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— Musica
Personaggi: Sigma
Canzone: Wild Life ~ OneRepublic
Numero parole: 519
Guardo a queste
improvvise cascate
Lacrime che non hanno alcun senso per me
Questa vita è ciò che succede quando stai facendo
dei
progetti
Non so che cosa accade dopo, o dove mi trovo.
Non
è stata la musica a donargli la vita,
questo lo ha sempre saputo; eppure, in qualche modo, è anche
così. Semplicemente,
si è reso conto di essere qualcosa di più di
semplice esistenza, di mero
respiro e confusione e dolore, quando ha udito quella voce sconosciuta
modulare
l’aria in un ritmo diverso al conosciuto.
La schiavitù nel deserto era già iniziata,
allora, la decadenza della sua umanità inarrestata ed
esacerbata da chi lo
considerava solo in virtù della sua abilità;
eppure, una delle interminabili
notti sempre uguali, un suono dolcissimo ha vinto le pareti della
prigione e gli
ha fatto rizzare la testa esausta. Istintivamente si è
alzato in piedi ed è
corso a guardare attraverso le grate della piccola finestra,
l’unica dell’ambiente,
nel tentativo di scorgere la figura tesa a infrangere il buio immobile
con la
grazia di una melodia; la sola cosa che ha incontrato è
stata la carezza della
musica, fattasi più intensa e struggente, che lo ha cullato
per ore.
Tempo dopo, quando avrebbe nuovamente udito
e riconosciuto il suono di un’arpa, avrebbe compreso la
misteriosa, angelica
voce giunta a fargli visita; ma Sigma è nato
nell’oscurità di quell’istante,
quando si è convinto che solamente un uomo potrebbe piangere
e sognare per una
simile bellezza.
Il mattino seguente ha portato due doni per
lui: una dimenticanza dei suoi carcerieri e uno scontro che li ha
tenuti
impegnati per ore, così da permettergli di lasciarsi le nere
mura alle spalle e
correre senza fermarsi, quasi a inseguire le ultime tracce della musica
notturna. Privo di ricordi, legami e certezze, il mondo che lo ha
accolto si è
rivelato sconfinato e con infinite vie, ma neanche allora ha trovato
uno scopo per
comprendere il perché della sua esistenza: nella musica
capace d’impregnare
ogni sospiro, non c’è stato posto per
lui… prima degli
Angeli, e del loro canto.
Prenderò
tutto l’amore e il dolore
Voglio vivere questa vita libera, libera, ora.
L’ha
riconosciuta non appena lo Sky Casinò gli
ha aperto le porte: la melodia sempre inseguita, il motore delle
proprie azioni,
ciò che gli ha dato un motivo per restare. Un suono
accordato al cuore, che ha
fatto posto ai sentimenti e accettato le sue domande, qualcosa con cui
vivere. Niente
da spiegare tra quelle lussuose stanze, niente da mostrare sotto i
soffitti
preziosi: tutto è sorto insieme a lui e di questo se ne
è fatto garante, e così
sarebbe stato comunque, anche se una mano più grande della
sua non l’avesse
guidato per dirgli cosa fare.
La musica si è evoluta ed è cresciuta
d’intensità,
accompagnandolo costantemente: dal caos al controllo,
dall’estraneità all’appartenenza.
Non ha lasciato andare l’oblio che precede il suo primo
risveglio, ma anche a
quello giungerà risposta; non ha dimenticato la tristezza,
ma forse essa è parte
della sua persona, scritta nell’anima.
Di certo, ora nessuno potrà soggiogare e
spegnere quella voce, e chi cammina con lei.
ANGOLO DI MANTO
Salve
**
Come per Herman Melville, continuo a pensare che Sigma dovrebbe
apparire
più maggiormente nelle fic: è un personaggio
troppo affascinante e profondo per
non essere trattato, così che sono stata ben felice di
dedicargli un giorno
della challenge *^* nella speranza di vedere più lavori che
lo riguardino.
Un abbraccio,
Manto