Capitolo 3
ERRORE FATALE

<< Il tuo è stato un errore fatale!! Non avresti mai dovuto inventarti una storia come quella Ramoso, sono molto deluso da te. >>
<< Eddai Sirius! Io no ho mentito e lo sapete anche voi due; mi conoscete meglio di me stesso. Ormai non riesco più a mentirvi! >>
<< Questo è vero, però.. >>
<< Cosa Peter? >> chiese stropicciandosi gli occhi stanchi . Non aveva chiuso occhio quella notte per il male e alla seconda ora avrebbe dovuto sostenere il compito di pozioni.
<< Hai esagerato. Potevi almeno evitare di urlare e, quindi, di svegliarla. Quando è entrata ho avuto paura che ti ammazzasse se Remus non si fosse messo davanti a lei. Tremo ancora se ripenso alla scena. >> Il piccolo Peter si nascose sotto il letto, ma gli altri non ci fecero troppo caso ogni tanto faceva cose del genere.
<< E fortuna che l'ho bloccata un po' all'inizio, altrimenti saresti finito dritto dritto al San Mungo, non mi ero mai accorto avesse tutta quella forza. >>
<< Già e poi dobbiamo ancora sistemare tutto. Diavolaccio, quando si scatena fa davvero paura! >> Disse ridacchiando Potter. Dopotutto le piaceva che la Evans avesse quel caratteraccio, ripensare alle loro litigate gli alzò il morale. Anche se non poteva cancellare i dolori, avrebbe potuto alleviarli. La possibilità di prendere un'altra volta le pozioni di Madama Chips non lo attirava minimamente.

Quando arrivò il momento del compito si auto maledisse per saltare quell'incombenza ( anche se non sarebbe servito, stava uno straccio!) e il professor Lumacorno gli assicurò che gli avrebbe fatto rifare la prova; così il ragazzo si diresse verso l'infermeria, ma prima di arrivarci fece la controfattura e, preso il mantello dell'invisibilità dalla borsa a tracolla, lo indossò e si avviò verso la Sala Comune della Torre Grifondoro dove trovò l'ultima persona che avrebbe mai pensato di incontrare: Lily Evans ancora in vestaglia che stava piangendo.
<< Che ci fai qui? >> chiese freddo quando, in realtà, moriva dalla voglia di stringerla tra le braccia e sentire il suo profumo che si fermava sulla divisa. La ragazza sobbalzò.
<< Potrei farti la stessa domanda. >> Disse guardandolo con occhi fiammeggianti. Lui si avvicinò e si sedette sulla poltrona davanti a quella già occupata.
<< Non ho dormito e non riesco a concentrarmi per il test di Pozioni, così l'ho saltato. >>
<< Ancora il trucchetto del vomito? >> Fece la ragazza disgustata dalla visione di lui che vomitava sul banco come era successo un mese prima a trasfigurazione.
<< Si. E tu? >> l'altra lo guardò senza capire. << Io ti ho detto la ragione per cui sono qui, ma tu no. E non dirmi che non ti sentivi pronta per il compito perchè non me la bevo. >>
<< Non sono affari tuoi! >> scattò lei sulla difensiva. Per poi ritornare a sprofondare nella poltrona alla vista dello sguardo di fuoco di lui.
<< è successo veramente? DIMMELO!! >> si era alzato e la vena sul collo gli pulsava. La ragazza era spaventata.
<< Cosa sarebbe dovuto succedere? >> Chiese con la voce tremante.
<< Tu e Piton. Vi siete baciati davvero? >>
<< è-è successo al primo anno, ma non l'ho fatto apposta è stato un incidente. >> concesse velocemente.
Il ragazzo era scioccato. Non poteva essere vero, si disse. Ma non fece in tempo a aggiungere altro che il buco del ritratto si aprì ed entrò un'altra Lily Evans.

<< Remus, dì a Potter che se salta un altro compito vado a spifferare tutto alla McGranitt; dopo avergli tolto cento punti, ovviamente. >>
Lily era di pessimo umore, non solo non era riuscita a chiudere occhio la notte precedente, ma aveva notato l'assenza dell'altro prefetto di Grifondoro.
* Eppure sa che è una cosa che detesto! Che sciocca, non farà mai quello che gli dico. Neanche se ne dovesse andare della sua incolumità!* Pensato questo prese posto ed escluse i pensieri rivolti a quell'ingrato di compagno di Casa, nonchè di ronda (in quanto erano entrambi prefetti), per fare alla perfezione il suo compito. Ma una volta che ebbe terminato non riuuscì a resistere e intercettò Lupin che si stava dirigendo a gran velocità verso le scale che conducavano alle serre.
<< Remus, aspetta! >>Detestava l'idea, ma dovette urlare dall'inizio del corridoio perchè il ragazzo era quasi arrivato alla fine da quanto veloce era.
<< Ciao Lily, scusa ma sono in ritardo. Cosa c'è? >> Domandò senza smettere di saltellare da un piede all'altro.
<< Dov'è Potter? E non fare quel ghigno! Devo solo avvertirlo e fargli una bella ramanzina per la prossima volta. >> aggiunse lievemente rossa dato che l'amico aveva fatto un ghigno pieno di malizia; non credeva che anche lui ne fosse capace.
<< Si trova nella Sala Comune e starà dormendo, quindi non svegliarlo e, già che ci sei, accendi il fuoco e mettigli una coperta che sennò prende freddo. Ora vado, ciao! >>
Era rimasta turbata per ciò che aveva sentito, ma era anche grata a Remus di darle così tanta fiducia da permetterle di fare quei gesti di affetto. Infondo per lui i suoi amici erano come i fratelli che non ha mai avuto.
Come lei era la sua sorellina.

<< Chi diavolo sei tu?! >> scattarono in contemporanea le due rosse di cui una era tutt’ altro di  quello che sembrava.
Si stavano guardando con aria truce quando successe qualcosa di inadeguato per la situazione che aiutò a chiarire l'improvviso sdoppiamento della grifondoro.
La ragazza che fino ad un momento prima James Potter riteneva colei che amava altri non era che... Amanda McFerson. La sua sanguisuga.
Appena l'effetto della pozione polisucco terminò  lei tentò di scappare ma davanti al buco del ritratto la vera Grifona era rossa per l’oltraggio e solo adesso comprendeva come mai aveva ricevuto tutte quelle lettere piene di rimproveri dai suoi professori.

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E così un'altro personaggio viene a complicare la vita tra i due grifoni. Cosa succederà alla ragazza? e cosa farà Potter per farla pagare a Piton?
Alla prossima, ciauuuz!
cucciolotta92