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Autore: Luz_    22/08/2009    3 recensioni
Lui sappiamo tutti chi è.
Lei, ragazza tremendamente introversa.
Lui, sebbene fosse spesso a contatto con lei, non l'aveva mai degnata di uno sguardo.
Lei innamorata di lui da quando lo vide la prima volta.
Loro...per sempre.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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19° capitolo


Quando ti chiedi cos'è l'amore,
immagina due mani ardenti
che si incontrano,
due sguardi perduti l'uno nell'altro,
due cuori che tremano
di fronte all'immensità di un sentimento,
e poche parole
per rendere eterno un istante.
~ Alan Douar ~


Dopo essere fuggita da casa di mia nonna, presi il cellulare e chiamai Alessandra, la mia amica d'infanzia.
"Pronto?" rispose con voce squillante.
"Ehi Ale! Sono Lucia!"
"Luu!Che bello sentirti!E' tanto che non richiami!"
"Si lo so, scusami; senti io sono a Chieti, anzi ci rimarrò per molto tempo..!"
"Sei qui???Non ci posso credere!Mi hai dato una notizia bellissima..!Vediamoci subito!Alle 18 trinità?Sai ancora dov'è?"disse lei, scherzando.
"Certo! A tra poco..!"
La Trinità era la piazza centrale di Chieti, il punto d'incontro per grandi e piccini, per i ragazzi la mattina prima di andare a scuola, il pomeriggio o la sera per uscire.
Passai prima a casa a prendere i miei occhiali da sole e la mia bigbag MiuMiu, regalo di compleanno ricevuto da mia mamma, infilandoci dentro cellulare, chiavi, portafoglio, pochette con qualche trucco di emergenza e andai alla Trinità.
Alessandra era già lì e quasi non la riconoscevo: era diventata molto alta, aveva fatto crescere i capelli mossi fino a metà schiena ed era diventata snella, ma quegli occhi verde acqua, che tanto mi ricordavano Robert, non erano cambiati.
"More!" gridammo insieme... così ci chiamavamo.
L'abbracciai forte, poi feci un passo indietro per ammirarla.
"Ma guardati...sei stupenda!" esclamai sorridendo.
"Anche tu non scherzi! Che fai la modella?"
Risi di cuore. "Si certo!Come no!"
"Allora, ti va di prenderci qualcosa?"
Acconsentii:"Certo..!"
Andammo al Templum, per me uno dei migliori Cafè del mondo, che preparava la cioccolata calda più buona della terra e i cocktail più particolari.
"Quanto mi era mancato questo posto? Ogni sabato qui, ti ricordi?" dissi, guardandomi attorno.
"Come dimenticarlo!Ma comunque ci veniamo ancora il sabato..."
"Davvero? A proposito, che fanno gli altri? Serena? I ragazzi?"chiesi, desiderosa di sapere novità sui miei vecchi amici.
"Serena è partita per la Grecia con il suo -boy-"
Scoppiai a ridere "Si è fidanzata???Hai capito la nostra picci-cafonetta..eh.."e rise anche lei.
"Infatti!I ragazzi diventano sempre più stupidi, man mano che il tempo passa!"
"Che bello, non vedo l'ora di vederli.."
"Perchè domani non vieni al mare con noi? Almeno li ricontri!"
Wow! Il mare! Erano anni che non vi riandavo ed infatti dalla mia carnagione si notava.
"Sicuro che vengo!Allora che prendiamo?" le chiesi.
"Che ne dici di provare il cocktail al cocomero e pesca?" propose, scrutando il menù.
"Mmm, cocomero e pesca? Andata!"
Mentre attendevamo che ci portassero i nostri cocktail ci raccontammo le varie news, quello che facevo a Londra, il motivo per cui ero tornato a Chieti e da questo arrivammo al capitolo Robert.
"Allora..?Con un attore eh?Ti ho vista sui giornali e non ci potevo credere, infatti all'inizio ho pensato che fosse una che ti assomigliasse!"esclamò lei.
"Eh già!Pensa che non ci posso ancora credere io stessa!"
"E com'è essere fidanzata con una star?"
"Il massimo!All'inizio non te ne rendi conto, ma ti sconvolge la vita..."
"Eh ci credo!Poi con un bonazzo del genere!" e arrossì subito, imbarazzata per il commento appena detto.
"Tranquilla...lo so che è bono!" e scoppiamo a ridere entrambe.
In quel momento mi arrivò un sms e vidi che era Giulia: <>
"Mi scusi un attimo? Devo fare una chiamata.."dissi ad Ale, alzandomi.
"Certo, vai vai."rispose, mentre sorseggiava il suo cocktail appena arrivato al tavolo.
Uscita fuori dal cafè, chiamai subito Giulia.
Sorè, dimmi.." mormorai appena rispose.
"Ciao Lu!Che stai facendo? Come stai?"
"Eh bene, ora sto con una mia vecchia amica, Alessandra ti ricordi?"
"Ah si, me ne avevi parlato..senti, ti devo raccontare una cosa.."e il suo tono divenne triste.
"Dimmi, che succede?"
"Poco fa, dopo che mi sono svegliata è venuto Thomas.."
"Cooosaaa???" gridai, tanto da far girare i passanti.
"Non urlare che mi scoppia la testa! Dicevo, è venuto, ma per fortuna in casa c'era Robert che l'ha mandato via a calci e fortunatamente non l'ho visto, ma l'ho sentito."
"Oh Dio! Cosa voleva Giu?!?Hanno fatto a botte??" chiesi ancora molto sorpresa e preoccupata per Robert.
"Non lo so. Gridava solo il mio nome e diceva di perdonarlo - iniziò a tremarle la voce - ma io, io non posso..ha ucciso.."
"Giulia, amore...tu non devi fare niente...capito..?Niente. Stai tranquilla ok?Io ci sono, anche se un pò lontano." e la sentii sorridere.
"Ti voglio bene Lu...Ah aspetta c'è Rob che ti vuole parlare..."
"Ok, passamelo."
"Amore..." disse Robert.
"Oddio Rob!Ti ha fatto qualcosa?? stai bene?" gli chiesi preoccupatissima.
"No, tranquilla!A me niente mi può abbattere! Sono più duro di una montagna!" mormorò ridendo e contagiò anche me.
"Non fare cavolate! Ti prego!"
"Si amore, stai tranquilla; l'ho mandato via e se è intelligente, cosa che però dubito, non tornerà.."
Mi sentii picchiettare sulla spalla, mi voltai e c'era Ale che mi sussurrò: "Tutto ok?"
"Si, si, scusami..arrivo."
"Che hai detto?"chiese Rob, non capendo ovviamente l'italiano.
"Niente, è che sto con una mia vecchia amica, che si stava preoccupando."
"Lo sai che sei sexi quando parli in italiano?"disse con tono malizioso, facendomi ridere.
"Ti amo.." gli mormorai nella mia lingua madre.
"Che bello..." commentò con tono da ebete.
"Ahah! Amore ora devo andare, a questa sera ok?"
"Va bene, ciao piccola mia."
"Ciao.." e chiusi la chiamata.
Raggiunsi Ale che aveva terminato già il suo cocktail.
"Tutto bene?" mi chiese quando mi sedetti.
"Si, scusami; solo un problemino a Londra.."risposi e bevvi la mia bibita.
"Mi devi dare qualche lezione di inglese sai?"
"Volentieri!Quando vuoi!"
Terminato di bere, pagammo e continuammo a passeggiare per la Villa Comunale; poi ci demmo appuntamento per la mattina dopo e tornai a casa.
Vidi che la mia roba era già arrivata, ma non ebbi la forza di iniziare a metterla in ordine, anzi obbligavo a me stessa di non metterla a posto, perchè in me c'era ancora un piccola, minuscola speranza di tornare a Londra.

   
 
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