Akatsuki Agisce
Rimase a guardarlo mentre faceva il rituale e sentì le
ferite sotto le sue bende riaprirsi: brutto segno. Uscì dalla stanza appena Hidan ebbe finito e corse nel folto della foresta, nessuno
doveva scoprire il suo punto debole. Arrivò ad un
piccolo lago e tolse il mantello dell’Akatsuki e le
innumerevoli bende che le avvolgevano il busto; pulì velocemente il sangue
dalle bende e dalle ferite. Iniziò a rimettersi le bende, ma notò Itachi riflesso nell’acqua. Alzò lo sguardo e lo vide su
una roccia in mezzo al lago. “Che diavolo vuoi, Itachi?”
“Nulla, tranquilla, volevo solo saperne di più sulle tue
ferite, così ti ho seguita e ho scoperto che sono sia
la fonte del tuo potere sia il tuo punto debole.”
Avrebbe voluto ucciderlo, ma poi Madara
le avrebbe chiesto spiegazioni, così finì di sistemare le bende e gli comparve
dietro. “Dì a qualcuno ciò che hai scoperto e il tuo sharingan
sarà mio.”
Sorrise debolmente appena Kairi
scomparve. La prospettiva di combattere con lei era interessante, ma non avrebbe
mai vinto, non dopo che aveva scoperto il suo segreto. Rifletté su ciò che
aveva visto e intuì che la ragazza era vulnerabile solo quando non indossava il
mantello. Sorrise fra sé e sé e tornò alla base dell’Akatsuki.
Vide Pain all’entrata insieme a Konan
e si chiese se Tobi avesse deciso di far distruggere
loro Konoha… doveva impedirlo. Incontrò Tobi nella caverna e iniziò subito il discorso dicendo:
“Perché Pain e Konan sono
qui?”
Tobi si girò e Itachi poté notare un
lampo di gioia nell’unico occhio visibile. “Non possono? Sono membri di Akatsuki anche loro dopotutto.”
“Li chiami solo in casi eccezionali e l’unica cosa che ti
può premere ora è distruggere Konoha.”
“Esattamente Itachi, non ti
nasconderò niente perché sei in grado di capire quando mento: ho deciso di far
distruggere Konoha a Pain,
non ha più senso lasciarla in piedi.”
“E cosa intendi fare con il Bijou?”
“Kyubi è l’ultimo Jinchuuriki che cattureremo. Ora il mio obiettivo è
distruggere Konoha, mentre il tuo
è quello di trovare tuo fratello Sasuke.”
Rimase in silenzio aspettando che Itachi
dicesse qualcosa, poi, finalmente, il ninja chiese: “Dove si trova?”
“Si sta dirigendo a Konoha, ma
non è ora che compierai la tua missione.”
“Quando?”
“Dopo che avremo distrutto Konoha.
Kairi sta riportando in vita Sasori,
Deidara e Kakuzu, dopo la
distruzione di Konoha attuerò il mio piano di
conquista dell’intero mondo ninja.”
Notò la perplessità sul volto di Itachi.
“Come può riportarli in vita?”
“Sasori aveva trasformato il suo
corpo in una marionetta, le basterà ritrovare il suo cuore e farlo battere; per
Kakuzu sta cercando dei cuori, ha pensato che fossero
più che sufficienti per farlo rivivere; Deidara sarà
un po’ più complicato, ma ha visto come la vecchia Chiyo
ha riportato in vita Gaara e pensa di poter
utilizzare quel potere senza morire.”
“Sono tutte delle supposizioni, come fai a credere che Kairi possa riportarli in vita?”
Sorrise sotto la maschera e inclinò la testa di lato. “Ha
riportato in vita Hidan, perché non dovrebbe
riportare in vita anche loro?”
“Quel masochista è immortale!”
Proprio in quel momento arrivò Hidan
che interruppe la conversazione dicendo: “Ma Sasori
non era morto?”
Il cuore gli si fermò per alcuni istanti. Non era
possibile, nessuno poteva riportare in vita due persone a distanza di così poco
tempo.
“Kairi ha già riportato in vita Sasori?” domandò Tobi sorpreso. A
quanto pare neanche lui aveva immaginato che Kairi
avesse un potere simile.”
Hidan li portò dove aveva visto Sasori e Itachi rimase
letteralmente sconvolto: era lì, davanti a loro, e per la prima volta mostrava
la sua forma originale… a quanto pare doveva ancora costruire la marionetta che lo proteggeva.
“Ciao Sasori.” Salutò Tobi cordialmente. Una delle caratteristiche che Itachi odiava di Tobi era la sua
falsità, era come se avesse due caratteri: quando doveva impersonare Tobi era un perfetto idiota che
faceva battute senza senso, quando doveva essere Madara
Uchiha era temibile e sembrava fatto di ghiaccio.
“Tu chi sei?” domandò Sasori
guardandolo confuso.
“Mi chiamo Tobi e ho il tuo
anello.” Gli mostrò l’anello e un lampo passò negli occhi di Sasori. Lo vide inchinarsi e Tobi
sbuffò sonoramente. “Kairi ti ha raccontato chi sono
realmente, immagino.”
“Esattamente.”
“Dov’è ora Kairi?”
Sasori scosse la testa per dire che non ne aveva la più pallida
idea. Itachi sentì un’aura assassina provenire da Tobi, poi com’era comparsa, quella sensazione svanì.
“Itachi, Hidan,
seguitemi.”
Come aveva potuto riportare in vita Hidan
e a distanza di due giorni Sasori e avere ancora
l’energia per andare così lontano? Dopo dieci minuti di corsa sfrenata
arrivarono in una radura. La prima cosa che Tobi vide
fu una volpe correre, poi notò che aveva al collo la collana di Kairi e la fermò prima che sparisse alla sua vista. La prese
per la collottola e camminò verso la direzione da cui era scappata. Dopo
qualche metro vide Kairi stesa a terra. A quanto pare
si era preoccupato per niente, non aveva ancora raggiunto il suo livello di
potere. Doveva aver corso fin lì per riposarsi, ma la volpe le aveva rubato il
ciondolo, lei aveva provato a inseguirla, ma si era stancata dopo poco. “Hidan portala alla base.” Quando Hidan
sparì, Tobi si rivolse a Itachi
dicendo: “Non ha ancora raggiunto il mio potere e se lei non l’ha fatto,
neanche il tuo caro fratellino potrà mai farlo.”
Pain arrivò davanti a Konoha e si
nascose in un albero creato da Konan: ora l’inferno
poteva incominciare. Evocò tutti i suoi corpi e aspettò che anche il resto di Akatsuki arrivasse. Tobi aveva
deciso di cambiare il piano: tutta Akatsuki avrebbe
partecipato allo sterminio di Konoha e questo grazie
a Kairi che aveva resuscitato tutti i membri uccisi
dell’organizzazione e aveva recuperato le forze in tempo per il giorno
stabilito.