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Autore: Suzyyy92    21/12/2020    2 recensioni
Magiche One-Shot a tema Natale con i nostri Exo!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era l'ultima settimana di scuola prima della vacanze di Natale. Tra compiti, interrogazioni ed eventi gli studenti della South Burlington High School erano costretti a passare la maggior parte delle loro giornate tra i corridoi del liceo mentre Seoul si tingeva di bianco grazie alla neve che in quei giorni scendeva senza sosta. La gran voglia di vacanze aveva ormai invaso tutti, anche gli studenti più bravi eppure bisognava tenere duro, almeno per quegli ultimi giorni di lezione. Oltre ai classici impegni di routine anche i club pomeridiano lavoravano senza sosta, chi per organizzare la festa di fine anno e chi per preparare le ultime partite di campionato, l'obbiettivo era ogni anno lo stesso, creare qualcosa che potesse essere ricordato per gli studenti futuri.

 Oltre ai classici impegni di routine anche i club pomeridiano lavoravano senza sosta, chi per organizzare la festa di fine anno e chi per preparare le ultime partite di campionato, l'obbiettivo era ogni anno lo stesso, creare qualcosa che potesse...        

Tra le aule della scuola, quella mattina si sentiva il solito frastuono di studenti che chiacchierava animatamente prima dell'inizio della lezione. Chi raccontava quello che aveva fatto la sera prima, chi si organizzava per il pomeriggio e chi invece copiava velocemente i compiti nella speranza di non essere interrogato. La campanella, all'improvviso aveva zittito tutti, e la professoressa era entrata per iniziare la lezione.

Nel frattempo, un ragazzo alto dai folti capelli scuri correva in tra i corridoi con una grossa chitarra sulle spalle nella speranza che l'insegnante non avesse scoperto il suo ennesimo ritardo. Peccato però, che non era capace di far piano ed entrò in aula sbattendo la porta. "Park Chanyeol!!! Noto che sei anche oggi in ritardo!" urlò l'insegnante all'improvviso tra le risate generali dei compagni. "Scusi professoressa, l'autobus non è passato e ho dovuto farmi tutta la strada a piedi" sottolineò il giovane che visto quanto era bagnato e coperto di neve non aveva detto di certo detto una bugia, almeno stavolta. "Ogni giorno è un motivo diverso, prima l'incidente sulle strada, poi hai aiutato la vecchietta ad attraversare la strada e oggi è colpa del autobus.... Non ne posso più, ogni volta è la stessa storia..." ripetè la docente piuttosto arrabbiata. "Ma professoressa..." cerco di giustificarsi Chanyeol, inutilmente. "Sei all'ultimo anno e dovresti prendere la scuola con un più di serietà.... non m'interessa, questo pomeriggio vai a pulire i palloni in palestra prima del torneo di pallavolo... e che sia l'ultima volta, al prossimo ritardo ti faccio escludere dal concerto di Natale, visto che ci tieni tanto!" l'ennesima punizione e questa volta le conseguenze sarebbero state peggiori del previsto. Si sedette al suo posto e blaterando qualcosa a bassa voce, dopo aver posato la sua chitarra si mise la testa sul banco con le cuffie nelle orecchie.

La lezione proseguì mentre il ragazzo, come al solito si addormentò sul banco noncurante di quello che stava succedendo intorno a lui, sapeva benissimo che quel pomeriggio gli aspettava l'ennesima figuraccia ma era anche consapevole che il suo rifiuto avrebbe creato conseguenze peggiori.

Park Chanyeol non aveva mai amato la scuola, la frequentava solo per poter partecipare alle lezioni di musica che il club pomeridiano offriva gratuitamente. La sua chitarra era la sua migliore amica e se ci avesse messo anche la metà del impegno con cui suonava durante le lezioni scolastiche sarebbe diventato uno dei migliori studenti della classe, ma a lui poco importava. Non gli interessava il pensiero dei compagni, che passavano la maggior parte delle giornate a prenderlo in giro e men che meno quello che avrebbero potuto dire quei cafoni della squadra di pallavolo nel vederlo nuovamente pulire il loro palloni. Ormai si era fatto il callo di tutto. Era un ragazzo determinato, volevo diventare un musicista di successo. Passava le sue giornate a scrivere canzoni e comporre musica. Tra qualche giorno, il concerto di Natale sarebbe stata l'occasione di far vedere davanti a tutta la scuola che il ragazzo imbranato che faceva solo ridere i compagni era in realtà un artista che avrebbe stupito tutti per quel suo talento. Ogni anno era così, si esibiva durante il concerto, tutti si complimentavano con lui e poi ricominciava la solita routine ma a Chaneyol questo poco importava.

La campanella di fine lezioni scandiva i movimenti degli studenti che si accalcavano in mensa per prendere i tavoli migliori. Quel pomeriggio quasi tutti sarebbero stati impegnati nelle attività pomeridiane. "Quindi dopo pranzo vai a fare Cenerentola per la mitica squadra femminile della scuola?" chiese colpendo violentemente la spalla di Chanyeol, uno dei suoi unici amici Enhyuk mentre entrambi erano in fila per prendersi qualcosa da mangiare. "Femminile? Ma non prendermi in giro! Devo andare da quei cafoni... come al solito!" sottolineò il giovane musicista quasi sorpreso di quello che aveva detto l'amico, anche se che spesso si divertiva a fargli gli scherzi. Enhyuk scoppiò a ridere, sapeva benissimo che l'amico viveva perennemente con la testa tra le nuvole, peccato che questa volta non era uno scherzo "Il torneo di oggi è quello della squadra femminile... guarda che lo sa tutta la scuola!" improvvisamente Chanyeol si blocco, con la bocca aperta, nel sentire le parole dell'amico. Se c'era una cosa lo imbarazzava e che soprattutto non lo faceva stare a suo agio era proprio la squadra femminile di pallavolo della scuola, o meglio il suo capitano. Alta quasi come lui, fisico perfetto e due occhi da cerbiatta, Jung Yerin era da sempre stata il suo punto debole. Aveva una cotta per lei dai tempi della scuola primaria quando i due partecipavano allo stesso corso di chitarra. Era una vera fuoriclasse della pallavolo ed era una grande appassionata di musica. Peccato però che non si era mai accorta di lui. Quel sorriso, quei suoi modi da vera leader avevano fatto da sempre perdere la testa al giovane che non era mai riuscito a confessargli i suoi sentimenti per paura di un rifiuto. Dover fare "lo schiavo" per lei e le sue compagna sarebbe stata una vera e propria umiliazione. "Le ragazze? No! Ma te lo scordi, io non ci vado" disse all'amico mentre si stavano sedendo sul loro solito tavolo in fondo alla mensa. "Se non ci vai, la professoressa ti farà saltare il concerto di fine anno!" le parole di Enhyuk facevano male, sapeva che quel concerto era la cosa a cui teneva di più. Chanyeol abbassò lo sguardo, in segno di cedimento. Purtroppo l'amico aveva ragione, rifiutare la punizione voleva dire saltare quello che stava aspettando da tanto tempo e per il quale rimaneva sveglio ogni notte per fare prove su prove.

Con tutto il coraggio e buona volontà che poteva avere, dopo pranzo andò in palestra pronto a scontare la sua punizione. Fu proprio la bella Yerin ad accoglierlo con lo sguardo quasi sorpreso. "Chanyeol! Quindi sei tu che devi pulire i nostri palloni?" gli disse sorridendo e indicandogli un enorme sacco di palloni bianchi da lucidare. Il ragazzo arrossì alla sua vicinanza "Ehm... si, farò veloce! Non vi disturbo!" disse imbarazzato e con lo sguardo basso avvicinandosi a quello che doveva fare. Yerin lo seguì con lo sguardo quasi delusa dal suo atteggiamento per poi unirsi alle compagne per iniziare la sessione di allenamento.

Mentre cercava di pulire al meglio i palloni accompagnato dalle continue risate di alcune delle ragazze, canticchiava un motivetto nella sua mente mentre si distraeva di tanto in tanto nel guardava la sua perenne cotta destreggiarsi agilmente col salti sotto rete e schiacciate.

All'improvviso l'allenatore fermò l'allenamento mandando le ragazze a riposarsi qualche ora in vista della partita che si sarebbe tenuta più tardi. La mole di lavoro di Chanyeol era ancora tanta, e la preoccupazione per non riuscire ad andare alle prove di musica nel pomeriggio lo facevano rallentare ancora. Improvvisamente due piccole mani bianche presero la pezza che aveva tra le mani il ragazzo concentrato nel suo lavoro. "Se mi lasci lo straccio ti do uno mano, hai ancora tutti quei palloni da pulire e immagino che tu abbia le prove tra poco..." lo sguardo di Chanyeol si alzò di scatto nel sentire quella voce così dolce e delicata. Era Yerin, che si era proposta di aiutarlo. Il suo cuore batteva a mille e prima di rispondere inciampò diverse volte nelle sue stesse parole. "Sei sicura? Insomma non vorrei che dicano qualcosa, la mia è una punizione!" disse il giovane imbarazzato e rosso dalla vergogna. "E da quando al grande Park Chanyeol interessa quello che dicono gli altri? E se lo dicevi per me, è il minimo visto che in realtà dovrebbe essere la squadra stessa ad occuparsene!" le parole della ragazzo lo avevano piacevolmente sorpreso. Nonostante gli anni che si conoscevano non credeva che lei si fosse mai interessata così tanto ad un suo pensiero. "Grazie, davvero!" accennò un timido sorriso mentre Yerin cominciò strofinare con cura e precisione. "Suonerai allo spettacolo di venerdì?" chiese la ragazza incuriosita. Chanyeol non si aspettava tutto questo interesse da parte sua "Si, porterò alcuni pezzi con la chitarra...". Iniziarono a parlare di musica, la cosa che al ragazzo faceva sentire sempre maggiormente a suo agio.

Se la presenza della ragazza già gli faceva battere il cuore, sentirla così vicina a lui anche nei suoi interessi gli faceva completamente perdere la cognizione del tempo, tanto che una volta finito quasi non si era reso conto che stava per arrivare in ritardo alle prove.

Aver passato quel pomeriggio diverso in compagnia di Yerin aveva reso il giovane musicista particolarmente carico e su di giri. Dopo delle prove eccellenti, corse a casa per mettere in musica e testo quella melodia che risuonava continuamente nelle sua testa durante tutto il tempo che aveva passato in palestra. Volevo provare a trasformare quelle note confuse in una canzone che avrebbe voluto far sentire al pubblico proprio durante la festa di Natale.

Era la prima volta che metteva insieme qualcosa scritto da lui, solitamente era abituato ad eseguire cover o a comporre semplici motivetti da tenere per sé, eppure quel giorno stava nascendo dentro di lui un pensiero, quello di provare a farsi notare da quella cotta che fino a qualche ora prima non era altro che un ostacolo ma che ora si stava trasformando in un'opportunità, o forse era semplice illusione, chissà!

La settimana passò velocemente, e il giorno del concerto di Natale era finalmente arrivato. Durante tutti i giorni precedenti, Chanyeol aveva cercato di arrivare a scuola puntuale e rispettare tutto quello che dicevano i professori, in modo che non venisse punito in alcun modo. Aveva passato nottate infernali per cercare di finire quel pezzo, voleva a tutti costi suonarlo durante il concerto e voleva che fosse qualcosa di impeccabile.

Durante quei giorni era capitato qualche volta di incrociare Yerin nei corridoi ed era pure riuscito a scambiarci qualche parola di senso compiuto. Avrebbe tanto voluto invitarla a bere un caffè, passare un pò di tempo con lei eppure in coraggio come al solito gli mancava.

Il concerto stava per cominciare, Chanyeol dietro le quinte, vestito di tutto punto aspettava il suo momento per salire sul palco. Alcuni dei suoi compagni si era già esibiti e il pubblico di studenti era calorosa, la cosa gli metteva molta carica. Avrebbe suonato alcuni brani di Natale e poi, a sorpresa da tutti avrebbe eseguito la sua canzone. Chissà se la bella Yerin era in mezzo a quel pubblico. Qualche giorno prima, mentre pulivano quei palloni aveva dimostrato interesse per il concerto e la speranza nel cuore del ragazzo ne vederla era davvero tanta. La canzone che aveva scritto era palesemente per lei, chissà se l'avrebbe capito.

Dopo l'esibizione del suo amico Enhyuk, anch'egli ottimo chitarrista era arrivato il suo momento. Fece un grande respiro e salì sul palco con il sorriso sulle labbra.

Se in classe i compagni passavano il tempo a deriderlo, quando suonava rimanevano tutti incantati ad ascoltare la sua calda voce cantare

Se in classe i compagni passavano il tempo a deriderlo, quando suonava rimanevano tutti incantati ad ascoltare la sua calda voce cantare. La luce sul palco era talmente forte che Chanyeol non riusciva a vedere chi ci fosse nel pubblico, eseguì con attenzione e cura i pezzi di Natale che aveva preparato poi si sedette sul ciglio del palco con la chitarra tra le mani. "Grazie a tutti intanto! E' sempre un piacere suonare per voi. Ho preparato un altro pezzo, questa volta scritto da me. Ho voluto esprimere con questa canzone un pensiero che sento da tanto tempo e spero che possa piacervi e che qualcuno riesca ad immedesimarsi in quello che ascolterà. Il titolo della canzone è Sing for You!" dopo il breve discorso iniziò a suonare il pezzo tra lo stupore generale degli studenti che ascoltavano rapiti. Ad un certo punto la luce che rifletteva sul palco si era spostata verso il pubblico che acclamava a gran voce Chanyeol, tra loro il giovane riuscì ad intravedere la bella Yerin che sorrideva nell'ascoltare la bellissima canzone. Chissà se nella sua mente potesse almeno immaginare che il pezzo era dedicato a lei.

Il concerto era finito da un pezzo e gli studenti si erano tutti riversati in palestra per la grande festa di Natale, l'ultimo appuntamento primo di salutarsi per le vacanze. Chanyeol odiava quel genere di cose, e aveva deciso di andare subito a casa. Era pensieroso, se sul palco si era sentito libero nell'eseguire quella canzone, appena rientrato dietro le quinte venne invaso da tanti pensieri.

Aveva ricominciato a nevicare e se non si sbrigava avrebbe perso l'ultimo autobus che lo riportava nel quartiere di periferia dove abitava. Dopo aver coperto con cura la sua chitarra si avviò verso il cancello quando qualcuno dietro di lui iniziò ad urlare il suo nome a gran voce. "Chanyeol! Park Chanyeol, aspetta!" quella voce, non poteva essere. Si girò di scatto e si ritrova davanti Yerin che gli sorrideva. "Yerin..." disse stupito mentre rimase immobile a guardarla. "Volevo farti i miei complimenti, il tuo pezzo è bellissimo..." il cuore del ragazzo batteva all'impazzata. Chanyeol sorrise "Sono contento che ti è piaciuta... comunque, mi chiedevo... se, insomma, qualche giorno di questi ti andrebbe di andare a bere un caffè insieme..." ce l'aveva fatta, non ci credeva nemmeno lui, anche se era pronto ad un bel due di picche dalla ragazza. Yerin si avvicinò a lui senza mai abbandonare il sorriso "Certamente, mi farebbe tanto piacere! E mi farai sentire di nuovo quella canzone, vero?" il ragazzo senza aggiungere altro prese coraggio avvicinò la ragazza a lui e la strinse forte a se. "Tutte le volte che vorrai..." le sussurrò all'orecchio mentre si rimise a canticchiare dolcemente il ritornello della canzone alla giovane che nel frattempo aveva appoggiato il suo viso su di lui. I due rimasero abbracciati per parecchio tempo mentre la neve e le luci di Natale rendevano l'atmosfera intorno a loro magica. Chissà se Yerin avrebbe saputo mai che quella canzone che gli piaceva tanto era stata scritta proprio per lei, probabilmente l'avevo già capito. Una cosa era certa, quella sarebbe stata solo la prima di una lunga serie. 

   
 
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