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Autore: baby dark    17/05/2005    4 recensioni
la mia storia parte dopo due anni dalla conclusione del proggetto mew. accadrà qualcosa che farà cambiare Strawberry e che la costrinferà a fare delle scelte che andranno contro ciò che lei vorrà veramente. leggete e recensite! un bacio a tutti!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Eccomi di nuovo qui

Eccomi di nuovo qui. Innanzi tutto vorrei ringraziare tutti quelli che mi recensiscono. Allora questo capitoluccio l’ ho fatto giusto per r5accontare l’arrivo di Strawberry e farvi soffrire un po’. Spero che vi piaccia! Un big kiss a tutti perché siete mitici. 

 

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ONE LOVE

 

12° capitolo: strano il destino…

 

Aeroporto di Tokio

 
“Papa, starà già sclerando perché ho fatto tardi. Ma non è colpa mia se quelli non volevano darmi il bagaglio”. Strawberry stava correndo come un’ossessa verso l’uscita. Uscendo dall’edificio scorse, nel parcheggio, i suoi genitori che le stavano facendo segno di avvicinarsi.

Appena gli fu davanti, la ragazza lasciò cadere le valigie per terra e abbracciò sua madre, e poi fece lo stesso anche con suo padre.

S: sono contentissima di essere qui! Però adesso andiamo a  casa che bisogna lasciare le valigie.

Papa: ma quanta roba ti sei portata?

S: il necessario!

Papa: e per tè è questo il necessario? Sembra che rimarrai qui per un anno,

S: punti di vista. E così congedò il padre entrando in macchina.

 

Dopo circa quaranta minuti si ritrovò nella sua casa natia. Era bellissimo poter rivedere i ricordi che avevano caratterizzato la sua infanzia. E prima di uscire da quella stanza ne passò di tempo.

“ Chi sa se…” come se colpita da un fulmine, abbandonò i peluche che stava armeggiando, prese la borsetta e uscì come una furia da casa, lasciando allibiti i genitori che scoppiarono in una fragorosa risata costatando che in fin dei conti la loro bambina non era molto cambiata…

Mamma: “il lupo perde il pelo, ma non il vizio”

 

Nel frattempo, una ragazza correva per le strade di Tokio. Quello che stava per fare era molto più importante di ciò che poteva apparire…

Stava andando incontro a ciò che aveva abbandonato

Stava correndo verso i ricordi che la affliggevano da quando era partita.

Stava lottando contro il destino infame che l’aveva messa in quella situazione.

Ma più di ogni altra cosa,

stava correndo verso lui.

lo stesso ragazzo che aveva abbandonato

lo stesso ragazzo che aveva amato da sempre

lui, semplicemente e solamente lui.

Raggiunse il posto e rimase a guardare sconvolta ciò che si ritrovò davanti…

Il caffè mew mew era deserto, appariva come un edificio abbandonato. Il tempo aveva fatto anche lì il suo corso. Tutto l’edificio era ricoperto da erbacce e la costruzione era trasandata. Evidentemente nessuno ci metteva piedi da molto tempo.

“ e così se ne andato anche lui.

avrei dovuto aspettarmelo.

Non potevo pretendere che stesse qui ad aspettarmi.

Chi sa dove sarà in questo momento.

Forse sarà tornato in America.

È probabile.

 

Strano il mio destino

Che mi porta qui.

A un passo dal tuo cuore,

senza arrivare mai.

Chiusa nel silenzio,

sono andata via.

Via dagli occhi

Dalle mani

Da te.

 

( strano il mio destino- Giorgia)

 

 

Intanto, fuori dal caffè un ragazzo stava osservando, anch’egli il triste scenario che li venne proposto davanti.

“Sapevo che Kail era partito ma non che aveva lasciato in queste condizioni il locale.”

Il ragazzo si voltò e ripercorse la strada che lo aveva portato sino a quell’edificio malconcio.

Nello stesso momento Strawberry uscì da quello stesso edificio ma prese la strada opposta a quella del ragazzo.

Ma si sa, il destino gioca brutti scherzi…

Infatti a Strawberry cadde la borsetta e fu costretta a voltarsi.

Lo vide.

Si stropicciò gli occhi.

Era come un miraggio.

“È  sicuramente frutto della mia immaginazione.

Non può trovarsi qui.

Non può essere lui.”

In preda al panico raccolse la borsa e cominciò a correre verso casa.

Arrivata si buttò sul letto.

“sarà colpa del fuso orario.

Sono stanca e devo essermelo immaginato.

Adesso basta pensarci. Io devo sposare Mark e non lo devo pensare più”.

Dicendo così, sapeva di mentire al suo cuore. Ma ormai era abituata. Aveva imparato a convivere con il passato, ma adesso evidentemente non bastava più. Doveva cercare di rimuoverlo completamente dalla sua mente.

 

Comunque, ciò che il destino divide, l’amore unisce.

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spero che vi sia piaciuto. Nel prossimo cosa accadrà? Vi darò una piccola anticipazione; si incontreranno, ma in una situazione abbastanza strana. Adesso basta altrimenti vi dico tutto! Ciao ciao!

  
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