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Autore: LouiseB    25/08/2009    4 recensioni
Rita Skeeter torna a scrivere... il suo obbiettivo colpisce dritto al cuore di Dumbledore... con gran divertimento degli altri ritratti. Il titolo del best seller? “Sporcamente a fondo con Albus Dumbledore”.
Genere: Parodia, Comico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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« E’ arrivato? E’ arrivato? » chiese Snape. Stava praticamente saltando su e giù eccitato nel suo ritratto quando la McGonagall entrò con la posta.

« Sì, è arrivato » replicò la McGonagall con un sospiro. « Un pacchetto all’attenzione del Professor Severus Snape ».

« Oh aprilo, aprilo » supplicò Snape.

La McGonagall roteò gli occhi. « Sei peggio di un bambino a Natale » borbottò mentre apriva il pacco.

« Tu non hai idea di quanto questa esistenza sia davvero noiosa » replicò Snape. « Ho aspettato l’arrivo questo libro per tutta la settimana ».

La McGonagall scartò il libro e lo pose sul leggio già pronto. « Non leggerlo tutto in una volta » lo avvertì.

« Se solo tu potessi alzare un pochino il leggio » chiese Snape. « No, così è troppo, un po’ più giù, un attimino più su. E se solo potessi spostarlo un pizzico sulla sinistra ».

La McGonagall mosse il leggio con la magia per dieci minuti buoni prima di perdere definitivamente la pazienza e puntare la bacchetta contro l’abitante del ritratto.

« Adesso è perfetto, grazie Minerva » le assicurò frettolosamente Snape.

Gli altri Presidi precedenti guardarono mentre Snape si sporgeva per leggere il suo libro. Ogni tanto lui faceva un sorriso a Dumbledore, ridacchiando o emettendo diversi versi a differenti stadi di stupore.

« Snape! »

Snape alzò lo sguardo al suono del suo nome. Attraverso la stanza il preside Everard lo guardava male.

« Sì? »

« O leggi quella stupida cosa ad alta voce o la pianti di fare quegli infernali rumori » disse Everard impazientemente.

« Non avevo capito che tutti fossero così interessati » disse Snape nel tono di voce più innocente che gli riuscisse.

« Sei appeso al muro da meno di un anno e sei annoiato dal tedio di questa esistenza. Fa un pensiero per quelli di noi che sono qui a guardare il colore asciugarsi da più tempo di te ».

« Beh, se tutti voi desiderate che io legga ad alta voce... » Snape si guardò attorno nella stanza e vide diversi ritratti annuire e la loro entusiastica approvazione. L’unico che non sembrava avere la bava alla bocca al pensiero era Dumbledore stesso.

« Professor Dumbledore? » chiese Snape.

« Se proprio devi » borbottò Dumbledore con una tirata di naso di fastidio.

« Molto bene, tutti pronti? » Snape si guardò attorno ancora una volta e quando tutti confermarono di essere comodamente accomodati cominciò a leggere.

« Introduzione di Rita Skeeter... »

“Come esperta scrittrice è difficile per me ammettere di aver potuto commettere qualche errore. Coloro che hanno seguito i giudizi su “Vita e Menzogne di Albus Dumbledore” sapranno di una delle maggiori critiche dei lettori – la mancanza di dettagli sugli affari di cuore del noto mago”.

Snape alzò lo sguardo allo strano suono emesso dal ritratto di Albus.

« Ignoralo » ordinò Dylis Derwent. « Continua, Snape ».

Snape distolse lo sguardo dal viso rosso di Dumbledore e tornò al libro.

“Con questo sequel cercherò di rettificare del tutto quella omissione.

Questa biografia parlerà di tutte quelle importanti questioni che i miei fedeli lettori insistono per aver chiarite.

Chi era il primo amore di Dumbledore?

Chi fu il suo più grande amore?

Era uno libertino o un Casanova?

E, più importante di tutto... perché non si sposò mai?”

Snape alzò lo sguardo per un breve istante e vide che aveva catalizzato l’attenzione di tutti nella stanza. Notò inoltre che la McGonagall era ancora seduta nell’ufficio e pareva per di più in ascolto. Avendo già letto l’introduzione, aveva sperato che a quel punto lei avrebbe lasciato la stanza. Particolarmente dal momento che lei era l’unica persona presente nella stanza che poteva togliergli il libro.

« Non hai intenzione di fermarti e ricominciare ogni volta così, vero? » chiese Everard impaziente. « Perché se è così, devo insistere che Minerva muova il leggio di fronte a qualcuno meno incline al dramma ».

« Ho mosso abbastanza il leggio per oggi » affermò la McGonagall con un’occhiataccia a Everard.

« Stavo soltanto riprendendo fiato » assicurò Snape a tutti prima di tornare sul libro.

“Per molti anni ci sono stati mormorii circa la stretta relazione fra il preside Albus Dumbledore e la Vice Preside Minerva McGonagall. Questi mormorii sono stati spesso incoraggiati da Dumbledore stesso in un tentativo di nascondere la verità. La verità che ora può essere rivelata ai miei fedeli lettori.

Albus Dumbledore era gay”.

Sussulti arrivarono da vari ritratti nella stanza.

La McGonagall sedeva con la bocca aperta, emettendo squittii soffocati mentre tentava di dar voce ai propri pensieri.

Snape guardò a Dumbledore, che semplicemente sedeva sereno nella sua sedia, aspettando la dichiarazione per sprofondare.

Fu la McGonagall a ritrovare per prima la voce. « Quali mormorii su me e Albus? » chiese. « Non ne ricordo nessuno. Avevamo una relazione puramente professionale. Non ho mai sentito alcun mormorio ».

« Beh, c’erano alcune voci che giravano quando ero a scuola » disse Snape con un sorriso compiaciuto. « Hai danzato più con Albus che con chiunque altro, al Ballo del Ceppo. L’intera scuola ha pensato che ci fosse qualcosa sotto ».

« Questo è perchè era l’unico che sapeva fare più di due passi senza calpestarmi i piedi » scattò la McGonagall.

« Gli studenti devono sempre avere qualcosa su cui chiacchierare » commentò Dumbledore quietamente. « Però devo ammettere che ti facevo più sensato, Severus ».

Severus si drizzò, indignato. « Beh, sembra che tu avessi ragione sul libro. Solo un mucchio di vecchi stupidaggini, alla fine ».

« Oh, non saprei » replicò Dumbledore con un sorriso calmo. « Mi sembra piuttosto accurata, fin qui ».

Molte bocche si spalancarono mentre tutti si voltavano a guardare un ancora sorridente Dumbledore.

« Vuoi dire...? »

« Sei davvero...? »

« ...tutto questo tempo... »

« ...l’ hai tenuto segreto... »

Dumbledore alzò le spalle. « Pensavo che tutti voi lo sapeste, o l’avrei detto io stesso. Non è niente di cui mi vergogni ».

Un suono di strappo parve venire da in parte a Dumbledore, e Snape guardò dentro il ritratto di Phineas Black per vedere che stava accadendo. L’anziano mago stava al momento tentando di muovere la sua sedia il più lontano possibile dalla cornice.

« Oh per l’amor di Dio » disse la McGonagall con uno sbuffo.

« Phineas, non sei il mio tipo » dichiarò Dumbledore quando capì cosa stava facendo l’altro mago. « Non ho intenzione di saltare nel tuo ritratto e violentarti ».

Phineas borbottò qualcosa che Snape non afferrò, ma lo scricchiolio del suo scranno cessò e presto tutti furono di nuovo seduti.

« Continua, Severus... » chiese Dumbledore. « Devo ammettere che sono un pò curioso di cosa ci sia in quel libro ».

« Di sicuro saprai già cosa c’è, no? » chiese Snape sorpreso.

« Il libro di fronte a te è alto quanto “Storia di Hogwarts”. Dubito altamente che la semplice verità della mia vita amorosa possa riempire tutte quelle pagine. Non c’è dubbio che Miss Skeeter ha escogitato qualcosa ».

« Nessun dubbio » convenne Snape, mentre velocemente scorreva la lista dei contenuti prima di iniziare il capitolo primo.

  
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