Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: annapuff    12/07/2020    1 recensioni
Anna Lily Black ragazzina di 11 anni vive in Italia con i suoi tutori. Non sa nulla del suo passato o della sua famiglia.
Un'infanzia per niente allegra, ma finalmente riuscirà ad andare a scuola in Italia, una scuola diversa, lì troverà se stessa, la libertà, amicizia e amori.
Riuscirà con il passare degli anni questa ragazzina a capire i misteri del suo passato? chi sia suo padre? E riuscirà a cambiare le sorti del suo futuro già programmato dai suoi zii?
Incomincia il suo primo anno di scuola nel 1990 un anno prima rispetto a Harry Potter.
Lei è casinista, allegra e amante degli scherzi e nel trovarsi nei guai, sempre pronta a tutto una vera e proprio malandrina!
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 19: San Valentino

La biblioteca era grande piena di scaffali con numerosi volumi, non c’erano solo libri di magia ma anche libri della letteratura.  A un tavolo illuminato solo da un lumino c’era Anthony che, sfogliava il libro di Storia della Magia con far annoiato e ogni tanto sbadigliava.
Era fermo allo stesso rigo da un tempo illimitato, senza essersene neanche accorto. Rimuginava sulla lettera scritta ad Anna, e pensava che in quei giorni avesse sbagliato tutto sin dal tentativo di bacio della settimana prima. Pensava di essere stato un idiota di aver affrettato i tempi, ma aveva visto un’opportunità e l’aveva colta.  Non era riuscito a trattenersi, era da tempo che desiderasse baciarla, era da tempo che desiderasse stare con lei. Voleva prendersi cura di lei come non aveva potuto fare prima di allora.
“Posso sedermi?” chiese una voce, Anthony si destò dai suoi pensieri e guardò il ragazzo vicino al tavolo che gli sorrideva gentile con i capelli rossi.
“Ciao Nicola, si puoi” disse lui tornando al libro
“Come stai?”
“Piuttosto bene, tu?”
“Bene, anche se sto cercando di nascondermi” disse lui con fare sospetto
“Ah si? Da chi?” lo guardò alzando il sopracciglio
“Quella è la faccia di Anna quando qualcuno dice qualcosa di stupido lo sai?” rise lui con una mano davanti alla bocca per attutire il rumore
“Si, la conosco bene” sbuffo “Da chi scappi?”
“ahh da Diego, abbiamo fatto pace e ora rompe, chiedendomi aiuto per ogni cosa” disse lui scuotendo la testa come a scacciare il ricordo degli agguati di Diego degli ultimi giorni
 “Idiota” disse fra i denti
“Eh? Io?” chiese Nic sbalordito
“No no no! No tu, il tuo amico”
“Ah giusto,” rise “ Tu non lo sopporti”
Anthony alzò gli occhi al cielo e provo a tornare alla materia
“Senti ma per caso hai risolto con Anna?”
“Perché me lo chiedi? Dovresti già sapere la risposta.”
“Non lo so, ieri è venuta in dormitorio perché voleva parlarmi, ma poi ha visto Diego e se ne andata, oggi non l’ho vista pensavo si fosse rifugiata qui, ma ho trovato te”
“Capisco” disse con un fil di voce, spostandosi una ciocca dei capelli dalla fronte
“Quindi?”
“Cosa?”
“Avete risolto?”
“No, e non penso risolveremo.” Disse lui schietto, passandosi di nuovo una mano nei capelli per aggiustarli con fare nervoso
“Dai, forse si! Ad Anna poi le passa, no forse non le passerà mai, però se la prendi di petto e la fai parlare poi lei parla e forse si risolve” cerco di spiegarsi lui con scarsi risultati
“Si la prendo di petto così mi ritrovo in infermeria” sbuffo il ragazzo
“Beh si questo è molto probabile, comunque se ti interessa evita Diego, come se lui puzzasse di caccabomba” ghignò
“Da quel che ho capito, Diego non è interessato a lei bacia un’altra”
“Sinceramente? Diego è interessato a lei solo che è troppo bambino e non lo accetta e nega a se stesso, forse lo capirà quando sarà troppo tardi” confidò lui, gli piaceva Anthony, si vedeva che teneva ad Anna in una maniera molto diversa da Diego, sinceramente forse lo preferiva, anche se Diego era suo amico ma si stava comportando veramente da idiota
“Ah beh felice di venirne a conoscenza” la sua faccia comunicava ribrezzo
“Dato che non avete fatto pace ti sei fidanzato con Ambra?”
“Mi lascerai studiare o continuerai con tutte queste domande?”sbuffò
“Continuerò con le domande, io non devo studiare, ho già fatto tutto,  e poi ti avevo detto che potevamo essere amici.” Non sapeva perché ma voleva essergli amico
“E io ti avevo detto che era meglio di no per Anna” non capiva perché Nicola insisteva tanto, ma alla fine  non gli dispiaceva come cosa, quindi si trovò ad acconsentire “Va ben continua con le domande, ma andiamo via da qui, prima che qualcuno ci rimproveri” disse facendo finta che la situazione non gli andava bene, tanto lo sapeva non sarebbe mai riuscito a studiare.
“Perfetto! So dove andare” e lo aiutò a mettere le sue cose a posto
“E dove vuoi portarmi?” si mise lo zaino sulle spalle
“Eeeeh segreto. Ti fidi fi me?” ghignò
“No per niente” lo guardò scettico e incominciò a pensare che forse sarebbe stato meglio rimanere lì o incominciare ad ignorarlo.
“Devi non hai scelta. E poi io e te siamo stati compagni di sventura in passato” rise lui
“Compagni di che?” aggrottò la fronte
“Di sventura, quando siamo stati catturati e legati a capodanno”
“Ah.Giusto, come dimenticare quella pazza che ci fa legare e i tuoi fratelli che le servono patatine e succo!” rise anche lui al ricordo di loro due spalla a spalla che sbuffano nel vedere Anna in quella maniera servita e riverita.
“Bene andiamo seguimi” e fece strada verso l’uscita
 
Era entrata in biblioteca per cercare Nicola, aveva sempre la maledetta lettera con se, aveva appena sentito la fine del discorso di Anthony e Nicola e si era nascosta dietro  a uno scaffale sbalordita, spiava da un spazio che si era creata tra due libri, non credeva ai suoi occhi, che cavolo ci facevano loro due insieme. Preferì rimanere là seduta ed evitarli. Aveva bisogno di parlare con Nic da giorni per via della lettera, ma prima lo aveva trovato con Diego e ora con Anthony, si disse che forse sarebbe stato meglio tenersi tutto per sé e far finta di nulla. Peggio di così non poteva andare.
 
“Trovata!” disse porgendoli un pezzo di panino che lei non prese
“Come diavolo hai fatto?” chiese lei aggrottando la fronte leggermente sudata erano già due ore che stava lì ad allenarsi e aveva indosso una tuta
“Il professor Davis, mi ha detto che vieni qui ad esercitarti”
“Spione di un professore!” disse lei per poi lanciare un incantesimo contro il manichino
“Hai finito?”
“Si, ho finito, grazie sto morendo di fame!”  si sedette sul banco vicino a lui e prese il pezzo di panino
“Sei pronta per la festa?”  il professor Davis aveva chiesto il permesso alla preside di organizzare una festa di san valentino all’interno della scuola,  bisognava andare in coppia e si aveva l’obbligo di avere i vestiti di colore rosa, la preside come sempre aveva concesso di poter fare la festa, concedeva quasi tutto a Davis, però questa volta gli misi la regola niente putti.
“No, io non vengo, il professore ha detto che si deve andare in coppia”
“Certo che vieni stai in coppia con me” disse con fare logico Nicola
“No, invece non ci voglio venire!” addentò un pezzo di panino con più rabbia
“Se non vieni con me non posso andarci, e daiiiii, non fare l’antipatica!” le tirò un pizzicotto al fianco facendola saltare
“Non faccio l’antipatica io non ci voglio venire, scusa tanto ma voglio evitare di vedere Diego che bacia quella biondina slavata e che si comporta come Kevin tutto amore e zucchero filato.”
“Primo, Diego non è come Kevin dubito che si comporterà così, secondo non puoi evitare la festa solo per lui, terzo io sono tuo amico ti sono sempre vicino, quindi tu d’amica mi dovresti accompagnare”
“Beh sai io penso che puoi trovarti qualcun altro con cui andare” disse lei concisa saltando giù dal banco come a decretare che la discussione fosse finita lì
Lui la bloccò “Non se ne parla, non scappi anche da me ora! Non puoi scappare da tutti, eviti Diego, eviti Anthony. Devi riprenderti e venire alla festa”
“Perché non ci vai con uno dei gemelli o con entrambi sarebbe divertente” disse lei fredda
“Hanno trovato due ragazze a quanto pare, e io voglio andarci con la mia migliore amica, non starò a vederti tutta la sera depressa in camera.”
“A beh quindi preferisci vedermi tutta depressa alla festa?”
“No, alla festa stai con me, e ti divertirai perché così ho deciso!”
“Senti perché non vai a non so a  parlare con qualcun altro tipo Diego o Anthony, oh si va da lui ho notato che avete legato.” Il suo tono era aspro e incazzato
“Cosa?” spalancò gli occhi
“Vi ho visti ieri in biblioteca”
“Ti cercavo, ho trovato lui,  mi sono messo a parlare e poi l’ho invitato al club di canto” era la verità, come lo era anche il fatto che stavano incominciando a legare, all’inizio Anthony appena arrivato al club l’aveva congelato sul posto con lo sguardo, ma dopo un po’ di silenzio da parte sua e di smorfie disgustate, Nicola era riuscito a convincerlo a cantare e alla fine si erano divertiti, avevano pure riso della ragazza del sesto anno che strillava come un gatto in calore.
“Stai diventando suo amico?” chiese seria lei
“Lui non vuole, perché dice che poi io e te finiremo con il litigare, non vuole crearti problemi”
“Tu vuoi essere suo amico?” aveva lo sguardo che non faceva trapelare alcuna emozione
“Mi piacerebbe, penso che abbia bisogno di un amico vero, e non può avere te”
“Ok, va bene, ma evita di parlare di me se puoi”  era la cosa più giusta da fare, lei non poteva essergli amica no dopo quello che lui provava, Nic poteva farlo al posto suo, era meglio così, fino a quando lui non si sarebbe disinnamorato.
“Sei arrabbiata? Non lo capisco” disse grattandosi la testa
“No, non lo sono” sorrise “Hai ragione io non posso essere sua amica, e non sta a me decidere chi sono i tuoi amici o chi puoi frequentare, quindi è ok, però vedervi mi ha fatta rimanere sotto shock, avrei preferito sapere cosa pensassi di lui”  gli diede un bacio sulla guancia per fargli capire che fosse tutto apposto
“Quindi vieni alla festa con me perché non sei più arrabbiata?”
“Devo proprio?” chiese rassegnata
“Si devi andiamo ora! Ti aiuto a scegliere un vestito”
“Non ho niente di rosa!”
“Ma va, infatti, te ne modifico uno io!” rise abbracciandola e slegandole una delle tue trecce “E niente capelli da mercoledì bastaaaa” e incominciò a ridere e tirarla mentre correva per arrivare ai dormitori.
 
La sala era piena di palloncini a forma di cuore rosa, tende rosa, tavoli rosa, tutto rosa Anna la guardava orripilata “Io qui non ci entro!” disse puntando i piedi per terra “Tu ci entri invece!”
“è tutto così orribilmente zuccheroso e ROSA! ROSA! Sembra di stare in una confetteria, non ce la faccio mi viene da vomitare!”
“Andiamo!” ma lei si era attaccata con entrambe le mani a una colonna nel corridoio, lui la prese per la vita e incominciò a tirarla “Andiamo! Staccati da qui!”
“Io non ci entro lì è tutto rosa! Sono allergica echiuffff” finse di starnutire
“Avete visto quanto è bella la mia sala sono stato bravissimo no ragazzi” il professor Davis era appena apparso dietro di loro con uno smoking rosa con dei cuori tutti rossi sopra e aveva una specie di cerchietto con dei cuori che si illuminavano Anna sbarrò gli occhi e si staccò dalla colonna senza neanche accorgersene, si morse la lingua per non dover dire al prof cosa realmente pensasse di quella sala.
“Si professore è stupenda” il ragazzo rideva sotto i baffi guardando di sottecchi Anna,
“Signorina Black lei che ne pensa?” sorrise il prof allegro fissando la ragazza
“Io, ehm io, si carina, è ok, mmh si” balbettò lei, non era brava a dire le bugie di solito diceva tutto quello che pensasse, e in quel momento stava pensando che avrebbe preferito qualunque cosa che stare in quella stanza zuccherosa.
“Poco, poco entusiasmo non va bene così” il professore scuoteva la testa poi prese il suo cerchietto e lo mise in testa alla Black che lo guardava orripilata “Niente musi lunghi stasera, è la serata dell’amore, tieni il mio cerchietto così ti verrà l’entusiasmo!” Anna lo guardava sbigottita sembrava come se il professore stesse saltellando, no non sembrava lui saltellava senza alcun ritegno, come se non fosse un professore ma un pazzo, quel tizio era strano, Anna ancora non riusciva a farci l’abitudine.
“Professore non si preoccupi lo tenga lei!” disse cercando di togliersi il fermaglio senza riuscirci.
“Incantesimo permanente posso dissolverlo solo io! Beh io entro dentro a bere un po’ di bollicine analcoliche divertitevi”
La ragazza aspetto che il professore fosse sparito guardò Nic e urlo “Toglimeloooooo! ORAAAA!”
“Ehm, non si levano, mi sa che le devi tenere per forza” provò ma nulla da fare, trattenne una risata
“Si sta vendicando per i Putti io ne sono sicura!” e incrociò le braccia  al petto mettendo su il miglior broncio mai fatto prima
“Naaaaah, basta si entra!” la prese per mano e la spinse dentro.
 
La serata era iniziata già da un po’.
“In non penso che a lui lei piaccia!” esclamò Nicola durante il Twist facendo volteggiare Anna
“Mmh” disse lei guardandoli, era veramente una visione orrenda lei sembrava una piovra
“Noi l’abbiamo conosciuta, parla solo di trucchi, vestiti e capelli” disse Paolo
“Dovreste vederla poi si specchia ad ogni superficie esistente” continuò Vincenzo con una faccia schifata
“Bella si sembra una modella, ma oca in poche parole, non è per niente il suo tipo” ghignò  Nic
Lei sbuffo “Ma le vostre ragazze che fine hanno fatto?” si rivolse ai gemelli sperando di poter cambiare discorso
“Sono andate a parlare con delle amiche, ma fra un po’ le raggiungiamo”
“Capito, comunque mi sono sembrate carine” provò a fare la gentile
“Si loro lo sono no come quella piovra!” Nicola continuava a guardare Diego che  aveva la ragazza sulle gambe avviluppata al suo collo. Lei finalmente alzò gli occhi verso il tavolo di Diego e vide la scena.
“Io vado in bagno” disse Anna
“Per vomitare?” chiese Nicola ridacchiando, lei lo guardò male e si avviò verso il bagno.
 
Era seduta sulle sue gambe e lo stava baciando, lui non sembrava per niente preso, no non lo era per nulla. Mentre lei continuava a stargli avvinghiata lui guardava Anna ballare con Nicola, e i gemelli. Quella sera si erano divisi in due gruppi in due tavoli separati. Lui era rimasto con Kev e Alessia e la piovra che lo avviluppava.
“Uff che noia!” esclamò lei in tono scocciato staccandosi, lui neanche se ne accorse per come era preso a guardare la pista da ballo.
“Diego ma ci seiiii?” trillò lei
“Ehm si, scusa cosa mi hai chiesto?” chiese lui distratto
“Ti ho detto che noia, sembri non stare qui ma in un altro posto!” la sua voce era squillante da far venire il nervoso, incominciò a scavare nella sua borsetta in cerca dello specchietto per controllarsi il trucco.
“Oddio! Mi devo andare a rimettere il rossetto non posso stare in queste condizioni”
“Si, certo ok” gli rispose lui senza neanche guardarla, aveva visto Anna che stava lasciando la pista da ballo, da sola diretta chissà dove. Pensò che forse potesse raggiungerla .
“Vieni con me!” lei si alzò e lo tirò per un braccio
“Per fare cosa? Ah giusto voi ragazze avete l’abitudine di andare in due in bagno, può accompagnarti Alessia” disse lui
“Ma io con te voglio andarci, daiii, sai il bagno, soli noi due potrebbe essere interessante” le gli si stava letteralmente spalmando addosso.
“Ok va bene” disse lui accondiscendente, tanto ormai Anna non c’era più.
 
Entrati in bagno lei chiuse la porta sbattendola, avvinghiandosi sempre più stretta a lui sbattendolo leggermente violentemente contro il muro e incominciando a baciarlo con molta foga, “Merlino solo sa quanto mi piaci!” disse lei baciandolo più intensamente sulla bocca, e poi andando verso il collo continuando a baciarlo, per arrivare su fino all’orecchio “Dimmi che mi vuoi, che mi desideri e sarò tua” soffio lei mordendoli poi il lobo dello orecchio.
Lui la teneva per i fianchi, “Io certo che ti voglio” disse lui un po’ nel panico balbettando. E lei tornò verso la sua bocca “Ti piaccio vero?” chiese lei scendendo giù con le mani per slacciare la cintura, lui annui passando una mano sulla sua schiena e tornandola a bacia, lei era veramente bella come una modella, lunghi capelli biondi, occhi verdi cristallini, labbra carnose, e lui era un quindicenne in balia degli ormoni.
Il rumore di uno scarico risuonò nel bagno ed ecco Anna che usciva dal bagno per andare verso i lavandini e lavarsi le mani “Ti voglio!” sentì urlare e si girò di scatto verso i due che stavano pomiciando vicino alla porta, aveva sentito dei rumore ma pensava che fosse qualche ragazza che fosse andata in bagno e invece si trovò quella scena davanti.  Dentro di se lo sapeva che non sarebbe dovuta andare a quella stupida festa.  In quel momento sentiva l’impulso di affatturarli entrambi e lasciarli svenuti in quel bagno.  Cerco di ricomporsi e fece una finta tosse per farsi sentire. Niente loro non si erano minimamente accorti di lei. Si avvicinò ai lavelli si lavò le mani e poi si avvicinò a loro “SCUSATE!” disse, i due si staccarono.
Diego sbiancò, Anastasia sembrava solo annoiata da quell’interruzione, era riuscita a staccare la cinta e stava per abbassarli i pantaloni che erano mezzi aperti già. “Che vuoi ragazzina” trillò lei
“Poter uscire da qui, sai com’è, questo è un bagno, la gente ci viene per fare altro, se devi fare quello che fai tu come un riccio in calore, dovresti andare in una camera no in un posto dove entrano tutti.” Disse lei secca
“Non sono affari tuoi mocciosa” disse con il naso all’in su, aggiustandosi i capelli biondi
“Si invece se vieni a rompere mentre sto in bagno, spostati biondina e fammi uscire” disse lei secca con gli occhi pieni di rabbia
“Sei solo una piccola mocciosa invidiosa”
“E tu sei soltanto una cagna in calore spostati”  le diede una spallata e fece per uscire
“Che stupida, non lo sai che è maleducazione interrompere bambinetta” 
Anna si girò di scatto prese la bacchetta la puntò sulla sua faccia e con un sorriso malefico disse “Forunculus”  la faccia della ragazza fu inondata di luce gialla e le scaturirono foruncoli su ogni parte del viso, Anastasia comunicò a urlare tastandosi la faccia.
“Ora ti lascio alla tua privacy” e con un tocco di bacchetta chiuse la porta per poi andarsene, in camera sua, era stanca di quella festa ed era furibonda, non voleva più vedere nessuno.
“Aiutami aiutami!!!” la ragazza urlava, poi si guardò allo specchio e cacciò un grido che fece tremare tutto il bagno si avvicinò  a Diego che era rimasto fermo vicino a muro e lo prese per la camicia
“FA QUALCOSA!” gli urlò in faccia lui si staccò da lei e disse “Io, non posso stare più con te, devo andare!” e fece per andare a rincorrere Anna ma lei lo riacchiappò
“COSA! TU NON PUOI LASCIARMI” urlava come una banshee 
“Invece si!”  riuscì a divincolarsi e la lasciò lì in preda a una crisi isterica.
 
“Penso che mi abbia abbandonato” disse Nic sedendosi al tavolo
“Anna è sparita no?” gli rispose Anthony avvicinandoli delle patatine
“Si ha detto che andava in bagno, ma non è più tornata, non voleva venire a questa festa” prese due patatine
“Immagino, troppo rosa per lei” sorrise lui
“Penso che sia troppo rosa per tutti tranne che per il professor Davis”
“Ah ma lui è gay gli piace il rosa” disse Anthony come se fosse la cosa più normale del mondo
“Tu come lo sai che è gay?”
“Il marito lavora come cacciatore di creature per il mondo è parecchio famoso, ogni tanto va al ministero, mio padre lo conosce ed è molto amico di mio zio” spiegò
“Ah e tu lo conosci?” chiese incuriosito
“Si, una volta sono andato a cena da mio zio prima di iniziare la scuola e stava il prof Davis con suo marito, lui è completamente diverso molto serio, pacato e tranquillo”
“Non pensi male sul fatto che siano Gay?”
“No perché? Mia mamma mi ha detto che l’amore è amore non importa il sesso della persona, loro sono una bella coppia si vede che c’è molta affinità”
“Capisco” disse pensieroso
“Tu hai problemi con i Gay?” Anthony si girò a guardarlo in malo modo
“No per niente.” Disse sorridendo un po’ impacciato
“Meglio, non mi piacerebbe essere amico con chi ha pregiudizi sulle persone.” Disse lui serio
“Siamo amici? Avevi detto che non volevi, per via di Anna” Nicola ghignava
“Si ma tu ti siedi sempre al mio tavolo a parlare, non penso che riuscirò a mandarti via tanto facilmente e poi è piacevole parlare con te” si lasciò sfuggire un sorriso il ragazzino
“Anna ha detto che non è un problema, che per lei va bene” sorrise lui guardandolo
“Avete parlato di me?” chiese incuriosito, Anna non gli aveva risposto alla lettera e lui si sarebbe dovuto mettere con Ambra
“Solo perché ci ha visti in biblioteca ed era un po’ incazzata, poi dopo che gli ho spiegato come la pensavo, lei ha detto che se volevo essere tuo amico non c’era problema, dato che lei non poteva, le andava bene che ci potevo essere io per te”
“Quindi  ha mandato te a darmi la sua risposta” si vedeva che era triste
“Risposta a cosa?” Nic sembrava vagamente confuso
“Risposta alla lettera che le ho scritto, dove le dicevo di darmi una possibilità e che avrei aspettato entro stasera, se non mi avesse risposto mi sarei messo con Ambra” sbuffo lui  odiava doversi spiegare, ma con Nicola le cose uscivano spontaneamente senza che se ne rendesse conto.
“Non ne so niente, non mi ha detto nulla” si chiedeva come mai Anna non lo avesse avvisato di ciò si dicevano tutto loro due
“Vabbè fa nulla, non è un problema.”
“Sai non penso che tu ti debba metterti con una che non ti piace” disse serio
“è l’unico modo per dimenticarla”
“Se pensi di farla ingelosire non penso accadrà, e non la dimenticherai neanche così, è un consiglio che ti do da amico” prese altre patatine e continuò a mangiare
“Beh qualcosa devo pur inventarmi, ma so che non si ingelosirà, sarebbe chiedere troppo” e fece una risata infelice
“NIC HAI VISTO ANNA?”  Diego era appena arrivato di corsa trafelato al tavolo facendo cadere una sedia per terra
“Ehm, no è andata in bagno più di mezz’ora fa, penso sia scappata dal rosa”
“DIEGOOOOOOOO!” si senti un urlo provenire da vicino le porte della sala
“ODDIO! Nascondimi!” e si lanciò sotto il tavolo
Anastasia era entrata nella sala urlando “Dov’è quello stronzo!!! Nessuno lascia Anastasia Bellamino! NESSUNO!”
“Signorina Bellamino che modi sono?” la rimproverò la professoressa di Pozioni
“Sono i modi di una che è stata appena mollata in un bagno con la faccia in queste condizioni”
“Che ha la sua faccia che non va? io non vedo alcuna differenza?” disse il professor Davis facendo scaturire delle risate da un gruppo di persone
“Nessuna differenza fa sul serio????”
La preside si avvicinò e la guardò “Chi le ha scagliato una fattura?” chiese sospettando già del responsabile
“Una mocciosa! Con un cerchietto con dei cuori in testa! Mi ha anche insultata! E quel bastardo del mio ragazzo mi ha mollata in bagno!” Anastasia era furibonda
“Signorina i termini, esigo che non si dicano determinate parole nella mia scuola! Come l’ha insulta questa ragazza sentiamo?” rimproverò la preside,
“Mi ha detto che sono una cagna in calore!” urlò lei tutti quelli nella stanza stavano zitti e osservavano la scena, dei ragazzi incominciarono e a borbottare dicendo che chiunque l’avesse chiamata così avesse assolutamente ragione
“Ma il nome della ragazza qual è?” chiese la professoressa di Pozioni avida di voler assegnare una punizione, lei amava punire gli studenti.
Nicola e Anthony si guardarono, speravano seriamente che Anastasia non dicesse il nome di Anna.
“Non lo so!” urlò Anastasia
“Beh se non lo sa, allora non si può dare nessuna punizione, però se vuole le consiglio un ottimo unguento per prevenire l’acne giovanile, penso che lei ne abbia assolutamente bisogno” Disse il professor Davis sorridendo amabile
“Io non ho l’acne quella stronzetta mi ha scagliato una fattura”
“Signorina Bellamino se la sento dire ancora una parola non consona la metto in punizione, e ora mi segua così le tolgo la fattura, e penso che poi dovrebbe andare a letto a riposarsi” la preside le fece segno di uscire ed entrambe si avviarono fuori.
La sala incominciò a chiacchierare a proposito di quello che fosse appena accaduto in maniera ilare.
I gemelli arrivarono al tavolo di Nic trafelati insieme a Kev e Alessia per commentare con lui la scena. Diego riemerse da sotto il tavolo un po’ provato dal tutto.
I gemelli appena lo videro lo riempirono di domande e lo stesso fece Kev sedendosi e prendendo per in braccio la fidanzata. Diego racconto il tutto, Anthony che voleva alzarsi per andarsene e non trovarsi là fu fermato da Nic che gli fece l’occhiolino come a dire lo so che sei curioso e vuoi sapere anche tu.
“Oddio! Kev ma come fate a essere amici a quella ragazza a me fa paura!” esclamò Alessia stringendosi a lui.
“Nah, Anna è buona, devi solo conoscerla meglio” le accarezzò i capelli Kevin
“Oh si proprio buona come un agnellino” ghignò Vincenzo
“Dovreste dire che è stata lei! Lanciare una fattura così sulla faccia di una ragazza è orrendo” lei era sconvolta
“Non se ne parla proprio!” disse Nic guardandola male
“Merita una punizione!”
“Amore, ti prego non dire nulla che è stata lei, se mi ami fallo per me, Anastasia l’ha insultata pesantemente e Anna è un po’ impulsiva, e penso si sia anche trattenuta” le prese il viso “Ti prego promettimelo”
“Solo per te amore mio! Ma quello che ha fatto non è giusto, sfigurare un viso!”
“Tranquilla un incantesimo e tornerà come nuova, e poi proverà a uccidere Diego!” disse Paolo ridendo
“Sono un idiota!” esclamò il ragazzo in questione
“Noto che il concetto l’hai assimilato bene!” rise Nicola  insieme a tutti tranne Alessia che guardava tutti un po’ sconvolta ed Anthony che aveva appena deciso che quello fosse il momento per andarsene
“Ehm, io andrei, sono un stanco” disse lui alzandosi, e Diego lo guardò non si era accorto che ci fosse anche lui al tavolo e poi guardò Nic  in cerca di una spiegazione.
“Ah, vai già a dormire?” chiese Nic ignorando Diego
“Si, si grazie per la compagnia ora vado” fece un segno di saluto con la testa
“Okkk, buonanotte! ah Anthony, non a tutti i gay piace il rosa” sorrise, il ragazzo per risposta sorrise ed andò via.
 
Note dell’autrice:
Questo capitolo è stato un po’ una faticaccia come l’ultimo, il professor Davis che fa il sarcastico con Anastasia penso sia uno splendore! Ma è solo il mio parere.
Ed ecco Nic ed Anthony che iniziano una sorta d’amicizia, che a me piace tanto! Hanno già passato due giorni insieme uno a casa di Anthony e il capodanno, quindi hanno già chiacchierato. Si trovano molto d’accordo su molte cose, e sono entrambi responsabili, riescono a parlare con una semplicità assurda, Anthony molte volte non si rende conto di dire tutto quello che sta dicendo quando sta con lui, ma si sta abituando.
Passando ad Anna  che secondo me si è trattenuta parecchio alla fine ha lanciato solo una fattura che fa venire i foruncoli poteva fare di peggio. E così ci siamo liberati di Anastasia che è stata nominata poco, ma diciamo che si frequenta con  Diego da dicembre, poco dopo che Anna se ne andata via, infatti lo chiama a capodanno.
Grazie a chi legge! Baci alla prossima
 

 
 

 
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: annapuff