ORE 11:20
Nessun segno di vita.Le porte rimangono
chiuse.Il mio cuore è spezzato.E se Ron non dovesse farcela?Sarebbe solo colpa
mia e non riuscirei più a vivere.Il mio cervello mi tortura,tutti i pensieri e
le preoccupazioni mi stritolano il fegato.Mi viene quasi da vomitare.Ricomincio
a piangere.Ginny è intenta a chiamare Harry per l’ennesima volta,ma senza
risultato.Ad un tratto sento un rumore assordante provenire dall’ingresso
principale.Dopo circa cinque secondi Molly Weasley entra e mi corre incontro
abbracciandomi,dicendo:
“Cara,non piangere,vedrai che si sistemerà
tutto”,ma io mi accorgo che non ne è per niente sicura.Entra poi il Signor
Arthur Weasley.Mi si avvicina e mi abbraccia anche lui.Il suo sguardo è
vuoto.Io mi sento sempre più in colpa.E Harry non arriva.E se avesse saputo
cosa era successo e non mi voleva più vedere.Non potrei sopportare di perdere
anche lui.Ma poi dico tra me e me:
“No Hermione,non perderai nessuno,tantomeno
Ron”,ma nemmeno io riuscivo a convincermi,nemmeno la mia coscienza.Sento il
rombo di una macchina che parcheggia.Mi affaccio alla finestra e lo vedo.Harry
Potter in carne ed ossa esce correndo dall’auto e si precipita verso di
me.Appena entra io lo abbraccio e tra le lacrime cerco di dire:
“Harry...finalmente...non ci speravo
più...pensavo che avessi abbandonata al mio triste destino....”.Lui mi sorride
e mi dice:
“Come avrei potuto abbandonare la persona a
cui tengo di più al mondo,anzi le tre persone a cui tengo di più a questo
mondo!”.Ginny si avvicina a noi due e ci abbraccia.Finalmente riesco a sentire
un po’ di calore umano in quel lungo,nero baratro in cui mi trovo ora,da cui
non riesco a uscire.
Non ce la faccio più,sto per esplodere,non resisto più:voglio sentire il parere
dei medici,sul futuro di Ron,non posso aspettare un minuto di
più,voglio,anzi,devo sapere.