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Autore: LadySweet    12/01/2021    1 recensioni
In un universo parallelo, Leia e Han hanno cresciuto il loro adorato figlioletto Ben nella pace di Aldeeran, insieme a zio Luke e tutti i loro amici. Ma un giorno, la loro vita tranquilla viene sconvolta dallo schianto di un guscio di salvataggio, arrivato dal nulla. Chi ci sarà dentro?
Cosa vorrà?
Perché è arrivato proprio li?
Tutte domande a cui voi mi aiuterete a rispondere, con una storia semi interattiva! Venite a scoprire come ;)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Han Solo, Kylo Ren, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa, Rey
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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NdA: Ciao a tutti! Siete proprio cattivi certe volte lo sapete? ;) Avete scelto l'opzione B, quindi vediamo come va avanti la storia. Buona Lettura!

I suoi pensieri vagarono lontano, al di fuori da quelle mura, tornando ad un tempo ormai lontano e poi parlò < Venticinque anni fa, poco dopo esserci sposati, Sheefra rimase incinta. All'inizio eravamo entusiasti e pieni di gioia, e naturalmente la notizia venne diffusa. Un giorno si presentò a palazzo una donna, diceva che poteva predire il futuro, e si offrì di prevedere il futuro del nascituro. Noi eravamo un po' restii alla cosa, ma mio padre insistette, lui crede molto in queste cose.
Così la donna esaminò il ventre prominente di mia moglie poggiandovi solamente le mani sopra, e dopo pochissimi secondi i suoi occhi si spalancarono... non dimenticherò mai quelle parole.
Tempi bui e duri stanno per arrivare; guerra e distruzione annienteranno la pace. Nemmeno è venuta al mondo, ma sprigiona già un grande potere, un potere oscuro. Lei sarà la causa della fine della nostra galassia...” Ovviamente le sue parole ci spaventarono e cacciammo quella ciarlatana convincendoci che erano solamente parole inventate. Ma mancavano poche settimane al parto, e l'aria si fece sempre più carica di tensione.
Quando finalmente la piccola venne al mondo sembrava una bambina come tutte le altre... tranne che per un dettaglio: aveva gli occhi rossi, come iniettati di sangue.
Portammo la bimba al cospetto di mio padre e dell'intero corpo dei cavalieri di Ren, che a turno la esaminarono. Confermarono che in ella c'era troppa oscurità per un esserino così piccolo, e che crescendo sarebbe diventata sempre più instabile e incontrollabile, fino a diventare causa della distruzione della galassia. Ci avevano appena confermato ciò che quella donna ci aveva detto.
Non sapevamo che fare: da una parte c'erano tutti coloro che dicevano che la piccola dovesse essere eliminata adesso, quando non costituiva un pericolo, ma dall'altra c'eravamo noi, due genitori che dovevano uccidere la propria figlia.
E mentre noi temporeggiavamo nel prendere una decisione, chiudendoci al mondo intero, al di fuori delle mura del palazzo, in tutta la galassia erano scoppiate guerre civili, in cui i ribelli combattevano per riacquistare la loro libertà. Una notte un gruppo di insorti penetrò nel castello e rapirono la bambina: chiedevano la firma di un trattato di pace in cui noi rinunciavamo al governo sulla galassia e scioglievamo il Primo Ordine.
Disperati, mandammo un plotone di 300 guardie a opprimere la rivolta e salvare nostra figlia, ma dopo tre giorni di violenti scontri in tutto il pianeta, tutto quello che rientrò a palazzo furono 6 guardie e il corpicino senza vita della nostra bambina. >
A quelle parole si udirono dei singhiozzi provenire dal fondo della stanza, dove la regina era ancora di spalle.
< Capite che in quelle condizioni mai avrei potuto firmare un trattato di pace. Ma se si fosse saputo che l'erede al trono era morta, saremmo stati vulnerabili, così mettemmo in giro la voce che la principessina era sopravvissuta, e triplicammo i soldati in tutti gli angoli della galassia sopprimendo ogni singola fiamma di ribellione. E da quel giorno tornò la pace nella galassia. Ma la questione interna rimaneva: eravamo senza erede. Appena finito il periodo del lutto tentammo una nuova gravidanza, ma non arrivò mai. Così mio padre suggerì una soluzione: trovare un bambino che fosse stato potente nella Forza e crescerlo come fosse nostro. Ma per quanto sembrava semplice a dirsi, fu decisamente più complicato a farsi. Fino a che, cinque anni dopo, non venimmo a sapere che in una delle nostre navi ammiraglie, era stata notata una bambina con doti particolari. Era femmina, dell'età giusta e dotata della Forza: era perfetta! Ma quando arrivammo alla nave ammiraglia per prelevare la bambina, si stava consumando un attacco aereo tra l'ammiraglia e un gruppo di insorti. In quel frangente più gusci di salvataggio vennero espulsi dalla nave prima che questa esplodesse a causa dei gravi danni riportati nello scontro, perdendo così il Generale Shuel e suo figlio.
Credevamo davvero di aver perso anche quella bambina, la nostra ultima occasione. Ma ci dissero che tra le vittime non erano stati ritrovati bambini e dei gusci evacuati. Così ordinammo una lunga e minuziosa ricerca di tutti quelli che erano riusciti a salvarsi, incrociando quei dati con le possibili direzioni prese dai gusci. Ci vollero anni prima di scoprire che su un piccolo pianeta nelle vicinanze dello scontro, era atterrato un guscio con una bambina. Fu allora che mandammo qualcuno a prenderti... > disse il re rivolgendo lo sguardo a Reyla.
< Quando arrivasti qui era priva di sensi, così ne approfittammo subito per modificare la tua memoria con dei ricordi che avevamo fatto creare appositamente. Al tuo risveglio, eri nella tua stanza, vestita di tutto punto. L'esperimento aveva funzionato alla perfezione, nonostante fossi già grandicella. Ovviamente avevamo preso informazioni sulla tua vita al villaggio, per tenere lontano da te ogni riferimento. Durante questi dieci anni solo un paio di volte abbiamo dovuto portarti qui perché i tuoi ricordi stavano riaffiorando... fino a quando questo giovane non è arrivato a palazzo. > e questa volta guardò verso Ben < Purtroppo abbiamo realizzato troppo tardi chi fossi, voi eravate già partiti, e a quel punto avevamo previsto che la verità sarebbe venuta a galla prima o poi... ma mai avremmo immaginato che saresti tornata nel tuo villaggio e che avresti scoperto tutto in un solo giorno >
I due ragazzi avevano ascoltato in silenzio tutto il racconto, erano increduli.
Ben aveva unito tutto il racconto con le ricerche che aveva fatto e adesso aveva un quadro abbastanza chiaro della situazione, cosa che non si poteva dire di Rey.
La povera ragazza sembrava essere stata catapultata in un incubo: non solo non era chi aveva creduto di essere, non solo la sua vita era stata un'intera menzogna, ma aveva scoperto le sue vere origini legata ad una macchina cancella memoria, come fosse stata la cavia di un esperimento... e in un certo modo era effettivamente così. Il suo cervello stava per esplodere! Poi però una domanda sorse spontanea nella sua mente
< Non capisco... e tutta la questione delle reliquie allora?? >
Re Viktor non sapeva cosa rispondere perchè in tutta quella faccenda non aveva mai voluto entrare, ma ci pensò la regina a rispondere, tornando a guardare i due prigionieri
< Inizialmente ci dissero che c'era una possibilità per non dover uccidere la mia bambina: per contenere il suo potere distruttivo, avremmo dovuto trovare un guerriero abbastanza potente da incanalare e usare il potere delle antiche reliquie della Forza... ma nessuno sapeva dove fossero, quanto potere contenessero e chi sarebbe stato abbastanza forte da poterle usare, così accantonammo l'idea. Ma poi quando capimmo di quanto potere eri dotata, mio suocero decise che ti avrebbe fatta addestrare per diventare tu quel guerriero così potente e una volta aperte le reliquie, il loro potere ti avrebbe trasformata nell'arma perfetta per conquistare tutta la galassia e imporre la supremazia della nostra famiglia per sempre! >
< E a cosa serviva l'erede allora? > chiese a questo punto Ben
< Per avere qualcuno con il suo stesso DNA, da sostituire a lei quando il potere l'avrebbe consumata. >
Rey era disgustata e inorridita, tanto da sentire dei conati di vomito salirle fino alla gola, ma si contenne. Ben e la regina si erano messi a litigare pesantemente sull'erede, sul passato di sua moglie, del loro comportamento... ma ad un tratto le voci si fecero sempre più ovattate fino a sparire, le persone attorno a Reyla sembravano muoversi a rallentatore, come se il tempo scorresse più lentamente. La sua mente era interamente focalizzata su una presenza che sentiva dentro di se. Come un calore provenire dal suo ventre, e poi una voce... o meglio un eco lontano nella sua mente, una sola parola: mamma. E allora capì all'istante che era incinta, una nuova vita stava crescendo dentro di lei. Il frutto dell'amore appena sbocciato fra lei e il suo Ben. Ma quella minuscola creatura era in pericolo ancora prima di venire al mondo.
Ricordandosi del legame profondo che aveva con suo marito, tentò di mandargli la notizia con il pensiero. Purtroppo non riuscì nel suo intento perché la sua attenzione venne catturata dalle urla che erano tornate ad assordare le sue orecchie.
< TACI MALEDETTO! > riecheggiò la voce della regina, riportando il silenzio. < Ne ho abbastanza di te ragazzo. Non sei stato altro che una spina nel fianco, ma d'ora in poi le cose cambieranno... >
< Sheefra che vuoi fare? > chiese preoccupato il re
< Cambio di piano mio caro! > e detto questo scansò con una gomitata l'ometto alla centralina, e inserì lei manualmente dei codici e premette il tasto invio.
< NOOOOOO! > gridò Rey, ma a nulla servì
Delle scariche elettriche passarono attraverso i cavi elettrici, fino alle ventose attaccate al corpo di Ben, che venne scosso violentemente per diversi secondi.
Poi, quando le scariche terminarono, la regina ordinò all'ometto di togliere cavi e lacci al ragazzo.
Quando Ben riaprì gli occhi, si alzò dalla lastra metallica e andò ad inchinarsi ai piedi della sovrana.
< Ai tuoi ordini mia regina > disse senza espressione
Reyla era terrorizzata: avevano appena fatto il lavaggio del cervello a suo marito!
< Ben > tentò di chiamarlo < Ben guardami! > chiamò ancora < Ben ti prego!! > urlò più forte. Ma lui non si girò mai, e le sue grida furono sopraffatte dalla risata perfida della regina.
< È inutile... non ti risponderà. Non ti riconosce nemmeno. >
< Cosa gli hai fatto? >
< Ho riprogrammato la sua mente affinché riconosca solamente me... in questo modo obbedirà soltanto ai miei ordini. > disse facendolo alzare da terra. < E ora, mio guerriero, ti ordino di seguirmi, dobbiamo parlare in privato del tuo importante incarico. Guardie, fate in modo che nessuno dei due esca da qui. Penserò dopo cosa farne. > ordinò indicando Rey e il re.
Poi si avviò fuori dalla cella con Ben al seguito.
La regina condusse Ben nelle sue stanze, e testò il suo esperimento: dapprima gli chiese di eseguire ordini molto semplici, poi decise di mettere alla prova la sua memoria chiedendogli se conoscesse Rey o se sapesse il nome di sua madre. Quando la risposta ad entrambe le domande fu “per me esistete solo voi mia regina”, Sheefra capì che era pronto per il test finale. Ordinò infatti a Ben di fare l'amore con lei, e lui la soddisfò senza farsi problemi.

   
 
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