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Autore: Herm_periwinkle    17/03/2021    1 recensioni
Draco ed Hermione si sono sempre odiati ed insultati, finché una punizione li porterà a scoprire che, alla fine, non sono poi così diversi.
Il quinto anno sarà particolarmente turbolento quando si ritroveranno ad essere vittima di una maledizione.
Riusciranno a uscirne illesi o rischieranno di morire perché non riusciranno a spezzarla? Soprattutto, saranno in grado di mettere a tacere le voci malevole che girano su di loro?
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-Dal capitolo 10-
Hermione prese coraggio e gli pose la domanda che da giorni gli ronzava in testa "Ehi Malfoy" alzò lo sguardo verso di lui, fino a guardarlo fisso negli occhi "Volevo chiederti... noi, insomma..."
"Sputa il rospo, Granger"
"Ci odiamo?"
-Dal capitolo 29-
Poi all'improvviso, sentì un urlo sovrastare il ringhio della bestia. "Non azzardare a farti ammazzare, bastardo di un Malfoy!"
Era la voce di Potter.
Malfoy si chiese se non fosse già morto.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Draco quella mattina lasciò la scuola in tutta fretta, sebbene mancasse ancora una settimana all’inizio delle vacanze estive. Ebbe a malapena il tempo di inviare un biglietto a Hermione per dirle di non preoccuparsi se nei giorni successivi non lo avesse trovato, perché era stato richiamato a casa dai suoi genitori per un affare urgente, e di non contattarlo, dal momento che ci avrebbe pensato lui a farlo.
Per tutto il viaggio si chiese quale fosse il motivo di tale convocazione. Era già successo che in passato i suoi genitori lo facessero tornare a casa in dei giorni extra, anche se erano passate le vacanze di Natale, ma accadeva sempre per motivi che lui conosceva benissimo, come feste con personaggi influenti o eventi mondani.
Era preoccupato che i suoi genitori avessero potuto scoprire qualcosa riguardo alla sua relazione con Hermione, eppure era piuttosto sicuro di aver messo a tacere tutte le voci che giravano nel castello e non si riusciva a capacitare di come la notizia potesse essere trapelata.
In ogni caso, sapeva benissimo che avrebbe dovuto fingere, come era solito fare da sempre in quella casa, per proteggere Hermione e la relazione che nessun purosangue avrebbe mai accettato. Lo stesso giovane Draco lo avrebbe guardato disgustato e in passato si sarebbe ucciso pur di non cadere a un livello così basso. Eppure, era proprio in basso che aveva potuto trovare il più alto grado di felicità e non l’avrebbe lasciata per nulla al mondo.
 
L’atmosfera in casa sua era diversa dal solito. Per quanto quello in cui era cresciuto non fosse mai stato un clima particolarmente allegro, poteva percepire qualcosa di differente, come se una pensante cappa di ansia scura gravasse sulle loro teste. Sua madre lo accolse con un sorriso tirato, abbracciandolo frettolosamente. “Vai a mangiare, caro, e datti una sistemata veloce. Tuo padre ti vuole parlare di una questione importante.”
“Riguardo cosa?” chiese Draco, sentendo la preoccupazione scorrergli lungo la spina dorsale. “Non poteva aspettare che finissi scuola? Manca una sola settimana.”
Narcissa scosse la testa. “È una questione molto urgente” si limitò a dire, accompagnandolo di sopra.
Draco notò che le tremavano le mani ed aveva il viso più magro rispetto all’ultima volta che si erano visti. Sembrava invecchiata, mentre camminava con le spalle leggermente incurvate, come se fosse schiacciata da un grande peso.
 
Lucius Malfoy era seduto sulla poltrona di broccato verde, con la mano mollemente poggiata sul suo bastone intarsiato d’argento.
“Siediti” gli disse, indicandogli la sedia di fronte a lui.
Draco obbedì in silenzio, cercando di mantenere un contegno impassibile. Non era possibile che suo padre avesse scoperto la sua relazione, ma, in ogni caso, avrebbe impedito in ogni modo che li separasse.
“Ho una grande notizia per te” esordì Lucius, con il volto piegato in un inquietante sorriso. Draco non seppe dire se fosse davvero felice o se stesse solo fingendo. “La nostra famiglia ha ricevuto un grandissimo onore, recentemente, e tu hai un ruolo importante in ciò.”
Draco fu piuttosto sorpreso dall’udire simili parole. Se non era di Hermione che suo padre gli voleva parlare, perché lo aveva convocato con tanta urgenza? Gli cominciò a venire il sospetto che la questione in ballo potesse essere molto più delicata e pericolosa di quanto avesse potuto immaginare.
“Come tu ben sai il Signore Oscuro sta prendendo sempre più potere. Presto avrà abbastanza forza da dominare su tutto il mondo magico e noi abbiamo avuto la fortuna di stare dalla parte vincente e l’onore di servirlo e di aiutarlo nella sua impresa. La nostra famiglia starà accanto a lui mentre ripulirà il mondo dalla feccia e verremo ricompensati quando lui comanderà.
  Tu, figlio mio, hai un compito estremamente importante per la riuscita del suo piano. Il Signore Oscuro ti vuole dare una grande responsabilità perché crede nei Malfoy e crede in te.”
“Ma non sono un mangiamorte” commentò Draco, sentendo la fronte imperlarsi di sudore freddo. Che cosa avevano in mente per lui? Ormai non credeva più in un mondo diviso tra purosangue e mezzosangue. La sua relazione con Hermione gli aveva permesso di capire che il mondo in cui era vissuto fino a quel momento era un mondo falso, costruito su inganni e menzogne, soprusi e crudeltà.
“Riceverai il tuo marchio la prossima settimana, quando il Signore Oscuro si installerà nella nostra casa.”
“E se io non lo volessi?” chiese Draco con voce sottile, sbiancando ancor di più. Suo padre, come al solito, aveva preso l’ennesima decisione al posto suo, ma questa volta non voleva obbedirgli, non poteva farlo. Lui non aveva niente da spartire, ormai, con quella gente, né ideali, né crudeltà.
Lucius sollevò un sopracciglio, sorpreso, spiegando le labbra in un sorriso che sembrava quasi divertito. “Pensi che sia qualcosa che si possa scegliere? Ti facevo più intelligente.”
Draco serrò i denti. “Non voglio essere un mangiamorte. Non pensi alla mia istruzione? Ho un futuro davanti a me e non voglio sia questo” sibilò, cercando di mostrarsi più fermo e deciso di quanto non fosse in realtà. Dentro il suo petto, il cuore batteva violento, rimbombando come un tetro tamburo nelle sue orecchie.
Lucius si passò una mano tra i lunghi capelli biondi, sorridendo amabilmente e facendo accapponare la pelle a Draco per la tranquillità che dimostrava nel voler far diventare suo figlio un essere abietto, come lui.
“Certo che ci penso e proprio per questo ti dico che è quello il tuo futuro. Nel mondo che il Signore Oscuro creerà, fidati di me, importerà di più la fedeltà che gli abbiamo dimostrato, rispetto a un mero diploma. Ad ogni modo, il Signore Oscuro non vuole farti lasciare la scuola, è lì che dovrai svolgere la tua missione.”
“Padre, io…”
“Fai silenzio, Draco, non mi interessano le tue sciocche obiezioni. Fidati di me, è la cosa migliore per tutti noi. Ora puoi andare.”
Draco si alzò, serrando i pugni con tutta la sua forza. Poteva sentire le unghie conficcarsi a fondo nei palmi delle sue mani, procurandogli un sottile dolore. Non aveva mai imparato a disobbedire a suo padre e non riusciva a farlo nemmeno in un momento tanto cruciale. Cosa avrebbe potuto fare? Se avesse voltato le spalle alla sua famiglia e chiesto protezione a Silente, avrebbe implicitamente segnato la fine per i suoi genitori. Non poteva abbandonarli in pasto al mago più malvagio degli ultimi secoli. Eppure, non voleva neppure negare se stesso e quello che era diventato, far ingoiare la sua anima in una nera spirale che avrebbe determinato la morte della sua essenza. E poi, Hermione? Come avrebbe potuto proteggerla? Come le avrebbe potuto rivelare una simile notizia?
Doveva trovare in fretta un modo per tirarsi fuori da quella situazione senza mettere in pericolo nessuno.
“Ah, un’ultima cosa” disse suo padre, prima che uscisse dalla sala. “Una tua amica mi ha mandato questa” gli disse, porgendogli una lettera. “È vero il contenuto?”
Draco la prese, leggendola in fretta. Ad ogni riga che leggeva poteva percepire il sangue defluire dal suo volto.
“No, è solo ossessionata da me. Crede che io abbia una relazione con chiunque” rispose con voce impostata, cercando di controllare il tremito frenetico delle mani.
“Peccato… Ti sarebbe stata utile l’amica di Potter nella tua missione. Potresti provare a sedurla, sarebbe un’ottima arma” rispose composto il padre, riprendendo la lettera e facendola in pezzi. “Pansy mi è sempre sembrata un po’ pesante come ragazza, se tutto va bene riusciremo a farti sposare con qualcuno di migliore. Le Greengrass ad esempio, loro mi sembra siano piuttosto carine ed anche nettamente più ricche. Se non fallirai nella tua missione ci eleveremo abbastanza di rango da poter combinare un matrimonio con una delle due.”
“Posso andare ora?” chiese Draco, a testa bassa, ancora non in grado di realizzare davvero quanto fosse accaduto.
“Cos’è questo viso da funerale? Ti ho appena dato delle belle notizie, sorridi! Il futuro è tutto a nostro favore" rise Lucius, congedandolo con un gesto della mano ingioiellata. 

 
Ciao a tutti! 
come penso abbiate notato ci stiamo di nuovo avvicinando alla storia originale.
Spero che vi piaccia, ovviamente il compito di Draco rimane quello che conosciamo tutti benissimo, ossia la morte di Silente. 
Mi è sembrato inutile ripeterlo, ci ha già pensato la Rowling a farlo, perciò mi sono concentrata un pochino di più su come il tutto è stato annunciato. 
Fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto!
   
 
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