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Autore: Hannah_    27/08/2009    2 recensioni
Che cosa succederebbe se i Jonas Brothers venissero ospitati a casa vostra prima e durante il loro tour in Italia per proteggerli da fan e paparazzi? E se uno di loro si innamorasse di voi? Beh per scoprirlo leggete questa FF, ispirata da un mio sogno. Il titolo non è il massimo ma ciò che è importante è che vi piaccia il contenuto! Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve salvino! Incomincio con il dirvi che per scoprire il misterioso piano di Nick dovrete aspettare l'ultimo capitolo della storia se non addirittura il primo del seguito!! Eheh voglio fare la cattivella e farvi morire di curiosità!XD Questo capitolo ha tutto sia scene romantiche che di amicizia, ma la fine è molto molto romantica infatti i nostri cari Nick e Deborah si fanno una specie di promessa.

Grazie mille per i complimenti che mi avete scritto anche nell'ultimo capitolo, spero davvero di non deludervi con il seguito. Bye bye alla prossima!!Besos

 

CAP. 12 ETERNITY

Eravamo seduti al tavolo di un bar, io, Nick, Joe e Kevin ma questa volta c’era un’aggiunta: Valentina. Lei e Joe non stavano proprio insieme, non erano una coppia però diciamo che si frequentavano per capire se fra loro c’era qualcosa che valesse veramente la pena di portare avanti.

Ordinammo tutti cioccolata calda con panna tranne Nick che decise per un caffè macchiato siccome negli ultimi giorni i valori della sua glicemia non andavano molto bene.

“Avete qualche progetto per stasera?” chiesi. Tutti risposero negativamente.

“Che ci possiamo inventare?” disse Joe.

“Beh sei tu quello folle…che ci proponi?” disse Kevin.

“Mmm che ne dite di una bella gita, questa volta notturna, al lago di Como?”

Quanti ricordi…quel giorno io e Nick ci eravamo quasi baciati.

“Io ci sto!” risposi subito e a me si aggiunsero anche Kevin e Valentina, quest’ultima con un po’ più di scetticismo, non era abituata alle pazzie dei Jonas.

“E magari potremmo anche restare a dormire sullo yot!” aggiunse Nick.

“Perfetto!” Dissi felice.

“Bene allora chiamo il jet, lo faccio preparare…fra quanto volete partire?” Disse Joe.

“Mmm direi che fra un ora va bene no?”disse Valentina.

 

“Wow che bello non sono mai salita su un jet privato, anzi veramente non ho mai volato!”Disse Valentina. Joe le passò un braccio dietro la schiena quasi per farle coraggio. Che carino. Si misero a sedere vicini. Io con Kevin mentre Nick in disparte con le cuffie agli orecchi.

“Senti ho bisogno di un consiglio….Vorrei fare un regalo speciale a Nick per la vostra partenza, sai potrebbe essere un addio! Qualcosa che gli faccia rimanere un ricordo di me.” Dissi a Kevin.

“Lui non ha bisogno di qualcosa per ricordarsi di te. E poi smettila con questa storia dell’addio, non fasciarti la testa prima di romperla come direbbe mia nonna! Comunque non lo so, regalagli qualcosa legato ad un momento importante che avete vissuto insieme, qualcosa di solo vostro insomma.”

Lo abbracciai. Kevin era il mio preferito per fare due chiacchierare, era il più saggio della famiglia.

“Scusa ti lascio un attimo, vado da Nick!”

Passai davanti a Joe e Valentina, ridevano continuamente e parlavano fitti fitti, meglio non interromperli. Mi misi a sedere vicino a Nick, a malapena mi guardò facendomi un mezzo sorriso.

“Ehi tesoro che hai?” chiesi accarezzandogli i suoi bellissimi riccioli.

“Niente…è che stavo pensando e forse hai ragione tu. Forse fra poco tutto sarà destinato a finire. E forse il mio piano non funzionerà.”

“Ti sei fatto prendere dal mio pessimismo? Senti me lo hai detto tu che mi dovevo fidare di te e io mi fido di te più di qualsiasi altra persona al mondo. So che non mi deluderai.”

“Lo spero…”

Mi misi seduta sulle sue gambe e lo abbracciai, lui mi baciò la fronte.

“Che farei senza di te?” Disse.

Mi strinsi più forte a lui sia per dargli più coraggio sia perché il jet stava atterrando e a me la paura di volare non era passata molto.

 

Appena arrivati sullo yot ci allontanammo un po’ dalla riva per essere sicuri di stare alla larga dai soliti sguardi indiscreti.

L’atmosfera era semplicemente fantastica, l’acqua era calmissima, un leggero venticello soffiava nell’aria e il cielo era pieno di stelle.

“Wow qui è fantastico.” Bisbigliò Valentina presa dall’emozione.

Cenammo con le pizze prese prima di salire a bordo dello yot accompagnati da una deliziosa bottiglia di champagne, anche se champagne e pizza non sono un ottimo abbinamento.

Appena finito di cenare io e Valentina ci sedemmo sul bordo dello yot con le gambe fuori a parlare un po’.

“Come va?” le chiesi.

“Bene, anzi benissimo, io e Joe ci stiamo conoscendo meglio. È veramente un ragazzo simpatico, però quando vuole sa anche essere serio non è solo il ragazzo fuori di testa che tutti credono.”

“Credimi lo so. Adoro questi tre ragazzi, sono semplicemente incredibili. Prima li adoravo perché erano rockstar e la loro musica mi faceva impazzire ma ora li ho conosciuti e se non fosse che a volte veniamo assaliti dai paparazzi addirittura mi dimentico chi essi siano per il mondo.”

“Mi sono accorta che siete molto uniti.”

“Vorrei solo che non fosse tutto così difficile, vorrei che non dovesse finire tutto fra una settimana. Vorrei che non ci fosse l’oceano a separarci. Ma la vita è così…”

“Mi dispiace. Ma vedrai che un modo per risolvere tutto c’è, magari potresti partire per l’America una volta diventata maggiorenne. In fin dei conti mancano solo sei mesi, anzi anche un po’ meno.”

“Solo? Vale sei mesi sono metà anno e una storia d’amore non può resistere. Io non ci credo e non ci ho mai creduto alle storie a distanza. Ricordi cosa è successo quando stavi con Giulio? Fra voi c’erano solo 80 km pensa con potrebbe andare con un oceano in mezzo.”

Ad un certo punto venimmo interrotte dalle voci dei ragazzi che iniziarono a cantare e suonare con le loro chitarre.

I was sitting at home watching tv all alone So excited for re-runs I’ve memorized this show.

So i pick up the phone And call everyone I know Said theres ganna be a party Hit the music here we go. Yeah!”

Li raggiungemmo mettendoci a ballare.

“Che bello un concerto privato dei Jonas Brothers!” Disse Valentina applaudendo ai suoi beniamini e ormai anche amici.

“Certo tutto per le nostre fan preferite. Quindi a voi la scelta…che canzone volete ora?” Disse Joe.

“Send it on! Così cantiamo anche noi.” Risposi. Avrei fatto le parti di Miley e Selena e Valentina quella di Demi, probabilmente sarebbe potuta svenire dall’emozione.

Ultimamente sentivo uno strano senso di competizione nei confronti di Miley Cyrus, anche se era una cosa abbastanza folle, come quando avevo voluto cantare con Nick “Before the storm.”, che volevo dimostrare? Non ero minimamente paragonabile a lei, e non volevo nemmeno imitarla, forse nemmeno sapevo io che cosa fosse.

“A word just a word till you mean what you say.” Iniziai a cantare.

Seguita da Nick: “And love isn’t love till you gave it away.”

Adoravo quella canzone, ma cantarla con Nick era semplicemente stupendo. Adoravo cantare con lui,infatti lo facevamo spesso insieme, mi faceva sentire bene come ogni cosa che facevamo insieme.

Il karaoke o concerto, come lo si voglia chiamare, durò tutta la sera. Dopo Send it on seguirono Poison Ivy, Keep it real, Paranoid, Years 3000, Burnin’ up e Video Girl.

Molto probabilmente  avremmo potuto continuare per tutta la notte, ma a lungo andare qualcuno si sarebbe potuto accorgere della nostra presenza.

Verso le quattro decidemmo che era decisamente ora di andare a dormire. Lo yot aveva solo due stanze, una con letto matrimoniale e l’altra con un letto a castello  e un singolo.

Io e Nick ci prendemmo la matrimoniale, anche se non volevo che Valentina si sentisse in imbarazzo a rimanere sola tutta la notte con Joe e Kevin, ma del resto non doveva starci nello stesso letto.

“Ti è passato il pessimismo di prima?” chiesi a Nick una volta soli nella stanza.

“Diciamo di si, questa è stata una bella serata e mi ha aiutato a non pensare troppo. Hai un effetto fantastico su di me, ti guardo in quegli splendidi occhi azzurri e anche se c’è qualcosa che non va tutto mi passa magicamente.”

“Wow, grazie!” Dissi baciandolo.

“Per non parlare di quando unisco i due miei amori, la musica e te. Mi piace davvero molto cantare con te, una volta o l’altra ti costringerò a cantare ad un nostro concerto.”

“Si come no!” Dissi ridendo.

Per un attimo poi lo guardai negli occhi, i suoi occhi stupendi, lo abbracciai fortissimo.

“Ehi che ti è preso?”
“Ho paura. Ho paura del futuro e di quello che ci succederà.” Ammisi.

Iniziò a cantare “Fly with me.” Con la sua voce dolcissima iniziammo a ballare un lento cullati dalla sua voce.

“Ti amo Nicholas Jerry Jonas.” Dissi.

 

“Guarda la vedi quella stella!” Dissi indicando una delle stelle più brillanti che c’erano quella sera dal finestrino della nostra stanza dello yot.

“Si!”

“Quando la vedrai dal tuo appartamento a Los Angeles o dalla tua casa in New Jersey oppure dal finestrino del tuo bus del tour pensa a me. Pensa a quella persona che per te ci sarà sempre, sempre e comunque.”

Nick mi baciò. “Si, sarà la nostra stella.” Disse.

“Allora diamole un nome…”

“Eternity. Ti piace?”

“Si!”

“Ed Eternity sia. Io non ho bisogno di una stella però per ricordarmi di te, tu sei qua dentro.” Disse mettendosi una mano sul cuore.

 

 

  
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