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Autore: Padme Mercury    26/08/2020    0 recensioni
Ashley è una ragazza come tante: ha il fidanzato perfetto, va bene a scuola, è popolare e presto prenderà il diploma. La sua vita a New York sembra perfetta e tutte le persone che la circondano non fanno altro che confermarglielo. Nonostante questo, assieme alla sorella Becca custodisce gelosamente un segreto che entrambe tengono nascosto dai loro amici e perfino dai loro genitori. L'anno precedente, la loro cugina è morta sotto circostanze sospette e il caso è stato archiviato per mancanza di prove. Entrambe vogliono fare giustizia e scoprire finalmente chi è stato a togliere la vita alla ragazza. Nel frattempo, Ashley si riavvicina a suo malgrado ad un vecchio amico d'infanzia, Blake, che sembra parecchio interessato al caso che le due sorelle stanno seguendo. E così, Ashley è costretta a cercare di sbrogliare due misteri mentre si trova a mettere in discussione tutte le certezze che si era costruita in questi anni.
Genere: Romantico, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Evito di guardarlo per tutta la lezione. Non ho alcuna intenzione di parlare con lui e so che, se malauguratamente dovessi incrociare il suo sguardo, lui inizierebbe sicuramente a parlare.
 

"Puoi mettere il libro in mezzo? L'ho dimenticato a casa," dice a bassa voce.
 

Con la coda dell'occhio vedo il suo sorriso leggermente malizioso. Sbuffo e faccio scivolare il libro in mezzo ai due banchi, così che anche lui possa vedere. A quanto pare non serve che lo guardi per farlo iniziare a chiacchierare, deve disturbare a prescindere. A volte mi ricorda un cucciolo di gatto che cerca sempre di attirare l'attenzione dei padroni, con l'unica differenza che Blake è insopportabile.
 

Non credo gli interessi realmente seguire la lezione sul libro, probabilmente cercava un modo per darmi fastidio e parlare, in modo da non dover prestare attenzione alla lezione e magari far finire nei guai anche me.
 

Decido di ignorarlo e continuo a stare china sul mio quaderno a prendere appunti. Lo vedo giocare con la matita, tenendola in equilibrio tra il labbro superiore e il naso. Lo vedo fare un ghigno divertito quando si accorge che lo sto fissando, al che scuoto la testa e mi giro dall'altra parte. Devo concentrarmi sulla lezione, non sullo stronzo che mi sta di fianco.
 

"Ti piace quello che vedi, Ashley?" dice in un soffio, piegato sul banco e terribilmente vicino a me per farsi sentire.
 

Deglutsco a vuoto e stringo la penna forse troppo forte.
 

"No, Blake. Il mio ragazzo è molto più figo di te, e a differenza tua credo in una cosa chiamata fedeltà," sussurro velocemente.
 

Lui trattiene una risata. Dio, quanto lo odio!
 

"E allora perché mi stavi fissando?"
 

"Perché non capita tutti i giorni di vedere uno stronzo di queste dimensioni," commento con un sorrisetto soddisfatto in volto.
 

I suoi occhi azzurri diventano di ghiaccio e serra le labbra contraendo la mascella. È arrabbiato, lo si vede benissimo.
 

Reprimo una risata e mi sistemo sulla sedia, soddisfatta.
 

Le lezioni della mattina passano in fretta, nonostante tutto, e in men che non si dica è già ora di pranzo. Lascio i libri nell'armadietto e mi avvio verso la mensa, dove i miei amici di sicuro mi stanno già aspettando.
 

Faccio la fila per prendere qualcosa da mangiare e mi guardo attorno. Li vedo seduti al tavolo in fondo alla sala, vicino alla finestra. Mi avvicino a loro, facendo attenzione a non rovesciare niente. Mi siedo di fianco a Daniel, che mi saluta con un bacio a stampo. Noto che al nostro tavolo ci sono anche Rebecca e i suoi amici, Trent, Francis e Gayle.
 

"Ehi, ragazzi," saluto non appena mi sono sistemata. Tutti ricambiano con un sorriso.
 

"Ehi. Com'è andata la mattinata?" chiede subito mia sorella, mettendosi in bocca una forchettata di pasta al formaggio.
 

Scrollo le spalle e comincio ad ispezionare la mia insalata. Fortunatamente danno i condimenti a parte, avrei paura a vedere come la concerebbero. Probabilmente sarebbe piena di sale e navigherebbe nell'olio.
 

"Terribile. A storia sono stata costretta a stare vicina a Blake."
 

"Blake? Quel Blake?" chiede Francis, lasciando cadere la forchetta sul vassoio.
 

La guardo alzando un sopracciglio. Ha lo sguardo sognante e un sorriso ebete. Ma che problemi ha quella ragazza?
 

"Sì, proprio lui. E posso assicurarvi che è stato un tormento," mi lamento.
 

"Come può essere un tormento avere un ragazzo così figo come vicino di posto?" continua.
 

Sospiro alzando gli occhi al cielo. Le mancano giusto gli occhi a cuore come nei manga e il quadro è perfetto.
 

"Tanto per cominciare, lo odio. Poi lui odia me. In più è uno stronzo, si è fatto quasi tutte le ragazze della scuola, tratta la maggior parte delle persone come se fossero uno schifo... E ho già detto che lo odio?" replico, contando sulle dita i punti che ho enumerato.
 

"Ma non eravate amici una volta?" chiede Trent, guardandomi curioso.
 

Io annuisco e bevo un sorso d'acqua.
 

"Già. Poi lui ha deciso di cominciare a comportarsi da stronzo di punto in bianco. Ha detto che non vuole avere a che fare con una 'sfigata multicolore' e una 'cazzo di cheerleader frigida'. L'ho mandato a cagare e da quel momento non ci rivolgiamo più la parola," spiego, facendo le virgolette con le dita quando pronuncio le etichette che Blake aveva affibbiato a me e mia sorella.
 

Ed è vero, eravamo amici. Grandi amici. Eravamo inseparabili noi tre, fin da bambini. I Nelson abitano al piano sopra di noi e ci siamo conosciuti in giardino quando eravamo piccoli. Abbiamo passato degli anni meravigliosi assieme, ma lui a quanto pare ha deciso di tagliare i ponti con noi. Non sappiamo ancora perché.
 

Gli amici di Rebecca annuiscono piano e noto Francis che sposta lo sguardo dietro di noi. Giro appena la testa per vedere oltre la mia spalla e sospiro esasperata. Ovviamente è appena entrato in mensa anche lui. E ovviamente ha aggrappata al braccio la sua ragazza del momento, Melanie. Spero solo che questo pomeriggio non si inventi una scusa per saltare le prove e passare il pomeriggio a letto con lui.
 

"Francis, dovresti smetterla con questa tua ossessione per lui. Lo sai che tipo di ragazzo è," la avverte Gayle, sistemandosi una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.
 

Francis tira in fuori il labbro inferiore in un broncio e afferra una ciocca di capelli castani dalla sua coda alta, iniziando ad arricciarsela attorno al dito.
 

"Ma è così bello!" replica con un tono quasi da bambina.
 

"Sì, ma è anche meglio starci lontani. Fidati," interviene la mia migliore amica e le sorrido. "Ah, Ash, oggi pomeriggio non posso esserci. Mia madre mi ha appena scritto che devo accompagnare mio fratello dal medico," dice sporgendosi per guardarmi, indicando il telefono.
 

Annuisco, continuando a mangiare quello che si può salvare di questa insalata.
 

"Certo, nessun problema," vedo con la coda dell'occhio un ragazzo avvicinarsi e sorrido maliziosa, occhieggiando mia sorella. "Ragazzo sexy in avvicinamento."
 

Vedo Rebecca diventare rossa come un peperone e abbassare la testa immediatamente. Cerca di nascondere il viso con i capelli e poi con la mano, mentre un ragazzo alto e bellissimo si avvicina a noi.
 

"Ehi, Nicholas," saluta, appoggiandosi al tavolo con le mani. "Domani abbiamo la palestra libera per un po'?"
 

Il mio amico annuisce, posando le posate.
 

"Sì, gli allenamenti di football iniziano alle quattro. Abbiamo circa mezz'ora prima che arrivino tutti."
 

"Perfetto, volevo farti vedere quel passaggio di cui ti parlavo. Allora ci vediamo domani! Ciao ragazzi, ciao Rebecca," la saluta facendole l'occhiolino. Lei diventa ancora più rossa.
 

"C-ciao, Brandon..." balbetta quasi sussurrando.
 

Lo guardo andare via e poi le sorrido gongolando. Mia sorella ha una cotta per Brandon fin da quando aveva dieci anni, ma non ha mai trovato il coraggio di andare a parlargli. So che è un bravo ragazzo perché è amico di Nicholas e ogni tanto mi è capitato di uscire in gruppo con anche lui presente, quindi sarei molto felice se si fidanzasse con Becca.
 

Starebbero benissimo assieme, ne sono più che certa.
 

"Devi parlargli, Becca," la incoraggio con un sorriso.
 

Lei scuote la testa e nasconde il viso tra le mani.
 

"No! Di sicuro non gli piaccio, non voglio rendermi ridicola."
 

"Ma se ti ha appena fatto l'occhiolino!" replica Gayle, dandole una gomitata leggera d'incoraggiamento. "Io dico che devi seguire il consiglio di tua sorella. Dopotutto, è così che lei si è trovata il fidanzato perfetto."
 

Daniel sorride a quell'affermazione e avvolge un braccio attorno alle mie spalle. Mi appoggio a lui e gli do un bacio appena sotto l'orecchio. Già, il mio fidanzato è assolutamente perfetto, non potrei chiedere di meglio.
 

Non capisco tutte quelle ragazze che sbavano dietro a Blake solo perché ha l'aria del cattivo ragazzo. Certo, è bello, questo non lo posso negare, ma sono sicura che se non avesse quella fama non avrebbe tutto quel seguito.
 

Non è meglio avere un bravo ragazzo al proprio fianco? Un ragazzo che sai che ti ama e che non hai paura a far vedere in giro. Un ragazzo che sai che potrà darti tutto quello che vuoi.
 

E Daniel è quel ragazzo, per me.
 

Finiamo di mangiare e torniamo nei corridoi per andare alle ultime lezioni del pomeriggio. Quelle fortunatamente passano in fretta e non ho più avuto incontri spiacevoli con ragazzi insopportabili. 
 

Recupero velocemente la borsa dall'armadietto e mi dirigo velocemente verso gli spogliatoi per andare a cambiarmi. Mi infilo la divisa da cheerleader il più velocemente possibile, saltellando su un piede e poi sull'altro per infilarmi le leggere scarpe bianche da ginnastica.
 

Sono la prima, come sempre. Ho sempre voluto arrivare per prima, anche quando non ero ancora a capo della squadra, perché ho sempre pensato che rappresentasse diligenza. Adesso è quasi obbligatorio, perché devo prima parlare con il coach degli allenamenti, delle partite e dell'andamento delle ragazze. In più, mi piace allenarmi un po' da sola, nel silenzio più assoluto. È molto rilassante e mi concentro di più.
 

Una voce acuta e fastidiosa mi raggiunge all'interno della stanza mentre sono davanti allo specchio, intenta a rifarmi la coda. Roteo gli occhi. Melanie. Quella voce da gallina non può essere che sua. E temo che non sia da sola, ma che il suo caro fidanzatino sia con lei.
 

Mi sistemo l'ultima forcina e, proprio in quel momento, la porta dello spogliatoio si apre, facendo entrare i due soggetti sovracitati. Ovviamente sono avvinghiati l'uno all'altra. Ovviamente Blake le sta palpando il sedere come se non ci fosse un domani. Non si sono accorti di me, anzi, ora lui ha schiacciato la ragazza contro il muro e le passa una mano sotto la gonna della divisa.
 

Potrei vomitare.
 

Faccio un colpetto di tosse per rendere nota la mia presenza, e fortunatamente funziona immediatamente. Si girano entrambi verso di me e le reazioni sui loro visi sono completamente diverse. Melanie sembra a metà tra il deluso e l'arrabbiato, probabilmente mi ucciderebbe se solo potesse. Blake, invece, sogghigna e si passa la lingua sulle labbra.
 

"Vuoi unirti anche tu, Peterson?" ridacchia malizioso, beccandosi un'occhiataccia e uno schiaffo sul braccio dalla sua ragazza.
 

"Ma che stai dicendo, Blake?!" strilla lei con quella sua voce fastidiosa.
 

Chiudo gli occhi e prendo un grosso respiro, poi lo guardo e sollevo l'angolo destro della bocca.
 

"Molto allettante come proposta, ma ho cose più importanti e piacevoli da fare," rispondo sarcastica.
 

Prendo i miei pon pon e il cellulare, controllando l'ora, assieme al cavo per poterlo attaccare allo stereo. Mi piace far fare loro gli allenamenti accompagnati dalla musica e ho notato che la risposta è anche migliore. Allora lo faccio sempre, cercando di far coincidere il tipo di esercizio con il ritmo della canzone che viene riprodotta.
 

Passo davanti a loro per uscire dalla stanza e andare verso la palestra, ma mi fermo sulla soglia. Mi giro e li guardo, posando poi direttamente lo sguardo sulla ragazza.
 

"Vedi di non arrivare in ritardo, Melanie. Perché se fai come l'anno scorso, ci metto poco a sbatterti fuori, sai?" la avviso gelida.
 

Perché ho questo tono? È come se mi desse fastidio vederli assieme, ma a me non dovrebbe importare niente. Ho un fidanzato perfetto. Ma allo stesso tempo mi irrita quella ragazza. Scrollo le spalle mentre entro in palestra. Sicuramente è perché odio lui e, di riflesso, trovo odiose tutte le persone che posso ricondurre a lui. Semplice.
 

Scambio subito due parole con il coach non appena lo vedo, aggiornandolo sulle novità che ho riscontrato in questa settimana. Lo informo anche sui progressi delle ragazze nuove, e sembra molto soddisfatto del mio lavoro. Mi da qualche ultima dritta e poi si allontana, andando molto probabilmente nel suo ufficio.
 

Prendo un grosso respiro e mi stiro, iniziando poi a fare alcuni esercizi di stretching e di riscaldamento. Non passa molto tempo prima che le altre entrino in palestra. Quest'anno c'è anche un ragazzo tra di noi, sembra molto timido ma stiamo facendo in modo che si lasci andare.
 

Collego il telefono e lascio partire la riproduzione casuale di Spotify sulla playlist che ho creato appositamente per allenarsi e mi giro verso di loro, iniziando a dare indicazioni su cosa devono fare.









Note
Lo so, è passato un secolo da quando ho aggiornato, ma questi mesi sono stati particolarmente impegnati e ho finito per dimenticarmi di questa storia... Scusatemi tantissimo, davvero!
Spero vi sia piaciuto il capitolo, fatemi sapere <3
 

 

   
 
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