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Autore: MoonPride    17/07/2020    1 recensioni
Ambientato dopo la fine di Sailor Moon Stars!
Ecco come, secondo me, sarebbe dovuta continuare la serie dopo il ricongiungimento di Usagi e Mamoru. Attenzione ho cambiato un po' il finale.
- STORIA SOSPESA - Fino al ritorno delle idee
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
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CAPITOLO OTTO: UNA BUGIA A FIN DI BENE

Dalla partenza delle Starlights, le Sailor non si erano più viste se non di rado e mai tutte insieme. Le Outer avevano deciso di prendersi una pausa: Haruka e Michiru sarebbero tornate negli Stati Uniti, Hotaru sarebbe tornata a vivere con il padre Soichi mentre Setsuna sarebbe tornata alla porta del tempo.
Le Outer avevano già esposto il loro progetto alla principessa e al principe e loro non si erano arrabbiati, tutt'altro capivano perfettamente, ognuno doveva tornare a vivere dopo Galaxia e anche se fossero state lontane, quando e se avrebbero avuto bisogno di loro, queste sarebbero arrivate in aiuto dei loro regnanti. Il gruppo delle Inners invece si era visto spesso ma senza Usagi, troppo occupata a recuperare il tempo perduto con il suo Mamo-chan! Ma quella mattina Usagi aveva indetto una riunione che questa volta non avrebbe avuto come scopo discutere su un nuovo nemico! Usagi aveva deciso di parlare con le sue amiche, doveva sapere cosa pensavano di lei, del suo comportamento in quei tre maledettissimi mesi in cui era diventata l’ombra di se stessa! Aveva dato loro appuntamento alle 10 ma lei non sapeva che Rei aveva anticipato la riunione per parlare prima tra di loro, avevano bisogno di parlare senza Usagi per far emergere questioni che forse non le avrebbero mai raccontato. Rei anche se aveva quel caratteraccio teneva ad Usagi come una sorella tanto da sgridarla per il suo bene e poi era la loro principessa era loro dovere proteggerla e consigliarla anche se faceva sempre di testa sua.
«Bene ragazze, ho deciso di anticipare la riunione per parlare prima tra noi di Usagi, sicuramente quando verrà qui, vorrà sicuramente parlare»
«Giusto, io sinceramente non saprei cosa dirle. Ok è quasi passata una settimana ma per me è come se non fosse cambiato niente. Il mio corpo reagisce normalmente anche dopo essere morta» Makoto spiegato che nonostante fosse morta, come altre volte, il suo corpo reagiva come se niente di tutto quello che avevano passato fosse accaduto.
Amy con il suo palmare azzurro stava analizzando i dati di ognuna di loro, dalla temperatura corporea al peso fino ad analizzare il loro potere, e proprio lì trovò la risposta.
«Ragazze io potrei avere la risposta, alle nostre domande. Sto analizzando i dati di ognuna di noi, Usagi compresa, e nei nostri poteri si nota un leggero innalzamento di energia mentre nel potere di Usagi il computer rileva una grande quantità di energia che supera il limite impostato. Questa è apparsa durante il combattimento con Galaxia e ha iniziato ad espandersi da due giorni. Forse, come ogni volta, il cristallo d'argento ha sistemato le cose secondo il volere di Usagi e forse ma ne sono quasi certa che la causa di questo innalzamento repentino sia l'imminente nascita di Crystal Tokyo. Secondo quanto ci aveva detto Re Endymion, durante la lotta alla Black Moon, Usagi a ventidue anni partorirà la Piccola Lady e con questo evento nascerà Crystal Tokyo. Quindi facendo i calcoli all'incoronazione mancano cinque anni e dieci mesi...ma che strano….» Amy stava analizzando anche i dati di Mamoru e anche il suo potere evidenziava un picco di energia anomala comparsa da due giorni, come quella di Usagi, la cosa stava iniziando a diventare molto più di una coincidenza, qui stava succedendo qualcosa.
«Cosa c'è di strano Amy? Cos'hai rilevato?» continuando a pigiare i tasti del palmare la guerriera di Mercurio aveva calcolato con precisione quando le due energie avevano iniziato ad espandersi.
«Non è possibile….ma come...»
«Amy parla cos'hai scoperto?»
«Anche nel potere di Mamoru, da due giorni è comparso un picco di energia quasi sullo stesso livello di quello di Usagi e calcolando quando le due energie si sono espanse possiamo capire che è successo quando erano in simbiosi, perché secondo in dati che ho incrociato è stato il potere di Usagi ad innescare la reazione di quello di Mamoru rompendo l'involucro che lo conteneva...ovvero quando l'essenza della Luna e della Terra si sono unite e questo è avvenuto quando Luna è arrivata alla sua forma completa, il plenilunio quindi esattamente due giorni fa. E se i miei calcoli ora sono corretti l’uno può sentire l'aura dell'altro grazie a questo innalzamento di energia.» Le ragazze avevano solo la metà delle complicate parole che Amy aveva pronunciato.!
«Amy la tua teoria è affascinante ma non ci abbiamo capito molto. Puoi spiegarti in parole povere?» Amy sbuffando annuì
«Allora quando le due essenze, Luna e Terra, sono entrate in simbiosi si sono fuse, diventando una cosa sola per poi separarsi di nuovo mescolandosi. È semplice no?»
«No che non è semplice. Come avrebbero fatto le due essenze, ovvero i due poteri a fondersi insieme?» Chiese Rei
«Ma non ci siete ancora arrivate?»
«No visto che te lo stiamo chiedendo»
«Hanno fatto sesso!» sputò cruda Am, rossa in viso! Rei, Makoto e Minako rimasero senza parole, tutte e quattro si guardarono negli occhi stupite da quella scoperta. «Quindi Usagi e Mamoru hanno fatto sesso….la notte della partenza dei Three Lights?» «Sì» Minako con gli occhi luccicanti aveva detto quello che tutte pensavano e erano passati già due giorni. Fuori dal Tempio Hikawa Usagi aveva raccolto le forze e salendo le scale si era poi ritrovata facendo il giro del giardino davanti alla porta della camera di Rei. Quando l'apri' trovò tre visi bianchi come stracci mentre uno, quello di Amy era tutto rosso.
«Ragazze va tutto bene? Siete pallide mentre tu Amy tra poco andrai a fuoco» disse sorridendo
«Cosa mi sono persa?»
«Niente Usa-cha. Niente. Allora come mai ci hai convocato? L'hai fatto poche volte...» riprese Minako, voleva farla cedere a poco a poco fino a farla confessare. Sedendosi Usagi cambiò espressione «Ecco io volevo scusarmi per come mi sono comportata in questi tre mesi! Non avrei dovuto allontanarvi e non avrei dovuto isolarmi per conto mio, ma come credo avrete capito avevo bisogno di stare da sola. E poi volevo parlare di due giorni fa. Non ero ancora pronta per parlarvene sul tetto della scuola ma oggi voglio raccontarvi quello che forse mia madre vi avrà già accennato. Erano tre giorni, ovvero dalla battaglia finale, che facevo incubi ogni notte che non mi facevano mangiare o dormire. Mi svegliavo sudando e piangendo ma quel giorno il risveglio fu più doloroso… - parlava mentre si torturava le mani - mi svegliai all'alba urlando il nome di Mamo. I miei si precipitarono a controllare cosa mi avesse fatto urlare ma io continuavo a ripetere il nome di Mamo. Mia madre provò a toccarmi ma io mi ritrassi urlando più forte, non volevo essere toccata da nessuno, se non da Mamo, ma l'incubo di quella notte era stato troppo intenso. Il dolore straziante della sua perdita definitiva mi pulsava nelle vene al posto del sangue. Quando mia madre risalì dalla cucina con una tisana mi sentì chiamare. Mamo era sulla porta gli occhi su di me. Le lacrime bagnavano il mio viso mentre mi stringeva. Sentire di nuovo quelle braccia, quel calore mi avevano risollevato. Per me era importante sapere che fosse vivo. Dal giorno dopo non ho fatto più incubi, ho dovuto raccontare tutto di quei tre mesi infernali a Mamo, voleva sapere e l'ho accontentato. So di non essere un modello da seguire, sono goffa e stupida ma volevo scusarmi se non mi sono confidata con voi, le mie migliori amiche….» il silenzio della camera di Rei faceva da sottofondo ai respiri di quattro guerriere che avevano ascoltato con attenzione. Fu Amy a rompere il ghiaccio
«Usagi non devi scusarti con noi, certo non nego che ci siamo un po' dispiaciute ma se volevi affrontare tutto quel dolore da sola c’era un motivo. Non volevi caricarci anche delle tue pene durante le battaglie e questo ti fa onore. Ma quel dolore ti ha cambiata, sei più forte adesso, ti sei rafforzata e ciò dimostra che sei un modello da seguire perché sei coraggiosa, buona e generosa. Non tutti hanno qualità come le tue. Sì fiera di te stessa» Rei, Makoto e Minako annuirono d'accordo con Amy. Volevamo bene alla loro principessa e alla loro migliore amica, non le avrebbero mai fatto un torto. Usagi era felice si era confidata con le sue amiche che avevamo il motivo e sue scelte.
«Grazie ragazze, so di poter contare sempre su di voi! Vi voglio bene» «Anche noi Usagi» si era chiarita ed ora non le rimaneva altro da fare se non avvertirle dell’imminente viaggio «Ragazze ho una notizia da darvi!» disse Usagi felicissima
«Cosa? Che hai fatto sesso? Lo sappiamo già!» Minako si era fatta sfuggire quella confessione ed ora il viso di Usagi virò dal roseo al rosso fuoco. «Non...non era quella la notizia ma - abbassando lo sguardo imbarazzato ammise - come cavolo fate a saperlo?»
«Allora è vero! Hai fatto sesso!!!» sbotto' Minako esultante
«Non è esatto! Noi non abbiamo fatto sesso….abbiamo fatto l'amore. Ed ora spiegatemi come fate a saperlo» Usagi non rispondeva più di sé. Non voleva che le sue amiche la giudicassero per quella scelta, lei amava Mamoru e la scelta di unire oltre che i loro corpi, anche le loro anime era venuta da entrambi. «Usagi noi non vogliamo giudicarti. Se era quello che volevi, noi non possiamo che essere felici per te. Noi lo abbiamo scoperto poco prima del tuo arrivo. Amy stava analizzando i nostri poteri e abbiamo scoperto che il tuo, entrando in simbiosi con Mamoru, si è fuso con quello di lui, liberandolo. È grazie a voi che anche i nostri poteri si sono potenziati. Secondo Amy è successo a causa dell'imminente nascita di Crystal City. Quindi non sentirti arrabbiata. Noi siamo felici per te! Hai passato tre mesi d'inferno ed quando vi siete ritrovati non potevate rinchiudere i vostri sentimenti. » Rei con le sue parole aveva rassicurato Usagi tanto da incuriosirla
«Quindi significa che grazie a quello che abbiamo fatto io e Mamo i vostri poteri sono accresciuti? Ma come è stato possibile?» era stupefatta
«Vedi Usagi, nella battaglie in cui siamo morte il cristallo d'argento ha sempre esaudito la tue volontà ovvero riportarci in vita per vivere come esseri umani, cosa che non siamo, e così durante l'ultima battaglia il tuo potere è accresciuto e grazie al tuo gesto d'amore con Mamoru, compiuto durante il plenilunio, hai forse involontariamente innalzato anche i nostri. Ti chiedo una conferma da quanto tempo riesci a sentire l'aura di Mamoru?» Amy sempre la più riflessiva sta spiegando cosa la volontà di Usagi stava creando, ovvero un mondo di pace e tranquillità dove l'amore avrebbe regnato incontrollabile.
«Ma tu come….ah già giusto le analisi, da due giorni più o meno, quindi….vuoi dire che grazie alla Luna piena non ho solo innalzato i vostri poteri ma ho anche liberato quello di Mamoru?» disse ridendo la principessa
«Proprio così!» «Allora Usa, non ci racconti nulla della tua prima notte di fuoco?»
«MINAKO!!» le ragazze rosse in volto guardavano prima Usagi poi Minako che con gli occhi luccicanti e maliziosi aspettava i dettagli piccanti.
«Non vi dico niente. Sono cose mie e di Mamo.»
«E dai Usagi...dicci qualcosa di piccante magari»
«Mako...ti ci metti anche tu? E va bene….ma vi concedo solo due domande mettetevi d'accordo e chi vuole inizi pure» sospirò Usagi, non voleva rivelare troppe cose anche per rispetto di Mamoru. Dopo essersi messe d'accordo diedero sfogo alle due domande facendo parlare Minako!
«Quante volte?!» Usagi arrossì e rispose «Ehm...tre volte» le ragazze parlarono insieme «TRE VOLTE?!» lei annuì rossa come la maglietta che indossava in quel momento «Chi è stato sopra?» continuò Minako maliziosa, Usagi stavolta un po' più rilassata disse che era stato Mamo a stare sopra. Minako voleva sapere di più ma Usagi aveva anche il pudore di Mamoru da proteggere.
«Ora che l'interrogatorio è finito posso darvi la mia notizia? - con un cenno le ragazze la inviarono a parlare - Io e Mamo, insieme ai miei genitori staremo via da Tokyo per due settimane. Destinazione? Le Maldive!» Le Inners con la bocca spalancata la riempirono di domande. Usagi con calma rispose ad ognuna di essere affermando che i suoi genitori avevano vinto quel viaggio per quattro persone, avevano invitato lei e Shingo ma lui non poteva! Quindi chiesero a lei e a Mamoru e che sua madre quella stessa mattina le aveva detto che il viaggio era arrivato giusto giusto così potevano festeggiare il loro anniversario di Matrimonio. «Usagi lo sai vero che dovrai stare attenta? Non dovrai farti prendere dalla passione, ci saranno i tuoi e tu e Mamoru dovrete controllarvi!»
Rei sempre a dirle cosa fare, ok forse per certe cose era ancora un po' infantile ma non era più una bambina e l'aver fatto l'amore con Mamoru aveva segnato un passo in più verso la maturità.
«Rei, non sono più una bambina, forse per sciocchezze come il cibo si, ma lo so non serve dirmi cosa devo fare e poi io e Mamo ne abbiamo parlato prima di accettare. Siamo consapevoli di quello che ci aspetta» le giovani sorprese dall'atteggiamento serio e risoluto di Usagi sorrisero felici
«Stai parlando come una futura regina! Brava Usa-chan». Restarono insieme quasi tutto il giorno. Usagi sarebbe partita la sera del giorno dopo e doveva acquistare qualche vestito nuovo da indossare quindi nel pomeriggio andarono in giro per negozi, Usagi, nelle due settimane che aveva vissuto da Mamoru, aveva iniziato a risparmiare, con la paghetta che le davano i genitori aveva fatto la spesa e aveva cercato di pagare le bollette della luce, del gas e dell'acqua. All'inizio era stato difficile poi però aveva imparato. Ora con la paghetta si era dedicata a se stessa acquistando due vestiti nuovi e un pareo per il mare. Quando scese la sera Usagi, chiusa nella sua stanza, prese il telefono e chiamò Mamoru, voleva sapere come aveva passato il suo primo giorno di ferie. «Ciao Mamo...» dall'altro lato del telefono un uomo ascoltava la voce della sua donna immaginandola lì abbracciata a lui.
«Usako, mi hai anticipato stavo per chiamarti...mi sei mancata...»
«Davvero?!» chiese al settimo cielo
«Davvero….com'è andata dalle ragazze?»
«Abbiamo parlato e mi sono chiarita. Loro hanno capito! E tu come hai passato la giornata?»
«Normale! Non vedo l'ora di vederti»
«Anche io...voglio vederti, abbracciarti, baciarti.» quelle parole furono per lui come la manna dal cielo.
«Ti lascio riposare principessa, domani sarà una giornata pesante! Ci vediamo domani...Aishiteru Usako» Usagi sorrise talmente tanto a quella affermazione che Mamoru avrebbe potuto vedere quel sorriso dal filo del telefono.
«Mamo….aishiteru»
«Mata ashita ne. Oyasumi purinsesu»
«Oyasumi watashi no ai» dopo quella breve telefonata i due andarono a dormire immaginandosi l’uno tra le braccia dell’altro.
Il giorno dopo passò velocemente per Ikuko e Kenji Tsukino mentre passò molto lentamente sia per Usagi che per Mamoru, la voglia di vedersi era tanta, si erano chiamati la notte scorsa ma incontrarsi e baciarsi era molto meglio, dovevano solo aspettare ancora per poco poi avrebbero avuto due settimane tutte per loro sperando nella buona sorte e nell'aiuto di Ikuko. Alle cinque del pomeriggio Mamoru si presentò davanti casa Tsukino, potendo sentirne l’aura Usagi lo aveva sentito arrivare quindi prima che lui suonasse il campanello uscì e gli corse incontro, le mani dietro la nuca e la bocca premuta contro quella di lui. Mamoru con una mano la strinse a sé mentre con l'altra le accarezzava una guancia. Quel bacio fu uno splendido saluto ammirato sia dalla famiglia, sia dai vicini. All'arrivo dei taxi Usagi volle andare con Mamoru, ma Ikuko aveva deciso che sarebbe andata lei con Mamoru, si era ripromessa di conoscere meglio quel ragazzo che tanto aveva cambiato la sua bambina; mentre Usagi avrebbe viaggiato con suo padre, dovevano pur chiarire!
All'interno per primo taxi, viaggiavano proprio Usagi e Kenji che a stento si rivolgevano la parola, Usagi guardava gli edifici sfilare davanti ai suoi occhi mentre suo padre la osservava. Kenji Tsukino non aveva mai visto in sua figlia una compostezza simile seguita da uno sguardo serio quasi maturo mentre della sua esuberanza rimaneva poco. In quella posizione Usagi sembrava una donna regale, adulta che contemplava il panorama, non sembrava neanche sua figlia. Kenji Tsukino continuava ad osservala di sottecchi pronto a scorgere il minimo cedimento che non arrivò.
«Papà dimmi cosa ti turba. Mi stai fissando da venti minuti» le parole della giovane lo risvegliarono dallo stato di catalessi in cui era partito.
«Niente figliola. Stavo solo pensando a quando hai messo da parte la più bella di te: la tua esuberanza. Oggi non mi sembri tu» un sospiro rammaricato uscì dalle labbra di Usagi che voltandosi verso di lui diventò un sorriso.
«Non l'ho messa parte papà. Mostro la parte più bella di me a chi sa apprezzarla amandone anche i difetti. So che forse ti sarà difficile accettarlo ma quella persona è Mamoru, papà. A lui non importa se vado bene a scuola no aspetta...mi sono espressa male. A Mamoru interessa quanto impegno metto per raggiungere i miei obiettivi, se non ci riesco pazienza, avrò almeno tentato con tutta me stessa di riuscirci, se invece ci riesco lui gioisce con me , non mi fa sentire meno brava, Mamo mi fa sentire sua pari: una persona con le stesse possibilità di riuscita. Sai spesso quando non riuscivo nei miei intenti mi demoralizzavo mentre lui mi sosteneva dicendomi che ci sarei riuscita. Forse non ti piace Mamoru papà, ma io lo amo lui è come l'aria fresca d'estate e come una calda coperta in inverno. Lo amo papà e abbiamo già sofferto abbastanza non permetterò che accada di nuovo. So che questa confessione da parte mia probabilmente ti ha turbato molto più di prima ma promettimi che almeno cercherai di conoscerlo, apprezzarlo. Tu che sei un giornalista non vorresti che qualche lettore giudicasse un tuo articolo solo dal titolo vero? Quindi ti chiedo non giudicare Mamo solo dall'apparenza! Cerca di conoscerlo e di farti conoscere. Se non vuoi farlo non posso obbligarti ma sappi che lui è l'uomo che un giorno voglio sposare, lui è l'uomo con cui voglio formare una famiglia. Hai ragione sono goffa e pasticciona ma se mi impegno ottengo sempre quello che voglio. Spero tu mi capisca papà. Sono cresciuta e voglio mostrare al mondo che anche io valgono qualcosa! Se non vuoi fidarti di lui, fidati di me e ti prometto che non te ne pentirai.» Kenji Tsukino non riusciva a spiccare parola. Usagi aveva appena parlato con una calma che non le si addiceva, le parole che aveva pronunciato gli avevano fatto capire che sua figlia era maturata molto, non solo quelle parole lo avevano colpito come un coltello che aveva la lama conficcata nel petto. Quei ragionamenti non facevano una piega e lui rimaneva sempre più sorpreso dalla maturità che acquistava sua figlia. Lei cresceva e lui non ne apprezzava il cambiamento. Gli aveva chiesto fiducia e rispetto per un uomo che voleva portare via la sua bambina, bambina ormai non più. Ma qualcosa ancora non gli quadrava
«Ti prometto che ci proverò. Voglio solo sapere il significato di una frase che hai detto "abbiamo già sofferto abbastanza" cosa intendi dire?» Involontariamente la giovane si era fatta scappare un piccolo dettaglio. Quello era il momento per dire una mezza verità! Poi avrebbe dovuto dirlo anche a lui per far combaciare la menzogna
«Circa un anno fa lasciai Mamoru! Ritenevo di essere troppo stupida per lui. Gli volevo talmente bene che avrei preferito vederlo felice con un'altra che infelice con me. Lo lasciai senza dargli alcuna spiegazione, lo ignoravo, se lo vedevo da lontano cambiavo strada non potevo incontrarlo. Un pomeriggio mi aspettò fuori scuola. Non lo avevo riconosciuto aveva le occhiaie e la barba incolta. Vederlo così mi aveva stretto il cuore. Non accettai di parlare con lui, corsi a casa e piansi per giorni. Una mattina però trovai in cucina un vaso di rose rosse con un biglietto. Era suo: voleva parlare! Capire perché mi ero allontanata da lui. Non volevo rendermi ridicola con lui, ma dovevo chiarire, quindi ho accettato e ci siamo incontrati una sera al parco. Gli esposi i miei dubbi e le mie paure, con lui dovevo e volevo essere sincera. Mamo non sapeva cosa dire non pensava avessi tutti questi dubbi, ma mi ha rassicurato mi ha fatto capire che a lui non interessava quello che mostravo agli altri ma quello che avevo dentro quello che ero io! Felicità, generosità, esuberanza, permalosità e amore. Non potevo non credergli. Quegli occhi non mi avrebbero mai mentito. E non l'hanno mai fatto. Vedi papà se ami una persona con tutta te stessa la prima cosa che vuoi è la sua felicità anche a discapito della tua, fu quello il motivo che mi spinse a lasciarlo andare. Volevo che fosse felice, ma non sapevo che lui era felice con me, come io lo sono con lui, lo capii solo quando tornammo insieme.»
«Usagi...non hai mai pensato che sia un'ossessione quella che ha per te?» Usagi era irritata per quell'affermazione ma mantenendo la calma e indurendo lo sguardo rispose «No papà non l'ho mai pensato e mai lo penserò. Mamoru è una persona che, da come hai sentito è vissuta da sola per tanto tempo! Quando ci siamo messi insieme la sua timidezza era un continuo ostacolo: parlava poco e di gesti carini non ne parliamo, ma quando mi giravo lo beccavo a guardarmi con quegli occhi magnetici che non avrebbero fatto del male a nessuno. La sua era paura di amare qualcuno. Non avendo avuto una famiglia come la nostra non sapeva cosa significava parlare, confidarsi, non sapeva come porsi con me. Allora mi comportavo diversamente avevo due facce, la prima era quella di una bambina, l'altra era quella di una giovane donna che cresceva. È stato difficile leggerlo ma quando ce l'ho fatta mi si è aperto un mondo. Sai papà Mamoru è tante cose: intelligente, comprensivo, buono e severo, sa cucinare ma è anche coraggioso, protettivo e amorevole. Forse non dovrei dirti tutte queste cose ma oggi, qui su questo taxi, voglio essere sincera con te papà. Io sono felice con lui e vorrei che tu fossi felice per e con me. Mamo sa quanto tengo a voi e quanto voi teniate a me, non vuole farvi del male, ma mi ama come io amo lui. Cosa c’è di sbagliato nell’amare papà?» Usagi aveva parlato con il cuore all'ultima sua frase aveva preso tra le mani quelle del padre per fargli capire che diceva il vero. A suo padre non era sfuggito il luccichio che avevano emesso gli occhi di lei ogni volta che parlava di lui. Ora che aveva parlato con Usagi doveva parlare anche con quel ragazzo. Solo allora se ne fosse stato convinto lo avrebbe accettato, ma faceva fatica. Il suo timore era quello di veder soffrire la sua bambina, non lo avrebbe sopportato.
Nel frattempo nell'altro taxi Ikuko, come Usagi ammirava il panorama mentre Mamoru scriveva nella sua agenda! Ikuko ogni tanto sbirciava verso di lui. Di profilo Mamoru sembrava ancora più bello e quell'aria concentrata gli donava ancora più fascino, sua figlia si era scelta proprio un bel ragazzo. L'agenda piena di annotazioni e fogli cadde e si rovescio' quando l'autista prese una buca. Ikuko lo aiutò a raccogliere le sue cose quando raccolse una foto.
Quella foto raffigurava lui e Usagi che ballavano. Mamoru indossava un bellissimo smoking rigorosamente nero, mentre sua figlia indossava uno splendido abito da sera rosso con lo scollo a cuore mentre ai piedi calzava un paio di scarpe nere lucide dal tacco modesto. Quella foto era un incanto! La coppia stava ballando al centro di una grande sala dove lontane sullo sfondo ballavano altre coppie, i loro sguardi emanavano talmente tanto amore che avrebbero potuto scambiarli per una giovane coppia appena sposata. Ikuko osservava quella foto con ammirazione. Dove aveva preso Usagi un vestito di tali fattezze e quelle scarpe? Nel suo armadio non erano presenti. Quando l'analisi ebbe fine riconsegnò la foto al suo proprietario
«Mamoru-san ti è caduta questa!»
«Oh ecco dov'era. Grazie» Mamoru presa la foto e l'ammirò, prima di riporla nell’agenda, passò un dito sul viso della ragazza raffigurata accennando un sincero sorriso.
«In quella foto siete bellissimi! Quando è stata scattata?» Mamoru immerso nei suoi pensieri venne riportato sul pianeta Terra dalla domanda della sua futura suocera. «Grazie...è stata scattata circa sei mesi fa.»
«Ah davvero? Dove? E scusami se te lo chiedo, non voglio essere indiscreta ma Usagi non ha nel suo armadio un vestito simile. Come l'ha avuto?»
«Non si preoccupi non è indiscreta! L'università mi aveva invitato ad una cena di gala, dove avrei potuto incontrare alcuni direttori delle più importanti università americane. L'invito prevedeva di portare con sé un’accompagnatrice, quindi pensai “perché non portare la mia ragazza? Lei era al settimo cielo, ma mi aveva detto che non sarebbe potuta venire con me, non aveva abiti adatti a quel tipo di evento! Aveva perfino insistito che chiedessi a Rei di accompagnarmi: ma io volevo andarci con lei. Quindi un giorno sono uscito e in nel mio negozio di fiducia ho acquistato questo vestito e la sera del gala gliel'ho fatto avere tramite le sue amiche perché se ricorda quella sera dormiva da Rei, poi sono andato a prenderla. Il vestito dopo la festa l'ho tenuto io. Usagi non voleva che sapeste che vi aveva disubbidito per andare ad un galà con me. Avrei dovuto chiedervi il permesso, mi scuso.» Ikuko aveva ascoltato quella spiegazione mentre scrutava gli occhi dell'interlocutore, che al solo nominare Usagi brillavano di luce propria come due diamanti.
«Se avessimo saputo forse non glielo avremmo proibito ma ormai è acqua passata. Spero solo si sia comportata bene!»
«E’ stata una principessa.» rispose con il sorriso, il più bello di tutti «Mi fido. Peccato non averla vista!»
«Non si crucci Ikuko-san….sono convinto che si saranno altre occasioni.» Ikuko aveva notato che Mamoru sorrideva solo quando l'argomento della discussione era sua figlia. Se lui aveva rivoluzionato la vita di Usagi, lei aveva fatto sbocciare un fiore chiuso da troppo tempo, non ancora pronto per aprirsi. Quel fiore era Mamoru. Seduti sull'aereo Mamoru e Usagi parlavano dell'interrogatorio che lei aveva subito in taxi, si erano già messi d'accordo su cosa dire in alcuni casi, non avrebbero dovuto far trapelare le loro seconde identità, Mamoru non disse nulla ci quello che lui e Ikuko si erano detti, non era importante e poi Usagi non sapeva dell’esistenza di quella foto, che un suo collega universitario gli aveva fatto recapitare quella foto e lui l’aveva custodita gelosamente. «Usako, dovresti dormire un po' arriveremo a destinazione verso mattina.»
«Mamo, io volevo parlare un po'....avere le coccole» le ultime parole le aveva sussurrate per non farsi sentire dai genitori
«Vuoi passare la giornata a letto invece che al mare?» «E va bene!» disse sconfitta e prima che Mamoru potesse dire qualcos'altro lei aveva appoggiato la testa sulla sua spalla, gli occhi chiusi! Guardandola le sorrise e dopo averle baciato la fronte fece anche lui un sonnellino, mentre la sua mano si intrecciava quella di lei. La scena era stata vista e ascoltata dai genitori di lei tanto da far sorridere Ikuko. Fuori dall'aeroporto un taxi li aveva scortati fino al molo dove un’imbarcazione li aveva condotti fino alla loro abitazione che confinava con le altre. Il viaggio vinto prevedeva una casa unica a due piani con una cucina enorme con sala da pranzo e un bagno al piano terra mentre al piano superiore si trovavano le camere che avevano il bagno annesso.
«Allora come ci sistemiamo?» chiese Mamoru. Quella era la domanda del secolo! Chi va a letto con chi? Quando aveva deciso di invitare anche il ragazzo, Kenji aveva rimosso che loro due avrebbero dovuto dormire….insieme. Kenji e Ikuko in aereo avevano parlato e anche se Kenji non era d'accordo avevano deciso di dare loro fiducia, anche perché non avrebbero potuto fare niente, le camere erano vicine e poi il temuto Kenji li avrebbe tenuti d’occhio.
«Allora ci sono due camere con letto matrimoniale, entrambe offrono una vista sulla spiaggia, l’unica cosa leggermente diversa è l’arredamento! Io e Ikuko ci sistemeremo in quella corallo, voi due invece in quella Blu Tiffany» proclamò solenne Kenji
«Va bene! Posiamo i bagagli e poi scendiamo per metterci d’accordo? Che dite?» chiese Usagi
«Sì, mi sembra giusto e poi noi dobbiamo riposare voi avete dormito.»
«Come preferite voi!» Mamoru cercava di assecondare Kenji Tsukino che aveva accettato di farli dormire insieme. Quando entrarono nella Blu Tiffany Usagi appoggiò la valigia accanto al letto a baldacchino e corse alla finestra! Il panorama non aveva eguali, la distesa di acqua cristallina la affascinava tantissimo, sin da piccola Usagi aveva sempre prediletto il mare alla montagna, non sapeva il perché ma da quanto aveva saputo chi albergava in lei, aveva compreso. Serenity viveva sulla Luna e scendeva sulla terra per ammirare la grande distesa d’acqua che i terrestri chiamavano mare e oceano. Fu lì che la prima volta conobbe Endymion proprio grazie al mare. «Ti piace?» Mamoru appoggiato allo stipite della porta la osservava rapito dalla bellezza che lei offriva, l’acqua dell’oceano passava in secondo piano di fronte a lei. «E’ stupendo non trovi?» Mamoru avvicinatosi e abbracciandola le sussurrò quello che pensava
«Qui la cosa più stupenda sei tu principessa.»
«Adulatore...che ne pensi della camera?»
«Bella ed accogliente, l’arredamento ricorda lo stile del XVIII secolo.»
«Ci sdraiamo un po’?» chiese maliziosa?
«Usa, ne abbiamo parlato, non possiamo!» Lei si allontanò frustrata
«Hei...io voglio solo che ci sdraiamo abbracciati. Hentai» sconsolato e sorpreso le andò vicino
«Scusa...dai vieni qui» le disse facendo comparire una rosa
«Non puoi comprarmi sempre così lo sai vero?» chiese incrociando le mani sotto il seno. Voleva stuzzicarlo ma sapeva che se lo avesse fatto non sarebbe uscito nulla di buono, quindi sconfitta accettò. Per lei l’importante era averlo vicino, sentirlo contro pelle, sentire che non si sarebbero più separati.




Traduzioni
Aishiteru = ti amo
Mata ashita ne = ci vediamo domani
Oyasumi purinsesu = buonanotte principessa
Oyasumi watashi no ai = buonanotte amore mio


Eccomi sono tornata con l'ottavo capitolo, chiedo scusa per il ritardo! Spero vi sia piaciuto quindi fatemi sapere!
Ringrazio chi ancora segue le mie storie e mi fa sapere cosa ne pensano tramite le recensioni. Vi ricordo che ci sono anche su Telegram dove ho aperto anche una chat di gruppo, dove potete interagire con me. Un bacio!
MoonPride

 

   
 
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