Anime & Manga > Un fiocco per sognare, un fiocco...
Segui la storia  |       
Autore: Himechan    24/08/2009    5 recensioni
Una ragazza misteriosa, Pokotà non parla più, il pericolo e l'amore... Himi e Dai Dai più uniti e distanti che mai
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hime fissò quel volto incredula. Lui era lì di fronte a lei, il Principe, la creatura misteriosa che si era risvegliata dal suo lungo sonno. E quel volto…Era perfettamente identico a quello di Dai Dai…
“Dai Dai…” Non sapeva come spiegarselo. Irrazionalmente era qualcosa che andava aldilà della sua immaginazione eppure ciò che vedeva era realtà…o forse solo apparenza?
“Ti stupisci cara Himechan?” sogghignò Minako avvicinandosi verso di lei di qualche passo ma Lui, senza dire una parola la fermò con un gesto secco del braccio. Perentorio e inaspettato.
“Principe Axios…”
“No. E’ una questione che non vi riguarda più” disse seccamente, senza lasciare spazio ad alcun tipo di replica. “Lasciate che lo faccia io…”
“Principe…”
“E’ una questione tra me….e Loro…” disse con voce dura, incolore, poi rivolse un sogghigno beffardo, odioso, ad Erika
“Principessa ti ricordi…di me?”
Erika lo fissò a lungo con espressione decisa, per nulla intimorita, sfidandolo apertamente.
“Certo che mi ricordo di te Principe Axios… Erede al Regno delle Tenebre… Tu,  io e le tue sorelle da bambini abbiamo condiviso molte cose. Praticamente tutto. Eravamo inseparabili.”
“Ricordi bene… Molto bene!” esclamò il Principe con aria di profonda superiorità smaterializzando istantaneamente, con un gesto rapido l’elmo dalle mani.
“E ricordi anche quello che è successo alla MIA gente quando il Gran Consiglio decise chi sarebbe stato l’erede legittimo al Regno della Magia?”.
Erika lo fissò, guardandolo con espressione determinata negli occhi.
“Lo ricordo”.
Hime non riusciva a capire ciò che Axios voleva dire. L’unica cosa buffa a cui riusciva a pensare in quel momento, per non essere completamente travolta da tutta quella serie di eventi inaspettati, era il fatto che Axios avesse le identiche fattezze di Dai Dai: sentirlo parlare in quel modo, provare quella strana inquietudine nel fissarlo e allo stesso tempo quello strano senso di tacito rispetto le dava una sensazione curiosa e allo stesso tempo terribile. Quella creatura appariva straordinariamente lontana dal suo caro, dolce, amorevole Daichi. Lui giaceva poco distante, immobile. Avrebbe voluto raggiungerlo ma aveva l’autentico terrore che se solo avesse provato a muovere qualche passo sarebbe accaduto ad entrambi qualcosa di irreparabile.
“Vedi cara, piccola…” ancora un sogghigno beffardo. Come se l’avesse letta nel pensiero, Axios le si rivolse  “Himechan… La tua amica principessa ti ha sempre tenuto nascosto il perché sia diventata regnante effettiva del Regno della Magia da cui proviene il Fiocco Magico… Ma ora te lo spiego io…Dopodichè ti informo che mi riprenderò tutto ciò che mi è sempre appartenuto, e questo comprende il TUO Fiocco e la TUA anima…e i TUOI sogni assieme a quelli del TUO stupido amico”.
“Axios…Non farlo…” lo supplicò Erika, implorante.
“Himi e Dai Dai non c’entrano niente. Prendi me… La tua energia è stata sufficiente per risvegliarti… Ora non hai più bisogno di loro. Lascia che ritornino sulla terra dalle persone che gli vogliono bene!” Stavolta la determinazione di Erika era tutta rivolta a proteggere i suoi più cari amici terrestri.
“Taci stupida!” le gridò Minako in maniera perentoria “Abbiamo aspettato secoli prima che il nostro destino si compisse realmente. Ora ci riprendiamo solo ciò di cui tu e la Tua gente ci avete privato”. Gli occhi viola di Minako brillavano come frammenti di onice brillante nell’oscurità improvvisa. Il loro Regno. Il buio. La tenebra.
Hime continuava a non capire e a spostare il suo sguardo prima su Erika e poi sui tre fratelli delle Tenebre. Le pareva tutto molto strano e irreale. L’unica cosa di cui era certa era del sacrificio e della sparizione del suo grande amico Pokotà e del fatto che voleva proteggere Dai Dai a tutti i costi.
Fu Axios a risvegliarla dai propri pensieri. “Sai cara, piccola, Himechan, immagino che Erika non ti abbia mai raccontato qualche piccolo particolare su come lei e la sua famiglia siano arrivati al potere nel Regno della Magia. Bhè te lo spiegherò io… Devi sapere che in realtà io, le mie sorelle e perfino la tua amica Erika abbiamo molti più anni di quanto in realtà sembri” sembrava molto deciso a raccontarle il loro passato e da dove provenivano.
Considerato che l’anno terrestre per loro corrispondeva a cinquanta anni del regno della Magia, ad occhio e croce, Axios, Minako e Hanae dovevano avere all’incirca settecento anni.
Hime ebbe un sussulto… eppure all’apparenza parevano suoi coetanei.
“C’era un tempo in cui la nostra Gente era unita a quella della Principessa Erika” usò il termine principessa con una punta di sarcasmo, mista a disprezzo.
“Un tempo in cui prosperità e armonia regnavano. Un tempo in cui era la nostra Gente, la nostra Regina a dominare… Poi però qualcosa è cambiato… Una parte degli abitanti del Regno della Magia si sono rivoltati contro di noi accampando diritti inesistenti… Cercando di usurpare il trono dei nostri regnanti… E tra questi c’erano Erika e la sua famiglia. Durante il consiglio popolare così si è deciso di detronizzare la Nostra Regina, per mettere a capo la famiglia della tua cara gemella. Noi siamo stati costretti all’esilio… A vagare senza meta nel nulla cosmico. Per anni e secoli…Cacciati brutalmente dopo tutto quello che avevamo fatto per il Regno della Magia… Cacciati come dei reietti…”
“E’ una menzogna!” replicò Erika in tono determinato “Hime non credergli! E’ una menzogna! La loro mente è stata plagiata dal Male nel preciso istante in cui hanno assunto il potere! Axios la vostra storia è molto diversa… Lascia… Lascia che io possa aiutare voi e la vostra Gente!”
“L’unica cosa che tu puoi fare è lasciare che la Vostra energia confluisca in noi, per poter essere finalmente immortali e dominare sul Regno!” le rispose Axios con un sogghigno malvagio e perverso. Ormai era chiaro che la loro mente fosse completamente controllata dal Male.
“Axios ricorda quali sono le tue origini! Ricorda la nobile stirpe del tuo nome! Non lasciare che il Male abbia la meglio su di voi!” esclamò Erika in tono pieno di passione e di sincerità “Sai perfettamente che possiamo regnare in armonia se perseguiamo insieme gli stessi obiettivi! La vostra Gente è stata costretta all’esilio dal consiglio regnante proprio perché soggiogati dall’Essenza del Male Supremo! Ma se vi ravvedete sapete benissimo che il Regno vi accoglierà!”.
A quel punto era evidente che la presenza di Dai Dai ed Hime fosse solo un pretesto per scatenare l’ira della famiglia delle Tenebre. Himi però non riusciva ancora a capire il suo ruolo fino in fondo.
Fu Erika, come se l’avesse letta nel pensiero, a spiegarglielo.
 “Tu e Dai Dai siete solo la reincarnazione terrestre della famiglia delle Tenebre. Nella nostra cultura tutti possiedono un essere umano che si è reincarnato nell’essenza di un abitante del Regno della magia. In questo caso Dai Dai è la copia terrestre di Axios, mentre tu sei quella di Hanae. Proprio così… Hanae era il tuo doppio, Hime, ma il tuo doppio malvagio dopo che il Fantasma Oscuro ha plagiato in negativo la natura della loro Gente. Minako invece rappresenta il mio doppio, la mia…” tacque un istante prima di parlare “La mia…parte negativa… Hanae, Minako e il Principe Axios non sono altro che la rappresentazione fisica della parte segreta e nascosta della coscienza di tutti noi…La nostra pars destruens… Quella negativa e subdola che si annida anche nella persona più amabile dell’universo.
Senza il Male non ci sarebbe il Bene. In un certo senso possiamo dire che… siamo complementari…”
Hime era rimasta completamente senza parole “Dunque…Dunque… Hanae…E’…Parte di me, nello stesso modo in cui Minako è parte di te? E Dai Dai…”
Non ci fu bisogno di altre spiegazioni.
Erika annuì gravemente in silenzio.
“Ma che brava maestrina! Hai finito ora la lezione?” esclamò Axios in tono sarcastico battendo le mani, rivolgendosi ad Erika con aria infastidita.
“Eliminare la tua amica sarà uno scherzo!” rise Hanae sprezzante “Il risveglio completo della nostra essenza ha bisogno del sogno puro di due terrestri. E questi terrestri siete tu cara Himechan e il tuo amichetto… E ora… Preparatevi a dare addio al vostro mondo!” gridò realizzando una sfera di potere corvino sul palmo della mano per poi scaricarlo addosso ad Hime.
Prima però che l’onda di energia potentissima la colpisse in pieno una barriera invalicabile piena di bagliori dorati la protesse in maniera provvidenziale.
Erika e il suo scettro le avevano fatto da scudo.
“Non ti permetterò di far del male ai miei amici!” gridò la Principessa fortemente risoluta.
“Togliti di mezzo Erika! Poi ci occuperemo anche di te!” esclamò Minako, convogliando il proprio potere oscuro assieme a quello di sua sorella e suo fratello.
L’energia oscura premeva sempre di più per sfondare la protezione di luce creata da Erika in una lotta apparentemente impari.
Il potere di tre energie negative, dettate dall’odio e da secoli di rancore erano convogliate in un unico, indistruttibile flusso malefico.
E stava per avere la meglio.
D’improvviso però il bagliore accecante e pieno di calore creato dallo scettro di Erika sembrò avere lentamente la meglio sul potere oscuro dei Tre.
“Ma cosa…” Hime neanche si era accorta di emanare un’energia proveniente diretta dal proprio cuore, e che accanto a lei si fosse di colpo materializzato Dai Dai che le sorrideva fiducioso, emanando lo stesso potere benefico. “Dai…Dai…” Si era risvegliato. Non riusciva a capire come, ma ora Lui era accanto a Lei.
Le prese una mano, annuendo, e lei comprese.
Stavolta erano pari.
Bene e Male.
Faccia a Faccia.
I loro Doppi negativi allo Specchio.
“Tornate in voi! La vostra guerra contro di noi è totalmente inutile!” gridò Erika utilizzando tutte le proprie forze per contrastare il potere negativo.
Una lotta senza esclusione di colpi.
Una lotta tra le parti esatte e speculari di qualunque essere.
E fu lentamente la forza scaturita dalle mani intrecciate di Himi e Dai Dai che ebbe lentamente la meglio su quella distruttiva dei tre fratelli delle tenebre.
La forza dell’Amore, che andava aldilà di qualunque logica di potere e di dolore e di Male.
Perché il Sentimento che li legava andava oltre la forza malefica generatrice di odio e rancore supremo.
E lentamente lo scudo di luce accecante ebbe la meglio su quello oscuro distruggendolo totalmente e polverizzandolo in una nube impalpabile.
Di colpo il silenzio regnò sullo scontro di battaglia.
Hime riaprì gli occhi proprio mentre veniva avvolta dal calore profondamente umano dell’abbraccio di Daichi “Stai bene?” le chiese lui a bassa voce facendole una piccola carezza tra i capelli.
Lei annuì senza dire una parola, poi entrambi si voltarono verso il loro Nemico.
I Tre Fratelli sembravano quasi aver cambiato aspetto, come se finalmente avessero acquisito parte della consapevolezza che tutto ciò in cui avevano creduto era sempre stato profondamente sbagliato.
Erika si avvicinò lentamente al Principe Axios e gli consegnò lo scettro tra le mani.
Poi con naturalezza pose le proprie mani su quelle di lui.
Axios, colui che vale, la fissò con una strana espressione, profondamente interdetta.
L’energia potentissima generata da Erika e dai due terrestri era arrivata al punto esatto di massima espansione prima che il danno fosse irreparabile.
“Non scordare mai l’origine del tuo Nome Axios” Il calore del suo tocco irradiò tutto il suo corpo.
L’intensità del suo sguardo gli trafiggeva l’anima.
L’anima tornata di colpo Pura e Splendente.
“Il…mio…nome…” Axios continuava a guardarla incredulo, come se di colpo avesse preso di nuovo possesso di tutte le sue facoltà cognitive.
“ORA possiamo regnare assieme. Di nuovo. La pars costruens è stata più forte della destruens… Ognuno è responsabile delle proprie azioni e del proprio destino… Possiamo farlo davvero. Come un tempo”
Ancora quella curiosa sensazione di calore e di tepore.
Axios era incredulo. Incapace di parola. Era come se le due parti contrastanti di sé, Bene e Male lottassero per avere il sopravvento. Ma la sensazione di benessere che emanava il cosmo della Principessa era così limpido che gli parve quasi di rinascere a nuova vita.
Lui e le sue sorelle.
Ed Erika comprese che l’incubo era finito davvero.


Dunque, dunque eccoci giunti verso la fine della storia. Devo ammettere che avrei potuto fare molto meglio, ma ci tenevo davvero a finirla. Ecco spiegate le figure di Hanae e Minako e soprattutto quella di Axios. Diciamo dunque che incarnano quella parte negativa che è presente in ognuno di noi, più che delle entità specifiche vere e proprie (la pars destruens come afferma appunto Erika). Dunque ho voluto dare un risvolto del tutto psicologico a questo finale a cui manca solamente un ultimo tassello che inserirò nell’ultimo capitolo.
Un abbraccio e un ringraziamento speciale alla carissima Ellephedre al cui cospetto mi inchino umilmente (grazie cara per aver recensito la storia^^ Ammetto gli evidenti limiti narrativi e spero magari in futuro di rivederla e migliorarla stilisticamente).
Ringrazio le mie recentrici di fiducia, la mia dolcissima gemellina Rei, la carissima Barbidoluzza (grazie, grazie tesoro per i complimenti ^^ me davvero felice!),  MewPaddy, le mie adorate fedelissime Shirin ed Angiericcio e  BabyDany94. Ovviamente un ringraziamento anche ai fantasmini che leggono e a tutti coloro che hanno messo la storia tra seguiti e preferiti. Voi siete la forza degli scrittori^^
Un abbraccio a tutti, Hime
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Un fiocco per sognare, un fiocco... / Vai alla pagina dell'autore: Himechan