Serie TV > Shameless US
Segui la storia  |       
Autore: MatsuFla    15/03/2021    0 recensioni
(Reboot di "Gallavich fino alla fine")
Guardando Gallavich sullo schermo, avete mai avuto la sensazione che dietro la recitazione di Cam e Noel ci sia molto di più?
Questa è la mia versione della storia.
Ps. È una RPF ma, per vari motivi, ho scelto di metterla nella "sezione Shameless".
I protagonisti sono Noel Fisher e Cameron Monaghan e non Mick e Ian.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Davvero pensi che tutti quelli che si amano siano insieme?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                             
                                                          https://i.ibb.co/qs8h6vR/L-amore-non-basta.jpg

Quando Emma si presentò a sorpresa nella stanza di Cameron per passare insieme qualche ora prima della sua partenza, rimase attonita dallo spettacolo che si trovò davanti agli occhi. Il ragazzo le aprì la porta, reggendo un grosso barattolo di burro d'arachidi già vuoto a metà, e subito tornò a sedere sul letto che sembrava il campo di battaglia di un sanguinoso scontro tra gang di snack rivali.
«Cam, ma che cazzo!?» La voce di lei estremamente acuta per lo shock.
«Sono un po' giù.» Rispose semplicemente, riportando gli occhi cerchiati di rosso sul prezioso barattolo e tornando a mangiare grosse cucchiaiate della sua dolce droga.
«Sì, tesoro, lo vedo.» Emma chiuse la porta e gli si avvicinò molto lentamente, come se lui fosse un cerbiatto impaurito pronto a scappare al minimo movimento improvviso, «Data la quantità di zuccheri che hai mangiato...» Provò a scherzare, «O hai il cuore spezzato o sei incinta.»
«Ne mangiavo un sacco anche prima di essere incinta.» Lo disse con un'espressione talmente seria che ad Emma ci volle qualche secondo per afferrare la battuta.
«Molto divertente.»
Cam sbuffò una risata amara e si lasciò cadere drammaticamente all'indietro sul letto tra gli involucri vuoti degli snack vari, un braccio sugli occhi e il barattolo poggiato in bilico sulla pancia.
«Cam...» Iniziò paiano Emma, «Era un po' che volevo chiederti... per caso tu...» Si avvicinò al letto e con la leggerezza di una piuma sedette accanto a lui, «Ti sei preso una cotta per...» Esitò, prima di lasciar uscire dolcemente quel nome, «Noel?»
Calò un silenzio surreale per qualche minuto in cui Emma lo avrebbe avrebbe creduto morto se non fosse stato per il suo respiro che faceva oscillare leggermente il barattolo sul suo stomaco.
«Noel è un ragazzo.» Rispose da sotto il braccio, immobile, senza neanche guardarla.
«Lo so...» Sussurrò, accarezzandolo appena sopra il ginocchio, «Ma non ha alcuna importanza, Cam, i ragazzi trovano sempre un modo per fregati.» Si chinò sul letto, quanto bastava per riuscire a guardargli il volto ancora per metà nascosto, e lo vide torturarsi le labbra, «Pensa che alcuni riescono a farti innamorare di loro anche se sono delle teste di cazzo.»
«Hai litigato con Jeremy?»
«Qualcosa del genere...»
Finalmente Cam tornò a muoversi, si mise seduto e sospirò, poi con un piccolo sorriso posò il barattolo di burro d'arachidi in grembo alla sua amica che lo accolse tra le braccia come un dono prezioso.
«Ti prendo un cucchiaio.» Disse Cam, prima di alzarsi per fare ciò che aveva detto.
Mangiano in silenzio per un po', sorridendosi ogni volta che le posate si scontravano quando cercavano di infilarle nel barattolo nello stesso momento.
«Non ho una cotta per Noel.»
«Okay.»
«Non c'è l'ho!»
«Allora cos'è?»
«Non lo so...» Sospirò preoccupato, ma poi con decisione aggiunse, «Ma non è una cotta!»
«Okay.»
«Qualsiasi cosa fosse... mi è già passata.»
«Okay.»
«Smettila di dire "okay" in quel modo.»
«Quale modo?»
«Come se non mi credessi.» Cam vide che la sua amica ci stava provando, era consapevole di non essere stato molto convincente, ma non seppe fare di meglio. «Non lo sa nessuno.»
Non lo stava ammettendo, ma aveva bisogno di parlarne con qualcuno.
«Neanche Jeremy?»
«No, e apprezzerei molto se non glielo dicessi neanche tu.» E precisò, «Se non lo dicessi a nessuno.»
«Non lo farò.» Una mano sul cuore e una alzata come in un giuramento, «Te lo prometto.» Posò il cucchiaio, sentendosi già in overdose da zucchero, «Ma con Noel dovresti parlarne.»
«Assolutamente no!»
«Temi che la tua "non-cotta"...» Il suo tono canzonatorio le costò un'occhiataccia dal suo amico a cui lei rispose con una spallata, «Possa rovinare le cose tra voi?»
«Beh, in realtà, potrebbe essere già troppo tardi.»
«Hey!» Emma gli prese il mento tra le dite e delicatamente lo spinse a guardarla, «Siete Cameron e Noel...» Lo vide sorridere timidamente solo per aver pronunciato i loro nomi insieme e, dato che quell'espressione imbarazzata lo rendeva troppo carino, lo fece di nuovo solo per averne di più, «Noel e Cameron...» A quel punto non riuscì a trattenersi neanche lei dal sorridere, «Andrà tutto bene.» Si lasciò cadere sul letto, rimanendo a fissare il soffitto tra i sospiri per un po' prima di concludere: «Non sarà mai troppo tardi per voi.»
Cam si sentì rassicurato dalle parole di Emma e si prese qualche minuto per godersi quella sensazione, poi si voltò a guardare la sua amica dall'aria triste e capì che era il momento di ricambiare la cortesia, «Dai...» Disse stendendosi accanto a lei, «Raccontami cosa ha combinato quello stupido di mio fratello.»


Dopo circa un'ora di discorsi su problemi di coppia erano arrivati, non si sa come, a parlare di scarpe ed Emma sembrava finalmente stare meglio. Il motivetto che annunciava l'arrivo di un messaggio distrasse Cam da uno sproloquio infinito sul perché fosse importante avere almeno un paio di scarpe di ogni colore, il rosso guardò il telefono con la coda dell'occhio e sobbalzò vedendo che si trattava di Noel. Lanciò il barattolo di burro d'arachidi sul letto, tanto ormai era vuoto, e senza neanche più fingere interesse per Emma e i suoi discorsi, recuperò il cellulare e aprì la chat.
«È lui?» Chiese la ragazza, sapendo già la risposta, visto l'entusiasmo per il messaggio e l'espressione che aveva sul volto mentre lo leggeva.
«Monaghan, come va a Chicago?» Lesse ad alta voce.
«Allora, io vado.» Emma si alzò dal letto e raggiunse la porta, «Ci vediamo dopo, okay?»
«Te ne vai?»
«Si, è ora di prendere a calci in culo il mio ragazzo.»
Il che era vero, ma per lo più aveva capito che in nessun modo avrebbe più potuto ottenere l'attenzione dell'amico. Infatti, un fugace cenno con la testa fu tutto quello che ottenne da lui quando lo salutò prima di uscire.
«Eh sì, chiaramente questa non-cotta ti è già passata.» Sussurrò ridacchiando, ma lui non la sentì, intento a scrivere.
Cam cercò di trattenersi dal rispondere, resistendo per ben trenta secondi, anche se a lui sembrarono molti di più.
Dopo aver baciato Noel... era ancora strano pensare che fosse successo davvero... aveva cercato di comportarsi normalmente quando era con lui, per non rendere le cose troppo strane visto che avrebbero dovuto lavorare insieme ancora per un po'. Aveva però tenuto i contatti al minimo indispensabile, arrivando anche ad ignorarlo, quando possibile. Ma quella volta non ci riuscì, forse perché nascondersi dietro una tastiera rendeva tutto più semplice o perché sapeva che non lo avrebbe rivisto per mesi o forse perché dopo un solo giorno di lontananza sentiva già terribilmente la sua mancanza.

Dude (10.29 am): Monaghan, come va a Chicago?
Dude (10.29 am): Ti si è gelato il culo?
Bruh (10.30 am): Su una scala da 0 a 2011? (1)
Bruh (10.30 am): Fa un freddo del cazzo come al solito
Bruh (10.30 am): Che fai?
Dude (10.31 am): Lavoro
Dude (10.31 am): Sono al twilight fan camp breakfast
Dude (10.31 am): Ma al momento sono chiuso in bagno
Dude (10.32 am): Avevo bisogno di una pausa
Bruh (10.33 am): Una pausa da cosa?
Bruh (10.33 am): Dal lavorare di domenica mattina
Bruh (10.33 am): O dai fan dei vampiri romantici?
Dude (10.33 am): Il romanticismo è morto, bruh
Dude (10.34 am): Un paio di loro mi hanno chiesto di morderle
Dude (10.34 am): Assurdo
Bruh (10.34 am): Eccitante 😏
Bruh (10.35 am): Sono sicuro che sarebbero contente anche se fossero loro a mordere te
Dude (10.35 am): Eccitante 😜
Dude (10.36 am): Tu che fai?

Noel fu enormemente felice di quella risposta flirtante di Cam. Dopo la tensione che c'era stata tra loro negli ultimi tempi, erano tornati a scherzare come erano soliti fare e il biondo si sentì sollevato. Rispose a tono alla provocazione del più giovane e cercò di fare l'indifferente, nonostante inizialmente il cuore gli aveva saltato un battito all'idea che Cam trovasse eccitante mordere qualcuno, per un attimo si chiese se fosse realmente solo una battuta o se per lui fosse una pratica usuale nella sua intimità, ma cercò di non andare troppo oltre con l'immaginazione.
Cameron gli mandò la foto di quello che lui riconobbe essere il letto dell'hotel pieno degli scarti di tutto ciò che il rosso aveva divorato, aspettandosi di sicuro qualche sua battuta in risposta. Ma Noel non lo fece.

Dude (10.37 am): Tutto ok?
Dude (10.37 am): Ti ingozzi di burro d'arachidi quando sei triste
Bruh (10.38 am): Ora va meglio
Bruh (10.38 am): Non devi preoccuparti per me
Dude (10.38 am): Mi preoccuperò sempre per te

Cam perse il controllo delle sinapsi e rimase fuori gioco per qualche momento, finché non venne svegliato dall'arrivo di un altro messaggio.

Dude (10.40 am): Cos'è successo?
Bruh (10.41 am): Emma ha litigato con JWA e le ho insegnato il mio metodo per tirarsi su il morale.

Mentì, più o meno, non era una bugia ma neanche del tutto vero.
Distorcere un po' la verità a proprio favore era mentire?

Dude (10.41 am): Ha funzionato?
Bruh (10.41 am): Certo, il burro d'arachidi sistema ogni cosa
Bruh (10.43 am): Le manchi molto
Dude (10.43 am): Dai Cam
Dude (10.43 am): Manco più a te
Dude (10.43 am): Puoi dirlo
Dude (10.43 am): Tanto lo so già
Bruh (10.43 am): 🖕🏻

Cam non riuscì a trattenere il grande sorriso che gli tagliò il volto, e dopo aver mandato  l'unica emoticon possibile, si lasciò cadere sul letto con lo sguardo perso nel vuoto, e si, ancora sorridendo.

Dude (10.44 am): Hey, devo andare
Dude (10.44 am): Devo tornare a lavoro
Bruh (10.44 am): Non mordere nessuno
Dude (10.44 am): Farò il possibile
Dude (10.45 am): Ti chiamo dopo?
Bruh (10.45 am): Per le 8 dovrei essere a casa
Dude (10.45 am): Ok allora
Bruh (10.46 am): TTYL [Talk to you later]
Dude (10.46 am): Che cavolo vuol dire?
Bruh (10.46 am): Ci sentiamo dopo
Dude (10.47 am): Sei troppo impegnato per scrivere 3 parole?
Dude (10.47 am): O troppo pigro?
Bruh (10.47 am): Non è colpa mia se sei vecchio
Dude (10.47 am): 🖕🏻
Dude (10.47 am): CI SENTIAMO DOPO

Erano le 20.41 quando Cam arrivò finalmente nel suo appartamento. Non appena chiuse la porta e posò la valigia, il telefono squillò.
«Hey.»
«Hey. Sei a casa?»
«Si, sono appena arrivato.» Disse Cam, con ancora un po' di fiatone.
«Vuoi che ti chiami più tardi?» Propose incerto Noel, «O magari domani?»
«No, va bene.» Rispose subito, «Sistemerò tutto domani mattina, con calma. Ora voglio solo...» Indugiò, preso dalla ricerca di una birra nel frigo, «Bere qualcosa e stendermi sul divano.»
Noel sentì il suo sospiro di sollievo quando finalmente si tuffò tra i cuscini con un sonoro sbuffo.
«Com'è andato il viaggio?»
«Abbiamo fatto un bel po' di ritardo, ma è stato un volo tranquillo.» Bevve un sorso e sorrise dietro il collo della bottiglia, «Tu che fai? Sei chiuso in qualche bagno?»
«No, idiota.» Rise, «Sono... in macchina. Dovevo passare in lavanderia a ritirare i vestiti dopo un appuntamento con il mio agente, ma Paul non la smetteva di parlare e ha finito per farmi fare tardi, quindi mi toccherà tornarci domani mattina.»
«Che vestiti?»
«Il mio smoking nero alla James Bond.»
«Oh, fico. Vai a lavorare per i servizi segreti?»
«Ci sto seriamente pensando. Con lo smoking sto una favola, guiderei un'Aston Martin superaccessoriata e non avrei più dei colleghi rompiscatole.»
Risero per la sottile frecciatina e la risposta di Cam non tardò ad arrivare.
«Dovresti farlo allora, tanto come attore non sei un granché.»
«Più tardi ti manderò un dito medio per la cattiveria che hai detto.»
«Non vedo l'ora.» Cam rise pensando all'espressione di Noel in quel momento, lo conosceva abbastanza bene da capire, anche solo dal tono della sua voce, quando cercava di trattenere le risate con un piccolo broncio fasullo.
«Comunque, dove vai vestito da 007?»
«Domani sera ho la premiere di "Breaking Dawn", al Nokia Theatre.»
«Oh, giusto. Vai ad infrangere i sogni delle ragazzine convinte che i vampiri siano tutti giovani, alti e con gli zigomi pronunciati.»
«Chiudi il becco, Cam!» Disse, cercando di non ridere, «Sono comunque più affascinante di qualsiasi Volturo.»
«Non ho idea di che cosa significhi.»
"The Twilight Saga" non rientrava esattamente nel genere cinematografico che Cameron prediligeva e per questo non aveva visto nessuno dei film precedenti, ma avrebbe guardato sicuramente l'ultimo capitolo. Era impaziente soprattutto di prendere spunto per divertenti prese in giro ai danni di Noel, dal completo da Dom (2) in pelle nera al buffo accento alla Conte Dracula.
«Stai tornando a casa?»
«Nnnno.» Trascinò un po' Noel, «Sono passato davanti ad una pizzeria e mi è venuta voglia di pizza, ma ho pensato che a casa sarebbe arrivata fredda, quindi la sto mangiando qui.» Poi prese coraggio e un po' imbarazzato aggiunse, «In macchina. Nel parcheggio.» Sbuffò una risata, prevedendo già la reazione di Cam.
«Strambo!» Disse tra finti colpi di tosse, ma abbastanza forte affinché Noel lo sentisse, «Per fortuna viviamo a LA e nessuno fa caso ad un tizio inquietante che mangia la pizza in un parcheggio.»
Noel mangiò tutta la sua pizza al formaggio (Straight cheese pizza) e Cam finì la sua seconda birra, ma continuarono a chiacchierare spensieratamente e a ridere.
Il rosso stava parlando ininterrottamente da qualche minuto, con la sua solita parlantina, «Noel?» Lo chiamò quando si rese conto che se ne stava in silenzio da un po'.
«Controlla i messaggi, stronzetto.» Rispose, ridacchiando.
Cam fece come gli era stato detto, allontanò il telefono dall'orecchio e vide la notifica.

Dude (11.04 pm): 🖕🏻
Dude (11.04 pm): 🖕🏻 e questo è per avermi dato dello "strambo" e del "tizio inquietante"

«Sei riuscito a mandarmi dei messaggi mentre siamo al telefono?» Il tono chiaramente canzonatorio, «Sono profondamente colpito.»
«A quanto pare le tue lezioni sono servite a qualcosa.»
«Cerca di non scordare tutto nei prossimi mesi, così a Marzo ti insegnerò qualcos'altro.»
Noel rimase a riflettere su quanto il suo amico dalla testa rossa aveva detto e gli ci volle qualche momento per realizzare che Cam si riferiva al fatto che le ultime riprese per il finale della terza stagione non sarebbero ricominciate prima dell'inizio di Marzo.
«Non dobbiamo aspettare Marzo per vederci.»
Cam aveva un programma diverso.
Tanto per cominciare, contava di non rivederlo mai più non appena il "capitolo Shameless" si fosse concluso, il che sarebbe successo molto presto visto che mancavano solo pochi giorni di riprese insieme sul set. Avrebbe poi diminuito gradualmente i loro contatti telefonici ed ogni tipo di interazione sui social. Alla fine avrebbe smesso anche di pensarlo fino a dimenticarsi di lui.
Era un po' difficile da credere in quel momento, dato che avevano passato la giornata a farsi compagnia al telefono, ma Cam aveva semplicemente rimandato l'inizio del suo programma dal giorno seguente. Come ogni dieta che si rispetti comincia sempre di lunedì.
«Sono molto impegnato, Noel.» Riuscì a dire nonostante il nodo alla gola, «Sarò spesso fuori città.»
«Cam!» Lo rimproverò, «Non puoi...» Balbettò, «Non voglio che tu-»
"Beep Beep", si lamentò il cellulare.
«Cazzo, mi si è scaricata la batteria.» Noel cercò il cavetto nei vani portaoggetti e un po' in giro nell'abitacolo, ma non lo trovò.
«Cazzo, sono le undici passate!» Esclamò stupito quando lo sguardo gli cadde sull'orologio che lampeggiava sul cruscotto, «Sono due ore che parliamo, Bruh.»
«Avevamo un bel po' di stupidaggini arretrate da dirci.»
«Ma è tardi, non sei stanco?»
«No, cioè si, ma... mi sento pieno di energie, ho il cuore a mille. Penso di essere ancora in overdose da zucchero.»
Lo zucchero... come no, Cam.
«Credo che nonostante la stanchezza, non riuscirò comunque a dormire questa notte.» Risero, poi calò un silenzio che venne interrotto da Cam poco dopo.
«Noel, cosa... cosa stavi dicendo... prima?»
«Eh?» Sobbalzò preso alla sprovvista, «Niente, lascia perdere.»
«Noel, puoi dirlo...» Tentò il tutto per tutto, riproponendogli la battuta che lui stesso gli aveva scritto quella mattina, «Tanto lo so già.» Mentì perché in realtà non ne aveva la minima idea, ma qualsiasi cosa stesse frullando in quella testolina bionda lui voleva saperla.
«Cam, io...» Si grattò il naso arricciato con il pollice e prima di continuare fece schioccare le labbra ormai secche dalle due ore di chiacchiere e dall'improvvisa agitazione di quel momento, «Voglio che tu faccia parte della mia vita.»
Cameron aveva insistito pur non sapendo cosa aspettarsi, ma di sicuro non era preparato per ciò che sentirono le sue orecchie.
In tutta la sua vita, niente... ma proprio niente... lo aveva mai fatto sentire così bene come quelle semplici parole pronunciate dalla bocca di Noel. La sua mente volò tra nuvole di zucchero filato lasciandolo completamente interdetto.
«Ora devo andare.» Disse il biondo, interrompendo un imprecisamente lungo silenzio imbarazzante, «Il cellulare potrebbe-»
"Beep Beep"
«Spegnersi a momenti.» Sussurrò tra sé, guardando il suo riflesso nello schermo del telefono ormai spento.


Noel era parcheggiato nel vialetto con il motore spento, immobile, con la testa posata sul sedile, ad osservare la sua casa dall'esterno. Non sapeva il perché, ma non era riuscito a scendere dalla macchina o muovere un solo muscolo.
Aveva detto alla sua ragazza che non sarebbe tornato per cena e di non aspettarlo sveglia perché avrebbe fatto tardi e lei non aveva protestato. Noel sapeva che Layla aveva dato per scontato che lui cenasse con Paul, come ogni tanto capitava quando il suo logorroico agente lo intrappolava in riunioni troppo lunghe e poi lo invitava a mangiare insieme, trattenendolo ancora più a lungo, perché quello era il suo modo di farsi perdonare. Per questo lei non aveva chiesto spiegazioni e lui non dovette dirle che quella sera, anziché tornare a casa da lei, aveva preferito mangiare una pizza in un parcheggio come uno "strambo tizio inquietante" e chiacchierare per ore al telefono con Cameron.
Omettere era mentire?
Layla, la sera prima di un evento mondano, andava a letto presto perché, come diceva lei: "Dormire ti fa bella!" e quindi aveva sperato di trovarla già addormentata.
Nemmeno di questo sapeva il perché.
Ma quando arrivò le luci erano ancora accese, così rimase in auto davanti casa finché non le vide spegnersi dopo dieci minuti e poi né aspetto altri trenta prima di scendere. Entrò come un ladro, silenziosamente e al buio, nella sua stessa casa. Con la sola luce che entrava dalle finestre, staccò la spina del microonde e mise il telefono sotto carica sul bancone della cucina. Il tempo di prendere una birra dal frigo e l'apparecchio tornò in vita, sfilò una sedia dal tavolo e l'avvicino al bancone. Accese il cellulare e ci trovò due chiamate perse da Layla e dei messaggi non letti in due diverse chat.

Layla (11.38 pm): Non resisto più, vado a letto
Layla (11.38 pm): Svegliami quando arrivi

Bruh (11.56 pm): Buonanotte
Bruh (00.02 am): Mi manchi
Bruh (00.02 am): Un po'
Bruh (00.02 am): Stupido

Rimase a fissare i messaggi di Cam, distogliendo gli occhi solo per bere la sua birra.
«Sei tornato.»
La voce di Layla alle sue spalle lo fece sobbalzare e istintivamente posò il cellulare a schermo in giù sul marmo.
«Perché non mi hai svegliata?»
«Sono appena rientrato.»
«Stai bevendo?» Chiese stupita, accorgendosi della bottiglia nella sua mano, nonostante la penombra.
«Si...» Disse incerto, sostenendo a malapena il suo sguardo, «È stata una giornata strana.»
«Spero tu non ne voglia parlare...» Ridacchiò riempendo un bicchiere dal rubinetto, «Perché ho bisogno di bere acqua, fare pipì e tornare subito a letto.» Contò i suoi tre improrogabili impegni sulle dita esili e poi si rivolse a Noel, «Tu vieni?»
«Appena ho finito.» Fece dondolare la bottiglia a mezz'aria.
Layla posò il bicchiere nel lavandino e sparì leggiadra nel corridoio per tornare al suo sonno di bellezza.
Noel rimase immobile per un'altra manciata di interminabili minuti, poi tracannò in un sorso quello che rimaneva della sua birra e sospirò profondamente prima di riprendere il telefono.

Dude (00.29 am): Mi manchi anche tu, Bruh
Dude (00.29 am): Buonanotte

Scrisse velocemente, poi lanciò lontano il cellulare. Si stringe i palmi delle mani su gli occhi e mordicchiò gli angoli della bocca come faceva sempre quando era nervoso, poi si alzò e raggiunse la sua ragazza nel loro letto.

~~~*~~~

Erano venti minuti che Noel aspettava che la sua dolce metà fosse finalmente pronta per uscire di casa. Quando truccatrice e parrucchiera ebbero finito con lei, Layla raggiunse Noel sul divano, dove aveva passato tutto il tempo al cellulare, tentato più volte di mandare un messaggio a Cam, qualcosa come un selfie che mostrasse quanto gli stesse bene il suo nuovo completo nero, ma non lo fece. 
Doveva iniziare ad abituarsi all'idea che non lavorando più insieme, pian piano, si sarebbero inevitabilmente allontanati. Cameron non glielo aveva detto chiaramente, anzi, non aveva detto proprio niente, ma il suo silenzio era stato eloquente. Quello che Noel considerava un suo grande amico, se non il suo migliore amico, non era interessato a far parte della sua vita, quindi tanto valeva cominciare subito ad allentare quel nodo che era diventato in poco tempo incredibilmente stretto.
Era triste ma necessario.
Posò una mano sul fianco della ragazza, facendo scivolare le dita sulle scintillanti sfumate rosa del suo ristretto vestito da sera, le avvolse il braccio intorno alla vita e la attirò in un bacio. La accompagnò verso la porta, intenzionato a godersi a pieno il party e il resto della sua vita al fianco della sua bellissima fidanzata.
Passarono una serata piacevole, divertendosi e scambiandosi effusioni pubbliche più del solito. Una volta tornati a casa, lasciandosi trascinare da quello slancio di entusiasmo che proprio nulla aveva a che fare con il forte senso di tristezza che stava cercando di ignorare, Noel provò anche a sedurla.
«Scusa, tesoro...» Disse un po' sorpresa Layla, quando furono entrambi sotto le coperte e il suo ragazzo la baciò in un modo che rese chiaro il suo desidero di fare altro prima di dormire, «Lo vorrei tanto, ma sono esausta.» Sorrise dolcemente, accarezzandogli il volto mente lui annuiva, «Ti dispiace se per questa volta ci facciamo solo un po' di coccole?»
Nella loro intimità era quasi sempre Layla a prendere l'iniziativa, perciò, le poche volte in cui era lui a farlo, lei accettava di buon grado e con grande entusiasmo. Quella sera però era davvero stanca e cadde addormentata sul petto di Noel dopo pochi minuti. Lui rimase a guardarla dormire per un po', poi la lasciò scivolare dalle sue braccia e scese silenziosamente dal letto per sgattaiolare in cucina. Ispezionò il frigo in cerca di qualcosa di dolce e rimase molto sorpreso di trovare un piccolo barattolo di gelato al burro d'arachidi dimenticato tra broccoli e piselli surgelati, lo recuperò dal fondo del frizer, sorridendo tra sé e sé. Prese anche una birra, in caso la massiccia dose di endorfine, serotonina e dopamina del "comfort food" per eccellenza non fosse abbastanza per convincerlo di essere un uomo felice e appagato.
Sedette comodamente nel centro del divano e tenendo il barattolo in una mano gli scattò una foto, poi se lo posò in grembo e continuò a digitare sul cellulare. Aprì la chat  con Cameron, selezionò dalla galleria la foto appena scattata e sotto scrisse:
"Vediamo se è vero che il burro d'arachidi sistema ogni cosa.
Hai una pessima influenza su di me."
Un secondo dopo, Noel cambiò idea e cancellò tutto, chiuse la chat e mise su un po' di musica rilassante da una sua playlist YouTube sul cellulare prima di posarlo. Aprì il barattolo che intanto gli aveva congelato le palle, raccolse una quantità eccessiva di gelato con il cucchiaio e se lo infilò in bocca, riempendola completamente. Non appena sentì il gusto di burro d'arachidi sulla lingua, la sua mente tornò fatalmente a Cameron. Accadde in un attimo, come un lampo nella sua testa, ma chiara e nitida davanti agli occhi... l'immagine di Cam che lo baciava proprio lì sul divano, con quello stesso sapore in bocca, ma infinitamente più buono se assaggiato direttamente dalle labbra del rosso. Tutte le sensazioni che Noel sapeva di aver già provato durante il bacio, ma che in quel momento erano rimaste congelate con il resto del suo corpo, riaffiorarono intense e prepotenti. Per un istante perse la sua ben radicata egemonia sulle proprie emozioni e queste vennero violentemente fuori tutte insieme, esasperate e arrabbiate per essere state soppresse così a lungo, mischiandosi in un turbine nel suo petto che sentì sul punto di scoppiare. Ma poi quell'attimo passò, Noel riprese il controllo e ricacciò quei sentimenti da dove erano venuti, non più così affondo però, rimasero lì, proprio sotto la superficie, ma di nuovo gestibili.
Noel si alzò di scatto e corse via lasciando tutto esattamente com'era, il barattolo con il cucchiaio infilato dentro e la birra ancora chiusa sul tavolino, il cellulare sul cuscino del divano che continuava a suonare una dolce musica strumentale chissà ancora per quanto tempo. Raggiunse Layla a letto e si rannicchiò alle sue spalle, come un bambino spaventato dal temporale, le posò le labbra gelate sul collo e lei si svegliò.
«Tesoro...» Non sembrò arrabbiata per essere stata svegliata, anzi, sorrise maliziosamente, «Vuoi ancora farlo?»
Il biondo annuì e Layla provò a girarsi verso di lui, ma il suo ragazzo le avvolse un braccio attorno alla vita, bloccandola in quella posizione. Noel le si strusciò un po' contro il sedere finché non fu pronto ad iniziare, poi la mano viaggiò su e giù per i suoi fianchi, alzandole la camicia da notte di seta e sfilandole le mutandine di pizzo. Layla sembrò apprezzare, ma non era completamente soddisfatta, si liberò dalla presa di Noel e si sollevò a carponi sul materasso, invitandolo a continuare in quella posizione. Il biondo accettò di buon grado e arrivò presto al termine del rapporto riducendo al minimo necessario ogni tipo di contatto, sia quello visivo sia quello fisico che non fosse la presa delle sue mani sui fianchi di lei e, ovviamente, la penetrazione. Sicuramente era tutto molto strano, non ci si dovrebbe sentire così nel fare l'amore con la propria ragazza né con chiunque altro, ma Noel non se ne rendeva neanche conto, era completamente fuori dal momento, con la mente persa altrove e l'unica cosa a cui riusciva a pensare era il sapore di burro d'arachidi che aveva ancora sulla lingua. Tirò indietro la testa e tenne gli occhi chiusi, abbandonandosi totalmente a quel gusto dolce e cercandolo in ogni angolo della sua bocca finché non sparì del tutto.
Noel non avrebbe mai più mangiato burro d'arachidi in vita sua.

~~~*~~~

Erano venti minuti che Cam aspettava che il suo agente si presentasse al loro appuntamento quella mattina, l'assistente lo aveva fatto accomodare nell'ufficio vuoto assicurandogli che il suo titolare sarebbe arrivato a momenti. Il rosso aveva occupato il suo solito posto sulla poltroncina difronte alla scrivania di Brian e si era messo al cellulare a scorrere la bacheca di Instagram per passare il tempo.
Da quando era tornato da Chicago, trascorreva le giornate a fare le cose più disparate pur di tenersi lontano dal suo telefono ed evitare di cadere nella tentazione di scrivere un messaggio a Noel ed elemosinare un po' di attenzioni.
Per questo, la sera della premiere, il cuore gli era saltato in gola nel veder spuntare quella piccola notifica rossa.


https://i.ibb.co/THrYHRc/Cap-10-foto-1.png

Aveva sorriso dolcemente scoprendo che si trattava di un post in cui Emma lo aveva taggato dove diceva che le mancava, ne era stato felice ma anche un po' deluso. Aveva sperato fosse un messaggio di Noel, magari un selfie nel suo bel completo nero. Ma quel messaggio non arrivò mai.
Decise però che voleva vederlo... Noel in smoking.
Si mise alla ricerca di qualcosa sulla premiere della sera prima e trovò diverse foto e video in cui il biondo appariva magnificamente in quell'outfit elegante. Ciò che sfortunatamente non poté fare a meno di notare era che con lui c'era Layla, costantemente attaccata al suo fianco, apparentemente inseparabili. Noel aveva sempre una mano posata affettuosamente sulla sua ragazza o la teneva per mano, si guardavano e sorridevano come una di quelle coppie delle favole, invidiate da tutti.
Una foto in particolare colpì l'attenzione di Cam e gli si strinse lo stomaco solo a guardarla. Era stato lo stesso Noel a condividerla online, definendola la sua foto preferita della serata.
Sembravano... innamorati. 


https://i.ibb.co/4WRHcSr/Cap-10-foto-2.jpg
-video

Sebbene la presa sul cellulare fosse così salda da fargli diventare le nocche bianche, la mano del rosso iniziò leggermente a tremare e con un rapido movimento del pollice chiuse la pagina e mise nervosamente il telefono in tasca. In quello stesso momento, la porta si aprì ed entrò Brian, un po' affannato ma di ottimo umore, si scusò per il ritardo e posò la ventiquattrore sulla scrivania prima di sedersi. Dopo i saluti e qualche convenevole, l'uomo guardò sorridendo il suo assistito e chiese, «Allora, Cameron, di cosa volevi parlarmi?»
Ogni volta che in passato l'intraprendente agente di Cameron aveva provato a proporgli un qualsiasi progetto che, anche solo in piccola parte, coincideva con le riprese di Shameless, lui lo aveva sempre rifiutato, noncurante se si trattasse di offerte importanti o meno.
Per Cam lasciare Shameless non era mai stata un'opzione, nonostante fossero passati solo tre anni, nei suoi colleghi aveva trovato quella grande famiglia amorevole che non aveva mai avuto. Inoltre, da quando anche Noel era diventato regular, la storyline di Ian e Mickey era stata grandiosa e Cam non aveva desiderato nulla di più al mondo che dar vita alla loro storia. Ma dopo dopo quello che aveva combinato, a Cam non sembrava più tanto impensabile lasciare tutto, anzi, la credeva la cosa giusta da fare.
«Voglio lasciare Shameless.»

~~~*~~~

Il 2012 era stato un anno davvero strano, ma non avevano idea che quello era solo l'inizio.



(1) Nel 2011 si ricorda uno degli inverni più freddi di Chicago.
(2) Dom: Aggiungo la nota per chi, come me, non è troppo informato sulla terminologia BDSM. Il termine Dom identifica, in una relazione di tipo BDSM, la persona che svolge la funzione di dominante.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Shameless US / Vai alla pagina dell'autore: MatsuFla