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Autore: annapuff    14/07/2020    2 recensioni
Anna Lily Black ragazzina di 11 anni vive in Italia con i suoi tutori. Non sa nulla del suo passato o della sua famiglia.
Un'infanzia per niente allegra, ma finalmente riuscirà ad andare a scuola in Italia, una scuola diversa, lì troverà se stessa, la libertà, amicizia e amori.
Riuscirà con il passare degli anni questa ragazzina a capire i misteri del suo passato? chi sia suo padre? E riuscirà a cambiare le sorti del suo futuro già programmato dai suoi zii?
Incomincia il suo primo anno di scuola nel 1990 un anno prima rispetto a Harry Potter.
Lei è casinista, allegra e amante degli scherzi e nel trovarsi nei guai, sempre pronta a tutto una vera e proprio malandrina!
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 20 insulti vari

Erano sedute sorseggiando del caffè la preside e Anna una di fronte all’altra, in silenzio.
“Sono qui perché mi vuole mettere in punizione?” chiese Anna accarezzando Merlino il crup della preside
“Perché dovrei?” chiese lei con disinvoltura
“Non lo so, perché mi ha convocata?”
“C’entri con la ragazza che è stata fatturata ieri?” chiese la preside guardandola con sospetto
“Una ragazza è stata affatturata sta bene?” chiese le con una faccia da finta stupore
“Sta, bene solo un forunculus parecchio potente, ho dovuto darle un unguento, ma è rimasto ancora qualche residuo”
“Se è stato così potente, dubito che io c’entri qualcosa sa frequento solo il secondo anno”  disse la Black con un’alzata di spalle, cercava con tutta se stessa di non ridere.
“Mmh, comunque non sappiamo il nome della ragazza, tu sai qualcosa di tutto ciò?”
“No nulla, sono andata via presto dalla festa perché avevo mal di testa se verrò a conoscenza di qualcosa le farò sapere” rispose lei sorridendo e prendendo un pezzo di ciambella  e guardandosi intorno poiché aveva appena udito un leggero rumore vicino.
“Oh, non c’è bisogno alla fine è stata una fattura innocua, il professor Davis mi ha convinta a lasciar perdere”
“Ah, e come mai mi ha convocata?” chiese Anna sbalordita poiché il professor Davis sicuro sapeva che fosse stata lei a fare quel danno. Quella fattura modificata le l’aveva insegnata lui un giorno quando l’aveva trovata in un’aula a esercitarsi. Strano che avesse lasciato perdere, beh sicuramente era meglio per lei.
“Per i tuoi voti, hai una media altissima, ma nelle ultime prove della settimana scorsa c’è stato un notevole calo, mi domandavo come mai” chiese la preside sorridendo amorevolmente.
“Ah, cercherò di recuperare, ero un po’ distratta” disse Anna abbassando la testa, aveva consegnato un paio di compiti scritti a metà perché troppo presa dai pensieri su Diego, e non riusciva a concentrarsi.
“Anna è importante che tu vada bene, lo so che sei solo al secondo anno ma devi pensare al tuo futuro” disse lei con tono materno, molto preoccupata .
“Lo farò, promesso” Anna sorrise sincera, forse le mamme si preoccupavano nella stessa maniera della preside.
“Va bene, ah Davis mi ha detto che ogni tanto ti eserciti in un’aula, mi piacerebbe sapere il perché?”
“Per il futuro, non si sa mai a cosa si può andare incontro” ghignò Anna pensando a quando sarebbe dovuta scappare e a tutte le fatture che avrebbe dovuto lanciare ai suoi zii, per riuscire a scamparsela
“A cosa alludi?”  chiese sospettosa
“Dubito che i miei zii un domani mi facciano lasciare casa loro in maniera tranquilla, devo essere preparata in caso” disse
“Capisco, va bene è tutto puoi andare” disse pensierosa
“Va bene, è stato un piacere salve Signora”  e andò via, guardandosi sempre intorno perché era convinta ci fosse la presenza di qualcun altro lì dentro.
“Secondo te è stata lei?” chiese la preside alla stanza vuota
“SI, certo che è stata lei” rise Davis
“Alberto non ti vedo, dovresti toglierti l’incantesimo dissillutorio”
“Oh giusto scusami” apparì con la bacchetta in mano affianco a lei per poi sedersi e prendere un pezzo di ciambella
“Hai usato la leggiminens?”
“Non c’era bisogno, lo sapevo già che era opera sua, l’incantesimo è mio ecco perché hai avuto difficoltà a toglierlo”
“Tuo? Cioè uno dei tuoi modificati? E lei come lo conosce?” disse lei guardandolo con rimprovero
“Lei mi ha insegnato quello che ha usato l’anno scorso per la prima punizione che ha avuto, e io le ho insegnato questo,  e forse un altro paio”
“Albertooo” esclamò lei con tono esausto
“Dai, non ho fatto niente di male, poi me ne ha insegnato un altro che le avevo visto fare sempre l’anno scorso, distrae il nemico creando delle farfalle sulla faccia che poi scoppiettano!”
“Sei assurdo! Sei uno dei maghi più dotati che io conosca, ma così immaturo a volte, non puoi insegnare incantesimi del genere agli alunni, specie a lei, e non puoi farti insegnare incantesimi da una ragazzina di 12 anni! ” esclamò lei sbattendosi la mano in faccia, era assurdo che un insegnate prendesse lezioni da una ragazzina.
“Ma mi sta simpatica! È poi ha tanto potenziale, è veramente molto intelligente e dotata”
“Infatti, sta andando male a scuola” disse lei esasperata
“Problemi di cuore con un ragazzo, sta facendo i primi passi nel mondo dell’amore è normale che sia un po’ distratta” disse lui come se fosse una cosa da nulla continuando a inzuppare la ciambella nel caffè
“Si ma sono preoccupata Alfredo, ti ho raccontato di suo padre, e suo zio è un Rosier il fratello era un mangiamorte, ho paura che lei si avvicini alla magia oscura”
“Non sembra interessata a quella, ha degli amici, io non penso possa diventare pericolosa un domani, ti ho detto di come ha reagito sul fatto che il suo amico sia gay, lei è buona”
“Anche suo padre lo era! Si fidavano tutti di Sirius, sono uguali ,lei assomiglia molto a lui, hanno lo stesso tipo di famiglia”  la donna era decisamente preoccupata
“Quindi per paura mi stai dicendo che non devo provare ad accrescere il suo potenziale?”
“Io non lo so, sono solo preoccupata per lei, sembra avere quello velo di tristezza negli occhi, anche se sembra allegra e pimpante, forse avremmo dovuta punirla”
“Anna non attacca se non è aggredita, e poi la leggo spesso, non devi preoccuparti, continuo a tenerla d’occhio io promesso”
“Va bene, ma non perderla di vista” disse lei rassegnata
 
“La preside ti ha messo in punizione per ieri?”
“Merlino in calzamaglia!” saltò per aria, girandosi di scatto e trovandosi Anthony dietro di lei
“Perché Merlino dovrebbe essere in calzamaglia?” chiese lui lasciandosi sfuggire un sorriso
“Ehm non lo so, che cosa sai tu di ieri?” chiese lei  sospettosa
“Più di te sicuramente” ghignò lui
“Spiegati”
“ Ok, ti racconto, camminiamo” lei annuì e lo seguì
“Anastasia è entrata furibonda in sala dicendo di voler uccidere l’amico tuo idiota che l’ha lasciata, e lui giustamente ha deciso di nascondersi sotto il tavolo dove eravamo io e Nicola, poi dopo che Anastasia è stata portata, sempre quel idiota ci ha raccontato di ciò che hai fatto, ti ha messo in punizione?”
“No, non ha le conferme che sono io, ma lo sospetta, anche perché la fattura  che ho lanciato è stata modificata dal professor Davis  che me l’ha insegnata” rispose lei come se nulla fosse
“Ah, e lui te l’ha insegnata in privato! È matto!” rise lui
“Si, è un po’ matto ieri mi ha messo un cerchietto con dei cuori che si illuminavano in maniera permanete sono riuscita a toglierlo solo a mezzanotte” sbuffo lei
Lui rise di gusto camminando con lei nei corridoi,
“Quindi vi ha raccontato tutto, ma proprio tutto di quello che è successo in bagno?”  chiese lei investigando
“Ci ha detto che si stavano baciando e tu eri là, che volevi uscire e lei ti ha incominciato a insultare tu non ci hai visto più e l’hai affatturata” lui aveva la sensazione che Diego non avesse detto il tutto
“Vi ha detto li insulti?” alzò il sopracciglio lei
“Ehm solo che ti ha chiamata mocciosa, immagino ci sia altro”
“Mi ha chiamato ragazzina, mocciosa, stupida e maleducata per averli interrotti, sai com’è io stavo in bagno loro sono entrati senza controllare che ci fosse qualcuno.”
“Tutto questo casino perché hai interrotto un bacio?” chiese lui stranito “E l’hai chiamata cagna in calore per quello?”
“Tu che ne sai di cagna in calore?” rise lei al ricordo
“La bionda l’ha urlato in sala”
“Ah, comunque non era un bacio innocente lei gli stava abbassando i pantaloni” disse lei arrossendo e poi scuotendo la testa al ricordo.
“Ah” disse lui imbarazzato poi si avvicinò e le prese la mano.
“Ehm io devo andare” cerco di liberarsi lei si era appena resa conto di star parlando con lui in maniera tranquilla, lui la tenne stretta.
“No, mi ascolti un attimo ora. So che sei cotta di lui e mi dispiace di averti detto che provo qualcosa per te, e della lettera”
“Ti sei fidanzato con Ambra alla fine?” chiese lei ricordandosi della lettera
“No, ancora no, stavo riflettendo su questo ieri dopo averne parlato con Nicola”
“Se non lo stai facendo perché aspetti una risposta positiva da me, non verrà” disse lei ma no con la solita sfrontatezza ma sembrando un po’ dispiaciuta per il ragazzo
“Lo so, questo, ma vedi ora stavamo parlando tranquillamente io stavo pensando che  non so, forse, potremmo far finta che non si successo e provare di nuovo a essere amici” era in imbarazzo
“Non penso si possa Anthony” lei abbassò la testa
Lui si avvicinò a lei e le alzò il viso con una mano per poterla guardare negli occhi.
“Io invece si, penso che potremmo ricominciare dall’inizio, non so studiare qualche volta, sederci allo stesso banco a pozioni, o a erbologia che non ti piace, fare le cose con calma.” Disse lui provando a cambiare tattica, forse se fossero diventati amici lei  prima o poi si sarebbe innamorata, ora Diego era anche Single e sicuramente avrebbero fatto pace, lui non voleva essere l’unico a non poterle stare vicino.
“Potremmo, forse, ma tu provi qualcosa di più e io lo sai…” lei balbettava
“Sai ultimamente ti capita spesso di balbettarmi vicino” Sorrise lui “Ti metto ansia per caso?”
“Non essere stupido, non voglio ferirti tutto qui, e non so bene che dirti” disse lei con una smorfia innervosendosi leggermente.
“Puoi dirmi che proveremo ad essere amici”
“Ok, va bene” acconsenti lei con le guance che le si colorarono di rosso
“Perfetto, Nic è all’aula di canto, mi accompagni?”
“Si però lasciami la mano” disse lei arricciando il naso.

Passarono la giornata nell’aula di musica con Nic che cantava e Anthony che suonava il pianoforte, Anna invece leggeva.  Ogni tanto chiacchieravano e scherzavano.  Nic era rimasto sbalordito dal vederli entrare insieme, ma aveva preferito non fare domande per evitare l’imbarazzo. Quindi cercava di mettere entrambi a proprio agio.  Però era felice di notare che i loro rapporti stavano andando meglio.

Durante la cena di quella sera si respirava aria di tensione, questo perché Nic aveva minacciato tutti di non parlare del fatto accaduto a san valentino, e anche perché aveva invitato Anthony al loro tavolo che aveva provato a rifiutare, ma che poi aveva ceduto ed acconsentito vedendo il consenso di Anna sul suo viso. Diego avrebbe tanto voluto parlare con Anna, ma appena l’aveva vista con Anthony al seguito si era zittito subito, e continuava a rodere di gelosia. Entrambi i ragazzi si lanciavano sguardi di odio, ma Anna che non guardava nessuno dei due e conversava con i gemelli riguardante le loro partner della serata precedente. Kevin quella sera non c’era stava a un tavolo con Alessia e le sue amiche, siccome la fidanzata aveva terrore di Anna.

Anastasia poi fissava tutti loro da lontano, aveva compreso che la ragazzina che l’aveva sfigurata era del gruppo di lui, lei non ci aveva mai dato peso, non l’aveva mai neanche guardata, troppo presa dal suo riflesso, dato che si credeva la più bella del mondo e imbattibile.
Invece si era sbagliata, lui l’aveva lasciata per quella mocciosa maleducata e rozza. Stava pian piano pianificando la vendetta che sarebbe avvenuta a breve.
 
Il weekend passò e si dovette tornare a lezione, Anna si stava impegnando di più per le materie, e lei e Anthony ogni tanto studiavano insieme così come erano rimasti d’accordo, con loro due c’era sempre Nicola.  Nonostante il suo impegnarsi Anna comunque era ancora distratta dal pensiero di Diego in quel bagno così all’ora di pozioni riuscì per sbaglio a far esplodere il calderone facendo volare robaccia viola per tutta la classe, dovette pulire tutto dopo la lezione senza la magia.
Aveva continuamente in testa la visione del bagno e di lui con i pantaloni aperti da lei. Era seriamente arrabbiata per tutto, sapeva che Diego comunque aveva lasciato quell’oca e subito dopo aveva provato a rincorrerla, ma lei era troppo ancora sconvolta dal tutto.
Il giovedì di quella settimana Anastasia e le sue amiche accerchiarono Anna in un corridoio dopo pranzo, mentre stava andando con Anthony a lezione.
“Pensavo fossi una mocciosa e invece sei una troietta!” esclamò Anastasia
“Spostatevi e lasciatemi passare” disse lei secca
“No prima te la devo far pagare” disse Anastasia con rabbia e le sue tre amiche sfoderarono la bacchetta
“Pensate di battermi?” rise gelida Anna.
“Certo che si noi siamo più grandi e più intelligenti”
“Sul più intelligenti ho i miei dubbi, sembrate un branco di oche starnazzanti” rise la piccola guardandole
Anthony la prese per un braccio “Anna, cambiamo strada”
“Oh e lui chi è? Uno dei tanti con cui te la fai?”
“Cosa intendi?” Anna si stava visibilmente innervosendo
“Quanti anni hai 11? Dovresti stare a giocare con le bambole no a fare la puttanella con i ragazzi”
“Noi ti abbiamo vista sai! C’è lui, poi il rosso e i due identici! Per non parlare di Diego che hai fregato ad Anastasia e quell’altro gigante. Sono sei in tutto” diede manforte una sua amica
“Oh ma che brava sai contare!” Anna batte le mani “Non l’avrei mai detto” il corridoio si stava riempiendo di curiosi che osservavano la scena.
“Si sono sei per ogni giorno della settimana, la domenica te lo sei lasciato libero per riposare le gambe tenute troppo aperte”  disse un’altra delle ragazze
“Tutta la scuola deve sapere quanto sei Puttanella!” urlò Anastasia, Anna prese la bacchetta per puntarla contro Anastasia ma fu atterrata da quest’ultima che le si scagliò addosso prendendola per i capelli.
In quel preciso istante per fortuna, il professor Davis riuscì a farsi spazio tra la folla che aveva sentito la fine della conversazione e tolse d’addosso ad Anna quell’oca di Anastasia con un incantesimo. La Black, nera di rabbia fece per alzarsi e fu bloccata da Anthony convinto che la ragazza avrebbe contrattaccato rischiando una punizione. 
Il professor Davis diventò improvvisamente serio e cacciò tutti i ragazzi dal corridoio causando un fuggì fuggì generale. E ordinò ad Anastasia, il suo gruppetto Anna e Anthony di andare con lui dalla preside per parlare della questione.

“Gerolmina, alunni per te da punire” disse Il professore entrarono in fila inizialmente Anastasia e il suo gruppo e successivamente il professore che teneva, Anna stretta per un braccio imbronciata perché non si era potuta difendere, e che guardava le teste delle ragazze in cagnesco, Anthony in fine a concludere la fila che sperava con tutto se stesso di evitare all’amica di prendersi un’altra punizione.
“Signorina Bellamino di nuovo lei! Oddio no! La Black! Che cosa hai fatto questa volta benedetta ragazza!” esclamò la preside
“Io nulla è stata lei!” Anna urlò indicando Anastasia
“Io non ho fatto nulla! Tu sei una piccola mocciosa impertinente”
“Tu una vacca!” le rispose Anna
“Signorina Black!” urlò la preside
“Ok, basta voi due, zitte!” urlò Davis fece sedere tutti quanti e incominciò a raccontare quello che aveva visto lui alla preside.
“Quindi non sai chi ha incominciato no Alberto?”  chiese lei poi guardando Anna, che stava con le braccia incrociate al petto e sbuffava
“E no, per questo ho portato il signor Cimino come testimonianza” disse lui e fece cenno ad Anthony di spiegare l’accaduto, senza fare una piega in modo lineare includendo anche tutti gli insulti delle ragazze, Anna era rossa di rabbia, i suoi occhi erano come fessure che lanciavano lampi mentre guardava Anastasia
“Lui è di parte! È uno di quelli che si porta a letto!” urlò Anastasia in sua difesa
“Da queste parole, Signorina Bellamino mi fa capire che è colpa sua e delle sue compagne punizione per una settimana pulirete il sesto piano e le aule, e senza la magia, e ora voi quattro tornate a lezione non voglio più vedervi in questo ufficio” disse seria le ragazze si alzarono e andarono via guardando Anna male.
“Signorina Black?”
“Signora Preside io non ho fatto nulla stavamo andando a lezione”
“Nulla a parte l’incantesimo forunculus”
“è la parola di lei contro la mia!” disse Anna ghignando
“Signorina è la seconda volta che ti evito una punizione, per favore cerchi di controllarsi” disse rassegnata
“Ci proverò!”
“Ringrazi il suo amico Cimino se non faccio nulla, credo nella sua testimonianza, e ora non avete lezioni di Difesa? Davis non stanno con te?”
“Oh si certo la lezione siamo in ritardo andiamo!” esclamò il professore tornando ilare come al solito e gioioso, e i ragazzi lo seguirono a lezione.
 
 Dopo cena si trovarono tutti nel dormitorio dei ragazzi, tutti incluso anche Atnhony.
“Quella cagna!” esclamò Nicola
“è tutta colpa mia” disse Diego prendendosi la testa fra le mani
“Si è colpa tua” disse Anthony guardandolo gelido
Anna stava zitta, Kevin diceva parolacce a bassa voce.
“Dovremmo chiuderle in uno stanzino con gli insetti!” esclamò Vincenzo
“Si come abbiamo fatto l’anno scorso con i leccapiedi di Michele” si aggiunse Paolo
“Possiamo metterle cacca di snaso nel letto!” urlò Anna avvicinandosi ai gemelli e prendendo un foglio e una penna.
“E Vermi!” urlarono i gemelli
“Potrei buttarla giù dalla scogliera!”
“No! È una cagna ma nessuno di noi farà nulla, ti sei salvata due volte dalla punizione non puoi salvarti di nuovo”
“MA!” Lei fece per rispondere ma Diego la zittì
“Me ne occupo io, è colpa mia se ce l’ha  con te!”
Silenzio. Anna ancora non gli rivolgeva la parola ed non era molto intenzionata a farlo, ignorò e incominciò a scrivere
“Beh si dovresti, dato che la colpa è tua” disse Anthony
“Io non capisco perché tu ormai ci giri in torno marmocchio”
“Chiedi a Nic sto qui per lui” rispose con un’alzata di spalle  e Diego guardò a Nic con rimprovero
“Non mi guardare così! E non incominciare a lamentarti, sembri peggio di una ragazza con le sue cose”
“Ehi !”  esclamò Anna alzando gli occhi dal foglio in cui stava scrivendo con i gemelli.
Nicola rise e ignorò Anna, “Sta qui perché ormai è parte del gruppo”
“Non sono tanto convinto di voler far parte di questo gruppo”  Anthony ancora fissava Diego in malo modo
“Beh allora dovresti andartene” ghignò il suo avversario
Anna e i gemelli cercavano di ignorare quel battibecco continuando a scrivere e Kevin cercava di dissuaderli prendendo il foglio
“Kev smettila tu fai così solo perché non vuoi litigare con Alessiuccia, un tempo ti saresti unito a noi!” esclamò Vincenzo riprendendosi la lista.
“Nicccc! Stanno escogitando la vendetta contro Anastasiaaaa fa qualcosa!!” urlò Kev piagnucolando
“Spione!” soffio Anna
“Oddio! Ma perché tutte a me?  Sono stanco di farvi da mamma a tutti, devo mettere pace tra loro due e tenere d’occhio Anna e i gemelli, evitando che combinino guai e che Anna rischi la detenzione fino all’ultimo anno e badare a Kevin che piagnucola per tutto e non è d’aiuto” disse esasperato cingendo le braccia al petto
“Se non invitassi Cimino potresti evitare di dover mettere pace, ci sarebbe una cosa in meno per te” sorrise
Anthony intanto si era alzato e aveva rubato il foglio di Anna e lanciando uno sguardo malevolo a Diego
“Se tu, non ti comportassi da bambino Cammileri, eviteremo tutto ciò, Poiché io preferisco ignorarti”  disse Anthony tornando a leggere il foglio, Nic si avvicinò per dare un’occhiata.
“Non se ne parla proprio, non farete niente del genere, voi due!” indicò i gemelli “Dovreste tenerla a bada no stimolarla!”  e strappò il foglio
“Non può passarla liscia no dopo quello che ha detto alla piccola” Vincenzo guardava male Nicola e Paolo annuiva, guardando Kevin che un tempo avrebbe detto lo stesso.
“Voi siete tutti matti, ma litigate sempre?” chiese Anthony più a se stesso che a qualcuno in particolare.
“Oddio tutti a fare i perfettini, perché non vi fate un po’ gli affari vostri e mi lasciate fare quello che voglio?” chiese Anna puntando la bacchetta per aggiustare il foglio
“Perché non puoi finire in punizione ti hanno graziata per la fattura, e poi sbaglio o stai andando un po’ male nei compiti?” la rimproverò Nic
“Spione” Anna guardava Anthony
“Non mi ha detto nulla, ma so del calderone in aria”
“Non l’ho fatto apposta ci ho messo qualche bacca viola in più”
“Le bacche viola non ci andavano stava la bava di lumaca, hai fatto un errore base!” urlò Anthony
“Ti ho già detto scusa per la camicia, non puoi rinfacciarmela in eterno!” urlò Anna
“BASTAAAAAAA” urlò Kevin
E tutti si fermarono dal litigare. “Io non vi sopporto più litigate tutti! Sono stanco di questa situazione io me ne vado!” si alzò ed andò via
“Ma si è rincoglionito?” chiese Anna sbalordita
“Odia i litigi i suoi sono divorziati e litigavano sempre” Diego spiegò guardandola .
“Va bene, va bene non farò niente che sta su quella lista e mi comporterò bene, per Kevin non voglio che abbia un esaurimento per colpa mia.” Disse lei rivolgendosi a Nic e ignorando Diego risedendosi a terra e appoggiandosi a Paolo.
“Farai la brava? Non farai guai?” chiese Nicola scambiandosi uno sguardo con Anthony di scettiscismo.  
“Si, si” annuì lei chiudendo gli occhi e lasciandosi accarezzare i capelli da Paolo
“Voi due la smetterete di darle corda?” chiese poi ai gemelli
“Va bene, ma solo per Kevin anche se lo preferivamo quando faceva scherzi, da quando sta con Alessiuccia è cambiato” disse Vincenzo sbuffando
“Forse sta maturando, cosa che non accadrà mai a voi due!”
“Ehi è merito mio se l’altra volta avete fatto pace!” disse Paolo
“Mmmh”
Anthony non stava bene campendo ma fece finta di nulla preferendo non chiedere.
“E tu la smetti di prendertela con Anthony?” chiese Nicola a Diego
“Posso provarci ma non ti prometto nulla”
“Vabbè è un passo avanti!” prese gli scacchi e fece segno ad Anthony che si sedette a terra per giocare con lui.  Diego sbuffò guardò Anna che stava sdraiata anche lei a terra e parlava con i gemelli del fatto che finalmente Paolo si fosse scritto al club d’arte e invece Vincenzo fosse ritornato a quello di ballo. Sentiva la sua mancanza  immensamente, voleva fare pace con tutto se stesso, ma lei neanche lo guardava. E ora aveva fatto pace con quello stupido di Anthony che Nic invitava ovunque. Era proprio stufo di tutta quella situazione, e si sentiva anche imbarazzato per il fatto del bagno, continuava ad osservarla mentre rideva per via di Vincenzo che si era alzato in piedi e stava dando dimostrazione di alcuni passi, e Paolo continuava ad accarezzarle i capelli, cosa che di solito faceva lui per tenerla calma.
Prese un cuscino se lo mise in faccia e soffoco un urlo, il rumore che ne uscì fuori era simile a un ammmfffu che fece girare tutte le teste verso il letto ad osservarlo. Nic e Anthony si scambiarono uno sguardo, Nico preoccupato e Anthony come a dire che Diego fosse decisamente idiota.  Anche i gemelli si guardarono e decisero di far finta di nulla.  Mentre Anna ora fissava il letto allucinata forse sarebbe dovuta tornare a parlare con lui ma le faceva ancora tutto troppo male.

 
Note dell’autrice:
Ci sono state un po’ di parolacce in questo capitolo, ma si può dire che è l’età in cui si comincia a dirle per ferire. Ora io penso che il raiting vada bene quello che ho messo, se qualcuno sa il contrario e me lo vuole dire mi farebbe un favore.
Forse è un po’ affrettato il rappacificamento di Anthony e Anna, ma bisogna dire che alla fine Anthony sta cercando di accontentarsi anche sé voleva provare a distaccarsi ma con Nic ora come amico gli è molto difficile. E Anna alla fine non ha sentimenti amorevoli nei suoi confronti, quindi alla fine sta accettando la scelta di Anthony l’importante che non si dichiari di nuovo.
Con Diego è diversa la questione lei prova qualcosa e non riesce a far finta di essere solo un’amica per ora, preferisce non averlo proprio finché non le passi la rabbia.  
Il Prossimo aggiornamento dovrebbe essere giovedì! grazie a tutti! 

                                                                  
   
 
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