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Autore: LadySweet    26/11/2020    4 recensioni
In un universo parallelo, Leia e Han hanno cresciuto il loro adorato figlioletto Ben nella pace di Aldeeran, insieme a zio Luke e tutti i loro amici. Ma un giorno, la loro vita tranquilla viene sconvolta dallo schianto di un guscio di salvataggio, arrivato dal nulla. Chi ci sarà dentro?
Cosa vorrà?
Perché è arrivato proprio li?
Tutte domande a cui voi mi aiuterete a rispondere, con una storia semi interattiva! Venite a scoprire come ;)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Han Solo, Kylo Ren, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa, Rey
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ben poté giurare di aver visto una lacrima rigarle il viso mentre passava.
Voleva sapere cosa fosse successo per ridurla così, che cosa le avessero detto, voleva stringerla a se e consolarla, asciugare le sue lacrime. Ma sapeva che non era un buon momento e non la disturbò, tornandosene in camera sua.
Si tolse gli abiti e a petto nudo e pantalone morbido si stese sul letto, ma non riuscì a prendere sonno. Continuava a pensare a lei e quella lacrima sul suo viso mentre passava senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.
E più ci rimuginava sopra più sentiva il morso della curiosità attanagliargli lo stomaco.
Si mise a sedere sul letto, deciso a mettersi una maglia e andare da lei, ma voltato lo sguardo verso il balcone notò che era notte fonda, e magari stava dormendo. Poi gli tornò in mente che loro due avevano un legame speciale nella Forza, e nonostante fosse passato un decennio, era sicuro che questa volta avrebbe funzionato. Così si raccolse in meditazione e chiuse gli occhi con l'intento di percepire il suo stato d'animo, ma quando li riaprì si trovò ancora seduto sul bordo di un letto, ma la stanza non era più la sua.
Voltò lo sguardo intorno a se, e non ci volle molto per capire a chi poteva appartenere quella stanza. Ma la conferma la trovò alle sue spalle, dove c'era Reyla addormentata al centro del letto. Macchie umide bagnavano il cuscino, all'altezza dei suoi occhi, e un fazzolettino di stoffa era avvolto nella sua mano.
Aveva pianto.
I suoi capelli erano una colata di cioccolato sui cuscini bordeaux. La sua pelle bianca e candida, le sue labbra ancora rosse dal trucco della sera.
Le lunghe ciglia nere ancora umide dalle ultime lacrime. La camicia da notte grigio perla di seta, segnava delicatamente le sue curve, lasciando la mente di Ben libera di immaginare il suo corpo. Ma quello non era il momento adatto per certi tipi di pensieri, così tornò a concentrarsi sul suo stato d'animo, e sentì chiaramente la sua tristezza e la sua delusione, con un pizzico di collera.
Il ragazzo non poté fare a meno di sdraiarsi accanto a lei, accarezzandole i capelli, la fronte, il viso.
Poi notò che lei si stava lentamente svegliando.
La principessa non aprì totalmente gli occhi, sapeva che era lui che la stava consolando, aveva riconosciuto il suo tocco e percepito la sua presenza, coma una firma.
Si accoccolò meglio fra le sue braccia e in un sussurro lo ringraziò, riaddormentandosi.
Di che cosa lo stava ringraziando Ben non lo sapeva, ma fu grato di avere la possibilità di stringerla a se. E con il respiro regolare di lei, si addormentò anche lui, beandosi di quella vicinanza.
Quando si svegliò l'indomani mattina era di nuovo nella sua stanza, da solo.
Qualcuno stava bussando alla sua porta.
< Chi è? > chiese lui schiarendosi la voce.
< Signore, mi scusi se la disturbo prima della sveglia, ma il re e l'imperatore richiedono la vostra presenza nella sala del trono. >
< Certo, li avvisi che sarò da loro fra pochissimo > disse Ben a chiunque ci fosse dietro la porta.
Poi si alzò e andò a prepararsi il più velocemente possibile.
Quando fu pronto uscì dalla camera e diede una rapida occhiata alle grandi finestre lungo il corridoio, notando che il sole era appena sorto. Il castello era ancora avvolto nel silenzio, quegli ultimi momenti di tranquillità in cui tutti (o quasi) erano ancora fra le braccia di Morfeo. Si chiese come mai lo avessero convocato a quest'ora in gran segreto... gli avrebbero sicuramente detto qualcosa di importante e riservato, o avrebbero aspettato di vederlo a colazione. Tentando di orientarsi fra i vari corridoi, finalmente trovò la sala del trono. Le pesanti porte vennero aperte dalle guardie e lui entrò a passo svelto, arrivando ai piedi della scalinata per fare un lungo inchino.
< Avete chiesto di me altezza? >
< Ah si, buongiorno Benjamin. Perdona la levataccia, ma oggi è una giornata particolare, fuori dalla solita routine, ma ogni cosa a suo tempo. Prima le cose importanti. Dunque, forse già lo sai, ma le nostre signore hanno stabilito che le nozze si terranno fra una settimana... come abbiano fatto ad organizzare tutto in così poco tempo non lo so. > disse il re.
< Il potere delle donne altezza > rispose il ragazzo
< Puoi dirlo forte figliolo! Bene, ora che stai per entrare nella famiglia ci sono alcune questioni di cui vorrei discutere con te. >
< Di che si tratta? > chiese educatamente.
< Beh, parlando con molta franchezza, io ho sempre ritenuto mia figlia perfettamente in grado di governare da sola, ma il primo Ordine è un'organizzazione molto grande, che deve provvedere all'intera galassia, e una persona sola è un obiettivo fin troppo semplice da eliminare, per quanto Reyla sia un'ottima guerriera. No, per solidificare ancora di più il nostro potere dobbiamo continuare ad allungare il nostro albero genealogico. > iniziò il sovrano mentre esortava Ben a raggiungerlo.
< Cosa mi state chiedendo di fare altezza? >
< Dobbiamo dare un'erede a questa famiglia. Ora per quanto io avessi sperato di avere almeno un figlio maschio, cosa che avrebbe sicuramente facilitato tutta la questione, la mia adorata Reyla è l'unica figlia che ho, questo fa di lei la mia unica erede, come io lo sono stato di mio padre > disse il re indicando l'anziano seduto sul trono < ma quando voi due salirete al potere dopo me e mia moglie, dovete assicurarvi una discendenza, e più aspettiamo, più le minacce al nostro potere si fanno concrete. Ecco perché ritengo di fondamentale importanza che appena dopo le nozze tu e mia figlia mettiate in cantiere un erede il prima possibile. >
< Avere un erede o due già nati quando salirete al trono rafforzerà il vostro potere. Nessuno attenterà ad una famiglia reale di utilizzatori della Forza. Con due genitori come voi, ci sono altissime probabilità che i vostri figli ereditino questo potere! > disse l'imperatore con voce roca e profonda.
< E poi l'unione della famiglia reale con una famiglia come la tua ragazzo... ti lascio immaginare. Sarà il colpo del secolo! Il problema è che la nostra principessa, se era restia all'idea del matrimonio, di figli non ne ha mai voluto sentir parlare. Ogni volta che abbiamo provato ad aprire l'argomento, si finiva sempre per litigare. Per questo stiamo facendo appello al tuo buon senso figliolo. Convincila tu a sentire ragione e fare quello che serve. Una volta avuto il bambino o i bambini, questo dipenderà da voi, potrà fare tutto ciò che vorrà. Ma la questione erede dev'essere la vostra priorità. >
< Capisco altezza. Non temete, dopo le nozze parlerò con la principessa e vedrete che saprò convincerla dell'importanza del compito. >
< Sai una cosa? Sarai in grande Re un giorno ragazzo mio > disse il Re mentre gli metteva un braccio attorno alle spalle < Bene, ora che gli affari spinosi sono conclusi volevo invitarti all'evento speciale di oggi, ovvero una sessione di caccia che siamo soliti fare qui. >
< Sarebbe un onore altezza, anche se io non ho mai cacciato. >
< Stai tranquillo, ti piacerà. >
E detto questo la conversazione si spostò sulla caccia ad una strana creatura autoctona del pianeta, e degli altrettanto bizzarri e complicati modi che si erano inventati per catturarla. Poi il Re dispose che a Benjamin venisse fornita tutta l'attrezzatura necessaria, e tempo un'ora erano già partiti.
Quando Reyla quella mattina si svegliò, si sentiva tranquilla e rilassata. Aveva sognato che qualcuno l'aveva cullata tutta la notte, sciogliendo la malinconia con cui si era addormentata la sera prima. Poi però ripensò alla notte appena trascorsa, a quel tocco così familiare... non era stato un sogno! Era successo di nuovo, ma questa volta era apparso lui, quando lei ne aveva avuto bisogno. Come se lui sapesse come si sentiva ed era accorso a consolarla.
Ancora piena di quella sensazione di tranquillità che il trovarsi fra le sue braccia le aveva regalato, una strana impazienza di vederlo si fece strada in lei... probabilmente per ringraziarlo.
Si preparò con cura e scese per la colazione sorridente, come non faceva da tempo. Ma il sorriso le si spense in viso quando già dalle fessure delle porte che si aprivano vide che al tavolo c'erano solo sua madre e la futura suocera.
Tornò allora alla sua solita inespressività e prese posto al tavolo salutando le due donne con la sua nota pacatezza.
< Madre, c'è per caso qualche ricorrenza di cui non sono stata informata? > chiese poi la ragazza
< Non che io sappia tesoro, come mai lo chiedi? >
< Non ci sono ne papà, ne il nonno a tavola e... nemmeno Benjamin... > fece notare
< Oh, ma certo! Sono a caccia > rispose la madre come se fosse la cosa più ovvia < Tuo padre ha invitato Benjamin a partecipare alla solita caccia, e sono partiti di buon
ora questa mattina. >
< Capisco. > disse lei cercando di sembrare il più disinteressata possibile.
Sapeva bene che le battute di caccia di suo padre duravano l'intera giornata, e questo significava che non l'avrebbe visto fino all'ora di cena.
< Visto che siamo sole e manca solo una settimana alle nozze, dovrai accompagnarci a definire gli ultimi dettagli per la cerimonia e poi ci sono le prove degli abiti da
fare... >
Sua madre aveva preso il via nel discorso e non ci fu modo di fermarla. Sarebbe stata una lunga giornata da affrontare, e solo la Forza sapeva quanto mal di testa le sarebbe venuto alla fine.
All'ora di cena le due famiglie finalmente si riunirono attorno al tavolo per scambiarsi le chiacchiere sulla giornata.
Ben notò subito che Reyla era taciturna e di pessimo umore e così tentò un approccio cauto.
< Lo so che è molto tardi ma... buongiorno principessa > le disse con un piccolo sorriso.
< Buongiorno a te, anche se del tutto fuori orario > rispose lei con poco entusiasmo
< A giudicare dalla tua espressione non mi sembra che sia stato proprio un “buon” giorno. C'è qualcosa che non va? >
< No. > rispose lei secca. Ma Ben era più che certo che fosse arrabbiata con lui per qualche motivo.
< Giornata stressante? >
< Decisamente >
< Come mai? >
< E me lo chiedi pure? Ah già, tu non c'eri, tu eri a caccia, mentre io ho passato l'intera giornata appresso alle nostre madri e ai preparativi di questo stupido matrimonio > disse lei sottovoce a denti stretti
< Capisco. Mi dispiace... >
< No, non capisci e non ti dispiace, perciò non dirlo tanto per dire... con me non attacca >
< Ho sempre pensato che il matrimonio fosse il giorno più bello per una sposa, e che lei ci tenesse ad essere coinvolta in ogni decisione affinché tutto sia come lei lo ha sempre desiderato >
< Ma io non ho mai desiderato sposarmi, e non me ne può importare di meno di fiori, nastri e palloncini! >
< Andiamo... vuoi farmi credere che non ti suscita niente il fatto che quel giorno l'intera galassia avrà gli occhi puntati su di te, pronta ad acclamarti per i tuoi meriti e a giudicare ogni cosa? Non ci tieni che tutto sia perfetto, a dimostrazione del tuo buon gusto e della tua ottima gestione della cosa? Soprattutto perché tutto ciò verrà preso come esempio per le tue future decisioni?>
Per quanto detestasse ammetterlo, Ben aveva ragione. Non aveva considerato quella parte della faccenda. Lei era una principessa, e non una qualunque, ma l'erede del Primo Ordine. Tutti sapevano chi era e le sue nozze sarebbero state annunciate all'intera galassia, come prima presentazione ufficiale in veste di futura sovrana.
Ecco perché le consuocere stavano facendo l'impossibile per rendere l'evento impeccabile, per rendere lei (e loro due) impeccabile davanti alla galassia intera, per far si che tutti pensassero che lei fosse l'artefice principale di quella lussuosa e perfetta festa che si sarebbe svolta... quando lei non aveva fatto altro che fare i capricci per un po' di mal di testa. Forse d'ora in poi avrebbe preso un po' più alla leggera i pomeriggi passati fra i preparativi, anche in rispetto di tutto il lavoro svolto dalle due donne. Poi ci pensò un momento.
< E tu non desideri nulla di particolare per il matrimonio? > chiese al ragazzo richiamando la sua attenzione, nella vaga speranza di riuscire a portarselo appresso, cosicchè potesse capire anche lui cosa lei aveva sopportato tutto il giorno.
< L'unica cosa che desidero è vederti felice > disse lui con un semplice sorriso, tonando a portare la sua attenzione al racconto che il Re stava facendo.
La risposta di lui la lasciò stupita. Non si aspettava tanta tenerezza nella sua voce, eppure tutte quelle piccole attenzioni che le dava la facevano sentire apprezzata.
Non che le fosse mai mancato l'apprezzamento della sua famiglia, ma quello era diverso, era difficile da spiegare, non aveva mai provato nulla così prima d'ora.
Dopo aver consumato il pasto tutti insieme, Leia si congedò con la scusa di aver bisogno di riposo, chiedendo al figlio di scortarla fino alla sua camera.
Ben allora si alzò, ma prima di raggiungere la madre, andò dalla principessa, e nel gesto di farle il baciamano, le passò un piccolo quadratino di carta, e poi i due lasciarono la famiglia e si avviarono fuori dalla sala.
Appena davanti alla stanza di Leia, la donna diede al figlio una scatolina nera di velluto, gli fece gli auguri e lo lasciò per entrare nella sua stanza, mentre il ragazzo prese la via per la serra.
Era stranamente nervoso, ma era una cosa che doveva fare.


NdA
Ciao a tutti!
Allora, eccoci qui dopo tanto!
Siamo andati avanti nella storia, 
e dai vostri commenti noto che vi sta piacendo,
quindi deduco che siate soddisfatti delle vostre scelte :)
Ottimo, perché oggi vi chiedo di scegliere ancora: 
secondo me, avete capito tutti cosa Ben sta per chiedere
alla nostra principessa tutto pepe.
Quello che chiedo io a voi è:
Reyla accetterà la proposta di Ben?
Opzione A: Reyla accetta, dando il via alla loro storia
Opzione B: Reyla rifiuta, rendendo il tutto più complicato
Vi ricordo che potete votare la vostra scelta includendola in una recensione
se vi va di dirmi cosa ne pensate del capitolo, oppure semplicemente con un
commento breve, che mi verrà consegnato in via privata. 
Inutile dire che serve un certo numero di voti affinché possa andare avanti! ;)
A voi l'ardua senteza, e alla prossima!! :)

   
 
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