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Autore: KurryKaira    23/01/2021    1 recensioni
Kai le si sedette accanto. Questa cosa la colpì, tanto che il cuore prese a battere leggermente più forte, ma poi pensò di aver dato più peso del dovuto alla cosa. Però succedeva spesso che lui le capitasse di fianco. Destino infame, lei aveva chiaramente una cotta per lui, non sapeva se gli altri lo avessero notato o meno, e soprattutto non sapeva se lui lo avesse notato ma era abbastanza sicura che lui non la ricambiasse affatto, quindi infame il fato che glielo faceva capitare sempre accanto. Insomma, doveva essere il fato per forza, no?
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I blader avversari mordendosi le labbra lanciarono i loro Beyblade ma Gaia Dragoon aveva già rotto quell'aggeggio maledetto e i Bladebreakers riuscirono a riprendere in mano i loro Beyblade.
I compagni di squadra si guardarono tra di loro, sorrisero:- Pronti, lancio!!-
Cinque contro due, i nemici erano in netto svantaggio ora e i campioni del mondo profondamente assetati di vendetta.
Quando la polizia arrivò quei due erano già stati sconfitti.
Hiromi:- La polizia?-
Prof. K:- Ho ritrovato i nostri telefoni e il mio computer grazie a un localizzatore nel mio minicomputer!- Disse avvicinandoglielo involontariamente.
Hiromi:- Tieni quel coso lontano da me ho detto!!-
Daichi sbruffone:- Allora, che mi dici Takao?-
Takao sorrise prendendo il suo Dragoon:- Che vuoi che ti dica?- Carezzò lui i capelli:- Come se non sapessi già che ti reputo all'altezza di tutto!- Guardò Hiromi avvicinarsi a Kai piano e continuò:- Ma non credo che per Hiromi tu sia all'altezza di Kai, chiaro, eroe?- Ridacchiò.
Daichi:- E piantala! Questo gioco non è più divertente! Anzi, preferisco chiamare te compagno che stare con una così!-
- Scusa?!- Una voce spettrale alle sue spalle, il ragazzo urlò impaurito per poi rendersi conto che era l'ochetta.
Daichi:- Cosa vuoi?! E' la verità!!- Disse proteggendosi la testa da quello che credeva un pugno sicuro della ragazza, ma lei strattonò semplicemente la sua maglietta dando lui un bacio sulla guancia e ringraziandolo. Lui rimase muto per il resto della giornata con la pelle di un altro colore; Takao, Max e Rei continuarono a prenderlo in giro per tutto il tempo.
Tornarono alla villa Kinomiya, completamente affamati, in effetti non avevano pranzato.
Prof. K:- Ragazzi!! Non ho comprato la batteria del computer!-
Hiromi:- Tanto hai il tuo accessorio segreto nelle mutande no?!- Sbuffò, mentre tutti e cinque i blader si voltarono a guardarli in silenzio, sconvolti senza dire nulla.
Hiromi completamente rossa:- No no no! Intendevo!... Professore mostraglielo!-
Takao:- No! Grazie!- Disse prontamente.
Hiromi:- Parlo di un computer!!-
Il professore in quel momento rimpiangeva la cella.
Si sedettero intorno alla tavola a pranzare contenti mentre il signor Kinomiya si chiedeva che diavolo fosse successo vedendoli sporchi e feriti.
Max:- Che inizio dell'anno interessante eh?-
Takao ingurgitando boccone su boccone:- Beh, facciamo finta che non sia successo nulla e facciamo finta che è ancora l'uno di gennaio, ok?-
Rei mangiando piano:- Sì. Anche se è stato un boccone amaro essere battuti così da due del genere.-
Kai seduto accanto a lui non disse nulla, ma sembrava assecondarlo. Hiromi gli era seduta accanto, ora era stata lei a sedersi di proposito al suo fianco.
Takao:- Chiaro. Ci sto malissimo anche io! E sicuramente anche Max e Kai!- Max annuì.
Takao:- Questo vuol dire che dobbiamo migliorare ancora! Vero prof?- Sorridendo vivace, il suo più caro amico annuì felice.
Hiromi approfittò del silenzio che si era finalmente creato per sfiorare la mano del ragazzo, che le stava accanto, di nascosto, senza farsi vedere dagli altri, il ragazzo spostò lo sguardo verso di lei. Poi si alzò posando le posate diregendosi fuori la stanza.
Takao e gli altri lo guardarono.
Takao:- Grazie anche a te Kai per la compagnia!- Ridacchiò prendendo in giro i suoi modi di fare, risero anche Max, Rei e Daichi.
Il russo si fermò sulla porta, guardò Hiromi come a dirle "beh, allora? Non dovevi parlarmi? Mi segui o no?"
Allora lei si alzò di scatto, salutò, ringraziò e raggiunse il bladeblakears più asociale in assoluto.
Takao, Daichi:- Uuuuuh!-
Takao:- Kai non è più tornato da noi ieri perché stava male, vero?? Ci crediamo tuttiii!!- Urlò, sotto risate generali, per farsi sentire dai ragazzi che si stavano allontanando insieme fuori dalla villa, Hiromi si voltò, alzò delicatamente il dito medio e proseguì con Kai.
Calava il buio ormai, i lampioni si accesero. Più il sole si allontanava più il freddo aumentava.
Proseguirono di nuovo in silenzio, sembrava un ripetersi della giornata precedente. Ma questa volta fu lui a parlare per primo mentre lei soffiava calore sulle mani.
Kai:- Mi spiace per il vestito, si è rovinato tutto.-
Hiromi si guardò, in effetti si era rovinato.
Hiromi:- Takao ha detto che sembro Babbo Natale.-
Kai sorrise leggermente continuando a guardare dritto:- Ho saputo.-
Hiromi:- Davvero?? Parlavate di questo mentre io e il professore rischiavamo la vita??- Indispettita, poi:- Anche a te sembro Babbo Natale?-
Kai:- Un po'- alzando leggermente le spalle.
Hiromi guardò altrove nervosa:- Allora è un bene che si sia rovinato. Lo butterò via!-
Il ragazzo smise di parlare.
Hiromi:- Solo Max sa come si trattano le ragazze!- Piagnucolò.
Kai:- Max è l'unico che sa come si trattano le persone in generale- sbuffò.
Hiromi:- Vero! E' molto dolce!-
Kai:- Adorabile- completò con estrema serietà.
Hiromi:- Ora stiamo parlando di Max... ma dovevamo parlare di altro...-
Kai:- Almeno non parliamo della bocca di Takao- sarcastico.
Camminavano piano l'uno accanto all'altra senza una meta. Restarono in silenzio per alcuni minuti.
Hiromi:- Davvero ti ho fatto così male ieri?...- Chiese dispiaciuta.
Kai inarcò un sopracciglio senza rispondere, aveva le mani in tasca.
Hiromi:- Non volevo, davvero.-
Kai:- Lo so. Non ti sto dando una colpa.-
Hiromi:- Non volevo rimanere in silenzio, è che non sapevo che dire.-
Kai:- Senti- si fermò, sempre con le mani in tasca:- Stiamo camminando insieme per una qualche ragione o cosa? So benissimo perché ieri è successo quello che è successo. Ho avuto un'uscita infelice. D'altronde non a caso parlo poco. Quando parlo sembra solo che faccio danni.-
Hiromi:- Ora stai parlando però. Non fai danni!- Ora anche lei ferma, di fronte a lui.
Kai:- Avrei gradito un rifiuto al silenzio. Ma sarebbe ipocrita da parte mia odiare il silenzio, no? Però ho capito, non sei interessata, e lo comprendo, non sono una persona gradevole da avere accanto. Ora, ripeto, c'è una ragione per questa passeggiata o posso tornare a casa?-
Hiromi imbambolata:- Quanto parli adesso...- lui roteò piano gli occhi.
Hiromi continuò prendendo aria:- Ma scusa, perché ti piaccio??-
Kai la guardò come a dire "come?".
Hiromi:- Perché uno come te dovrebbe essere interessato a una come me? Avevo perso il tuo numero di telefono... se no ti avrei scritto sai? E non so neanche se tu hai il mio numero segnato in rubrica o no. Sei strano, sai?-
Lui continuava a guardarla, "ma dai?" Diceva il suo sguardo.
Hiromi:- Kai tu mi piaci tantissimo!- Rivelò completamente rossa per poi abbassare lo sguardo poggiando i pugni sul petto di lui.
Lui rimase sempre lì, con le mani in tasca, impassibile.
- Ah sì?- Disse poi.
Hiromi:- Certo!- Esplose lei sempre più imbarazzata vista la reazione impassibile di lui.
Kai:- Pensavo di no.-
Hiromi:- Per quale motivo?!-
Kai:- Sai? Ieri quando te l'ho detto io tu sei rimasta lì, seduta e zitta- ribadì.
Hiromi:- Non sei diverso tu in questo momento!- Urlava timidamente alterata:- Ti stupisci se le persone ti trattano come tu tratti loro, eh?!-
Kai:- I miei silenzi significano tante cose- specificò:- il tuo sembrava un rifiuto.-
Hiromi:- Hai fatto tutto solo!!- Sfiatò calmandosi, e poi disse piano:- Però ripeto, non capisco cosa ci trovi in me. Perché dovresti amarmi?-
Lui rimase in silenzio pochi secondi per poi precisare:- Ho detto che mi piaci, non che ti amo.-
Lei rimase con la testa che sprofondava verso il basso adesso insieme ai pugni che teneva ancora alti al petto di lui.
Hiromi scoppiò in lacrime anche se la sua voce non singhiozzava affatto ma anzi era una raffica:- Allora cosa vuoi da me?! Che vuol dire che ti piaccio! Max ha detto che sono bella! Dovrei stare con lui in questo momento!!-
Kai finalmente tolse una mano dalla tasca per portarla alle labbra nel tentativo di coprire una risata spontanea. Aveva un'espressione dolcissima, Hiromi si calmò anche se ancora con lo sguardo corrucciato.
Non dissero più nulla, rimasero fermi l'uno di fronte all'altra.
E di nuovo stranamente fu ancora una volta Kai a parlare per primo.
Kai:- Quindi... io non dovrei piacere a te e tu non dovresti piacere a me, no?- Aveva un leggerissimo sorriso e gli occhi luminosi, ma non quanto quelli di lei quando lo guardavano, lei annuì.
Kai:- Ma invece io piaccio a te e tu piaci a me.-
Lei annuì.
Kai:- Quindi... che si fa?-
E lei perdendo un altro pon pon e alzandosi frettolosamente sulle punte rispose con un bacio impacciato e timido, ma che si prolungò più di quanto non si aspettasse. La mano sinistra di lui rimase in tasca, l'altra si posò sulla schiena di lei e la strinse leggermente a sé.
Quando si staccarono per poter prendere aria si accorsero che nevicava. I fiocchi cadevano leggeri e si scioglievano non appena toccavano terra. 
Lei finalmente riuscì a sorridere. E rimasero così a guardarsi per poi riprendere a camminare senza una meta, in silenzio.
- Sai? La neve che cade piano sciogliendosi al calore della strada mi ricorda te.-
Disse la ragazza rompendo il silenzio e guardandolo:- Per questo mi piaci!-
Siccome lui continuava il suo silenzio decise di continuare a parlare lei:- Scherzo, mi piaci perché sei bello- concluse in tutta la banalità di questa frase, lui sorrise di nuovo.
Lei rallentò il passo:- Invece la neve che cade nel periodo natalizio, mentre dentro casa i camini sono accesi e tu ti ripari dal gelo vicino a quel fuoco, ecco... questo è il motivo per cui ti amo- sorrideva sempre lei, ora completamente serena, lui fermò il passo e la guardò di nuovo.
Hiromi:- Ecco sì, io so perché voglio stare al tuo fianco! Perché sei bello e quindi mi piaci...- lo prese sotto braccio camminando piano:-...e mi ricordi il Natale, per questo ti amo!-
I passi non facevano rumore sul terreno bagnato.
Hiromi:- Su, ora tocca a te dirmi una cosa carina. Immagino per te sia difficile, vero?-
Il ragazzo abituato a climi molto più rigidi respirò piano:- Immagino che il Natale non abbia un senso se non c'è nessuno che lo attende impaziente per tutto l'anno, no?-
Lei strabuzzò gli occhi con aria incredula.
Kai:- Max avrebbe trovato parole migliori- concluse lui e lei scoppiò a ridere proseguendo sotto i fiocchi stretta al suo braccio.
  
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