Ammettetelo...
... stavate tutti aspettando questo momento, non è così!?
Eccoci giunti al capitolo 31, l'ultimo della terza parte che darà il via al climax della nostra storia!
Tutto quello che avete letto sia in KINGDOM HEARTS - THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR, che in questi precedenti 30 capitoli, acquisteranno un senso sia in questo che nei capitoli finali di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR!
Non voglio anticiparvi nulla, tranne la data del prossimo capitolo che sarà il 1 Dicembre!
Nello scorso capitolo vi ho fatto fumare il cervello, non è così? Tranquilli...
Qui, di seguito, la pagina delle OST…
... ed ora più che mai...
... vi auguro una BUONA LETTURA!!! ;-)
GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR
Che abbia fine... il II Torneo del Potere! (Parte 2)
Venerdì
24 Agosto 2018
SIMON
[Itachi’s
Theme – NARUTO]
Terminai di bendare il mio corpo,
rendendolo nuovamente
irriconoscibile. Coprii anche la mia Sfera del Drago, la quale era
appesa al
mio collo per mezzo di una catenina in metallo, a mo’ di
gioiello. Poi
recuperai il vecchio libro di mia madre dalla borsa del computer,
conservandolo
nella tasca del mio pantalone. Dentro di esso, vi stava anche la sua
lettera,
anche se non avevo realmente più bisogno di conservarla e
custodirla.
Dietro la mia schiena, infatti, poco
prima di cominciare
l’allenamento, avevo chiesto a Whis di farmi tatuare le sue
ultime parole. Due
sere fa, quando Chi lo vide per la prima volta, decisi di raccontarle
cosa
significasse per me quel tatuaggio, e si commosse nuovamente.
Quella notte stessa, io e
lei avevamo fatto l’amore per
la prima volta, ed era stato il momento più bello di tutta
la mia vita. Non mi
sarei mai scordato dei suoi baci, del suo profumo, del suo respiro
carico di passione,
della sua voce colma di amore, desiderio e piacere. Avevo trovato la
mia metà,
e giurai che non l’avrei mai lasciata andare via.
Il mio turno, se avevo letto
attentamente l’aura di tutti i
miei avversari durante quelle giornate, poteva tranquillamente essere
una
passeggiata, ma non mi conveniva sottovalutare la prova, soprattutto se
si trattava
di un Torneo del Potere organizzato da Zeno-Sama e dagli Angeli.
Il mio cellulare vibrò
improvvisamente. Era un messaggio da
parte di Chi.
- IN BOCCA
AL LUPO, AMORE! –
Sorrisi, felice, davanti a quelle
parole. Lei ancora non lo
sapeva, ma avevo percepito qualcosa di nuovo in lei, una notizia
così bella che
mi spingeva a voler vincere il torneo, ora più che mai.
Le risposi all’istante,
conservando il cellulare dentro al
cassetto del mio comodino. Accarezzai Moon sulla fronte, mentre era
addormentata sul mio letto, e iniziai a schioccarmi le nocche dei pugni.
Dovevo
soltanto vincere quel torneo. Bastava soltanto
questo, e nessuno avrebbe più osato frapporsi tra me e la
mia felicità.
I match di questi tre giorni erano
stati parecchio
interessanti da osservare. Come era prevedibile, gran parte dei
vincitori della
Seconda Fase proveniva dal precedente Torneo del Potere. A parte
Lavenda, tutti
avevano provato a non uccidere nessuno durante i loro scontri,
dimostrando
quanto la loro prima esperienza fosse stata traumatica. Vegeta, a dire
la
verità, dopo la bastardata della scommessa, era stato sul
punto
di polverizzare
l’intero ring per la frustrazione. Truccato e vestito da
first
lady, si era
guadagnato la prima posizione nelle classifiche dei dieci meme
più spassosi
della settimana in tutti gli universi e, probabilmente, ci sarebbe
rimasto per tantissimo tempo, rendendo il tutto ancora più
esilarante. Lo
stesso non avrebbero pensato tutti i suoi avversari, i quali avevano
fatto
l’errore colossale di sottovalutarlo e prenderlo in giro.
Avevo sperato, con tutto il cuore,
che non ci sarebbero stati dei
morti durante questa fase, ma il mio desiderio rimase irrealizzabile.
Durante i
match dei Deadly Sins, purtroppo, era stato versato molto sangue e
tante anime
innocenti ci avevano rimesso la vita. Tra queste, con grande rammarico,
vi fu
quella di un giovane studente della Shiketsu, di nome Inasa, il quale
era
caduto vittima dei mortiferi ed atroci colpi di Greed, nel match
precedente al
mio. Il giovane aveva combattuto per l’onore del suo liceo e
tanti altri
guerrieri avevano provato ad aiutarlo, ma niente li salvò
dalla furia e dalla
potenza di quel demone.
Li avrei vendicati. Avrei
vendicato tutte le loro morti e
quei mostri l’avrebbero pagata cara.
“Simon!”
La porta della mia camera si
aprì di scatto. Era stata Ai a
chiamarmi.
“Sono le
diciotto e mezzo! Tra poco il tuo turno
inizierà!”
“Sono
già pronto!” la rassicurai io,
chiedendole “A proposito! Finalmente riesco
a vederti dal tuo scontro!
Complimenti per esserti qualificata!”
La bambina divenne rossa per
l’imbarazzo. Non poteva essere
altrimenti.
Il suo incontro era stato parecchio
complicato da superare.
Tra i suoi avversari, infatti, erano capitati anche guerrieri del
calibro di
Cell e Stain l’Ammazza-Eroi, entrambi passati alla fase
successiva. Sia lei che
Ub, tuttavia, avevano rubato la scena riuscendo a mettere tutti i loro
opponenti in difficoltà. Avevano meritato entrambi di
passare.
“Ecco...
è tutto frutto degli allenamenti con Goku e Piccolo
Sen-sei…”
“…
non solo…”
La mia sorella adottiva, stupita,
sgranò gli occhi mentre io
richiusi la porta alle nostre spalle, sigillandoci
all’interno della nostra
stanza in modo da non essere sentiti da nessuno. Zero aveva isolato la
mia
stanza in modo tale da impedire a chiunque di sbirciare oppure
origliare.
“…
credi davvero che io non me ne sia reso conto, Ai?
Per quattro anni ho combattuto contro persone drogate di KI Power fino
al
midollo…”
“E con
ciò? Anche tu vuoi rimproverarmi?”
Io, tuttavia, le feci segno di no con
la testa.
“Non ne
hai bisogno. Sei abbastanza intelligente da
comprendere quali sono i tuoi limiti fisici e mentali. So anche che non
ti
saresti spinta fino a questo punto senza un antidoto col quale
annullare gli
effetti del tuo Cellular Power. Perché è questa
la verità, vero? Tu hai creato
anche un antidoto alla tua stessa creazione…”
La bambina sbuffò
contrariata, leggermente punta
nell’orgoglio. Odiava essere letta come un libro aperto, e io
mi divertivo a
scoprire in anticipo tutti i suoi piani e tutte le sue contromosse.
“Continuo
ancora a pensare che tu abbia meritato di
passare. Il Cellular Power è stato un vero successo e, in
mani sicure, potrebbe
davvero essere molto utile per la salvaguardia del nuovo pianeta Terra.
Il
consiglio che volevo darti, a dire il vero, era un altro…
non lasciare
quella sostanza in mano a sconosciuti, Ai. Non dare modo a gente come
la Yakuza
o i Deadly Sins di approfittarsi di te… o di ricattarti per
la tua scoperta!”
Solo dopo aver detto ciò,
decisi di lasciare quella stanza.
Sapevo che Ai non avesse bisogno dei
miei consigli. Era
consapevole di aver creato qualcosa di assolutamente incredibile,
più
eccezionale dell’APTX-4869, e aveva passato gran parte della
sua vita a difendersi
dai suoi nemici, con le unghie e con i denti, a causa della sua
intelligenza.
Speravo solo non dovesse rivivere di nuovo quelle sensazioni.
***
AI
[Sasuke’s
Ninja Way – NARUTO]
“Come immaginavo,
piccola peste… ti sei cacciata in
grossi guai, lo sai?”
“Mi… mi
dispiace, signor preside… non potevo ignorare
questa storia”
Dopo aver parlato con Simon, ero
uscita dalla sua stanza,
passeggiando tranquillamente per i cortili della U.A. con
l’intento di
schiarirmi i pensieri.
Le sue parole erano state le stesse
che mi avevano rivolto tutti
gli altri membri della Sezione Anti-Mafia. Il pericolo che qualcuno
potesse
nuovamente puntare gli occhi su di me era nuovamente alle porte, ma
ormai mi
ero resa conto che anche quella fosse una parte del mio essere. Ero
indipendente ma anche imprudente, e un po’ mi piaceva questo
lato del mio
carattere. Ma a tutto dovevo porre un limite.
Ora molte persone
conoscevano il legame che esisteva tra
me e la mia figlia biologica. Se, invece di puntare a me, avessero
cercato di
ricattarmi con lei? Era a questo che si riferiva Simon?
Conoscendolo, la risposta era
più che ovvia.
Durante quella camminata, tuttavia,
venni attratta da un
discorso tra due partecipanti di quel torneo, ovvero il preside Gabor e
la sua
studentessa Arehdel, entrambi provenienti dal quinto universo. Assieme
a loro,
tuttavia, vi stavano anche Eurith e Flame dell’ottavo
universo, i quali difendevano
la ragazzina a spada tratta.
“I Cinque
Saggi… avete una lista dei sospetti?”
“Sì…
questi!” rivelò Eurith, porgendo al mago
una
pergamena già aperta.
Incuriosendomi ancora di
più, decisi di sedermi non molto
distante da loro, poggiandomi su un albero e permettendo alla mia anima
di
fuoriuscire dal corpo.
In questo modo, loro non avrebbero
potuto scoprirmi.
“Per la barba di
Silente… ci sono anche quei due
ragazzini tra i sospettati?!”
“Non
possiamo ignorare nessuno, al momento…”
ammise la pirata, più tranquilla che mai, iniziando
letteralmente a scolarsi
un’intera bottiglia di vino “…
non sapremo chi siano i loro membri fino
a quando non riusciremo a farci accettare. La
lista di fianco è quella di coloro che intendono parlare con
Diablo e Glacial…”
“…
avevo intuito… ne avete, di coraggio, a farvi
aiutare da uno sterminatore come Freezer…”
Rimasi sbigottita davanti a quella
rivelazione.
Avevo sentito bene?
Freezer era invischiato in questa
faccenda?
Controllai frettolosamente le due
liste. Nella prima, quella
dei sospettati, vi stavano personaggi a me ben noti, come Himmur, Bear,
Dragon,
Kairi ed i loro figli, oltre ai citati Diablo e Glacial. Fu la seconda
lista a
lasciarmi completamente basita. Freezer e Peach rientravano in essa,
come aveva
specificato Gabor…
… ma allora
perché c’era anche quell’incosciente di
Masumi Sera con la sua ragazza?! Era impazzita, per caso?!
[Man
of the World – NARUTO]
“Arehdel…
sei sicura della scelta che stai compiendo?”
si rivolse nuovamente il preside alla sua giovane allieva “Non
sei
obbligata a dare una mano in queste indagini… stai mettendo
la tua vita a rischio,
inutilmente per quanto mi riguarda! Se i nostri dubbi si rivelassero
corretti,
i nostri nemici proveranno ad ucciderti!”
“Ehi, tu! Non
trattarla così! Hic!” lo
rimproverò
subito Flame, la quale però era tutto tranne che credibile
vista la sbronza che
si era presa dopo quella bevuta esagerata “Noi
siamo in grado... hic...
di proteggerla!”
“Difficile
prendervi seriamente… soprattutto dopo le
condizioni in cui è tornata qualche sera prima! Ubriaca
fradicia… ha passato
una notte intera a vomitare nel cesso!”
Ahia. Doveva essere accaduto qualcosa
di parecchio scottante
se la pirata si era zittita davanti allo sguardo minaccioso
dell’adulto. Quello
non era il solito modo in cui quell’uomo parlava con la
gente. Doveva essere
molto arrabbiato se si era rivolto così male ai suoi
interlocutori.
“Nessuno
di noi l’ha obbligata ad accettare… è
stata
lei stessa a seguirci e a prendere questa decisione”
la seguì a ruota
Eurith, cingendo amichevolmente un braccio sulle spalle di Arehdel, la
quale
era più affranta che mai “Se lei
non vorrà continuare la missione, potrà
tranquillamente abdicare senza rischiare nulla e senza che nessuno si
offenda.
Pensavamo soltanto… che lei ne fosse già al
corrente, signor Black”
“E’
proprio questo, il punto… io non ne ero al corrente,
e se non fosse stato per voi due non lo avrei mai saputo”
affermò il mago,
rivolgendosi nuovamente verso Arehdel “Sai
benissimo quanto tu sia
speciale… tu non sei una semplice mortale… sei la
figlia di Demetrio e
Perperuna, i nostri due Semi-Dei più conosciuti e rispettati
dei nostri
universi!”
“COS-LEI
E’ LA FIGLIA DI QUEL DEMETRIO?! HIC!?”
rimase scioccata Flame, nonostante fosse ubriaca fradicia.
Stava bevendo un’altra
bottiglia di vino.
Ma da dove diavolo le
cacciava fuori?!
“Tu…
misericordia… tu sei la principessa!?”
esclamò stupito Eurith, inginocchiandosi davanti alla
giovane ragazza, il cui
sguardo però era ancora più dispiaciuto di prima.
Gabor, rendendosi conto subito dello
stato d’animo della sua
allieva, si avvicinò a lei e
l’abbracciò con forza, come un nonno farebbe con
il suo unico nipotino.
“I tuoi
genitori non mi perdonerebbero mai se ti
accadesse qualcosa, principessa Tinuviel… sei destinata a
proteggere il destino
del nostro nuovo universo, con il tuo potere straordinario…
non possiamo
permettere che ti succeda…”
“… mi
spiace, Gabor Sen-Sei… non posso
accettare…”
Con garbo e gentilezza, la giovane
maga sciolse l’abbraccio
del suo maestro, con una grinta ed una forza di volontà che
mai e poi mai mi
sarei aspettata da una ragazza come lei.
“…
è proprio questo che io volevo evitare. Per questo non
volevo parlarne con lei, signor Gabor. Io non voglio essere
protetta… non
voglio ricevere pietà. Lei sa cosa si prova ad essere loro
figlia? Il mio destino è stato deciso
già all’inizio del mio concepimento. Lo
so che non avrei comunque avuto
altra scelta, ma… non è comunque
giusto… perciò… solo per
questa volta… la
prego, Gabor Sen-Sei… mi permetta di aiutare queste persone.
Quando tornerò nel
nostro universo, riceverò tutti i castighi
necessari… ma mi permetta di essere
libera, solo e soltanto per il tempo del torneo! Non le
chiederò più nulla in
cambio, glielo prometto!”
Mio Dio. Povera Arehdel.
Riuscivo a percepire tutta la sua
frustrazione e la sua
insoddisfazione. Essere obbligata a seguire una strada per colpa delle
decisioni di altre persone, costretta a vivere non pienamente
libera…
… una vita simile
a quella di Shiho Miyano e di sua
sorella Akemi.
Aveva ragione. Non era giusto.
“Signor
Black…” provò ad
inserirsi nuovamente
Eurith nel discorso, ma Gabor lo interruppe nuovamente.
Sembrava indeciso sul da farsi.
“Sai, Arehdel?”
Gabor sospirò, arrendevole “Ti
lascerò
andare per la tua strada… ma ti avverto! Se il pericolo si
facesse troppo
grande, io cancellerò la tua partecipazione al torneo e
torneremo a casa
immediatamente! Mi sono spiegato? Non farmi pentire della mia
decisione,
principessa Tinuviel!”
Arehdel, tutta felice, si
voltò verso Eurith il quale le
fece un veloce occhiolino di vittoria. Ero felice per lei. Era riuscita
a
combattere per la sua libertà, ed in parte era riuscita a
vincere quella
battaglia.
“Non
succederà! Lo prometto!”
affermò la
ragazzina, salutando il suo maestro con un inchino e correndo via verso
i
dormitori della ‘U.A.’, dove venne accolta da un
ovazione di tanti giovani che,
con tutta probabilità, erano i suoi compagni di classe.
[Nothing
Can Be Explained - BLEACH]
“Ora che
abbiamo risolto questa faccenda...”
continuò Gabor, rivolgendosi misteriosamente ad Eurith
“... hai ricevuto
altri ordini da lei?”
“Solo
quello di fare attenzione e di rimanere in
allerta” gli rivelò Eurith,
sottovoce “Non abbiamo ancora la
certezza assoluta sulle loro vere identità. Camuffarci
da guerrieri
del Quinto e dell’Ottavo universo ci sta dando una grossa
mano, e gli
Hakai-Shin non ci hanno ancora scoperto! Tuttavia il nostro camouflage
non durerà
per molto, non con Jiren a investigare sul nostro conto”
Questa volta rimasi davvero
sconvolta. Guerrieri non
appartenenti agli universi designati? Cosa significava?!
“Continuo
a credere che la scelta di usare i nostri
veri nomi non sia stata molto saggia... ma perlomeno li ha fatti uscire
allo
scoperto” continuò Gabor,
preoccupato “Avete altro da riferirmi?”
“Sì...
i Deadly Sins potrebbero non attendere il termine
del torneo. Lei crede che possano provare
un’offensiva in questi giorni...
se non questa notte!”
“Se
è così, dobbiamo tutelare la maggior parte degli
abitanti di questo pianeta... Eurith! Sfrutta una delle nostre
navicelle
spazio-temporali e raggiungi la base della F.O.F.! Voglio possedere
almeno una
macro-astronave per un viaggio di emergenza! Cerca di tornare entro
questa
sera! Ora va!”
Eurith e una ormai moribonda Flame
uscirono di gran passo
fuori dalla U.A., in giro per le strade di Tokyo.
Quei discorsi li avevo
trovati a dir poco strambi. A cosa
puntava quella gente? Erano brave persone o cattivi?
“Dobbiamo
avere una comunicazione tra anime… o ti
decidi a tornare dentro al tuo corpo?”
Per poco non mi venne un colpo quando
mi resi conto che
Gabor si era voltato con severità verso la mia anima,
puntando il dito verso il
mio guscio vuoto.
Come diavolo aveva
fatto a vedermi?! Doveva essere
impossibile!!!
“Torna al tuo
posto... adesso! O disintegrerò il tuo corpo!”
Impaurita dalla sua minaccia, ubbidii
immediatamente. Un
minuto dopo, davanti a me, si ergeva l’imponente figura di
quell’uomo
intimidatorio.
“Non ti
hanno insegnato che è da maleducati origliare
i discorsi degli sconosciuti?” mi
rimproverò lui, immediatamente,
sedendosi elegantemente davanti a me e puntandomi il dito contro
“Sei
stata fortunata, oggi… se qualcuno di quei demoni avesse
visto il tuo corpo
completamente sgombro, nessuno sarebbe riuscito a salvarti da morte
certa!”
“Se lo avessero
fatto, lo avrebbero squalificato
all’istante… o cancellato!”
“Lo avrebbero
fatto, certo… se
potessero…”
Davanti alle sue parole, rimasi
completamente confusa. Che
intendeva suggerirmi quell’uomo?
“Ai…
non l’hai ancora capito? Le regole del torneo non
sono cambiate per colpa di una lamentela di Zeno… ma per
spingere i guerrieri
di questo torneo ad uccidere i Deadly Sins!”
“Questo
l’ho già compreso, signor Black! Mio fratello li
sta combattendo personalmente!”
“So anche questo,
credimi… la storia di Zero e Lilith,
che tu ci creda o meno, è molto conosciuta in tutti gli
universi, anche se la
maggior parte dei mortali la tratta come una leggenda. Solo in pochi
sanno la
verità, noi due inclusi. C’è
una cosa, però, che nessuno sa ancora… una
verità che conoscono soltanto i Kaio-Shin, gli Hakai-Shin,
gli angeli ed i due
Zeno-Sama. Sono riuscito a scoprirla da poco, e fossi in te cercherei
di
tenermi stretta la vita che possiedo prima di perderla definitivamente.
Qualcosa di molto losco sta per accadere... il Torneo potrebbe presto
essere
interrotto, e i tuoi nemici saranno sicuramente gli artefici di questa
bravata!”
Mi stava facendo paura. Volevo
scappare, ma la mia schiena
era poggiata contro l’albero e non riuscivo ad alzarmi. Avevo
sottovalutato la
forza d’animo di quell’uomo, dovevo ammetterlo a me
stessa.
“Di… di
cosa parla…”
“Io, mia cara Ai,
sono in grado di leggere la mia Linea
del Destino. La profezia dei Quattro Dei Supremi sta per compiersi.
Prima del
termine di questo torneo, capiremo chi saranno coloro che lotteranno
per il
trono di Dio Supremo. Solo uno dei quattro riuscirà ad
ottenerlo… gli altri potrebbero
sparire per sempre!”
“Questo…
questo cosa a che fare con tutti noi? Io non…”
Quando mi resi conto di cosa stesse
parlando quell’uomo,
sbiancai di colpo ed iniziai a tremare per lo shock.
No… un momento…
… Simon, durante
il racconto della leggenda di Zero e
Lilith, aveva affermato che entrambi erano stati sul punto di diventare
Dei
Supremi…
…
perciò… se i primi due Dei esistenti erano gli
Zeno-Sama, gli altri due di cui parlava Gabor erano…
“No…
non lui…”
“Mi
spiace, piccola… meritavi di sapere questa
verità,
più di chiunque altro. Se tuo fratello riuscisse a vincere
questo torneo… lui
diventerebbe il nuovo Dio Supremo dei nostri universi… se
perderà, molto
probabilmente verrà cancellato. Ciò che
è certo è questo. A prescindere dal
risultato di questa battaglia... non potrai più rivederlo
per tutta la tua vita.
Fossi in te, piccola… cercherei di sostenerlo e di aiutarlo
quanto più
possibile… di passare quanto più tempo con
lui…”
“Perché...
perché mi sta dicendo questo?”
“Lo
scoprirai durante la Terza Fase. Non è detto che i
pesci piccoli si siano separati dai Deadly Sins, perciò ti
consiglio di non
abbassare la guardia. La Yakuza, l’Unione dei
Villain… ed il Gruppo Karasuma…
non sono ancora stati battuti. Gin e Vodka si sono ufficialmente
separati da
codeste organizzazioni, ma non è ancora finita. Prestate
attenzione a
Tao-Pai-Pai, Cell, Whisky e Chablis. Loro, però, sono nulla
in confronto ad
Urahara Zaraki… tu non sai nulla di lei, credimi!
Ciò che ho scoperto mi fa
ancora venire i brividi. Il miglior consiglio che posso darti
è... non affrontarla,
se te la ritrovi davanti... fuggi! Fuggi e basta! Ma niente... niente
è
paragonabile a lui... tu pensi che sia morto... ma lui si ricorda
perfettamente
di te! Ha scoperto il tuo segreto e vuole rubare nuovamente le tue
conoscenze
scientifiche! Se finissero tra le sue mani... niente potrebbe fermare i
nostri
nemici!”
“Signor Gabor...
mi sta facendo paura...”
“Lo so... ma non
ho altra scelta se voglio tenerti al
sicuro. Sii prudente, Ai… il Torneo del Potere è
soltanto agli inizi. Possa il tuo
Cuore essere la tua
chiave di guida...”
Con quest’ultima frase
enigmatica, lo stregone si allontanò
da me.
Non prima di rivolgermi
un’ultima minaccia...
... con uno sguardo che mi
ghiacciò sul posto, come
farebbe una preda in trappola davanti al suo predatore.
“E
un’ultima cosa... guai a te se riferirai a qualcuno
ciò di cui abbiamo parlato io, Eurith e Flame. Nessuno deve
saperlo... o
sarebbe la fine!”
***
GABOR
[Delitti Imperfetti
– R.I.S.]
Ero stato molto severo con quella
povera bambina, ma non
avevo avuto altra scelta. Se qualcuno avesse scoperto la
verità sulla mia
identità o su quella di Flame ed Eurith, quei due farabutti
ci avrebbero uccisi.
Avrebbero ammazzato tutti, con l’appoggio di Lilith e dei
suoi scagnozzi. Il
dubbio che due dei miei più grandi e pericolosi nemici
fossero dietro a tutto
quello che stava avvenendo, si stava rivelando sempre più
una certezza, ma non era ciò a
spaventarmi.
Il problema era capire chi si celasse
dietro i movimenti di
tutti i nostri nemici...
... perché ne ero
sicuro...
... né
loro, né i Deadly Sins, né tantomeno Lilith
potevano aver sviluppato una trama così complicata da
leggere o prevedere!
Gli Angeli erano stati i
primi a capire tutto ciò, e in
segreto da tutti avevano incominciato a indagare assieme ai Kaio-Shin,
viaggiando nel tempo.
Sino a quando non avremmo scoperto la
vera identità del boss
principale, era indispensabile che il segreto restasse tale,
affinché potessimo
avere la possibilità di salvare quanti più
innocenti possibili.
In base alle informazioni ricevute da
Eurith, i Deadly Sins avrebbero
potuto attaccarci in qualsiasi momento, anche quella notte. Questo
rispettava
quanto la piccola Hinode avesse letto nella Linea del Destino del
Macro-Universo nel quale eravamo giunti.
Quell’interruzione
improvvisa, alla quale non vi era
alcun seguito... lì si trovava la chiave per comprendere
quanto stesse
avvenendo.
Non potevamo certo soccorrere tutti
gli universi, ma mettere
in salvo almeno coloro che si trovavano dentro la U.A. poteva rivelarsi
molto
saggio.
Non solo. Forse salvare non
solo loro, ma anche due
namecciani in particolare, ci avrebbe permesso di avere un vantaggio in
più. Mi
riferivo, ovviamente, ai Supremi della Terra e di Namecc in quella
linea
spazio-temporale.
Ero convinto, al cento per cento, che
entrambi i set di
sfere sarebbero stati utilizzati in brevissimo tempo, a giudicare da
quanto
avessi letto nella Linea del Destino di questo universo. Andare, grazie
ai miei
poteri, a far visita a tutti e due mi avrebbe permesso di ideare un
piano di
salvataggio per entrambi, o quantomeno per quegli oggetti magici.
Mi tolsi il guanto dalla mano destra
e me lo misi nella
tasca sinistra. Poi, con quello della sinistra cercai nella tasca
destra
l’Anello Giallo e, quando lo trovai, provai a infilarmelo
nell’anulare della
mano scoperta, pronto per il viaggio.
Qualcuno, tuttavia, mi
bloccò prima che potessi lasciare la
U.A., un personaggio a me ben noto.
Me lo sarei dovuto immaginare. Anche
anticipare ‘lui’ era
impossibile, per i nostri standard.
“Ora noi
due faremo quattro chiacchiere, Gabor
Black...” affermò Jiren,
puntando il dito verso la mia tasca “Sei
libero di andartene con quell’anello, se desideri... ma non
ti lascerò fin
quando non mi avrai spiegato cosa sta succedendo!”
***
SIMON
[Counterattack Mankind
– SHINGEKI NO KYOJIN]
Ero pronto. Whis stava aspettando sia
me che tutti gli altri
guerrieri dell’ultima fase. Come ci aveva suggerito Goku
qualche giorno fa, gli
angeli sembravano totalmente distratti, e l’assistente di
Beerus non era da
meno.
Tra i partecipanti, con mia grande
sorpresa, vi stavano
anche due mie conoscenze.
“Signor
Kog!”
“Anche tu
nell’ultimo turno, Juzo?”
salutai il
mio vecchio compagno, contento, affermando “Ho
visto che tutti i
Cyber-Rainbow sono passati alla fase successiva con
facilità! Sono felice per
voi! Ve la state cavando alla grande!”
“Merito
degli allenamenti nella stanza dello spirito e
del tempo” ammise il cyborg, leggermente
imbarazzato “Non
immaginavamo che i nostri corpi potessero migliorare fino a questo
punto. Non
possiamo ancora sconfiggere i Deadly Sins, ma contro avversari molto
ostici
possiamo cavarcela!”
Incredibile. Da quando
l’avevo visto l’ultima volta, il suo
linguaggio era ulteriormente migliorato. Riuscivo a riconoscere ogni
tonalità
della sua voce, la quale non era più robotica come al
solito. Sembrava sempre
di più un essere umano.
“Ne sono
lieto… ed anche i tuoi compagni se la sono
cavata tutti alla grande!” mi rivolsi poi
a Mezo Shoji, uno dei ragazzi
della 2-A “Si vede che vi siete tutti allenati con
impegno! Diventerete
degli eroi eccezionali, ne sono sicuro!”
“Non
abbiamo ancora mostrato le nostre vere capacità”
ammise però il ragazzo, cogliendomi del tutto impreparato
“Qualcuno di
noi non ha superato la Seconda Fase, ma siamo sicuri di passare tutti
con
l’incontro di Recupero successivo”
L’allievo di Toshinori non
aveva tutti i torti. Più membri
della U.A. finivano nell’incontro di recupero, più
difficilmente altri
avversari avrebbero potuto sconfiggerli. La loro miglior arma, infatti,
era il
gioco di squadra e me ne ero reso conto durante le prime due fasi del
torneo.
Erano combattenti molto ostici, da non sottovalutare.
“Ehm...
non siamo in ritardo?” domandò
un
partecipante a Whis, il quale controllò l’orologio
per sicurezza.
Dovevamo incominciare un minuto fa.
“Oh
cielo! Avete ragione! Ohohohohoh!”
esclamò
l’angelo, incominciando a ridacchiare tra se e se con
imbarazzo.
Se due più due faceva
quattro, allora i comportamenti degli
angeli e la distrazione di Whis erano certamente collegati. A
prescindere
dall’esito del mio incontro, sarei andato a parlare con lui.
“Molto bene,
signori!” annunciò Whis, con gioia
“Premete
il bottone della vostra piastrina!”
Tutti noi ubbidimmo
all’istante.
Per la prima volta, misi piede su
quel ring a forma di
trottola e mi guardai attorno.
Dovevo ammetterlo. Provai un leggero
brivido, pensando a
quanti innocenti ci avessero perso la vita. Nulla in confronto alla
stanza dove
mi ero allenato per un mese intero, ma a giudicare dallo sguardo
atterrito di
tutti gli altri mi resi conto di essermi trasformato in un essere quasi
inattaccabile…
… quasi.
A differenza degli altri incontri,
stavolta, gli spalti
erano piuttosto gremiti. Dovevano essere sicuramente tutti i
partecipanti per
il prossimo incontro di recupero.
“POTETE INIZIARE!”
urlò l’angelo del settimo
universo, dando via al combattimento. I Due Zeno premettero un pulsante
e la
sirena annunciò l’inizio dell’incontro.
[Kakuzu
– NARUTO]
Il silenzio era calato
improvvisamente su tutto il ring.
Nessuno era partito all’attacco, e tutti si erano messi in
posizione difensiva.
“Signor
Kog… cosa sta succedendo?” mi
domando
Shoji, preoccupato “Perché
nessuno si sta muovendo?”
“Il motivo
è semplice, ragazzo…” gli
rispose però
Juzo, rendendosi conto della verità “…
guarda un po’ chi stanno puntando con
lo sguardo!”
C-C-1 aveva indovinato. Tutti i
guerrieri lì presenti
puntavano a un solo ed unico obiettivo, ovvero vincere il torneo. Ero
certo avessero controllato le azioni salienti della fase
precedente, e sapevano di trovarsi di fronte un avversario molto
ostico, perciò
non mi ero sorpreso quando tutti i nostri nemici si erano voltati
famelici
verso di me.
Il loro ragionamento non faceva
alcuna piega. Se mi
eliminavano, avevano un avversario potente in meno da affrontare per la
fase
successiva.
“Si
stanno decidendo, vedo…”
ammise Juzo,
pronto a combattere, quando vide uno dei tanti nostri avversari
lanciarsi verso
di me.
Povero illuso…
… prima che
potesse provare a colpirmi, tuttavia, ci
pensò Mezo ad eliminarlo dal torneo, usando le sue
molteplici braccia per
scaraventarlo fuori dal ring.
Durante quel mese, il giovane aveva
acquisito una forza
sovrumana, oltre ad aver aumentato le sue capacità di
replicamento degli arti.
Questo mi aveva spiegato Crilin, soddisfatto, qualche giorno prima. Il
mio
amico Ten Shinan si era rivelato un ottimo insegnante per il giovane
Mezo, e di ciò ne fui estremamente
contento.
“Ce
n’è un altro…”
affermai io, pronto a respingere
l’attacco energetico di un mio avversario. Con mio grade
stupore, però, venni
nuovamente anticipato, e nel modo più inaspettato che
potessi immaginare.
Il raggio di KI diretto verso il mio
petto si rigirò
improvvisamente, cambiando verso e colpendo in pieno il mittente,
scaraventandolo
fuori dal ring.
“Juzo…
quello era il Magnetic Reverse?!”
esclamai io, senza parole “Io ci ho messo anni ad
impararlo!”
“Essere un cyborg
offre anche questi vantaggi!” mi
prese in giro lui, puntandomi il dito contro.
Non voleva per caso provare
a raggiungermi?!
Ripresi il combattimento. Stavo per
sferrare un pugno a un
altro guerriero che mi si era avvicinato, prima che lui mettesse le
braccia
avanti urlandomi a squarciagola.
“TIME OUT! TIME
OUT! SONO UN AMICO DI GOKU E VEGETA! MI
CHIAMO JACO E VOGLIO UNIRMI AL TUO GRUPPETTO!”
Ma che diavolo...?!
Volevo combattere!
Perché non mi stavano permettendo di
farlo?! Porca miseria!!!
Nel frattempo, gli altri guerrieri si
erano resi conto di
non essere in grado di sfiorarmi e avevano deciso, per disperazione, di
massacrarsi di botte tra di loro.
Tipico…
… una di loro,
tuttavia, non sembrava affatto desiderosa
di unirsi alla rissa.
Se la memoria non mi ingannava,
costei si chiamava Nell e
proveniva dall’ottavo universo. Il suo arco era ben teso e
puntato verso di me,
già carico con una delle sue frecce dalla cui punta stava
colando un liquido
molto familiare.
“Sangue
di Goblin…” lo riconobbi io,
stupito,
domandandole “… quando hai avuto
il tempo di raccoglierlo? Hai passato la
notte della Prima Fase a dare la caccia a quei mostriciattoli?”
“No…
l’ho fatto durante la mattinata, nascondendomi
dentro le caverne di T.P. per non farmi rubare le due
piastrine…” mi
rivelò lei, avvicinandosi lentamente a me ma continuando a
puntarmi l’arco con
fare minaccioso.
“Allora, se fossi
in te, non sprecherei quella freccia
contro un avversario molto più potente…”
“Potrei sempre
utilizzarla contro qualcuno dei tuoi
amici, se provaste a combattermi!”
Bel caratterino, quella donna. Zero mi aveva chiesto di fare molta attenzione ai guerrieri del quinto e dell’ottavo universo, dato che si comportavano con aria molto sospetta. Avrei avuto modo di studiarli durante le successive fasi del torneo.
In particolare, quella Nell mi sembrava diversa da quella che avevo intravisto nella Prima Fase...
...
in effetti, la sua aura era completamente differente!
Sogghignando davanti a quella sorpresa, decisi di lasciar momentaneamente correre. Avrei trovato delle risposte più tardi. Ora dovevo solamente passare il turno.
“Che
intenzioni hai, allora?” chiese Juzo,
anche lui incuriosito dalla sua avversaria.
“Stare dalla parte
del più forte, ovvio” ci fece
comprendere lei “E’ lampante che voi
quattro siate i più forti di questo
turno… anche se ho i miei dubbi riguardo a te,
alieno con la pistola!”
“EHI!
STAI PARLANDO CON UN MEMBRO DELLA PATTUGLIA
GALATT…”
“Tuttavia…
questa situazione non durerà in eterno!”
ammise la donna, voltandosi verso tutti gli altri partecipanti e non
permettendo all’alieno di completare la frase, con fare
disinvolto “Torneranno
nuovamente alla carica… appunto!”
Nell, con dei movimenti talmente rapidi e veloci, scoccò due frecce nella direzione di due guerrieri che stavano nuovamente cercando di attaccarci. Il veleno di Goblin fece il suo effetto e i due malcapitati vennero scaraventati rapidamente fuori dal ring da Juzo con un attacco d’aura.
Era rapida. Più veloce di quanto avessi immaginato. Era fin troppo chiaro che quella non fosse affatto Nell Celebrindal e che era stata sostituita da un'altra guerriera simile a lei, ma molto più forte e pericolosa, al punto che non riuscivo a capire quanto potere stesse nascondendo in lei.
Nel mentre, tutti gli eliminati del
nostro incontro stavano ricevendo le cure immediate di Whis.
L’angelo sembrava
essersi ripreso del tutto. Di certo non
poteva permettersi distrazioni durante gli incontri del Torneo del
Potere, non
con gli Zeno-Sama e suo padre che assistevano a quello spettacolo.
Mi resi conto subito, con mio grande
dispiacere, che non ci
sarebbe stato altro a cui assistere. I migliori avevano deciso
saggiamente di
non muovere un dito, mentre il resto dei partecipanti non sapeva
più che pesci
pigliare.
- Zero…
mettiamo fine a questa farsa… -
Il tutto terminò in meno
di un secondo. La maggior parte dei
partecipanti era improvvisamente svenuta grazie al potere demoniaco di
Zero, e
io sbalzai fuori dal ring tutti i corpi, con un potente vortice
d’aria provocato
dal mio KI.
Erano passati meno di quattro minuti.
L’incontro era già
terminato.
“Cos… cosa diavolo è…?!” esclamò scioccata Nell, facendo cadere l’arco dalle sue braccia.
“Sono… sono crollati tutti!?” era altrettanto stupito Mezo.
Lo sguardo della donna era improvvisamente cambiato. Da sicuro e arrogante, era diventato palesemente sgomento e sconvolto. Il modo in cui mi guardò non mi piacque per niente. Si vedeva che, qualunque fosse il suo obiettivo in quel torneo, io sarei potuto diventare uno dei suoi ostacoli...
...
e, per non so quale ragione, i suoi occhi mi intimorivano
più di qualunque altro avversario avessi mai affrontato, se
non si contava Lilith.
Juzo, invece, aveva compreso al volo
cosa fosse successo, a
giudicare dal sorrisetto che mi stava rivolgendo.
“Zero?”
“Zero”
confermai io, prima di voltarmi
improvvisamente alle mie spalle “Qualcuno
è riuscito a rimanere dentro e
a non svenire, vedo…”
Sul bordo del ring, infatti, vi stava
appeso un cinghiale
antropomorfo, il quale riuscì a rientrare con immensa fatica.
- Mi
stava un po’ dispiacendo per quel poveretto!
– ammise Zero, dentro la
mia coscienza – Si
era nascosto dietro la colonna senza farsi vedere! Vediamo cosa si
inventa per
uscirne vivo! -
“NON MI
ELIMINERETE COSI’ FACILMENTE!”
iniziò a
urlare come un megalomane quell’imbecille “IO,
IL DOTTOR ROTA, SONO UNO
DEGLI SCIENZIATI PIU’ GENIALI DELL’UNIVERSO SEI ED
HO UN SEGRETO CHE ADESSO
RIVELERO’ A TUTTI…
argh…”
L’alieno, tuttavia, con
grande sorpresa da parte mia, svenne
improvvisamente e Jaco ne approfittò per buttarlo dal ring.
Quest’ultimo,
elettrizzato, incominciò a festeggiare.
“SIIIIII! SONO
RIUSCITO AD ELIMINARE UN AVVERSARIO DAL
TORNEO!”
Sconvolto, mi voltai verso Juzo, il
quale mi fece segno di
mantenere il segreto con il dito della sua mano davanti alla bocca.
- Ehi,
Hunter Warrior… quel robot ha il potenziale per raggiungerti
presto… lo sai,
vero? –
Zero non aveva tutti i torti. Juzo
Miyano aveva
letteralmente copiato la tecnica di Zero, spingendo il cervello del suo
avversario al collasso totale. Aveva imparato a controllare la sua aura
quasi
al cento per cento, come ero stato in grado di fare io la prima volta
che lo
conobbi. Con il Torneo del Potere, poteva soltanto diventare
più potente.
***
[Soundtrack
3 – R.I.S.]
“Gli incontri
della Seconda Fase sono terminati! A
seguire, vi sarà l’Incontro di Ripescaggio, con
arbitro speciale il Sommo
Sacerdote!” annunciò Whis, soddisfatto
“Chi vuole raggiungere la U.A. è libero
di farlo!”
“Whis-Sama!”
Lo chiamai immediatamente,
tele-trasportandomi davanti al
suo cospetto e a quello dei due Zeno, al quale detti un velocissimo ma
rispettoso saluto. I due sembrarono gradire molto il mio gesto, dato
che da
lontano risposero gesticolando energicamente con le loro mani.
Stavo simpatico ai figli di Zero.
Questa era una bella
notizia.
“Ti
faccio i miei complimenti per aver passato la
Seconda Fase, ragazzo mio!” si
congratulò con me Whis, affermando però “Ora,
se non ti dispiace, sono molto impegnato... devo lasciarti!”
“Aspetta!”
lo supplicai io, decisamente
preoccupato “Cosa diavolo sta succedendo?
Perché vi state comportando in
questo modo? E non pensare di sbrogliartela con una frase tipo –
dobbiamo
essere neutrali con tutti i partecipanti -, perché
è chiaro che sta
succedendo qualcosa di molto pericolo...”
[Emma’s
Determination – THE
PROMISED NEVERLAND]
“Oh... ma guarda
chi si rivede...”
Alle mie spalle era apparso il Sommo
Sacerdote. Doveva
essersi tele-trasportato per arbitrare l’incontro. Un
momento...
... perché non
chiedere direttamente a lui?
“Sommo
Sacerdote... capita a fagiolo!” affermai
subito io, lasciandolo completamente confuso “Ho il
sospetto che voi ci
stiate nascondendo qualcosa... perché state continuando a
cambiare le regole
del Torneo senza interpellarci? Cosa sta succedendo ai regni degli
Universi Uno
e Dodici? E poi... qualcosa non mi convince riguardo il Quinto
e l’Ottavo Universo!
Riguarda i Deadly Sins? Oppure...”
Le parole mi morirono in gola. Il
Sommo aveva usato un
particolare incanto per paralizzare le mie corde vocali. In effetti mi
resi
conto al volo che stessi parlando un po’ troppo in fretta e
con troppa foga,
pertanto mi accinsi subito a chiedere loro scusa giungendo le mani e
inchinandomi davanti a loro in segno di rispetto.
Forse mi stavo lasciando troppo
coinvolgere da quella
faccenda. Non era detto che i Deadly Sins fossero coinvolti in tutti i
disastri
che stavano avvenendo nel corso del torneo.
“Sembri
in cerca di molte risposte, giovane
terrestre...” ammise l’angelo
supervisore, sorridendomi e dichiarando “...
tra meno di cinque minuti dovrò dare il via
all’Incontro di Ripescaggio. Cercherò
quindi di essere rapido e preciso il più possibile”
Feci segno di aver capito e compreso
con il capo, e il Sommo
mi liberò le corde vocali. A parlare per primo, tuttavia, fu
l’angelo Whis.
“Perdonateci se vi
abbiamo fatto preoccupare... sono
insorte due serie problematiche, alle quali noi angeli stiamo cercando
di dare
una soluzione. Per quanto riguarda le lotte interne tra il regno di
Hearts e
quello di Hellsing, ci hanno comunicato
dall’Aldilà che un’anima proveniente
dagli Inferi ha preso possesso del corpo di uno dei vostri sospettati
da
diverso tempo. Stiamo cercando di comprendere chi sia il maggior
indiziato, e
stiamo cercando di comprendere la fine che possa aver fatto
l’anima
dell’impossessato”
“Avete
già delle ipotesi?” provai a chiedere
loro,
preoccupato.
“Purtroppo
sì, ma non possiamo aggiungere altro.
Allarmeresti soltanto i partecipanti di quell’universo e
creeremmo una
spaccatura insanabile qualora le cose peggiorassero. Tuttavia, i
mortali che
stanno indagando sulla faccenda sono quasi giunti alla
verità. In questo caso,
il tuo intervento non sarà necessario, o quantomeno
sarà pressoché minimo”
“La
seconda problematica, invece, riguarda alcuni
partecipanti del II Torneo del Potere, ancora a noi ignoti”
iniziò a
spiegarmi il Sommo, con tono molto grave “Devo
purtroppo, con mio enorme
dispiacere, annunciarti che alcuni guerrieri provengono da una linea
spazio-temporale completamente diversa dalla nostra”
Inclinai il capo, leggermente
confuso. Non riuscivo a
comprendere il significato dietro alle parole del Sommo che, con
pazienza,
cominciò a spiegare.
“Detta in
parole semplici, qualcuno dei partecipanti
ha viaggiato nel tempo senza alcun permesso. Solo i Kaio-Shin e i
Pattugliatori
Temporali hanno il permesso di compiere tali viaggi. Tuttavia, questi
viaggiatori non sembrano appartenere né all’una
né all’altra categoria”
Scoprire che esistessero anche i
viaggi del tempo non fu una
vera e propria scoperta, anche perché i miei amici mi
avevano già spiegato il perché
dell’esistenza di due Zeno. Le parole del Sommo,
però, lasciavano presagire
altre problematiche.
“Da quale universo
pensate possano provenire?”
“Tu ce lo
hai già accennato... molto probabilmente dal
quinto e dall’ottavo universo”
confermò Whis “Però
non escludiamo
altri possibili viaggiatori del tempo in altri universi. Riguardo a
questa
faccenda, tuttavia, ti chiederei di mantenere la riservatezza, almeno
fin
quando non riusciremo a capire come hanno fatto a compiere queste
traversate
senza far scattare gli allarmi nei Palazzi degli Hakai-Shin”
“Capisco... farò
come mi avete detto. Gra...”
[Emma’s
Theme – THE PROMISED
NEVERLAND]
Tuttavia, mi bloccai nuovamente di
colpo. Questa volta,
però, non mi avevano lanciato contro alcun incantesimo. Mi
ero reso conto della
gravità della situazione e non riuscivo a pensare ad altro.
Un’anima dagli Inferi era
riuscita a penetrare nel corpo di
un partecipante al torneo dell’universo uno o dodici,
prendendone il posto.
Lasciando da parte i possibili sospettati, che per me erano soltanto
due, c’era
un altro particolare che mi aveva lasciato completamente di stucco.
“Sommo...
si sa già il nome dell’anima che è
fuggita
dagli inferi? E se sapeva usare il Tele-Trasporto?”
“Si chiamava
Ginyu. No, non era in grado di tele-trasportarsi...”
Ecco. Il primo sospetto era stato
confermato. Come diavolo
ci era riuscita, un’anima degli Inferi, a fuggire dal Regno
dei Morti?! Ricordo
perfettamente ciò che mi aveva raccontato Crilin durante una
delle sue
tantissime storie...
... il mondo dei vivi e
l’Aldilà si trovavano in
Dimensioni completamente opposte, e solo attraverso il Tele-Trasporto
era
possibile viaggiare da una parte all’altra.
Di conseguenza, solo in pochi
avrebbero potuto compiere tale
impresa tra i vivi e gli Dei, ovvero coloro che sapevano usare tale
tecnica. Tra i mortali solo io,
Goku, Freezer e Cell la sapevano usare, ma non potevo nemmeno escludere
i
Deadly Sins e Lilith. Ma fu qui che nacque il mio enorme secondo
sospetto.
Da quanto avevo compreso,
all’interno dei Palazzi degli Hakai-Shin
erano presenti degli allarmi che consentivano, alle
divinità, di scoprire se ci
fossero stati dei viaggi temporali non autorizzati. Eppure questi non
erano
scattati. Le possibilità erano, anche stavolta, due, le
stesse riguardanti la
prima problematica.
Se fosse stato un mortale a
disattivare quelle trappola o a
non farle suonare, solo in pochi, se non nessuno, erano in grado di
compiere
ciò. Crilin mi aveva raccontato la storia di un Trunks
proveniente dal Futuro,
ma non mi avevano mai rivelato se l’Hakai-Shin e Whis
avessero scoperto subito
di questi viaggi.
Infine, c’era
l’ipotesi più probabile, quella che mi aveva
fatto scattare un pericoloso allarme in testa. I mortali difficilmente
potevano
compiere tali viaggi...
... appunto... i mortali.
Detto quello, puntai lo sguardo
dritto su Whis. Lui sarebbe
sicuramente arrivato a comprendere le mie parole, più del
Sommo.
“Siete stati molto
gentili. Vi ringrazio per avermi dato
delle risposte...”
“Ne sono
molto lieto, Simon Kog...”
accettò il
Sommo i miei ringraziamenti, ma io avevo già voltato loro le
spalle, dando un
ultimo saluto ai due Zeno i quali ricambiarono subito.
Prima di premere il bottone della
targhetta, tuttavia, mi
voltai un’ultima volta verso di loro, e mostrai loro tutti i
miei dubbi.
“Siete
liberi di seguirlo o meno, ma vorrei darvi un
consiglio in qualità di ex-poliziotto della Centrale di
Polizia di Tokyo... non
limitatevi ad indagare sui mortali. In questo particolare caso...”
Dopo aver tirato un lungo e
sofferente sospiro, ammisi ciò
che mi passava per la testa, rivelando la frase che, da quel momento in
avanti,
avrebbe segnato per sempre la mia vita.
Non
me n’ero ancora reso conto, ma già allora la mia
mente aveva raggiunto la soluzione a tutti i miei dubbi.
Whis era sbiancato di colpo. Il suo
sguardo era
irriconoscibile, arso dalla paura, come se avesse sempre avuto quel
sospetto
che, davanti alle mie parole, era diventato una macabra
realtà. Non avrei mai
immaginato di avergli dato più risposte di quante se ne
aspettasse.
Di certo non mi aspettavo di
dargli delle risposte di cui
non conoscevo alcuna domanda.
Il volto del Sommo, al contrario, era
rimasto
imperturbabile, almeno in apparenza, perché le sue iridi si
erano assottigliate
come quelle di un rettile.
Premetti il bottone e mi
tele-trasportai via, sperando con
tutto il cuore di aver dato loro le giuste rivelazioni.
-
Zero... tu pensi che io abbia ragione?
–
La risposta del mio demone non
arrivò mai.
Mi pento ancora di non
essermene reso conto fin
dall’inizio. Premendo quel bottone, io avevo visto per
l’ultima volta, nella
mia vita, l’angelo protettore del mio universo.
***
[Takahide Koko –
BOKU NO HERO ACCADEMIA]
MIKE
– Molto bene! Anche il
match di Recupero è giunto alla conclusione e il Sommo
è appena tornato nello
studio! Possiamo annunciare, ufficialmente, il termine della Seconda
Fase!
CHI
– In questa schermata, vi
mostreremo l’elenco di tutti i partecipanti che hanno passato
la prova, in
ordine alfabetico!
·
Ai Haibara
·
All for One
·
All Might
·
Alucard
·
Arack
·
Aredhel Tinuviel
·
Ayumi Yoshida
·
Bang
·
Basil
·
Baymax
·
Bear
·
Beerus
·
Belmod
·
Bergamo
·
Botamo
·
Bra
Brief
·
Brianne
de Chateau
·
Broly
·
Byakuya Hirako
·
C-16
·
C-17
·
C-18
·
Cabba
·
Cargoth
·
Catopesra
·
Caulifla
·
Cell
·
Chablis
·
Champa
·
Clairy
·
C-R Blu
·
C-R
Giallo
·
C-R
Rosa
·
C-R
Rosso
·
C-R
Verde
·
C-R
Viola
·
Crilin
Roshi
·
Cristal
Oronar
·
Dabi
·
Damom
·
Denki
Kaminari
·
Diablo
·
Dr.
Rota
·
Dragon
Oronar
·
Dyspo
·
Eijiro
Kirishima
·
Elros Valdamir
·
Emerald Oronar
·
Envy
·
Eraser Head
·
Eurith Surion
·
Flame
·
Fred
·
Freezer
·
Frost
·
Fumikage Tokoyami
·
Gabor Black
·
Gamisaras
·
Garou
·
Geene
·
Genos
·
Gin
·
Glacial
·
Gluttony
·
GoGo
·
Greed
·
H. W.
·
Hanta Sero
·
Helles
·
Himiko Toga
·
Himmur
·
Hiro
·
Hit
·
Honey Lemon
·
Huor Anarion
·
Iwne
·
Izuru Ichimaru
·
Jaco
·
Jimeze
·
Jiren
·
Junion
·
Kahseral
·
Kairi
·
Kale
·
Kamikaze
·
Katsuki Bakugo
·
Kazuha Toyama
·
Koji Koda
·
Kurogiri
·
Kyoka
Jiro
·
Lavenda
·
Liquiir
·
Lust
·
Magetta
·
Majin
Bu
·
Marron
Roshi
·
Mashirao
Ojiro
·
Master
Roshi
·
Masumi
Sera
·
Mayuri
Kenpachi
·
Mezo Shoji
·
Midnight
·
Midoriya Izuku
·
Mina Ashido
·
Minoru
Mineta
·
Momo
Yaoyorozu
·
Mosco
·
Mr
Satan
·
Nanao
Kyoraku
·
Nell
Celebrindal
·
Nemu
Kurotsuchi
·
No
Name
·
Obuni
·
Ochaco
Uraraka
·
Peach
·
Piccolo
·
Pilina
·
Present Mic
·
Pride
·
Quitela
·
Rabanra
·
Ran
Mori
·
Rangiku
Hitsugaya
·
Rikido
Sato
·
Rum
·
Rumsshi
·
Saitama
·
Sanka Ku
·
Saonel
·
Seras Victoria
·
Shaolin Shihoin
·
Shiro
·
Shoto Todoroki
·
Shuei Tosen
·
Sidra
·
Sloth
·
Son Gohan
·
Son Goku
·
Son Goten
·
Son Pan
·
Sonic
·
Stain
L'ammazza-eroi
·
Su
Roas
·
Tatsumaki
·
Ten Shinan
·
Tenya Iida
·
Tomoka Shigaraki
·
Toppo
·
Toru Hakagure
·
Trunks Brief
·
Tsuyu Asui
·
Ub
·
Vegeta Brief
·
Videl Satan
·
Vodka
·
Wasabi
·
Whisky
·
Wrath
·
Yuga
Aoyama
·
Zaraki
Urahara
CHI – Dei partecipanti,
sappiamo che provengono da questi universi:
·
Regno
Demoniaco –
8;
·
Hakai-Shin
– 12;
·
Universo
(1-12) –
15;
·
Universo
(2-11) –
9;
·
Universo
(3-10) –
8;
·
Universo
(4-9) –
5;
·
Universo
(5-8) –
6;
·
Universo
(6-7) –
96.
MIKE – Possiamo notare
una
presenza massiccia di guerrieri provenienti da questo universo. Sommo
Sacerdote… questi numeri rispettano le sue aspettative?
SOMMO – Sono numeri
molto
forti, lo ammetto. Le probabilità che a vincere sia un
membro dell’universo 6-7
sono molto alte, ma si tratta soltanto di numeri. Sottovalutare gli
altri
universi solo perché ci sono meno partecipanti significa
andare incontro ad una
cocente delusione. Pensare che 96 guerrieri siano tutti singolarmente
superiori
ad un Hakai-Shin o ad un membro del Regno Demoniaco è
un’eresia. Le prossime
Fasi, inoltre, si svolgeranno tutte su Tournament Planet, in
particolare alla
T. of V., dove potremo tenere d’occhio tutti i partecipanti
rimanenti senza
coinvolgere altre persone innocenti. Possiamo ufficialmente annunciare
che, da domani,
inizierà il vero Torneo del Potere. Le regole sono le
seguenti!
***
SIMON
[Jailbreak
– THE PROMISED NEVERLAND]
La
U.A. si era svuotata di molto, a giudicare dalle poche
aure rimaste al suo interno. La loro potenza, tuttavia, era enorme.
Ci
sarebbe stato senz’altro da divertirsi, domani, sempre se
non fosse successo nulla di terribile nel mentre.
Trepidante
di incontrare tutti i miei amici, cercai le loro
aure, ma iniziai a insospettirmi quando notai che tutti i membri della
Sezione
Anti-Mafia si trovassero nell’ufficio del preside Nezu. Erano
piuttosto
agitati, per giunta, a giudicare dalla loro frenesia.
Preoccupato,
mi tele-trasportai immediatamente lì.
Cos’altro
c’era, stavolta?
Non
mi ero sbagliato. Erano tutti là. Ai, Crilin, Domenico,
Claudia, Shinichi, Shuichi e Bulma, in compagnia del topo antropomorfo
e di
Shota Aizawa, alias Eraser Head.
“Simon!”
esclamò Crilin, sorpreso “Sei
già qui?! Hanno concluso tutte le altre fasi?”
Annuii
frettolosamente, prima di chiedere a tutti loro “E’
successo qualcosa di grave? Avete una brutta cera…”
Tutti
quanti abbassarono il capo, distrutti.
Merda…
“Mentre
alcuni di noi partecipavano al torneo…”
spiegò Eraser Head, con tono grave “…
nemici sconosciuti hanno pensato
bene di entrare dentro la nuova Centrale di Polizia di Tokyo, rubando
alcuni
oggetti molto particolari… tra cui tutte le provette del KI
Power!”
Sgranai
gli occhi, scioccato.
Tutte?!
Le avevano rubate tutte?! Come diavolo ci
erano riusciti?!
“Avete
idea di chi possa essere stato?”
“Probabilmente
hanno agito in gruppo… ma sospettiamo
possano essere stati i MIB, l’Unione dei Villain e tutti i
membri rimanenti
della Yakuza. Non hanno agito da soli, questo è
certo…” iniziò a
spiegarmi Bulma, preoccupata “…
potrebbero anche essersi fatti aiutare dai
Deadly Sins…”
“…
lo escludo” dichiarò Shinichi,
con certezza
“Si sono già fatti ingannare una
volta… non lo faranno una seconda. E’
più probabile si tratti di un gesto disperato per non farsi
catturare”
“Non
è così...” ammise Ai,
lievemente preoccupata, rivelandoci
“... mi sono giunte voci, da parte di un
guerriero molto fidato, secondo
le quali i Deadly Sins non avrebbero mollato la presa sui nostri nemici
più
deboli”
Mi
voltai, stranito verso la mia sorellina adottiva. Di chi
diavolo stava parlando?
“Se
si potenziano abbastanza da combattere alla pari
contro di noi, allora potranno tranquillamente ignorare i Deadly Sins e
fare i
loro comodi a Tokyo… almeno così sperano”
comprese Shuichi, severo.
“Hanno
rubato altro?” chiesi a loro, curioso
di novità.
“Armi
legate al sesto universo, oltre ai documenti che
li riguardano” mi rispose Domenico,
riflessivo “Nient’altro, da
quello che ci risulta”
Iniziai
a riflettere su quelle nuove novità. Un attacco
simile poteva essere giustificato, come aveva suggerito Shinichi, da
una totale
disperazione dei nostri nemici più deboli, ma
l’improvviso intervento di Ai
aveva improvvisamente annullato questa ipotesi, a dimostrazione che la
piccola
sapeva più di quanto desse a vedere. Era su di lei che
dovevamo dirigere i
nostri sguardi.
A
parte ciò, cosa poteva spingere i nostri nemici a rubare
tutte quelle scorte di KI Power? A cosa puntavano? Volevano davvero
andare
contro i Deadly Sins...
...
o, in realtà, erano sempre rimasti loro alleati?
Una
persona che poteva darci delle risposte, ne ero certo,
sarebbe potuto essere Gin, ma avevo provato già a parlargli
quella mattina
rivelandomi che, purtroppo, i ricordi inerenti la Prima Fase del Torneo
erano
come spariti. Probabilmente i Deadly Sins glieli avevano cancellati.
“Perfetto…
direi che poteva andare peggio. Non ci sono
state vittime, ed è questo l’importante”
confermò Nezu, più tranquillo
“Tuttavia, vi consiglio di controllare fino
in fondo le vostre stanze.
Potrebbero aver rubato alcuni dei vostri oggetti personali. Potete
andare, se
volete…”
[Isabella’s
Lullaby – THE PROMISED NEVERLAND]
“Non
ancora…”
A
parlare, stavolta, era stata Ai. Tra tutti loro, era
certamente la più sconvolta da tale situazione. Non mi aveva
rivolto lo
sguardo, e questo era un brutto segno. La sua momentanea maschera stava
andando
in frantumi.
Fu
solo quando intravidi le lacrime sgorgare dai suoi occhi
e scivolare lungo il suo viso che compresi fosse successo qualcosa di
grave.
“Simon…
perché non me l’hai detto…
sniff… PERCHE’ NON CI
HAI PARLATO DELLA PROFEZIA!?”
Ero
letteralmente senza parole davanti alla rivelazione che
mi aveva fatto.
Una
sola domanda stava viaggiando all’interno della mia
mente, la quale aveva smesso di funzionare assieme al mio corpo.
Come
l’aveva scoperto? Erano in pochissimi a sapere
quella verità!
“Quel mago… quel
Gabor… sigh… è stato lui a dirmi
tutto…”
rivelò a tutti Ai, singhiozzante “…
perché non ci hai detto nulla, Simon?
Tu… tu non resterai mai più con…”
“Ai…
ce lo hai accennato anche prima” le chiese
Claudia, comprensiva, domandandole “Di cosa
stai parlando?”
“Non
c’è bisogno che lo dica lei… ve lo
dirò io”
li anticipai tutti io, avvicinandomi ad Ai ed inginocchiandomi davanti
a lei “Così
potrò capire se Gabor ha davvero compreso quello che sta per
accadere”
Detto
ciò, rivelai la stessa verità che Clarice mi
aveva
raccontato qualche giorno prima.
“Vi
ho già raccontato una leggenda, tempo addietro,
riguardante il contadino Zero e la principessa Lilith.
C’è un’altra parte di
quel racconto che nemmeno io, fino a qualche giorno fa, conoscevo fino
in
fondo. Esiste una profezia secondo la quale, un giorno, quattro
contendenti lotteranno
per il trono di Dio Supremi di tutti gli universi. A essere cancellato
dall’esistenza sarà soltanto uno, mentre altri due
moriranno e perderanno i
loro poteri divini per sempre. Solo uno dei quattro
diventerà l’unico ed il
solo Dio Supremo di questo macro-universo, e sarà lui a
decidere le nostre sorti.
Non è tutto. Vi ho anche spiegato le regole alle quali Zero
e Lilith sono
legati indissolubilmente. Fino a quando Lilith non otterrà
le Super Sfere del
Drago, o fino a quando non ucciderà entrambi gli Zeno, lei
avrà il destino
segnato per mano mia e di Zero”
Davanti
a quelle parole, Ai smise improvvisamente di
piangere. Come avevo intuito, Gabor non aveva compreso quel pezzo del
discorso.
“Quindi…
se detto in queste parole, tu non rischi davvero
di sparire per sempre” comprese al volo Bulma,
battendo un pugno sul palmo
della sua mano “Ma certo! Se permettessimo
a uno degli Zeno di vincere
questa guerra, tu potresti sconfiggere Lilith senza dover diventare Dio
Supremo!”
“E,
qualora dovessi perdere la vita per mano di
Lilith, potrei sempre tornare in vita qualora le Super Sfere del Drago
siano
ancora attive. L’importante è che io non venga
cancellato, come specifica la
profezia. Quest’ultima possibilità equivale al 25
% dei casi. Diventare un Dio
Supremo equivale anch’esso al 25 % dei casi. Io punto a stare
nel restante 50 %”
conclusi io, asciugando le lacrime della mia sorellina “Detto
in parole
povere, il succo del discorso non cambia. Si tratta sempre di
probabilità al 50
%. Se da una parte potrei non rivedervi più,
dall’altra resterei al vostro
fianco. Non c’è nulla di nuovo che voi non
sapevate già. Io so già come
muovermi, e lo stesso vale sicuramente per gli angeli e per il Sommo.
Devo
soltanto permettere a tutti i pezzi della mia scacchiera di
posizionarsi
correttamente!”
Detto
questo, iniziai ad abbracciare affettuosamente Ai,
riempiendola di baci fino ad imbarazzarla.
“S-Simon…
basta… dai, ho capito!”
“Accidenti
a te, Ai… mi hai fatto prendere un colpo!”
la rimproverai io, mortificato “Non mi
azzarderei mai a darti un
dispiacere e un dolore simile! Ricordatelo! Non lascerò che
qualcuno decida la
mia vita e quella delle persone a cui voglio bene… capito!?
Piuttosto!
Ubbidisci agli ordini del preside Nezu e recupera quelle informazioni
di cui
abbiamo parlato oggi! E soprattutto… non fidarti di gente
che non conosci!
Chiaro?”
La
bambina ed il resto dei presenti non se ne erano resi
ancora conto, ma io le avevo appena estratto i suoi ricordi. Qualcosa
mi aveva
allarmato nel suo comportamento ed ero convinto, al cento per cento,
che non mi
avesse raccontato tutto.
Chiesi
a Zero di analizzarli, mentre io continuai a
rassicurare tutti i presenti, con un sorriso che, purtroppo, non
sembrò sincero
nemmeno a me.
***
PEACH
[Nukiashi
Sashi Ashi – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Il
Regno di Hellsing è sempre esistito, sin dal primo
giorno in cui sorse il suo universo. Che ci crediate o meno, a crearlo
fu
niente di meno che Alucard stesso, miliardi di anni fa!
All’inizio era un regno
cruento, fino a quando il demone non venne sconfitto dal conte Hellsing
I.
Quest’ultimo, per impedire che il sangue venisse sgorgato
inutilmente, decise
di imporre un sigillo sul mostro, obbligandolo a servire la dinastia
degli
Hellsing per l’eternità. Da quel giorno, il Primo
Universo è sempre rimasto in
pace. Ora Integra Van Hellsing è sposata con un uomo di nome
Elros Valdamir, il
quale però non ha alcun potere decisionale su Alucard e
Seras, i due vampiri
comandati dalla regina”
“Il
Regno di Hearts, invece, ha sempre vissuto in pace,
fino a quando la Vecchia Guardia non provò a sottometterlo
cercando di uccidere
il padre di Kairi. Lei, assieme alla Leggendaria Cristal Orochi,
Glacial, Diablo ed un redento e innamorato Dragon, fu in grado di
catturarli tutti e arrestarli. Invece di condannarli a morte, la
principessa
decretò che tutti quanti loro venissero fatti arruolare
nell’esercito. Da quel
giorno, non ci sono stati più problemi… fino ad
oggi…”
“Io
e mio fratello, tuttavia, qualche settimana fa
ascoltiamo un discorso tra Glacial e Diablo, i quali sono insoddisfatti
dell’operato dei nostri genitori, ed accennano solo in parte
il discorso dei
Cinque Saggi, affermando di avere bisogno di più forze
alleate per attuare un
piano misterioso. Solo grazie all’intervento di Alucard,
qualche giorno fa,
riusciamo finalmente a capire di cosa si tratta!”
“Non
solo… abbiamo il sospetto che qualcuno della Vecchia
Guardia sia invischiato in questa faccenda, ovvero Himmur e Bear, i
quali hanno
cercato di trovare appoggio in Broly… fallendo
miseramente”
“Per
di più… tra i sovrani, solo Integra sembra
realmente
preoccupata per quello che sta succedendo. Dragon e Kairi, invece, non
hanno
creduto nemmeno ad una parola dei loro figli. Al contrario, hanno
cercato in
tutti i modi di tenerli fuori da questa faccenda. Potrebbero
semplicemente
avere fiducia nei loro uomini, oppure potrebbero sapere qualcosa di
losco e non
vogliono che si scopra”
Era
ora di cena. Consapevoli che, probabilmente, qualcuno ci
stesse ascoltando ma altrettanto certi che, in un modo o
nell’altro, la voce si
sarebbe diffusa, tutti coloro che conoscevano la missione di Iwne e
Geene erano
seduti sul tavolo. Eravamo gli stessi della riunione, non uno in
più, non uno
in meno.
[Hiro
ni Naru Nda – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Quindi
l’unico che andrà all’incontro segreto
di
stasera sarà Lord Freezer? Tutti gli altri dovranno
dirigersi nella tua stanza?”
chiese Cristal a Midoriya, incuriosita “E
ci entreremo tutti e ventidue,
lì dentro?”
Midoriya,
soddisfatto, fece segno di sì con la testa, con
Ochaco che sembrava un’altra dopo quello che era successo
quella mattina.
Uno
dei Deadly Sins, infatti, aveva provato a minacciarla ma
Iwne-Sama era intervenuto appena in tempo per evitare un disastro.
Midoriya era
rimasto leggermente traumatizzato, e lo era ancora quando ce lo
raccontò. Per
fortuna non era successo nulla e Iwne continuava a tenere sotto
controllo il
demone a vista d’occhio, nonostante continuasse a scherzare
allegramente con
gli altri Hakai-Shin.
“Ho
provato la Capsula… ed è esattamente
ciò che ci ha
rivelato Jiren!” ci rivelò
Ochaco, la quale sembrava ormai aver
superato la paura momentanea per Greed.
“Cos…
non ci credo! Esistono anche oggetti simili?!”
esclamò scioccata Masumi, a bocca aperta “Un
portale in grado di
tele-trasportarti in un altro universo?”
“Deve…
deve essere una sorta di portale magico. Deve
essere molto raro possederne uno” ammise
Arehdel, stupita.
“Non
mi dispiacerebbe averne uno dentro la mia nave
pirata spaziale…”
iniziò Flame a bramare con gli occhi a stella “…
con quello, nessuno mi catturerebbe mai!”
“Ok.
Vacci piano, tu…” Eurith la fece tornare
coi
piedi per terra, prima di affermare “…
continuando con il discorso di
prima, non conviene comunque portare tutti dentro la stanza del nostro
amico.
Chiunque inizierebbe ad insospettirsi. Direi che, da questo momento in
avanti,
sarà compito delle nostre spie andare fino in fondo!
Anzi… io e Junion possiamo
seguire Freezer ed unirci a Peach come suoi nuovi soldati! Nessuno si
insospettirebbe di noi!”
“Già…
è meglio così!”
dichiarò Junion, preoccupato.
“A
proposito… GoGo!” iniziò a
spettegolare Honey
Lemon, incuriosita “Chi era quel giovane
tutto muscoli col quale stavi
parlando cinque minuti fa? Un tuo spasimante?”
La
giovane guerriera del terzo universo, per niente imbarazzata
dalla rivelazione della sua amica, si limitò a far scoppiare
la sua
chewing-gum.
“Ed
anche se lo fosse?”
“Sarebbe
uno shock per tutti…”
dichiarò Fred,
divertito “… chi se lo
immaginava che una come te avesse un cuore tenero?!”
“Vedi
che, oltre al cuore tenero, ho dei dischi taglienti
in grado di affettarti il culo!”
“Tecnicamente
io avrei dei laser che fanno più male…”
la bloccò però Wasabi, affermando con le mani
giunte “… forza, GoGo!
Sarebbe la prima volta che vediamo questo tuo lato romantico! Dacci
qualche
informazione in più”
Povera
ragazza. Non doveva essere abituata a stare al centro
dell’attenzione. A prima vista, GoGo mi sembrava una giovane
dal carattere
forte e indipendente, una donna in grado di tenersi dentro un intero
mondo
senza mostrarlo a nessuno.
“Ok…
se è tutto, me ne vado!”
esclamò Katsuki,
alzandosi dal posto assieme a Shoto “Non ho
intenzione di sentire le vostre
stronzate sulle coppiette e quant’altro!”
“Cos…
anche tu, Todoroki?” chiese Midoriya,
stupito.
“Volevo
andare a visitare Momo… era ancora indolenzita
dopo l’incontro che ha avuto. Scusate...”
esclamò invece il giovane
figlio di Endeavor, lasciando la tavolata e salutando tutti con un
semplice
gesto della mano.
Midoriya
ed Ochaco erano letteralmente rimasti a bocca
aperta, mentre Katsuki aveva deciso di allontanarsi definitivamente da
noi, non
prima di aver proferito un sonoro “Rincitrulliti”.
Mi
venne da sorridere. Ora che ero fidanzata con Berry,
riuscivo a non provare più invidia nei confronti di tutti
quei ragazzi. Continuai
a mangiare, serena e felice, mentre GoGo fu costretta ad ammettere il
nome
dell’uomo con la quale si era incontrata, ovvero il secondo
genito di Son Goku.
“Adesso
vado anche io…” ci
salutò Cristal,
dopo aver finito di cenare “… voglio
riposarmi in vista dell’incontro di
domani!”
“Vengo
anch’io, allora!” affermò
Emerald, salutandoci
e seguendo sua sorella fuori dalla mensa.
[Kishi
Ou No Hokori – FATE OST]
Solo
quando i due fratelli si furono allontanati, il resto
dei presenti iniziò a parlare con tono molto più
silenzioso e dispiaciuto,
riguardo alle nuove scoperte che avevamo fatto...
...
riguardanti, purtroppo, uno dei genitori dei gemelli.
“Ragazzi…
quando lo racconteremo a loro?”
“Non
è ancora il momento… abbiamo bisogno di conferme”
affermò Junion rispondendo alla mia domanda “Grazie
alle indagini che ha
svolto Lord Freezer, sappiamo quali siano gli effettivi membri dei
Cinque
Saggi, ma non sappiamo ancora il motivo per il quale sia stato creato
il gruppo.
Per giunta, oggi Glacial e Diablo sono andati a parlare in privato con
Son
Goku. Quando ho chiesto spiegazioni, mi ha rivelato che il discorso
riguardava uno
dei sovrani del regno di Hearts!”
“Allora
sarà meglio fare attenzione. Ragazzi! Sarebbe
meglio se venissi assieme a voi!” ci colse alla
sprovvista Masumi,
voltandosi poi verso Baymax “E lui sarebbe
ancora più indicato per questa
missione!”
“Hai
un’ipotesi?” le domandò Hiro,
sospettoso.
La
giovane fece segno di sì con un cenno del capo, e ci
rivelò.
“Questo
pomeriggio, dopo aver parlato con Goku Sen-Sei,
sono andata da Shinichi… ed entrambi abbiamo avuto
un’intuizione. A ciò, è
seguito un altro breve incontro con Vegeta, il quale mi ha rivelato di
avere
‘dei forti sospetti’ su uno dei due sovrani di
Hearts, come se lo conoscesse
alla perfezione…”
“In
effetti, qualcosa non torna nemmeno a me…”
ammisi io, leggermente confusa “…
durante la Seconda Fase, uno di loro usava
le stesse posizioni che i miei generali mi hanno insegnato durante le
esercitazioni come soldatessa imperiale… pensavo fosse stata
Cheelai a
insegnargliele, ma la mia amica mi ha detto di no e ha incominciato ad
insospettirsi anche lei…”
“Quindi
c’è davvero un legame…”
A
parlare era stata nuovamente Masumi, la quale si rivolse a
me domandandomi.
“Peach…
per caso, conosci qualche ex-membro del tuo
esercito in grado di entrare dentro al corpo di chi vuole?”
Davanti
a quella affermazione, io rimasi totalmente
sconvolta.
Un
momento! Così tutto aveva senso!
“Sì!
Ma… ma lui è morto anni fa! Non può
essere stato
lui… eppure… c’è qualcosa
che non mi torna… ci sono troppe stranezze!”
“UN
MOMENTO DI ATTENZIONE, PREGO!”
[The
Devil – BEST OST IN THE WORLD]
A
parlare, con nostra grande sorpresa, fu il Sommo
Sacerdote, il quale si era tele-trasportato davanti a tutti i
centosessanta
guerrieri rimasti dentro il torneo. Al suo fianco vi stava anche Chi,
la quale
era talmente sconvolta da farmi preoccupare immediatamente. La giovane
scappò
via dalla mensa, scoppiando a singhiozzare e non dette modo a Simon di
fermarla.
“Ti
consiglio di rimanere qui, H.W.” lo interruppe
infatti l’angelo, con un tono che non ammetteva alcuna
replica...
...
e con uno sguardo tale da atterrire tutti i presenti.
“Mi
trovo qui perchè intendo spiegarvi il funzionamento delle
prossime fasi, in particolare quella di domani. Si svolgeranno tutte su
Tournament Planet, all’interno della T. of V., dove
soggiornerete per il resto
della settimana. La Terza Fase è composta da sedici incontri
da dieci
partecipanti ciascuno, in cui solo due di essi potranno accedere al
tabellone
finale. A differenza di quanto previsto inizialmente, le regole sulle
eliminazioni sono cambiate in maniera definitiva…”
Ciò
che ci rivelò fu talmente orripilante ed agghiacciante
che il silenzio calò immediatamente all’interno
della stanza.
“Il
ring sarà lo stesso che avete visto dentro la T. of
V., ovvero l’arena sabbiosa. Attorno ad essa,
verrà eretta una barriera
sferica, che impedirà ai partecipanti di ogni turno di
uscire di propria
spontanea volontà. L’unica maniera per passare il
turno… SARA’ UCCIDERE I
PROPRI CONTENDENTI, SENZA LASCIARNE NEMMENO UNO VIVO, NEL TEMPO LIMITE
DI
UN’ORA! SUPERATO IL TIMER, LA SFERA CANCELLERA’
TUTTI I PARTECIPANTI E NON NE
LASCERA’ NEMMENO UNO IN VITA. REGOLA FINALE…
NESSUNO POTRA’ RESUSCITARE,
NEMMENO AL TERMINE DEL TORNEO!”
Nessuno
aveva più il coraggio di parlare, per quanto fossimo
terrorizzati e scossi dalle rivelazioni del Sommo Sacerdote.
“Questo…
questo è uno scherzo… non può essere
vero…”
iniziò a tremare Crilin, in un evidente stato di
iperventilazione.
“Perché…
perché spingerci nuovamente a questo…”
esclamò, furioso, Jiren, cercando di consolare la sua futura
moglie Brianne.
Io,
al contrario, stavo piangendo senza rendermene conto.
Era
un incubo. Quello non era un Torneo di Arti Marziali…
…
quello era l’Inferno!
“No…
io… io non voglio…”
iniziò a piangere
Ayumi, dall’altra parte della stanza, consolata da un
pietrificato Son Goku.
“A
proposito… nessuno potrà tirarsi indietro da
queste
regole. Nemmeno gli Hakai-Shin o voi provenienti dal Regno Demoniaco!
Sappiate
che la magia eretta da Zeno è talmente potente da uccidere o
cancellare per
sempre anche un qualunque Demone Puro! Per questo… mi trovo
costretto a fare
ciò…”
Improvvisamente
il mio polso destro e la fronte iniziarono a
bruciare come non mai. Cercai di trattenere le urla di dolore, ma fu
tutto
inutile. Mai avevo provato una sofferenza simile. Nessuno,
d’altronde, fu in
grado di sopportare tale dolore.
Un
minuto dopo, tutti quanti i partecipanti possedevano un
tatuaggio molto particolare sul polso.
“Quello
che vedete tutti è il nuovo potere ottenuto
dai nostri Zeno… un marchio con il quale potrà
rintracciarvi qualora provaste a
fuggire da questo Torneo del Potere. Non solo… con esso, gli
Dei della
Distruzione non potranno più utilizzare l’Hakai.
Lo stesso vale per i demoni.
Queste sono le regole per gli incontri che seguiranno da questo momento
in
avanti. Questi invece…”
Di
fianco a lui, apparvero due lavagne, con su scritti tutti
gli incontri del prossimo turno.
“…
sono i raggruppamenti dei prossimi incontri. E’
tutto…
vi auguro un buon divertimento ed un esperienza indimenticabile! Buona
sera a
tutti!”
Poteva
il sorriso di un angelo assomigliare a quello del
demonio? Quella sera io avevo trovato una risposta a quella domanda, ma
la
risposta mi aveva completamente sbigottito.
Quando
l’angelo si tele-trasportò via dalla mensa,
nessuno
ebbe il coraggio di muoversi per un po’ di tempo.
Solo
a quel punto, tutti noi iniziammo lentamente ad
avvicinarci a quel tabellone, iniziando a leggere il suo contenuto.
Alla
lettura del mio incontro, mi si gelò letteralmente il
sangue.
Io
ero finita nello stesso gruppo di Freezer, Broly e
Sidra. Nella mia stessa situazione era finita la piccola Ayumi. Come se
non
bastasse, avevo contro anche Nemu Kurotsuchi.
Tutto
ciò significava soltanto una cosa…
…
avevo appena letto la mia data di morte, con largo
anticipo.
***
FREEZER
[Sad Piano Music
– BEST OST IN THE WORLD]
“Per
quale motivo la tua compagna non è più qui?”
“Non
sono affari che vi riguardano”
Mi
trovavo nel cortile della U.A., esattamente dove quel
Diablo e quel Glacial avevano chiesto di incontrarmi. Al posto di
Peach, mi
sarei fatto accompagnare da tre guerrieri di altri universi, di nome
Eurith, Junion
e Masumi. Non solo. C’era anche uno strano androide fatto
completamente di
gomma e carbonio, di nome Baymax, il quale stava registrando tutta la
nostra
conversazione.
Non
ebbi il coraggio di rivelare loro la verità. Avevo
permesso alla mia suddita di passare l’ultima notte di quel
torneo assieme a
Berry. Io non avrei avuto pietà nel nostro combattimento,
perciò gliene avrei
concessa un po’ prima di affrontarci. Lei, d’altro
canto, probabilmente non
avrebbe nemmeno tentato di sconfiggermi.
Chissà
cosa avrebbero fatto entrambi quella notte. Ora però
avevo altri pensieri per la testa.
“Non
ha senso…” dichiarò
il mio nuovo
compagno, di nome Junion, talmente sconvolto da ciò che
avesse appena scoperto
quella sera “… perché
dovremmo svolgere delle indagini per conto di un
altro universo se ben presto ci uccideremo?”
“Credimi…
nemmeno io so cosa pensare…”
lo
seguì a ruota Eurith, affranto “…
se quei due ragazzi non mi avessero
pregato di andarci, non l’avrei fatto più!”
“Non
fatevi prendere dall’agitazione!” li
rimproverò
con freddezza Masumi, voltandosi verso di loro e ghiacciandoli con lo
sguardo “Semplicemente,
ha affermato che i set di Sfere del Drago della Terra e di Namecc non
potranno
essere utilizzati per questo scopo! Nulla ha detto sul set Super. Fin
quando
c’è una piccola speranza di rimanere vivi, non
possiamo lasciarci scoraggiare!”
“Le
probabilità che qualcuno esprima un desiderio
simile, al momento, è pari allo 0,0000000013 %”
“Bella
notizia, robottone…” affermai io,
spazientito.
Quella
storia non mi stava affatto piacendo. In quei giorni,
i miei soldati avevano continuato a recuperare informazioni su
informazioni, e
solo qualche minuto prima avevo terminato di leggerle. Scoprire che
qualcuno
avesse tentato dei viaggi temporali all’insaputa degli Dei
non era stato
affatto piacevole, ancora peggio scoprire che questo qualcuno fosse un
partecipante al II Torneo del Potere. D’altro canto, la
situazione tra il primo
ed il dodicesimo universo era ulteriormente peggiorato a giudicare
dalla
soluzione del caso, alla quale erano giunti i miei momentanei alleati.
L’angelo
del mio incontro ci aveva supplicato di non causare
morti, ed il suo comportamento mi aveva allarmato. Perché
cambiare
improvvisamente rotta?
La
decisione del Sommo era stata secca e decisa. Gli
Angeli non avrebbero più tollerato altre perdite di tempo...
...
allora perché avevo l’enorme sospetto che questi
non
avessero avuto parola nella decisione dei Lord Zeno?
[The
Birth of Fairy Tail -
FAIRY TAIL]
“E’
davvero venuto, lord Freezer…”
A
parlare, mi resi conto, non era stato nessuno dei due miei
accompagnatori, ma Glacial in persona, il quale era seguito da Diablo.
Erano
arrivati entrambi. Lasciai da parte le mie
supposizioni e mi concentrai su quanto stesse avvenendo davanti ai miei
occhi.
“Inutile
girarci attorno. Sappiamo entrambi quali siano
le vostre reali intenzioni” ci rivelò
quest’ultimo, come era prevedibile “Riusciamo
a vedere le vostre cimici ed i vostri microfoni. Sappiamo anche che
Baymax sta
registrando tutta la nostra conversazione. Non importa… in
effetti, speravamo
che tutti voi poteste ascoltarci”
“In
che senso, signor Diablo?”
domandò Junion,
stranito.
“Sappiamo
che, dall’altra parte di quell’auricolare
nascosta sulla tua cintura, ciclope, ci stanno anche i due principi
Emerald e
Cristal. Avremmo voluto chiarire subito questa faccenda prima che
accadesse
tutto ciò, ma ormai è troppo tardi”
ammise Glacial.
“Quindi
è vero… esiste davvero un gruppo
chiamato
Cinque Saggi capitanato da Dragon Oronar”
Davanti
alle rivelazioni di Masumi, sia Diablo che Glacial
rimasero completamente sbigottiti.
“Pensavate
davvero che io, Lord Freezer, non mi mettessi
a fare delle ricerche sul vostro conto prima di incontrarvi?”
li freddai
io, minaccioso “Con le mie tecnologie e le mie spie,
cercare di nascondere
la verità è impossibile. Fareste bene a
raccontarci tutto… se ci tenete davvero
a ricevere una mano da parte mia, invece di finire carbonizzati!”
Entrambi,
sconfitti, abbassarono il capo. Eppure quei due,
potevo giurarlo, erano tutto tranne che preoccupati per le sorti dei
loro
regni.
A
parte quella mia supposizione, i due interlocutori
decisero di vuotare definitivamente il sacco.
“E’
vero. Esiste un gruppo formato da tutti i guerrieri
del dodicesimo universo, chiamato i Cinque Saggi…”
iniziò Glacial,
scoraggiato “… i quali avevano
intenzione di scoprire cosa fosse successo
ad uno dei nostri sovrani”
“Parla
della regina Kairi, non è vero? Cosa le è
accaduto?”
chiese Eurith, confuso.
“Uno
scambio di Anime” ci rivelò
Diablo, con
una rabbia apparente, al mio sguardo attento “Uno di
quei demoni che voi
chiamate Deadly Sins ha raggiunto gli inferi, ha liberato
l’Anima di un
farabutto di nome Ginyu e l'ha scambiata con quella della
regina
Kairi”
Come
immaginavo, le mie indagini avevano prodotto un
risultato eccellente. Uno dei miei soldati si era tele-trasportato
sull’arena
per mezzo dei comandi ordinatici dal Sommo ed aveva ripreso il discorso
tra
lui, Simon e Whis.
Quindi
si trattava sempre di Ginyu. Quel farabutto era duro
a morire, vedo.
Dall’altra
parte di quell’auricolare, stavano uscendo urla e
minacce che mi fecero sorridere.
“Emerald
e Cristal dicono sia impossibile…”
rivelò Baymax ai nostri due interlocutori “…
affermano che, se fosse così,
avrebbero dovuto percepire un cambiamento di aura nella loro madre”
“Se
lo scambio fosse avvenuto con i poteri di Ginyu…”
comprese al volo Junion “… ma
sono convinto che, tra i Deadly Sins, vi
sia qualcuno in grado di modificare l’aura o il genoma di una
persona. Non è
così?”
“Sì”
confermò Diablo, sincero “Si
chiama
Envy e il suo potere è spaventoso. Non modifica soltanto
l’aura o il DNA di chi
tocca, ma riesce perfino a confondere i sensi di coloro a cui si
avvicina. Solo
una persona non è rimasta affetta da questo
potere… il sovrano Dragon Oronar,
il cui olfatto è troppo sviluppato per essere ingannato! Lui
è il capo dei
Cinque Saggi, i quali sono composti anche da me, Glacial, Himmur e Bear”
“Come
avete fatto a capire ci fosse stato uno scambio?”
chiese Junion, incredulo.
“Avevamo
molti dubbi già da un mese circa. Quando
Emerald e Cristal sono andati a parlare con lei riguardo ai nostri
discorsi…
ecco… una madre, di solito, tende a proteggere e credere ai
propri figli,
soprattutto se sono buoni come il pane”
spiegò Glacial, rammaricato “Invece,
quel giorno, Kairi fu irriconoscibile… non solo li ha presi
a insulti… ha
pure tirato loro due schiaffi ciascuno. Lei non si era mai spinta a
tanto.
Perfino Dragon, quel giorno, si è frapposto tra Kairi ed i
suoi figli. Il
giorno dopo abbiamo avuto l’incontro segreto con gli
Hakai-Shin, e i Cinque
Saggi sono nati allora. La conferma finale, tuttavia,
l’abbiamo avuta soltanto
qualche ora fa”
Anche
in questo caso, i miei dubbi non accennarono a
diminuire. Come facevano, i due principi, a sapere già che
qualcosa non andasse
nel verso giusto, se i primi sospetti su Kairi si erano avuti prima
della
nascita di questo gruppo? Qualcosa non tornava nella loro versione dei
fatti.
Una
cosa era sicura. C’erano due correnti di pensiero in
contrasto tra di loro, ed entrambe riguardavano ciò che
Emerald e Cristal
avessero ascoltato nel famoso discorso segreto tra Diablo e Glacial.
Questi
ultimi avevano dichiarato, senza mezzi termini, che il gruppo fosse
sorto dopo
essersi fatti scoprire dai due principi di Hearts e dopo la scenata
della
regina Kairi. Ciò stava a significare che i due tizi davanti
a me, quel giorno,
non stessero affatto parlando di Ginyu…
…
conclusione finale…
… Diablo e Glacial avevano altri segreti in saccoccia ed era di quelli che, qualche giorno prima, loro volevano parlarmi!
Altro
che accordi commerciali. Quei due avevano la puzza sotto il naso.
“Siamo
andati a parlare con Goku, il quale è stato uno
dei pochi ad aver dialogato singolarmente con Kairi in questi
giorni… e ci ha
raccontato un fatto davvero molto insolito…”
continuò Diablo, prima di
essere interrotto.
“…
lo sappiamo già. E’ stato lui stesso a
spiegarmelo…
e da lì ho capito tutto” ci
rivelò Masumi, affranta “La
prima
volta che si sono visti, infatti, Kairi non è stata in grado
di percepire la
presenza di Lord Beerus… non solo… ci ha detto
che non aveva mai avuto contatti
con il loro Dio della Distruzione, Geene, fino a non meno di un mese
prima. Da
quello che invece ci hanno raccontato Emerald e Cristal, Geene ha
sempre fatto
visita al vostro regno, sin dal primo giorno in cui venne creato. Dico
bene?”
“Sei
stata più che precisa, donna… è vero.
Geene è uno
dei più cari amici del padre di Kairi, e lo dimostrano tutti
i nostri
documenti. Per di più… la vera Kairi sa usare
perfettamente il KI Divino,
pertanto poteva tranquillamente percepire l’aura di un
Hakai-Shin!”
“Non
doveva ancora essersi abituato al suo nuovo corpo”
compresi io, pensieroso “E’
sempre stato un suo limite. Quando Ginyu
effettua lo scambio, l’aura di entrambi si abbassa
notevolmente, e ci vuole
diverso tempo prima che possa imparare a sfruttare al massimo il suo
nuovo
corpo. Con il Torneo del Potere, sicuramente quel farabutto ha
accresciuto le
sue capacità… ecco perché, poi, in
questa Seconda Fase è stato in grado di
combattere nuovamente contro un altro Hakai-Shin! Potrebbe addirittura
aver
finto, quel giorno, di non essere in grado di percepire gli Dei della
Distruzione… da uno come lui, me lo aspetterei!”
[Journey
– FATE
OST]
Ecco.
Questa era la verità sulla tanto temuta guerra tra il
primo e dodicesimo universo. Semplicemente non era mai sbocciata. Si
era
trattato di un vano tentativo di golpe, abilmente smascherato. Ormai
Ginyu
aveva le ore contate.
“Cosa
farete, allora?” domandò
Eurith,
comprensivo.
“Cercheremo
di arrivare in finale, anche se sarà quasi
impossibile…” ammise Glacial,
affranto “… non abbiamo la stessa
potenza degli Hakai-Shin. Se riuscissimo a chiedere un desiderio a
Super
Shenron, allora potremmo salvare l’anima di Kairi e
riportarla dentro il suo
corpo originale. Altrimenti, sarebbe la fine del nostro
regno… sarebbe la fine
di Hearts!”
“Vi
sconsiglio di farlo” affermai io, rivelando ad
entrambi “Soltanto un guerriero
sopravvivrà in questo torneo… ma, fossi
in voi, penserei sul serio di rinunciare ai nostri desideri.
L’obiettivo che ci
hanno sempre imposto gli Dei è sempre stato uno…
quello di valutare la nostra
forza d’animo, il nostro spirito di sacrificio e,
soprattutto, la nostra
generosità. L’unica maniera per sopravvivere
tutti, al termine di questa
strage, sarà chiedere a Super Shenron di riportare in vita
tutti i
partecipanti!”
“Un
momento!” esclamò, orripilata, Masumi
“Ci stai
dicendo che Kairi e Ginyu non potranno tornare nei propri corpi a
prescindere
dall’esito del torneo?!”
“Esattamente.
Nel precedente Torneo del Potere, se C-17
non avesse espresso il desiderio di riportare tutti gli altri universi
in vita,
anche il 7 universo sarebbe stato cancellato. Il gesto più
altruista che il
vincitore potrebbe fare, al termine di questo torneo, sarebbe fare
altrettanto... un desiderio atto a soddisfare uno e condannare altri
non verrà
accettato dagli Zeno, che potrebbero anche cancellare altri innocenti
come
punizione”
Quella
notizia, per tutti loro, era brutta da digerire ma
era la pura verità. Ormai me ne ero reso conto anche io,
purtroppo.
Non
avrei mai ottenuto il mio desiderio. Ero soltanto un
mortale, e non sarei mai riuscito a diventare un Dio. Ormai mi ero
arreso e
niente avrebbe potuto cambiare le cose. Ginyu era stato scaltro a
rubare il
corpo di una innocente per sfuggire agli inferi, ma nulla avrebbe
potuto fare se
gli avvenimenti del torneo lo avessero ricondotto alla morte. Se non
altro,
sarebbe senz’altro crepato come un cane in quei giorni e Re
Yammer avrebbe
risolto tutto.
Oppure...
...
e se invece ne avessi approfittato?
“Emerald…
Cristal… se ci state davvero ascoltando
grazie a Baymax… perdonateci se non ci siamo fidati sino in
fondo di voi. Noi e
vostro padre non volevamo mettervi in mezzo, raccontandovi tutto questo
e facendovi
soffrire inutilmente prima del torneo. Non ci immaginavamo sarebbe
finita in
questo modo. Eravate la nostra speranza per il futuro del nostro
regno… e ora è
tutto finito. Ci dispiace… è soltanto colpa della
nostra debolezza, se vostra
madre non potrà più tornare con noi…”
“…
non è ancora detto…”
Il
loro sguardo di shock fu quanto di più divertente potessi
assistere. Ormai ero convinto delle mie ipotesi, ovvero che quei due
non se ne
stavano fregando un accidenti del loro regno. Avevano un altro piano in
mente,
e stavano cercando di valutare la mia persona, puntando a capire se si
potessero fidare di me oppure no.
Dovevo
ammetterlo. Questa storia si era fatta piuttosto interessante.
Pensavano di prendersi gioco di me, ma forse potevo rigirare quella
situazione
a mio vantaggio, iniziando a inceppare quel circuito
all’apparenza perfetto.
“Sapete…
forse potrei aiutarvi già adesso, ma punto ad
uno scambio equo… voglio tutti i segreti sulle modifiche del
DNA a cui
lavorate! So tutta la verità sui Yilancar e tutti i miei
soldati potrebbero
potenziarsi con la vostra scienza, se me la concederete! Voi datemi
quelle
informazioni… ed io salverò la vostra regina! Voi
che vi trovate dall’altra
parte del microfono… fate venire qui
quell’imbecille di Simon Kog e ditegli che
voglio modificare la nostra scommessa!”
“Riportarla
indietro?! Ma come?!” esclamò,
stralunato, il mio falso alter-ego di nome Glacial.
Il
mio ghigno di vittoria fu la loro prima sconfitta in
quella battaglia mentale.
“Semplice...
con
le Sfere del Drago che utilizzerò!”
***
SIMON
[Seigi
no Chikara
– FAIRY TAIL]
Finalmente
ero riuscito a raggiungere la mia ragazza nella
nostra camera da letto. Chi era crollata nel panico dopo aver saputo
quella
atroce verità, ma io affermai che gli allenamenti di Whis mi
avevano davvero
reso imbattibile. Mi sarebbe bastato vincere quella battaglia e avrei
chiesto a
Super Shenron di riportare tutti in vita. Solo a quel punto, lei si
stese sul
nostro letto, addormentandosi esausta.
Dentro
di me, tuttavia, mi sentivo un vero straccio.
Per
vincere quel torneo, avrei dovuto nuovamente macchiare
le mie mani con il sangue…
…
anche quello dei miei amici.
Un’altra
lunga lista di morti da aggiungere alla mia già
fedina orripilante di cento cinquanta mila omicidi.
Era
tutta colpa mia. Mi ero reso conto troppo tardi di
essermi spinto oltre con le mie deduzioni, obbligando il Sommo e gli
Angeli a
imporre delle misure estreme. Se non potevano scoprire al volo la causa
di tali
viaggi o tali problematiche, allora le avrebbero cancellate al volo,
obbligando
i partecipanti ad ammazzarsi a vicenda. A prescindere da
tutto ne
sarebbe sopravvissuto uno, perciò la situazione si sarebbe
risolta
automaticamente.
No.
Se avessi vinto io, avrei chiesto a Super Shenron di
riportare in vita le vittime del Torneo, e il ciclo non si sarebbe
spezzato.
Qualcosa
aveva spinto le Divinità a ricorrere alle maniere
forti. Che si fosse trattato della mia supposizione, quella che avevo
rivelato
al Sommo e Whis?
Ero
troppo confuso per poter ottenere al volo una risposta. Ancora non mi
ero reso conto di chi fosse il mio vero nemico.
Decisi
di andare a parlare con mio padre e mia sorella, quando
Midoriya venne a chiamarmi, formulandomi quella strana richiesta.
Stranito, mi diressi
fuori in cortile, recuperando la mia Sfera del Drago e raggiungendo
Freezer.
Non
era da solo. Riconobbi all’istante tutti i presenti, dal
primo all’ultimo.
“Lord
Freezer!”
Erano
arrivati anche Peach e Berry, i quali portavano in
braccio le sfere mancanti. I due soldati le fecero rotolare per terra,
sotto i
miei piedi, lasciandomi completamente confuso.
“Freezer…
cosa significa questo?”
“Tu
te ne eri accorto, non è così?” mi
disse
lui, sospettoso “Sapevi di tutta questa
faccenda del primo e del
dodicesimo universo!”
“Avevo
intuito uno scorcio di storia, ma nulla di che…
perché me lo chiedi?”
L’imperatore,
sbuffando infastidito, mi spiegò con
freddezza.
“Hai
vinto tu, moccioso. Quelle sfere sono tue! Usale
per riportare tutti i tuoi amici morti in vita, come hai annunciato un
mese fa…
questo desiderio consumerà due tacche, sappilo. In cambio
dovrai permettermi di
usare l’altro desiderio!”
Per
poco non mi cadde la mascella a terra.
Avevo
sentito bene?! Lui…
…
lui mi stava permettendo di usare le sfere?!
“Se
tutti noi venissimo uccisi…”
continuò
l’imperatore, con crescente nervosismo “… tu
ci riporteresti in vita… non è così,
Hunter Warrior?!”
Davanti
a quella domanda, io feci segno di sì con un cenno
deciso del capo.
“Allora
non ho nient’altro da aggiungere! Con l’ultimo
desiderio,
io chiederò a Shenron di scambiare l’anima della
sovrana Kairi con quella di
Ginyu, riportando tutto alla normalità… e voi mi
darete le informazioni che
cerco! Questo è il mio nuovo accordo! Ci siamo intesi,
Hunter Warrior?!”
Nonostante
la situazione si fosse complicata enormemente, il
mio obiettivo non era cambiato per niente. Dovevo vincere e riportare
in vita
tutte le vittime dell’attentato alla scuola elementare
Teitan, oltre a
resuscitare la povera Sonoko e la madre di Shuichi e Masumi. Come
potevo
ottenere tutto questo con un solo desiderio?
Ne
avevo già in mente uno perfetto.
Davanti
al mio sorriso soddisfatto, decisi di lanciargli e
di concedergli la mia sfera del drago. Non c’era
più nulla da temere. Riuscivo
a leggere la verità nel suo sguardo. Il mio primo obiettivo
stava per
compiersi.
Fu
Freezer stesso ad evocare il Drago.
“APPARI
A NOI, DRAGO SHENRON… ED ESAUDISCI I NOSTRI
DESIDERI!”
***
AI
[Comet
- NARUTO]
“Ai…
sei sicura della decisione che stai prendendo?”
“Più
che certa, Goku Sen-Sei…”
Dopo
la terrificante e atroce scoperta sulle nuove regole
del torneo, avevo passato il resto della serata a consolare la piccola
Ayumi,
la quale era terrorizzata all’idea di dover continuare il
torneo. Purtroppo,
però, non aveva altra scelta…
…
nessuno aveva altra scelta…
…
nemmeno io avevo scelta.
Entro
quella settimana, la maggior parte di noi avrebbe
perso la vita e ne sarebbe sopravvissuto soltanto uno.
Nel
migliore dei casi sarei potuta essere io, ma non avevo
intenzione di spingermi a tanto. C’erano persone
più meritevoli della
sottoscritta che meritavano di vincere.
Se
io fossi morta, Simon avrebbe sicuramente trovato un modo
per riportarmi in vita. Il problema sarebbe sorto qualora a vincere il
torneo
fosse stato uno dei Deadly Sins, Lilith in primis. Con lei vincitrice,
nemmeno
l’Aldilà sarebbe stato al sicuro. Le parole e le
minacce di Gabor, inoltre, mi
avevano fatto comprendere un’altra verità.
C’era
un nemico potente quanto i Deadly Sins, se non di più,
legato a Gabor e Flame che puntava a creare scompiglio nel torneo...
...
si riferivano ad Urahara?
No...
parlavano di qualcuno che io credevo morto...
...
qualche membro passato dell’Organizzazione?
Il
primo al quale pensai fu Beer. Lui aveva contribuito allo
stupro che subii da parte di Gin. Non solo appoggiato, ma ne era stato
carnefice al pari livello. Era il capo degli scienziati del Gruppo
Karasuma, e
alla fine era stato ucciso dallo stesso Gin, mi avevano riferito,
subito dopo
la prima fuga mia e di Akemi. Di lui non avevo mai scoperto ne nome
né cognome,
e sulle carte dei MIB non fui mai in grado di rintracciare il suo
vecchio
passato. Quell’uomo, nonostante fosse un porco e schifoso
maiale stupratore,
aveva un’intelligenza straordinaria, e tra noi membri
dell’organizzazione
veniva definito come il nuovo Dr. Gelo.
Ben
sapendo, alla fine, come le indagini della Sezione
Anti-Mafia fossero andate avanti, non mi sarei sorpresa se quel
bastardo avesse
avuto un legame di sangue, o anche solo una conoscenza, con lo
scienziato del
Red Ribbon.
Se
davvero costui era vivo e aveva deciso di allearsi con i
Deadly Sins, e presagendo la minaccia dei seguaci di Lilith, decisi di
agire.
Il
problema maggiore, quello che mi provocava ancora più
dubbi, riguardava la profezia dei quattro Dei Supremi. Se davvero
Lilith era
destinata a morire per mano di Simon, se davvero vi stava un altro
nemico più
pericoloso di quei Demoni, allora come era possibile che la Sovrana del
Regno
Demoniaco fosse anch’essa una candidata a quel trono? Si
trattava di una
contraddizione bella e buona, impossibile da correggere.
Se
a ciò aggiungevo l’improvviso cambiamento nelle
regole
del Torneo, allora qualunque persona con un briciolo di cervello si
sarebbe resa
conto che stesse per succedere qualcosa di assolutamente orrendo.
Durante
i loro discorsi, Gabor, Eurith e Flame avevano
specificato che i Deadly Sins puntavano a compiere un attacco a
sorpresa, il
quale poteva avvenire anche tra qualche ora. Per questo, assieme a
Piccolo
Sen-Sei, provai a ideare un piano per rinforzare quanti più
innocenti possibili
prima dell’inizio di questa nuova fase del torneo. Fu grazie
a lui se mi venne
in mente quell’idea apparentemente folle. Se avesse
funzionato, quello che
stavo compiendo avrebbe abbassato notevolmente i piani per la mia
vittoria
finale e, probabilmente, ci avrei rimesso la vita. Tuttavia, avrei
sicuramente
complicato la vita ai Deadly Sins e ai nostri nemici celati
nell’ombra,
facilitando il compito di Goku Sen-sei, di Simon e di tutti gli altri
miei
amici.
Una
mossa talmente scaltra ed inaspettata da cogliere
tutti impreparati, perfino i miei alleati. Mi sarei fatta da parte per
permettere a Simon di vincere la partita!
Per
far ciò, tuttavia, avevamo bisogno dell’aiuto di
una
sola persona, ovvero Goku Sen-Sei, il quale aveva acconsentito
immediatamente
al nostro piano.
[Kishi
Ou No Hokori
– FATE OST]
“Perfetto…
riformulami i desideri che vorresti
esprimere a Polunga…” mi
domandò Piccolo, con serietà.
Ebbene
sì. Io ed i miei maestri ci trovavamo su Neo Namecc,
pronti ad evocare il Drago dalle Sette Sfere di quel pianeta.
“Come
primo desiderio, io voglio che tutti i
partecipanti del torneo, esclusi i Deadly Sins, il Gruppo Karasuma, gli
Hakai-Shin, l’Unione dei Villain e la Yakuza, possano
assumere il Cellular
Power! Come secondo desiderio, voglio chiedere che tutte le anime del
macro-universo, nel corso di questo torneo, non vengano danneggiate in
alcun
modo! Così, se dovesse accadere qualcosa al di fuori di
questi combattimenti, nessun’anima
verrebbe cancellata! La terza ed ultima richiesta me l’ha
suggerita Clarice… e
spero possa funzionare davvero, perché potrebbe davvero
salvarci la vita!”
“Quale,
Ai?” mi chiese Piccolo, incuriosito.
Quando
la spiegai loro, entrambi rimasero talmente basiti e
scioccati da rimanere a bocca aperta.
“Tu…
tu pensi sia possibile?”
“Se
io donerò gran parte della mia nuova energia,
Polunga potrebbe riuscirci. Potrei crepare domani stesso, ma non mi
resta molta
scelta. Si tratta semplicemente di volgere tutto a nostro favore, e non
sto
chiedendo un desiderio secco e deciso, che lui non può
esaudire. In questa
maniera, potrebbe davvero funzionare!”
“La
tua?! NO! SARO’ IO A…”
“NO!”
lo interruppi immediatamente io, anticipando la
sua reazione “Lei non deve sprecare nemmeno
un grammo della sua energia,
Goku Sen-Sei, e nemmeno lei, Piccolo-Sama! La mia potenza non
è paragonabile
alla vostra, e voi più di me siete indispensabili per
permettere a Simon di
battere X-X-I! Potrei comunque ritornare in vita, no? Nel peggiore dei
casi,
ora so che c’è un Aldilà e
riabbraccerò mia sorella, mio padre e mia madre…
tuttavia non morirò perché mi sono
arresa… ma salvando la vita di quante più
persone possibili. Se il mio sacrificio sarà indispensabile
per la sopravvivenza di
tutti gli universi, e per quella di tutti i miei amici…
allora sarò pronta ad
accettarne il prezzo!”
Nessuno
dei due aveva il coraggio di guardarmi negli occhi.
Sapevano perfettamente che, stavolta, io avessi pienamente ragione. Da
questo
Torneo, bene o nolenti, ne sarebbe uscito un solo sopravvissuto, un
solo
vincitore, e quest’ultimo doveva essere Simon oppure uno dei
nostri amici. Solo
così potevamo sperare di salvare tutti.
Loro
lo sapevano…
…
e lo avevano capito.
Dovevano
soltanto accettarlo.
“Ai…
sarò sincero con te…” ammise
Son Goku,
rivolgendomi un sorriso di orgoglio nei miei confronti “…
non so cosa ho
fatto di bello per essere stato tuo maestro! Fammi soltanto una
richiesta…
soltanto un’ultima richiesta, prima di iniziare la Terza
Fase, ed io la
esaudirò!”
“Solo
una!” lo informai io, con una linguaccia
divertita “Se funzionerà, e se tutti noi
riusciremo a sopravvivere… io
tornerò ad allenarmi con lei! Ci sta?”
Le
lacrime di gioia del piccolo Sayan mi fecero capire di aver
ricevuto piena conferma.
Era
più che sufficiente. Potevamo procedere!
“Forza,
Piccolo-San! Puoi evocare Polunga!”
“D’accordo…
ma ricordati questo, Ai Haibara!” mi
urlò a pieni polmoni il
namecciano, più orgoglioso che mai “DA QUESTO
MOMENTO, TU NON AVRAI PIU’ BISOGNO DEI NOSTRI
INSEGNAMENTI! SEI UFFICIALMENTE UNA NOSTRA PARI! POLUNGA! APPARI A NOI
ED
ESAUDISCI I NOSTRI DESIDERI!”
***
SIMON
[My Mother and my Father
– NARUTO]
Ci
ero riuscito.
Tutti
i bambini morti in quell’attentato… Sonoko
Suzuki… Juzo
Megure… i professori… c’era anche Mary
Sera!
Erano
tutti tornati in vita!
“Signor
Kog! Sera-san!”
Mitsuiko
e Genta mi saltarono letteralmente addosso, abbracciandomi
affettuosamente.
A
fatica stavo trattenendo le lacrime, davanti allo sguardo
carico d’orgoglio di Juzo Megure, il cui sorriso mi fece
comprendere fosse
tutto vero.
Era
davvero lui. Avevo tenuto fede alle mie parole.
“Ben
fatto, ragazzo!” mi salutò, dandomi
un’affettuosa pacca sulla spalla “Hai
svolto un lavoro eccellente! Sono
onorato di aver affidato la mia vita a tutti voi…”
“Io…
sniff… mi… mi dispiace… per
quello… sigh… per quello
che è successo…”
“Non
farti cogliere dai sensi di colpa. Non ne hai il
motivo. Tu e la tua squadra non siete colpevoli della mia
morte… e se non ci
avessi rimesso la vita, voi non avreste mai scoperto la
verità sui Deadly Sins.
Per fortuna sei riuscito ad incontrare Clarice. Non vedo
l’ora di
riabbracciarla…”
“Comunque
ce ne hai messo di tempo, per riportarci in
vita!” mi rimproverò invece Sonoko,
indispettita “Abbiamo dovuto
sottostare alle leggi di quel bastardo dell’autor…”
“SO-SONOKO!”
Mi
voltai, sorpreso, dall’altra parte del cortile. Tutti i
nuovi abitanti della U.A. erano rimasti incuriositi da ciò
che stava succedendo
e da quel gigantesco drago che era apparso. Quando capirono cosa fosse
accaduto
rimasero completamente in stato di shock.
Ci
vollero diversi minuti, prima che i loro corpi tornassero
a muoversi.
Quelli
furono i momenti più belli di tutta la mia vita.
Vedere
Wataru e Miwako gettarsi tra le braccia del loro
vero commissario, il quale ricevette anche il saluto affettuoso e
commosso
della sua sorella adottiva…
…
vedere Ayumi, mio padre e, con mio grande stupore anche
Shinichi, saltare addosso a Mitsuiko e Genta e riempirli di lacrime ed
abbracci…
…
Masumi e Shuichi abbracciati con foga dalla loro mamma,
creduta morta per sempre…
…
ed infine, Sonoko e Ran che tornarono finalmente ad
abbracciarsi, dopo tantissimo tempo, scoppiando a piangere di gioia.
“HUNTER
WARRIOR!”
Era
stato Freezer a chiamarmi. Aveva appena espresso il suo
desiderio al drago Shenron, e ora la famiglia Oronar si era
definitivamente
riunita, a giudicare dalle lacrime che stava versando la regina Kairi.
L’entità, di conseguenza, aveva abbandonato il
cortile della U.A. portandosi
appresso tutte e sette le sfere, le quali sparirono alla nostra vista.
Freezer
aveva mantenuto la sua parola, come promesso.
Io
e lui ci avvicinammo alla famigliola e la donna si alzò
in piedi, inchinandosi davanti a noi, ancora in preda ai singhiozzi.
Anche i
loro figli e suo marito la seguirono a ruota, altrettanto grati per
ciò che
avessimo concesso loro.
“Io…
io vi ringrazio… se non fosse stato per voi… io
non
avrei mai potuto…”
Freezer,
con un semplice schiocco della sua coda, la zittì
all’istante.
“I
patti sono patti, regina… le vostre ricerche, da
questo momento, saranno anche di mio dominio…”
“Non
si preoccupi, Lord Freezer” si intromise
subito Glacial, avvicinandosi a noi ed invitandolo a seguirlo
“Può
seguire me, se le interessa… il regno di Hearts mantiene
sempre le promesse!”
“Ed
anche quello di Hellsing!” si aggiunse ai nostri
discorsi la regina Integra, seguita da suo marito e dai suoi due
compagni
vampiri. Portava una bottiglia di vetro in mano, colma
d’acqua.
“Quella
che vedi è Acqua Benedetta”
gli spiegò
Alucard, soddisfatto “Posso assicurarti che
è utile, contro degli
avversari ostici come i Deadly Sins!”
“Ma…
ma allora perché darla a lui, invece di usarla
voi?” chiese confusa Cristal, ma io
sapevo già quale fosse la risposta.
“Semplice…
perché non sono abbastanza potenti da
usarla. Dico bene?”
“Dici
il giusto, giovane semi-Dio” mi confermò
Elros,
spiegando all’Imperatore “Quest’acqua
ha un potere che non permette a noi di
toccarla… ma lei, Lord Freezer, con le sue
capacità corporee, potrebbe perfino
berla! Diventerebbe invulnerabile a qualunque loro attacco…
almeno speriamo
possa essere così!”
“Non
ne avete la certezza, dunque… pazienza… meglio di
niente. Potrebbe comunque rivelarsi utile”
L’alieno
afferrò la bottiglia porta da Integra, e si
allontanò da noi, accompagnato da Glacial, Diablo e dai suoi
compagni Peach e
Berry.
Fu
un vero shock vederlo puntare il dito verso di me,
fissandomi minacciosamente negli occhi.
“Fa il
culo a quella creatura… e guai a te se ti farai ammazzare!”
Io
annuii con forza, prima che lui se ne andasse
definitivamente.
Qualcosa,
tuttavia, attirò il mio sguardo. La coda del
tiranno stava facendo degli strani movimenti. Frustate sul terreno ed
arrotolamenti su se stessa...
...
come se stesse cercando di...
Allarmato, feci molta
attenzione al messaggio in codice che mi mandò Freezer con
la sua appendice, e
quando terminò, rimasi ancora più confuso.
-
Se mai dovesse succederci qualcosa, avvisa Goku e
gli altri... questi due sono pericolosi! -
***
AI
[Nezuko’s
Theme
– KIMETSU NO YAIBA]
Ci
tele-trasportammo alla U.A. solo dopo aver riconsegnato
le Sfere del Drago ai namecciani.
Era
andato tutto come previsto. Il Cellular Power era stato
distribuito a tutti e le nostre anime erano intoccabili per chiunque.
Fu
una vera e propria soddisfazione quando anche il mio
terzo desiderio venne esaudito. L’idea di Clarice era stata
geniale, e ora non
ci rimaneva altro che incrociare le dita e sperare in meglio per il
nostro
futuro. Il prezzo da pagare, tuttavia, sarebbe stato molto alto.
L’energia
necessaria a compiere quel desiderio, infatti, aveva ridotto
notevolmente la
mia vita. Nel migliore dei casi, non avrei potuto superare gli ottavi.
Nel
peggiore, sarei collassata durante il combattimento della Terza Fase.
Speravo
soltanto sarebbe servito a qualcosa. Polunga ci
aveva rivelato che anche altre persone, all’interno della
U.A., avessero subito
gli effetti del terzo desiderio. Chissà a chi si riferiva.
Appena
tornati, io, Goku e Piccolo iniziammo a insospettirci
quando notammo tutta quella folla in cortile. Tanti stavano piangendo
di gioia,
altri stavano cercando di far svagare tutti quei bambini…
…
no…
…
un momento…
…
io quel bambino lo conoscevo…
…
ed anche quello…
…
possibile che…
“Quelli…
che mi venga un colpo! Sono davvero loro!? URCA!”
esclamò sbalordito Goku, rendendosi conto della
verità.
“Le
vittime di quell’attentato… sono tutte tornate in
vita!” comprese Piccolo, felice per
quella scoperta, proprio mentre due
bambini di mia conoscenza, accompagnati da Ayumi e Shinichi, ci stavano
raggiungendo di corsa.
Le
mie gambe si mossero da sole. Saltai loro addosso,
raggiante di gioia, lasciandomi coccolare da ciascuno di loro.
I
Detective Boys erano tornati!
“Mi
siete mancati tantissimo!”
“Anche
tu, Ai… abbiamo visto tutto dall’Aldilà!”
mi rassicurò Genta, sorridente “Siamo
felici che state tutti e tre bene!”
“Shiho…”
Il mondo attorno a me si ammutolì di colpo. Non erano gli altri ad essersi zittiti, ma io ad essermi completamente isolata dal resto. Solo quella voce fu ciò che riuscivano ad udire le mie orecchie, ma non riuscivo a credere fosse vera.
Era
morta… non poteva essere lei…
…
doveva essere un sogno…
Shinichi,
Mitsuiko, Genta e Ayumi si allontanarono
lentamente da me, ed io sentii il tocco della sua mano attorno alla mia.
Non
era un sogno…
…
era proprio lei…
“A-Akemi…”
“Sì…
sono proprio io…”
Mi
voltai, totalmente rapita da quella voce.
Era
esattamente come me la ricordavo. Aveva gli stessi
vestiti di quando aveva perso la vita, per mano di Gin. Anche il suo
sorriso
era lo stesso.
Non
ci pensai due volte. Il mio cuore mi urlò di gettarmi
tra le sue braccia e di stringerla forte a me, lasciando che tutti i
miei sentimenti
fuoriuscissero dalla mia anima…
…
il dolore per non essere stata in grado di proteggerla…
…
la gioia di rivederla nuovamente in vita…
…
la consapevolezza che, ben presto, io avrei dovuto
percorrere la via opposta.
“A…
Akemi… mi dispiace…”
“Lo
so… va tutto bene, Shiho… sono orgogliosa di te,
qualunque cosa sia accaduta e qualunque cosa accadrà da
questo momento in
avanti” mi rispose lei, dandomi un bacio
sulla fronte e rivelandomi “Forse,
però, c’è qualcun altro a cui dobbiamo
parlare, vero?”
Aveva
ragione. C’erano alcune persone, proprio vicino a noi.
Li riconobbi all’istante.
Gin,
Bourbon e Shuichi…
“Akemi…
per quello che è successo qualche mese fa…”
iniziò il primo, ma mia sorella lo interruppe
all’istante, con fermezza.
“Acqua
passata, ma solo ad una condizione… dovrai
tenere fede alla promessa che hai fatto a mia sorella! E tu,
Shuichi…”
si rivolse poi al fratello di Masumi, rivelandogli “…
quel giorno, non fu
un vostro errore a condannarmi. Fu Vermouth… lei sapeva
già tutto… nessuno
avrebbe potuto salvarmi, allora… non farti cogliere
più dai rimpianti e va da
Jodie! E tu, razza di idiota…”
si rivolse infine a Tooru, il quale
iniziò ad indietreggiare davanti allo sguardo furente di
Akemi “… SE NON TI
FARAI PERDONARE PER QUELLO CHE HAI PROVATO A FARE A MIA SORELLA,
CHIEDERO’ IL
PERMESSO AD HUNTER WARRIOR DI…”
“O-OK!
CAPITO!” iniziò ad indietreggiare
l’ex-agente
segreto, andandosi a nascondere intimorito dietro le spalle della sua
nuova
amica Kir.
Lo
ammetto…
…
davanti a quella scena, il mio cuore si liberò di un
grande peso.
Se
fossi morta per sempre, Akemi avrebbe protetto mia
figlia, mio padre e tutti i miei amici.
Non
avevo più nulla da temere dalla morte.
“Un
momento di attenzione, prego!”
Quella
voce ci costrinse tutti a voltarci verso il cancello
d’ingresso della U.A.
Due
persone che non avevamo mai visto prima si erano portate
vicino a noi. Entrambi indossavano un lungo cappotto nero con cappuccio
alzato.
Al primo sguardo mi sembrarono minacciose, ma un’occhiata
alla loro aura mi
permise di capire che fossero innocui. Era l’energia di due
persone buone e
pure di cuore.
Tutti
e due si tolsero il cappuccio. Uno, quello che aveva
richiamato la nostra attenzione con la sua voce, era un ragazzo dai
capelli
color del grano, mentre la seconda era una ragazza dai lunghi capelli
corvini,
la quale continuò il discorso lasciato in sospeso dal suo
compagno.
“Perdonateci
se interrompiamo questo bellissimo
momento... ma se non ci sbrighiamo, rischiate di essere uccisi!”
***
GOKU
[Dearly Beloved - KINGDOM
HEARTS]
“CO-COSA?!
QUELLO ERA GINYU?! PERCHE’ MI FACCIO SEMPRE
PRENDERE PER I FONDELLI DA QUEL BASTARDO?! ME LA PAGHERA’
CARA!”
“Non…
non c’è bisogno!” mi
rassicurò la vera Kairi,
dopo avermi spiegato cosa le fosse davvero successo “Qualcuno
lo sta già
punendo severamente… non vorrei ritrovarmi nei suoi panni,
adesso!”
*
AUTORE: Scegli, Ginyu... frusta o
vibratore!?
GINYU: La supplico... mi
farò
perdonare, lo giuro...
AUTORE: (alza entrambi gli
oggetti, pronto ad utilizzarli) RISPOSTA SBAGLIATA!!!
GINYU: NOOOO...
uuuuaaaaaAAAAAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAH...
*
“Posso
soltanto immaginare…”
dichiarò
soddisfatto Simon, felice della sua risposta “…
sono contento che voi vi
siate finalmente riuniti”
La
sovrana, tuttavia, più combattuta che mai si
voltò
nuovamente verso i suoi figli, i quali erano ancora in lacrime davanti
a lei.
Dragon, dopo aver sussurrato qualcosa nell’orecchio di sua
moglie, si era
stranamente allontanato da noi, in direzione della loro astronave.
Possibile
fosse andato a controllare la situazione tra
Freezer ed i suoi uomini? Probabile, considerando con chi avessimo a
che fare.
“Piccoli
miei… perdonatemi… è tutta colpa mia.
Io non
vi avrei mai fatto del male, credetemi… ed ora, tutti noi
rischiamo di sparire
per sempre…”
“Non…
non importa…” la rassicurò
Emerald, con
determinazione “… non ci
sconfiggeranno facilmente! Basterà che uno di
noi vinca, no?”
“Esatto!
Così tutti potranno tornare in vita, alla
fine!” lo seguì a ruota
Cristal, soddisfatta “Dobbiamo dare il
massimo, anche se tutto ci gira contro… lo hai sempre detto,
no?”
La
donna, più distrutta e rammaricata che mai,
crollò in
ginocchio davanti a loro.
Non
se lo meritavano. Non potevano sparire per sempre. La
vita di Kairi doveva essere stata un vero inferno, con le sue
disabilità, e
nonostante ciò era riuscita a ottenere la sua
felicità. Sapere che, con tutta
probabilità, tutti e quattro sarebbero morti nel giro di una
settimana mi
procurava una sofferenza enorme.
Anche
i miei figli partecipavano al torneo, e non solo.
Anche la mia nuora, il suocero di Gohan…
…
mia nipote…
…
anche loro sarebbero potuti morire da lì a poco.
Pensavo
di non dover rivivere un’esperienza identica a
quella del primo Torneo del Potere.
Mi ero sbagliato. Questa era migliaia
di volte peggiore.
“Un…
un momento… ma cosa…”
“Kairi…
che ti succede?” esclamai subito,
preoccupato a morte per lei, quando la vide tremare da capo a piedi in
stato di
shock.
“MAMMA!”
“MAMMA!
CHE TI SUCCEDE?! MAMMA!”
“Io…
la mia vista… il mio… il mio udito…”
[Hikari
(Orchestra) – KINGDOM
HEARTS]
Lei
si voltò sconvolta verso di me, cercando di rimettersi
in piedi a fatica, ma le gambe le stavano tremando troppo e fummo
costretti a
trattenerla.
“Kairi…
cosa è successo?” le domandai io,
incerto,
mentre la regina si voltò verso i suoi figli.
La
vidi porgere le sue mani verso di loro e accarezzare i
loro volti. La vedemmo piangere, ma non più di dolore.
“Simon…
cosa pensi che… SIMON?”
Tutto
inutile. Se ne era già andato.
Era
un caso?
“Mamma…
ti prego… rispondici…”
la supplicò
Cristal, preoccupata a morte per lei.
Solo
quando Kairi parlò a tutti noi, comprendemmo ciò
che
realmente fosse successo, e io crollai in ginocchio davanti a loro, in
preda
all’emozione.
“La
vostra voce… i vostri volti… siete bellissimi,
amori miei… sigh… siete la cosa più
bella… sigh… che io abbia mai visto in
tutta la mia vita… sigh…”
“Tu…
TU PUOI VEDERCI?! E ANCHE SENTIRCI?!” le
domandò
Emerald, più sbigottito che mai.
Il
cenno di assenso di sua madre fu una risposta più che
sufficiente per entrambi, che ebbero una reazione persino
più bella della mia.
Meraviglioso…
semplicemente meraviglioso…
Due
braccia mi cinsero dolcemente la vita. Riconobbi al volo
quel contatto, e mi lasciai coccolare dalla donna che amavo, la quale
aveva
compreso subito cosa stessi provando nel mio cuore.
“Chichi…
te lo prometto… io e tutti quanti noi torneremo…
non so come… ma torneremo tutti qui!”
“Lo
so, amore mio… tu hai sempre mantenuto le tue
promesse… e so che manterrai anche questa!”
“Allora
fareste meglio a fidarvi di noi... Goku-Sama...”
Quella
voce.
Allarmati,
ci voltammo alle nostre spalle. Di fronte ai miei
occhi vi stava una donna che non avevo mai visto prima d’ora.
Capelli azzurri
ed occhi color oceano, indossava una sottilissima armatura argentata ed
aveva
come arma una spada a forma di chiave, lunga un metro.
La
sconosciuta si avvicinò a Kairi, la quale rimase
visibilmente scossa alla sua vista.
“A-Aqua...?!”
“Non
ci vediamo da anni, vero? Tuttavia, non abbiamo
molto tempo, Kairi... siamo tutti in pericolo e dobbiamo salvare quante
più
persone innocenti!”
***
GABOR
[Beyond
the Limit
– DRAGON BALL SUPER]
Ci
eravamo riusciti. Mentre io mi ero occupato di recuperare
le sette sfere del drago di Namecc, subito dopo i tre desideri espressi
da Ai,
la mia allieva Arehdel aveva usato i suoi poteri per richiamare quelle
della
Terra dopo i due desideri espressi da Freezer e Simon. Tutti e due i
Set
avevano consumato il loro potere magico, e ci avrebbero messo un anno
circa per
essere riutilizzabili.
I
due Supremi, invece, erano già stati portati in salvo da
quel giovane ragazzo mezzo sayan, esperto viaggiatore del tempo. Ora
dovevamo
soltanto attendere la mossa dei Deadly Sins e capire se le loro
intenzioni
erano davvero quelle temute.
La
mia testa, però, stava ancora ripensando a un avvenimento
che aveva scosso gran parte di noi.
Poco
dopo la fine della cena, Flame aveva trovato la nostra
compagna Nell imbavagliata e svenuta nella nostra stanza, arrotolata
tra le
corde come se fosse un salame. Dopo averla risvegliata, la giovane
arciera ci
aveva fatto una rivelazione a dir poco terrificante…
…
quella che aveva combattuto nell’ultimo turno della
Seconda Fase non era lei!
Chi
aveva preso il posto di Nell, durante quel
combattimento? E perché l’aveva fatto?
“Gabor”
Flame
si avvicinò a me, decisamente preoccupata.
“E’
accaduto ciò che temevamo?” le
domandai
io, preoccupata.
“Sì,
purtroppo. Freezer è stato allontanato da tutti
quanti gli altri partecipanti. Lui, Diablo e Glacial stanno parlando in
privato
dentro la navicella spaziale del dodicesimo universo, e lo stesso
Dragon si è
separato dai suoi familiari per spiare il loro discorso”
“Merda...
anche il Dragon di questa linea
spazio-temporale ha dei dubbi su quei due...”
“Questa,
non ci voleva, per tutti i Kami!”
affermò la
mia compagna di lotta, sferrando un pugno furioso sul tronco di un
albero “Eurith
è già arrivato?”
“Sì...”
la rassicurai io “... ci ha soltanto
chiesto di attendere l’una di notte per l’arrivo di
altri supporti”
“Altri?!”
dichiarò allarmata la pirata “Chi
è il pazzo che vorrebbe raggiungere questa linea temporale?!
Non hanno capito
che rischiano seriamente di venire cancellati!?”
“Non
sono stupidi, Flame... avranno sicuramente ricevuto
delle garanzie da parte di Chronoa!” riprovai a
tranquillizzarla,
conoscendo il carattere fumantino di colei che, in quei dieci anni, era
diventata una mia cara amica.
Una
pericolosa pirata ricercata in tutti gli universi, ma
sempre un’amica che aveva superato, assieme a me e a tutti i
nostri amici, le
più cruente battaglie.
“Anche
voi vi trovate qui?”
Perfetto.
Anche Junion e Clairy ci avevano raggiunti,
piuttosto preoccupati. Anche loro due facevano parte del nostro piano
di
infiltrazione, e si erano spacciati per guerrieri del primo universo.
“Eurith
vi ha già rivelato tutte le novità?”
chiese
Flame, severamente.
“Ovviamente,
Flame... scommetto che hai provato a fare
la sapientona!” la prese in giro Clairy,
ridacchiando divertita “Sappiamo
tutti chi sia la vera guastafeste tra di noi!”
“EHI!
NON E’ COS...!!!”
“Non
siamo qui per questo, ma per rivelarvi le nuove
disposizioni di sua maestà!” ci
rimproverò immediatamente Junion,
rivelandomi “Era come ci hai detto tu! I
Deadly Sins stanno per attaccare
tutti gli universi... ed inizieranno tra mezz’ora esatta!”
“Cos...
MEZZ’ORA?! PER TUTTE LE ARMI ANCESTRALI!”
scoppiò nuovamente Flame “E’
troppo presto! Non riusciremo a...”
“Quindi
è per questo che ci sono stati mandati i
supporti... accidenti... sento le loro aure. Sono già in
azione, a quanto vedo”
esclamai io, decisamente agitato.
La
macro-navicella avrebbe sicuramente permesso di salvare
quanti più innocenti possibili, ma non i partecipanti al
Torneo del Potere. Per
loro non ci sarebbe stato nulla da fare.
“In
merito a ciò...” mi anticipò
Clairy, la quale con
un sorriso da furba volpe mi fece intendere che avesse compreso i miei
dubbi e
le mie preoccupazioni, afferrando la piastrina del torneo “...la
regina
ha suggerito un piano per salvare anche tutti i partecipanti al Torneo,
allungando i tempi!”
***
SIMON
[Norman’s Theme
– THE PROMISED NEVERLAND]
Mi
allontanai da tutti quanti loro, felice e soddisfatto per
ciò che era avvenuto. Ora avevo un peso in meno sulla
coscienza.
Quando
entrai dentro i dormitori della U.A., tuttavia, mi
ritrovai di fronte a qualcuno di totalmente inaspettato.
“Seguimi…”
Confuso
e leggermente preoccupato, decisi di ubbidire. Non
era da lei affrontarmi con quello sguardo. Che intenzioni aveva?
Lilith
mi toccò la spalla e si mise due dita sulla testa. Su
uno dei suoi indici, notai un particolare anello, sulla cui superficie
vi stava
il numero 3 scritto in caratteri latini.
Perché
quel particolare mi era sembrato così strano? Cosa
stava succedendo?
Costei
tele-trasportò se stessa e me all’interno della T.
of
V., dove gli altri suoi compagni erano seduti tranquillamente in mezzo
all’arena sabbiosa. Anche loro, scoprii, avevano un anello
ciascuno su una
delle loro dita, ma ciascuno aveva un numero diverso. I Deadly Sins
avevano
sempre avuto quegli ornamenti? Se fosse stato così, avrei
dovuto saperlo già da
molto tempo.
Chissà
quale legame esisteva tra quei numeri e coloro a cui
erano attribuiti.
Riuscivo
a percepire la loro non belligeranza, e per questo
decisi di non fare mosse avventate.
Potevo
anche aver imparato a controllare perfettamente tutti
e tre i KI esistenti, ma non avevo la garanzia che questo potesse
salvarmi la
vita. Tuttavia, non abbassai la guardia.
“Ho
visto che, alla fine, sei riuscito ad usare quelle
sfere per davvero… le mie congratulazioni, Simon Kog”
iniziò a dire
lei, all’apparenza molto soddisfatta “Non
solo… la tua cara sorellina
adottiva ha avuto un’idea davvero molto brillante…
ma scommetto che tu sappia
già cos’abbia fatto, dico bene?”
Annuii
seccamente. Non ero stato in grado di scoprire quali
desideri avesse espresso Ai, ma ero a conoscenza del suo viaggetto su
Namecc.
“Ottimo…
non ci sarà bisogno di allungare troppo il
discorso. La profezia, come ben sai, si sta avverando. I candidati al
trono di
Dio Supremo stanno per riunirsi! Voglio, tuttavia, farti una
rivelazione che,
ammetto, ti paralizzerà per lo shock... io non
sarò una di loro!”
Le
sue parole mantennero la promessa fatta. Mi voltai
sconvolto verso di lei, incapace di accettare quella verità.
“Non ci credi? Eppure
è la verità. Io non sono mai stata una candidata
al trono di Dio Supremo. La
nostra profezia è piuttosto chiara, in tal caso. Io, un
giorno, morirò per mano
di Zero. Non posso sfuggire a tale destino, ma con tutta
sincerità non desidero
impicciarmi nella tua battaglia, Simon Kog. Il mio obiettivo
è quello di
ucciderti ed estrarre Zero dal tuo corpo. Questo non cambia, nonostante
i nuovi
sviluppi!”
“Puoi
star certa che non riuscirai a vincere, Lilith…
io e Zero riusciremo a sconfiggerti! Puoi starne certa!”
Il
demone, tuttavia, fece segno di no con la testa, con una
sicurezza che non mi piacque affatto.
“Sei
un povero idiota, Simon Kog… io non temo
singolarmente né te né il mio ex… io
parlo della vostra fusione… parlo di
Hunter Warrior. Solo lui avrebbe le capacità di
sconfiggermi… ma tu non sei
ancora in grado di usare quella tecnica al cento per cento delle tue
capacità!
Altrimenti saresti stato in grado di sbarazzarti di quella Tenebra con
un solo
colpo!”
Digrignai
i denti, colpito e affondato. Alla fine se n’era
resa conto.
“Questo
non significa che io non la possa imparare
durante il II Torneo del Potere. Il succo del discorso non cambia
affatto”
precisai immediatamente, capendo che mentire era completamente inutile.
“…
al contrario. Potrebbe cambiare ogni cosa, invece…”
mi rispose però lei, avvicinandosi pericolosamente a me ed
iniziando a girarmi
attorno con grazia, mostrandomi il suo aspetto da vera mortale,
identica in
tutto e per tutto a Clarice.
In
tutto ciò, quella stronza stava continuando a mostrarmi
con disinvoltura l’anello che portava al dito. Stava cercando
di mandarmi un
messaggio chiaro e secco, ma non riuscivo a comprenderlo.
“…
vedi, Simon Kog… per quanto i tuoi allenamenti
insieme a Zero abbiano dato i suoi frutti, ciò non
basterà comunque a farti
diventare Dio Supremo. Partiamo subito dal punto più
evidente. Tu ti sei
allenato nel controllo dei Tre KI solo per centomila anni, dentro una
stanza
tarocca, completamente da solo ed isolato dal resto del mondo, mentre
io uso i
miei poteri da miliardi di anni.
Presumibilmente… tu hai imparato
soltanto ad usare i tuoi poteri per combattere un Demone
Puro… ma non sei
pronto a uccidere un Dio Supremo, e puoi star certo che, in questo
momento,
qualcun altro punta alla tua vita!”
“Cosa
te lo fa suppore, Lilith?”
“…
tu non sei ancora in grado di comprendere cosa
significhi la parola Onnipotenza, vero? Questo è il tuo
limite maggiore, Simon
Kog, ed è anche quello di Zero. Un Dio Supremo
può fare qualunque cosa, a
differenza vostra, e lo stesso sono in grado di fare sia lo Zeno del
Presente che
quello del Futuro. Per diventare un vero Dio Supremo… tu
dovrai rinunciare a
tutto ciò che sei stato, a tutto ciò che sei e a
tutto ciò che sarai per la
salvaguardia di ogni essere vivente. Sei soltanto un povero ingenuo se
pensi di
poter sviare alle regole della profezia. Solo quando tu e Zero
perderete la
vostra identità per sempre… solo allora Hunter
Warrior diventerà un vero Dio
Supremo, in grado di tenere testa a chiunque… e solo allora
potrete sconfiggermi.
Fino a quel giorno…”
[Gouchini
Tatsu - NARUTO]
Fui
tele-trasportato nuovamente alla ‘U.A.’, ma non in
una
stanza qualunque.
Mi
si gelò letteralmente il sangue. Eravamo
all’interno
della camera da letto di Chi, la quale stava tranquillamente dormendo
sotto le
coperte.
Quella
donna si sdoppiò dal nulla, grazie alle cellule di
Buu. Non fui in grado di anticipare i suoi movimenti, tanto era veloce.
Una
delle sue copie si arrotolò attorno a me e mi
paralizzò da capo a piedi. Era
l’altra, tuttavia, a procurarmi ancora più
brividi…
…
perché si stava insinuando dentro le coperte dove
giaceva la mia ragazza dormiente.
Avrei
tanto voluto urlare, quando vidi i tentacoli di Lilith
entrare dentro ogni orifizio di Chi, senza che quest’ultima
potesse svegliarsi.
Quello
era il peggior incubo della mia vita…
…
uccidimi, bastarda…
…
fammi fuori, ma lascia stare lei…
…
portami anche in quel regno demoniaco se lo desideri…
…
ma non farle del male…
…
ti scongiuro…
…
non…
“E
ora… iniziamo il nostro pranzetto!”
“N...
MMMMMMRRRRRRRRGGGGGGHHHH!!!”
Quello
che accadde non me lo sarei mai scordato per tutta la
mia vita. Mai mi sentii così impotente e debole davanti a
qualcuno. Mai come
allora mi sarei voluto distruggere tutte le ossa e tutta la mia anima,
assistendo a ciò che quel demone orrendo stesse facendo alla
donna che amavo.
L’aveva
attaccata, stringendole la gola come un leone
farebbe con una gazzella, strozzandola davanti ai miei occhi,
affondando i suoi
lunghi canini lungo la giugulare e imbrattandolo di sangue fresco, il
cui
profumo mi fece andare fuori di testa dalla rabbia.
No!
Ti prego! Dovevo salvarla! Non potevano farmi questo!
Riuscivo
a vedere lo sguardo implorante e disperato della
mia ragazza, i cui occhi incominciarono lentamente a rigirarsi dentro
il
cranio. Con i suoi polmoni alla ricerca di ossigeno, Chi si
voltò un’ultima
volta verso di me quasi a implorare aiuto...
...
e pronunciò una sola, semplice frase.
“Lei...
è...
salva...”
Solo
a quel punto cessai di lottare, capendo cosa mi stesse
realmente accadendo. Resasi conto che avessi capito, Chi
sembrò ringraziarmi
con lo sguardo, prima che le sue pupille e le sue membra smettessero di
muoversi. I suoi polmoni ebbero un ultimo e lacerante sospiro e le sue
iridi si
allargarono a vista d’occhio, diventando vitree come quelle
delle bambole.
Fu
a quel punto che Lilith concluse il suo atto immondo, strappando
il cuore dal petto e stritolandolo tra le sue dita.
Era
finita. Chi era morta.
Lilith
si era trasformata nella sua forma demoniaca e aveva
iniziato a strapparle lentamente le carni con le sue zanne, senza che
Chi
potesse difendersi… senza che io potessi
difenderla…
…
quei momenti mi sembrarono durare più dei miei
allenamenti dentro la stanza dello spirito e del tempo di
Whis…
…
potevano essere passati davvero miliardi di anni, e nonostante
ciò Lilith stava ancora strappando pezzi di carne dalla
donna che amavo,
masticandoli davanti ai miei occhi...
…
non potevo difenderla…
…
potevo soltanto assistere a quell’inferno…
…
avevo perso tutta la voglia di combattere.
Solo
a quel punto, però, Lilith scoppiò a ridere,
schioccando le sue dita, facendomi capire quanto fossi impotente di
fronte al
suo vero potere.
“Eccola
lì… ancora viva e vegeta. Non l’ho
nemmeno
sfiorata con un dito… e non sono passati che dieci minuti!
Controlla tu stesso”
Non
ero idiota. In quel momento, io stavo vedendo
un’illusione. Ciò a cui avevo assistito prima,
ovvero la morte di
quell’innocente ragazza, era il mondo reale. Sì.
Mi ero reso conto anche del
fatto che quella, in realtà, non era la vera Chi. Lei
è salva. Questo mi
aveva detto la sosia della mia ragazza prima di subire quella tortura.
Nonostante
ciò, io non ero stato in grado di oppormi alla
volontà di Lilith. Lei mi aveva usato come un burattino, e
io non ero riuscito
a liberarmi da solo.
Mostro…
…
quell’essere era un vero mostro…
“Suvvia,
non essere così maleducato! Sono sempre una
signorina!” mi rispose lei, leggendomi
nel pensiero.
[Kishi
Ou no Hokori - FATE
OST]
Eravamo
tornati nuovamente alla ‘T. of V.’.
“Il
bello è che quanto hai assaporato non è nulla
paragonabile alla vera Onnipotenza di un Dio Supremo, Simon Kog!
Tornando a
noi... diventerai Dio Supremo soltanto se rinuncerai ad essere un
mortale… se
rinuncerai alla tua famiglia e a tutti coloro che ami…
inclusa la tua Chi!
Scegli di combattere, e non potrai mai più riottenere una
vita normale. Se non
lo farai… la tua candidatura cadrà, ma verrai
sconfitto dalla sottoscritta… e a
quel punto... lui potrà attuare la Terza Fase del Progetto!”
Sconvolto,
venni accerchiato da tutti i Deadly Sins, i quali
stavano sogghignando soddisfatti.
Lui?!
Chi era questo lui?! Qualcuno perfino più
pericoloso di Lilith?!
Un
momento.
Quei
numeri…
…
se la mia ipotesi era corretta, allora i numeri di quegli
anelli rappresentavano l’ordine d’importanza dei
nostri nemici.
Ma
allora…
…
se Lilith era al numero 3…
…
esistevano altri due guerrieri più pericolosi di quella
megera?!
“Nemmeno
Zeno ha potuto fermarlo, mio caro. Sappi che
qualcuno si è già occupato di loro... un nuovo
Candidato al Trono li ha già
sconfitti. Loro non faranno parte della Profezia. Hai una sola scelta
da
compiere… prendi la decisione giusta e non tirarti indietro,
Hunter Warrior… se
ci tieni così tanto alla tua vita e a quella dei tuoi amici,
strappa ogni
contatto con la tua vita da mortale! Nel frattempo... goditi questo
assaggio!”
Tutti
e otto mi mostrarono la loro vera potenza…
…
e mi resi conto all’istante di quanto fossi stato
stupido ad averli provocati fino a questo punto.
Non
potevo crederci. Ciascuno di loro era potente quanto
lei! Come era possibile?!
“Che
peccato… è scaduto il tempo!”
esclamò
X-X-I, soddisfatta, riportandomi nuovamente dentro la stanza di Chi
“Io devo
andare, Simon Kog… mi ha fatto piacere mostrarti
ciò di cui siamo capaci. Spero
soltanto tu possa davvero ucciderci e liberarci da questa agonia che
attanaglia
le nostre anime dalla nascita… non ho voglia di aspettare un
altro miliardo di
anni! Smack! Bye Bye!”
Solo
a quel punto, però, mi lasciò completamente da
solo in
quella stanza. La sosia di Chi era già andata via, ma il
letto era ancora
imbrattato del suo sangue.
Cominciai
a percepire molte aure sconosciute attorno alla
U.A., e compresi stesse accadendo qualcosa di terribile.
Mi
tele-trasportai via da lì, lontano da tutto e tutti,
lasciando
che il mio urlo di rabbia e ferocia si propagasse per tutti gli
universi ed
anche oltre.
Me
la pagherai, Lilith...
...
me la pagherete, Deadly Sins…
… pagherete per ogni vostro peccato!
“Potevi
rimanere sulla Terra, a questo punto...”
Allarmato,
mi voltai alle mie spalle.
Quell’uomo...
...
Trunks?
No.
Non era il Trunks che conoscevo. Questo era più maturo,
più adulto. Possibile fosse il figlio di Bulma e Vegeta
proveniente dal futuro?
Quindi era lui il famigerato viaggiatore temuto da tutti gli angeli?
“Dobbiamo
tornare indietro, Simon...” mi
rivelò lui, preoccupato “... sta per
succedere il finimondo... dobbiamo
salvare quanti più innocenti possibili!”
***
Qualche minuto prima...
CHI
[Vivere
– FLORIAN
BUR]
“Chi...
Chi! Svegliati!”
Confusa,
iniziai a scostare le coperte del mio letto,
cercando di capire chi o cosa mi avesse svegliato.
“Co...
cosa... Kairi?”
“Non
quella che conosci tu...”
affermò
tuttavia lei, confondendomi ancora di più.
In
effetti c’era qualcosa che non mi convinse del tutto.
Perchè lei aveva una cicatrice sulla fronte? Cosa
significava quel numero? E
poi quella donna aveva una coda, e sapevo che Kairi non fosse una sayan.
“Perdonami,
se ti ho svegliata a quest’ora della
notte...”
insistette lei, piuttosto agitata “... ma
sono qui per portarti via!”
“Portarmi...
via... UN MOMENTO!”
Scattai
prontamente in piedi, agitatissima ed in preda al
panico, ma Kairi fu più veloce paralizzandomi le braccia con
la sua coda e
tappandomi prontamente la bocca.
“Perdonami...
ma se ci scoprissero sarebbe un disastro.
Fidati di me... voglio soltanto salvarti la vita! KAGE BUNSHIN NO JUTSU!”
Una
nuvoletta di fumo scoppiò davanti ai miei occhi. Una
copia perfetta di Kairi era apparsa dinnanzi a noi, e si era avvicinata
al mio
letto. Questa, poi aveva incominciato a formulare...
...
no... quelle formule le conoscevo!
Avevo
sempre provato a imitarle, da piccola, credendo di
poter diventare una vera Kunoichi. Erano le stesse del mio anime
preferito!
“HENGE
NO JUTSU!”
Sbarrai
gli occhi, sconvolta, quando mi resi conto che la
copia si fosse trasformata in una mia identica controfigura, andando a
coricarsi nel mio letto.
“Cosa...
cosa stai facendo?”
“Non
ho altra scelta, Chi... se tu rimanessi qui,
Lilith potrebbe anche ammazzarti davanti agli occhi di Simon. Se lui
dovrà
vedere la scena della tua morte... facciamo in modo che sia falsa! Ed
ora
nascondiamoci dentro l’armadio!”
Quelle
parole furono peggio di una pugnalata al petto. Cosa
stava succedendo?! Che diavolo significava quella storia?! Io stavo per
essere
attaccata?
Un
momento... ma allora...
“Tu...
tu vuoi sacrificarti per me... NO! NON POSSO
PERMET... MMRRRGGGHHH!”
Le
mie proteste si rivelarono inefficaci. La strana Kairi mi
tappò la bocca con la forza, trascinandomi
all’interno dell’armadio e chiudendo
l’anta con la sua coda.
Un
improvviso rumore all’esterno mi ghiacciò sul
posto.
Accovacciata dentro all’armadio e celata dai miei stessi
vestiti, il mio sangue
si gelò quando sentii il verso di una belva assetata di
sangue.
Il
suono della carne che si lacerava, l’odore nauseabondo
del sangue, i gemiti strozzati ed agonizzanti della vittima, le ossa
che si
frantumavano come stecchi di legno con un colpo sordo ma assordante, la
sete di
vendetta di un mostro che io avevo avuto il dispiacere di incontrare,
poco meno
di una settimana prima.
Quei
suoni così traumatizzanti cessarono così come
erano
iniziati, anche se mi parvero lunghi un eternità. Solo a
quel punto Kairi
riaprì l’anta dell’armadio,
permettendomi di uscire fuori da esso.
Mi
pentii all’istante di averlo fatto. Davanti ai miei occhi
vi stava l’inferno. La copia usata da Kairi era a dir poco
irriconoscibile, e
un maiale al macello avrebbe fatto meno ribrezzo. Non fui in grado di
sopportare la vista della mia figura completamente distrutta dalle
zanne e
dagli artigli di Lilith, e vomitai tutta la cena. I conati sembravano
inarrestabili, e solo quando iniziai a tapparmi naso e bocca riuscii a
fermarli.
La
mia copia esplose in una nuvola di fumo. L’unico segno di
quell’efferato atto era il sangue sparso sul letto, che da
bianco era diventato
rosso scarlatto.
Mi
voltai verso Kairi, la cui espressione era rimasta
completamente attonita per qualche secondo. Poi sembrò
riprendersi e mi afferrò
la mano, con determinazione.
“E’
ora di andarcene da qui, Chi!” annunciò
lei,
aprendo la porta della mia camera e trascinandomi fuori da
quell’inferno “Tu,
la tua famiglia e i tuoi amici dovete fidarvi di noi... o morirete
tutti per
mano di Lilith! Lo capisci, adesso?”
Distrutta
da quanto avessi assistito, annuii sconfitta,
lasciando che quell’angelo custode mi portasse via da
quell’incubo senza fine.
***
WHIS
[Seigi no Chikara - FAIRY
TAIL]
La
fuga di tutti gli abitanti della U.A. era avvenuta con
successo. La F.O.F. aveva prontamente accolto il mio richiamo e quello
di
Jiren, e aveva organizzato il tutto con la massima discrezione. Eravamo
riusciti a salvare moltissime persone, ma quel numero era
pressoché
irrisorio se paragonato
alla strage che stava per compiersi.
La
Linea del Destino letta da Gabor Black, grazie
all’aiuto della piccola Hinode, si era rivelata corretta.
Tutti gli universi,
compresi i Due Zeno, sarebbero spariti per sempre.
Anche
gli angeli avrebbero potuto fuggire, come ci aveva
inizialmente ordinato il Sommo, ma tutti noi ci eravamo rifiutati. Se
c’era
anche solo la più piccola e remota possibilità
che un’anima innocente in più
potesse salvarsi da tale tragedia, allora avremmo dato le nostre vite
in
cambio.
E
allora eccoci qui, tutti e dodici, sulla sommità
della Skytree, la torre più alta della città di
Tokyo, in attesa che i nostri
nemici si presentassero dinnanzi a noi.
Ero
stato uno stupido. Mi ero illuso che quella situazione
fosse insorta solo per colpa di un mortale, ma non mi sarei immaginato
mai che
anche Simon intuisse la pura e sola verità...
...
dietro a tutti gli eventi del torneo c’era una figura
appartenente alla scala sociale divina. Questo era il significato
dietro alle parole
pronunciate di fronte a me e al Sommo.
...
in questo caso
particolare, totalmente unico e irripetibile... abbiamo di fronte una
scena del
crimine dove nessuno può disporre di un alibi...
nessuno!
“Anche
gli Hakai-Shin sono andati via?” chiesi
ad Awamo, il quale era incaricato di osservare la situazione
all’interno della
‘U.A.’.
“Sì...
alla fine siamo riusciti a convincerli”
Le
mie supposizioni avevano trovato conferma quando avevo
compreso che nessuno degli Hakai-Shin o Kaio-Shin fosse coinvolto in
tale
storia. Quando avevo spiegato a Beerus cosa stesse per succedere, la
sua
reazione mi aveva letteralmente scosso, dato che si era rifiutato
inizialmente
di andarsene. Solo quando riuscii a fargli capire
l’importanza del suo ruolo e
del perché fosse troppo essenziale per la sopravvivenza
degli altri
partecipanti, Beerus accettò il destino che ci era stato
imposto. Mi aveva
salutato non come un suo superiore o un suo sottoposto, ma come suo
amico, e
questo non me lo sarei mai dimenticato, fino alla fine.
“Whis...
sei assolutamente certo della decisione che
hai preso?” mi chiese Vados, preoccupata
a morte per il sottoscritto “Non
sei obbligato a seguire i mortali fino alla loro fine...”
“Se
siamo arrivati a ciò, la colpa è anche nostra”
affermai io, con decisione “Quello che sta
per accadere è una tragedia
che segnerà ogni linea spazio-temporale esistente, e che
cambierà il loro
destino per sempre. Perciò pagherò le mie colpe,
mia cara sorella, e seguirò
tutte queste anime innocenti all’Aldilà!”
Mia
sorella annuì, comprendendo il significato delle mie
parole e portò nuovamente il suo sguardo verso
l’orizzonte.
Non
vi era alcuna nuvola, sopra il cielo di Tokyo, la quale brillava
grazie ai lampioni e alle insegne dei negozi. In
lontananza,
la
luna
illuminava il mare con i suoi tenui raggi, creando quella che,
poeticamente,
assomigliava ad una passerella verso il mondo dei sogni. Sarebbe stata
un'esperienza mistica, se la mia anima avesse percorso una strada
simile
dopo aver
lasciato il mondo dei vivi.
Chissà
cosa si provava a lasciare il mondo terreno, come
un mortale. Avrei provato dolore, oppure sarebbe stato come
addormentarsi?
Avrei voluto chiederlo a Goku o a Crilin, ma temevo potessero prendere
a male
quella domanda così indiscreta.
“Compagni
miei... ve lo dico con tutto il cuore...”
insistetti io, affranto “... non
c’è bisogno che voi mi seguiate in
questo destino infausto...”
“...
è inutile che tu ce lo ripeta”
In
mezzo a noi vi stava il Sommo Sacerdote, il cui tono era
più distrutto che mai.
“Lo
hai detto tu stesso. La colpa di tutto ciò è
soltanto
nostra” affermò Cus, la quale era
più severa che mai, una novità conoscendo
il suo carattere giocoso “Io voglio bene ai
mortali del mio universo,
come tu ne vuoi a quelli del tuo... con che coraggio potrei scappare?”
“Questo
vale per tutti noi...”
confermò
Marcarita, senza alcun rimpianto “...
moriremo tutti qui, espiando le
nostre colpe!”
Tirai un lungo e sofferto sospiro. Già. Quella era la parte peggiore di tutta quella situazione.
Tra
noi tredici, Sommo compreso, vi stava un traditore.
Uno di noi non sarebbe morto, quella notte. Uno di noi aveva
orchestrato il
tutto.
Io,
d’altro canto, conoscevo già la sua
identità, e
scoprirlo mi aveva straziato ancora di più
l’anima. Ero davvero diventato
simile agli umani, come mi aveva detto mio padre, ma non me ne sarei
mai
pentito. Ero orgoglioso di provare quei sentimenti. Come avevo imparato
a
conoscere la gioia e l’allegria, avrei dovuto sopportare
anche il dolore e
l’umiliazione dell’essere pugnalato alle spalle.
Che
creature magnifiche erano gli esseri viventi. Loro sì
che avevano imparato a vivere sul serio. E pensare che, a causa
dell’arroganza e dell’avidità di uno di
no,i stavano per dire addio a tutti i
loro sogni e a tutte le loro speranze. Uomini, donne, bambini e
anziani... tutte
le creature di quell’universo non sarebbero potute
più tornare in vita.
Tutto
per colpa di un angelo a cui tutti noi tenevamo,
un membro della nostra stessa famiglia, la cui sete di potere avrebbe
fatto
scoppiare la miccia.
[Samidare - NARUTO]
Dodici
aure apparvero sopra le nostre teste. Eccoli. I
Deadly Sins, accompagnati da Lilith e dai guerrieri che avevano
accettato di
allearsi con lei. I loro ghigni di vittoria erano un colpo al cuore per
tutti
noi, ma non avrei mai distolto lo sguardo dalla mia fine.
Ciascun
nemico si materializzò davanti ai nostri occhi. A me
toccò proprio la Regina dei Demoni. Sapevo perfettamente chi
fosse l’unico
angelo a cui non era stato riservato alcun assassino, l’unico
che aveva
architettato tutto fin dall’inizio per puntare al Trono di
Dio Supremo.
Riuscivo
a sentire i gemiti di sorpresa e sconcerto
provenire dagli altri, i quali solo in quel momento compresero di
essere sempre
stati raggirati, sin dalla loro nascita.
“No...
non può essere...”
iniziò a piangere
Cus, rendendosi conto della verità, con Wrath che
ghignò divertito davanti alla
reazione della mia compagna.
Tutti
i nostri nemici possedevano un sigillo sulla propria
mano, lo stesso apparso sui polsi dei partecipanti al torneo. Compresi
al volo il
loro
obiettivo. Non puntavano a ucciderci e basta, ma ad assorbire il nostro
potere
per rafforzarsi. Solo in quel modo sarebbero riusciti a contrastare la
maggior
parte dei nostri amici mortali. Singolarmente, infatti, tutti noi
potevamo
cavarcela contro ciascuno di loro, ma il problema era rappresentato
proprio dal
nostro traditore.
Lui
non l’avrebbe mai permesso. Era lui che aveva donato
loro quei sigilli, segno che il nostro destino fosse segnato fin
dall’inizio.
“E’
stato un lunghissimo viaggio...” affermai
io, ormai rassegnato all’inevitabile, voltandomi nuovamente
verso Lilith “...
sei soddisfatta, sua maestà?”
La
sovrana fece segno di sì con la testa, ma non sembrava
trionfante come tutti gli altri. Lei era destinata a morire, a
prescindere da
tutto quello che sarebbe successo in quella guerra. Ne era consapevole,
e la
paura le stava stringendo il cuore in una morsa serrata.
“Lilith-Sama...
tu vuoi tutto ciò? Era davvero a questo
che puntavi?”
La
mia domanda la colse completamente alla sprovvista. Vidi
la sua mano tremare leggermente, ma recuperò velocemente la
sua compostezza. I
suoi occhi, però, continuavano a tradirla.
“Sono
consapevole che, ormai, la mia sorte sia segnata.
Perciò non avere paura di me... prima di lasciare questo
mondo, voglio provare
a comprendere ciò che provi nel tuo cuore. Dimmi, Lilith...
tu ami ancora Zero,
non è vero? Ti sei alleata con lui
perchè, in questo modo, l’amore della
tua vita non sparisse per sempre”
Lilith
sbuffò nuovamente, cercando di trattenere le sue
emozioni, riuscendoci a fatica.
Sentii
l’aura dei miei fratelli cominciare a sparire
lentamente. Sentivo le loro lacrime di frustrazione, incapaci di
accettare la
verità. Nonostante ciò, non accennavano a
scappare. Avevano accettato il loro
destino, così come io avevo accettato il mio.
“Lilith...
se davvero è così. Se davvero ami ancora
Zero...”
“Non
parli... la supplico...”
Le
lacrime iniziarono a rigare il viso della regina. Il
colore dei suoi occhi era improvvisamente mutato. Non erano
più rossi
scarlatti, ma scuri come il cielo di quella notte. Un singolo puntino
di luce
sulla sua iride riusciva a illuminare quell’occhio come la
luna piena con il
mare.
La
mia aura cominciò a diminuire.
Stava
per succedere davvero. Stavo morendo e lasciando la
vita.
“Prima di
sparire,
Lilith... per favore... concedimi quest’ultimo desiderio”
Avvicinai
la mano al suo viso, asciugandole le lacrime,
sussurrandole all’orecchio.
“Salvali...
non lasciare che muoiano per
mano sua. 'Lui' mente... 'lui' non lo farà mai tornare in
vita
se lo ucciderà. Se
veramente lo ami... supera le tue paure e aiutali. So che ci
riuscirai... perché
ci sarò anche io a darti quella forza, se lo desideri!”
Lilith
non fu più in grado di sopportare quel dolore.
Iniziò
a singhiozzare disperata sulla mia spalla, implorante, sussurrandomi
all’orecchio.
“La
prego, Whis-Sama... sigh... la scongiuro... mi aiuti,
la prego... sigh...”
Ci
avevo visto giusto. La Luce che avevo intravisto nel suo Cuore era
ancora viva in lei. Poteva ancora redimersi, se lo
desiderava. Doveva
soltanto credere in quell’Amore che le avevano strappato con
la forza.
Se
davvero dovevo concederle tutta la mia potenza...
...
se davvero dovevo perdere per sempre la mia identità
per colpa di quel traditore...
...
allora l’avremmo fatto cercando vendetta nei suoi
confronti.
Ormai
era giunta la mia ora. Ormai ero a un punto di non
ritorno. Mi voltai un’ultima volta verso di lui. Ormai aveva
smesso di fare la
vittima, e il suo viso si era deturpato per la riuscita del suo piano.
Povero
illuso. Come ogni malvagio, aveva commesso un
grave errore, e se ne sarebbe accorto troppo tardi.
Strinsi
con forza il corpo di quella povera anima con le
poche forze che mi restavano. Non avevo bisogno di piangere,
perchè ormai
sapevo come sarebbe andata a finire.
“Non
preoccuparti, Lilith... ci sarò
sempre... resterò con te... fino... alla... fine...”
Il
mio corpo si dissolse lentamente, diventando un tutt’uno
con l’anima di Lilith. Mi restava da fare
un’ultima, semplice camminata, prima
di perdermi per sempre.
No.
Non mi stavo perdendo. Non era questo che stava
succedendo.
Era
nel Cuore di Lilith che stavo per rifugiarmi, e la
strada da percorrere me la suggerirono i suoi occhi colmi di
gratitudine, che
furono l’ultima cosa che vidi.
Non
stavo seguendo il bagliore della luna sulle onde
dell’oceano, ma abbandonare il mondo terreno in quel modo mi
sembrò ancora più
speciale e indimenticabile. Se avessi conservato un briciolo di
coscienza, in
quella nuova essenza, quel momento sarebbe stato il più
emozionante della mia
vita da angelo.
Morii
senza alcun rimpianto, con un sorriso sincero,
consapevole di aver fatto quanto in mio potere per cambiare il destino
di
quella battaglia.
***
FINE TERZA PARTE