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Autore: Ladydevilexo16    24/01/2021    0 recensioni
Storia nata per una Challenge del gruppo fb H/C Italia...
Grindeldore AU! Omegaverse
DAL TESTO :
Ottobre 1899, Godric’s Hallow...
Albus Percival Walfric Brian Silente, classe 1881, Omega maschio; viene scortato all’interno del cortile. Come d’altronde, tutti gli altri ragazzi che si trovano lì. Tutti omega maschi che hanno appena compiuto la maggiore età. L’età di maturazione. È la legge che lo prevede. “ogni omega maschio in età di maturazione, entro e non oltre 2 mesi dalla data del proprio 18esimo compleanno, sarà trasferito in un istituto esclusivo, dove verrà preparato adeguatamente ai compiti futuri, a lui riservati; fino al ottenimento del legame con l’alfa a lui destinato. Così da garantire e preservare la sopravvivenza della specie…” Perché gli omega maschi sono estremamente rari e preziosi. Meno del 10% della popolazione mondiale.
Genere: Hurt/Comfort, Omegaverse, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Gellert Grindelwald | Coppie: Albus/Gellert
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Buonasera a tutti. È la mia primissima storia su loro due. Fino adesso ne avevo lette soltanto. Ma era da un pò che volevo scriverci qualcosa. E finalmente eccola... Spero che a qualcuno possa piacere. Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. Mi farebbe piacere avere delle opinioni esterne. Buona lettura! <3





Ottobre 1899, Godric’s Hallow.



La carrozza si ferma davanti ai cancelli di ferro nero, due agenti spalancano le portiere e fanno scendere tutti i ragazzi, ammassati al interno.



Albus Percival Walfric Brian Silente, classe 1881, Omega maschio; viene scortato all’interno del cortile. Come d’altronde, tutti gli altri ragazzi che si trovano lì. Tutti omega maschi che hanno appena compiuto la maggiore età. L’età di maturazione. È la legge che lo prevede. “ogni omega maschio in età di maturazione, entro e non oltre 2 mesi dalla data del proprio 18esimo compleanno, sarà trasferito in un istituto esclusivo, dove verrà preparato adeguatamente ai compiti futuri, a lui riservati; fino al ottenimento del legame con l’alfa a lui destinato. Così da garantire e preservare la sopravvivenza della specie…” Perché gli omega maschi sono estremamente rari e preziosi. Circa il 5% della popolazione mondiale.



Albus si guarda in torno, il giardino è molto ampio, spoglio, freddo. Alla fine del vialetto si stagliano 3 grandi strutture. L’istituto. Il tutto circondato da pesanti cancelli neri, coperti di filo spinato. In pratica a 18 anni gli omega maschi vengono rinchiusi in una sorta di “prigione”, sfruttati e venduti al miglior offerente. Il tutto consentito dalla legge. Ovviamente quasi nessuno sa all’esterno cosa succede lì davvero. E se qualcuno sa, non dice niente. Perché la società si aspetta così.



In fila i ragazzi vengono condotti al interno della struttura centrale. L’edificio più grande dei tre, sicuramente quello principale…



… Albus ricorda molto chiaramente il giorno in cui fu portato lì. E tutto quello che è capitato dopo. Le “lezioni”, le punizioni. Ogni cosa. Ormai sono passati diversi mesi. Quasi un anno, in effetti, ed oggi è il giorno della presentazione. Il giorno in cui gli omega pronti per ottenere il legame vengono “presentati” a dei possibili alfa. Per Albus è la seconda volta. Durante la prima presentazione nessuno lo ha scelto. Nessuno lo ha considerato. I ragazzi vengono portati in un salone enorme di forma rettangolare. Grandi finestre coperte da tende rosse, divanetti in velluto dello stesso colore sparsi qua e là; accanto ai quali si ergono dei piedistalli dorati sui quali vengono condotti i ragazzi, coperti solo da un telo intorno alla vita. Alle estremità del salone si trovano due tavoli imbandita con calici, bottiglie di champagne e qualche stuzzichino. Per allietare gli ospiti che prenderanno parte alla presentazione.



“State sul vostro piedistallo, immobili e muti. Fate ciò che vi viene richiesto. Qualunque cosa. Se vi dicono di inginocchiarsi lo fate, se vi dicono di presentare la bocca lo fate, se vi dicono di spogliarsi lo fate! Chiaro?!” la voce del rettore arriva forte, imperativa e minacciosa alle orecchie degli omega, che non riescono a fare altro se non annuire e rispondere sommessamente con un flebile “sì signore.”



Albus è nervoso, non vuole ripetere l’esperienza della volta precedente. Non vuole subire di nuovo ciò che ha subito quella volta… “Sei solo un inutile puttana… e non sei nemmeno capace di fare quello! Non riesci nemmeno a seguire dei semplici ordini. Non ti ha scelto nessuno, nessuno ha avanzato nemmeno un offerta per te…” sono queste le parole che gli ha rivolto il rettore una volta finita la presentazione, quella prima volta. Quelle parole furono seguite da percosse, schiaffi e spintoni. E dalla sottrazione per i successivi 3 giorni della già scarsa razione giornaliera di cibo. Albus lo ricorda bene, gli ci sono volute settimane per far sparire tutti i segni, anche se alcune cicatrici le porterà per sempre, non solo fisiche.



Qualche minuto dopo il rettore comincia ad accogliere i primi ospiti. Albus si agita ancora di più, sta rivivendo ciò che accadde la prima volta. Il panico inizia a crescere nel suo corpo. In breve intorno al suo piedistallo si riempie di persone. È riuscito a contare una decina. Molti altri ospiti girano per la stanza osservando gli altri ragazzi.



Una frustata lo riscuote violentemente dai suoi pensieri. Uno degli ospiti, un uomo sui 30 anni, che ora si trova davanti a lui deve avergli richiesto qualcosa, ma lui è totalmente pietrificato. Non ha sentito. “cos’è è sordo? O solo stupido?” sente in fatti chiedere dal uomo al rettore. “avanti, fa ciò che ti è stato detto. In ginocchio, presenta la bocca!” ripete il rettore colpendolo ad una gamba. Albus si inginocchia e apre la bocca, come da richiesta. L’uomo gli prende il mento con la mano e gli fa alzare la testa, puntando gli occhi nei suoi ed improvvisamente gli spinge due dita in bocca. Colto di sorpresa Albus non riesce a fermare il riflesso faringe. L’uomo, non ha più di 28/30 anni, constata il rosso, deve essersene accorto subito, infatti toglie subito dopo le dita, schifato. Asciugando nel fazzoletto da taschino e ripone dolo al suo posto. “Tse… non riesce a prendere due dita in bocca…” commenta, prima di voltarsi e passare al prossimo omega. Nel frattempo molti di quelli che gli stavano girando intorno, osservando e toccandolo ovunque si allontanano delusi. Rilascia un sospiro di sollievo quando sente un dito scivolare fuori dal suo corpo. Non si era reso nemmeno conto di star trattenendo il respiro. La situazione si ripete un paio di volte, alcuni ospiti si avvicinano, gli girano intorno e lo toccano poi se ne vanno ed arrivano degli altri.



“oh! Signor Grindelwald.” Esclama il rettore ad un certo punto, poco distante da Albus, stringendo la mano ad un giovane uomo biondo, poco più che ventenne, i capelli alle spalle. Un cappotto scuro ad avvolgere la figura. Albus a quel nome ha un leggero sobbalzo. Che sia…? No, non può essere… “è venuto per il suo primo omega, vero?” chiede il signor Yaxley. “La lascio osservare allora, per qualunque cosa chieda pure…” Il biondo risponde con un lieve cenno del capo poi si avvicina al piedistallo dove il rosso giace iancora in ginocchio, assorto nei suoi pensieri, che vengono spazzati via alla vista di quel viso, di quegli occhi… “Gel…” il ragazzo rosso biascica qualcosa di incomprensibile, talmente piano da essere inudibile. Il suo cuore inizia a battere incontrollato, il suo corpo trema. Una piccola lacrima gli sfugge, anche se ha cercato di trattenerla. Da quanto tempo non vedeva quegli occhi così particolari, da quanto tempo non sentiva quella voce così profonda!?! La risposta, l’unica possibile era… troppo. Troppo tempo.



Una sua mano ossuta e pallida si posa sul viso del rosso, spazzando via quella lacrima infame. Poi lo squadra da testa a piedi girandogli intorno. “Lui.” Pronuncia schietto, attirando l’attenzione del Signor Yaxley e porgendo al uomo un biglietto ripiegato con riportata la cifra della sua offerta. Come da regolamento. “Ne è sicuro signor Grindelwald? È assolutamente sicuro che sia la scelta giusta? È una cifra piuttosto importante…” cerca forse, di dissuaderlo il rettore. “assolutamente sì! Voglio lui!” risponde deciso. È un tono che non ammette repliche. Infatti il rettore annuisce leggermente intimorito. “allora mi segua per le pratiche.” Risponde lui, non prima però di aver comunicato qualcosa a bassa voce ad uno degli addetti.



“Su, muoviti! Devi prepararti per il tuo alfa. Non ti ci puoi presentare in questo stato.” È così che il rosso viene tirato in piedi e spinto giù dal piedistallo, oltre una porta, fuori dal salone. Intanto dai suoi occhi hanno cominciato a sgorgare lacrime incontrollate. “e smettila di frignare.” Sbotta l’addetto, tirandogli una gomitata nelle costole. Il viso di Albus si increspa in una smorfia e per un attimo gli si spezza il respiro. Ma non ce la fa proprio a smettere di piangere. Perché quelle sono lacrime di gioia, di sollievo. Sta per andarsene da quel posto. E sarà il suo Gel, il suo alfa a portarlo via. Al sicuro.



   
 
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