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Autore: LoVe_JuBiBi_DeAtH    27/08/2009    1 recensioni
Due vite destinate ad essere una sola. Per l'amore si farebbe di tutto..anche "morire". Cento vite, un solo amore.
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3°- Parigi : Due calamite

 Il 22 settembre di un anno fa Giulia compiva 15 anni. Jessica, Giada e i suoi genitori decisero di regararle il concerto dei Tokio Hotel nella città dei suoi sogni. A tempo erano ancora amiche con Elisa. Ma lei non contribuì al regalo e poi scoprirete perchè. Appena arrivarono Jessica si impossessò del termometro e si misurò la febbre. 37 e mezzo. Si mise a letto prendendo un’aspirina così il giorno seguente era già guarita. Il mattino seguente fu così,ma al pomeriggio, dopo lo shopping si accorsero che Giulia aveva un brutto colore…aveva preso l’influenza. PANICO. Le due amiche la portarono subito a casa in modo che la mattinata successiva,alle prime luci dell’alba, sarebbero potute correre nel luogo in cui si trovava il regalo per Giulia : Il concerto.

All' alba,esattamente alle quattro, fu svegliata dalle due amiche che euforiche l’abbracciarono forte.

- Buon compleanno!!!- esclamarono in coro.

- Grazie.. ma proprio adesso dovete farmeli?? Sono le quattro del mattino!!- sussurrò ancora mezza addormentata.

- Povera.. non sa dove la stiamo portando.. come potrebbe mai immaginarsi una cosa simile?- rispose sarcastiche.

- Ah ah… perché, pensavate anche che mi sarei alzata dal letto senza una ragione? No, no e no! – esclamò girandosi verso le ragazze.

- Bene, Jade.. mi sa che ci toccherà vendere il biglietto per il concerto dei TOKIO HOTEL! Eh si…- disse Jessica.

- Mi sa proprio di si.. credo avremo molti acquirenti..- rispose Giada alla constatazione di Jessica.

- Biglietto? Concerto? Tokio hotel?? –

Le ragazze annuirono. Giulia afferrò il biglietto,lo mise sul comodino e corse a farsi una doccia.

Non posso crederci.. vedrò i miei idoli!!!- pensò. Fece un respiro profondo e uscì dal bagno perfettamente vestita: mini a scacchi , costume a due pezzi arancione , maglietta bianca e scarpe dell’Adidas bianche e nere. I suoi occhi erano contornati di una linea di kajal insieme a del mascara sulle ciglia e una leggera linea di eyeliner sulle palpebre. Le due amiche rimasero a bocca aperta.

Era proprio bella e quando voleva essere femminile sapeva come fare.

Corse ad abbracciare le due amiche per lo splendido gesto. Ricambiarono l’abbraccio e corsero nel luogo in cui si sarebbe svolto l’evento. Erano in cinque.

- Prima fila… arriviamo! – esclamarono le tre ragazze in coro.

Alle cinque del pomeriggio entrarono nello stadio. Si posizionarono sotto palco in modo da essere sotto i loro amati beniamini .

- Grazie ragazze!!!Oh mein gott!!! – esclamò Giulia.

Le due ragazze le sorrisero e annuirono. Un rombo assordante riecheggiò tra il pubblico. Il concerto stava per iniziare. Tutto iniziò con “Break Away”. La voce di Bill rendeva ,e rende , perfetta qualunque tipo di canzone o melodia. Dalla più Rockeggiante alla più dolce. Giocava sulle note, si arrampicava su di esse ,senza alcuna difficoltà ,come fossero le sue compagne di vita.

Era meraviglioso. Tutti e quattro attribuivano un diverso significato alla diversa melodia. A ruota seguirono tutte le canzoni : “Raise Your Hands” ;” Scream “; “ Don’t Jump” ,dove Giulia e Jessica si guardarono negli occhi e videro le loro guance rigate dalle lacrime, per loro aveva un significato speciale, ma poi sorrisero e si riconcentrarono sul concerto; “Monsoon”; “Live Every Second” ; “Rescue Me” ; “ Final Day”; “On The Edge” ; “ Ready Set Go” ; “ Sacred “ ,Bill si giro verso Giulia, come attirato da una calamita e le sorrise. Il suo cuore stava per esplodere. Com’era potuto accedere a lei? Non si diede risposta e si riconcentrò sul concerto. E Poi : “ Forgotten Children” ,canzone preferita di Giulia; “ Ich Bin Nich’ Ich “…

- Stop! Vorrei far salire qualcuno sul palco..- Esclamò Bill con il suo microfono trattenuto tra le mani. Sembrava che quell’oggetto pendesse dalle sue labbra e non il contrario.

Tom in quel momento si volto verso Jessica e fece un accordo per poi sorriderle.

Jessica ricambiò il sorriso e per un momento pensò di svenire , poi si riconcentrò su Bill che intanto cercava “un ‘aiutante”.

- TU!!!con la maglietta bianca. Vieni.. vieni da me...- disse con voce quasi suadente.

Sapeva giocare con la voce e nessuno poteva rimanergli del tutto indifferente.

Stava segnando lei, Giulia . Con l’aiuto di Saki salì sul palco, ancora incredula per ciò che era accaduto. Il suo cuore batteva all’impazzata , sembrava non volesse rallentare.

- Ciao! Come ti chiami? Sai come va avanti la canzone?– chiese Bill.

- Ehm.. Giulia e certo!- rispose timidamente mentre lui la prendeva per mano.

Sorrise e tutto cominciò.

*ICH BIN NICH’ICH..WENN DU BIST….*

Poi la canzone finì, come in un battito d’ali. Si sorrisero ,si abbracciarono forte e lei gli stampò un bacino sulla guancia.

- G-Grazie..! – rispose Bill impacciato.

- N-no..grazie a voi!- rispose vicino alle sue orecchie in modo da far sentire solo lui.

Il concerto continuò con “ In die Nacht” e “ By Your Side”.

Ormai Gli urli divennero più pacati e tutte le fans cominciarono a sventolare i loro cuori di carta al ritmo della canzone, insieme alle mani.

- Danke Schon!!Per noi…voi sarete per sempre sacri! Fate un buon ritorno a casa! A presto!- concluse Bill lasciando sul palco Gustav. Ora era il suo momento.

Giada si avvicinò al palco e seguì l’ola insieme alle sue amiche,forse ancor più interessata.

Gustav lanciò le bacchette e le prese al volo, come avevano fatto Jessica e Giulia con gli asciugamani di Bill e Tom .

Dopo qualche minuto finito il concerto le fans cominciarono ad uscire.

Prima di uscire Giulia diede un’occhiata al backstage dove vide una mano che le diceva di andare lì.

- Ragazze torno subito..- disse mentre si avviava al Backstage.

Appena arrivata davanti alla porta Saki la fermo ma qualcuno disse :” lasciala passare”.

Così le aprì la porta e la salutò con cortesia. Il ragazzo le afferrò la mano e l’attirò dentro.

- Ciao!! Come stai ? –disse Bill sorridendo.

- Ciao!Ehm.. Benissimo .Tu? –rispose impacciata.

- Benissimo.. adesso. – Sorrise.

- G-grazie per avermi notata e avermi fatta salire sul palco!-. Arrossì.

- Bè..diciamo che è impossibile non notarti.. Lanciavi alcuni urli..! Non ho la minima idea di cosa tu possa aver urlato, spero che siano complimenti. –

- Certo!-

La prese per mano e la fece accomodare sul divanetto del Backstage chiedendo come fosse arrivata fino in Francia, visto che era italiana.  Lei rispose raccontando ciò che sapeva e aveva capito di quelle giornate.

- Vuoi venire a prendere qualcosa da bere.. con me?? – chiese imbarazzato.

- Con te?- chiese incredula.

- C’è qualche problema? Non ti piaccio? –

Lei scosse la testa. – Tutt’altro! Mi sembrava solo impossibile che lo stessi chiedendo proprio a me.. oddio..certo che si!-

- Bè cosa c’è che non va in te? Sei molto bella, simpatica e hai un bello stile. Altro non posso dire, devo , purtroppo soffermarmi alle apparenze..-

Lei sorrise. – Grazie.- Ricambiò il sorriso e si fece accompagnare al bar più vicino.

- Quello è il mio hotel! Non pensavo si vedesse anche da qui!- esclamò Giulia.

- Non è possibile.. A che stanza sei? – Era incredulo.

- 256…anche se le mie amiche volevano la 483…-

- Quella è la mia…- Sorrise.

Si accomodarono in un tavolo , lontano da tutto e da tutti.

- Allora… cosa vuoi da bere? -

- Ehm.. sono indecisa.. facciamo.. una coca cola, ok? –

Lui annuì e prese anche lui una coca.

- Ehm.. sai il francese?-

- Faccio io..- Così ordinò lei in lingua.

- Sai anche il francese? Mi devo spaventare?? –

Le scappò un risolino. – No! Parlo l’inglese, il francese e un po’ di tedesco. –

- Che brava! Io invece solo il tedesco e un po’ d’inglese.-

- Va bene così. Perché no? – sorrise.

- Quanti anni hai ? – domandò lui curioso.

Si morse il labbro. Però non aveva mai detto una bugia e non ne era neanche in grado!Quindi optò per la verità.

- ehm..15 anni.-

- Perché quella faccia triste?  Non è mica la fine del mondo! -

- Abbiamo 4 anni di differenza! E solo per 21 giorni 5!!..-

Sorrise. Cos’aveva di quella ragazza che lo tratteneva così tanto? Come lo sguardo e il sorriso durante la performance. Com’era possibile?.

I suoi occhi erano per lui come una calamita. Inspiegabile.

Dopo pochi minuti si ritrovarono lì a ridere come due bimbi. Poi i loro sguardi si incontrarono. Due calamite. I loro cuori battevano all’impazzata e li costrinsero a distogliere lo sguardo.

Il barista accese la radio : “Ich Bin Nich’Ich”. Sorrisero e lui le strinse forte la mano.

Guardarono l’orologio.

- Oddio! Sono le due!! È tardissimo!- esclamarono in coro.

La prese per mano, pagò e corsero fuori.

L’accompagnò davanti alla stanza.

- Mi daresti il tuo numero? -

- Vuoi il mio numero? – chiese incredula.

- Per favore.. smettila di essere così sorpresa! Poi mi emoziono e…-

- E..? –

Le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente, appoggiando le labbra sulle sue. Le mani di lui le scivolarono sui fianchi.

- Ehm.. si. Ecco il mio numero. –  Tolse le mani dai suoi fianchi.

- Vado. Sono in ritardo. Buonanotte.-

- Buonanotte e grazie.-

La baciò sulla guancia e prima di voltarsi le disse:  Buon compleanno!.

Bill tornò in stanza con un sorriso stampato in faccia e con la testa tra le nuvole. L’avrebbe richiamata e lo sapeva.

Giulia entrò in stanza e si appoggiò alla porta per non cadere, per non lasciare che gli attimi appena vissuti prendessero il controllo della sua mente.

  
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