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Autore: Animer_otaku    24/11/2020    1 recensioni
Ora avrebbe dovuto cominciare a fargli le solite domande di rito. “Dove siete stato? Avete affrontato o incontrato altri demoni? Quanto resterete?” Lui avrebbe risposto con frasi brevi e concise, poi le avrebbe consegnato il suo nuovo kimono per lei. Sarebbe rimasto qualche giorno, e poi sarebbe ripartito con i saluti velati di tristezza e l’impazienza di Rin per la prossima volta in cui sarebbe tornato. Non andò così. Rin aveva già deciso cosa fare ormai da tempo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II. Gemelle

 

Il villaggio era avvolto nel silenzio. Dormivano tutti.
Quattro perle rosse e viola si aprirono nell’oscurità. Towa e Setsuna, le gemelle mezzodemoni di un anno e mezzo, sgattaiolarono fuori e iniziarono a combattere a colpi di artigli e acrobazie.

§

Sesshomaru riaprì gli occhi. Come demone completo non aveva bisogno di dormire, ma era sempre stato con Rin per la notte. Poco importava se rischiava di compromettere la sua immagine di demone superiore. Ormai di quella non gliene importava più nulla.

Spostò lo sguardo verso il basso. Rin dormiva stretta al suo petto, profondamente addormentata. La mano di Sesshomaru era poggiata sul suo fianco. Il demone lasciò che gli angoli della bocca si sollevassero leggermente verso l’alto e spostò la mano per accarezzarle dolcemente i capelli. Rin sorrise nel sonno.

Dopo il Testa di Radici di sette anni prima nessuno li aveva più minacciati, loro avevano avuto due figlie e tutto andava bene. Era perfetto.

Uno strano rumore gli colpì l’udito finissimo. Sesshomaru dimenticò la tranquillità e voltò la testa di scatto mentre il rumore proseguiva e si intensificava. Istintivamente, la presa su Rin si saldò. Poi un paio di vocine che conosceva fin troppo bene fecero andare ogni tassello del mosaico al suo posto. La tensione si trasformò in esasperazione.

Sesshomaru spostò delicatamente Rin, in modo da non svegliarla, e uscì in giardino. Towa e Setsuna combattevano.

Towa utilizzava gli artigli che poteva manovrare anche a distanza, Setsuna spiccava salti di due metri e attaccava la gemella con la naginata che Totosai aveva già realizzato per lei, scatenando piccoli vortici ed evocando rondini che Towa doveva respingere con gli artigli. Nemmeno si erano accorte di lui.

Qualcuno -Kagome di sicuro- le avrebbe trovate carine, con i loro modi di combattere che non miravano davvero a ferire l’altra quanto a divertirsi innocentemente, e con le loro vocine che ridacchiavano e chiamavano a monosillabi la sorella tra un colpo e l’altro. Sesshomaru le trovava tutto fuorché carine.
Grazie ai kami non c’era anche Moroha con loro, o la situazione sarebbe degenerata.


«Vi avevo già detto di non combattere tra di voi.»
Sesshomaru non mostrò la minima emozione, ma il tono gelido fu sufficiente. Towa e Setsuna si voltarono di scatto e rimasero congelate dalla sola presenza del padre. Gli artigli di Towa sparirono con la stessa rapidità con cui erano comparsi; bloccata a metà di un salto, Setsuna ricadde pesantemente a terra con la naginata dimenticata nella mano.

Improvvisamente silenziose, le gemelle chinarono la testa e rimasero immobili.

«A letto. Guai se vi scopro un’altra volta a combattere. Sapete cosa ne pensiamo io e vostra madre.»

Senza rialzare la testa, Towa e Setsuna corsero dentro alla capanna senza una parola. Sesshomaru avvertì un leggerissimo frusciare di lenzuola e due bambine che si accoccolavano sulla stuoia che usavano per la notte. Setsuna si lasciò sfuggire un singhiozzo intristito e Towa la abbracciò di rimando. Qualche secondo dopo si sentirono soltanto due respiri leggeri e regolari. Erano tornate a dormire.

I demoni cominciavano a combattere fin dalla tenera età, ma Towa e Setsuna erano anche figlie di Rin. E, personalmente, anche lui trovava che un anno e mezzo fosse fin troppo presto.

Sesshomaru si voltò e tornò a sdraiarsi al fianco di Rin, riappogiandosela al petto mentre riprendeva ad accarezzarle piano i capelli. Tutto aveva ripreso ad essere perfetto.



 

Angolo autrice
Sì, lo so che i titoli dei due capitoli letti insieme sono tristissimi come cosa, ma non so avere idee che non siano tristi
Nuovo disclaimer… Il sogno su cui è stato costruito questo secondo capitolo non è mio, bensì appartiene a nick_b, che non avrebbe dovuto farmi conoscere questo anime non avrebbe dovuto iniziarmi al fandom  non avrebbe dovuto in alcun modo farmi appassionare alla Sesshrin
mi ha GENTILMENTE concesso i diritti per sfruttare il suo sogno su come sarebbe dovuto andare il primo episodio di Yashahime :) (perché figurati se qualche gioia da quest’anime potevamo averla… Non potete immaginare quale sia stato il mio livello di soddisfazione nello scrivere che Rin era la madre delle gemelle ç_ç). E quella delle perle non era affatto una citazione plagiatissima da Yashahime, NO NO… :)
Che dire… Penso che non smetterò mai di amare questa ship ^w^ Alla prossima, un abbraccio!! :3

Animer

   
 
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