Arendelle
è pronta per salutare
definitivamente la piccola Aurora. I due giorni seguenti la morte della
principessa, i sovrani e l’intero regno hanno deciso di
realizzare in memoria
della ragazzina una statua, da porre al centro della strada principale,
esattamente
a pochi passi da quelle di re Agnarr e consorte.
Le
ore di preparativi della funzione
religiosa sono dure per Anna e Kristoff e l’intera famiglia.
Letizia e Jack
Frost, per di più, decidono di lasciare Arendelle e
riprendere la loro vita in
un nuovo posto. Quel luogo ha recato loro troppe
ferite.
“Vogliamo
partecipare al funerale di Aurora
per omaggiarla come merita, poi andremo via” –
spiega Jack a Ingrid, alquanto
amareggiata per la decisione presa dai due ormai diventati suoi nipoti.
Tutto
è pronto: così la bara aperta, adornata
di fiori, l’orchestra e i musicisti pronti ad intonare uno
speciale Halleluia,
i reali seduti in prima fila, e tutto il popolo presente, tra
singhiozzi e
tristezza, viene dato il via alla cerimonia funebre.
Ineke,
seduta accanto ai due gemelli, tiene
strette le mani di entrambi. E quando il coro comincia a cantare per
Aurora, la
maggiore dei figli di Anna e Kristoff, sussurra ai due fratellini
– “Siateci
sempre l’uno per l’altra. Non dimenticate che il
legame che vi unisce non può
distruggerlo nessuno”
Pensando
alla sorella tanto amata, Ineke
lascia scivolare alcune lacrime sulle gote rosee.
Si
ricompone subito, poi posiziona lo sguardo
fisso sulla bara e da quel momento in poi spegne le sue emozioni.
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All’esterno
della chiesa, Jack e Sandy
assistono, sofferenti, alla scena.
“Fratello,
davvero non c’è modo?”
“Basta
Sandy! Te l’ho già detto cento volte
in questi ultimi due giorni. Non si può riportare in vita
chi è morto”
“Dannazione!!”
– esclama la donna,
arrabbiandosi di fronte alle ingiustizie della vita –
“Se una ragazzina che
avrebbe dovuto avere davanti a se tanta strada da compiere ha chiuso
gli occhi
per sempre, la colpa è nostra. Io non riesco a continuare a
far finta di nulla.
Non posso accettare che oltre ai miei figli, ho permesso ad
un’altra madre di
perdere una dei suoi”
Black
non risponde, ascolta lo sfogo della
sorella, impassibile.
“Sono
sicura che se usassi la tua magia come
hai fatto con me…”
“Pensi
che io non ci abbia pensato?” –
controbatte l’uomo.
“E
allora? Come mai tutti questi “ma”?”
“Sai
bene che potrei non riuscire una seconda
volta. Pitch è stato chiaro. Potevo servirmi di una magia
tanto potente in un
solo momento”
“E
se la sua fosse l’ennesima menzogna?”
Jack
la guarda perplesso e lei risponde al
suo sguardo, dicendogli – “Pensaci bene, lui ti ha
insegnato quello che sai per
salvarsi, in caso sarebbe servito. Sappiamo che da solo non avrebbe
potuto
disporne, così ha fatto in modo che la conoscessi tu. Su di
me non poteva
contare, essendo mortale. Però tu no! Tu sei
speciale”
“Io
temo non sia così semplice”
“Se chiedessimo aiuto a qualcuno di speciale come
te?”
“Chi?
I trolls? Se pensi a loro sbagli
soggetti. Sono potenti, ma non fino a questo punto”
– precisa lui.
“Mi
riferisco a qualcuno dotato della tua
stessa magia, qualcuno che ha in parte il nostro stesso
sangue… Elsa!”
“Elsa”
– ripete Jack Black, sorpreso da
quella proposta.
“Per
sua nipote sarebbe disposta a tutto”
“Non
ho alcun dubbio in merito, però…mi
domando se mai si fiderà di noi”
“Dovrà
farlo! A questo punto non ha nulla da
perdere” – Sandy è decisa come mai prima.
Molti
sono i tentennamenti da parte di Jack
Black. Eppure qualcosa sembra accendere la speranza…
esattamente quando vede i
figli di sua sorella uscire dalla Chiesa di Arendelle.
“Forse
possono essere loro due il nostro aggancio perfetto per convincere Elsa
a
fidarsi!” – sussurra lui all’orecchio
della commossa sorella, indicandogli i
due a pochi passi da loro. Le sorride e la invita a rischiare e a
cercare il
definitivo confronto con i suoi gioielli più belli.
Con
il cuore in gola e le gambe tremanti,
Sandy affronta la sfida più difficile della vita.
“Vi
ho trovati finalmente” – esclama ad alta
voce, raggiungendoli.
La
voce che attira la loro attenzione,
costringe i Frost a voltarsi. Letizia non sa chi è quella
persona , però le
basta avvertire la tensione di suo fratello maggiore per intuire che
non è
qualcuno ben accetto.
“Andiamo
via, Leti” – il primogenito della
Black sa chi è quella donna e non ha intenzione di
perdonarle nulla. Cerca
perciò di evitare il confronto, tirando a sé la
sorella.
“No,
aspettate vi supplico. Non potete
allontanarmi per sempre, Jack”
“Non
posso? Io posso tutto. Secondo te ho
dimenticato quando, andando via e lasciandomi solo con la mia
sorellina, hai
detto “Tu puoi fare ogni cosa, adesso inizia un nuovo
cammino”, ebbene sì, io posso
fare ogni cosa. e quella che devo fare per il bene mio e di Letizia
è
eliminarti dalle nostre vite definitivamente”
“So
di aver sbagliato. Per amore di un
genitore si farebbero anche azioni sconsiderate. Però voglio
chiedervi perdono”
– inginocchiandosi a terra, la Black inizia a canticchiare
una vecchia
ninnananna.
Quel
suono è un ricordo che riaffiora nei due
fratelli. Perfino Letizia sente un tocco al cuore sentendo il canto di
sua
madre. Ed è proprio tale ninnananna a confermarle che ha di
fronte a se Sandy
Black. In cuor suo sente che redimerla è la cosa migliore da
fare e da matura e
coraggiosa qual è, lascia la mano del fratello e raggiunge
la donna. Le si
posiziona di fronte e con gli occhi inumiditi le dice –
“Sai che per colpa di
un piano cattivo, la vita di una ragazza si è
spezzata?”
“Si,
tesoro mio. Sono qui per risolvere ogni
cosa. Se mi darete una seconda chance, vi dimostrerò che
sono buona e che
voglio riparare ai danni fatti”
Letizia
ascolta Jack, alle sue spalle, dirle
di lasciar perdere, che non è credibile, che non bisogna
lasciarsi ingannare.
Però gli occhi di sua madre parlano chiaro e comunicano
esclusivamente
sincerità.
“Ti
credo” – comunica, accennando un timido
sorriso.
“Ma
sei impazzita?” – esclama il maggiore,
spiazzato del tutto dalla decisione della consangunea. La raggiunge e
le
afferra un braccio, tirandola verso di se –
“Andiamocene, starà usando qualche
incantesimo per stregarti”
“No, fratellino. È sincera, l’ho
percepito”
“Figlio
mia, io non ho più intenzione di
ingannare nessuno” – si discolpa Sandy.
“Basta, sono stufo. Possibile che tu abbia deciso di tornare
a distruggere una
felicità che abbiamo cercato e concretizzato solo
ora?” - arrabbiato
e ferito per aver rivisto quel
genitore che l’abbandonò e che ora è
lì per cercare di rimediare a qualcosa di troppo
doloroso, Jack allenta la presa sul braccio della sorella. Poi,
ricevendo
l’ennesimo NO di Letizia, pronta ad ascoltare la madre, il
giovane corre via
sotto lo sguardo triste delle due presenti.
“Gli
passerà, sono sicura. Tu avrai molto da farti perdonare.
Però ora mi basta
sapere di poter avere una mamma su cui contare” –
commossa ed emozionata, la
bambina si getta tra le braccia della donna che l’accoglie
con immensa gioia.
“Adesso
però devi ascoltarmi bene, piccola
mia! Se vogliamo tentare di riavere Aurora indietro, bisogna convincere
Elsa a
fidarsi di noi”
“Conta
su di me, io voglio assolutamente che
tutto torni come prima”
“Bene”
– le sorride Sandy, fiera di avere una
figlia così in gamba.
La
rabbia e il rancore di Jack erano ben
prevedibili per la Black. In fondo è lui il maggiore che ha
visto la madre
uscire di casa e non tornare più. Perciò la sua
frustrazione è ben
giustificata.
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Elsa,
distrutta dopo la funzione, lascia la
Chiesa per prendere aria.
Quel
clima le rendeva difficile persino
respirare.
In
disparte, seduta su una delle panche di
fianco alla struttura, cerca di risollevarsi.
Ed
è in quel preciso istante che le compare
di fronte qualcuno di inaspettato.
“Tu?
Cosa ci fai qui?” – sobbalza. In
posizione d’attacco, si prepara a colpire Jack Black.
“Niente
più guerra. Voglio la pace” –
l’uomo
alza le mani in segna di evidente resa.
“Peccato che mia nipote sia morta e ora la pace potrai
scordartela” – Elsa è
una furia e scaglia sul cugino una serie di getti di ghiaccio.
“Ascoltami”
– cerca di spiegarle, evitando i
colpi.
“Non
ho intenzione di dar retta al mio
nemico”
“Nemico? Ma cugina…”
Ed
è quell’appellativo a frenare il quinto
spirito che non trattiene le lacrime, oltre che la rabbia -
“Cugina? Adesso mi
consideri tua parente? Dopo tutto il male che hai tramato contro me e
la mia
famiglia! Sappi solo che pagherai perché oltre ad aver
distrutto le nostre vite
hai ucciso quella di mia nipote. Non perdonerò mai e poi mai
questo affronto!!
Hai capito?” – la potenza della magia di Elsa
è tale che con un ultimo e
decisivo colpo farebbe fuori il nemico.
È
pronta a farlo, senza timore alcuno.
È
la voce di Letizia a bloccare l’attacco.
“Aspetta
zia Elsa!”
“Leti,
vai via da qui piccola!” – le ordina.
“No, non colpirlo. È dei nostri”
– le dice, ponendosi da scudo di fronte al
ritrovato zio.
“Come?
Hanno imbambolato anche te?” – le
domanda, preoccupata.
“Mai
stata così bene, fidati. Ho ritrovato
parte della mia famiglia. Non far loro del male, ti supplico. Non
farmeli
perdere una seconda volta” – la prega la bambina.
Sandy
compare in tale istante, da dietro Jack
Black e si presenta alla cugina di Arendelle.
“Maledetta!
Tu hai preso il posto di Anna per
mesi e ci hai ingannati tutti”
“Lo
so, hai ragione ad odiarmi. Odiami quanto
vuoi se ti fa stare meglio. Io me lo merito.
Però… voglio solo dirti che le
nostre intenzioni ad oggi sono buone. Siamo liberi
dall’influsso di Pitch Black
e abbiamo un unico obiettivo”
“Quale?”
– domanda, sospettosa, la regina dei
ghiacci.
“Vogliamo
riportare Aurora in vita!”
“Cosa?
Mi stai prendendo in giro? Come osi
dire stupidaggini sulla morte di una povera ragazzina?”
“Non
dico stupidaggini. Io sono morta e mio
fratello Jack mi ha salvata. Conosce la magia per rendere questo
possibile”
“Come
posso fidarmi? Se questo è l’ennesimo
tranello?”
“Non
lo è! Per tentare di riavere qui Aurora,
però, bisogna unire le forze”
“Cosa vuoi dire? Unire le forze?”
“Tu
e io, cugina” – interviene Jack –
“Ma
sappi che costerà molta energia. Io sono disposto a tutto
pur di dimostrare la
mia buona fede! Ti insegnerò questa potente magia, a patto
che poi tu la
rimuova dai ricordi”
“Se io dovessi apprendere un incantesimo così
forte, come potrei mai
dimenticarlo? Sarei una folle a farlo”
“Invece è meglio così! Credimi,
è bene che ogni magia legata a Pitch Black
venga cancellata da questo mondo, così come dovrà
essere cancellato ogni
ricordo legato alla sua mostruosa personalità”
Dopo
attimi di esitazione, Elsa cerca
consiglio in Letizia. Ma la bambina non ha dubbi.
“Tentar
non nuoce” – le dice la Frost.
E
così, di fronte alla mano di Jack Black in
segno d’accordo, la custode della foresta incantata
acconsente.
Una
stretta di mano e una luce accecante che
invade il cielo sono i segnali dell’alleanza e del nuovo
inizio tra le due
famiglie.
Riusciranno
davvero nell’impresa?