[Hazbin Hotel]
DAL TESTO:
Fortunatamente per Angel Dust l’incontro stava solo al primo piano, appartamento numero 47. «Ma che ironia...» disse con un sorriso amaro. Senza troppo indugio, aprì la porta a testa alta, sfoggiando così le sue curve sinuose. «Ciao, dolcezza. Scusa se ti ho fatto aspettare, ma saprai sicuramente che sono una troia molto impegn-…» non ci volle molto perché la pokerface di Angel cadesse in mille pezzi al suo solo ingresso, gli bastò vedere chi ci fosse seduto sulla poltrona vicino al balcone: era suo fratello Arackniss, come sempre imbronciato, fumatore incallito e vestito col consueto completo dai colori spenti. L’unica cosa che risaltava erano i suoi otto occhi cremisi che facevano pendant con il farfallino.