!» Lui rispose: «Adesso tesoro, vado a farmi una doccia e cambiarmi anche se...vorrei compagnia!» Ginevra gli sorrise e acconsentì, a quel punto i due perfetti innamorati si diressero verso il bagno. E appena furono completamente nudi entrarono sotto la doccia, dove Kanon colse l'occasione per fare l'amore con la sua fidanzata. Ormai i due piccioncini stavano insieme da cinque anni ed erano sempre più innamorati. Fatto sta però che lei ancora non aveva conosciuto il gemello del suo fidanzato.

 

Quando poco dopo uscirono dalla doccia disse: «Kanon..!» Egli rispose: «Hrm?» Ginevra disse: «Dal giorno che noi due stiamo insieme, beh...mi hai presentato tutti i tuoi amici del santuario, fatta eccezione per tuo fratello gemello per caso ecco...ti imbarazza farmelo conoscere?»  Il minore asciugandosi il fisico scultoreo rispose: «certo che no amore, ascolta stasera quando torneremo dal mare, ti prometto che lo chiamo e gli chiederò quando potrò vederlo per fartelo conoscere, scommetto che Saga mi risponderà nonostante i suoi numerosi impegni come sac...erm voglio dire cavaliere!» Non le poteva dire che lui in realtà era il grande sacerdote. Questa concordò le sue parole con un bacio. Un'ora più tardi i due ragazzi erano in sella alla moto di Kanon e si stavano dirigendo verso il mare. Quando arrivarono il minore parcheggiò la moto e scesero, ella disse: «Che buon' odore di salsedine!» Il minore rispose: «Siamo vicino alla spiaggia quindi è una cosa del tutto normale!» Egli da dentro la sella prese entrambe le loro borse con una mano e con l'altra quella della sua fidanzata. Poi passeggiando si diressero verso la spiaggia libera, giunti a metà strada Ginevra disse: «Tesoro a cosa pensi?» Egli rispose: «Vuoi  che pranziamo sulla spiaggia, o preferisci andare al ristorante?» Lei dopo qualche minuto disse: «Al ristorante!» Kanon le sorrise e baciandola rispose: «Ok, come vuoi tra poco andrò a  prenotare il tavolo! Anzi ho cambiato  vado subito tu aspettami qui!» La sua ragazza non emise un fiato, poi lo vide allontanarsi, sorrise a se stessa si riteneva particolarmente fortunata ad avere un bellissimo fidanzato  come Kanon. Dieci minuti dopo  lui uscì dal ristorante la raggiunse e questa disse: «Fatto?» Il minore prendendola nuovamente per mano rispose: «Si, ho prenotato il tavolo per l'una! Adesso amore andiamo sulla spiaggia!» E così fecero.

 

Giunti li cercarono un spazio per loro dove sistemarono i teli mare sulla sabbia,  Kanon si tolse la maglietta e i pantaloncini rimanendo in costume, attirando così gli sguardi delle ragazze su di se. Lei disse: «Tesoro non ti senti osservato?» Il minore rispose: «Beh si, ma con tutto il dovuto rispetto non è che me ne importi poi molto, dato che colei che può osservarmi e accarezzarmi è qui e sono pazzo di lei!» In quel breve lasso di tempo la diretta interessata si era spogliata restando in bikini.Guardandolo disse: «Andiamo a fare una passeggiata o preferisci riposarti?» Il minore rispose: «Hrm, facciamo la passeggiata sulla riva!» Detto questo stando abbracciati si diressero da quella parte, iniziarono a camminare tranquillamente. Parlando del più e del meno, ad un certo punto la ragazza disse: «Grazie per aver accettato di venire al mare!» Kanon stringendola dolcemente per i fianchi rispose: «Mio dolce amore, sai benissimo che lo adoro quindi non avrei mai potuto rifiutare!» Non appena ebbe detto questa frase i due innamorati continuarono a passeggiare, ma stranamente a Kanon balenò in mente un'idea   voleva chiedere alla sua ragazza di sposarlo, ma prima ne avrebbe parlato con suo fratello, una mezz'ora più tardi i due innamorati tornarono indietro e si misero seduti sui loro teli. La ragazza disse: «vuoi che ti prenda tra le braccia?» Egli rispose: «Ok!»

 

Le andò seduto davanti lasciandosi cadere tra le sue braccia appoggiando la testa sul petto questa circondandogli le spalle con entrambe le braccia disse: «Stai comodo?» Kanon rispose: «Si, ma amore sembri come posso dire pensierosa, c'è qualche problema e non me ne vuoi parlare? Sai bene che io desidero solo il meglio per te!» La diretta interessata disse: «Sto bene, davvero è che voglio solo godermi questa nostra giornata al meglio!» Lui rispose: «Come vuoi, ricordati che se ha un problema puoi tranquillamente parlarmene!» La sua ragazza gli baciò la sommità della testa ma non emise un fiato. Un paio d'ore più i due innamorati entrarono in acqua per fare una nuotata Ginevra si accorse che lui nonostante la crema solare aveva sia la schiena che entrambe le spalle molto rosse gli si avvicinò e appoggiando la mano su una di esse disse: «Kanon, hai le spalle molto rosse e anche la schiena per caso tu bruciano?» Egli rispose: «No, tranquilla!»  La sua ragazza preferì non insistere, ogni tanto Kanon andava sott' acqua lei non si preoccupava quando lo faceva dato che il suo fidanzato conosceva molto bene il mare. Quando uscirono Ginevra prese il suo telo mare e glielo mise sulle spalle iniziando ad asciugargliele, cercava di nascondere la sua preoccupazione. Osservandolo disse: «Vuoi che ti metta la crema dopo sole?» Kanon prendendola tra le braccia rispose: «Amore mio, non preoccuparti sto bene! Per favore!» Lei disse: «Ok, però...!» Il minore baciandola nuovamente rispose in un sussurro: «Shhh, non dire altro!» Improvvisamente sentirono un urlo provenire dal mare: «Aiutooo! Per favore aiutatemi!» Un ragazzino era a largo e  stava annaspando! Ella rispose: «Kanon dobbiamo!» Lui stava già correndo verso l'acqua si tuffò e nuotò verso il giovane, guardandolo disse: «Aggrappati a me, torniamo a riva!» Questo rispose: «S...si!» E tornarono indietro dove si era già formata una piccola folla di curiosi. Giunti li la sua fidanzata andò a prenderlo e disse: «Grazie...ma tu sei...Kanon  di gemini!»  Il diretto interessato rispose: «Si in persona! Anche se in realtà...io!» Ginevra andando in suo aiuto disse: «Amore sei stato veramente incredibile, hai salvato quel ragazzo!»  Egli rispose: «Essendo un cavaliere d'oro è nei miei doveri! Scusate ma adesso dobbiamo proprio andare!» Cercava di nascondere l'imbarazzo,  e tenendo per mano la sua fidanzata si allontanarono.

 

Un bambino disse: «Non credevo che Kanon di gemini fosse tanto alto!» Lei rispose: «Si, ed è anche affascinante, ma ha già la ragazza!» Nel frattempo i due innamorati misero a posto i loro teli mare e dopo essersi rivestiti lui disse: «Andiamo a fare una passeggiata?» Ginevra rispose: «Certo!Mio eroe!» Il diretto interessato le sorrise e dopo aver indossato anche i sandali uscirono dalla spiaggia.  Poco dopo Kanon disse: «Per la prima volta, mi sono sentito in imbarazzo! Voglio dire io quando vivevo al santuario assieme agli altri cavalieri poteva succedere che gli abitanti della città avessero bisogno di aiuto o dovevamo combattere contro un nemico, però adesso questo salvataggio è stato completamente diverso!» La sua fidanzata rispose: «Ehi, se non fosse stato per te quel ragazzino a quest' ora sarebbe morto annegato!» Lui sospirando disse: «Hai ragione, scusami se...se ho detto quelle cose!» Ella prendendogli il viso tra le mano rispose: vuoi che torniamo a casa?» Kanon scosse la testa e disse: «No, vita mia restiamo! Vedrai che mi passa!» Ginevra rispose: «È stato bello quando quella ragazza ti ha riconosciuto!» Lui ridacchiando disse: Amore, qui mi conoscono tutti!» La diretta interessata rispose: «Ah-ha molto spiritoso!» Non appena ebbe detto questa frase i due piccioncini scoppiarono a ridere.  Arrivò l'ora di pranzo e la coppia si diresse verso il ristorante,  quando arrivarono il cameriere li accompagnò al loro tavolo lui le scostò la sedia per farla accomodare, poi si mise seduto li davanti.

 

Il minore le prese la mano nella sua e stringendogliela dolcemente disse: «Io ti sarò fedele per sempre, certo la maggior parte delle ragazze mi fanno gli occhi dolci e riempiono di complimenti, cosa che mi fa piacere. Ma il mio cuore sarà per sempre tuo!» Detto questo le sfiorò la mano con un bacio, Ginevra rispose: «come sei romantico amore mio!» Poco dopo il cameriere tornò per prendere le ordinazioni. Pochi minuti più tardi lei lo vide stringere i denti, ma non gli domandò niente, era assolutamente certa che lui si fosse ustionato. Mangiarono serenamente e ogni tanto si facevano qualche battuta spiritosa tra loro, il minore anche se ogni poco sentiva le spalle e la schiena bruciare cercava di non farci caso. Dopo che lui ebbe pagato il conto i due perfetti innamorati uscirono dal ristorante e decisero di fare una passeggiata. Erano abbracciati stretti l'uno all' altra, Ginevra rompendo quel silenzio piacevole disse: « Non so se te l'ho già fatto notare ma è una bellissima giornata vero?» Il minore rispose: «Si, l'ideale per una coppia innamorata come lo siamo noi due!» Detto questo la baciò sulle labbra, e continuarono a camminare. Un'ora più tardi lei disse: «Kanon, quando torniamo a casa posso guidare io la moto?» Il diretto interessato rispose: «Sei sicura di farcela?» Ella disse: «Si, poi ci sei tu in caso di necessità!» Kanon rispose: «Ok...ok hai vinto! A proposito quando siamo a casa ricordami di chiamare mio fratello!» La sua fidanzata lo baciò in segno di approvazione. ma non emise un fiato. Tre ore più tardi entrambi erano tornati alla moto e dopo aver messo entrambe le borse una dentro la sella e l'altra nel bauletto, montarono Ginevra disse: « Amore sei pronto?» Il minore baciandole una guancia e afferrandola da dietro per la vita rispose: «prontissimo quando vuoi possiamo andare!» Subito dopo si misero in viaggio Kanon doveva riconoscere che la sua ragazza era veramente molto brava nel guidare la moto.

 

A metà strada si fermò nel parcheggio di un' autogrill, e scesero lei disse: «Possiamo riposare un pochino?» Egli abbracciandola rispose: «Certo che possiamo! Sai stavo pensando che potremmo entrare li per dare un'occhiata in giro! Non c'è solo il reparto pranzo, ma anche un negozio di cose varie!» La sua ragazza acconsentì ed entrarono. Guardandosi intorno, Kanon le stringeva la mano. Era innamorato cotto di lei. Ad un tratto  un paio di scarpe molto alte attirarono lo sguardo di Ginevra e disse: «Kenny, ti piacciono quelle scarpe?» Egli rispose: « Quali dici? Quelle con molta zeppa?» La sua ragazza disse: « Beh si, vorrei provarmele!» Lui rispose: «D'accordo vediamo se hanno il tuo numero!» Il commesso le diede la scatola e lei aiutata dal suo fidanzato le indossò poi non vedendolo più disse: «Kanon...amore dove sei?» Una voce dal basso rispose: «Sono sempre qui» Ginevra abbassando lo sguardo disse: «Oddio queste scarpe mi fanno diventare più alta di te! Scusa io...io non lo sapevo!» Il minore le sorrise e rispose: «Amore non fa niente! Se ci stai comoda te le compro!» Ella disse: «Sul serio?» Lui le baciò il cuore poi rispose: «Si! E lascia che ti dica questo sei stupenda!» Ginevra dopo qualche istante di esitazione lo abbracciò stringendolo al petto, poi se le tolse. Il commesso mise la scatola dentro ad una busta e il minore le pagò,  infine uscirono da li. Quando tornarono verso la moto Ginevra disse: «Grazie!» Lui rispose: «Per cosa?» La ragazza disse: «Per avermi comprato le scarpe!» Egli rispose: «Tranquilla, mi ha fatto piacere accontentarti! Adesso però andiamo e stavolta guido io!» La diretta interessata concordò quelle parole, poi si rimisero in viaggio.

 

Giunti a casa Kanon parcheggiò la moto e dopo  aver preso tutte le loro cose entrarono, lei disse: «Sei stanco?» Egli rispose: «In realtà si, vorrei farmi una doccia ma con te!» Ginevra disse: «Ok spilungone mio, ma prima chiama tuo fratello!» Il diretto interessato rispose: «D'accordo!» Andò nella stanza che un giorno sarebbe stata dei loro figli e concentrandosi disse chiudendo gli occhi: «Saga...ehi fratellone mi senti?» Pochi secondi dopo una voce maschile simile alla sua disse: «Kenny? Che bello sentirti, come stai? Mi chiami perchè hai già combinato qualche pasticcio? Dimmi tutto! » Il minore sbuffando disse: «Perchè devi sempre prendermi in giro? Non è giusto! Comunque volevo chiederti una cosa!» Saga disse: «Ti ascolto!» Egli rispose: «La mia fidanzata vorrebbe conoscerti, so che hai molto da fare visto che sei il grande sacerdote ma...!» Questo interrompendolo disse: «Ho capito benissimo, fratellino tu sei molto più importante rispetto ai miei doveri come sacerdote! Ascolta ti dico questo verrò a trovarvi con piacere...ma non so quando! Fratellino ci sei ancora?» Dopo qualche minuto di esitazione lui rispose: «S..si! Saga promettimi che verrai presto, mi manchi tantissimo!»Egli si accorse che il minore aveva la voce rauca e disse: «Hai la mia parola di gemello! Adesso devo andare, ci vediamo presto  da  un' abbraccio alla tua fidanzata da parte mia ciao Kenny!» Lui rispose: «Ciao!» E terminarono la comunicazione, in realtà Kanon c'era rimasto male, fece un enorme sospiro cercando di riacquistare la sua compostezza.

 

Quando uscì dalla stanza Ginevra tenendo in mano il suo cellulare disse: «Tesoro, come hai fatto a chiamare tuo fratello? Dato che il cellulare lo hai lasciato in salotto?» Il minore rispose: «Erm... non posso dirtelo è una cosa tra gemelli! Scusa ma ho bisogno di andare a fare una passeggiata!" La sua ragazza disse: «Vengo con te?» Kanon scuotendo la testa rispose: «No, ho bisogno di stare solo...ci vediamo tra un pò!» Si scambiarono un bacio e lui uscì di casa lasciandola sola, a lei dispiaceva vederlo così triste ma non riusciva a capirne il motivo, sicuramente la conversazione con il fratello non doveva essere andata a buon fine. Decise di lasciarlo in pace, intanto Kanon stava passeggiando in città tenendosi entrambe le mani in tasca e lo sguardo perso nel vuoto si sentiva sempre più solo. SI fermò davanti alla vetrina di una gioielleria e guardò le cose esposte in vetrina. Voleva acquistare un' anello con la quale avrebbe chiesto alla sua fidanzata di sposarlo, ma non si sentiva dell'umore adatto.Infine riprese a camminare, una lacrima nostalgica gli rigò il viso lui la asciugò subito, non doveva piangere. Poco dopo trovò una panchina e si mise a sedere con la testa tra le mani, guardando il terreno, lasciando andare un sospiro strozzato sussurrò:«Fr...fratellone, s...se non sbaglio mi...mi hai detto che...che io sono più importante dei...dei tuoi doveri co...come gran sacerdote! Ma a quanto pare stavi mentendo! Dato che quando ti ho chiesto di venirmi a trovare, mi hai risposto che adesso ti era impossibile, io...io ti sento sempre più lontano...ho bisogno di te Saga!»Si coprì il volto con le mani e le lacrime iniziarono a rigargli il viso. Dieci minuti più tardi, una sagoma a lui familiare si era seduta li vicino e appoggiandogli la mano sulla spalla disse: «Gemini!» Lui riconoscendola rispose: «A...Aiolia?!» Il cavaliere di Leo disse: «Che succede? No aspetta non dirmelo, provo a indovinare hrm...!» Il minore lo osservò doveva ammettere che il suo amico era buffo quando aveva lo sguardo pensieroso, quindi disse: «Allora?» Egli rispose: «Non mettermi fretta...trovato hai parlato con Saga chiedendogli se veniva a trovarvi ma...!»

 

Kanon disse: «Lui mi ha risposto prima che ero più importante del sui doveri come sacerdote, poi subito dopo ha cambiato versione dicendo che per il momento era impegnato e non poteva venire a trovarmi! Ci sono rimasto decisamente male, e...e non so più cosa pensare, lo sento sempre più lontano!» Leo rispose: «Ehi, non te la prendere a codesto modo, Saga ti adora sai ogni tanto ci ritroviamo alla terza casa quando è nelle vesti di cavaliere e lui inizia a parlare di te! Gli manchi! Non devi soffrire in questa maniera poi starai male!» Kanon abbassando la testa disse: «Ho paura, se...se lui insomma...non volesse vedermi! D'altronde sono già cinque anni che ho lasciato il santuario per amore!» Il suo amico abbracciandolo rispose: «Ascolta, facciamo così quando orno al santuario parlerò di persona con lui e...!» Il minore disse: «Che succede?» Un'altra voce familiare aggrappandosi da dietro alle sue spalle rispose allegramente camuffando la sua voce: « Ma tu guarda chi c'è! Kanonuccio! Bello!» Egli disse: «Ciao Milo!» Ma voltandosi si trovò davanti Doko che rispose: «Scherzetto! Ci sei caduto con tutte le scarpe, ho imitato la voce del nostro aracnide alla perfezione!» Lui disse: «Spiritoso!»   A quelle parole i tre amici si misero a ridere.

   
 
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