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Autore: Raminga    21/08/2009    3 recensioni
Hermione è incinta e insiste assolutamente per fare una visita da un medico Babbano. Ron è contrario, non capisce il desiderio di sua moglie di fare una cosa del genere. Ma quella visita gli riserva una sorpresa inaspettata.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Baby's Heartbeat




Ma Hermione! Mi vuoi spiegare perché vuoi andare per forza da un Medimago Babbano?” chiese Ron stizzito mentre scendeva dall'auto rischiando di lasciarci dentro le dita.

Medico, Ron, si dice medico.” rispose Hermione evitando di rispondere alla domanda del marito.

Sì, va beh, non è questo il punto!” esclamò fermandosi e scrutando la moglie.

Hermione lo guardò e sorrise. “Tutto sommato qualcosa da Molly l'hai preso.” Ron alzò le sopracciglia. “Quello sguardo ad esempio,” specificò prima di aprire la porta di un palazzo e fiondarsi dentro senza pensarci due volte.

Il Rosso rollò gli occhi all'indietro e la seguì.

Mi spieghi perché, nelle tue condizioni devi fare uno sforzo del genere?” chiese osservandola mentre faticava a salire le scale.

Ron, per Dio! Sono incinta, non sono malata.” si lamentò Hermione.

Sono sicuro che mia madre non le ha mai fatte queste cose quando era incinta...” commentò il piccolo Weasley borbottando.

Hermione si fermò per scrutarlo. “Tua madre, mentre tu eri dentro la sua pancia, doveva crescere altri cinque figli. Avrà sicuramente fatto di peggio, conoscendo poi Fred e George...”

Ok, hai ragione, avrà fatto di peggio, ma questo non ti giustifica.” ribatté ansioso cercando di fermarla.

E' solo una visita Ron, nulla di più.”

Non mi fido di questi medighi Babbani...”

Medici,”

Fa lo stesso.”

Ne varrà la pena, vedrai.” disse posandogli un leggero bacio sulle labbra.

E Ron rimase incantato a guardarla, mentre lei apriva la porta dell'ambulatorio del terzo piano, dove una targa blu con scritte d'argento segnalava il nome del medico e degli orari di ricevimento, ma lui era troppo abbagliato dalla sua bellezza per poter rendersi conto di ciò che gli stava attorno.

Ogni tanto quando andava a letto a dormire, dopo aver chiuso gli occhi, se il respiro di Hermione era troppo leggero da non essere in grado di sentirlo, Ron aveva bisogno di cercarle la mano e stringerla nella sua. Credeva, dopotutto, che fosse ancora un sogno, e che si sarebbe svegliato un giorno, ancora ragazzo, ancora ad Hogwarts, quando ancora doveva rendersi conto della sua Hermione.

Quasi una mezz'ora dopo, sua moglie era stesa su un lettino, in una camera chiusa senza luci alle finestre. C'era un gran rumore prodotto da quei macchinari Babbani che tanto piacevano a suo padre. Un uomo, un Medimago Babbano passava poi un qualcosa sulla pancia rigonfia di Hermione, e guardava a poca distanza da lui una macchina con uno schermo blu sfuocato.

La vedi quella macchia bianca al centro che si muove?” gli disse Hermione risvegliandolo dal suo stato confusionale.

Mh?” rispose Ron posando lo sguardo dove lei gli indicava.

Quello è nostro figlio.” disse lei.

Ah, e venga qui lei.” gli disse l'uomo facendo segno di avvicinarsi.

Ron eseguì, troppo rapito dall'immagine di quel fagottino minuscolo che si muoveva per rendersi conto di quello che stava facendo.

Appoggi qui le orecchie, così.”

Ron si infilò uno strano cappello in testa, gli sembrava di essersi drogato.

Il cuore era irradiato da una cupola iridescente che sembrava fatta di elio tanto gli saliva in gola, le gambe tremavano, le mani erano fredde e sudate, le orecchie rosse per l'emozione. Hermione accanto a lui sorrideva e gli appoggiava una mano sulla gamba, tanto per dargli un po' di conforto.

Tu-tum.

Ron corrucciò la fronte.

Tu-tum.

Cos'era?

Tu-tum.

Si mosse in avanti con sguardo vigile osservando il volto divertito di Hermione.

Tu-tum.

Ancora! Pensò dentro di sé.

E' il battito del suo cuore.” sussurrò Hermione con un sorriso, mentre lacrime di gioia le illuminavano gli occhi.

Fu musica per le sue orecchie, il suono più dolce e naturale che mai avesse sentito nella sua vita. Sentì l'impulso di stringere la mano a sua moglie, cercando di farle sentire il suo conforto. Voleva essere partecipe al peso che lei portava dentro di sé, voleva essere complice di questo miracolo.

Quando uscì dall'ambulatorio, Ron non era in grado di dire nulla, a stento riusciva a camminare. Tutto attorno a lui era sfuocato, non distingueva le cose, non sentiva i rumori. C'era solo un ritmo martellante nella sua mente, quel tu-tum che aveva sentito un attimo fa. E solo di una cosa si rendeva conto, che il suo cuore, batteva molto più veloce di quello di suo figlio.

  
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