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Autore: Stekao    16/12/2020    13 recensioni
Da amante delle 'What if' non potevo non riprendere anche l'episodio di Cenerentola... E allora mi sono chiesta... Ma se durante quella famosa serata Kaori avesse finalmente trovato il coraggio di rivelare i suoi sentimenti a Ryo, ma lui si fosse dimostrato lo stupido di sempre?
Parto da qui, sfruttando questa occasione per raccontarvi una storia nuova che spero apprezzerete...
Ho inserito degli aspetti un pochino forti, una cosa diversa per me.. Vediamo come va!
Buona lettura!
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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4-DOVE SEI?

Kaori e Aina non avevano chiuso occhio per tutta la notte.

La paura che quel pazzo potesse presentarsi da un momento all’altro, le aveva tenute sveglie.. Ma mentre Aina non era riuscita a smettere per un minuto di disperarsi, Kaori aveva cercato, per tutto il tempo, di trovare una soluzione.. Purtroppo però, vista la situazione, non sembrava ci fossero molte speranze di scappare.

Avrebbero solo dovuto attendere che il loro aguzzino tornasse.. Magari cercare di farlo ragionare, ma Aina in questo, non aveva dato adito a speranze… non sarebbe mai stato possibile far ragionare un pazzo come Ken.

“Aina, pensa al bambino che porti in grembo… devi smetterla di disperarti. Deve provare a rasserenarti.. Vedrai che in qualche modo riusciremo a farcela”

Kaori stava tentando con tutte le sue forze di infondere speranza e tranquillità nell’amica, ma Aina sembrava non voler sentire ragioni

“Tu non conosci Ken, Kaori… vuoi sapere perché sono scappata da Hokkaido due anni fa?”

Kaori, di fronte a quella domanda, non poté fare a meno di annuire, ma già sapeva che, ciò che avrebbe sentito, non le sarebbe piaciuto affatto.

“Sono stata insieme a Ken per circa un anno… all’inizio sembrava un bravo ragazzo, mi dedicava tante attenzioni, ma col tempo ho iniziato a notare un cambiamento in lui. Ha cominciato ad impedirmi di uscire con le mie amiche, mi controllava il telefono in ogni istante… qualunque scusa era buona per umiliarmi e mortificarmi… fino a quando, spinta dall’esasperazione, ho detto basta e l’ho lasciato… vuoi sapere lui come ha reagito? Mi ha picchiato talmente tanto da rompermi il naso e ho anche rischiato di perdere un occhio…”

Kaori a quella confessione, deglutì vistosamente…

“Mi ha soggiogato a tal punto che non sono neanche riuscita a denunciarlo.. Ma all’ospedale avevano capito tutto da soli per fortuna e la denuncia è partita in automatico… gli hanno dato qualche mese e allora io ne ho approfittato per scappare… non hai idea dello sguardo carico d’odio con il quale mi ha fissato per tutto il processo. Ho capito che, una volta uscito, non mi avrebbe dato tregua e allora ho deciso di cambiare vita… ad Hokkaido, del resto, non avevo nessuno… i miei sono morti diversi anni fa a distanza di cinque anni l’uno dall’altra.. Non ho zii, non ho fratelli… e sono certa che Ken mi abbia scelto proprio per questo.. Che si sia informato su di me prima di iniziare a corteggiarmi… una ragazza sola del resto, è più facile da soggiogare no?”

Kaori aveva ascoltato inorridita il racconto dell’amica.

“Ma tuo marito..?”

“No, lui non sa niente del mio passato… ho voluto preservarlo, impedirgli di soffrire con e per me… ma a questo punto, credo di aver sbagliato… se gliene avessi parlato, adesso avrebbe una pista da cui partire e invece…”

Aina non riuscì a finire la frase, lo sconforto la pervase nuovamente e per Kaori fu lo stesso.

Ryo intanto, si era presentato al locale nel quale, la sera precedente, Aina e Kaori avevano cenato insieme.

Era intenzionato a scoprire qualsiasi dettaglio che avrebbe potuto aiutarlo a seguire una pista per trovare le due amiche.

“Ah sì mi ricordo di quelle ragazze…della rossa soprattutto, un bel bocconcino davvero” disse uno dei gestori con fare lascivo al punto che Ryo avrebbe voluto piantargli un pugno in pieno viso, ma serró la mascella cercando di controllarsi…

“Sono uscite di qui intorno all’una… ma sembravano tranquille, ridevano quando se ne sono andate.. Non mi è parso ci fosse alcun problema”

Ryo sospirò sconfortato fino a che, uno dei camerieri, sentendo la discussione, prese la parola.

“Scusate se vi interrompo ma ho sentito che sta cercando le due ragazze che erano qui ieri notte”

“Sì esatto” disse Ryo cercando di recuperare un po’ di speranza

“Non so se può esserle utile, ma ieri notte, una volta uscito per gettare la spazzatura nei bidoni nel vicolo qui fuori, mi è caduto l’occhio su quelle ragazze… beh, insomma, chiunque si sarebbe girato a guardarle… ebbene, ho visto un tizio scendere da un furgone bianco e fissare con estremo interesse le sue amiche che stavano chiacchierando sulla banchina… beh ecco.. Io sul momento non ci ho visto niente di strano.. Anche perché questo tizio è rimasto lì fermo per diversi minuti. Non ha neanche tentato di avvicinarsi alle due. Continuava a guardarle rimanendo in lontananza, questo sì, ma insomma, del resto pochi minuti prima le stavo fissando anche io..”

Ryo avrebbe voluto piantare un pugno in testa anche a lui, ma per l’ennesima volta si trattenne e continuó invece a rivolgersi al giovane

“E non hai notato altro? Sapresti descrivere questo uomo? Ricordi la targa del furgone o almeno che tipo di furgone fosse?”

“No purtroppo non ho visto altro.. Da qui non è che avessi una visuale ottimale dell’uomo. Ho visto solo che indossava un giubbotto e un cappello… poi comunque mi sono soffermato fuori solo pochi minuti. Dopo aver gettato l’immondizia sono rientrato subito. Posso solo dirti che il furgone era uno di quelli col portellone sul retro e non di lato…”

“OK.. Ti ringrazio..” Se dovesse venirti in mente qualcos’altro ti prego di chiamarmi” e così dicendo Ryo scrisse in fretta il suo numero su un tovagliolo posizionato a uno dei tavoli, porgendolo poi al ragazzo.

“Aspetta” disse lui all’improvviso..

“Il furgone… aveva una grossa ammaccatura sul fianco destro.. Però ecco amico.. Non vorrei mettere nei guai uno che non c’entra niente… magari il tizio del furgone era solo interessato a farsi due passi qui sulla banchina e non c’entra con la sparizione delle due donne… io poi sono rientrato subito nel locale, potrebbe benissimo essere arrivato qualcun altro nel frattempo.. è vero che quel tizio fissava quelle ragazze con particolare interesse, ma insomma ecco, come dargli torto del resto..con due sventole così…”

“Ti prego di non parlare così di quelle ragazze” disse Ryo con sguardo di ghiaccio.

“Ok ok scusami tanto…”

“Comunque non preoccuparti” disse lo sweeper ritrovando la calma

“Ogni indizio può essere utile e tu sei stato prezioso.. Se il tizio del furgone non c’entra niente non hai di che temere” e dopo averlo nuovamente ringraziato, Ryo uscì dal locale.

Non aveva scoperto molto, ma almeno adesso aveva un piccolo indizio da cui partire… capì ben presto che da solo però, avrebbe fatto ben poco.

Tirò fuori il cellulare, scorse la rubrica, schiacció il pulsante e attese la risposta dall’altra parte del telefono.

“Ryo, cosa posso fare per te? Ricorda che sei tu a chiamare quindi non voglio sentir parlare di botte”

“Non ho voglia di scherzare Saeko”

La donna, nel sentire la voce di Ryo, non poté fare a meno di incupirsi. Se Ryo non aveva voglia di scherzare il motivo poteva essere uno solo...

“È successo qualcosa a Kaori, Ryo?”

“Kaori è scomparsa stanotte insieme ad una sua amica… temo siano state rapite. Purtroppo non ho molto su cui poter lavorare, ma ho fatto qualche domanda in giro e pare che ci fosse un uomo particolarmente interessato alle due… ha un furgone bianco con il portellone sul retro e una grossa ammaccatura sul fianco destro”

“Beh, è veramente un po’ poco Ryo…”

“Ti sto chiedendo di fare il miracolo Saeko… si tratta di Kaori e sai che non ti molleró fino a quando non sarai in grado di darmi qualcosa di più…”

“Ma sai quanti furgoni bianchi ci sono a Tokyo? Sempre se poi, quello di cui parli, sia stato immatricolato qui e non in un’altra città… Ci hai pensato? Abbiamo indicazioni troppo generiche e…”

“Non ho bisogno di sentire scuse adesso!” Ryo urlò e Saeko, dall’altra parte del telefono, si irrigidì. Non aveva mai sentito Ryo alzare la voce.. Men che meno con lei.

“Questa è l’unica pista che abbiamo, devi aiutarmi a trovarla… da qualche parte dovremo pur partire no?” continuò Ryo cercando di ritrovare la calma.

Il tono risoluto che aveva usato, toccò Saeko nel profondo.

Non aveva mai sentito Ryo così disperato…neanche dopo la morte del suo caro Hideyuki. Sapeva da tempo quanto Kaori contasse per lui e anche lei voleva molto bene a quella strana ragazza che, con la sua adorabile presenza, aveva ridato vita a tutti loro.

“Proverò a fare una ricerca in merito a questo furgone ammaccato allora..”

“Non devi provare…devi trovarlo” e così dicendo, Ryo staccò la comunicazione.

Al casale Kaori e Aina stavano chiedendosi che fine avesse fatto il loro carceriere. Era quasi mezzogiorno ormai e gli parve strano che per tutta la mattina non si fosse fatto vedere.

Vivevano costantemente sul filo del rasoio fino a che un rumore all’esterno le riscosse.

Poco dopo la loro porta si aprì bruscamente.

“Buongiorno mie belle donzelle.. Vi sono mancato? Ieri sera ero così euforico da essermi sbronzato appena rientrato a casa.. Dovevo festeggiare! Mi sono svegliato solo poco fa.. Spero possiate perdonarmi per questo ritardo…”

Ken le guardó con un ghigno soddisfatto, puntando loro contro la sua inseparabile pistola.

Aina, in preda al terrore, non riuscì a proferire parola, Kaori invece, per l’ennesima volta, non si fece alcuno scrupolo nell’affrontarlo

“Certo che ci sei mancato, mi chiedevo proprio quando saresti arrivato a farci compagnia…e comunque non importava tu ci dessi spiegazioni. La tua puzza si sente fino a qui e si sarebbe sentita lo stesso anche se tu non avessi bevuto. ”

“Ah ah ah.. Hai fegato ragazzina..ma ti toglierò in fretta quel sorriso sarcastico dalle labbra. Un paio di giorni con me e diventerai mansueta come un agnellino”

“Allora faresti meglio a spararmi subito perché preferisco la morte piuttosto che stare altro tempo con te”

“Kaori!” la redarguì l’amica al pensiero che Ken potesse davvero prendere in parola ciò che Kaori gli aveva detto.

“Vedrai… non sarà così male stare con me. Ad ogni modo per adesso vi ho solo portato il pranzo… non voglio certo vedervi deperire a causa mia” e così dicendo lanció verso di loro un paio di sacchetti.

“Devo fare delle commissioni..non avevo messo in conto la tua presenza rossina e avevo comprato una sola corda… Ma adesso me ne serviranno due..”

Kaori non fece in tempo a rispondere che Ken chiuse immediatamente la porta lasciando le ragazze nuovamente sole.

Un brivido freddo percorse le loro schiene…. Che diavolo aveva intenzione di fare con delle corde?

Ma non potevano e non dovevano pensarci.. In qualche modo sarebbero uscite di lì, Kaori non si sarebbe mai arresa.

“Mangia qualcosa Aina..”

“No, non ho fame..”

“Non dire sciocchezze, devi farlo… hai un bambino dentro di te di cui devi prenderti cura… fallo per lui… ti prego”

La ragazza guardò Kaori con profonda gratitudine…

“Come fai ad essere sempre così?”

“Così come?”

“Così dolce, forte e positiva… sei una persona fantastica Kaori.. E quel tizio che ti ha lasciato scappare è proprio un cretino”

“Di…di che tizio stai parlando?”chiese la ragazza in imbarazzo

“Andiamo Kaori.. Non me lo hai mai detto, ma io l’ho capito subito il giorno che ce lo hai presentato al Cat’s eye. E poi insomma… Eriko non è proprio brava a mantenere i segreti..”

“Non mi dire che Eriko… quell’impicciona!!

Comunque Ryo…beh…sì, ma prima o poi riuscirò a dimenticarlo...”

“In tutta onestà io non mi darei così per vinta…ho notato come lo guardavi tu, ma ho notato anche come ti guardava lui…mi è sembrato parecchio infastidito del vederti seduta accanto ad Harumi quel giorno al locale.. ”

“Oh no, ti stai sicuramente sbagliando… Ryo conosce già i miei sentimenti e il giorno in cui glieli ho confessati è rimasto lì a guardarmi come se fossi un fantasma. Se ripenso ancora all’imbarazzo che ho provato…la verità è che lui non prova niente per me.. Certo, di sicuro mi vuole bene ma… beh, non voglio pensarci… Ad ogni modo quando torneremo a casa Eriko mi sente!”

Le due ragazze sorrisero prima che una coltre di tristezza si posasse nuovamente su di loro. Per un attimo si erano soffermate a pensare al loro futuro… Lo stesso pensiero attraversò le loro menti…

A casa… ce l’avrebbero fatta davvero a tornare a casa sane e salve?

“Vedrai che ce la faremo…riabbraccerai tuo marito presto Aina.. Te lo prometto”

“E tu il tuo Ryo…” rispose la ragazza

Kaori arrossì… chissà se Ryo aveva saputo della loro scomparsa… Che la stesse cercando? Nonostante tutto sapeva per certo che non si sarebbe dato per vinto finché non l’avesse ritrovata… si fidava di lui e in quel momento, avrebbe dato qualunque cosa per rivederlo.

   
 
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