L’ultimo istante della nostra esistenza
Ore 10.20
Eccomi al San
Mungo.In questa sala d’attesa,così fredda e priva di vita,vuota,senza anima.Sono
ormai tre ore che aspetto.Mi alzo dalla sedia,lancio uno sguardo alle auto che
passano per strada.Ad un tratto riconosco la macchina della mia migliore
amica,Ginny Weasley,che parcheggia e,una volta scesa,corre verso l’entrata dell’ospedale.Dopo
dieci secondi eccola apparire dalla porta.Appena mi vede mi corre incontro e mi
abbraccia.Io ricambio.Dai miei occhi stanchi e gonfi continuano a sgorgare
lacrime.Mi metto a raccontare a Ginny cosa era successo:
”Io e Ron stavamo facendo un sopralluogo perl’Ordine
della Fenice,quandoun Mangiamorte mi attaccò e cercò di colpirmi con uno
Schiantesimo,quando Ron mi si è è parato prendendo l’incantesimo in pieno
petto.Io riuscii a scacciare il Mangiamorte e corsi immediatamente da Ron per
vedere il suo stato di salute.Cercai di rianimarlo,ma niente,non si svegliava.Capii
anche il perchè:un grosso ferro gli si era conficcato nella schiena.Allora lo
portai immediatamente qui all’ospedale,dove mi dissero che era da operare
immediatamente,perchè il ferro gli aveva lesionato gravemente un polmone.é
allora che ti ho chiamata,pregandoti di avvisare anche Harry” e allora scoppio
di nuovo in lacrime.Ginny mi rassicurò che Harry sarebbe arrivato a momenti.Nel
frattempo la porta del reparto “Gravi lesioni”,dove c’è Ron,si apre e io,balzo
in piedi,ma è un falso allarme.Allora mi rimetto a sedere sempre più
preoccupata per Ron.E Harry non arriva.
Io mi sento in colpa:se Ron non si fosse gettato su di
me, e lo Schiantesimo avesse preso me,tutto questo non sarebbe successo.La mia
più grande paura è perdere,non solo l’amico di sette anni di scuola,ma,da circa
due,il compagno della mia vita.Non potrei mai permetterlo,non riuscirei a
sopravvivere.Tutta colpa di quel cavolo di Lord Voldemort.Ora che è stato
finalmente sconfitto,perchè i suoi seguaci non si arrendono.Se non ci fossero stati
loro,nessun sopralluogo,nessun ferito,ma soprettutto,ora io e Ron staremmo a
casa vicino al fuoco,al caldo e non qui in ospedale,io in preda agli attacchi
di panico con gli occhi innondati di lacrime,il cuore spezzato dal rimorso e il
povero Ron sotto i ferri da più di tre ore.E Harry non arriva,ma dove si sarà
cacciato.E poi chi la sente la madre di Ronald appena saprà la notizia.Mi ha
sempre ritenuto una ragazza responsabile,chissà cosa mi farà.Ma adesso non
conta,ora la cosa importante è che l’amore della mia vita riesca a sopravvivere.Un’altra
mezzora passa e nessuno sa niente.I dottori non escono dalla porta e neanche
nessuna infermiera.Ginny ora rivolge i suoi occhi azzurri verso l’alto.La vedo
che cerca di scorgere uno spicchio di blu tra le nubi grigio topo.Oggi il cielo
è dalla nostra parte,non sorride nemmeno lui, e minaccia lacrime amare.Restiamo
sole.Nessuno che entra e nessuno che esce.Il mio cuore continua a battere a
mille,non riesce a trovare pace.
Spazio autrice.spero vi piaccia questa
nuova ff.Mi è venuta di getto e non so come sia venuta.A me piace,lo so che non
è il massimo della vita,ma devo ancora finirla.Che ne pensate??
Ringrazio tanna e maryrobin per averla inserita nei preferiti!!!P.S. Un commentino anche monosillabico melo lasciate? Grazie!!!Baci dalla Giuly