Non è la prima volta che Nitori bussa alla sua porta. Ogni volta vorrebbe fosse l'ultima, ma sa che non sarà così.
Mikoshiba si sposta di lato e fa passare il kōhai che, testa bassa e voce tremula, avanza chiedendogli scusa per l'ennesima incursione notturna. Sono solo le dieci, in verità.
«Mi dispiace, Mikoshiba-senpai. Non volevo disturbarti, ma Rin-senpai dice che russo troppo e non volevo dormire in corridoio» gli dice.
E Mikoshiba sospira, mentre maledice nella sua testa Rin per essere così insensibile e la totale incapacità di Nitori di inventarsi una scusa credibile.