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Autore: Exspeliarmus    31/07/2020    1 recensioni
Dovremmo considerare perso ogni giorno in cui non abbiamo danzato. E dovremmo considerare falsa ogni verità che non sia stata accompagnata da una risata.
Ed è così che Kara e Lena, due donne straordinarie, hanno vissuto la loro vita straordinaria...questa semplicemente è la loro storia.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Maggie Sawyer
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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13 GIUGNO 2009 (PARTE 1)


SCITO TE IPSUM

Conosci te stesso...ma la vera domanda è: c'è qualcuno che può in tutta sincerità affermare di conoscersi?

Quando arrivi ai 18 tutti iniziano a farti domande sul tuo futuro...sulle tue ambizioni professionali e private...e come risposta si aspettano tutti che tu gli esponga un piano decennale, possibilmente con anche in allegato dei grafici a colori. Ma la verità è che dall'immenso interiore caos che ti ritrovi, l'unica parola che riesci a formulare è un sonoro...perentorio...e sincero "BOH".

E Kara in questo non era affatto diversa dall'adolescente americano medio: si ritrovava combattuta sul destino della sua carriera lavorativa...da una parte il sogno di diventare scrittrice...e dall'altro gli obblighi verso l'azienda lasciatale in eredità dal padre. E come se tutto questo non fosse bastato, aveva anche dovuto affrontare le conseguenze di fare coming out in una cittadina del Connecticut di appena 1100 abitanti.  

Era stato difficile subire gli sguardi pietosi e disgustati dei concittadini più bigotti...era stato difficile sentirsi promettere dalle signore più anziane, che la domenica a Messa, avrebbero pregato per la sua anima...era stato difficile subire i lunghi discorsi, dei suoi genitori adottivi, della serie "lo sai che ti sosteniamo qualunque cosa tu faccia, ma sei proprio sicura di poterti definire lesbica alla tua età?" come se fosse soltanto un'adolescente ribelle in crisi ormonale che cerca di attirare l'attenzione. Ma lo aveva fatto...aveva sopportato e subito pazientemente tutto questo...come aveva fatto? Beh...semplicemente grazie all'incrollabile e instancabile supporto di sua sorella e della loro migliore amica Maggie...e all'indelebile ricordo di quegli occhi smeraldo, che dalla tenera età di sei anni le avevano stregato anima e corpo.

Ma era quel giorno...13 Giugno...quel maledettissimo giorno in cui il cielo le appariva così lugubre e tetro e la realtà così insopportabilmente opprimente...e forse la consapevolezza che anche quell'anno, così come i quattro precedenti, non ci sarebbero stati due fari smeraldo a rischiarare le sue tenebre rendeva il tutto più soffocante.

"Dai muovi il culo e vestiti!" urlò Alex sbattendo ripetutamente il pugno sulla porta chiusa della loro camera.

"Alex...ti prego! Almeno oggi lasciami in pace! Prometto che da domani torno la solita entusiasta sorella che tanto dici di non sopportare!"cercò di replicare Kara, seduta con la schiena contro la porta.

"Proprio perché è oggi non lascio stare! Devi trovare un modo per uscirne! Non puoi avere un giorno di depressione profonda all'anno!" insistette la bruna.

"Si che posso!"

"Avanti Kara...non fare la vittima del mondo! E' solo una festa! L'anno scorso ti sei anche divertita!" provò a dire la sorella addolcendo il  tono.

"E' vero...ma l'anno scorso era il 14 e non il 13!"

"Piantala! Guarda che Maggie mi ha detto che se non esci di lì nel giro di 10 minuti pronta per andare alla festa viene a prenderti con la forza!"

Improvvisamente la serratura scattò e la bionda si palesò sulla soglia.

"Solo perché non ci tengo ad essere trascinata per la coda giù dalle scale...un'altra volta!" specificò Kara, facendo una buffa smorfia di dolore al ricordo, scatenando così le risate della maggiore.

Erano passati 5 anni dall'ultima volta che Lena aveva ottenuto il permesso di mettere piede a Midvale. A differenza dell'altra volta, l'occasione non richiedeva un abito nero; per la precisione si trattava del party per i 18 anni della sua migliore amica di infanzia, Samantha Arias. O almeno questa era la versione ufficiale, la verità è che sperava di rivedere quegli occhi color oceano...avrebbe fatto qualunque cosa per vederli anche solo per un secondo. Non era stato facile convincere suo padre, avevano discusso per settimane...poi gli aveva fatto notare che ormai era un'adulta, e quindi qualunque fosse stata la sua risposta lei sarebbe comunque andata a quella festa. Perciò trovava più logico farlo con la loro "benedizione", e di conseguenza utilizzare i loro mezzi privati, arrivando così a Midvale in poche ore; piuttosto che continuare a discutere per giorni, per poi dover intraprendere un viaggio di 10 ore tra Detroit e Midvale sui mezzi pubblici. Evidentemente doveva aver toccato i tasti giusti, perché dopo solo 3 ore di viaggio la limousine dei Luthor la scaricò davanti a casa Arias alle 21 in punto.

"Ehi! Chi non muore si rivede!" esclamò la padrona di casa saltandole al collo.

"Anche a me fa piacere rivederti Sam...ma così mi strozzi!" ribatté la Luthor, facendo scoppiare entrambe a ridere.

"Allora...come hai fatto ha convincere i tuoi? Non è che hai venduto l'anima al diavolo vero?!?!" domandò Sam con sguardo divertito.

"No...tranquilla. Ho solo sfoderato le mie doti diplomatiche e la mia famosa dialettica." rispose Lena con fare finto altezzoso, cosa che scatenò nuovamente le loro risate.

"Dai andiamo Luther-King...vieni che ti rinfresco un po' la memoria." concluse Sam per poi prenderla a braccetto e trascinarla in mezzo alla mischia di adolescenti.  

Era da quasi un'ora che non faceva altro che stringere mani e fingere di riconoscere nomi e volti, con un sorriso tirato stampato in faccia. Il mal di testa che tutto questo le stava era insopportabile...la testa le girava...la nausea le saliva dalla bocca dello stomaco...la vista era talmente annebbiata che oramai riusciva a distinguere solo macchie di colore. Doveva trovare qualcosa...qualcosa a cui aggrapparsi con tutte le sue forze per rimanere lucida, cominciò a guardarsi attorno...a cercare disperatamente un appiglio di salvezza nella penombra della stanza...improvvisamente due limpidi zaffiri illuminarono le tenebre che la stavano per inghiottire e finalmente, dopo tanto tempo, il suo mondo riacquistò un significato.

 

ANGOLO DELL'AUTORE

Bene...bene ecco a voi un altro capitolo...anzi mezzo. Innanzitutto, vi prego non uccidetemi. Di solito sono molto più rapida con gli aggiornamenti,  ma questo capitolo si è rivelato molto più ostico e lungo di quanto avessi previsto, ma state tranquilli la seconda parte è già scritta e conto nel giro di un paio di giorni di essere in grado di pubblicarla, nel frattempo...chiedo ancora umilmente perdono. Per quanto riguarda questo terzo capitolo...cosa ne pensate??? Fatemelo sapere nei commenti...alla prossima.

ANCHE QUESTA VOLTA VEDIAMO CHI E' IL PRIMO AD INDOVINARE L'AUTORE DELLA CITAZIONE

 

   
 
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