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Ci alziamo da terra, nessuno apre bocca.

Abbiamo tutti gli occhi sbarrati, come se tutto questo, fosse frutto della nostra immaginazione.

Oppure semplicemente la guerra ci ha portato alla pazzia e cerchiamo un modo per scappare da quello che è veramente successo.

"miseriaccia" dice Ron, rompendo il silenzio e i pensieri, senza farci distogliere lo sguardo dalla vista del castello.

"non può essere possibile" continua incredula Ginny.

"è veramente reale?" chiede Harry, come se non volesse veramente sapere la risposta.

Quasi in un sussurro, Hermione riponde con un "si" non molto convinto

Passano minuti interi dove l'unico suono che si sentiva era il rumore della corrente d'acqua, ci guardiamo attorno.
Cominciamo a toccare in giro, piante, erbe, foglie per capire se è davvero reale.

"smettiamola di prenderci in giro, siamo semplicemte impazziti per colpa della guerra e vediamo cose che vorremmo vedere" sbotto io, stanca di quella situazione

Tutti si girano verso di me un pò stupiti, anche per il fatto che non avevo aperto bocca fino adesso.

Ho rispento la briciola di speranza che si era accesa prima nei loro occhi.

"Ma prima di diagnosticarmi pazza voglio capire" detto questo, non ricevendo ancora risposta, mi incammino.

Mi stanno seguendo.

Cominciano a bisbigliare e fare delle possibili teorie, io voglio solo restarne fuori, troppi ricordi.

Harry mi raggiunge, mi prende la mano e me la stringe dicendo:"andrà tutto bene, ci sono io con te"

La stringo di rimando, ringraziandolo mentalmente, e dico:"e io con te".

L'uno la roccia dell'altro.

***
Non mi ricordo il tempo impiegato per raggiungere il castello, ma l'unica cosa certa che so, è che ci serve riposo o da li a poco saremmo svenuti uno dopo l'altro.

Ed ecco qui, davanti a noi, le porte del castello, belle come non le erano mai state.

"constatando che il cancello è aperto, deduco che sia sabato e probabilmente la maggior parte degli studenti sono ad Hogsmeade... a bere una burrobirra" suppone Hermione sussurando tristemente l'ultima frase.

"Cosa facciamo?"chiede Harry guardandosi intorno

"Entriamo"risponde un pò spaesato Ron

"Non è sicuro,insomma guardaci, non credo che potremmo passare inosservati" gli risponde risoluta Ginny

"Non ci resta che lanciarci l'incantesimo di dissoluzione" dico io

Restiamo altri minuti a pensare ad un piano e come avremmo agito in seguito.

Alla fine ci lanciamo tutti l'incantesimo di disillusione ed entriamo.

Ricaminnare su un prato, dove pochissimo tempo fa avevi combatutto una guerra dava un senso di tristezza e smarrimento, è quasi difficile continuare il percorso.

E' come tornare indietro nel tempo.

Ci blocchiamo tutti davanti agli scalini per entrare definitivamente all'interno della dimora, non posso vederli, ma li percepisco e sento come il loro respiro si è smorzato all'improvviso.

Per nostra fortuna non ci sono molte persone in giro e in men che non si dica ci troviamo davanti all'entrata dell'ufficio di Silente.

"Sorbetto al limone" dice Harry

Entriamo e quello che si para davanti a noi ci lascia di stucco...