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Autore: Ellygattina    10/10/2020    1 recensioni
Ispirata ai bellissimi prompt del Writober 2020, una raccolta su vari momenti della vita di Sam e Dean da quando erano bambini in poi. Le storie non seguiranno un ordine cronologico.
Day 1: Luna
Day 2: Domestic
Day 3: Pagine
Day 6: Corda
Day 7: Bromance
Day 8: Occhio
Day 11: Favola
Day 14: Tomba
Day 15: Incenso
Day 18: Fotografia
Day 19: Terrore
Day 22: Night club
[...]
(Raccolta presente anche su AO3 con lo stesso nickname.)
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: Kidfic, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Day 7: Bromance

Sam si svegliò di soprassalto ma per qualche secondo vide ancora l'orribile immagine di Jessica che bruciava sul soffitto di casa loro. Solo in seguito si accorse della mano che lo scuoteva e di una voce che lo chiamava.
A quel punto si voltò ansimando e finalmente mise a fuoco il volto preoccupato di suo fratello e la stanza di un motel. Lo vide sospirare di sollievo quando capì che stava riemergendo dall'incubo che lo tormentava da giorni impedendogli di dormire.
«Tutto bene?» chiese Dean, pur sapendo benissimo che non era così.
«Sì» mormorò Sam per abitudine, sedendosi stancamente e domandandosi intanto, per un attimo, perché si ostinasse a negare il suo profondo malessere. A cosa sarebbe servito però ammetterlo? La sua Jessica era stata uccisa in un modo terribile mentre lui non era lì a proteggerla e non aveva nulla in mano che potesse condurlo al suo assassino.
«Lo troveremo, vedrai» lo incoraggiò il più grande, appoggiandogli una mano sul ginocchio per attirare la sua attenzione, e il ragazzo si voltò a guardarlo. Iniziava a dubitare che ci sarebbero riusciti, ma la sicurezza del fratello lo faceva comunque sentire meglio. Rimpiangeva spesso di averlo seguito quella sera, abbandonando al suo destino Jessica e gettando al vento tutto ciò per cui aveva lavorato negli ultimi anni, ma in momenti come quello si domandava come avesse fatto per tanto tempo senza di lui. Da quando era scappato di casa aveva negato persino a se stesso di sentirne la mancanza, eppure adesso era tornato a essere la figura fondamentale che era sempre stato prima di quella maledetta sera, quando il padre l'aveva cacciato senza che questi muovesse un dito per impedirlo. Era strano come fosse riuscito di colpo a passarci sopra, dimenticandosi quasi della rabbia e del dolore di allora nell'esatto momento in cui questi era apparso al suo fianco per portarlo via, praticamente di peso, dalla stanza che bruciava insieme a Jessica. Una parte di lui non poteva fare a meno di attribuirgliene indirettamente la colpa, ma pur essendo consapevole che in fondo Dean era felice di averlo di nuovo con sé, non riusciva ad arrabbiarsi né per questo né per essere stato costretto, da un istante all'altro, a tornare alla vita che in fondo aveva sempre odiato. Per anni si era illuso di poter dimenticare la caccia, i motel, i continui spostamenti e i mille pericoli che vi erano collegati, ma il passato era tornato a reclamarlo e la presenza del fratello era stranamente rassicurante.
«Cerca di riposare ancora un po', Sammy. Hai bisogno di dormire» provò a richiamarlo il più grande, dopo un attimo di esitazione, quando vide che si alzava dal letto portando con sé il computer, rimasto fino a quel momento al suo fianco sulle coperte. Il sonno l'aveva colto infatti mentre faceva ricerche per il caso che stavano seguendo e Dean, per timore di svegliarlo, non aveva osato sfilarglielo dalle mani.
«Ho dormito abbastanza, e comunque sono Sam» rispose lui piatto, dirigendosi verso il tavolo nella speranza che una posizione più scomoda bastasse a tenerlo sveglio.
«Non è vero. Sono giorni che non ti fai una dormita decente» insistette l'altro, preoccupato, ignorando la seconda parte della frase. Una volta gli piaceva essere chiamato così e benché sapesse che aveva tutte le ragioni per essere arrabbiato con lui, lo feriva comunque il tono un po' scostante che usava sempre per quelle parole. Di solito lasciava perdere e cambiava argomento ma ora sapeva di non poterselo permettere. Era andato più volte negli ultimi anni, come del resto loro padre, a controllare da lontano che stesse bene e sapeva con certezza che da quando li aveva abbandonati, era abituato a dormire molto di più. Da quando la sua ragazza era morta, però, era già tanto se riposava un paio d'ore di fila e non poteva continuare in quel modo. Non avrebbe sopportato di vederlo ammalarsi per colpa sua.
«Non preoccuparti, va bene così» provò a rassicurarlo Sam, senza riuscirci neanche un po'.
«Vieni qui» disse invece Dean, trascinandolo con sé sul piccolo divano della stanza e obbligandolo a sedersi al suo fianco.
«Che stai facendo?» protestò il ragazzo, cercando invano di liberarsi. Non poteva negare che da un lato gli facesse piacere la vicinanza, soprattutto in quel momento, ma era passato troppo tempo dall'ultima volta che gli aveva permesso di coccolarlo e si sentiva in imbarazzo. Cosa gli era venuto in mente, così di colpo?
«Tranquillo, non lo saprà nessuno. Cerca di riposare per qualche ora» insistette dolcemente il più grande, stringendolo a sé come avrebbe fatto anni prima. Per un attimo era stato tentato, in realtà, di sdraiarsi con lui su uno dei letti, dove sarebbero stati sicuramente più comodi, ma per fortuna era riuscito a fermarsi in tempo. Sam stava già cercando di sfuggirgli così, chiaramente imbarazzato, e in fondo Dean lo capiva. Erano cresciuti molto da quando si addormentavano in un solo letto per farsi coraggio a vicenda in assenza del padre e doveva riconoscere di non essersi comportato bene nei suoi confronti. Non aveva detto nulla la sera in cui John Winchester l'aveva cacciato e quando era ricomparso anni dopo senza alcun preavviso, la sua fidanzata aveva fatto la stessa fine della loro mamma. A onor del vero era stupito che il fratello avesse accettato così bene la sua presenza quando l'aveva allontanato da Jessica e iniziava a temere che fosse perché in quel momento non avrebbe saputo a chi altro rivolgersi, ma ora che si erano ritrovati, avrebbe fatto di tutto perché la fiducia nei suoi confronti non venisse più meno.
Nel frattempo Sam, dopo aver cercato di nuovo di divincolarsi un paio di volte, si era finalmente arreso, sistemandosi meglio e provando a chiudere gli occhi nella speranza di non doversene pentire. Non aveva voglia di rivedere quella scena che lo straziava tutte le volte, ma purtroppo Dean aveva ragione: aveva urgente bisogno di farsi una bella dormita. Erano giorni infatti che provava in tutti i modi a resistere finché crollava per la stanchezza, venendo puntualmente svegliato dal solito incubo dopo un'ora o due. E pensare che da anni ormai riposava benissimo senza il minimo problema...
Gli sfuggì un sospiro a quel pensiero e il fratello, non visto, strinse appena la presa e lo guardò intenerito, accarezzandogli la schiena. Doveva essere proprio stanco, rifletté, se aveva rinunciato così in fretta a farsi valere e il maggiore dei Winchester si augurò ancora di più che la sua idea funzionasse.
Nel frattempo Sam , cullato da quel movimento ritmico e dal respiro calmo di Dean, che tante volte l'avevano fatto addormentare da bambino, scivolò di nuovo nel sonno, permettendo così al più grande di fare altrettanto con il sorriso sulle labbra, lieto di essere ancora in grado di farlo sentire meglio nonostante tutto.


Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che la storia vi sia piaciuta e di aver reso bene le emozioni di Sam e Dean all'inizio della prima stagione. Fatemi sapere che ne pensate, se vi va, e grazie a tutti per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo. <3
Purtroppo, in questi ultimi giorni, le storie di entrambe le raccolte mi sono venute decisamente più lunghe del previsto, facendomi saltare qualche aggiornamento, ma ho cercato di rimediare pubblicando oggi il tutto. Spero sia valsa la pena aspettare e che non capiti più per questo Writober.
Passando ad altro, vi informo che nel fandom di Edens Zero, sempre su AO3 ed Efp, sto continuando anche la raccolta “Frammenti di noi” per l'altra tabella del Writober. Passate a trovarmi anche lì, se vi va, e grazie a chi le darà un'occhiata. :3
Se a qualcuno interessa, vi ricordo inoltre il gruppo facebook che ho fondato tempo fa, principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e manga in generale. Se volete conoscere altri fan di queste bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui. Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto. A tra poco con la prossima storia, spero, e buona serata!
Un bacio,
Ellygattina

  
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