Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Jodenefromthestars    05/12/2020    1 recensioni
Avventurati in bizzarre avventure amorose con i personaggi de "Le bizzarre avventure di JoJo"!
Credo che purtroppo non ci siano abbastanza storie dedicate a JoJo di questo genere in italiano... dunque ho deciso di risolvere il problema con le mie stesse mani!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Giorno Giovanna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La leggera brezza che le accarezzava i capelli quella mattina era di una freschezza e di un odore inconfondibili: era la brezza che si levava dal mare di Napoli, che quella mattina era calmo come non mai.
I suoi occhi scrutavano incuriositi l’infinito orizzonte che si estendeva al di là del mare che poteva ammirare dal balcone della sua camera d’hotel; era una mattina come le altre nella sua tranquilla vacanza in una delle mete marittime più ambite d’Italia.
T/N rientrò in camera e si vestì di fretta per poter correre sulla spiaggia ad ammirare quel ben di Dio da vicino.
Era una ragazza semplice, amante della lettura e della scrittura. Non era mai stata la ragazza più popolare dei suoi dintorni, né tantomeno una ragazza che amava uscire in compagnie o gruppi. Era timida, ma estremamente onesta e gentile. Nella sua vita era sempre stata messa da parte e ben spesso pugnalata alle spalle da coloro che credeva persone fidate; molto probabilmente questo terribile fato era segnato dalla sua empatia e sincero interesse nel prossimo, caratteristiche che la rendevano un bersaglio facile di bulli o persone a cui serviva qualcuno da sfruttare.
Nonostante la vita non fosse sempre troppo gentile con lei, ogni volta che sentiva l’odore salubre del mare, si sentiva sollevata e trasportata in un luogo altrove dove i problemi non potevano raggiungerla.

Una volta raggiunta la spiaggia, T/N stese un telo vicino al bagnasciuga e si sedette, chiudendo gli occhi per concentrarsi sul suono delle onde che s’incontravano dolcemente con la sabbia.
Era talmente presto che non c’era l’ombra di nemmeno un turista: il sole era appena sorto e lasciava che i suoi raggi toccassero delicatamente il blu intenso dell’immenso mare così silenzioso e tranquillo.
Dopotutto, T/N amava questo genere di atmosfera. La sua natura riservata e calma la predisponeva all’amore per i luoghi privi di ogni disturbo.
Proprio mentre la ragazza pensava a quanto fosse fortunata ad essere sola in quell’angolo di paradiso, sentì dei passi muoversi sulla sabbia verso di lei. Immediatamente pensò che fosse semplicemente qualche turista che desiderava avvicinarsi al mare. Effettivamente, sentì i passi fermarsi quando arrivarono esattamente accanto a lei: forse qualcun altro amava vedere quella stupenda distesa blu all’alba?
La timida ragazza decise di aprire i suoi occhi per farsi un’idea di chi si fosse appena fermato vicino a lei, e non appena alzò lo sguardo, i suoi occhi si incontrarono con un paio di profondi occhi di un color verde-turchese straordinariamente stupendi.
“Ciao. Sai, è insolito vedere qualcuno qui così presto. La tua presenza mi ha incuriosito.”
La persona che si era avvicinata a T/N era un ragazzo dall’aspetto quasi angelico con una voce tanto delicata quanto attraente. Era alto, dal fisico atletico e dai meravigliosi capelli biondi raccolti in una specie di treccia che cadeva sulla sua schiena definita. Indossava ciò che pareva una giacca su misura di color rosa, con una scollatura a cuore sul petto e dei pantaloni abbinati. Aveva quasi l’aspetto di una statua d’epoca rinascentista tra il suo fisico e la sua faccia, anch’essa che pareva scolpita.
T/N rimase senza parole per i primi secondi, che spese a fissare quegli occhi.
“O-oh, sì in effetti immagino che sia abbastanza insolito haha… Uhm… vengo a Napoli ogni tanto, quando posso permettermi una vacanza, e beh… apprezzo particolarmente il mare… e anche la cucina… haha…”
La ragazza si accorse ben presto di essere sembrata ridicola e arrossì. Le situazioni sociali non erano il suo forte e non era tipo da far scorrere una conversazione così dal nulla.
Il giovane ragazzo emise una piccola risata e sorrise dolcemente a T/N.
“Trovo che sia gradevole vedere l’alba sorgere all’orizzonte mentre si ascoltano le onde. Non lo facevo da un po’ di tempo, dunque voglio ringraziarti per la tua presenza, che mi ha attirato qui.”
Questo ragazzo così bello lasciava trasparire anche una sensibilità e una gentilezza senza pari. T/N non poteva far altro che sorridergli.
“Dimmi, qual è il tuo nome?”
“Mi chiamo T/N. E tu?” la ragazza era leggermente incredula che qualcuno mostrasse sincero interesse nei suoi confronti.
“Il mio nome è Giorno. Piacere di conoscerti.”
“Il piacere è tutto mio…”
T/N si sentiva timida, ma rassicurata dal dolce sorriso di Giorno, che nonostante fosse uno sconosciuto, pareva mostrare una particolare gentilezza e cura nei suoi confronti.
Tra i due giovani cadde un silenzio accompagnato solamente dal rumore delle onde del mare.
Da lì a poco, Giorno ricevette un messaggio e si apprestò a leggerlo.
“Mi dispiace, T/N, ma devo proprio andare. Se sarai ancora qui domani, ti prometto che passerò a salutarti.”
“Oh… nessun problema. Io ci sarò, arrivederci allora.” Rispose la ragazza con un leggero velo di tristezza.
Giorno le sorrise e tornò verso la città.
Per tutta la giornata, T/N non riusciva a pensar ad altro se non ai profondi occhi di quel ragazzo dai modi tanto composti e gentili. Era davvero felice di aver incontrato qualcuno di così buono nei suoi confronti.
Purtroppo, però, i suoi pensieri si spostavano spesso verso il messaggio ricevuto da Giorno: T/N era più che sicura che un ragazzo di un aspetto simile avesse certamente una fidanzata e che probabilmente era proprio da lei che doveva andare. T/N, nel cuore, sinceramente sapeva che ciò che desiderava di più al mondo era un amico che potesse comprenderla e trattarla con rispetto; non aveva di certo alcuna intenzione particolare con Giorno, che tra l’altro aveva appena incontrato, ma si preoccupò del fatto che alla sua ragazza probabilmente non sarebbe piaciuto il loro incontro.
Quella notte, T/N la passò a sognare quello splendido ragazzo con cui effettivamente scambiò solo poche frasi.

La mattina seguente, T/N si svegliò di nuovo all’alba.
Spalancò le finestre della sua camera d’hotel e lasciò che l’odore salubre del mare le penetrasse le narici e che la delicata brezza del mare napoletano le accarezzasse il viso.
Si vestì e prese il suo telo preferito, per poi correre verso la spiaggetta dove amava trascorrere le sue mattinate. Prese il solito posto vicino al bagnasciuga e, rivolgendo gli occhi al cielo, sperò col cuore in mano che Giorno sarebbe riapparso.
Il dolce fragore delle onde accompagnava ogni singolo pensiero che la ragazza rivolgeva al misterioso e stupendo ragazzo che le aveva rivolto la parola la mattina precedente.
Finalmente, li sentì.
Delicati passi si stavano nuovamente muovendo verso di lei. Non poteva nascondere che il cuore le battesse all’impazzata.
“Buongiorno, T/N. E’ un piacere rivederti qui.”
La ragazza si girò verso dove proveniva la voce ormai familiare e sorrise arrossendo leggermente.
“Sono… uhm… mi fa piacere che tu sia tornato insomma!” disse la ragazza grattandosi il retro del capo con una mano a causa del lieve imbarazzo.
Giorno le sorrise dolcemente, intenerito dal suo comportamento, e rispose: “Volevo farti una domanda: a te piace la natura?”
La ragazza rimase per un secondo confusa dalla domanda improvvisa e fuori contesto del ragazzo, ma presto rispose annuendo.
“Dimmi allora, qual è il tuo fiore preferito?”
“Credo che sia… F/P (fiore preferito)!”
Giorno annuì e si allontanò leggermente da T/N per raccogliere un ciottolo. Come per magia, lo trasformò nel fiore che la ragazza aveva appena menzionato e glielo porse dolcemente.
T/N rimase completamente stregata. Non riusciva a capire come diamine avesse fatto a trasformare quel ciottolo trovato per caso in un fiore, per di più proprio nel suo preferito: pensò tra sé e sé che forse questo Giorno era una specie di mago o un prestigiatore di strada, ma effettivamente non aveva visto alcun trucco. Era un’attenta osservatrice e molto probabilmente ci avrebbe fatto caso: Giorno aveva a tutti gli effetti trasformato quel ciottolo nel suo fiore favorito.
T/N decise di non chiedere spiegazioni, che probabilmente non avrebbe ricevuto, e quel ragazzo si faceva sempre più interessante…

Gli incontri tra i due giovani andarono avanti per diverse mattinate. Tutte le volte erano interrotti da una chiamata o da un messaggio che riceveva Giorno, ma nonostante ciò sembrava che fra i due ci fosse un particolare feeling; che fosse per il loro interesse nella natura e nel mare? A T/N non interessava sapere esattamente la causa di ciò che provava per Giorno: era la prima volta che riusciva a comprendere di avere dei sentimenti tanto onesti e puri nei confronti di qualcuno. Nonostante non lo conoscesse da molto, la ragazza si fidava di Giorno, e la fiducia era un sentimento che nel suo cuore non risiedeva da tempo. Quel ragazzo così gentile, educato e interessante la stava aiutando lentamente a riscoprire una parte di lei ormai abbandonata e schiacciata da tempo dal peso di continui sfruttamenti e falsità.

Una mattina, T/N fu svegliata dal rumore del vento che si abbatteva sulla finestra della sua camera d’hotel.
Apparentemente, il vento era leggermente più forte del solito, ma ciò non fermò di certo la ragazza, il cui primo pensiero della mattina era ormai raggiungere il suo luogo d’incontro con quel ragazzo angelico.
Si sbrigò a vestirsi e si diresse verso la spiaggetta dove si sedette ad aspettare Giorno, come al solito.
Il rumore delle onde che s’infrangevano sul bagnasciuga era appena appena più forte degli altri giorni, e ciò impedì alla ragazza di sentire con chiarezza l’arrivo di Giorno.
“Buongiorno, T/N.”
La ragazza si girò di scatto, sorpresa dall’arrivo del ragazzo; gli fece cenno con la mano e sorrise.
Giorno emise una piccola risata causata dal saltino che aveva provocato alla giovane. Solitamente stava in piedi a scrutare l’orizzonte mentre parlava con T/N, ma quel giorno decise che doveva fare diversamente.
Si piegò, guardando la ragazza, e questa capì che il ragazzo voleva sedersi vicino a lei, condividendo il telo.
T/N era leggermente imbarazzata dal gesto di Giorno, ma si spostò immediatamente verso uno degli estremi del telo e lo lasciò sedere vicino a lei. Era la prima volta che vedeva il suo viso così da vicino e si accorse ancora di più di quanto fosse praticamente perfetto: inoltre, Giorno aveva un dolcissimo profumo floreale che accentuava il suo carattere naturalmente gentile.
Giorno si rivolse verso T/N e, inaspettatamente, le prese una delle mani. La ragazza rimase stregata dal suo gesto improvviso e sentì del calore arrivare alle sue guance.
“Senti, T/N. Oggi volevo farti una proposta.”
“D-dimmi…”
L’alba brillava negli splendidi occhi del ragazzo.
“Se ti fa piacere e questa sera sei libera, mi piacerebbe invitarti a cena.”
Disse Giorno, sorridendo dolcemente. Successivamente, portò la mano della ragazza vicino alle sue labbra per lasciarle un leggero bacio.
T/N era assolutamente confusa e emozionata da ciò che stava succedendo. Non poté far altro che annuire.
Subito dopo, il cellulare di Giorno emise un suono di notifica e il ragazzo capì che doveva andare.
“Allora siamo d’accordo. Ci incontriamo questa sera all’entrata della spiaggia verso le 19.” Disse poco prima di alzarsi, con un tono e un sorriso di una dolcezza sovrumana.
Mentre guardava Giorno allontanarsi, T/N non riusciva a pensare ad altro se non al fatto che Giorno aveva ricevuto messaggi o chiamate tutte le mattine circa alla stessa ora. Aveva una ragazza sì o no? E se sì, perché l’aveva appena invitata a cena? Era forse un semplice invito amichevole? T/N, nel cuore, non voleva assolutamente essere la causa di qualche litigio in coppia e non desiderava certamente essere un’amante o una terza persona. Avrebbe dovuto trovare il coraggio di scoprire l’origine delle chiamate e dei messaggi, ma non voleva certo invadere la privacy di Giorno…

Quella sera, T/N aveva deciso di vestirsi decentemente. Non era una ragazza particolarmente alla moda, né una che curava i dettagli del proprio outfit, ma non poteva far sfigurare quella statua michelangelesca con cui stava per uscire.
Appena uscita dall’hotel, la ragazza avvertì la splendida brezza serale che si sollevava dall’infinito mare blu di Napoli illuminato dalla Luna che l’avrebbe accompagnata in quella serata così inaspettata.
Le luci della città si stavano appena accendendo e l’atmosfera che cadeva sulla Napoli serale era straordinariamente calma e caotica allo stesso tempo.
T/N si diresse col cuore in gola verso l’entrata della spiaggia, dove vide Giorno che già la stava aspettando, da vero gentiluomo. Era di una bellezza e di un’eleganza indescrivibili: i suoi angelici capelli biondi contrastavano perfettamente col nero del suo smoking che evidenziava le sue spalle e la sua schiena perfettamente definite. I pantaloni mettevano perfettamente in evidenza le sue gambe slanciate e il suo portamento era invidiabile per qualsiasi ragazzo. T/N pensava seriamente di non aver mai visto un ragazzo così naturalmente splendido e straordinariamente elegante in tutta la sua vita, lo credeva addirittura ineffabile, come le donne descritte nello stilnovismo.
La ragazza si avvicinò a fatica a quell’essere avvolto nell’atmosfera serale marittima della città, il quale ben presto si girò verso di lei, porgendole un dolce sorriso.
“Buonasera, T/N. Sono davvero contento di vederti, sei splendida.”
La ragazza arrossì alle tenere parole del ragazzo e rispose “G-grazie davvero. Devo dire che… sei ancora più affascinante vestito così…” ma ben presto si accorse di ciò che aveva appena detto e si portò una mano alla bocca, guardando da tutt’altra parte.
Si poteva scorgere un leggero rossore sulle guance di Giorno, che rise e prontamente rispose “Ti ringrazio.” Per poi prendere un braccio della ragazza sotto il suo per accompagnarla al ristorante da lui scelto per la serata.
T/N non aveva mai sentito il suo cuore battere così forte: una serata nella meravigliosa città di Napoli, vicino al suo splendido e invidiabile mare a braccetto con un ragazzo così attraente… di certo non se lo sarebbe mai aspettato.
Una volta raggiunto il ristorante, Giorno si avvicinò a T/N per spostarle la sedia e permetterle di sedersi. La ragazza non poteva far altro che pensare come fosse possibile che un ragazzo del genere avesse interesse in lei, se lo meritava davvero?
I due si sedettero e ordinarono un menù di pesce tipico della città. Il ristorante che Giorno aveva scelto era specializzato nella lavorazione del pesce fresco e non sembrava assolutamente un semplice ristorante di strada o per turisti, bensì un locale di un certo rango.
Appena finita la prima portata, la ragazza decise di prendere tutto il coraggio che aveva in corpo e, col cuore in gola, si diresse verso il ragazzo per chiedergli: “Giorno. Scusa la terribile indiscrezione… ma… tutte le mattine nelle quali ci siamo incontrati, intorno a circa sempre lo stesso orario, ricevevi un messaggio o una telefonata che ti portava ad andartene. Ora… volevo solo capire… siccome mi hai invitata a cena, dopotutto… è possibile che io sia una ruota di scorta?”
T/N era estremamente imbarazzata a causa della domanda che aveva appena fatto, ma credeva che fosse assolutamente un suo diritto capire quali erano le intenzioni di questo ragazzo nei suoi confronti.
Quest’ultimo, rimase inizialmente confuso dalla sua domanda, ma presto rispose con una risata.
“T/N, come potresti pensare una cosa simile? Capisco, da questa paura radicata nella tua anima, che non devi avere avuto una vita facile con le relazioni, platoniche o romantiche che fossero. E capisco anche che, come ho sempre sostenuto, tu sei davvero una brava persona.”
Il ragazzo si fermò un momento, per fissare il suo sguardo con quello di T/N.
“T/N.” Disse poi prendendole delicatamente una mano: “Ciò che provo per te è puro e sincero. Non temere: le chiamate e i messaggi che ricevo sono semplicemente affari di lavoro. Apprezzo profondamente la tua preoccupazione, ma non voglio che essa alimenti la tua fragilità.” Il ragazzo si fermò per prendere un respiro.
“T/N.” riprese poi, accarezzando dolcemente la mano della ragazza: “Desidero che ci sia solo calma nel tuo cuore, e perciò mi scuso per non avertelo detto prima.” Finì, sorridendo dolcemente.
La ragazza si sentì immediatamente sollevata e un camion pieno di emozioni si scontrò col suo caldo cuore; un camion pieno di emozioni pure, che si contrapponevano alla paura che aveva da sempre oscurato la sua innocenza.

I due giovani continuarono la cena con i cuori leggeri, ma ricchi di emozioni che li legavano.
All’arrivo del conto, T/N tirò fuori il suo borsellino quasi vuoto e si offrì di pagare giustamente la sua parte; Giorno, però, respinse con tenerezza la sua richiesta e pagò personalmente per l’intera cena.
Poi si alzò e, dopo aver scansato la sedia della ragazza per farla alzare, la prese nuovamente a braccetto per guidarla fuori dal locale.
Il ragazzo portò T/N fino alla spiaggia, laddove si erano incontrati per la prima volta e dove avevano trascorso molto tempo insieme a parlare di ciò che amavano, ma anche a condividere dolci silenzi accompagnati dal calmo fragore delle onde.
I due si fermarono sul bagnasciuga a osservare la luna e le stelle che si riflettevano sull’infinito mare che li aveva accompagnati in ogni loro conversazione.
Giorno si girò poi verso T/N e appoggiò delicatamente le sue mani sui suoi fianchi, facendola girare verso di lui. Il cuore della ragazza batteva all’impazzata e, nel momento in cui vide i verdi occhi di Giorno illuminati dalla splendida luna mentre sentiva la delicatezza delle sue morbide mani appoggiate sui suoi fianchi finalmente comprese che si era effettivamente innamorata di questo ragazzo tanto gentile quanto piuttosto misterioso.
Senza dire nemmeno una parola, Giorno portò una mano al volto della ragazza e si avvicinò lentamente al suo viso così che i due giovani potessero sentire reciprocamente i loro tiepidi respiri che più si avvicinavano, più si affannavano. Una volta raggiunta la giusta distanza, Giorno pose le sue calde e morbide labbra su quelle di T/N, catturandola in un bacio tenero e sentito sotto un meraviglioso chiaro di luna estivo accompagnato dal lieve rumore delle onde in sottofondo.
Quando i due si separarono per respirare, Giorno non rimosse la mano dal viso della ragazza e continuò invece ad accarezzarlo. Il sorriso stampato sul volto del ragazzo era uno spettacolo meraviglioso illuminato da ogni stella in cielo che guardava incuriosita quella scena di amore puro e sincero.
Giorno aveva scacciato dal cuore di T/N ogni timore e aveva portato la sua incredibile luce nell’animo della ragazza, che si sentiva finalmente libero di esprimersi e crogiolarsi nel sacro sentimento dell’amore sincero.

 
   
 
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