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Autore: vanessie    24/07/2020    1 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 227

“Farsi da parte”

 

 

POV Kevin

Eravamo quasi a fine giugno, i ragazzi erano quasi pronti per le vacanze. Matt aveva concluso le superiori, in verità era già in vacanza, mentre Jennifer aveva l’ultimo esame di quel mese e poi la pausa estiva dall’università. Meditai di fare una sorpresa a Evelyn per il suo compleanno, il prossimo 10 agosto. I nostri figli erano grandi a sufficienza per poter restare soli a casa, per cui potevo organizzare qualcosa più in grande. Avevo voglia di evadere e il compleanno poteva essere l’occasione giusta, ci avrebbe fatto bene staccare la spina da impegni lavorativi e di famiglia. Ero in clinica e mi era appena saltato un appuntamento con un cliente, a causa di un suo imprevisto. Per questa ragione mi rilassai un tantino, occupando quel tempo a navigare sul web, direttamente dal pc della sala visite. Mi sarebbe piaciuta una capitale europea, serviva un luogo in cui ad agosto ci fosse un clima mite, poiché camminare e fare i turisti con l’afa e le temperature alle stelle non era affatto l’ideale. Stavamo insieme da tanti anni, avevamo visitato quasi tutte le capitali europee, o meglio quelle che ci interessavano. Non era un problema tornare una seconda volta in qualche luogo, l’importante era creare un diversivo, che sarebbe stato sia un regalo per il compleanno, sia un modo di trascorrere del tempo da soli. Diedi un’occhiata a Mosca, a Praga, a Berlino, confrontai i prezzi e mi persi nei ricordi di quando le visitammo la prima volta. Tra queste Evelyn preferì Praga, come me del resto. Aveva un’atmosfera magica, creata dalla sua particolare architettura. I prezzi erano perfetti, controllai il sito di due diversi hotel, facendo caso ai servizi offerti, alla bellezza delle stanze, insomma desideravo una location carina ed elegante, mia moglie era una ragazza semplice, ma diventando adulti potevamo permetterci qualcosa di lussuoso. Salvai sul telefono il nome dell’hotel che preferivo, una volta giunto a casa, dopo il turno in clinica, avrei controllato meglio e prenotato.  

Il telefono dello studio suonò “Dottor Black, posso far entrare la prossima visita?” domandò Tanya quando risposi “Certo” affermai. Mi dedicai al cliente, visitando il cane, che aveva dei problemi di salute da diversi anni. Era vecchio e veniva da me molto spesso ormai. Quando se ne andarono spensi il pc, gli appuntamenti per la giornata erano terminati. Sfilai il camice, riponendolo nell’armadietto, mentre attendevo che il computer si arrestasse, controllai il mio telefono. C’era un messaggio Whatsapp di mio figlio, lo selezionai per leggere.

 

Ciao papà, ho provato a chiamare mamma ma deve avere il telefono scarico, dice non raggiungibile. Volevo avvertirvi che sarò a cena fuori, resto da Tyler, torno entro l’orario!

 

Ok, stava da un amico, non c’era nessun problema, gli risposi.

 

D’accordo, buon divertimento, penso io a dirlo a tua madre

 

Misi a posto il computer, recuperai i miei effetti personali ed uscii, salutando Tanya e qualche collega incontrato nel corridoio. Provai a telefonare a Evelyn una volta fuori dalla clinica veterinaria. Il telefono squillava “Ciao amore” disse aprendo la comunicazione “Ciao, sei al lavoro?” “Sì, tra poco esco, tu?” domandò “Sono uscito proprio adesso. Ti chiamo perché Matt mi ha mandato un messaggio dicendo che sta a cena da Tyler” “Va bene” “Dice che ha provato a chiamarti ma eri non raggiungibile” precisai “Sì, ha ragione, mi si era scaricato il telefono, me ne sono accorta da poco, l’ho messo in carica giusto pochi minuti fa” spiegò “Volevo solo assicurarmi che andasse tutto bene, ti lascio allora” “Ci vediamo a casa tra poco” concluse. Salii in auto, guidai fino a casa e usai le chiavi per entrare. Trovai Jennifer sul divano con Harry, si stavano baciando.

 

cap.227

 

Fantastico, a me quello proprio non andava giù. “Ciao papà” disse lei, seppur con aria sorpresa “Buonasera signor Black” affermò lui “Ciao, non sapevi che sarei rientrato?” domandai a mia figlia “Sì, credevo lo facessi tra un po’” “Hai calcolato male i tempi” sentenziai andando in cucina. Anche da lì notai che si diedero ancora qualche bacio, magari potevo far qualcosa di carino, tipo avvicinare una candela accesa al sensore antincendio, facendo suonare quel simpatico sibilo che avvertiva gli abitanti della casa della presenza di fumo. Sarebbe stato un gesto interessante, poi ricordai di avere una certa età, sebbene l’aspetto non lo mostrasse. Quando mi voltai di nuovo nella loro direzione, vidi che la sua mano calò dal viso di Jennifer, indugiando sul seno. Forse potevo ripensarci sulla questione candela…insomma avevo avuto anch’io ventidue anni, però in casa dei genitori della ragazza che frequentavo non mi ero mai sbilanciato tanto. Harry non solo era in casa mia, ma io ero presente, ero il padre di Jenny e la cosa mi mandava in bestia.

Mi girai di scatto, capendo che si stessero alzando dal divano, mi occupai facendo finta di farmi i fatti miei. Harry mi rivolse un saluto, lo ricambiai. Quando la porta d’ingresso si chiuse, mia figlia venne in cucina. “Potresti sforzarti di essere un pochino più gentile con Harry?” mi chiese sedendosi “Lo sono” “Non direi papà, quel tuo: hai calcolato male i tempi, è scortese” sottolineò, alludendo alla mia frase di poco fa. “Non credo di aver ferito i sentimenti di nessuno, poi se parliamo di educazione, gentilezza e cortesia, beh toccarti il seno in mia presenza e a casa mia non lo è per niente!” esclamai. Il nostro dialogo venne interrotto dall’arrivo di Evelyn “Ciao, ho interrotto qualcosa? Avete due facce” disse osservandoci sulla soglia della cucina.

 

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“Figurati, la solita simpatia di papà, ecco cos’hai interrotto” replicò scocciata Jennifer, lasciandoci soli. “Che hai combinato?” mi domandò mia moglie “Sono solo rientrato a casa, trovando lei e Harry a baciarsi” “E hai detto qualcosa di sgradevole” “Non quanto sgradisco Harry, sono fin troppo educato” puntualizzai ironicamente. Venne a poggiare le mani sulle mie spalle, restando dietro di me, muovendole come per massaggiarmi “Tesoro rilassati. È grande, è intelligente e devi lasciarle vivere le sue esperienze, anche se non sono perfettamente coincidenti con i tuoi gusti” mi spronò. Sbuffai “Agisco così per il suo bene, perché quando succederà, e fidati che succederà, prenderà una batosta” spiegai “Cosa deve succedere? A cosa alludi?” “A quando lui le spezzerà il cuore, perché non ha affatto intenzione di avere una storia seria, è uno che ama divertirsi e si vede” “Kevin…ognuno di noi ha avuto le sue delusioni, non puoi mettere Jennifer sotto una campana di vetro. Le brutte esperienze insegnano a crescere, le affronterà come qualsiasi altro essere umano, ma non puoi essere prevenuto o impedirle di vivere questa storia. Sta a lei scegliere, non a te” chiarì. La guardai male “Insomma stai dalla sua parte” affermai “Lasciala fare, non sto dalla parte di nessuno. Harry non rientra nei miei desideri da mamma, non è il tipo di ragazzo che vorrei per mia figlia, ma devo accettarlo” rispose strofinandomi la mano sulla schiena, come per consolarmi. “Dimentica Harry, vai a rilassarti con un bel bagno caldo, poi ceniamo con Jen e ci godiamo una serata tranquilla” mi suggerì, annuii, le diedi un bacio e feci come aveva detto. Il bagno riuscì a farmi accantonare quell’episodio, Evelyn aveva detto le cose giuste, era chiaro, dovevo solo farmene una ragione, per quanto difficile fosse, per quanto un padre volesse sempre proteggere i propri figli dalle esperienze sbagliate. Mi asciugai, indossai abiti comodi e tornai in cucina, dove mi aspettavano con la tavola apparecchiata e la cena pronta. Evelyn e Jennifer stavano parlando, intervenivo di tanto in tanto, ma da quando era cresciuta aveva troppi argomenti in comune con sua madre. Era una cosa naturale, erano donne, si interessavano a fatti o cose che per me non avevano importanza, o che neppure conoscevo. Quanto mi mancava Matt…perlomeno, seppur antipatico come tutti gli adolescenti, avevamo qualcosa da condividere. Era a cena da un amico ed era giusto, avrebbe compiuto diciotto anni tra qualche mese, per cui doveva godersi la sua gioventù. Quando sarebbe partito per il college sarebbe stata molto dura per me, perdere quel contatto quotidiano con il mio figlio maschio, con colui al quale avevo insegnato tante cose da uomo, al quale avevo trasmesso degli hobbies tipicamente maschili. Sospirai e tornai concentrato sulla cena, qualsiasi cosa avrebbe riservato il futuro a Matt e a Jenny io dovevo soltanto accettarlo, mia moglie aveva ragione, dovevo lavorarci su ma potevo farcela.

 

NOTE:

Ciao ragazze, quanto tempo, non sono abituata a pubblicare ogni due settimane! Kevin è alle prese con una serie di riflessioni in merito al suo ruolo di genitore. Mostra molta difficoltà ad accettare la relazione di Jennifer con Harry, non tanto per il fatto che sua figlia abbia una storia, quanto perchè lui non gli piace. Tornando a casa li trova impegnati in effusioni e riesce a stento a controllare la voglia di mettersi in mezzo o rispondere male. Jennifer è scocciata, Evelyn tenta nuovamente di fargli capire che anche a lei Harry non piace del tutto, ma devono lasciare libera Jen di uscire con chi vuole, ha 22 anni e non 15, per cui deve poter sbagliare con la sua testa. Kevin sa che la moglie ha ragione, sa di dover imparare a farsi da parte, tuttavia non è semplice metterlo in pratica, dovrà impegnarsi!

Anche stavolta rinnovo l'aggiornamento tra 15 giorni, vi aspetto il 7 AGOSTO! Baci,

Vanessie

   
 
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