Non ho mai avuto coraggio.
Mai.
Sono uno “sporco bastardo”, incapace in tutto, sopra ogni altra cosa, incapace di uccidere.
Schiavo del terrore, e della maschera che indosso da sempre.
Sono stato spesso punito per questo. La mia vigliaccheria.
E questa è l’ultima punizione.
“Portamelo vivo” ha detto.
Portamelo vivo.
Sei davanti a me, la bacchetta tesa, sulla difensiva.
“Mi è stato ordinato di ucciderti. Potter io…” Non so da dove mi esca la voce, mentre alzo la mia contro di lui.
Ci scambiamo uno sguardo. Le mie labbra si muovono, ma non pronunciano l’Anatema che Uccide.
Invece dico: “Ti amo.”
“Avada kedavra” Reagisci d’istinto, senza registrare le mie parole.
Poi realizzi.
Mentre cado, vedo il tuo viso tingersi di comprensione.
È un attimo, un attimo. Poi le tenebre precipitano su di me.
Non ho bisogno che tu mi dica anch’io.