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Autore: _KyRa_    23/08/2009    9 recensioni
Chi è che se ne stava in camera mia quando sono arrivato?!-.
-Avevo sonno e mi sono addormentata!-.
-Sul mio letto?! Ammettilo che sei cotta di me!-.
Io cominciai a ridere da assatanata.
David ascoltava in silenzio la conversazione, sorseggiando il suo the ad occhi chiusi, non troppo interessato mentre i tre ragazzi si passavano sconsolatamente una mano sul viso.
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '~ Beats Of My Heart ~'
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capitolo 13

Capitolo 13


Tornati dal viaggio mi sarei dovuta ricordare di far costruire una statua a David. Mi chiesi se avesse potuto organizzare qualcosa di migliore delle terme per noi. No! Eravamo tutti eccitati all'idea di rilassarci per un giorno intero senza interviste, servizi fotografici e studio di registrazione. Eravamo in limousine che ce la chiacchieravamo animatamente mentre Saki era alla guida con David affianco.


-Perchè non facciamo il gioco della verità?- propose Bill ad un tratto. Io subito mi irrigidii. Non sapevo il motivo, ma una vaga sensazione di paura che l'avesse fatto apposta cominciò ad agitarmi. Che fosse una tattica per scoprire la verità su me e Tom?


-Ok, inizio io- disse Georg. -Mmm, domanda per Gustav. Quand'è stata l'ultima volta che hai fatto sesso?- chiese senza mezzi termini.


-Ma questa è perfidia!- esclamai io ridacchiando.


-No no, è semplice curiosità- mi corresse Georg. -Allora?- incoraggiò il povero Gustav.


-Ehm, quattro mesi fa- rispose rosso in faccia. Tutti rimasero a fissarlo come se avesse detto chissà cosa. Solo a me sembrava una cosa abbastanza normale? -Oh, sentite, da quando mi sono lasciato con Lusy con chi pensate che l'abbia fatto?- continuò Gustav.


-Beh, amico, potevi trovartene una in discoteca- intervenne Tom che mi irritò parecchio.


-Non tutti sono arrapati come te, Tom- gli dissi io.


-Ciò non vuol dire che lui non sia arrapato. Solo perchè non lo fa non vuol dire che questo lo rende contento- ribattè.


-Effettivamente proprio contento non lo sono- ammise Gustav in imbarazzo. Io dopo quell'affermazione mi arresi. -Beh, tocca a me ora- continuò ripresosi. -Mmm, domanda a Bill. Ti sei mai fatto una canna?- domandò. Automaticamente tutti posammo lo sguardo sul vocalist. Lui ci guardò un attimo uno ad uno.


-Una volta- ammise. Noi spalancammo gli occhi.


-Cosa?!- emise un acuto Tom che ci fece sobbalzare. -Credo di non aver capito bene. Tu ti fai le canne e non lo dici a me? Il tuo gemello? Sangue del tuo sangue! Carne della tua carne!- continuò. Ok, sembrava stesse cominciando a sclerare.


-Ma se ho detto che me ne sono fatta una, una sola volta!- ribattè Bill.


-E non me lo hai detto!- insistette Tom.


-Beh, ora lo sai- concluse il vocalist. Tom lo fissava ancora incredulo ma il fratello decise di ignorarlo. Rabbrividii quando lo vidi posare lo sguardo su di me. Proprio come pensavo. -Domanda a Sara- annunciò squadrandomi. Io deglutii forse troppo rumorosamente. Nella testa continuavo a sperare che non mi ponesse quella fatidica domanda. -C'è mai stato o c'è qualcosa tra te e Tom?-. Ecco. Bingo. Tombola. Colpita e affondata. Sentii Tom, affianco a me, cominciare a muoversi nervosamente anche se impercettibilmente sul posto.


-Non c'è stata nessuna storia. No- risposi insicura.


-Io non intendevo una storia- mi corresse Bill. Volevo correre via, prima che precisasse a cosa si riferisse, che tra l'altro sapevo già. -Intendevo... baci... sesso... cose di questo tipo- disse osservandomi attentamente come a voler analizzare una mia qualsiasi reazione compromettente. Io stavo in silenzio. Stupidamente in silenzio. Ma non sapevo cosa avrebbe voluto Tom. Lo cercai con lo sguardo. Lui mi stava guardando piuttosto teso. Vedevo che deglutiva più volte, osservando il suo pomo d'Adamo che si alzava e si abbassava. Mi fece un cenno con la testa come per darmi il permesso. Sperai di aver capito bene.


-Sì- risposi tremante. A quella prima risposta i Tokio Hotel, escluso ovviamente Tom, spalancarono gli occhi. -Un bacio- aggiunsi.


-E come mai non ci avete detto niente?- chiese sorpreso Georg.


-Perchè non è stato niente di importante. Solo un bacetto innocente e tutto è morto lì- spiegai tristemente. Sperai che Tom non se ne accorgesse.


-Ci voleva così tanto?- sorrise soddisfatto Bill. Io lo guardai perplessa. -Tutte le volte che ti facevo delle domande negavi e negavi. Non era più semplice dire sin dall'inizio la verità?- continuò come se fosse la cosa più semplice del mondo da assimilare. In effetti lo era ma in quel momento mi sentivo troppo imbarazzata per capirlo. -Bene. Puoi fare tu una domanda ora- continuò a sorridere. Aveva raggiunto il suo scopo. Non aspettava altro che quello. Da una parte mi fece rabbia ma dall'altra mi divertì parecchio. Alla fine aveva trovato la soluzione al problema con un semplice giochetto. E bravo Bill. Mi voltai verso Tom sicura della domanda che gli stavo per fare.


-Tom, hai mai fatto cilecca?- gli chiesi maliziosa. Lui alzò lo sguardo indispettito.


-Mai- confermò. Un “Eeeh!” sarcastico si levò nella limousine.


*


Eravamo arrivati da un po' all'hotel delle terme e ci eravamo sistemati nelle rispettive stanze. Era, nell'inisieme, un posto molto grande ed esteticamente bello. Ci eravamo dati appuntamento nella hall dell'hotel. Mi ero infilata il costume e sopra indossai l'accappatoio. Misi le ciabatte ai piedi ed uscii dalla mia stanza. Presi l'ascensore e in poco tempo arrivai a destinazione, dove i Tokio Hotel mi aspettavano sorridenti.


-Andiamo!- esclamò Bill saltellando. Io e gli altri ridacchiammo seguendolo. Entrammo in un gran corridoio e ci guardammo attorno non sapendo da dove iniziare. Era tutto così meraviglioso... alla fine decidemmo di cominciare da un bagnetto nella piscina con l'idromassaggio. Mi tolsi l'accappatoio e Tom e Georg mi guardarono quasi con la bava alla bocca. Io li osservai scettica con un sopracciglio alzato e mi immersi nell'acqua calda. Sorrisi appena sentii quel tepore decisamente troppo piacevole. In pochi secondi i Tokio Hotel mi seguirono. -Mi viene quasi da piangere- disse Bill con fare teatrale e drammatico.


-A chi lo dici...- commentò Tom chiudendo gli occhi, appoggiato con la schiena e le braccia al bordo piscina. Io sorrisi e mi immersi completamente in acqua nuotando verso di lui. Prima di risalire gli tirai un pizzicotto sulla coscia, facendolo sobbalzare. Io uscii con la testa e me lo ritrovai davanti che mi guardava imbronciato. Io scoppiai a ridergli in faccia. -Mi hai fatto male- borbottò tirandomene uno sul fianco.


-Ahia!- esclamai indignata dandogli uno scappellotto in testa. Lui cominciò a ridere e mi prese per i polsi buttandomi sott'acqua. I Tokio Hotel intanto se la ridevano osservando la scena. Io lo afferrai per una gamba e lo portai sotto con me. Una volta tutti e due sott'acqua mi abbracciò e il mio cuore fece un salto. Quando non avemmo più aria tornammo a galla. Lui era ancora attaccato a me.


-Che avete combinato in questi due secondi sott'acqua, porcellini?- ci chiese Georg con malizia. Io diventai bordeaux mentre invece Tom stava al gioco.


-Eh, sapessi, Hobbit- sorrise furbescamente. Io gli tirai uno schiaffetto sulla spalla. Passato un po' di tempo a chiacchierare, scherzare e rilassarci, uscimmo dall'acqua intenzionati ad entrare nella sauna. Una volta dentro Bill fece un respiro strozzato.


-Ma voi siete matti- esclamò. -Come fate a stare in questa camera a gas?- chiese incredulo.


-Dai, Bill, non fare la donnetta- scherzò Gustav.


-Non è fare la donnetta, è non respirare che è diverso. Io esco- concluse uscendo.


-Vabbè, vado a fargli compagnia, poverino- commentò il batterista.


-Sì, certo, ammettilo che non lo fai per lui ma perchè neanche te riesci a stare qua dentro, GusGus- lo prese in giro Tom. Lui rispose con una semplice linguaccia ed uscì. Io, Tom e Georg ridemmo.


-Però sei stronzo- dissi a Tom. Lui alzò le spalle sorridendo. Mi soffermai qualche minuto ad osservare il suo corpo gocciolante e leggermente abbronzato. Deglutii a fatica. Una strana sensazione allo stomaco continuava a perseguitarmi. Arrossii da sola per gli strani pensieri che attraversarono la mia mente. Mi detti della pervertita da sola. Ma non potevo farci nulla se era perfetto quel ragazzo e mostrava tutto quel ben di Dio proprio davanti a me. Affianco invece avevo Georg che chiacchierava animatamente con lui.


-Ma insomma, mi togliete una curiosità? Quand'è che vi siete baciati?- chiese il rosso a me e Tom. Io guardai Tom imbarazzata. Lui ricambiò lo sguardo e si schiarì la voce.


-Ehm, la sera del film. Quando ve ne siete andati a dormire, io ho svegliato lei e... ed è successo- rispose Tom tenendo gli occhi bassi. Aveva paura per caso di guardarmi?


-E chi ha baciato chi?- si informò sempre più interessato Georg. Rimanemmo un attimo in silenzio. Volevo che rispondesse Tom, altrimenti io non avrei fiatato.


-L'ho baciata io- rispose di nuovo il moro. -Possiamo concluderla qua?- chiese poi. Io rabbrividii. Gli dava fastidio parlarne. E allora a me? Possibile che non se ne rendesse conto che io stavo ancora male per quella cosa? Volevo riuscire a fare qualcosa. Avrei tanto voluto tornare a quella sera e non essermi staccata mai dal bacio. Lo avevo capito che tutte le cose brutte che mi aveva detto la mattina seguente erano per non darmi soddisfazione. Almeno, di quello cercai di auto convincermi.


-Ok, io esco- annunciò Georg alzandosi dalla panca. Uscì dalla sauna e io e Tom rimanemmo da soli. L'aveva fatto apposta quel razza di hobbit, me lo sentivo! Sentivo gli occhi del ragazzo puntati addosso a me ma io non osavo alzarlo.


-Mi guardi?- mi chiese ad un tratto. -Mica ti mangio adesso- aggiunse. Io lo accontentai e lui mi sorrise. -Non voglio che ci sia altro imbarazzo tra noi due- continuò con un tono stranamente dolce. Io annuii. -Andiamo dagli altri?- mi propose poi. Io annuii di nuovo e lo seguii fuori dalla sauna.


-Voglio farmi fare un bel massaggino- disse Bill tastandosi le spalle.


-Sai che non è affatto una cattiva idea?- rispose Georg. Insieme allora ci incamminammo verso la stanza dei massaggi. Ce n'era una per i maschi e una per le femmine. Li salutai ed entrai nella stanza femminile. Mi sdraiai sul lettino a pancia in giù e mi slacciai il costume. Chiusi gli occhi ed attesi l'arrivo della massaggiatrice o massaggiatore. Certo, se fosse stato un massaggiatore, non mi sarebbe dispiaciuto così tanto. Mi schiaffeggiai mentalmente per quel mio ultimo pensiero. Ad un tratto sentii delle mani posarsi sulla mia schiena nuda e delle labbra sfiorarmi il collo. Io spalancai gli occhi, pronta a tirare un rovescio a chiunque fosse stato, ma mi bloccai all'istante, non appena sentii la voce di Tom.


-Hey, non mi uccidere- sorrise divertito.


-Tom- sospirai. -Mi hai fatto spaventare- sussurrai posando di nuovo la testa sul materassino e guardandolo. Continuava ad accarezzarmi la schiena osservandomi sorridendo. Mi venne la pelle d'oca e lui se ne accorse. Lo vidi abbassarsi e darmi un bacio sull'inizio della spina dorsale. Delle vertigini mi attraversarono il basso ventre. -Non mi provocare- lo avvertii. Lo sentii ridacchiare sulla mia pelle e continuare a scendere con le labbra, percorrendo tutta la mia colonna vertebrale. Stavo per morire. -Tom!- quasi urlai inarcando la schiena e alzando la testa. Lui rise staccandosi e guardandomi.


-Sì?- mi chiese facendo il finto tonto.


-Smettila o ti salto addosso- mi scappò troppo velocemente. Lui alzò le sopracciglia sorpreso.


-Davvero mi salteresti addosso?- mi chiese con un sorrisetto furbo in faccia.


-Salve- sentimmo una voce alle nostre spalle. Era una massaggiatrice. Appena in tempo. Ringraziai chiunque mi avesse aiutato. -Ragazzo, ti devo chiedere di uscire, adesso devo massaggiare la tua fidanzata- sorrise amabilmente la donna. Io spalancai gli occhi.


-Non è il mio ragazzo- precisai subito. Tom sorrise e, annuendo, uscì dalla stanza chiudendo la porta.


-Scusa, non volevo creare imbarazzo- mi disse la donna cominciando a spalmarmi l'olio sulla schiena.


-Oh, tranquilla, non preoccuparti- risposi io.


-Amico tuo?- mi chiese ancora.


-Già- risposi.


-E ti viene dietro- aggiunse. Io spalancai gli occhi senza capire. -Sì, insomma, si vede- aggiunse.


-Da cosa?- chiesi.


-Da come ti guarda- rispose. -Insomma, appena sono entrata me ne sono accorta. E fidati di me che le ho già passate in 45 anni- continuò. Io arrossii mentre il cuore cominciò a battermi forte in petto. -Ti piace?-.


-Abbastanza... sì-.


-Beh, fossi in te mi farei avanti-.


-Ormai...-.


-Non è mai troppo tardi alla tua età-. Io rimasi a riflettere su quelle sue parole. Forse aveva ragione.


*


Sera tardi. Io e i Tokio Hotel avevamo finito la nostra giornatina alle terme. Eravamo tutti piuttosto tristi. Ero in camera mia che stavo per togliermi il costume quando sentii bussare alla porta. Incuriosita mi rimisi l'accappatoio ed andai ad aprire. Il cuore sembrò sfondarmi il petto quando trovai davanti a me Tom. Mi prese per il polso e mi fece uscire dalla stanza.


-Tom?- chiesi perplessa. Lui richiuse la porta.


-Vieni- mi disse trascinandomi delicatamente giù per le scale.


-Ma dove mi stai portando?- domandai di nuovo incuriosita.


-Adesso lo vedi- disse lui velocemente. Rientrammo alle terme.


-Tom, non possiamo, non c'è più nessuno!- esclamai.


-Stai tranquilla. Hanno lasciato aperto, vieni-. Io lo seguii chiedendomi cosa volesse fare. Arrivammo alla piscina del giorno stesso. L'idromassaggio era spento e la vasca al buio, illuminata solamente da qualche luce intorno, era meravigliosa. Sembrava anche molto romantica e la cosa mi sorprese. Da Tom non me l'aspettavo proprio. Lo guardai incredula e lui mi sorrise chiudendo il portone. Mi si avvicinò e mi slacciò l'accappatoio, togliendomelo. Io arrossii mentre lui lo lanciò sul un lettino per poi togliersi il suo. Mi prese per mano e mi fece camminare verso la vasca. Scendemmo le scalette. L'acqua era ancora piacevolmente calda. Una volta dentro si voltò verso di me e mi fece avvicinare con la schiena al bordo piscina. Lui posò le sue mani su di esso, ai lati delle mie spalle. Mi guardava negli occhi e io non riuscivo a sostenere il suo sguardo così profondo. Portò una mano sulla mia guancia sorridendomi. -Ti prego, non fermarmi adesso o non riuscirò più a tornare indietro- sussurrò e io quasi sussultai. Il cuore mi accelerava pericolosamente quando lo vidi avvicinare il suo viso al mio. Sentii il suo respiro veloce sulle mie labbra che vennero subito intrappolate dolcemente dalle sue. Sentii la gioia pervadermi completamente. Volevo cominciare a saltare, a urlare, a ridere come una pazza. Ma allo stesso tempo non riuscivo a staccarmi da lui. Socchiuse le sue labbra e finalmente, dopo tanto, sentii la sua lingua cercare la mia. La trovò e insieme cominciarono una lenta e tenera danza. Mi abbracciò e io gli avvolsi il collo con le mie braccia e il bacino con le gambe. Il bacio diventò più passionale. Scese a baciarmi il collo lasciando dei piccoli morsi ogni tanto che mi fecero rabbrividire. La sua mano scese ad accarezzarmi il fianco. Continuò a baciarmi sulle labbra, quando io mi staccai qualche secondo per riprendere aria. Ci guardammo negli occhi. Era leggermente rosso in viso. Forse per il calore dell'acqua e per la situazione in sé. Gli accarezzai una guancia.


-Tom.. perchè l'hai fatto? Insomma.. tu quella mattina...- cominciai.


-Dimenticati tutto quello che ti ho detto quella mattina. Erano tutte cazzate. Io in realtà ti ho baciato, quella sera, perchè lo sentivo. Perchè mi fai uno strano effetto. Perchè mi piaci..- mi interruppe. Sentivo l'emozione sfiorare le stelle.


-Davvero?- gli chiesi sorridendo.


-Davvero. Io... lo sai, sono un tipo orgoglioso. Non sono uno che esterna le cose e non sapevo come dirtelo- abbassò lo sguardo. Io glielo rialzai intenerita.


-Non potevi trovare metodo migliore- gli sorrisi. Lui ricambiò e posò di nuovo le sue labbra sulle mie dandomi un bacio stampo. Mi guardò di nuovo.


-Non diciamolo agli altri però, sennò non finiscono di stressare. Almeno non ora- mi disse. Io annuii riattaccandomi a lui. Le sue labbra e il suo piercing, per me, erano come una calamita. Rimanemmo in acqua a farci delle coccole non seppi per quanto tempo. Non riuscivo a crederci che stava succedendo veramente. Ero contenta. Troppo contenta.

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Ringraziamenti:

little_illusionist: waaaa! grazie! sono contenta che ti sia appassionata!

IoNonLoSo: tesoro, grazie mille, addirittura 2 volte? ^^ mi fa piacere. cmq su msn ti ho aggiunta, su facebook ce ne sono 2 e non so quale sei ^^

NickyPrincesslOve: ahahahah! grazie mille Nicky ^^ *Me contenta*

layla the punkprincess: hihihi... x il momento su questa Clara non dico nulla... si vedrà! (non sparisce dalla ff!) grazie mille! ^^

_Pulse_: hihi, grasshie ^^

Ice princess: grazie mille!

6Vampire6Girl6: ahahah, questo Bill metterebbe soggezione a tutti xD Grazie ^^

xoxo_valy: grazie! x me è importante che io sia riuscita a creare bene i personaggi, meno male ^^ grazie mille!

_Reset: oddio, xk la barbona? o.O

  
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