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Autore: Rohhh    04/08/2020    2 recensioni
La ventunenne Ashley, dopo essere stata cacciata via da casa da sua madre ed essersi ritrovata completamente sola in una città a lei sconosciuta, ha riscoperto la serenità che cercava nel suo nuovo gruppo di amici, conosciuto grazie al fortunato incontro con Terence, un ragazzo gentile e premuroso e sua sorella minore Michelle, che le ha offerto una stanza nell'appartamento che condivide con altre tre ragazze. Con un lavoro che le permette di mantenersi gli studi che ha sempre desiderato e la vicinanza delle amiche, tutto sembra procedere liscio per Ashley, ma il ricordo del suo triste passato arriva spesso a tormentarla e l'unico che misteriosamente riesce a darle sollievo da quei pensieri è Matt, un ragazzo odiato dai suoi nuovi amici per motivi non ben chiari e considerato da loro come un vero e proprio nemico da cui stare alla larga. Ashley, nonostante sia conscia della fama del ragazzo nel suo gruppo, in un momento di disperazione e debolezza, finisce per cedere e commettere con lui un errore che la perseguiterà e che presto finirà per pagare caro.
Ma, forse, non tutto ciò che sembra perduto per sempre lo è davvero...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Ciao! 

Sono riuscita a scrivere un altro capitolo, è un po' che non pubblicato ma purtroppo sono molto impegnata.

Spero sia di gradimento a chi continua a seguire! 

Grazie!

 

Capitolo 44 - Buoni propositi e nuove sfide

 

"Ho un piano"

La voce insolitamente risoluta di Melissa fece strabuzzare gli occhi a un Luke piuttosto confuso, ancora sull'uscio della porta di casa  appena aperta alla sua dolce metà.

Quasi ebbe difficoltà a riconoscere Melissa, dolce e fragile creatura, in quella ragazza che stava in piedi tesa e tutta fremente, con un'espressione terribilmente seria e determinata sul volto, e che non si era curata  nemmeno di salutarlo o di dargli un bacio prima di proferire quelle parole decise.

Si portò una mano sulla testa per scombinare  qualche ricciolo ribelle e inarcò un sopracciglio, perplesso, 

"Ehm, ciao Melissa, entra pure" fece in tempo a balbettare prima che la sua ragazza si fiondasse dentro casa come una furia senza dire altro, a passo svelto e con le braccia tese stile soldato in marcia.

Luke richiuse la porta lentamente, si voltò piano.

Le labbra di Melissa erano ridotte a una linea sottile, le sue guance erano colorate di chiazze rosse per l'agitazione che la scuoteva e i pugni ben stretti.

Cosa era successo alla sua Mel?

Deglutì, quel comportamento era abbastanza inquietante, ne ebbe quasi paura.

"Di che...di che piano stavi parlando?" osò domandare, mentre afferrava la sciarpa e il cappotto che la brunetta gli stava porgendo ancora tremante.

"Ho deciso - pronunciò lei secca, facendolo sobbalzare impercettibilmente - non ho più intenzione di assecondare Michelle e le sue manie di protagonismo! Andrò via da casa!" dichiarò infine con voce sicura e senza tentennamenti, fissandolo negli occhi scuri sempre più sconcertati.

"Ma...Mel...aspetta. Ci hai riflettuto bene? Voglio dire...al momento non hai altro posto in cui andare e io non ho spazio qui per ospitarti, anche se ne sarei molto felice. Non sarebbe meglio aspettare?" cercò di farla ragionare Luke, gesticolando nervosamente.

Non sapeva come gestire quella ragazza che sembrava così diversa, che non ne voleva sapere di sentire ragioni e che per giunta, dopo le sue obiezioni, si era chiusa in un silenzio ostinato.

Si avvicinò con discrezione e quando fu a un palmo dal suo viso la fissò negli occhi, quel verde scuro che conosceva così bene aveva una scintilla diversa quella mattina, sembrava brillare di coraggio.

Le carezzò le guance e lei esplose.

"Sono stanca di aspettare! Dovrei starmene buona buona in attesa di fare la fine di Ashley e dargliela vinta? No, stavolta prenderò io l'iniziativa, ho studiato tutti i dettagli, non preoccuparti" esclamò finalmente lei, con gli occhi lucidi e scossa da brividi di tensione.

Luke tremò dentro.

Non voleva per nessuna ragione al mondo che Melissa passasse quello che aveva sofferto Ashley e aveva il terrore che quella inspiegabile impulsività potesse esserle fatale.

"Scusa se te lo dico e non prenderla male ma...non mi sembra esattamente una buona idea in questo momento - provò timidamente a convincerla Luke - esporti adesso, quando ancora la faccenda di Ashley è troppo fresca, credo che provocherebbe una reazione eccessiva in Michelle che si sentirebbe tradita due volte. Io potrei non essere in grado di aiutarti come vorrei e non voglio che tu ti trovi in difficoltà per colpa mia" le sorrise, sperando che la ragionevolezza tornasse di nuovo a prendere il controllo ma così non fu.

Melissa si allontanò di scatto, gli occhi che prima erano diventati lucidi si riempirono di lacrime che presto cominciarono a scorrere sul viso, contratto in una smorfia di sofferenza.

"Quindi per te va bene così? Va bene continuare questa messinscena, fingere?" urlò con la voce roca per il pianto.

Luke si precipitò, la strinse in un abbraccio forte, non avrebbe mai pensato che le sue parole potessero avere quell'effetto.

Melissa soffriva dentro e non lo dava a vedere, le emozioni degli ultimi giorni, la paura, dovevano essere stato un mix esplosivo per lei che non era più riuscita a controllare tutto con la sua solita razionalità e calma.

"Ma no, Mel, certo che non mi va bene. È solo che correre potrebbe essere controproducente, io…" si affrettò a smentirla, continuando a tenerla stretta e accarezzarla.

Melissa si fermò un attimo, prese un respiro e si staccò leggermente da lui, premendo sul suo petto.

"Beh, io non ce la faccio più a continuare a nascondermi, voglio poter fare una normale passeggiata con te senza paura di essere vista, voglio tenerti la mano o abbracciarti alla luce del sole! - obiettò, determinata, poi ancora preda di quello slancio di coraggio, strinse la maglietta del ragazzo nei suoi pugni e lo guardò in faccia - io ti amo, Luke! Ma se tu non…" confessò, quasi senza rendersene conto.

"Ti amo anche io! Non sai quanto, Mel! - la interruppe subito lui prima che Melissa potesse continuare - diamine, avrei dovuto dirtelo io per prima, mi dispiace. Ti amo da così tanto ma avevo paura di pronunciare quelle due parole per via della situazione, perché non volevo metterti fretta o ansia...cazzo, sono un idiota!" si scusò, prendendole le mani, lo sguardo affranto.

I loro sguardi si incatenarono e si persero e i due rimasero come sospesi in una realtà priva di tempo o spazio, senza quasi rendersi conto di avere appena confessato i propri sentimenti reciprocamente.

"Oh, Luke…- mormorò Melissa, stordita dalle emozioni e dalle parole che erano uscite senza controllo dalle sue labbra - non devi scusarti, non importa chi l'ha detto per primo! Le parole sono importanti ma certe cose si capiscono anche senza...e io avevo capito. Quello che conta è che siamo ancora qui insieme" disse con il viso arrossato e un dolce sorriso prima di sporgersi verso di lui e baciarlo senza incertezze.

Luke si sciolse a quel contatto, le strinse la vita esile e approfondí il bacio.

Rimasero ancora un po' a scambiarsi dolci carezze con le labbra, tocchi morbidi che diventavano sempre più profondi e accendevano sensazioni nuove.

Melissa si staccò lentamente e si avvicinò all'orecchio di Luke.

"Sono stanca di aspettare - sussurrò con un velo di sensualità a colorarle la voce - e non mi riferisco a Michelle" precisò, facendo sgranare gli occhi al suo ragazzo.

Luke si allontanò, incerto.

Aveva davvero capito bene o stava per fare l'ennesima figuraccia?

"Cioè tu vuoi…sei sicura?" domandò spaesato, raddrizzandosi gli occhiali sul naso.

Melissa soffocò una risata, Luke era troppo buffo in quel momento.

"Mai stata più sicura" confermò decisa.

Quel giorno era nata una nuova Melissa, una ragazza che non voleva più che le incertezze e le paure condizionassero le sue decisioni.

Voleva vivere, prendersi dei rischi, accettare anche le cadute, perché no.

E poi era innamorata persa di Luke e lui aveva ricambiato i suoi sentimenti, aveva troppa voglia di perdersi fra le sue braccia e fare sì che fosse il primo, senza ragionarci troppo, lasciandosi trasportare dal presente.

Intanto il suo amato aveva sorriso, percepì una certa ansia mista a desiderio quando lui la strinse e riprese a baciarla con cura, mentre insieme si dirigevano verso il letto.

Luke scoppiava di felicità ma sentiva addosso una grossa responsabilità, voleva che per lei fosse perfetto, che potesse ricordare la sua prima volta come un dolce momento.

Melissa era speciale e lo meritava.

Con tutta la delicatezza che possedeva si sdraiò sopra di lei, con lentezza e gradualmente, tra una carezza e l'altra, si sfilarono i vestiti mentre Melissa provava per la prima volta la sensazione di rimanere nuda di fronte a un ragazzo, non solo fisicamente.

Vari brividi la scossero, un' adrenalina nuova e un pizzico di nervosismo per il grande passo.

Luke si fermò un attimo quando, dopo innumerevoli attimi di dolcezza, entrambi sentirono che era arrivato il momento.

Il ragazzo non disse nulla, le scostò i capelli dalla fronte per osservare i suoi occhi e capire se lo volevano ancora e quando la vide serena e sorridente, le baciò la bocca mentre si portava via la sua verginità con tutto l'amore che poteva donarle in cambio.

Un mix di dolore, felicità, stupore e concitazione travolse in pieno Melissa, che strinse forte i pugni e gli occhi e pian piano si rilassò sempre più, lasciandosi andare ai movimenti di Luke, incredula per ciò che stava succedendo.

Un sorriso spuntò sulle labbra mentre si concentrava per non perdere nemmeno una delle sensazioni nuove che stava provando.

Stava facendo l'amore per la prima volta col ragazzo che amava.

Fu dolce, lento, Melissa non aveva esperienza e si muoveva ancora in maniera un po' incerta e impacciata ma non importava.

Avrebbero avuto mille altre occasioni per trovare la loro intesa, per sperimentare, per dedicarsi al piacere, ma quel giorno doveva andare così.

Luke continuò a baciarla finché non si staccò per osservare il suo volto scomposto dal piacere e dall'emozione e non resistette.

"Ti amo" le sussurrò all'orecchio prima di allontanarsi e sdraiarsi accanto a lei.

"Anch'io" rispose la brunetta con un soffio di fiato, ancora rapita dal vortice di sensazioni.

"Stai bene?" domandò poi premuroso, mentre le cingeva i fianchi.

Melissa annuì "È stato meraviglioso, non potevo sognarlo meglio di così" lo rassicurò, sorridendo.

Luke abbassò il viso e lo posò sulla sua spalla, sereno, socchiuse gli occhi.

Non avrebbe permesso a nessuno di rovinare la loro piccola isola felice.

"Ah, Mel...stavo quasi per dimenticarlo. Ho sentito Matt stamattina e gli ho proposto di vederci tutti e quattro nel pomeriggio. Pensavo ti facesse piacere rivedere Ashley ma se per te non è il momento posso disdire" disse d'un tratto, la catena improvvisa degli eventi gli aveva fatto scordare il resto.

"No, per me va benissimo, ho tanta voglia di stare un po' con Ashley! Anzi, non vedo l'ora!" esclamò con gioia la ragazza, stringendosi a lui.

Avrebbero avuto davvero tanto di cui parlare quel pomeriggio e sperava che l'amicizia tra loro avrebbe potuto ricominciare da dove si era bruscamente arrestata pochi giorni prima.

Dopo quella notizia si lasciò andare finalmente a un po' di riposo.


Se qualcuno avesse potuto fotografare la definizione di "clima surreale", di sicuro avrebbe ritratto l'insolito quadretto che si poteva ammirare in un bar sperduto poco fuori città.

Luke si esibí in uno dei suoi classici sorrisi a cinquanta denti, accentuato dalla circostanza di aver appena consumato il suo amore con la sua bella.

A quel tavolo sembrava l'unico ad essere pienamente a suo agio.

Accanto a lui, Melissa appariva ancora più minuta della sua statura, sprofondata sulla sedia di plastica e completamente intimorita dagli sguardi di ghiaccio di Matt e da quella situazione al limite del grottesco.

Lui d'altronde non poteva fare altrimenti, il suo sguardo era difficile da sostenere di solito, figuriamoci se il tuo migliore amico sembra ignorare la situazione disperata e comportarsi come a un'allegra scampagnata.

Ashley, al suo fianco, stava morendo dall'imbarazzo e non sapeva nemmeno perché.

Era felicissima di rivedere Melissa anche se, alla notizia di quella strana uscita a quattro, aveva provato un certo disagio. 

Aveva ancora paura e vergogna per quello che era successo con Michelle, soprattutto se proprio in quel momento stava seduta accanto al biondo oggetto della discordia.

Anzi, continuava imperterrita ad andarci a letto, la più recente proprio quella mattina appena svegli e probabilmente non sarebbe stata nemmeno l'ultima.

Come mai qualunque limite si imponesse finiva sempre per trovarsi avvinghiata a lui?

Ah già, quella domanda era il suo tabù preferito, meglio ignorarla.

"Ma guardateci! Non sembra proprio una stupenda uscita tra coppiette?" 

La voce scomoda di Luke ruppe il silenzio glaciale che si respirava al tavolo da quando erano arrivati,  Matt lo fulminò con un'occhiata mentre Ashley rischiò di strozzarsi col suo te caldo e Melissa si nascose dietro la enorme tazza di cappuccino che aveva davanti.

"Luke, per favore…" lo ammonì Matt, serio, spostando poi lo sguardo preoccupato su Ashley.

"Beh, che ho detto di male?" si lagnò il riccio, facendo uno sguardo talmente innocente che strappò un sorriso a Melissa.

Luke era fatto così, spontaneo e schietto e non aveva poi tutti i torti.

"Amore, dai lascia stare" disse piano ma non abbastanza perché Ashley e Matt non sentissero il modo tenero con cui l'aveva chiamato.

Doveva esserci stata una qualche evoluzione nella loro relazione e, nonostante l'imbarazzo, Ashley incrociò lo sguardo con Matt e persino a lui spuntò un debole sorriso.

L'atmosfera si sciolse.

"Vi trovo bene" disse Ashley finalmente, prendendo un sorso dalla tazza.

Melissa sobbalzò, aveva avuto così paura che la sua amica alla fine avesse deciso di non volerla vedere più.

"Oh, grazie! - esclamò, rossa in viso - e tu, come stai, Ashley?" chiese timidamente.

Ashley scosse la testa, dubbiosa, Matt sotto il tavolo le strinse la mano.

"Mentirei se dicessi che sto divinamente ma...sto cercando di andare avanti in qualche modo...se non fosse stato per lui, chissà dove sarei adesso." spiegò infine, il volto di Matt per un attimo abbandonò la sua maschera glaciale per ammorbidirsi e Melissa notò il modo in cui i due si scambiavano degli sguardi inequivocabili.

Stentava ancora a crederci quando li vedeva insieme, eppure erano lì davanti a lei, vicini, e in quei momenti si rendeva conto che il loro rapporto inspiegabile era davvero reale.

"Sotto quella scorza da duro c'è un cuore d'oro, Matt è generoso e l'amico più leale che conosca." commentò Luke, guadagnandosi all'istante il perdono del biondo.

Anche Melissa adesso cominciava a credere che nei racconti di Michelle e nel suo odio ci fosse qualcosa che non andava.

"Ora però dobbiamo stare attenti, la persona che ha provocato tutto questo starà cercando di farci terra bruciata per fare in modo di isolarci e vendicarsi. Anche voi due, che siete ancora nell'ombra, cercate di essere prudenti." raccomandò Matt, tutti i presenti rabbrividirono, in particolare Melissa, che quella mattina presa dall' impulsività si era detta pronta a fare le valigie, rendendosi poi conto di quanto fosse un'idea stupida.

Avrebbe cercato una sistemazione con calma e, solo quando sarebbe stata sicura di avere le spalle coperte, avrebbe agito.

La discussione si spostò su quell'argomento, preoccupazioni, ansie e paure inevitabili ma anche su temi più leggeri.

Ashley e Melissa si scambiavano molte occhiate d'intesa e qualche sorriso, avevano tante cose da dirsi ma non potevano farlo lì, avevano bisogno di stare da sole, loro due soltanto.

"Si è fatto tardissimo, io purtroppo devo abbandonarvi, ho un lavoro da finire" annunciò Matt dopo circa un'ora e mezza.

Ashley fece per seguirlo quando Luke intercettò lo sguardo triste di Melissa.

"Ashley, se non hai altro da fare puoi rimanere con noi, ho casa libera oggi e devo studiare per una materia da recuperare, tu e Melissa potete stare in camera mia a parlare quanto volete!" 

Melissa si voltò verso di lui con lo sguardo colmo di gratitudine e poi lo diresse speranzoso  verso Ashley.

La rossa tentennò.

"Dai, rimani, ti passo a prendere più tardi, ok?" la incoraggiò Matt, che aveva intuito tutto.

Ashley sorrise "Ok,va bene"

Melissa si illuminò in volto, non vedeva l'ora di fare una bella chiacchierata con la sua amica e raccontarle i recenti sviluppi.

Vide Ashley che scambiava le ultime parole con Matt, poi il biondo si abbassò su di lei e senza vergognarsi le baciò le labbra davanti a loro, in quello che sembrava quasi un gesto per dichiarare che non aveva più paura a mostrare il suo amore in pubblico.

Ashley ricambiò, le sue guance si imporporarono appena, forse non se lo aspettava.

"Bene, ragazze, allora andiamo!" disse Luke quando Matt si fu ormai allontanato.


La luce in camera di Luke era soffusa, penetrava solo da una finestra mezza aperta e rendeva il tutto più confortevole.

Le due amiche erano sedute sul letto del ragazzo, si scrutavano in silenzio, in attesa di trovare le parole giuste per iniziare.

Fu Ashley a rompere il silenzio.

"Mi sei mancata molto, Melissa - disse piano, col volto basso e le mani posate morbidamente sulle ginocchia - mi dispiace per essere stata così dura con te ma, non sapevo più chi ero e cosa fosse giusto fare e...avevo bisogno di stare da sola. Mi dispiace per tutto, per averti tenuto nascosta la verità, mentito, anche le volte in cui ero tentata di dirtelo. Avevo paura che tu non avresti potuto accettarlo, che ti avrei deluso" confessò con l'amaro in bocca.

Se avesse potuto tornare indietro nel tempo si sarebbe comportata di certo diversamente con Melissa.

"È acqua passata e poi...anche se all'inizio ammetto di esserci rimasta un po' male, in seguito ho capito le tue ragioni. In fondo, le nostre situazioni sono simili e in te rivedo me per certi aspetti quindi posso capirti." la tranquillizzò l'amica, posandole una mano sulla spalla.

"Però voglio rimediare, voglio raccontarti tutto sin dal principio, niente più segreti, niente bugie, solo sincerità da ora in poi, ok? Sempre se ti va di ascoltarmi" le propose Ashley, era pronta ad affrontare la sua storia.

"Ti ascolto" 

Melissa si mise comoda ed Ashley ripercorse il suo tormentato rapporto con Matt, il loro primo vero incontro con i ghiaccioli in mano, la strana attrazione, la sensazione di capirsi con uno sguardo, il sesso disperato, l'aiuto reciproco che riuscivano a darsi.

Le parve di rivivere ogni cosa, le paure, la felicità, le angosce.

Melissa ascoltò in silenzio e molte cose le furono più chiare.

Immaginò quanto dovesse essere stato duro per Ashley rendersi conto che l'unica persona che la capiva davvero era quella dalla quale era costretta a tenersi lontano.

"Matt non è il mostro che dipingono, ha sofferto tanto, non posso entrare nei dettagli ma le nostre storie, anche se molto diverse, avevano tanti aspetti in comune che ci hanno avvicinato sempre di più. Quando vi dicevo di essermi trasferita qui per un litigio con mia madre, in realtà la situazione era molto più grave...mia madre, dopo la morte di mio padre, mi ha completamente rinnegato e cancellato dalla sua vita.- raccontò dolorosamente mentre qualche lacrima sfuggì e Melissa, commossa e sconvolta, le prese la mano prontamente - Matt è stato mio conforto, amico, amante, la mia famiglia...lui è il mio tutto, non potevo rinunciarci" spiegò con un nodo alla gola.

" Mi dispiace Ashley, non sapevo avessi dovuto sopportare tutto questo, io che pensavo che la mia vita fosse incasinata e invece…" mormorò Melissa, rammaricata per non essersi accorta del dolore della sua amica.

"È così che è nata questa nostra relazione, se così si può definire" concluse, prendendo un grosso respiro come se finalmente si fosse liberata di centinaia di mattoni.

"Beh, se posso dirlo, lui mi sembra molto innamorato di te" disse schiettamente Melissa.

Ashley non si meravigliò di quell'affermazione, nel corso di quei mesi aveva sentito come i baci, le carezze, il modo in cui si stringevano e toccavano, fossero lentamente cambiati col tempo per trasformarsi in qualcosa di più profondo. 

All'inizio era stata attrazione mentale e fisica ma adesso si trattava di molto di più e lui glielo aveva velatamente fatto capire varie volte.

Abbassò lo sguardo, qualche ciocca di capelli rossi le sfiorò le guance.

"Lo so...e anche io sono innamorata di lui"

Era la prima volta che lo ammetteva apertamente e a voce alta.

"Allora dovreste lottare per la vostra felicità!" insistette Melissa, doveva esserci per forza un lieto fine.

Ashley fece spallucce.

"Non so, a volte ho l'impressione che la nostra storia sia nata sotto una cattiva stella, non posso fare a meno di pensare che tra di noi aleggerebbe sempre il fantasma di tutti i brutti eventi accaduti. Questa cosa mi blocca tantissimo, non so se riuscirò mai a superarla" ammise, puntando lo sguardo assorto verso la finestra.

"Capisco ma sono sicura che il tuo cuore saprà cosa scegliere, alla fine- la confortò Melissa, poggiando la schiena alla parete e stiracchiando le braccia - però, non mi sono mai spiegata come mai Michelle ce l'avesse tanto con Matt. In fondo è una questione che riguarda più suo fratello" rifletté a voce alta subito dopo, Ashley si fece scappare una risata amara.

"Michelle ha i suoi buoni motivi. Amava Matt ai tempi del liceo ma lui l'ha respinta...forse lo ama ancora" le rivelò, facendola trasalire.

"Cosa? Ecco che intendeva dire oggi Colleen quando parlava di odio e amore e il confine sottile che li separa, una cosa del genere. Caspita ti sei messa proprio nei guai!" ci scherzò su, facendo sorridere anche l'amica.

"Puoi dirlo forte! Se solo sapesse che mi sono rifugiata da lui mi ucciderebbe… senza contare che abbiamo fatto l'amore...per la prima volta. Beh, tecnicamente non era la prima volta che lo facevamo ma... è stato come se lo fosse. Non provavo una sensazione simile da tempo, è incredibile!" confessò inaspettatamente, non era solita lasciarsi andare in rivelazioni così intime ma di Melissa poteva fidarsi e poi non ne poteva più di tenersi le emozioni dentro, aveva bisogno di un po' di sane confidenze tra amiche.

Melissa sorrise e arrossì lievemente.

Quell'argomento la toccava molto quel giorno visto che poche ore prima aveva avuto la sua prima volta.

"Sono felice per te...anzi, a proposito di prime volte - cominciò a balbettare mentre un sorriso nervoso spuntò sulle sue labbra, Ashley sollevò la testa per fissarla, incuriosita - c'è qualcosa che devo dirti...ecco, tra me e Luke...beh, è successo" mormorò rapidamente, diventando rossa come un pomodoro.

"Cosa? Vuoi dire che tu e lui avete fatto...oh, Melissa sono così contenta per te! - esclamò Ashley, abbracciando di slancio l'amica come poche volte le capitava di fare - e come ti senti?" 

"Benissimo, come dicevi tu ad un certo punto ho sentito che era arrivato il momento, che volevo Luke con tutta me stessa...forse gli ultimi eventi hanno anche contribuito a dare un'accelerata, pensa che sono piombata a casa sua come una pazza con l'intenzione di andarmene da casa perché ero stanca di nascondermi! Io che sono così razionale!" le raccontò, passandosi una mano sulla fronte, incredula.

Forse si era comportata da irresponsabile ma adesso si sentiva una ragazza più forte, libera e sicura.

"Non è molto da te, in effetti! Non riesco a immaginare la scena!" rise Ashley, contagiando l'amica che scoppiò a ridere fin quasi alle lacrime.

"Già, è assurdo! Poi però Luke mi ha fatto ragionare e abbiamo trovato un compromesso. La mia intenzione è sempre quella di andarmene, non tollero più Michelle e il suo odio ma devo farlo in sicurezza, quando avrò un posto dove stare...a proposito, hai già trovato casa o pensi di rimanere da Matt?" chiese la brunetta, Ashley ebbe un fremito, quella era la parte peggiore.

"No, non starò da lui a lungo, solo il tempo di trovare una sistemazione e andrò via. Non so cosa si aspetti Matt da me e sono sicura che finirò per deluderlo per l'ennesima volta ma...ho davvero un disperato bisogno di stare da sola per superare questo momento. Sono successe così tante cose nella mia vita ultimamente... devo elaborarle e cercare di uscirne come una persona migliore e devo farlo con le mie forze" dichiarò determinata anche se l'idea di separarsi da Matt dopo quella meravigliosa convivenza la faceva stare male.

Deglutì a fatica e sentì mancarle il fiato, Melissa le cinse le spalle.

"Coraggio, ce la farai! Quindi deduco che se ti proponessi di cercare una casa insieme la tua risposta sarebbe comunque no." provò timidamente a chiederle anche se le intenzioni dell'amica erano abbastanza chiare.

"Si, è così. Devo farlo per me stessa, mi conosco. Mi dispiace, dividere una casa noi due da sole sarebbe stato bellissimo" 

"Tranquilla, ci saremo comunque l'una per l'altra, anche in posti diversi" disse Melissa, carezzandole una mano.

"Grazie...ti voglio bene, Melissa. Dobbiamo essere forti da ora in poi ma non voglio più che i segreti e le incomprensioni ci allontanino" promise Ashley, guardandola negli occhi.

"Contaci!" 

Un lieve tocco alla porta attirò la loro attenzione.

"Scusate non volevo disturbarvi ma Matt è già qui, Ashley" Luke fece capolino nella stanza, interrompendo la chiacchierata.

"Cavolo, sono già passate due ore e non me ne ero minimamente accorta!" esclamò la rossa, scendendo giù dal letto e affrettandosi a recuperare le sue cose per non fare aspettare troppo Matt.

"Ci vediamo presto, Ashley! Stai attenta, mi raccomando" disse Melissa mentre l'accompagnava alla porta.

"Anche voi! A presto!" 

Si congedò e fece le scale di fretta, Matt era davanti al portone ancora in sella al suo scooter, poggiato in avanti sul manubrio con una sigaretta in mano e gli occhi che si illuminarono  impercettibilmente quando la vide spuntare.

"Sembri molto felice! Devo essere geloso di Melissa perché lei riesce a farti spuntare quel meraviglioso sorriso?" la provocò ironico mentre la ragazza si avvicinava e afferrava il suo casco.

"Smettila, sai che quel primato appartiene a te! Però sì, sono stata davvero bene oggi pomeriggio, ne avevo bisogno!" disse mentre saliva a cavalcioni sullo scooter e cingeva i fianchi di Matt.

"Mi fa piacere per te!" 

Ashley si strinse a lui e socchiuse gli occhi, respirò il suo profumo e l'odore freddo della sera che era ormai giunta e si sentì in pace col mondo.


"Non vieni a letto?" domandò Ashley mezza assonnata mentre si affacciava sull'uscio del salone con addosso già maglia e pantaloni del pigiama.

Matt era seduto sul divano con il computer sulle ginocchia, le uniche luci che illuminavano la stanza erano quelle dello schermo e di una piccola lampada sul tavolo accanto a lui.

Lui si voltò poi stropicciò gli occhi stanchi e massaggiò le tempie.

"No, farò tardi stasera. Domani devo consegnare un lavoro e ho ancora qualche dettaglio da definire" rispose, rimettendosi subito a fissare il PC.

Ashley si buttò sul divano vicino a lui e poggiò la testa sulla spalla del ragazzo, mentre con una mano prese a giocherellare con i suoi capelli.

Matt era un perfezionista col suo lavoro ma i risultati erano eccellenti alla fine.

Si vedeva quanta passione metteva ogni volta ed Ashley adorava vederlo lavorare con quello sguardo assorto e scrupoloso.

Socchiuse gli occhi, era così rilassante osservarlo, con le luci soffuse, il silenzio della notte e i suoi capelli morbidi che le scivolavano tra le dita.

Matt si voltò appena e vide che la rossa teneva a fatica gli occhi aperti.

"Sei stanca, Ashley. Tu vai pure a dormire" sussurrò a un passo dal suo viso, sistemandole teneramente una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"In effetti lo sono e domani mi aspetta un'altra giornata infernale" ammise lei, sbadigliando e accucciandosi al suo braccio.

"Altro giro per le case degli orrori?" chiese Matt, scherzando e sapendo di indovinare.

"Già, che stress. Perché è così difficile trovare un monolocale decente che abbia almeno l'acqua calda e tutti muri intatti e che non costi quanto il mio intero stipendio o si trovi nel quartiere più malfamato di questo posto?" sbuffò pesantemente. Più tempo passava e più avrebbe dovuto approfittare dell'accoglienza di Matt e non voleva farlo.

"Beh, questa città è molto richiesta. E comunque quando torni ci penserò io a farti rilassare come si deve" la rassicurò con una voce calda e sensuale, baciandola in maniera fin troppo eccitante.

Ashley si abbandonò alla morbidezza delle sue labbra,  le cercò più volte, dischiuse le sue perche le lingue si sfiorassero, pareva quasi non volerle più abbandonare nonostante la stanchezza che sembrava sparita di colpo.

"Allora, buonanotte, non voglio rubarti altro tempo prezioso" trovò la forza di dire, staccandosi da lui prima di perdere il controllo.

Sapeva che se avessero continuato Matt avrebbe finito per mettere da parte il computer e dedicarsi a qualcosa di meno stancante su quel divano per poi fare le sei del mattino per recuperare.

"Ok, buonanotte" 

Ashley diede a Matt un ultimo bacio poi si alzò e si mise a letto.

Era tutto così bello, lei e Matt in quella casa, come una vera coppia.

Abbandonarlo sarebbe stato durissimo anche se era l'unica cosa giusta da fare.

Dai problemi non si fuggiva, andavano affrontati e metabolizzati.

Chissà se Matt ci sarebbe ancora stato dopo, se l'avrebbe mai capita e perdonata.

Con un peso sullo stomaco, serrò gli occhi e cerco di pensare che l'indomani si sarebbe svegliata ancora nel suo abbraccio e per adesso andava bene così.

 
  
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