Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ale146    21/08/2009    0 recensioni
Harry se ne va da Privet Drive, va alla tana al matrimonio di Bill. Rivede Ginny, non riesce a stare lontano da lei. Resiste. Dopo il matrimonio il trio parte alla ricerca degli Horcrux. Tornano un'anno dopo, hanno distrutto tutti gli Horcrux e Harry è pronto ad affrontare Voldemort. Pronto ad avere un futuro migliore. Senza morte, dolore. Nel frattempo Ginny l'ha aspettato o ha trovato un'altro? Ron e Hermione? Sono finiti insieme? Che fine ha fatto Draco Malfoy? Vuoi scoprire tutto questo? Leggi la mia storia. è la prima Ron/Hermione che scrivo, di solito non scrivo su questa coppia ma ho voluto provare. Spoiler del sesto libro. Metto rating R solo per precauzione.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Alla ricerca di una vita migliore'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
new

Tre mesi! Erano già passati tre mesi dalla loro partenza. Tre mesi da quando avevano perso i contatti con i loro cari. Tre mesi da quando Harry aveva visto Ginny per l’ultima volta, e tre mesi da quando Ron e Hermione dormivano sotto lo stesso tetto.

Erano delusi, in tre mesi avevano scoperto solo chi era RAB, e che il medaglione era finito nelle mani di Piton.

Praticamente non avevano fatto niente per intralciare i piani di Voldemort.

Avevano continuato a fare ricerche, su qualunque cosa, ma non avevano trovato altri indizi.

Quella sera era Halloween, e i nostri amici avevano deciso di concedersi una pausa dalle ricerche.

Decisero di cucinare qualcosa di decente ed elaborato, in ricordo degli anni precedenti, quando erano a scuola.

Hermione mise alla prova la sua abilità di cuoca e preparò una cena davvero eccellente.

I suoi amici invece, si dedicarono alla tavola e alla scelta del film.

La scelta fu molto ardua, Ron ovviamente, conosceva solo i film magici e non ne voleva sapere di vedere un film babbano.

Alla fine si arrese, e il film scelto fu: Halloween, una notte di paura, un film con Brad Pitt e Angelina Jolie, due attori che Hermione adorava. Forse è per quello che Ron ha accettato?

Mangiarono tanto, finché non sentirono la cintura dei pantaloni stringere. Harry mangiò più del solito, in particolare si servì una doppia razione della torta al cioccolato, torta che gli procurò poco dopo il mal di pancia.

“Ragazzi” disse Harry, con voce roca e sofferente “Io non mi sento molto bene, vi dispiace se vado a letto?”

“Cos’hai Harry?” chiese Hermione preoccupata, avvicinandosi all’amico

“Niente, ho mangiato troppa torta, e ora ho mal di pancia”

“Tranquillo Harry, non ti preoccupare. Saliamo anche noi con te” rispose Hermione

“Non ti preoccupare Hermione. Voi continuate pure la serata, guardate il film” rispose Harry, cercando di convincere gli amici a non seguirlo.

Quello era il suo scopo. Lasciare i due amici da soli, sperando che, quella serata, ricca di paura, li avrebbe convinti a dichiararsi l’uno all’altro. Il mal di pancia di Harry non era veritiero. Era una cosa studiata in precedenza. Doveva trovare il momento buono per lasciarli soli, e questo lo era.

Harry, dentro di se sperava che i suoi amici si mettessero insieme, sia perché erano innamorati l’uno dell’altro, sia per la sua pazienza. Ormai non li sopportava più. Non che volesse loro meno bene, anzi, ne voleva tanto, però non ce la faceva più a sopportarli quando litigavano per le cavolate. Lo facevano anche ridere, Ron che continuamente smentiva i suoi sentimenti per Hermione, lei invece lo trattava come uno stupido.

Hermione non era molto convinta di lasciarlo da solo, e soprattutto non era convinta di riuscire lei, a rimanere da sola con Ron.

L’amico invece non parlava. Era rimasto zitto. Per quanto potesse essere stupido, aveva capito che Harry, voleva lasciarli soli. Era grato all’amico per questo, solo che aveva molta paura. Aveva paura di essere respinto. Aveva paura che Hermione lo deridesse.

Dopo aver tranquillizzato i suoi amici, Harry salì al piano di sopra, mise il pigiama e si butto a letto.

Non voleva dormire, non aveva sonno, voleva solo stare tranquillo a pensare.

I suoi pensieri, come era ovvio, andarono subito a Ginny, cosa faceva, lo pensava, aveva trovato un’altra persona?

Non sarebbe riuscito a sopportare di vedere Ginny con un altro. Immaginò la sua reazione, quando una volta tornati a casa Ginny gli avesse presentato il suo nuovo fidanzato. Immaginò le sue parole, parole come, guarda Harry, non ce l’ho fatta ad aspettarti, e poi Gregor mi ama, e non mi metterebbe mai in pericolo come fai tu. Non metterebbe mai in pericolo la mia famiglia.

No!!! Non doveva assolutamente succedere una cosa simile. Lui e Ginny sarebbero tornati insieme una volta finita la guerra, si sarebbero sposati e avrebbero avuto tanti figli.

Avrebbero avuto una casa enorme, piena d’amore e di calore.

Mentre Harry si tormentava con questi pensieri, al piano di sotto i due amici non sapevano come comportarsi.

Hermione per non stare nella stessa stanza con Ron, e far notare il suo imbarazzo, accusò la scusa di andare a preparare una cioccolata calda, e si rifugiò in cucina.

Ron in salotto pensava. Si stava deprimendo, perché aveva notato che Hermione non voleva rimanere nella stessa stanza con lui, forse perché non lo voleva.

- Oddio!!! E ora cosa faccio?!! – questi i pensieri di Ron.

Hermione ritornò dalla cucina con due belle tazze fumanti di cioccolata.

Ne porse una a Ron e si accomodò sul divano, nella zona vicina al caminetto. Poco distante da Ron.

In silenzio bevvero la cioccolata, senza parlare, pensando.

Hermione finita la cioccolata, portò le tazze in cucina e al suo ritorno accese la televisione e fece partire il film.

Già dall’inizio i ragazzi capirono che il film faceva molta paura.

Hermione era talmente tanto terrorizzata che non aveva il coraggio di alzare gli occhi.

Ron invece, essendo un ragazzo, si faceva impressionare molto meno. Si diceva che questo era un film, non era reale, mentre quello che stavano vivendo, la guerra, era reale. La crudeltà dei mangiamorte e di Voldemort, superava di gran lunga questo film. Con Voldemort non sapevi mai cosa potevi trovare, come poteva ucciderti.

Hermione si lasciò scappare un singhiozzo. Ron si voltò sorpreso verso di lei, la vide piangere, copiose lacrime le scorrevano lungo le dolci guance, gli occhi umidi la facevano sembrare ancora più dolce e indifesa. Ron non poté resistere, le si avvicinò e la abbracciò. Rimase sorpreso quando lei non lo respinse, anzi, abbandonò la testa sulle sue spalle e gli passò le braccia attorno alla vita, continuando a piangere.

“R – Ron” singhiozzo Hermione “Ho paura. Ho paura di non sopravvivere a questa guerra. Ho paura di perdere le persone a cui voglio bene.”

Ron non rispose, le passo le braccia attorno alla sua esile vita e la strinse a sé.

Hermione si abbandonò sul suo petto e continuò a piangere, mentre Ron la cullava.

“Ehi piccola, non piangere su. Vedrai andrà tutto bene. Ce la faremo. Non ti accadrà nulla, lo sai. Ci sarò io a difenderti. Non permetterò a nessuno di farti del male. Ci siamo noi. C’è Harry, e poi ci sono io. Non vorrai mica lasciarmi solo? Ho bisogno di te, non riuscirei a perdonarmi se ti succedesse qualcosa!” disse Ron, sorpreso allo stesso tempo dalle parole che stava usando.

Dio mio … si stava dichiarando a Hermione.

La ragazza doveva averlo capito, perché alzò la testa e incrociò il suo sguardo. I loro occhi si persero, immersi l’uno nell’altro, nel silenzio della casa che li circondava.

Ron prese coraggio e avvicinò il suo viso a quello di lei, fece un lungo respiro, come a sentire il suo profumo, e lo sentì … Penetrò dentro le sue narici, alzò nuovamente lo sguardo, la guardò e …

… accadde, quello che nessuno si aspettava, o meglio quello che Hermione non si aspettava e non osava sperare, Ron la baciò.

Dapprima un bacio tenero, come ad aspettare una risposta che non tardò ad arrivare, infatti Hermione, un po’ titubante, dischiuse leggermente le labbra, permettendo a Ron di approfondire il bacio. Ron non se lo fece ripetere due volte, lo prese come un consenso e approfondì il bacio.

Un bacio che prima era tenero, divenne focoso, appassionato, il bacio di due amanti che si ritrovano dopo tanto tempo. Ed era quello che erano loro, due amanti che si ritrovano.

Quando mai si erano baciati? Nei sogni. Ora si erano ritrovati. Ed è vero, e ormai entrambi l’hanno capito, i sogni diventano realtà.

Ron fece distendere Hermione sul divano e si sdraiò accanto a lei, senza mai staccarsi da quelle labbra morbide e carnose che lui amava.

Lei non lo respinse, anzi, le sue mani vagavano nella sua schiena, entrando a contatto con la pelle nuda, sentendo il suo calore.

Il primo a staccarsi fu Ron.

“Hermione … “ mormorò “Scusa, non so cosa mi sia preso, non vole …”

Hermione lo interruppe baciandolo.

“Non devi scusarti Ron, lo volevo quanto te. Non credevo l’avresti mai fatto.” Rispose lei.

“Hermione, sei … sei … bellissima, sei stupenda. Non avrei mai creduto che tu, intelligente come sei, ti saresti mai messa con uno come me. Stupido, ignorante e insensibile.”

“Zitto … Io credevo che tu non ti saresti mai messo con me. Una secchiona insopportabile e so – tutto – io. Tu Ron non sei stupido, ignorante o insensibile, sei intelligente e hai un cuore enorme.”

Rispose lei

Ron non rispose, a parole almeno, ricominciò a baciarla e fu subito ricambiato.

Continuarono a baciarsi sul divano, come a recuperare il tempo perso.

“Ron … io vorrei tanto fare l’amore con te, ma non credo sia il momento” Hermione fermò Ron che si stava spingendo oltre il semplice bacio. “Ti amo tanto, e vorrei tanto farlo, ma credo sia opportuno aspettare, aspettare la fine della guerra. Ho paura di rimanere incinta e che mio figlio nasca e cresca in questo clima”

Ron era basito. Allora Hermione credeva veramente alla loro storia. Voleva avere dei bambini con lui. Nonostante lui volesse fare l’amore con lei, capì le sue motivazioni e si accorse di essere d’accordo con lei. Glielo disse subito, prima che lei si sentisse in imbarazzo e dopo un ultimo bacio, i due si salutarono e ognuno andò nella sua stanza a dormire.

Ron entrò nella stanza che divideva con Harry e vide che l’amico dormiva, o almeno era quello che Harry gli fece credere.

Harry aveva spiato i suoi amici e aveva visto tutto quello che era successo, tornando in camera giusto qualche minuto prima dell’arrivo di Ron.

Era felicissimo per loro, e sperava con tutto il cuore di poterlo essere anche lui con la sua Ginny.

Aveva nostalgia di lei, l’amava. Come mai aveva amato nessuna.

Uno con un macigno nel cuore per la tristezza, uno con la felicità nel cuore, i due amici scivolarono tra le braccia di Morfeo.

********************************************************************************

- Che sonno … Quasi quasi resto a dormire ancora un po’ – pensò Draco

“DRACO!” un urlo provenire dal piano inferiore lo fece sobbalzare, l’urlo di Ginevra Molly Weasley.

“DRACO, TI VUOI ALZARE? È TARDI … “ continuò a urlare la ragazza.

Draco non rispose, si alzò e scese in cucina, dove trovò tutta la famiglia Weasley e Luna, tutti seduti al tavolo della colazione.

“Buongiorno! Scusate il ritardo. Non ho sentito la sveglia!” disse il biondino rivolgendosi in particolare a Molly e Arthur.

“Buongiorno Draco caro, non ti preoccupare, potevi rimanere a letto ancora. L’avevo detto io a Ginny di non svegliarti.” Disse Molly rivolgendo uno sguardo infuocato alla figlia.

Ormai per lei Draco era diventato alla pari di un figlio.

Tutta la famiglia Weasley lo considerava ormai uno di loro. Avevano imparato a conoscerlo e ad amarlo.

Il ragazzo si era rivelato una persona dolce, premurosa e sensibile. Sempre pronto ad aiutare. Insomma, diverso da quello che conoscevano loro. Una maschera … Draco aveva spiegato loro che il suo comportamento era parte integrante di una maschera che suo padre, gli aveva insegnato a portare, fin da bambino.

Una maschera che nessuno, fino a Silente, era riuscito a scalfire. Una maschera che Ginny Weasley aveva tolto del tutto.

Draco era diventato il suo migliore amico, il suo confidente.

E ormai per lei, era diventato anche un libro aperto.

Da settimane ormai, aveva capito che a Draco piaceva Luna. E che a Luna piaceva Draco.

Sapeva anche però, che nessuno dei due aveva il coraggio di farsi avanti. Un po’ per la paura di essere respinti, un po’ perché ancora non si conoscevano.

Inizialmente Ginny aveva sperato che i due si dichiarassero subito, successivamente aveva capito che i suo due amici avevano bisogno di tempo. Dovevano conoscersi bene, e capire se erano fatti per stare insieme. Certo, Ginny sperava non fossero come Ron e Hermione.

Ron e Hermione! Suo fratello e la sua migliore amica! Harry! Il suo amore.

Dov’erano ora? Cosa facevano? Stavano bene? Avevano trovato quello che dovevano trovare?

Ron e Hermione passavano ancora le loro giornate a litigare? Si erano finalmente dichiarati? E Harry? Cosa faceva? La pensava? L’amava?

Non passava un attimo che Ginny non pensasse a loro, alle persone più importanti della sua vita.

Le mancavano.

Mancavano a lei e ai suoi genitori.

Nessuno di loro aveva avuto più notizie.

Nessuno li aveva più visti.

Nemmeno il Profeta sapeva dare una spiegazione alla sparizione del Bambino Sopravvissuto.

Sparito nel nulla, dicevano gli articoli.

L’ultimo era di quella mattina:

IL BAMBINO SOPRAVVISSUTO: SALVATORE DEL MONDO MAGICO O CODARDO?

Da tre mesi non si hanno notizie di Harry Potter, il bambino sopravvissuto.

Harry Potter è l’unico che sia sopravvissuto alla maledizione che uccide.

Harry Potter, l’unica speranza è sparito.

Che fine ha fatto?

Secondo fonti sicure, sembra che il giovane Potter, abbia fatto i bagagli e sia scappato all’estero.

Dopo la morte del suo mentore, Albus Silente, il giovane Potter, sembrava la persona più adatta ad assumere il comando, a portare avanti quello che Silente aveva iniziato.

Sembra invece, che Potter, spinto dalla paura, e dalla voglia di vivere, si sia trasferito all’estero, facendo perdere le proprie tracce.

Harry Potter, salvatore o codardo?

Finiva così l’articolo che parlava di Harry.

Ginny rise. Possibile che nonostante sapessero che Harry aveva ragione, quelli del Profeta continuassero a far passare Harry per bugiardo e per codardo? Dopo tutto quello che aveva fatto per il mondo magico, e dopo tutto quello che stava facendo per il mondo magico.

Nessuno sapeva che Harry era pronto a sacrificare la propria vita per quel mondo che tanto lo derideva.

Bastardi e falsi! Ecco cos’erano. Tutti, dal primo all’ultimo.

Erano poche le eccezioni.

- Harry, dove sei? – questo l’ultimo pensiero di Ginny, prima di riportare le sue considerazioni sui due amici seduti li davanti a lei.

Niente … doveva trovare il modo di farli mettere insieme … ma come?!?

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ale146