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Autore: _Sam12    19/11/2020    0 recensioni
Non sapeva dire cosa l'avesse colpita di lei, forse una parola o il modo in cui piegava di lato la testa quando sorrideva. Rimase tra i suoi pensieri tornando quando meno se lo aspettava.
Si incontrarono per caso ad una gita, e si ritrovarono per caso anche in seguito, come a chiedersi cos'è a questo punto che può avere davvero senso.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 14


E' tutto il giorno che sei silenziosa, qualcosa non va?” Giorgio si sedette accanto a me sui gradini davanti a casa. L'erba e i fiori del giardini stavano diventando scuri assieme al cielo.

No, va tutto bene.” gli sorrisi.

E' la stessa cosa che ha detto anche Valeria.” rispose lui.

Deglutii a vuoto.

Ti va di parlarne?”

Sospirai mentre il cuore accelerava “Io...cioè...ecco...” ma le parole mi si bloccarono in gola. Allora scossi la testa e rimasi in silenzio.

Abbiamo tempo. Tanto gli altri devono ancora tutti fare la doccia..” constatò lui incrociando le gambe e sorridendomi.

Mi scappò una risata nervosa mentre mi rendevo conto di quanto fosse assurda la situazione e io incapace di fare nulla. “In realtà è una cosa molto stupida.” dissi.

Lui aggrottò la fronte.

Sospirai: “Mi piacciono le ragazze.” lo dissi di getto e restai senza respirare per qualche secondo.

Beh...non mi aspettavo questa confessione, ma ti trovo sempre più interessante, sai?” e vedendo la mia espressione ancora contratta in una smorfia aggiunse: “Ok, e invece il problema qual è?”

E'...è quello il problema.” balbettai senza capire.

Posso supporre che c'entri Valeria?” aggiunse Giorgio mentre sul suo viso si apriva un sorriso provocatorio.

Sbuffai prendendomi la testa fra le mani, mentre lui cominciava a parlare di quanto saremmo state bene insieme e di come non vedesse l'ora che succedesse.

Ehi...” mi disse fermandosi e vedendo una lacrima rigarmi la guancia.

E' che è tutto così complicato...”

No, non lo è.” cercò di rassicurarmi lui.

Le ho appena fatto capire che non potrà mai accadere nulla tra di noi...e...e anche se so che è giusto così...”

Stop, stop. Perché giusto così? Riavvolgi il nastro. Conosco Vale da una vita, e sì, può essere strana, ma questo non è necessariamente un difetto.”

Ma non è lei il problema, Giorgio...Sono io. Hai presente cosa mi si para davanti?”

Lui rimase in silenzio aspettando che continuassi.

Se mi mettessi davvero con...con lei, allora dovrei ammettere di essere come sono, e anche se può sembrarti infantile, faccio davvero fatica. Nel mio futuro avevo sempre immaginato una famiglia...dei figli...e poi come posso fare per dirlo ai miei genitori? E poi tutte le altre persone che forse non saranno mai in grado di prendermi sul serio...”

Sei un po' tragica, Emma.” tentò di dire lui “Stai esagerando giusto un pochino...”

Non è il fatto di essere attratta dalle ragazze che mi spaventa, anzi quello mi sembra naturale, è una parte di me e non rieso neppure ad immaginarmi diversamente. Il problema è la vita che ne seguirà...il confronto con gli altri e...” mi sentivo un fiume in piena, si erano rotti gli argini e, dopo anni di silenzio, le parole uscivano senza che potessi fermarle.

Giorgiò allora mi abbracciò e per un attimo fui presa dall'istinto di scoppiare a piangere.

Non posso essere di grande aiuto, purtroppo, ma ti dirò le stesse cose che ho detto a Valeria qualche anno fa. Tu avrai una famiglia, potrai in ogni caso avere dei figli, e sarà una vera famiglia; inoltre i tuoi genitori vogliono il tuo bene e che tu sia felice, andrà tutto bene vedrai...E' vero che ci vuole coraggio ad essere diversi, ma la diversità è una cosa bella, dipende tutto da come la guardi.”

Risi ricambiando l'abbraccio e tirando su con il naso, neanche avessi tre anni.

E dato che ora sono il filosofo della situazione: vai da Valeria, ti piace? Diglielo. Non sai neppure quello che può succedere domani...il mondo è così grande e noi così piccoli, che è veramente stupido farsi certi problemi...”

Appoggiai la testa alla sua spalla: “Grazie.” sussurrai.

Nel frattempo il sole era completamente calato, si era acceso qualche lampione; mi chiesi perché prima non avessi fatto caso al frinire delle cicale.


* * *


Valeria evitò per tutta la sera il mio sguardo e, benché avessi le migliori intenzioni del mondo, feci lo stesso anch'io. Mi sentivo divisa tra mille parti contrastanti che volevano tutte una cosa diversa e non riuscivo ad ascoltarne nessuna. Allora mi immaginavo di essere composta da miliardi di elettroni che seguivano tutti un percorso diverso e rabbrividendo pensavo a come la loro orbita potesse spezzarsi, loro sparire e io con essi.

Andiamo in spiaggia?” chiese Marika.

In spiaggia di notte? Non ti credevo così trasgressiva.” la prese in giro Giorgio.

Prendiamo le bici?” chiese Marco, uno dei gemelli.

Ma non le abbiamo per tutti...” fece notare Marika.

Non c'è problema.” dissi “ Io e Valeria vi raggiungiamo a piedi.” non so come trovai il coraggio di dire una cosa del genere: tutti si voltarono e fui grata che fosse buio.

Lo sguardo di Valeria mi perforò la nuca e, dopo quache secondo, disse: “Ok, arriveremo in pochi minuti.”

Giorgio mi fece un cenno divertito, e andò in garage a prendere la sua bici.

Quando se ne furono tutti andati, Valeria disse: “Non ti credevo una fanatica della camminata.” era ironica? Arrabbiata?

Scossi la testa: “Devo parlarti...”

Non mi risulta che abbiamo molto da dire.”

Non molto, ma qualcosa sì.” cercai di sorridere mentre tentavo di nascondere il tremore alle mani.

Lei sospirò: “Ok, anch'io ho qualcosa da dire.”

Al suo tono, ora più pacato, ripresi a respirare.

Ci incamminammo: “Non so da dove partire.” ammisi nervosa.

Vale rise: “Da dove vuoi.”

Ma tu non fermarmi, ok? Oppure non riuscirò più a dire nulla.”

Sono muta come un pesce.”

Sorrisi e incominciai a raccontare, e non credevo avrei avuto così tante cose da dire, ma lei asoltava e le parole uscivano leggere dalla mia bocca prima ancora che si formulassero nella mia mente.

Quando finii, cominciò lei a parlare, e i minuti trascorsero veloci, quanto le auto e le biciclette che ci passavano accanto. Poi ci trovammo entrambe a ridere e corremmo per raggiungere gli altri che ormai si dovevano star chiedendo dove fossimo finite.

Ci fermammo per riprendere fiato una volta alla fine del viale: intravidi Giorgio, Marika e Marco al limitare dell'acqua e mi voltai verso Valeria per dirglielo.

Mi ritrovai ad incrociare il suo sguardo, e pensai che non erano semplici occhi scuri, ma che c'era così tanto dietro le pupille.

Mi baciò e io negai alla mia mente di porsi alcun domanda, quella mi ascoltò e si spense. Era così dolce lo sciabordare del mare.



Ciao a tutti,

scusate se aggiorno questa storia inserendo l'ultimo capitolo solo adesso, anche se era già pronto anni fa. Spero davvero che la storia vi sia piaciuta, se vi va lasciatemi un commento, mi farebbe molto piacere avere un riscontro. Se vi interessa darci un'occhiata ho appena iniziato un'altra storia sempre su questo profilo.

A presto e baci,

Sam

  
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